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Papa
Innocenzo X

(1644-55)

segretario di Stato: cardinale Panciroli nominato su raccomandazione della sua consigliera (tramite i cardinali Francesco Maidalchini e Camillo Astalli) Olimpia Maidalchini (1594-1657) vedova di suo fratello;
[mentre alla segreteria di Stato opera anche un certo Alberto Mercati spia di G. Mazarino, O. Maidalchini crea l' "Ordine Nero", una specie di servizio di controspionaggio all'interno dell'Entità stessa.]

1648
Marzo
24
, "pace di Vestfalia" (Westfalen)
Accordi sulle questioni religiose:
punto cruciale è la fissazione dell' "anno normale", cioè dell'anno limite per il possesso dei beni ecclesiastici e per l'appartenenza confessionale; alla fine viene trovato l'accordo sulla data del 1624: in tal modo vengono riconosciuti ai protestanti 3 arcivescovi, 13 vescovati e migliaia di chiese, monasteri ecc.; 
sono inoltre confermati i trattati di Passau (1552) e la pace religiosa di Augusta (1555) le cui clausole vengono estese ai calvinisti, riconosciuti come terza confessione dell'impero;
è attenuato il principio "cuius regio eius religio" tranne che per i domini ereditati di casa d'Austria; 
si stabilisce che ogni contrasto religioso futuro dovrà essere risolto all'unanimità dal Corpus evangelicorum e dal Corpus catholicorum (e non a maggioranza come in passato);
si ha l'isolamento internazionale della chiesa romana;

Ambasciatori a Roma
Venezia Alvise Contarini
(12 ott 1645 - 9 apr 1648)

 

Guerra di Castro

«segue da 1647»
1648,
«segue 1649»

Gesuiti

«segue da 1647»
1648,
[vedi Domicilia]
«segue 1649»

 

«segue da 1647»
1648, badessa Mère Angélique (1642-51);
con il ritorno delle monache, gli uomini che finora vi hanno risieduto si trasferiscono nell'edificio chiamato "Cascina dei granai" (Les Granges);
la stessa Mère Angélique insieme a nove monache, fa ritorno a Port-Royal des Champs, pur continuando a governare il monastero di Port-Royal de Paris, dove va spesso.
La vita a Port-Royal des Champs si organizza dunque attorno all'abbazia delle monache e attorno alla "Cascina dei granai" che ospita i "Solitari".
«segue 1649»

 

 

ANNO 1648

È considerato lo spartiacque che sancisce il fallimento politico-militare del tentativo degli Absburgo di affermare l'autorità imperiale.





1648
Sacro Romano Impero
Ferdinando III
Albero genealogico

(Graz 1608 - Vienna 1657)
figlio primogenito di Ferdinando II e di Maria Anna di Baviera;
1625-46, re d'Ungheria;
1627-46, re di Boemia;
1637-57, duca di Stiria e di Tirolo;
1637-57, imperatore del Sacro Romano Impero;




Ferdinando IV
Albero genealogico

(† 1654)
figlio primogenito di Ferdinando III e di Maria Anna d'Absburgo-Spagna († 1646);
1646-54, re d'Ungheria;
1646-54, re di Boemia;




1648
-

 

Guerra dei Trent'anni
[1618-1648]
1635-48
guerra franco-svedese

1648
Marzo
24
, "pace di Vestfalia" (Westfalen)
già dal 1644 sono state fissate le sedi a:
- Münster, dove sono riuniti i legati delle potenze cattoliche, sotto la presidenza del nunzio papale Fabio Chigi, il punto principale sul tappeto è la "soddisfazione" della Francia, e ciò conduce a un riesame degli equilibri generali tra gli stati europei;
- Osnabrück, dove sono riuniti i legati protestanti, sotto la presidenza del legato svedese Johann Oxenstierna, si tratta principalmente della pacificazione politica e religiosa dell'impero.
Vi partecipano i rappresentanti di:
- papa Innocenzo X
- Venezia
- Spagna
- Toscana
- Mantova
- cantoni svizzeri
- Francia
- Svezia
- impero
- Baviera
- Brandeburgo
e numerosissimi altri rappresentanti di principi e città dell'impero;
delle potenze cristiane mancano solo la Polonia, la Russia e l'Inghilterra.
I veri protagonisti delle trattative sono le delegazioni:
- francese (guidata dal duca di Longueville),
- svedese (con A.G. Oxenstierna e J.A. Salvius),
- imperiale (col conte di Trauttmansdorff e il giurista renano Volmar);
Marzo
24
, dopo lunghissimi e faticosi dibattiti (mentre la guerra continua su più fronti), si giunge ad accordi sulle questioni religiose [vedi lato];

