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ANNO 1968

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SCIENZE ECONOMIA LETTERE e TEATRO CINEMA
Radio-TV

Papa Paolo VI
(1963-78)

segretario di Stato: cardinale Augustin Bea;

1968
Febbraio
Bologna, il cardinale Giacomo Lercaro, molto amato dalla popolazione, è costretto dal Vaticano a dimettersi: era riuscito a creare un dialogo con i comunisti.
Marzo
28
, con Motu Proprio Una struttura particolare viene istituita la consulta, organo consultivo che collabora con la pontificia commissione per lo Stato della Città el Vaticano nello studio di determinate questioni, fornendo pareri e suggerimenti per gli affari più importanti;
Agosto
viaggio in Colombia;
dalla Bolivia stigmatizza sia le ingiustizie sociali che la "Teologia della liberazione", contaminata da "infiltrazioni eversive".
[vedi discorso]
Settembre
Parma, i cattolici contestano il proprio vescovo occupando il Duomo, che viene sgomberato dalla "Celere".
Novembre
muore il cardinale Augustin Bea;

ONU
Organizzazione delle nazioni unite

1946, New York,
segretario generale:
- 1961-71, Sithu U Thant.

USA

1968, 5 giugno, Los Angeles, Sirhan Sirhan assassina il candidato alla presidenza degli Stati Uniti R. Kennedy;
6 novembre, il repubblicano Richard Nixon viene eletto presidente.

UEAC

1968, 20 aprile, viene costituita questa unione degli Stati dell'Africa Centrale.

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1968
Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-
[governo di coalizione: Partito radicale democratico, Partito cristiano-democratico, Partito socialista e Unione democratica di centro]

1968
-

Viene fondata la Pica (Private Investment Company for Asia) alla quale partecipano le tre grandi banche e le industrie svizzere.

 

 


1968
Fürstentum Liechtenstein
[Monarchia costituzionale]
Francesco Giuseppe II
Albero genealogico
(1906 - 1989)
figlio di
1938-89
, principe di Liechtenstein;
[il FBP (Partito borghese del progresso), centrodestra, è al potere dal 1928]


1968
-


1968
Republik Osterreich
[neutrale da mag 1955]
- Presidente
-
- Cancelliere
?
(? - ?)
- Ministro degli esteri
?
(? - ?)
 

1968
-

 

1968
Bundesrepublik Deutschland
[Repubblica Federale di Germania (FDR)]
(maggio 1949)
Presidente
H. Lübke
(1959 lug - 1969)
V Legislatura 1965 19 ott - 19 ott 1969
Cancelliere
K.G. Kiesinger
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
[CDU]
[La CDU/CSU, per evitare le elezioni anticipate, ha formato una coalizione di governo con i rivali storici della SPD, mantenendo, comunque, il monopolio del potere.]
Vice-cancelliere
+ Esteri
W. Brandt (SPD)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Interno
Paul Lücke (CDU)
(1965 26 ott - 2 apr 1968)
Ernst Benda (CDU)
(1968 2 apr - 21 ott 1969)
Giustizia
Gustav Heinemann (SPD)
(1966 1° dic - 26 mar 1969)
Finanze
Franz Josef Strauß (CSU)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Economia e Tecnologia
Karl Schiller (SPD)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Alimentazione, Agricoltura e Foreste
Hermann Höcherl (CSU)
(1965 26 ott - 21 ott 1969)
Rapporti con la Germania Est
Herbert Wehner (SPD)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Lavoro e Solidarietà sociale
Hans Katzer (CDU)
(1965 26 ott - 21 ott 1969)
Difesa
Gerhard Schröder (CDU)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Famiglia e Gioventù
Bruno Heck (CDU)
(1962 14 dic - 2 ott 1968)
Aenne Brauksiepe (CDU)
(1968 16 ott - 21 ott 1969)
Sanità
Käte Strobel (SPD)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Trasporti
Georg Leber (SPD)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Poste e Telecomunicazioni
Werner Dollinger (CSU)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Alloggi e costruzioni urbane
Lauritz Lauritzen (SPD)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Rifugiati, Espulsi e Profughi di guerra
Kai-Uwe von Hassel (CDU)
(1966 1° dic - 5 feb 1969)
Affari regionali
Carlo Schmid (SPD)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Ricerca scientifica
Gerhard Stoltenberg (CDU)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
(Trasporti II)
Kurt Schmücker (CDU)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Cooperazione economica
Hans-Jürgen Wischnewski (SPD)
(1966 1° dic - 2 ott 1968)
Erhard Eppler (SPD)
(1968 16 ott -
7 mag 1974)

1968
il governo tedesco permette la costituzione di un nuovo DKP (Deutsche Kommunistische Partei - Partito comunista tedesco) che si richiama alla tradizione politica ed ideologica del KPD (Kommunistische Partei Deutschlands - Partito comunista di Germania).


a



1968
Royaume de Belgique
Konikrijk België

Baldovino I

Albero genealogico

(1930 - 1993)
figlio di Leopoldo III e di Astrid di Svezia;
1951-93, re dei Belgi;


Primo ministro
Gaston Eyskens
(1968 - 1971)
Ministro delle finanze
?
(? - ?)
 

