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Il Viandante

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Papa
Innocenzo X

(1644-55)

segretario di Stato: cardinale Panciroli nominato su raccomandazione della sua consigliera (tramite i cardinali Francesco Maidalchini e Camillo Astalli) Olimpia Maidalchini (1594-1657) vedova di suo fratello;
[mentre alla segreteria di Stato opera anche un certo Alberto Mercati spia di G. Mazarino, O. Maidalchini crea l' "Ordine Nero", una specie di servizio di controspionaggio all'interno dell'Entità stessa.]

Guerra di Castro

«segue da 1641»
1642, con il pretesto dell'insolvenza del duca di Parma Ranuccio II Farnese Albero genealogico e della sospettata sua complicità nell'uccisione del vescovo della città, recupera questo e altri feudi al dominio diretto della Santa Sede; a Ranuccio II viene corrisposto un indennizzo di un milione e settecentomila scudi;
il governo dello Stato della Chiesa è caratterizzato dagli intrighi dell'ambiziosa sua cognata Olimpia Maidalchini e dalle clamorose falsificazioni del sottodatario Mascambruno, punito troppo tardi;
più vigile la sua attenzione per la struttura della curia e la riforma delle istituzioni ecclesiastiche: per primo sceglie il segretario di stato al di fuori della cerchia familiare, giovandosi della collaborazione di F. Chigi.
1649, 1l 13 maggio, con la bolla Appropinquat dilectissimi filii, indice il giubileo;

Francescani

«segue da 1647»
1649, Filippo IV presenta come suo ad Innocenzo X il grosso volume elaborato da una commissione di francescani: Armamentarium Seraphicum et Regestum universale pro tuendo titulo Immaculatae Conceptionis che forse contribuisce indirettamente a preparare la Costituzione promulgata da Alessandro VII nel 1666).
«segue 1650»

 

Gesuiti

«segue da 1648»
[generale: ? (?-1649);
. vicario generale: p. Montmorency (1649-?)
1649, estate, c'è un avvicendamento al vertice;
tra gli interessati al ritorno dei gesuiti a Venezia ci sono:
. Bernardino Spada, (cardinale nel 1626 e poi legato a Bologna) [non il lucchese Giovan Battista Spada che sarà cardinale nel 1654] che sull'argomento ha un lungo dialogo con il p. Cesare Del Bosco;
. mons. Giulio Spinola (nunzio a Napoli nel 1653 e cardinale nel 1667) che è in contatto anche con esponenti veneziani;
. p. Sforza Pallavicino che pubblica Vindicationes Societatis Jesu, un trattato di 400 pagine in difesa della struttura gerarchica della Compgnia e delle sue scelte culturali ed educative.
[vedi Domicilia]
«segue 1650»

«segue da 1648»
1649, badessa Mère Angélique (1642-51);
29 giugno, Henri Arnauld, zio della badessa, viene ordinato vescovo nel monastero di Port-Royal de Paris;
21 dicembre, Henri Arnauld è ordinato sacerdote nel monastero di Port-Royal des Champs;
Louis-Isaac Lemaistre de Sacy, diventa confessore delle monache e direttore spirituale delle "petites écoles" organizzate nell'edificio dei "Solitari" [che sarà per questo scopo ristrutturato e ingrandito nel 1652].
«segue 1651»

 

 

 

ANNO 1649





1649
Sacro Romano Impero
Ferdinando III
Albero genealogico

(Graz 1608 - Vienna 1657)
figlio primogenito di Ferdinando II e di Maria Anna di Baviera;
1625-46, re d'Ungheria;
1627-46, re di Boemia;
1637-57, duca di Stiria e di Tirolo;
1637-57, imperatore del Sacro Romano Impero;




Ferdinando IV
Albero genealogico

(† 1654)
figlio primogenito di Ferdinando III e di Maria Anna d'Absburgo-Spagna († 1646);
1646-54, re d'Ungheria;
1646-54, re di Boemia;




1649
-

 