Ottobre
24
, si giunge ad accordi sulle questioni politiche e militari;
la Francia ottiene:
- il riconoscimento del possesso dei vescovati di Metz, Toul e Verdun;
- il dominio sull'Alsazia (tranne Strasburgo) con una formula ambigua (fonte di contrasti in futuro, ma ora necessaria per gli accordi con l'imperatore);
- la fortezza d Pinerolo e le fortezze di Breisach e Philippsburg;
la Svezia ottiene:
- la Pomerania Anteriore e le foci dell'Oder, dell'Elba e del Weser, 
- i vescovati di Brema, Verden e Wismar come feudi imperiali  quindi con il diritto, per il re di Svezia, di sedere alla dieta imperiale;
- un'indennità di 5 milioni di talleri, a carico dell'impero;
i cantoni svizzeri vedono sanzionata la loro indipendenza dall'impero;
i duchi di Baviera ottengono il Palatinato Superiore;
i duchi di Brandeburgo ottengono ingrandimenti territoriali;
già minata sul piano confessionale, l'unità dell'impero viene di fatto affossata da misure politiche, come il diritto di principi elettori e principi (ai quali viene riconosciuta la "superiorità territoriale" sui loro domini) di stringere alleanza tra loro o con potenze straniere purché non siano contro "l'imperatore e l'impero";
di fatto è la fine del Sacro Romano Impero della nazione germanica;
forse qui viene usato per la prima volta il termine "secolarizzazione" che indica la liquidazione dei beni religiosi, sentita dalla chiesa come un'usurpazione dei suoi diritti; 
la pace non impegna tuttavia la Spagna che proseguirà le ostilità contro la Francia fino al 1659;
in trent'anni la Germania, ora definitivamente smembrata, perde il 40% della popolazione rurale e il 30% di quella cittadina;
«segue 1649»


 

1648
Brandeburgo
Federico Guglielmo [il Grande Elettore]
Albero genealogico

(Berlino 1620 - Potsdam 1688)
figlio dell'elettore Giorgio Guglielmo e di Elisabetta Carlotta del Palatinato, fu educato nei Paesi Bassi presso Federico Enrico d'Orange;
1640-88, elettore di Brandeburgo;
nel 1641 ha ottenuto lo sgombero dei suoi territori da parte degli svedesi in cambio della rinuncia alla Pomerania occidentale;
1648
la pace di Vestfalia gli assegna i vescovati di Minden, Cammin e Halberstadt e la successione all'arcivescovato di Magdeburgo [poi unito ai suoi domini nel 1680];



1660-88, duca indipendente di Prussia;

Nelle trattative per la "pace d Westfalia" è stato il più strenuo propugnatore dei principii più liberali, e a lui si deve se essi parzialmente hanno trionfato, almeno nei rapporti dei protestanti fra di loro.
Egli dichiarava di non volersi arrogare nessuna specie di impero sulle coscienze dei sudditi, ma di rilasciarlo unicamente a Dio. E lo ha dimostrato anche per rispetto ai cattolici.
Se pure egli tiene così caldamente alla sua fede, che non si è voluto convertire al cattolicesimo per acquistare la corona di Polonia; se, d'altra parte, non sa assolutamente acconciarsi all'idea, che le due regioni esclusivamente evangeliche del Brandeburgo e della Pomerania si aprano al cattolicesimo, esprimendo anzi nel suo testamento politico il voto che ne possano restare sempre immuni; tuttavia egli mantiene ed amplia le disposizioni già ricordate per i paesi a lui soggetti in cui erano dei cattolici.
Anzi, nella contea di Ravensberg, regione affatto evangelica, gli impiegati cattolici superano sotto di lui di numero i protestanti e molti cattolici egli chiama intorno a sé insignendoli dei più alti uffci. Onde grandi lodi gli vengono dagli stessi dignitari della Chiesa cattolica e dal papa.
Del resto, non solamente egli apre nei suoi Stati un rifugio agli ugonotti perseguitati, ma medita pure di estendere la tolleranza agli stessi sociniani; il che peraltro gli ecclesiastici gli impediscono di fare.
[Non è pertanto indegno questo principe che l'iniziatore del movimento letterario in difesa della tolleranza, S. von Pufendorf, gli dedichi la sua celebre opera.
La sua politica liberale non sarà smentita dai suoi successori.
Mentre tuttavia egli è ancora un seguace fervente della confessione riformata, onde la ragione della sua tolleranza non può certo trovarsi in un sentimento di indifferenza verso la religione in sé o le sue varie manifestazioni postive, ma in un profondo intuito di opportunità politica, anch'egli fa posporre gli interessi puramente religiosi a quelli dello Stato. Invece Federcio [il Grande]…