1960
-


1968
Koninkrijk der Nederlanden
[Regno dei Paesi Bassi]

Giuliana

Albero genealogico

(l'Aia 1909 - 2004)
figlia di Guglielmina regina dei Paesi Bassi e del principe consorte Enrico di Meclemburgo-Schwerin;
1937, sposa il principe Bernardo di Lippe-Biesterfeld;
1948-80, regina dei Paesi Bassi;
[dopo l'abdicazione della madre]


Primo ministro
-
 

1968
-


1968
Grousherzogden Lezebuurg
Grand-Duché de Luxemburg
- dal 1919 il paese ha una costituzione democratica,
- dal 1948 ha rinunciato alla neutralità,
- dal 1951 fa parte della CECA,
- dal 1954 fa parte della UEO,
- dal 1957 fa parte della CEE che ha sede proprio in Lussemburgo.

Giovanni di Borbone-Parma

Albero genealogico

(1921 - ?)
figlio secondogenito del principe Felice di Borbone-Parma e di Charlotte di Nassau-Weilburg, granduchessa di Lussemburgo e duchessa di Nassau;
1964-?, granduca di Lussemburgo;
[dopo l'abdicazione della madre]


 
 

1968
-


1968
Kongeriget Danmark
[Regno di Danimarca]
Federico IX
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Cristiano X e di Alessandrina di Mecklenburg;
1947-72, re di Danimarca;

 

1968
-


1968
Repubblica d'Islanda
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
-
Primo ministro
-
 

1968
-


1968
Kongeriket Norge
[Regno di Norvegia]
[dal 1905]
Olav V
Albero genealogico

(1903 - ?)
figlio di Haakon VII e di Maud di Gran Bretagna;
1957-
, re di Norvegia;

 
Primo ministro
P. Borten
(1965 - 1973)
[governo di centro]

1968
la coalizione centrista è divisa sulla politica europeistica;


1968
Konungariket Sverige
[Regno di Svezia]
Gustavo VI Adolfo
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Gustavo V e di ?;
1950-73, re di Svezia;

 
Primo ministro
Tage Fritiof Erlander
(1946 - 1969)
[Partito socialdemocratico]

1968
la Sveriges Arbetares Central (Unione dei Liberi Lavoratori) conta 28.000 iscritti.


1968
Suomen Tasavalta
Republiken Finland
[Repubblica di Finlandia]
[dal 1961 aderisce all'EFTA]
Presidente
Urho Kaleva Kekkonen
[Partito agrario]
(1956 feb - 1981)
Primo ministro
?
(? - ?)
[-]
Mauno Henrik Koivisto
(1968 - 1970)
[Partito socialdemocratico]
Ministro dell'interno
-
Ministro degli esteri
-
[dal 1958 il Partito comunista ha la maggioranza relativa]

1968
alla guida del governo sale Mauno Henrik Koivisto del Partito socialdemocratico;

a




1968
Repubblica Popolare Federativa
di Jugoslavia

[Federativna Narodna Republika Jugoslavija]
(dal 29 Novembre 1945)
- Presidente dell'assemblea federale:
-
- Vicepresidente del governo federale:
-
- Primo ministro
-
- Vicepresidente del consiglio:
-
- Ministro degli esteri:
-

