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Il Viandante

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Papa
Innocenzo X

(1644-55)

sua consigliera, tramite il figlio Camillo Pamphili, è una donna: Olimpia Maidalchini (1594-1657) vedova di suo fratello;
gennaio, Camillo Pamphili rinuncia al cardinalato per sposare Olimpia Aldobrandini vedova di Paolo Borghese († 1646) ;
al suo posto, sempre per far da tramite con la vedova, egli nomina cardinali Francesco Maidalchini e Camillo Astalli che diventano così semplici marionette del duo Pamphili-Maidalchini; sempre consigliato da lei, egli nomina il cardinale Panciroli segretario di stato e responsabile dell'Entità;

Ambasciatori a Roma
Venezia Alvise Contarini
(12 ott 1645 - 9 apr 1648)

 

Guerra di Castro

«segue da 1646»
1647,
«segue 1648»

Francescani

«segue da 1634»
1647, il Ministro Generale Giovanni da Napoli emana tre circolari per promuovere le Missioni estere in obbedienza ai desideri della Sacra Congregatio di Propaganda Fide e allo spirito francescano:
- I, si rivolge ai Ministri provinciali raccomandando un reclutamento selettivo, oculato, tra i migliori religiosi di ogni provincia;
- II, si rivolge a tutto l'Ordine, invitando i frati all'apostolato nelle regioni asiatiche, specialmente tra i Saraceni e i Tartari;
- III, sollecita caldamente le Missioni della custodia di Terra Santa.
«segue 1649»

 

Gesuiti

«segue da 1646»
1647,
[vedi Domicilia]
«segue 1648»

 

«segue da 1646»
1647, badessa Mère Angélique (1642-51);
l'arcivescovo di Parigi, Jean-François de Gondi, permette il trasferimento delle monache;
«segue 1648»

 


ANNO 1647





1647
Sacro Romano Impero
Ferdinando III
Albero genealogico

(Graz 1608 - Vienna 1657)
figlio primogenito di Ferdinando II e di Maria Anna di Baviera;
1625-46, re d'Ungheria;
1627-46, re di Boemia;
1637-57, duca di Stiria e di Tirolo;
1637-57, imperatore del Sacro Romano Impero;




Ferdinando IV
Albero genealogico

(† 1654)
figlio primogenito di Ferdinando III e di Maria Anna d'Absburgo-Spagna († 1646);
1646-54, re d'Ungheria;
1646-54, re di Boemia;




1647
-

 

Guerra dei Trent'anni
[1618-1648]
1635-48
guerra franco-svedese

1647
Luglio
7
, l'impegno finanziario che la Spagna sta affrontando è superiore alle sue forze e provoca violente reazioni a Napoli e in Sicilia;
Svizzera, la Defensionale di Will stabilisce la creazione di un esercito comune di 36.000 uomini destinato a impedire che i confini della Confederazione elvetica siano violati;
«segue»

i francesi costringono l'Elettore Massimiliano ad accettare l'armistizio di Ulma;



1647
Brandeburgo
Federico Guglielmo [il Grande Elettore]
Albero genealogico

(Berlino 1620 - Potsdam 1688)
figlio dell'elettore Giorgio Guglielmo e di Elisabetta Carlotta del Palatinato, fu educato nei Paesi Bassi presso Federico Enrico d'Orange;
1640-88, elettore di Brandeburgo;
nel 1641 ha ottenuto lo sgombero dei suoi territori da parte degli svedesi in cambio della rinuncia alla Pomerania occidentale;



1660-88, duca indipendente di Prussia;

1647
Sassonia
Albero genealogico

(Dresda 1585 - 1656)
figlio di Cristiano I e di Sofia di Brandeburgo;
1611-56, principe elettore di Sassonia;
succeduto al fratello Cristiano II;
1630-35, guerra dei trent'anni (periodo svedese):
nel 1634, con la pace separata di Praga, ha ottenuto in premio la Lusazia [poi confermatagli dai trattati di Vestfalia];