Guerra dei Trent'anni
1618-1648

1649 
Febbraio
18
, la pace di Vestfalia (Westfalen) viene ratificata senza la firma del legato papale.
Fine/Inizio


1649
Brandeburgo
Federico Guglielmo [il Grande Elettore]
Albero genealogico

(Berlino 1620 - Potsdam 1688)
figlio dell'elettore Giorgio Guglielmo e di Elisabetta Carlotta del Palatinato, fu educato nei Paesi Bassi presso Federico Enrico d'Orange;
1640-88, elettore di Brandeburgo;
nel 1641 ha ottenuto lo sgombero dei suoi territori da parte degli svedesi in cambio della rinuncia alla Pomerania occidentale;
nel 1648 la pace di Vestfalia gli ha assegnato i vescovati di Minden, Cammin e Halberstadt e la successione all'arcivescovato di Magdeburgo [poi unito ai suoi domini nel 1680];



1660-88, duca indipendente di Prussia;

1649
Sassonia
Albero genealogico

(Dresda 1585 - 1656)
figlio di Cristiano I e di Sofia di Brandeburgo;
1611-56, principe elettore di Sassonia;
succeduto al fratello Cristiano II;
1630-35, guerra dei trent'anni (periodo svedese):
nel 1634, con la pace separata di Praga, ha ottenuto in premio la Lusazia [poi confermatagli dai trattati di Vestfalia];

1649
ducato di Sassonia-Gotha
Ernesto [il Pio]
Albero genealogico

(Altenburg 1601 - Gotha 1675) - principe luterano -
figlio di Giovanni duca di Sassonia-Weimar e di Dorotea d'Anhalt;
1632-34, guerra dei trent'anni (1618-48): partecipa quale colonnello nell'esercito di Gustavo Adolfo re di Svezia, segnalandosi a Norimberga, Lützen, Nördlingen;
1640, entra in possesso del ducato di Gotha divenendo così il capostipite dei duchi di Sassonia-Gotha;
1640-75, duca di Sassonia-Gotha;

1649
Baviera e Alto Palatinato
Albero genealogico

(Monaco di Baviera 1573 - Ingolstadt 1651)
figlio di Guglielmo V e di Renata di Lorena;
1597-1623, duca di Baviera;
nel 1616, con il Codex Maximilianeus ha unificato per la prima volta le norme giuridiche e le leggi in tutta la Baviera;
1619-20, nelle lotte contro l'insurrezione ceca, la "Lega cattolica" fa trionfare gli interessi degli Absburgo sconfiggendo l'esercito ceco nella battaglia della Montagna Bianca, presso Praga;
1623-51, primo principe elettore di Baviera e depositario dell'Alto Palatinato;
nel 1648, con la pace di Vestfalia, ha ottenuto l'ereditarietà dell'elettorato per la sua famiglia e l'incorporazione dell'Alto Palatinato;




1649
REGNO di POLONIA
Giovanni II Casimiro Vasa o Casimiro V
Albero genealogico

(Cracovia 1609 - Nevers 1672)
figlio di Sigismondo III e di Costanza d'Absburgo;
intraprende la carriera ecclesiastica in Italia (come gesuita e cardinale laico);
1648-68, re di Polonia;



1649
-
«segue da 1596»
COSACCHI
la sanguinosa opposizione al potere polacco da parte dei "cosacchi del Dnepr" sfocia nella rivolta dell'ataman Bogdan Chmel'nickij che ora sottoscrive a Zborov un accordo che riconosce gli antichi privilegi della sua gente.
«segue 1654»

 

 

 




1649
IMPERO OTTOMANO

Mehmet IV [Avci-il cacciatore]

Albero genealogico

(1642 - 1692)
figlio di Ibrahim e di Tarhan;
1648-87, sultano;



Gran Visir
Mehmet Köprülü;
(1648 ago - ?)