1968
-

6 REPUBBLICHE POPOLARI
SLOVENIA - cap. Lubiana

1968

CROAZIA - cap. Zagabria

1968
-

SERBIA - cap. Belgrado

1968
-

Vojvodina - capol. Novi Sad
[Provincia autonoma, dal settembre 1945, con la sua forte minoranza ungherese.]
1968
 -
Kosovo-Metohija - capol. Pristina
[Territorio autonomo (autonoma oblast), dal settembre 1945; provincia autonoma dal 1963.
Nome ufficiale della provincia fino al 1968: Kosmet (Kosovo-Metohija) - metoh=bene ecclesiastico.
Definizione mai accettata dagli albanesi!
Nel 1989, tornata provincia ordinaria, senza autonomia, riprenderà il nome ufficiale.]
1968
[Kósovo o Kosóva?
Spesso si usano denominazioni divergenti. Gli albanesi chiamano la loro regione "Kosóva".
I serbi chiamano gli albanesi "sciptari", termine in un certo senso denigratorio, o "arbanassi".
Per i turchi essi sono gli "arnauti" termine ripreso anche da fonti storiche occidentali.
Kósovo, più consueto in italiano, invece di "Kosóva" (trascrizione dell'albanese "Kosóvë" usato da più del 90% della popolazione della regione, comunque di pari valore e legittimità rispetto al termine serbo "Kosovo" (in serbo significa merlo).
Religione:
- il 70% della popolazione è di religione o perlomeno di tradizione religiosa islamica,
- il 10% è cristiano-ortodosso (quasi esclusivamente serbi e montenegrini) e
- il 5% cristiano-cattolico.
Naturalmente quasi 50 anni di socialismo reale hanno lasciato tracce.


[Thomas Benedikter, Il dramma del Kosovo, Datanews Editrice, Roma 1998.]
BOSNIA-ERZEGOVINA - cap. Sarajevo

1968
-

MONTENEGRO - cap. Podgorica-Titograd

1968
-

MACEDONIA - cap. Skoplje

1968
-

a



1968
Presidente
Enver Hoxha
(1946 - 1982)
segretario del Partito del lavoro
Enver Hoxha
(1954 - 1985)
[dal 1961 ha deciso di appoggiare la propria politica a quella della Cina Popolare]

1968
si dissocia dal patto di Varsavia;




1968

Costantino II

Albero genealogico

(n. 1940)
figlio di Paolo I re di Grecia e di Federica di Brunswick;
?, sposa Anna Maria di Danimarca;
1964-74, re di Grecia;
dal dicembre 1967, fallito il tentativo di contraccolpo di stato, è in esilio a Roma.


Presidente
C. Kollias [civile]
(1967 apr - 1972)
Primo ministro
col. Georgios Papadopulos
(1967 dic - 1972)
 

1968
-



1968

[isola indipendente dal 16 agosto 1960]

Presidente
-
arcivescovo Makarios III
(1960 ago - ?)
Vicepresidente
-
Fazil Küçük (turco-cipriota)
(1960 ago - ?)
-
[]

1968
con l'intervento delle truppe dell'ONU, in seguito al riaccendersi della guerra civile, i turchi sono stati allontanati dal governo dell'isola e delimitate le aree abitate dalle due comunità;
dietro la spinta del governo greco (preoccupato di dirottare il malcontento interno sul problema cipriota), l'EOKA (Ethnikì Orgánosis Kipriakoù Ágonos, Organizzazione nazionale per la lotta cipriota), passata su posizioni reazionarie, ha ripreso l'attività;


1968
Repubblica di Turchia
(seconda repubblica da maggio 1960)
- dal 1952 la Turchia fa parte della NATO,
- dal 1955 è nel "patto di Baghdad".
Presidente
gen. Cemal Gürsel
(1960 mag - ?)
Primo ministro
Ismet Inönü
(1961 - ?)
[Partito repubblicano del popolo]
dal 1965 il sistema politico turco è sprofondato in una fase di crescente instabilità con due forze:
- Partito repubblicano del popolo (centrosinistra) e
- Partito della giustizia (centrodestra);

1968
-





 
1968
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
1° segretario
del Comitato centrale del PCUS
Leonid Breznev
(1964 ott - 1982)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.]
presidente
del Consiglio
dei Soviet
-
vicepresidente
-
capo del governo
Kossighin
(1964 ott - ?)
MVD, [ex NKVD]
[Ministero per gli affari interni]
Ministro
-
KGB
(Komitet Gosudarstvennoi Bezopasnosti – Comitato per la sicurezza dello stato)
Ministro
-
 
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Alexej
(1944 set - † 1970)

1968
Agosto
21
, patto di Varsavia
: l'Albania si dissocia e le truppe romene non partecipano all'intervento delle forze di tutti gli altri paesi membri in Cecoslovacchia contro A. Dubcek.