1647
ducato di Sassonia-Gotha
Ernesto [il Pio]
Albero genealogico

(Altenburg 1601 - Gotha 1675) - principe luterano -
figlio di Giovanni duca di Sassonia-Weimar e di Dorotea d'Anhalt;
1632-34, guerra dei trent'anni (1618-48): partecipa quale colonnello nell'esercito di Gustavo Adolfo re di Svezia, segnalandosi a Norimberga, Lützen, Nördlingen;
1640, entra in possesso del ducato di Gotha divenendo così il capostipite dei duchi di Sassonia-Gotha;
1640-75, duca di Sassonia-Gotha;

1647
Baviera e Alto Palatinato
Albero genealogico

(Monaco di Baviera 1573 - Ingolstadt 1651)
figlio di Guglielmo V e di Renata di Lorena;
1597-1623, duca di Baviera;
nel 1616, con il Codex Maximilianeus ha unificato per la prima volta le norme giuridiche e le leggi in tutta la Baviera;
1619-20, nelle lotte contro l'insurrezione ceca, la "Lega cattolica" fa trionfare gli interessi degli Absburgo sconfiggendo l'esercito ceco nella battaglia della Montagna Bianca, presso Praga;
1623-51, primo principe elettore di Baviera e depositario dell'Alto Palatinato;
dal 1632, dopo l'invasione della Baviera da parte di Gustavo Adolfo di Svezia, si è dovuto schierare nuovamente con Wallenstein [in precedenza si era messo alla testa del partito che ne chiedeva l'allontanamento];


1647
REGNO di POLONIA
Ladislao IV Vasa
Albero genealogico

(Cracovia 1595 - 1648)
figlio di Sigismondo III e di Anna d'Austria;
1632-48, re di Polonia;
1630-35, guerra svedese: nel 1634, con la pace di Polanów, ha assicurato alla Polonia i territori contesi, Livonia ed Estonia;


1647
-


 



1647
IMPERO OTTOMANO

Ibrahim I

Albero genealogico

(1615 - 1648)
figlio di Ahmet I e di Kösem Mähpeyker (di origini greche), nonché fratello di Murad IV;
1640-48, sultano;

 




Gran Visir
-

1647
-


 


 



1647
RUSSIA
Alessio Michajlovic
Albero genealogico

(Mosca 1629 - 1676)
figlio di Michele Fëdorovic;
1645-76, zar di Russia;
eredita uno stato indebolito dalle cessioni territoriali fatte alla Svezia, alla Polonia e all'impero ottomano, ma finalmente pacificato e avviato a una rapida espansione verso oriente;


 
-
1647
-


 

 



1647
Francia e Navarra
Luigi XIV [il Re Sole]

(Saint-Germain-en-Laye-1638-Versailles 1715)
figlio di Luigi XIII e di Anna d'Austria;
1643-1715, re di Francia e di Navarra;
a 5 anni sotto la reggenza della madre;

 

Primo ministro
Giulio Mazarino
(1642 dic - 1661)
[chiamato dai nemici: il "vile di Sicilia" da quando, appena nunzio a Parigi, ha smesso di servire il papa.]
Cancelliere
P. Séguier
(1643 14 mag - 1° mar 1650)
Sovrintendente delle Finanze
Nicolas de Bailleul;
Claude de Mesmes
,
conte d'Avaux;
Michel Particelli d'Hémery
(1643 - 1647 )
Claude de Mesmes
conte d'Avaux;
Michel Particelli d'Émery
(1647 - 1648)
Segretario di stato agli Affari Esteri
Henri Auguste de Lomenie
signore di la Ville aux Clercs
(1643 23 giu - 3 apr 1663 )
 

1647

in Francia 43 città hanno regolari collegamenti con Parigi, quotidiani e settimanali.



Nord America
ACADIA
Governatore
-
-

1647
Port Royal,

 

CANADA
[Il nome deriva dalla parola huron kanata – villaggio o insediamento – che venne utilizzata in riferimento agli indiani di Stadaconé dal navigatore bretone Jacques Cartier (1491-1557). Essa viene quindi applicata dai francesi anche al territorio di Micmac e Montagnais.]
Governatore generale della Nuova Francia
Charles Huault de Montmagny
(1636 - 1648)

1647
Alla vigilia dell'ultima decisiva fase della guerra tra Huron e Iroquois, i gesuiti hanno in Huronia 18 preti e 24 fratelli laici e la loro predicazione raggiunge la maggioranza dei villaggi huron.