1649
-





1649
RUSSIA
Alessio Michajlovic
Albero genealogico

(Mosca 1629 - 1676)
figlio di Michele Fëdorovic;
1645-76, zar di Russia;



 
-
1649
con la raccolta di un codice unitario di tutte le leggi, inizia quel processo di accentramento amministrativo che sarà portato a termine dal figlio Pietro I;


 




1649
Francia e Navarra
Luigi XIV [il Re Sole]

(Saint-Germain-en-Laye-1638-Versailles 1715)
figlio di Luigi XIII e di Anna d'Austria;
1643-1715, re di Francia e di Navarra;
a 5 anni sotto la reggenza della madre;

 

Primo ministro
Giulio Mazarino
(1642 dic - 1661)
[chiamato dai nemici: il "vile di Sicilia" da quando, appena nunzio a Parigi, ha smesso di servire il papa.]
Cancelliere
P. Séguier
(1643 14 mag - 1° mar 1650)
Sovrintendente delle Finanze
Claude de Mesmes
conte d'Avaux
(1648 - 1650)
-
Charles de La Porte
signore di La Meilleraye
(1648 - 1649)

Claude de Mesmes
conte d'Avaux;
(1648 - 1650)
-
Michel Particelli d'Émery
(1649 - 1650)

Segretario di stato agli Affari Esteri
Henri Auguste de Lomenie
signore di la Ville aux Clercs
(1643 23 giu - 3 apr 1663 )
 
1649
"Fronda" [fronde=fionda] (1648-1653), prima fase:
Fronda parlamentare
Gennaio
5-6
, la corte lascia la capitale per rifugiarsi a Saint-Germain-en-Laye;

Aprile
, col trattato di Rueil, un'amnistia generale pone fine alla fronda parlamentare.

Nord America
ACADIA
Governatore
-
-

1649
Port Royal,

 

CANADA
[Il nome deriva dalla parola huron kanata – villaggio o insediamento – che venne utilizzata in riferimento agli indiani di Stadaconé dal navigatore bretone Jacques Cartier (1491-1557). Essa viene quindi applicata dai francesi anche al territorio di Micmac e Montagnais.]
Governatore generale della Nuova Francia
Louis d'Ailleboust de Coulonge et d'Argentenay
(1648 - 1651)

1649
Gli Iroquois distruggono gli Huron e le nazioni a loro vicine e il grande sogno missionario della Nuova Francia ha termine.
Sotto l'incalzare di un migliaio di guerrieri nemici, gli Huron sopravvissuti si disperdono tra le nazioni amiche, i Petun, i Neutrali e gli Erie. Altri si rifugiano, insieme ai gesuiti, su un'isola di Georgian Bay, l'Ile Ahouendoé (poi Christian Island).
[Gli Huron erano stati scelti dopo che le precedenti missioni presso gli Algonkin e i Montagnais avevano mostrato che vi erano ben poche speranze di convertire popolazioni che praticavano il nomadismo. Durante l'estate gli indiani erano in continuo movimento e i missionari pur seguendoli dappertutto con grande tenacia e a costo di immense fatiche, non riuscivano a trovare né il modo né la tranquilltà per passare al vero e proprio lavoro apostolico. Quest'ultimo si basa sull'istruzione e sulla discussione teologica e filosofica, che presuppongono un uso sofisticato delle lingue indiane.
Gli Huron avevano caratteristiche diverse. Nonostante le epidemie avessero diminuito il loro numero nel corso del secolo XVII portandolo a 9.000 nel 1640, si trattava comunque di una grande nazione che ancora nel 1636 contava tra 18.000 e 21.000 abitanti. Essi formavano una nazione sedentaria che abitava in una ventina di villaggi a nord del Lago Ontario, tra il Lago Simcoe e Georgian Bay (una parte del Lago Huron), a circa 2.500 km da Québec. Praticavano la pesca e la caccia e coltivavano granturco, zucche e fagioli.]