Repubblica della Ceceno-Inguscezia

[ricostituita nel 1957 come repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa]

1968
-

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)

presidente della repubblica
-
1968
-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1968
-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1968
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1968
-
- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1968
-

a

1968
Repubblica Socialista Sovietica
di Estonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1968
-
 
1968
Repubblica Socialista Sovietica
di Lettonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1968
-
 
1968
Repubblica Socialista Sovietica
di Lituania
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1968
-


1968
Repubblica Democratica Tedesca
(DDR)
– dal 13 agosto 1961 esiste il "muro di Berlino" –
[cadrà nel 1989]
- Presidente del consiglio di stato
W. Ulbricht
(1964 - 1973)
- Primo Ministro
Willi Stoph
(1964 24 set - 3 ott 1973)
- Segretario del SED
W. Ulbricht
(1950 - 1971)
[SED (Sozialistische Einheitspartei Deutschlands - Partito socialista unificato)]
1968
in un ambiente politico monopolizzato dal "Partito socialista unitario", l'emanazione di una nuova costituzione rappresenta la codificazione delle trasformazioni avvenute nei due decenni precedenti;
non sono rimosse le limitazioni alla libertà individuale;
la Costituzione introduce esplicitamente il principio del Partito-guida, mentre il nuovo codice penale, varato quest'anno, consente azioni più efficaci nei confronti dei dissidenti;

1968
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
August Zaleski
(1947 9 giu - 7 apr 1972)
Primo ministro
Aleksander Zawisza
(1965 25 giu - 9 giu 1970)
 
 
1968
Presidente del Consiglio di Stato
Edward Ochab
(1964 - 1968)
Marian Spychalski
(1968 - 1970)
Primo ministro
Józef Cyrankiewicz
(1954 18 mar - 23 dic 1970)
Ministro della Difesa
nonché comandante in capo dell'esercito
-
Primo Segretario del Poup
W. Gomulka
(1956 21 ott - 20 dic 1970)
Poup (Partito operaio unificato polacco)
[PZPR (Polska Zjednoczona Partia Robotnicza)]
(1948 15 dic - 29 gen 1990)
1968
-

1968
REPUBBLICA di CECOSLOVACCHIA
Presidente della repubblica
A. Novotny
(1957 - 1968)
Primo ministro
O. Cernik
(1968 - 1970)
- Primo segretario del Pcc (Partito comunista cecoslovacco)
A. Novotny
(1953 mar - 1968)
- Segretario del Pc slovacco e membro dell'ufficio politico del Pcc
A. Dubcek
(1962 - gen 1968)
Ministro degli Esteri
Milos Jakes
(1967 - 1968)
Ministro aggiunto degli Esteri
-
- l'ordinamento regionale è stato soppresso -
 
1968
Gennaio
5, Comitato centrale del Pcc (Partito comunista cecoslovacco): A. Dubcek diventa segretario; 
Marzo
l'ex segretario A. Novotny abbandona anche la carica di presidente della repubblica e viene sostituito dal generale Ludvik Svoboda, osteggiato dagli studenti ma gradito ai russi;
viene formato un nuovo governo guidato da O. Černik
Esplode la "primavera di Praga"; la libertà riaffiora dovunque: sui giornali, nei discorsi, nei teatri, al CINEMA
Radio-TV, per le strade, nelle sale da ballo, nei modi di vita;
la deposizione dei vecchi dirigenti "conservatori" porta alla ribalta una nuova leadership di politici ed economisti fra cui J. Smrkovsky, J. Pelikan e O. Šik;
Maggio
A. Novotny viene sospeso dal Pcc;
Giugno
un gruppo di intellettuali pubblica il Manifesto delle duemila parole;
il nuovo corso asseconda la liberalizzazione della vita politica, culturale ed economica, in funzione di un programma inteso ad estendere il consenso popolare, senza per questo mettere in discussione l'autorità del Partito comunista e i vincoli politici e militari che legano la Cecoslovacchia all'Unione Sovietica e agli altri paesi del Patto di Varsavia;
Luglio
29
, nell'incontro di Černá con il presidium del Pcc, i dirigenti sovietici riconoscono la legittimità delle "particolarità e delle condizioni nazionali" nell'edificazione del socialismo ma…
in seguito i dirigenti sovietici, allarmati dalle eventuali ripercussioni della "primavera di Praga" sulla compattezza ideologica degli altri regimi comunisti, decidono di porre fine all'esperimento di A. Dubcek con un intervento militare;
Agosto
21
, mercoledì
, le truppe sovietiche e degli altri paesi del patto di Varsavia effettuano l'invasione della Cecoslovacchia, senza alcuna resistenza armata da parte della popolazione ma con una ferma opposizione politica diffusa in tutti gli strati sociali (e ribadita dal congresso clandestino del Pcc);
A. Dubcek e L. Svoboda sono costretti a recarsi a Mosca e ad accettare:
- il ripristino della censura, 
- la reintegrazione di parte dei dirigenti novotniani,
- l'allontanamento degli intellettuali e degli uomini politici più invisi a Mosca;
Ottobre
16
, tra Cecoslovacchia e Unione Sovietica si firma un trattato per la permanenza delle truppe sovietiche a Praga;
Dicembre
8
, alla ulteriore richiesta sovietica avanzata a Kiev, in un vertice segreto, di un'epurazione degli esponenti più rappresentativi della "primavera di Praga" si ripetono le manifestazioni popolari contro l'occupazione, a seguito delle quali A. Dubcek e i suoi principali collaboratori vengono progressivamente destituiti da ogni carica nel partito;