Sotto il regime della Communauté des Habitants la corona crea un consiglio di cui fanno parte:
- il governatore generale,
- il superiore dei gesuiti,
- il governatore di Montréal.
Il consiglio sarà riformato più volte.

Lo stesso anno Nicolas Denys lascia La Rochelle, dove già per lunghi anni si era occupato di commercio marittimo, per stabilirsi in Acadia.

 



1647
Repubblica delle Province Unite
[sette province settentrionali]
Federico Enrico

(Delft 1584 - The Hague 1647)
figlio di Willem I [il Taciturno] e di Louise de Coligny;
conte di Nassau
1625-47
, principe di Orange;
1625-47, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;
[presidente del Consiglio di Stato.]
1647
-

[Secondo lo storico della numismatica Nicolò Papadopoli, nel XVII secolo la zecca del principato di Orange falsificava gli zecchini veneziani, sfuggendo con facilità alle relative sanzioni. Quando nel 1646 viene scoperto l'imbroglio, la Serenissima Repubblica di Venezia è impegnata nella guerra di Candia contro i turchi e riceve proprio dall'Olanda armi e milizie: i veneziani sono costretti a subire in silenzio.]

 

 

WILLEM II

(The Hague 1626 - The Hague 1650)
figlio di Frederik Hendrik, principe d'Orange, e della c.ssa Amalie zu Solms-Braunfels;
conte di Nassau
principe di Orange
1647-50, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;
[presidente del Consiglio di Stato o capitano generale della Repubblica.]
1647
-

 

 

 


1647
Paesi Bassi
[dieci province meridionali]
Leopoldo Guglielmo d'Absburgo
Albero genealogico

(† 1662)
figlio dell'imperatore Ferdinando II e di Maria Anna di Baviera († 1616);
arciduca d'Austria;
1621-62, governatore dei Paesi Bassi;




1647
-

 

 

1647
Inghilterra e Scozia
Charles I
Albero genealogico

(Dunfermline 1600-Londra 1649)
figlio di James I e di Anna di Danimarca;
1625-49, re d'Inghilterra e Scozia;
1627-28, il vincolo di parentela con la Francia non gli impedisce di prendere le difese degli ugonotti assediati a La Rochelle contro Luigi XIII e Richelieu;

Rivoluzione inglese [1640-60]
Londra supera ormai i 250.000 abitanti.

 

Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
-
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
-

1647
guerra civile (1642-49);

Sempre più incalzanti fioccano sul Parlamento le petizioni dell'esercito perché sia istituita una piena libertà.
In una di esse, redatta da ufficiali con a capo il gen. Fairfax e O. Cromwell, si dice: "Noi non domandiamo alcuna mutazione nella costituzione dello Stato, e non vogliamo nemmeno più immischiarci nella questione del reggimento presbiteriano della Chiesa… ma chiediamo per ogni cittadino pacifico la tolleranza che è conforme al benessere dello Stato ed alla giustizia".

Ottobre
28
, Putney, nei sobborghi di Londra: si riunisce il consiglio generale dell'esercito per discutere le richieste dei soldati;
i levellers riassumono il loro programma in un documento steso collettivamente, An Agreement of the People for a firm Peace (Accordo del popolo per una pace stabile); in pratica un nuovo contratto sociale in cui tra l'altro sono previsti:
- elezioni biennali,
- tolleranza religiosa,
- uguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge,
- libertà dall'arruolamento forzato;
il contrasto principale verte sulla questione del suffragio:
- i levellers chiedono il diritto di voto per tutti i maschi, eccettuati i servitori e i mendicanti;
- gli indipendenti intendono limitarlo ai proprietari terrieri e ai membri delle corporazioni;
[Quanto alle materie religiose si afferma ch'esse devono essere lasciate completamente ai dettami della coscienza.
È questa la prima e ultima volta che in Inghilterra in un progetto di legge si fa l'affermazione del diritto innato alla libertà religiosa; la quale anche in seguito [almeno fino al 1900] in Inghilterra sarà assicurata di fatto ma non espressamente formulata come principio.
Giustiziato il re e proclamata le repubblica, per dare concretezza a queste aspirazioni sorgeranno dei problemi.]