Le fonti su cui gli storici baseranno la loro conoscenza dell'esperienza gesuita sono:
- gli scritti che gli stessi gesuiti producono per l'uso interno della Compagnia di Gesù conservati negli archivi dell'ordine in Francia e a Roma;
- l'imponente corpus delle cosiddette "relazioni" che l'ordine fa pubblicare annualmente tra il 1632 e il 1672;
[Es.: The Jesuit Relations and Allied Documents, 73 voll., a cura di Reuben G. Thwaites, 1896-1901, raccolgono i testi a stampa dei gesuiti aggiungendovi una selezione di altri documenti, e sono la fonte documentaria più utilizzata.
La riedizione completa di tutti gli scritti pertinenti alla storia dei gesuiti nella Nuova Francia, che ampia enormemente la selezione di Reuben G. Thwaites, è in corso [1999] a cura dello storico gesuita Lucien Campeau con il titolo generale Monumenta Novae Franciae, 8 voll. finora, 1967, un'opera magistrale e, fino a prova contraria, definitiva, che per ora copre il periodo 1602-1656.]
- opere che si affiancano alle relazioni,
[Es.: Breve Relatione d'alcune missioni De' PP. della Compagnia di Gesù nella Nuova Francia (1653) di Francesco Giuseppe Bressani (1612-1672), un gesuita romano vissuto in Canada tra il 1642 e il 1650, proprio negli anni bui della missione tra gli Huron.
Il gesuita Pierre-Joseph-Marie Chaumonot (1611-1693) non era italiano, ma il suo cognome venne occasionalmente italianizzato in "Calvonotti" poiché egli visse alcuni anni nello Stato Pontificio prima di imbarcarsi per il Canada. L'italiano era la lingua che egli utilizzò correntemente nella sua giovinezza.]

 



1649
Repubblica delle Province Unite
[sette province settentrionali]
WILLEM II

(The Hague 1626 - The Hague 1650)
figlio di Frederik Hendrik, principe d'Orange, e della c.ssa Amalie zu Solms-Braunfels;
conte di Nassau
principe di Orange
1647-50, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;
[presidente del Consiglio di Stato o capitano generale della Repubblica.]
1649
-

 

 

 

 
1649
Paesi Bassi
[dieci province meridionali]
Leopoldo Guglielmo d'Absburgo
Albero genealogico

(† 1662)
figlio dell'imperatore Ferdinando II e di Maria Anna di Baviera († 1616);
arciduca d'Austria;
1621-62, governatore dei Paesi Bassi;




1649
-

 

 

1649
Inghilterra e Scozia
Charles I
Albero genealogico

(Dunfermline 1600-Londra 1649)
figlio di James I e di Anna di Danimarca;
1625-49, re d'Inghilterra e Scozia;
1627-28, il vincolo di parentela con la Francia non gli impedisce di prendere le difese degli ugonotti assediati a La Rochelle contro Luigi XIII e Richelieu;

Rivoluzione inglese [1640-60]
Londra supera ormai i 250.000 abitanti.

 

Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
-
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
-

1649
Gennaio
guerra civile (1642-49);

Charles I, sottoposto a processo, viene giustiziato come traditore del Commonwealth inglese: è la prima volta nella storia dell'Europa moderna che un re viene ritenuto colpevole verso il suo popolo; così l'Inghilterra diventa una repubblica, la monarchia e la camera dei lords sono abolite; ma il Rump Parliament (il troncone epurato del "lungo parlamento") non viene disciolto, la franchigia non è estesa, le riforme legislative ed economiche a favore dei proprietari minori non avvengono nelle forme richieste dai levellers;
l'esecuzione del re rafforza il timore dei levellers che si instauri una dittatura militare quale unico sostegno di un parlamento non più rappresentativo;
i diggers si impadroniscono di alcune terre nei pressi di St. George's Hill che dissodano ed iniziano a coltivare, provocando l'ira dei locali proprietari terrieri; contrari alla violenza, subiscono passivamente la repressione dei sostenitori dell'ordine costituito;

Febbraio
Lilburne riassume in un opuscolo (Le nuove catene dell'Inghilterra) le proposte del movimento e denuncia i capi dell'esercito per aver tradito la causa della rivoluzione;
per tutta risposta lui ed altri capi vengono imprigionati;

Maggio
il tentativo di organizzare una sommossa popolare fallisce e la rivolta di alcuni reparti dell'esercito è schiacciata a Burford dalle truppe rimaste fedeli agli indipendenti; le misure repressive che seguono segnano la fine del movimento come forza politica;

dal 1649 non c'è più la monarchia in Inghilterra.