1648
Sassonia
Albero genealogico

(Dresda 1585 - 1656)
figlio di Cristiano I e di Sofia di Brandeburgo;
1611-56, principe elettore di Sassonia;
succeduto al fratello Cristiano II;
1630-35, guerra dei trent'anni (periodo svedese):
nel 1634, con la pace separata di Praga, ha ottenuto in premio la Lusazia [poi confermatagli dai trattati di Vestfalia];

1648
ducato di Sassonia-Gotha
Ernesto [il Pio]
Albero genealogico

(Altenburg 1601 - Gotha 1675) - principe luterano -
figlio di Giovanni duca di Sassonia-Weimar e di Dorotea d'Anhalt;
1632-34, guerra dei trent'anni (1618-48): partecipa quale colonnello nell'esercito di Gustavo Adolfo re di Svezia, segnalandosi a Norimberga, Lützen, Nördlingen;
1640, entra in possesso del ducato di Gotha divenendo così il capostipite dei duchi di Sassonia-Gotha;
1640-75, duca di Sassonia-Gotha;

1648
Baviera e Alto Palatinato
Albero genealogico

(Monaco di Baviera 1573 - Ingolstadt 1651)
figlio di Guglielmo V e di Renata di Lorena;
1597-1623, duca di Baviera;
nel 1616, con il Codex Maximilianeus ha unificato per la prima volta le norme giuridiche e le leggi in tutta la Baviera;
1619-20, nelle lotte contro l'insurrezione ceca, la "Lega cattolica" fa trionfare gli interessi degli Absburgo sconfiggendo l'esercito ceco nella battaglia della Montagna Bianca, presso Praga;
1623-51, primo principe elettore di Baviera e depositario dell'Alto Palatinato;
1648
con la pace di Vestfalia ottiene l'ereditarietà dell'elettorato per la sua famiglia e l'incorporazione dell'Alto Palatinato;



1648
REGNO di POLONIA
Ladislao IV Vasa
Albero genealogico

(Cracovia 1595 - 1648)
figlio di Sigismondo III e di Anna d'Austria;
1632-48, re di Polonia;
1630-35, guerra svedese: nel 1634, con la pace di Polanów, ha assicurato alla Polonia i territori contesi, Livonia ed Estonia;


Giovanni II Casimiro Vasa o Casimiro V
Albero genealogico

(Cracovia 1609 - Nevers 1672)
figlio di Sigismondo III e di Costanza d'Absburgo;
intraprende la carriera ecclesiastica in Italia (come gesuita e cardinale laico);
1648-68, re di Polonia;
succede al fratello Ladislao IV, dopo aver abbandonato la carriera ecclesiastica;


1648
-
Sotto Casimiro V, ex gesuita e cardinale, le sorti dei sociniani precipitano.
Il fanatismo religioso con cui egli e i cattolici ormai predominanti si sono comportati verso i cosacchi, incita questi alla ribellione, getta lo Stato nel maggiore dei torbidi, attira sulla Polonia l'intervento russo.
Al tempo stesso una nuova guerra contro la Svezia, provocata dalle non mai spente aspirazioni dei Wasa di Polonia a riacquistare quel regno e a ricondurlo al cattolicesimo, pone non solamente Casimiro V nell'imminenza di perdere la corona ma la Polonia stessa sul punto di essere sin d'ora spartita fra i vincitori.


 

 

 

 




1648
IMPERO OTTOMANO

Ibrahim I

Albero genealogico

(1615 - 1648)
figlio di Ahmet I e di Kösem Mähpeyker (di origini greche), nonché fratello di Murad IV;
1640-48, sultano;
1648
fa uccidere quasi tutte le 280 donne del suo harem, facendole chiudere in sacchi con dei pesi che vengono gettati nel fiume, perché una di loro è stata sedotta da un estraneo (solo una donna riesce a salvarsi poiché il suo sacco non è stato zavorrato abbastanza).
Agosto
12
, in un colpo di stato guidato dal Gran Mufti, viene deposto e assassinato, assieme alla madre († 1651), alla sua amante favorita e al Gran Visir Hezarpare Ahmet.

[Sarà ricordato come il peggior governo di tutta la storia dell'Impero Ottomano.]