Novembre
la fuga del re dalla sua prigionia nell'isola di Wight riporta l'unità nell'esercito sotto T. Fairfax e O. Cromwell
sia un'invasione scozzese, sia le rivolte dei realisti nel Galles del sud e nel Kent vengono represse (seconda guerra civile); persino i generali si rendono adesso conto che è impossibile qualsiasi compromesso con Charles I;


Durante i torbidi rivoluzionari, e mentre ancora si discute alla Westminster-Assembly (1643-48), il teologo anglicano Geremia Taylor scrive Discourse on the Liberty of Prophesying (London 1647).
È l'opera capitale della letteratura latitudinaria, in difesa della libertà religiosa, scritta intorno alla libertà di emettere pubblicamente le proprie opinione religiose.
[Il libro si fonda sostanzialmente tutto quanto sul grande principio, che l'autore ha esso pure assunto dagli arminiani d'Olanda, e che questi a loro volta tenevano dai sociniani e da J. Aconcio, cioè sul prinicpio, che le verità fondamentali del Cristianesimo si devono ridurre ad alcune poche, e più specialmente al simbolo degli apostoli preso nel suo senso letterale; poiché tutto il resto è incerto, disputato, variamente inteso e deciso in senso opposto dai Padri della Chiesa, dai concilii, dalle varie chiese, anzi da una medesima chiesa a seconda dei diversi tempi.]

 

 

SCOZIA
-
-
-
-
1647
-
 
IRLANDA
-
-
-
-

1647
-

 
Nord America
-
-
-
-

1647
Durante la guerra civile (1642-49) l'Inghilterra perde il controllo di alcune delle sue colonie americane.
Barbados, Antigua, Bermuda, Virginia e Maryland rifiutano di riconoscere il Commonwealth;
[Torneranno sotto il controllo inglese solo nel 1651-52.]

VIRGINIA
Governatore
-
-

1647
-






MARYLAND [Dal nome della regina Enrichetta Maria]
Governatore
-
-

1647
-






NEW ENGLAND [Confederazione dal 1643]
Governatore
-
-

1647
-

 


MASSACHUSETTS
Governatore
-
-

1647
-

PLYMOUTH
Governatore
-
-

1647
-

 


NEW HAVEN
Governatore
-
-

1647
-

CONNECTICUT
Governatore
-
-

1647
-

RHODE ISLAND
[Considerato dai vicini vergognosamente liberale, viene lasciato fuori dalla Confederazione del NEW ENGLAND.]
Governatore
-
-

1647
-




1647
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano IV
Albero genealogico
(Frederiksborg 1577 - Copenaghen 1648)
figlio di Federico II e di Sofia di Mecklenburg;
1588-1648, re di Danimarca e di Norvegia;
1611-13, combatte contro Carlo IX di Svezia per il dominio sul Baltico riuscendo ad impadronirsi dell'isola di Öland;




1647
1618-48, guerra dei trent'anni;
NORVEGIA
1647
-
ISLANDA
1647
-

 

1647
REGNO di SVEZIA
Cristina
Albero genealogico
(Stoccolma 1625 - Roma 1689)
figlia di Gustavo II Adolfo e di Maria di Brandeburgo;
1632-54, regina di Svezia;
sotto la reggenza di un consiglio di aristocratici presieduto da Axel Oxenstierna;
1618-48, guerra dei trent'anni;
dal 1644 direttamente al potere;



1647
1635-48, guerra dei trent'anni: periodo franco-svedese;






1647
REGNO di PORTOGALLO
JOÃO IV [il Fortunato]
Albero genealogico

(Villa Vicosa 19 mar 1604 - s)
duca di Braganza (João II )
dal 1633 è sposato con Luisa de Guzman (1613-1666);
1640-56, re di Portogallo;
[incoronato 11.12.1640, in seguito alla rivoluzione]