 

SCOZIA
-
-
-
-
1649
-
 
IRLANDA
-
-
-
-

1649
«segue da 1641»: agosto, Oliver Cromwell sbarca in Irlanda con 12.000 uomini; «segue 1652»

 
Nord America
-
-
-
-

1649
Durante la guerra civile (1642-49) l'Inghilterra perde il controllo di alcune delle sue colonie americane.
Barbados, Antigua, Bermuda, Virginia e Maryland rifiutano di riconoscere il Commonwealth;
[Torneranno sotto il controllo inglese solo nel 1651-52.]

VIRGINIA
Governatore
-
-

1649
Jamestown, sul fiume James;






MARYLAND [Dal nome della regina Enrichetta Maria]
Governatore
-
-

1649
La grave opposizione scoppiata contro la corona d'Inghilterra fa temere giustamente i coloni del Maryland per le loro libertà; ed essi cercano di premunirsi;

Aprile
21
, dietro insistenza di Cecil Calvert, 2° lord Baltimore, viene approvato il Maryland Toleration Act, per proteggere la sempre più ridotta minoranza cattolica;
[È il primo decreto legislativo di piena libertà religiosa, almeno per i cristiani, che un'assemblea legalmente costituita abbia votato al mondo.
Con lo stesso atto si commina però a chi bestemmi il nome di Dio, o attacchi la S. Trinità od una delle tre persone che la compongono, la pena di morte (anche se, come risulterà, non sarà mai applicata).
Questa legge, che non costituisce quindi – come sarà invece sostenuto da alcuni – un'accettazione generale del principio della tolleranza religiosa, sarà abrogata nel 1654.]

Le disposizioni prese in Virginia contro i puritani, fanno sì che questi si giovino in gran numero del Maryland Toleration Act e si riversino nella colonia ove fondano una città loro, e ove, ingrossando il numero più grande dei protestanti, finiscono per ottenere la maggioranza nella assemblea.






NEW ENGLAND [Confederazione dal 1643]
Governatore
-
-

1649
-

 


MASSACHUSETTS
Governatore
-
-

1649
-

PLYMOUTH
Governatore
-
-

1649
-

 


NEW HAVEN
Governatore
-
-

1649
-

CONNECTICUT
Governatore
-
-

1649
-

RHODE ISLAND
[Considerato dai vicini vergognosamente liberale, viene lasciato fuori dalla Confederazione del NEW ENGLAND.]
Governatore
-
-

1649
-




1649
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Federico III
Albero genealogico
(Haderslev 1609 - Copenaghen 1670)
figlio di Cristiano IV e di Anna Caterina di Brandeburgo;
1618-48, guerra dei trent'anni;
1648-70, re di Danimarca e di Norvegia;
dopo essersi impegnato a rispettare i privilegi e i poteri della nobiltà e del consiglio del regno;




1649
-
NORVEGIA
1649
-
ISLANDA
1649
-

 

1649
REGNO di SVEZIA
Cristina
Albero genealogico
(Stoccolma 1625 - Roma 1689)
figlia di Gustavo II Adolfo e di Maria di Brandeburgo;
1632-54, regina di Svezia;
sotto la reggenza di un consiglio di aristocratici presieduto da Axel Oxenstierna;
1618-48, guerra dei trent'anni;
1635-48, guerra dei trent'anni: periodo franco-svedese;
dal 1644 direttamente al potere;



1649
1635-48, guerra dei trent'anni: periodo franco-svedese; la pace di Vestfalia sigla la supremazia svedese nel Baltico;
la Svezia trova un alleato nell'Ungheria di Giorgio II Rakoczi;






1649
REGNO di PORTOGALLO
JOÃO IV [il Fortunato]
Albero genealogico

(Villa Vicosa 19 mar 1604 - Lisbon 6 nov 1656)
duca di Braganza (João II )
dal 1633 è sposato con Luisa de Guzman (1613-1666);
1640-56, re di Portogallo;
[incoronato 11.12.1640, in seguito alla rivoluzione]