Cecoslovacchia

Paesi invasori
"patto di Varsavia"
Popolazione
(milioni)
Forze armate
(uomini)
Carri Aerei
- URSS 234 3.220.000 15.000 10.250
- Polonia 32 270.000 3.000 820
- Bulgaria 8 154.000 2.500 250
- DDR - Germania Est 17 127.000 1.800 300
- Ungheria 10 102.000 700 140
 Ideatore del piano di invasione: generale Ivan Jakubovski
- Cecoslovacchia 14 225.000 3.200 600


1968
Presidente della Presidenza
Pál Losonczi
(1967 13 apr - 25 giu 1987)
[Partito Socialista Operaio Ungherese]
Primo Ministro
Jeno Fock
(1967 14 apr - 15 mag 1975)
[MSZMP, comunista]
Primo segretario dell'UASP (Partito socialista del lavoro ungherese) il nuovo Partito comunista.
János Kádár
(1957 - 1988)
 

1968
-


1968
Presidente del consiglio di stato
Nicolae Ceausescu
(1967 dic - 1989)
- Segretario del Pcr
(Partito comunista rumeno)
Nicolae Ceausescu
(1965 - 1989)
Primo ministro
-
Ministro degli esteri
-
 

1968
le truppe romene non partecipano all'intervento delle forze di tutti gli altri paesi membri del patto di Varsavia in Cecoslovacchia contro A. Dubcek.


1968
REPUBBLICA POPOLARE di BULGARIA
(30 dicembre 1947)
Presidente del consiglio di stato
?
(? - ?)
segretario generale del Partito comunista bulgaro
Todor Christov Zivkov
(1954 - 1989)

1968
-






1968
Costituzione del 1958
 
V REPUBBLICA
Presidente della Repubblica
Ch. De Gaulle
(1959 8 gen - 28 apr 1969)
Presidente del Senato
Gaston Monnerville (GD)
(1958 4 ott - 2 ott 1968)
Alain Poher (UCDP - UC)
(1968 3 ott - 2 ott 1992)
Presidente dell'Assemblea Nazionale
Presidente del Congresso
(Senato+Camera)

 
 
[Governo sostenuto da:
- UDVe (Unione dei Democratici per la Quinta Repubblica), successivamente UDR (Unione per la Difesa della Repubblica)
[Governo sostenuto da:
- UDR (Unione per la Difesa della Repubblica),
- FNRI (?)]
Primo ministro
G. Pompidou
IV
(1967 8 apr - 10 lug 1968)
Maurice Couve de Murville
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
Segretari
Pierre Dumas (UDVe)
(1967 8 apr - 10 lug 1968)
[Turismo]
Joël Le Theule (UDR)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
[Informazione]
   
Philippe Malaud (RI)
(1968 10 lug - 6 lug 1972)
[Funzione pubblica]
   
Joseph Comiti (UDR)
(1968 10 lug - 6 lug 1972)
[Gioventù e Sport]
   
Michel Inchauspé (UDR)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
[Dipartimenti e dei territori dell'Oltremare]
     
Ministri di Stato

Affari culturali

André Malraux
(1962 14 apr - 20 giu 1969)
Dipartimenti e territori d'oltre mare
Pierre Billotte (UNR-UDT)
(1966 8 gen - 30 mag 1968)
   
Funzione pubblica
Edmond Michelet (UDVe)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
   
Ricerca scientifica e questioni nucleari e spaziali
Maurice Schumann (UDVe)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
   
Relazioni con il Parlamento
Roger Frey (UDVe)
(1967 8 apr - 7 gen 1971)
   
Turismo
 
Henri Rey
(31 mag - 4 giu)
Edmond Michelet
(4 giu - 10 lug)
   
Affari sociali

Maurice Schumann
(1968 4 giu - 20 giu 1969)
Segretari      
Marie-Madeleine Dienesch (UDR)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
Pierre Dumas (UDR)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
       
Riforme costituzionali e Regionalizzazione

Jean-Marcel Jeanneney (UDR)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
Ministri delegati
Pianificazione e sviluppo del territorio
Raymond Marcellin (RI)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
Progettazione e Pianificazione del territorio

Olivier Guichard
(31 mag - 20 giu 1969)
       