1647
-

a

1647
REGNI DI SPAGNA, NAPOLI e SICILIA
Filippo IV
Albero genealogico

(Valladolid 1605 - Madrid 1665)
figlio di Filippo III e di Margherita d'Austria;
1615, sposa Isabella di Borbone, figlia di Enrico IV re di Francia;
1621-1665, re di Spagna;
1621-1665, re di Napoli e Sicilia;
- 1618-48, guerra dei trent'anni: accanto agli Absburgo;
[ciò aggraverà, rendendolo poi irreversibile, il declino della potenza spagnola.]
- 1623-26, guerra di Valtellina;
- 1627-31, guerra per la successione al trono di Mantova;

Primo ministro
Luis Méndez de Haro
(1643 - ?)
1647
[si sta compiendo il processo di progressiva decadenza della potenza spagnola]

NAPOLI
Viceré
duca d'Arcos
(? - ?)
Nunzio apostolico
-

1647
1647-48, rivolte a Napoli e in Sicilia scuotono il prestigio della Spagna;

Luglio
7
, una semplice dimostrazione di protesta, capitanata da Masaniello contro nobili e speculatori, per una gabella da poco imposta sulla frutta, sfocia in una rivolta generalizzata;
la sommossa induce alla fuga il viceré duca d'Arcos e provoca sommari giudizi popolari contro appaltatori e incettatori, ponendo di fatto la città sotto il controllo della plebe napoletana e di Masaniello cui si unisce, nella prima fase, lo stesso popolo "civile" guidato da G. Genoino;
sono elaborate nuove tabelle dei prezzi e varata una riforma amministrativa e militare con la costituzione di compagnie di popolani per "ottine";
- la mediazione dell'arcivescovo di Napoli, cardinale Filomarino
- la risoluzione del viceré nel cercare un accordo, e 
- la stessa tendenza dei "civili" a consolidare i risultati della ribellione senza porre in discussione il dominio spagnolo, spianano la via ad una serie di "capitoli" accettati dal viceré che accolgono le tradizionali richieste "popolari" sul governo cittadino e sanciscono l'abolizione delle gabelle, di fatto cadute nei giorni delle sommosse (13 luglio);
Masaniello, sfuggito a un attentato da parte dei sicari di uno dei più potenti feudatari del regno, il duca di Maddaloni, e nominato "capitano generale del fedelissimo popolo di Napoli", tiene viva tuttavia l'agitazione della plebe in attesa dell'approvazione dei capitoli da parte di Madrid, divenendo così un ostacolo obiettivo 
- sia alla politica del duca d'Arcos, di G. Genoino e del ceto "civile", 
- sia al al desiderio di pacificazione di artigiani e piccoli commercianti, preoccupati per le loro attività; 
16, abbandonato dai suoi fautori, resosi colpevole di stravaganze ed eccessi, Masaniello viene assassinato nella Chiesa del Carmine, dove si era rifugiato, da sicari del duca d'Arcos.


SICILIA
Viceré
-
1647
1647-48, rivolte a Napoli e in Sicilia scuotono il prestigio della Spagna;