1649
-

a

1649
REGNI DI SPAGNA, NAPOLI e SICILIA
Filippo IV
Albero genealogico

(Valladolid 1605 - Madrid 1665)
figlio di Filippo III e di Margherita d'Austria;
1615, sposa Isabella di Borbone, figlia di Enrico IV re di Francia;
1621-1665, re di Spagna;
1621-1665, re di Napoli e Sicilia;
- 1618-48, guerra dei trent'anni: accanto agli Absburgo;
[ciò aggraverà, rendendolo poi irreversibile, il declino della potenza spagnola.]
- 1623-26, guerra di Valtellina;
- 1627-31, guerra per la successione al trono di Mantova;

Primo ministro
Luis Méndez de Haro
(1643 - ?)
1649
[si sta compiendo il processo di progressiva decadenza della potenza spagnola]
il gesuita padre Johann Eberhard Neidhard, nativo dell'Alta Austria, arriva in Spagna come confessore della moglie Maria Anna Teresa d'Absburgo, sorella di Leopoldo;

NAPOLI
Viceré
duca d'Arcos
(? - ?)
Nunzio apostolico
-

1649
-


SICILIA
Viceré
-
1649

SICILIA in rivolta: 1649.
La più importante, tra le non poche congiure ordite in questo periodo, c'è quella tramata dai giureconsulti Antonino Lo Giudice, Giuseppe Pesce, l'abate Gaetani, il prete Simone Rao, il conte di Racalmnuto e il principe di Pantelleria, Giuseppe Requesenz.
Il tentativo subisce come gli altri un rapido tracollo con le solite conseguenze di uccisioni, fughe ed emigrazioni all'estero, specie in Francia, nemica della Spagna.
a

 

segue



 

1649
SAVOIA
Carlo Emanuele II
Albero genealogico

(Torino 1634-1675)
figlio di Vittorio Amedeo I e di Maria Cristina di Borbone-Francia;
1638-75, principe di Piemonte
conte di Aosta, Maurienne, Nizza e Asti
marchese di Saluzzo
duca di Savoia
;
1638-75, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
a quattro anni, sotto la reggenza della madre (Madama Reale) fino al 1648 e poi ancora a lei soggetto fino alla sua morte nel 1663;

 

 

1649
-

 


1649
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Giacomo (Toso) De Franchi
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1648 1° ago - 1° ago 1650, doge di Genova;


1649
-


1649
ducato di Mantova e del Monferrato
Carlo II
Albero genealogico

(1629 - 1665)
figlio di Carlo II e di Maria Gonzaga († 1660);
1631-54, duca di Mayenne;
1637-59, duca di Nevers e di Rethel;
1637-65, duca di Mantova e del Monferrato;
1649
sposa Isabella Klara d'Habsburg, figlia di Leopoldo del Tirolo;



1649
-


 

 

1649
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Francesco da Molin
Albero genealogico

(Venezia 21 apr 1575 -– Venezia 27 feb 1655)
figlio di Marino e Paola Barbarico;
1646-55, doge di Venezia; [99°]

 

- nunzio pontificio: Francesco Vitelli (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: marchese de la Fuente (1642 - ?)

1649
Maggio
26
, l'offerta dei gesuiti si riduce a 100 mila ducati correnti [in moneta romana 66.666];

Luglio
31
, da Roma il card. Federico Corner scrive al fratello Francesco Corner che si sta pensando di inviare a Venezia alcuni gesuiti, in abito di prete secolare: p. Piccolomini, i due p. Corner e p. Lima;
dà anche notizia che, grazie al nuovo vicario generale della compagnia, p. Montmorency, la nuova offerta per il «negotio» è di 120 mila ducati veneti [80 mila scudi];