Ricerca scientifica e delle Questioni atomiche e spaziali

Robert Galley (UDR)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
Ministri
Interni
Christian Fouchet (UDVe)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
Raymond Marcellin (RI)
(1968 30 mag - 27 feb 1974)
Segretari
André Bord (UNR-UDT)
(1966 8 gen - 20 giu 1969)
Affari Esteri
Maurice Couve de Murville (UNR-UDT) (UDVe)
(1958 1° giu - 30 mag 1968)
M. Debré (UDR)
(31 mag - 22 giu 1969)
Segretari
Yvon Bourges (UDVe)
(1967 8 apr - 6 lug 1972))
[Cooperazione]
André Bettencourt (RI)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
 
Jean de Lipkowski (UDR)
(1968 10 lug - 6 lug 1972))
Difesa
Pierre Messmer (UDVe)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
Forze armate

Pierre Messmer
(31 mag - 10 lug)
Esercito

Pierre Messmer
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
Economia e Finanze
M. Debré (UNR-UDT)
(1966 8 gen - 30 mag 1968)
Maurice Couve de Murville
(31 mag - 10 lug)
François-Xavier Ortoli (UDR)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
Segretari
Robert Boulin (UDVe)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
Jacques Chirac (UDR)
(1968 31 mag - 7 gen 1971)
Roland Nungesser (UDVe)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
   
Industria
Olivier Guichard (UDVe)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
Albin Chalandon
(31 mag - 10 lug)
André Bettencourt (RI)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
Attrezzature e Alloggi
François-Xavier Ortoli
(1967 29 apr - 30 mag 1968)
(Sostituzione temporanea 28 maggio 1968)
Robert Cambusa
(31 mag - 10 lug)
Albin Chalandon (UDR)
(1968 10 lug - 6 lug 1972)
Segretari  
Philippe Dechartre
(1968 31 mag - 20 giu 1969)
[Alloggi]
Agricoltura
Edgar Faure (GD)
(1966 8 gen - 10 lug 1968)
Robert Boulin (UDR)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
Giustizia
Louis Joxe (UDVe)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
Rene Capitant
(1968 31 mag - 28 apr 1969)
Educazione nazionale
G. Pompidou
(1967 29 apr - 30 mag 1968)
[ad interim]
François-Xavier Ortoli
(31 mag - 10 lug)
Edgar Faure (UDR)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
Segretari  
Marie-Madeleine Dienesch
(31 mag - 10 lug)
Jacques Trorial (UDR)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
Affari dei veterani
Henri Duvillard (UDVe)
(1967 8 apr - 10 lug 1968)
Veterani e le vittime della guerra

Henri Duvillard (UDR)
(1968 10 lug - 6 lug 1972)
Poste e Telecomunicazioni
Yves Guéna (UDVe)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
André Bettencourt (RI)
(31 mag - 10 lug)
Yves Guéna (UDR)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
Affari sociali
Jean-Marcel Jeanneney (UNR-UDT)
(1966 8 gen - 10 lug 1968)
 
Segretari
Jacques Chirac (UDVe)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
[Occupazione]
Yvon Morandat
(31 mag - 10 lug)
[Problemi del lavoro]
 
 
Gioventù e Sport
François Missoffe (UNR-UDT)
(1966 8 gen - 30 mag 1968)
Roland Nungesser
(31 mag - 10 lug)
 
Trasporti
Jean Chamant (RI)
(1967 8 apr - 20 giu 1969)
Informazione
Georges Gorse (UDVe)
(1967 8 apr - 30 mag 1968)
Yves Guéna (UDR)
(31 mag - 10 lug)
 
   
Dipartimenti e Territori d'Oltremare

Joël Le Theule
(31 mag - 10 lug)
 
   
Funzione pubblica

Robert Boulin
(31 mag - 10 lug)
 
   
Ricerca scientifica e Questioni nucleari e spaziali

Christian La Malène
(31 mag - 10 lug)
 
Segretari

[vedi sopra]

1968
Marzo
22
, Nanterre (Parigi) i fratelli Daniel e Gabriel Cohn-Bendit e un gruppo di studenti fondano alla cittadella universitaria il "Movimento 22 marzo";

Aprile
gli studenti occupano la facoltà di Lettere di Nanterre;