Mehmet IV [Avci-il cacciatore]

Albero genealogico

(1642 - 1692)
figlio di Ibrahim e di Tarhan;
1648-87, sultano;
1648
a soli 7 anni succede al padre, assassinato dai giannizzeri, e per tutta la minore età subisce il torbido clima di intrighi orditi nell'harem dalla madre, dalla nonna Kösem (uccisa nel 1651) e dal visir Mehmet Köprülü;



Gran Visir
Hezarpare Ahmet
(? - ago 1648)
Mehmet Köprülü;
(1648 ago - ?)

1648
-


 

 



1648
RUSSIA
Alessio Michajlovic
Albero genealogico

(Mosca 1629 - 1676)
figlio di Michele Fëdorovic;
1645-76, zar di Russia;
eredita uno stato indebolito dalle cessioni territoriali fatte alla Svezia, alla Polonia e all'impero ottomano, ma finalmente pacificato e avviato a una rapida espansione verso oriente;


 
-
1648
-


 




1648
Francia e Navarra
Luigi XIV [il Re Sole]

(Saint-Germain-en-Laye-1638-Versailles 1715)
figlio di Luigi XIII e di Anna d'Austria;
1643-1715, re di Francia e di Navarra;
a 5 anni sotto la reggenza della madre;

 

Primo ministro
Giulio Mazarino
(1642 dic - 1661)
[chiamato dai nemici: il "vile di Sicilia" da quando, appena nunzio a Parigi, ha smesso di servire il papa.]
Cancelliere
P. Séguier
(1643 14 mag - 1° mar 1650)
Sovrintendente delle Finanze
Claude de Mesmes
conte d'Avaux;
Michel Particelli d'Émery
(1647 - 1648)
Claude de Mesmes
conte d'Avaux;
(1648 - 1650)
-
Charles de La Porte
signore di La Meilleraye
(1648 - 1649)
Segretario di stato agli Affari Esteri
Henri Auguste de Lomenie
signore di la Ville aux Clercs
(1643 23 giu - 3 apr 1663 )
 
1648
"Fronda" [fronde=fionda] (1648-1653), prima fase:
Fronda parlamentare
in Francia si diffonde un malcontento generale sia per la miseria presente in tutti gli strati sociali, determinata dalla guerra in atto dei trent'anni, e dagli accresciuti carichi fiscali, sia per le rivendicazioni particolari dei ceti privilegiati;
- i grandi vogliono una maggiore influenza negli affari di stato;
- i borghesi di Parigi protestano contro le tasse e l'arresto dei traffici;
- le corti sovrane protestano contro la moltiplicazione degli uffici venali, la riduzione degli stipendi, la minaccia di abrogazione della paulette (sistema che garantisce l'ereditarietà delle cariche), la nomina degli intendenti regi nelle province;
bersaglio universale è il cardinale G. Mazarino, ministro della regina Anna d'Austria, reggente di Luigi XIV;
grazie a un documento inviato al cardinale Panciroli da un agente che si trova in Francia, la spia Alberto Mercati riesce a conoscere il coinvolgimento del Vaticano e di papa Innocenzo X nella congiura;

Aprile
un editto regio sospende per quattro anni il pagamento degli emolumenti alle corti sovrane;

Maggio
13
, il parlamento di Parigi si rifiuta di registrarlo e annuncia la propria "riunione" con le altre corti per deliberare sulla riforma dello stato; 
contro questa pretesa di creare una repubblica nella monarchia reagisce G. Mazarino che fa arrestare il consigliere P. Broussel e Paul de Gondi, coadiutore dell'arcivescovo di Parigi;
il popolo alza le barricate nelle strade di Parigi e i prigionieri vengono liberati;

Ottobre
24
, una dichiarazione regia abolisce gli intendenti nelle province;

Nord America
ACADIA
Governatore
-
-

1648
Port Royal,

 

CANADA
[Il nome deriva dalla parola huron kanata – villaggio o insediamento – che venne utilizzata in riferimento agli indiani di Stadaconé dal navigatore bretone Jacques Cartier (1491-1557). Essa viene quindi applicata dai francesi anche al territorio di Micmac e Montagnais.]
Governatore generale della Nuova Francia
Charles Huault de Montmagny
(1636 - 1648)
Louis d'Ailleboust de Coulonge et d'Argentenay
(1648 - 1651)

1648
-

Gli Iroquois hanno già almeno 800 moschetti mentre gli Huron ne possiedono forse 120.
[L'importanza delle armi da fuoco non deve essere tuttavia sovrastimata. I moschetti intimoriscono gl indiani che danno alle armi da fuoco un valore sovrannaturale e amano aggiungerli, per ragioni di prestigio, al proprio armamento tradizionale. Ma le loro armi sono molto più rapide ed efficienti per la guerriglia.]