Agosto
7
, mentre Francesco Corner risponde al fratello di aver tratto impressioni favorevoli da un incontro col savio di Terraferma Girolamo Foscarini, figlio di Pietro Foscarini, uno scritto anonimo inviato lo stesso giorno al card. Bernardino Spada e al p. Sforza Pallavicino, ritiene più conveniente affidarsi all'ill.mo Emo, savio grande [forse Giovanni Emo, figlio di Leonardo], che si è appena fatto carico di portare in Senato la discussione, mentre, rispetto all'operato dei fratelli Corner [sarebbe meglio invece Giorgio Corner], esprime un certo scetticismo. L'anonimo aggiunge che in Senato sarebbe più ascoltato un barcarolo veneziano che un console romano e quindi sconsiglia vivamente di inviare degli emissari, tanto meno dei padri gesuiti.
Aggiunge inoltre che ritiene sconveniente si cerchino denari a Venezia prima della conclusione dell'affare e indica la via dei finanzieri genovesi, attraverso la mediazione di un mercante di Bologna. Il denaro giungerebbe al collegio bolognese, che garantirebbe obbligando i suoi beni; l'operazione sarebbe diretta dal p. Sforza Pallavicino.
28, Francesco Corner scrive al fratello cardinale che se i gesuiti offrissero 200 mila ducati potrebbero ottenere qualsiasi cosa, anche la Chiesa della Salute; riferisce altresì di aver convinto Giovanni Emo, ora pronto a sostenere i gesuiti, e di poter contare su Giovanni Pesaro, che purtroppo il mese prossimo non farà parte del Collegio.

Settembre
più realisticamente, Francesco Corner riscrive al fratello cardinale che sono richiesti 150 mila ducati, non un soldo di meno però, e che bisogna far presto perché entro la fine di ottobre Venezia dovrà inviare molto oro a Candia.
Da queste missive si capisce anche che, in assenza di Francesco Corner, è suo figlio Federico e Girolamo Bragadin a tenere i fili della faccenda a Venezia.
Non si giunge all'accordo sperato.
22, si avvisa che la questione è stata dibattuta in Collegio, stabilendo infine che l'offerta dovrà essere di 100 mila scudi;

Ottobre
13
, l'informatore anonimo riferisce che i soldi sono pronti a Genova. Ritiene che i padri Corner possano già partire per Venezia ma non pensa sia il caso di mandare anche il celebre padre Rho. Meglio il Bartoli.
19, Giovann Battista Vero, corrispondente del card. Francesco Barberini [tornato a Roma a fine febbraio dell'anno precedente] Albero genealogico, spiega che l'abate Vettor Grimani Calergi, debitore al cardinale della pensione dovuta sopra la commenda di S. Zeno Maggiore di Verona, non è in grado di pagare né le pensioni decorse né quelle a venire. Eventuali pressioni sono inutili. Ma non è solo questo l'ostacolo; i suoi "amici" infatti cioè il cavalier Giustiniani, Alvise Molin (che grazie al card. Federico Corner ha ottenuto diverse pensioni per un suo figliolo chierico) e Niccolò Dolfin preferiscono prender tempo circa la richiesta di aggregazione per non suscitare una reazione negativa in Senato.
Alla fine sarà concordata la cessione delle rendite godute nel Dominio veneto da entrambi i cardinali Barberini per il decennio 1650-60.
[L'abate Vettor Grimani Calergi, abate di Moggio, poi di Rosazzo e di S. Zeno in Verona (1610-1665), da molto tempo dà problemi alla giustizia veneta…]

Novembre
16
, l'informatore anonimo riferisce che il card. Bernardino Spada si è dato molto da fare «con tanto garbo, e con tanto suo incomodo», e che la lettera con l'offerta è ora in mano al savio di Terraferma Sagredo, e passerà al savio grande Dolfin che aspetta la sua settimana.

CANDIA
guerra di Candia (1645-69): la città di Candia è sotto assedio dei turchi.

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1649
ducato di Parma e Piacenza
Ranuccio II Farnese

(Casalmaggiore 1630 - Parma 1694)
figlio di Odoardo I e di Margherita de' Medici (1612-79);
1646-94, duca di Parma e Piacenza;
1646-2.9.1649, duca di Castro e Ronciglione;

 

 

1649
-

 

1649
ducato di Modena e Reggio
Francesco I d'Este
Albero genealogico

(Modena 1610 - Santhià 1658)
figlio di Alfonso III e di Isabella di Savoia;
1629-58, duca di Modena e Reggio;

 

 

1649
-


 


 

1649
Granducato di Toscana
Ferdinando II de' Medici
Albero genealogico
(Firenze 1610 - 1670)
figlio del granduca Cosimo II e della granduchessa Maria Maddalena d'Austria;
1621-70, granduca di Toscana;