Maggio
"maggio francese"
3, 30.000 studenti di Nanterre si trasferiscono a Parigi dopo che il preside ha chiuso per la seconda volta la facoltà;
13, prima grande manifestazione di massa. 
Alla Sorbona occupata sventola sulla cupola della chiesa la bandiera anarchica insieme a quella rossa. Nella notte si innalzano barricate nel quartiere latino, la polizia risponde con estrema durezza. 
14, gli operai, soprattutto i più giovani, occupano le fabbriche. Viene autogestito il teatro dell'Odéon. 
Nei giorni successivi continuano ad allagarsi le manifestazioni, gli scioperi  le occupazioni, numerosi prefetti sono isolati.
27, il governo e Ch. De Gaulle firmano un accordo di migliorie sindacali con i dirigenti comunisti della CGT, ma i lavoratori continuano lo sciopero. 
Alcuni giorni dopo i comunisti riprendono il controllo della situazione e il movimento si sgonfia.
31, altro rimpasto di governo;

Giugno

alla fine del mese, quando un referendum si trasforma in plebiscito per Ch. De Gaulle, si infrange il sogno di autogestione;

Luglio
10
, viene nominato il nuovo governo di Maurice Couve de Murville;



Il Governo Couve de Murville è stato il settimo governo della Quinta Repubblica francese sotto il Primo Ministro Maurice Couve de Murville in carica dal 10 luglio 1968 al 16 giugno 1969.

[] Composizione

Governo nominato in data 10 luglio 1968

Primo Ministro

Primo Ministro: Maurice Couve de Murville

Ministri delegati presso il Primo Ministro

Ministro delegato presso il Primo Ministro incaricato della Progettazione e Pianificazione del territorio: Olivier Guichard (UDR)
Ministro delegato presso il Primo Ministro incaricato della Ricerca scientifica e delle Questioni atomiche e spaziali:Robert Galley (UDR)

Segretari di Stato presso il Primo Ministro

Segretario di Stato presso il Primo Ministro incaricato dell'Informazione: Joël Le Theule (UDR)
Segretario di Stato presso il Primo Ministro incaricato della Funzione pubblica: Philippe Malaud (RI)
Segreta
rio di Stato presso il Primo Ministro incaricato della Gioventu e dello Sports: Joseph Comiti (UDR)
Segretario di Stato presso il Primo Ministro incaricato dei Dipartimenti e dei territori dell'Oltremare: Michel Inchauspé (UDR)

Ministri di Stato

Ministro di Stato incaricato degli Affari culturali: André Malraux (UDR)
Ministro di Stato incaricato degli Affari sociali: Maurice Schumann (UDR)
Ministro di Stato incaricato delle Relazioni con il Parlamento: Roger Frey (UDR)
Ministro di Stato incaricato delle Riforme costituzionali e della regionalizzazione: Jean-Marcel Jeanneney (UDR)

Ministri

Guardasigilli, Ministro della giustizia: Rene Capitant (UDR) (sino al 28 aprile 1969)
Guardasigilli, Ministro della giustizia: Jean-Marcel Jeanneney (UDR) (A interim dal 28 aprile 1969)
Ministro degli Esteri: Michel Debré (UDR)
Ministro degli Interni: Raymond Marcellin (RI)
Ministro degli Eserciti: Pierre Messmer (UDR)
Ministro dell'Economia e delle Finanze: François-Xavier Ortoli (UDR)
Ministro dell'Educazione nazionale: Edgar Faure (UDR)
Ministro delle attrezzature e degli alloggi: Albin Chalandon (UDR)
Ministro dei Trasporti: Jean Chamant (RI)
Ministro dell'Industria: André Bettencourt (RI)
Ministro dell'Agricoltura: Robert Boulin (UDR)
Ministro per i Veterani e le vittime della guerra: Henri Duvillard (UDR)
Ministro delle Poste e Telecomunicazioni: Yves Guéna (UDR

Segretari di Stato

Segretari di Stato agli Affari sociali: Marie-Madeleine Dienesch (UDR)
Segretari di Stato agli Affari sociali: Pierre Dumas (UDR)
Segretari di Stato agli Affari esteri: Yvon Bourges (UDR)
Segretari di Stato agli Affari esteri: Jean de Lipkowski (UDR)
Segretari di Stato agli Interni: André Bord (UDR)
Segretari di Stato all'Economia e delle Finance: Jacques Chirac (UDR)
Segretari di Stato all'Educazione nazionale: Jacques Trorial (UDR)
Segretari di Stato all'attrezzature e degli alloggi: Philippe Dechartre (UDR)

 





1968
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Elisabetta II
Albero genealogico
(n. 1926)
figlia di Giorgio VI e di Elisabeth Bowes-Lyon [Queen Mum];
1947-52, duchessa di Edimburgo;
1953 (2 giugno) regina di Gran Bretagna e d'Irlanda del Nord, capo del Commonwealth;
Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
H. Wilson laburista
(1964 16 ott - 19 giu 1970)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Roy Jenkins
(1967-1970)
Segretari di Stato
 