 



1648
Repubblica delle Province Unite
[sette province settentrionali]
WILLEM II

(The Hague 1626 - The Hague 1650)
figlio di Frederik Hendrik, principe d'Orange, e della c.ssa Amalie zu Solms-Braunfels;
conte di Nassau
principe di Orange
1647-50, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;
[presidente del Consiglio di Stato o capitano generale della Repubblica.]
1648
-

 

 

 

1648
Gennaio
30
, trattato di Münster: pone fine alla guerra ispano-olandese (1621-48); porta tra l'altro al riconoscimento dei possedimenti olandesi nelle Indie Occidentali, tra cui Curaçao e Sint Eustatius;
la pace di Vestfalia mette fine alla lunga guerra con i Paesi Bassi, sancendo definitivamente il distacco delle Province Unite dall'impero spagnolo;

 
1648
Paesi Bassi
[dieci province meridionali]
Leopoldo Guglielmo d'Absburgo
Albero genealogico

(† 1662)
figlio dell'imperatore Ferdinando II e di Maria Anna di Baviera († 1616);
arciduca d'Austria;
1621-62, governatore dei Paesi Bassi;




1648
Gennaio
30
, trattato di Münster: pone fine alla guerra ispano-olandese (1621-48); porta tra l'altro al riconoscimento dei possedimenti olandesi nelle Indie Occidentali, tra cui Curaçao e Sint Eustatius;
la pace di Vestfalia mette fine alla lunga guerra con i Paesi Bassi, sancendo definitivamente il distacco delle Province Unite dall'impero spagnolo;

I Paesi Bassi contano 2 milioni di abitanti.
È evidente che la potenza economica del paese dipende dalla capacità della sua marina di navigare i mari del mondo offrendo i suoi servigi agli altri paesi europei.




 

1648
Inghilterra e Scozia
Charles I
Albero genealogico

(Dunfermline 1600-Londra 1649)
figlio di James I e di Anna di Danimarca;
1625-49, re d'Inghilterra e Scozia;
1627-28, il vincolo di parentela con la Francia non gli impedisce di prendere le difese degli ugonotti assediati a La Rochelle contro Luigi XIII e Richelieu;

Rivoluzione inglese [1640-60]
Londra supera ormai i 250.000 abitanti.

 

Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
-
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
-

1648
guerra civile (1642-49);

Alla Westminster-Assembly (1643-48) gli sforzi dei cinque rappresentanti degli indipendenti per ottenere una qualche concessione alla loro chiesa ed alla causa della libertà, naufragano in pieno e trionfa il partito che sostiene doversi unica istituire la rigida costituzione dei presbiteriani.

I presbiteriani inducono il parlamento inglese ad approvare una legge, con cui chiunque, il quale persista nell'insegnare contro i dogmi della trinità e della incarnazione (cioè Sociniani ed Unitarii) sia condnnato amorte, e che tutti coloro che insegnino dottrino papistiche, arminiane, battistiche, o quacchere siano incarcerati a vitra.
Così, ancora una volta, nel seno stesso del protestantesimo, viene chiarito che le sofferte persecuzioni non sono di per sé sufficienti ad ispirare agli animi la tolleranza verso la fede di tutti.
Per contro, l'indipendentismo abbraccia – come ben dice lo Stern: - tutti coloro in genere, cui non torna di togliersi il giogo della Chiesa episcopale, per poi accollarsi quello della Chiesa presbiteriana;
- gli adddetti alle varie confessioni separatistiche rimasti nel paese, le cui conventicole non sono mai state compiutamente distrutte neppure da W. Laud;
- i nuovi venuti dal di fuori, che in sul cominciamento della rivoluzione si stimano abbastanza sicuri per ritornare in patria. Tornano o dall'Olanda o dalla Nuova Inghilterra, passato il Canale o l'Oceano, e sono laici o pastori, difformi fra loro in molte opinioni, ma tutti però concordi nel pensiero di non tollerare più la ferrea tirannia di una Chiesa unica, e di volere assicurato invece ad ogni singola comunità il diritto di adempiere con piena indipendenza la propria missione religiosa.

Dicembre
il fragile accordo raggiunto a Putney si rompe ed i membri presbiteriani sono espulsi dal parlamento; 
il colonnello Th. Pride "purga" il parlamento allontanando coloro che ancora desiderano venire a patti col re;


 

 

SCOZIA
-
-
-
-
1648
-
 
IRLANDA
-
-
-
-

1648
-

 
Nord America
-
-
-
-

1648
Durante la guerra civile (1642-49) l'Inghilterra perde il controllo di alcune delle sue colonie americane.
Barbados, Antigua, Bermuda, Virginia e Maryland rifiutano di riconoscere il Commonwealth;
[Torneranno sotto il controllo inglese solo nel 1651-52.]