SICILIA: si sta affacciando alla vita politica la piccola borghesia artigianale e quella professionale. Questi ceti possono considerarsi gli interpreti dei bisogni popolari e da loro nascono i nebulosi teorici di una diversa giustizia sociale e gli agitatori. Essi si distaccano dalla nobiltà, che hanno fedelmente servito per lunghi secoli, per opporsi ad essa a favore del popolo, chiedendo di partecipare al governo.
Essi rappresentanto, nel violento contrasto fra la fame dei poveri e la superba opulenza dei padroni, la classe mediatrice che si avvale dell'occasione per far senitre il proprio peso e inserirsi nella vita pubblica.
La rivolta capeggiata da Francesco Vairo trae origine da questa evoluzione politica e da confuse idee intorno alla instaurazione in Sicilia di una repubblica democratica, a capo della quale ci dovrebbe essere Francesco Baronio, prigioniero del Tribunale dell'Inquisizione.
La nuova classe politica, attratta dalle notizie provenienti da Napoli dove l'agitatore Giulio Genoino ha preparato e diretto la rivolta scoppiata contro gli spagnoli [con la scusa delle nuove gabelle applicate ai generi di prima necessità, ma, in realtà, che mirava ad ottenere una partecipazione borghese all'amministrazione della città].
Il Genoino si era servito di un uomo di paglia, il pescatore Tommaso Aniello, detto Masaniello, ch'ebbe per l'agitazione degli animi un immediato successo. Spettatore degli avvenimenti era stato un battiloro da Polizzi, Giuseppe d'Alessi, evaso dalle carceri di Palermo e ardente sostenitorie della causa poplare.
Rientrato di nascosto a Palermo si mette in rapporto con i colleghi artigiani e con alcuni Consoli delle Corporazioni cui racconta gli avveniment napoletani e la vittoira del popolo sulle milizie spagnole. In una riunione segreta viene decisa la rivoluzione e estratti a sorte i nomi dei capi; uno dei designati è il d'Alessi che ne assume la direzione.
Palermo, Ferragosto: scoppia la rivolta. Il Vicerè, marchese Los Velez, si rifugia su una nave ancorata nel porto mentre la città rimane in potere del popolo guidato dal d'Alessi, eletto Capitano generale. Al suo fianco:
Giuseppe la Montagna, Pietro Milano, Antonino Lo Giudice, il "Tullio siciliano", il sacerdote Gabriele Platinella che danno un senso e una direzione al convulso moto plebeo e artigianale.
Governo e nobili, fatta causa comune, circondano il d'Alessi di esagerati onori; egli è nominato sindaco perpetuo di Palermo, protetto da una fastosa scorta di nobili armati, mentre i forati del Sant'Uffizio diffondono tra i popolani la falsa voce di prossimi atti di tirannia del loro capo montato in superbia. Dopo soltanto sette giorni dal trionfo del tumulto il popolo, sobillato dagli inquisitori, assalta la casa del d'Alessi lo fa prigioniero e lo lascia decapitare dinanzi al sagrato della Chiesa della Volta. Con la sua fine, finisce anche la rivoluzione.
Seguono feroci repressioni dei suoi sostenitori e la distruzione di quel quartiere della Conceria ch'era stato il centro del sommovimento.
Il moto paelermitano si diffonde nei Valli della Sicilia con orribili stragi di nobili a Girgenti, a S. Angelo, a Cammarata, a Caccamo, a Catania e altrove. Presi dal panico di fronte a tato sconvolgimento, gli stessi che desideravano una riforma dello stato politico, si affiancano alla nobiltà con ferventi dichiarazioni di fedeltà al regime assolutistico. Vengono pertanto armate dai nobili, dalle maestranze, da procuratori, avvocati, dottori, ecc. delle compagnie per riportare l'ordine nelle campoagne e frenare i tumulti in città.
Ciò nonostante non poche sono le congiure tramate tra il 1647 e il 1649.
a

 



 

1647
SAVOIA
Carlo Emanuele II
Albero genealogico

(Torino 1634-1675)
figlio di Vittorio Amedeo I e di Maria Cristina di Borbone-Francia;
1638-75, principe di Piemonte
conte di Aosta, Maurienne, Nizza e Asti
marchese di Saluzzo
duca di Savoia
;
1638-75, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
a quattro anni, sotto la reggenza della madre (Madama Reale) fino al 1648 e poi ancora a lei soggetto fino alla sua morte nel 1663;

 

 

1647
-

 


1647
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Giovanni Battista Lomellini
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1646 24 lug - 24 lug 1648, doge di Genova;


1647
-

 

1647
ducato di Mantova e del Monferrato
Carlo II
Albero genealogico

(1629 - 1665)
figlio di Carlo II e di Maria Gonzaga († 1660);
1631-54, duca di Mayenne;
1637-59, duca di Nevers e di Rethel;
1637-65, duca di Mantova e del Monferrato;


1647
-


 

1647
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Francesco da Molin
Albero genealogico

(Venezia 21 apr 1575 -– Venezia 27 feb 1655)
figlio di Marino e Paola Barbarico;
1646-55, doge di Venezia; [99°]


guerra di Candia (1645-69)

 

- nunzio pontificio: Francesco Vitelli (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: marchese de la Fuente (1642 - ?)