 
1649
-

 


 



Aulisio, Domenico (Napoli 1649 - ivi 1717), giurista e letterato; colto nelle scienze esatte, nella filologia, nella storia, nella medicina, seguace, nel campo del diritto, della scuola cuiaciana; maestro di P. Giannone e dapprima avversario, poi amico e ammiratore, di G. B. Vico;
1606, insegna Diritto civile nello Studio di Napoli;
Commentario
,
numerosi titoli del Digesto (raccolta di suoi corsi di lezioni curata da P. Giannone, 2 voll. 1719-20)
In IV Institutionum canonicarum libros commentaria (1721),
alcuni opuscoli di vario argomento e nove sonetti.

Ceva, Tommaso (Milano 1649-1736/37) poeta e filosofo italiano, gesuita
Jesus puer (1690)
Philosophia novo-antiqua
(1704)
Memorie d'alcune virtù del signor conte Francesco De Lemene con alcune riflessioni su le sue poesie (1706).

Crofts, James [Scott] – duca di Monmouth (Rotterdam 1649-Londra 1685) militare e politico inglese, figlio naturale di Charles II e Lucy Walter, Albero genealogico;
viene educato in Francia; 
1660, dopo la restaurazione è chiamato in Inghilterra dal padre;
1663, questi gli dà in sposa una delle più ricche ereditiere scozzesi, Anne Scott, duchessa di Buccleuch, e lo gratifica dei titoli di duca di Monmouth e di pari di Scozia;
1664-67, comandante del corpo di spedizione inglese sul continente durante la seconda guerra contro l'Olanda;
1670, membro del consiglio privato inglese;
1674, membro del consiglio privato scozzese;
capitano generale delle truppe inglesi nella spedizione contro i covenanters scozzesi, che sconfigge a Bothwell Bridge; 
poiché Charles II non ha figli maschi legittimi, egli diventa il candidato protestante al trono inglese in contrapposizione al duca di York, il futuro James II, fratello del re e notoriamente cattolico; per i suoi intrighi con il conte di Shaftesbury e altri nemici del duca di York e per i suoi ambigui rapporti con Guglielmo d'Orange, genero di Charles II e probabile aspirante al trono inglese, viene esiliato in Olanda;
1683, al ritorno partecipa alla congiura di Rye House ed è nuovamente allontanato dall'Inghilterra;
1685, marzo, sale al trono James II; giugno, egli guida una sollevazione protestante sbarcando a Lyme Regis e marciando su Bristol; 6 luglio, la sua sconfitta a Sedgemoor è seguita da una feroce repressione e dalla sua decapitazione: invano ha chiesto la grazia al nuovo re.

Dotti, Bartolomeo (Valcamonica, Brescia 1649-Venezia 1713, pugnalato da un sicario) poeta italiano
Rime (1689, protesta morale contro l'abuso dei nobili)
Satire (postume, 1757, rassegna dei vizi della società veneziana).

Mancini, Maria Anna – duchessa di Bouillon (Roma 1649 – Clichy 20 giugno 1714) nobildonna romana, ultima delle cinque sorelle Mancini, nipoti del card. G. Mazarino;
[Figlia del barone Lorenzo Mancini, aristocratico italiano, negromante e astrologo, discendente da una famiglia originaria di Tivoli, e di Geronima Mazarino (1614-1656) sorella del card. G. Mazarino.]



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«segue da 1648»
1649,
Francia
i controlli si allentano;
Olanda
Amsterdam, esce il primo catalogo editoriale – di cui ancora oggi è noto un solo esemplare – (in-ottavo piccolo e in ordine alfabetico per autori, include 127 titoli) della casa Elzevir di Lodowijk III Elzevier.
[Prima di quest'anno la casa Elzevir di Leida (ditta paterna) ha già pubblicato quattro cataloghi editoriali.]
Italia
Savoia
dopo la decisione di Madame Reale dell'anno precedente, Carlo Emanuele II invita ora ministri e sudditi a dare ogni aiuto all'inquisitore, e nulla cambierà per tutto il XVII secolo;
«segue 1650»

 

 

 

 

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