VIRGINIA
Governatore
-
-

1648
-






MARYLAND [Dal nome della regina Enrichetta Maria]
Governatore
-
-

1648
-






NEW ENGLAND [Confederazione dal 1643]
Governatore
-
-

1648
-

 


MASSACHUSETTS
Governatore
-
-

1648
-

PLYMOUTH
Governatore
-
-

1648
-

 


NEW HAVEN
Governatore
-
-

1648
-

CONNECTICUT
Governatore
-
-

1648
-

RHODE ISLAND
[Considerato dai vicini vergognosamente liberale, viene lasciato fuori dalla Confederazione del NEW ENGLAND.]
Governatore
-
-

1648
-




1647
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano IV
Albero genealogico
(Frederiksborg 1577 - Copenaghen 1648)
figlio di Federico II e di Sofia di Mecklenburg;
1588-1648, re di Danimarca e di Norvegia;
1611-13, combatte contro Carlo IX di Svezia per il dominio sul Baltico riuscendo ad impadronirsi dell'isola di Öland;




Federico III
Albero genealogico
(Haderslev 1609 - Copenaghen 1670)
figlio di Cristiano IV e di Anna Caterina di Brandeburgo;
1648-70, re di Danimarca e di Norvegia;
dopo essersi impegnato a rispettare i privilegi e i poteri della nobiltà e del consiglio del regno;




1647
1618-48, guerra dei trent'anni;
NORVEGIA
1647
-
ISLANDA
1647
-

 

1648
REGNO di SVEZIA
Cristina
Albero genealogico
(Stoccolma 1625 - Roma 1689)
figlia di Gustavo II Adolfo e di Maria di Brandeburgo;
1632-54, regina di Svezia;
sotto la reggenza di un consiglio di aristocratici presieduto da Axel Oxenstierna;
1618-48, guerra dei trent'anni;
dal 1644 direttamente al potere;



1648
1635-48, guerra dei trent'anni: periodo franco-svedese; la pace di Vestfalia sigla la supremazia svedese nel Baltico;
la Svezia trova un alleato nell'Ungheria di Giorgio II Rakoczi;



segue



1648
REGNO di PORTOGALLO
JOÃO IV [il Fortunato]
Albero genealogico

(Villa Vicosa 19 mar 1604 - Lisbon 6 nov 1656)
duca di Braganza (João II )
dal 1633 è sposato con Luisa de Guzman (1613-1666);
1640-56, re di Portogallo;
[incoronato 11.12.1640, in seguito alla rivoluzione]

1648
-

a

1648
REGNI DI SPAGNA, NAPOLI e SICILIA
Filippo IV
Albero genealogico

(Valladolid 1605 - Madrid 1665)
figlio di Filippo III e di Margherita d'Austria;
1615, sposa Isabella di Borbone, figlia di Enrico IV re di Francia;
1621-1665, re di Spagna;
1621-1665, re di Napoli e Sicilia;
- 1618-48, guerra dei trent'anni: accanto agli Absburgo;
[ciò aggraverà, rendendolo poi irreversibile, il declino della potenza spagnola.]
- 1623-26, guerra di Valtellina;
- 1627-31, guerra per la successione al trono di Mantova;

Primo ministro
Luis Méndez de Haro
(1643 - ?)
1648
[si sta compiendo il processo di progressiva decadenza della potenza spagnola]

Gennaio
30
, trattato di Münster: pone fine alla guerra ispano-olandese (1621-48); porta tra l'altro al riconoscimento dei possedimenti olandesi nelle Indie Occidentali, tra cui Curaçao e Sint Eustatius;
la pace di Vestfalia mette fine alla lunga guerra con i Paesi Bassi, sancendo definitivamente il distacco delle Province Unite dall'impero spagnolo;

NAPOLI
Viceré
duca d'Arcos
(? - ?)
Nunzio apostolico
-

1648
1647-48, rivolte a Napoli e in Sicilia scuotono il prestigio della Spagna;


SICILIA
Viceré
-
1648
1647-48, rivolte a Napoli e in Sicilia scuotono il prestigio della Spagna;