1647
-

CANDIA
guerra di Candia (1645-69): la città di Candia è sotto assedio dei turchi.

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1647
ducato di Parma e Piacenza
Ranuccio II Farnese

(Casalmaggiore 1630 - Parma 1694)
figlio di Odoardo I e di Margherita de' Medici (1612-79);
1646-94, duca di Parma e Piacenza;
1646-2.9.1649, duca di Castro e Ronciglione;

 

 

1647
-

 

1647
ducato di Modena e Reggio
Francesco I d'Este
Albero genealogico

(Modena 1610 - Santhià 1658)
figlio di Alfonso III e di Isabella di Savoia;
1629-58, duca di Modena e Reggio;

 

 

1647
-


 


 

1647
Granducato di Toscana
Ferdinando II de' Medici
Albero genealogico
(Firenze 1610 - 1670)
figlio del granduca Cosimo II e della granduchessa Maria Maddalena d'Austria;
1621-70, granduca di Toscana;

 
1647
-

 

NAPOLI e SICILIA: vedi SPAGNA

 



Bayle, Pierre (Carlat, Foix, 1647-Rotterdam 1706) filosofo e scrittore francese.

Brousson, Claude (Nîmes 1647-Montpellier 1698) pastore calvinista francese, a capo della resistenza ugonotta alla politica religiosa di Luigi XIV
1683, riunisce nella sua casa i membri dell'opposizione nelle "assemblee del deserto";
1684, costretto dalle persecuzioni a rifugiarsi in Svizzera viene condannato a morte in contumacia
1685, dopo la revoca dell'editto di Nantes, tenta di organizzare l'insurrezione armata delle Cevenne, ma due tentativi successivi del 1691 e del 1695 falliscono
1695, arrestato a Oléron, muore in seguito sotto tortura.

Cenci, Baldassare (Roma 1647-Fermo 1709) prelato italiano.

Ceva, Giovanni (Milano 1647-Mantova 1734) matematico e ingegnere italiano;
[Fratello del gesuita Tommaso, pure matematico.]
si occupa di geometria proiettiva e di matematica applicata all'economia.
[Teorema di Ceva.]

Noodt, Gerardus (Nijmegen, 4 settembre nel 1647 - Leiden, 15 ° mese di agosto 1725) giureconsulto olandese;
dopo gli studi presso le Università di Leiden, Utrecht e Groningen, consegue il dottorato in diritto;.
1671, professore all'accademia di Nijmegen;
1679, professore presso l'Università di Franeker, poi a Utrecht;
1686, professore presso l'Università di Leiden;
Proba Lila juris civilis.



Papin, Denis (Blois, Loir-et-Cher 1647-Londra 1714) scienziato francese, dopo aver studiato medicina all'università di Angers, visse a Parigi dove lavorò con Christiaan Huygens;
1675, su incarico di questi (e per evitare persecuzioni religiose: è infatti protestante) si reca a Londra dove inizia una fruttuosa collaborazione con R. Boyle anche lui interessato allo studio dei gas e delle macchine pneumatiche per il vuoto;
1680, diventa socio della Royal Society nelle cui «Transactions» pubblica vari articoli; primo risultato: pentola a pressione (descritta in inglese e nel 1683 in francese);
1690, dopo il trasferimento a Marburgo, su invito di Carlo Augusto langravio di Cassel, descrive negli «Acta Eruditorum» di Lipsia la prima macchina a vapore a pistone, con caldaia, cilindro e condensatore riuniti in un unico recipiente; i tentativi di applicare questa macchina al movimento-sollevamento dell'acqua e alla propulsione navale falliscono anche per le ostilità dell'ambiente accademico, cui non sono estranee motivazioni religiose; il suo prototipo viene distrutto dai battellieri prima che abbia la possibilità di dimostrarsi superiore alle imbarcazioni normali; [nel 1698 l'ingegnere militare Th. Savery ottiene il brevetto per una pompa idraulica; vedi Th. Newcomen];
1708, ritorna in Inghilterra dove vive gli ultimi anni della sua vita, dimenticato.

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«segue da 1646»
1647,

«segue 1648»

 

 

 

 

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