SICILIA in rivolta: 1648.
Messina, la prima ad aver dato inziio nel XVII secolo alle rivolte antispagnole, per antica rivalità con Palermo cui sempre ha contestato il titolo di Caput Regni, non partecipa invece ai movimenti successivi. Ora ha ottenuto infatti dal Vicerè, che mira a mantenerla fedele, il Porto franco.
Essa differisce per struttura economica dalla feudale e agraria capitale, fondando le sue risorse sul commercio, le industrie, il celebre attrezzatissimo arsenale e la produzione della seta.
La borgesia tiene costantemente il governo della città che amministra attraverso l'antico Senato, entranto sovente incotrasto con il rappresentante dello Stato, lo Stratigò che cerca di condizionare l'autonomismo di Messina che da sempre ha tendenze repubblicane.
Il Vicerè, restaurata l'autorità dello Stato dopo le sommosse del 1647-48, volge ora l'attenzione a Messina cui sottrae, per affievolirne lo spirito indipendentistico, antichi privilegi sull'importazione dei grani e impone esosi dazi sull'esportazione della seta, industria chiave dell'economia cittadina.
Stratigò Luigi dell'Hoyo, strumento del disegno politico spagnolo per dividere i cittadini in due fazioni, approfittando del disagio economico delle classi popolari per la persistente carestia dei grani, fa abilmente insinuare, dai suoi agenti fra il popolo, che il Senato è il responsabile della miseria dei meno abbienti. Inevitabili le sobillazioni, cui seguono i tumulti, gli incendi, e la minaccia di maggiori danni per i Senatori. La città come volevano gli spagnoli si è divisa in due.
Data l'alta protezione dello Stratigò alla sollevazione popolare si costituisce quindi il partito dei Merli (dal simbolo nello stemma di famiglia di Luigi dell'Hoyo). La grassa borghesia e l'aristocrazia ben pasciuta, rappresentante la fazione da combattere, viene invece detta il partito dei Malvizzi (tordi).
Tra i due estremi sociali cerca di porsi la piccola borghesia artigianale e commerciale la quale, pur avendo ottenuto delle agevolazioni per i Merli, non riesce nell'intento.
a

 



1648
SAVOIA
Carlo Emanuele II
Albero genealogico

(Torino 1634-1675)
figlio di Vittorio Amedeo I e di Maria Cristina di Borbone-Francia;
1638-75, principe di Piemonte
conte di Aosta, Maurienne, Nizza e Asti
marchese di Saluzzo
duca di Savoia
;
1638-75, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
a quattro anni, sotto la reggenza della madre (Madama Reale) fino al 1648 e poi ancora a lei soggetto fino alla sua morte nel 1663;

 

 

1648
-

 


1648
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Giovanni Battista Lomellini
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1646 24 lug - 24 lug 1648, doge di Genova;


Giacomo (Toso) De Franchi
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1648 1° ago - 1° ago 1650, doge di Genova;


1648
-


1648
ducato di Mantova e del Monferrato
Carlo II
Albero genealogico

(1629 - 1665)
figlio di Carlo II e di Maria Gonzaga († 1660);
1631-54, duca di Mayenne;
1637-59, duca di Nevers e di Rethel;
1637-65, duca di Mantova e del Monferrato;


1648
-


 

1648
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Francesco da Molin
Albero genealogico

(Venezia 21 apr 1575 -– Venezia 27 feb 1655)
figlio di Marino e Paola Barbarico;
1646-55, doge di Venezia; [99°]

 

- nunzio pontificio: Francesco Vitelli (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: marchese de la Fuente (1642 - ?)

1648
Gennaio
Giovanni Giustiniani occupa l'incarico di ambasciatore presso la Santa Sede;

CANDIA
guerra di Candia (1645-69): la città di Candia è sotto assedio dei turchi.

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1648
ducato di Parma e Piacenza
Ranuccio II Farnese

(Casalmaggiore 1630 - Parma 1694)
figlio di Odoardo I e di Margherita de' Medici (1612-79);
1646-94, duca di Parma e Piacenza;
1646-2.9.1649, duca di Castro e Ronciglione;

 

 

1648
-


1648
ducato di Modena e Reggio
Francesco I d'Este
Albero genealogico

(Modena 1610 - Santhià 1658)
figlio di Alfonso III e di Isabella di Savoia;
1629-58, duca di Modena e Reggio;

 

 

1648
-


 

 

1648
Granducato di Toscana
Ferdinando II de' Medici
Albero genealogico
(Firenze 1610 - 1670)
figlio del granduca Cosimo II e della granduchessa Maria Maddalena d'Austria;
1621-70, granduca di Toscana;

 
1648
-

 

 

NAPOLI e SICILIA: vedi SPAGNA

 



Asbaje y Ramirez de Santillana, Juana de o Sor Juana Inés de la Cruz (1648-1695) intellettuale autodidatta, fattasi poi suora;
Carta Atenagórica (1690)
Respuesta a Sor Filotea de la Cruz (1691)
Primer Sueño (1692).

Barclay, Robert (Gordonstow, Moray 1648-Ury, Kincardine 1690) teologo quacchero scozzese, quaccheri
Catechismo (1673)
Tesi teologiche (1675, n. 15)
Apologia della vera teologia cristiana, quale è professata e predicata da coloro che ingiuriosamente vengono detti quaccheri (1676).

Dufresny, Charles signore di La Rivière (Parigi 1648-1724) drammaturgo francese, pronipote di Enrico IV, redattore del «Mercure galant» (1710-1713)
L'esprit de contradiction (1700, Lo spirito di contraddizione)
Le double veuvage (1701, La doppia vedovanza)
Les amusements sérieux et comiques d'un siamois (1705, Divertimenti seri e comici di un siamese; idea originaria delle Lettere persiane di Montesquieu)
La coquette de village (1715, La civetta del villaggio).

La Mothe, Jeanne-Marie Bouvier de o Madame Guyon (Montargis, Loiret 1648-Blois, Loir-et-Cher, 1717) scrittrice francese, protetta da F. Fénelon – "quietismo";
Moyen court et très facile de faire oraison (1685, Metodo breve e assai facile per pregare)
Il Cantico dei Cantici interpretato secondo il senso mistico
(1685)
Poésies spirituelles
(1685, in cinque voll.).

Massue, Henri de – conte di Galway e marchese di Ruvigny (Parigi 1648-1720) uomo d'arme inglese d'origine francese;
1672-75, aiutante di campo del generale visconte di Turenne;
1678, ha da Luigi XIV l'incarico di assicurarsi segretamente la neutralità dell'Inghilterra nel conflitto che oppone la Francia alle Province Unite e ai suoi alleati corrompendo ministri e parlamentari inglesi; 
1685, di religione ugonotta, si stabilisce in Inghilterra in seguito alla revoca dell'editto di Nantes;
1692, ottiene il comando supremo dell'esercito inglese stanziato in Irlanda; viene creato barone di Portarlington e riceve numerose proprietà nell'isola;
1693, combatte nel corso della guerra della lega d'Augusta (1688-97) a Neerwinden;
1694-95, come luogotenente generale assiste il duca Amedeo di Savoia contro i francesi, ma quando l'esercito sabaudo abbandona lo schieramento antifrancese, egli si ritira con le sue truppe nei Paesi Bassi;
1700-14, durante la guerra di successione spagnola comanda l'esercito portoghese che, per breve tempo, occupa Madrid e Toledo;
1707, sconfitto ad Almansa, viene richiamato in Inghilterra;
1715, è nominato lord giustiziere in Irlanda.

Schwerin, Corrado Cristoforo conte di (1648 26 ott - 3 mag 1757) militare tedesco;
dopo aver servito nell'esercito olandese e mecklemburghese, passa in quello prussiano;
1739, generale in capo della fanteria prussiana;
è nominato maresciallo di campo con l'ascesa al trono di Federico II che gli conferisce il titolo di conte;
serve coprendosi di gloria nelle due campagne della Slesia, dopo le quali lascia il servizio;
lo riprende in occasione della guerra dei sette anni e cade nella battaglia di Praga.

Wilmot, John - conte di Rochester (Ditchley, Oxfordshire 1648-Woodstock 1680) poeta inglese, il «Petronio» dell'Inghilterra di Charles II; conosciuto pure come Sodom or the quintessence of debauchery (by E. of R. written for the Royal Compan of Whoremasters).
colto, esuberante, attraente, protettore di poeti (tra cui J. Dryden), fu uno dei personaggi di maggior spicco dell'elegante corte di Charles II;
valoroso militare nella guerra contro l'Olanda, protagonista di sfrenati episodi di libertinaggio, godé dell'interrotto favore del re;
negli ultimi anni della sua breve vita divenne sempre più attratto da interessi filosofici e religiosi, tanto che si convertì poco prima della morte;
A Satire against the Mankind (1675, Contro il genere umano)
Upon Nothing (Sul Nulla, ripresa poi da A. Pope).
Memoires du Comte de Grammont
Sodom (Anversa 1684, A play by the E. of R. (Earl of Rochester), Mentula cum Vulva saepissime jungitur una Dulcius est Melle, Vulvam tractare Puellae, con riferimento alla pederastia che dominava la corte di Charles II).

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«segue da 1647»
1648,
Francia
i controlli si allentano;
Italia
Savoia
Madama Reale ottiene per la prima volta che sia posto sullo stesso piano il ruolo dello Stato e quello della Chiesa nella concessione delle licenze di stampa; si tratta comunque di una posizione priva di rilievo sul piano pratico;
«segue 1649»

 

 

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