Affari Esteri e Commonwealth
G. Brown
(1964 - 1970)
Difesa
Affari Interni
J. Callaghan
(1967-1970)
Giustizia    
Colonie
 
Affari economici
Carburanti
ed Energia
Commercio estero
 
Sanità
 
Edilizia
 
 
1968
drastica crisi finanziaria bitannica;
gli Emirati Arabi vengono informati che la Gran Bretagna si ritirerà dal Golfo entro il 1971.
ULSTER
(Irlanda del Nord)
1968
il gruppo studentesco People's Democracy organizza una marcia di protesta da Belfast a Derry; la brutale repressione della polizia locale (Royal Ulster Constabulary) e dei corpi speciali inglesi segna l'immediata radicalizzazione della lotta che caratterizzerà tutti gli anni '70;

1968
-






1968
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
Marcelo Caetano
(1968 set - apr 1974)
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
[legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico"]

1968
colpito da trombosi cerebrale, il presidente viene sostituito da Marcelo Caetano, il quale consente le prime elezioni politiche;



1968
SPAGNA
 
VII governo
 
1965 luglio - ottobre 1969
Capo dello Stato
F. Franco Bahamonde [el Caudillo]
-
Vicepresidente
de la Gubernaciòn
amm.  Luis Carrero Blanco
(1967 set - dic 1973)
Marina
amm. Pedro Nieto Antuñez
(1965 lug - ott 1969)
Interno
gen. Camilo Alonzo Vega
(1957 feb-ott 1969)
Affari Esteri
Fernando Maria Castiella
(1957 feb-ott 1969)
[cattolico di prestigio]
Casa
-
Finanze
-
Industria
-
Commercio
-
Educazione
-
Lavoro
-
Información y Turismo
Manuel Fraga Iribarne
(1962 lug-ott 1969)
[falangista liberale]
 
1968
Gennaio
30
, F. Franco Bahamonde [el Caudillo] incontra don Juan arrivato a Madrid con la madre, regina Vittoria Eugenia, anche se seccato delle accoglienze a loro riservate;
Giugno
24
, giorno di san Giovanni; F. Franco Bahamonde [el Caudillo] vieta tutte le cerimonie annunciate dai monarchici in onore di don Juan;
in Guipuzcoa muore uccisa una Guardia civil, sulla strada, e nello stesso giorno un militante dell'Eta, Txabi Echevarrieta, il primo militante basco morto, di 22 anni;
viene arrestato il compagno che stava con lui, il 19enne Iñaki Sarasqueta, e sottoposto ad un processo di tipo "sumarisimo" in cui, secondo le norme del momento deve essere difeso obbligatoriamente da un militare: nel caso specifico, in questo primo Consejo de guerra, la difesa tocca a un capitano e all'avvocato Juan Maria Bandrés, assistente civile del difensore militare: il ragazzo non viene condannato a morte;
ciò non piace alle autorità militari che annullano il processo facendone celebrare un altro in cui il ragazzo, privo ora di ogni assistenza da parte di avvocati civili, viene condannato alla pena capitale;
prima mobilitazione dell'opinione pubblica con migliaia di telegrammi inviati a F. Franco Bahamonde [el Caudillo]; la sentenza di morte viene commutata in trent'anni di carcere;
da questo momento il Tribunale dell'Ordine pubblico con sede a Madrid vedrà dai 15 ai 20 mila processi all'anno almeno fino al 1975.
Luglio
la città di Zamora, nella provincia del León, ospita un carcere "concordatario" nel quale sono fatti passare i sacerdoti ritenuti colpevoli di qualche reato nei confronti del regime;
Dicembre
9
, don Juan di Borbone, scrive al figlio don Juan Carlos una lettera chiedendogli di non avvicinarsi troppo al regime perché in questo modo darebbe un duro colpo all'indipendenza della corona da lui fino ad ora, bene o male, difesa;



 
don Juan
Albero genealogico
(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;
1961 (dicembre), il figlio primogenito Juan Carlos sposa Sofia di Grecia;
1963 (dicembre), battesimo della figlia primogenita di Juan Carlos figlio primogenito di don Juan;
1968
Gennaio
5
, Juan Carlos, suo figlio promogenito, compie 30 anni, l'età prevista dalle leggi franchiste per essere designato successore di F. Franco Bahamonde [el Caudillo];
30, il principe Juan Carlos, che ha due figlie, diventa padre di un maschio; don Juan arriva a Madrid con la madre, regina Vittoria Eugenia;
F. Franco Bahamonde [el Caudillo] lo incontra, anche se seccato delle accoglienze riservate a lui e alla regina madre;






1968
Repubblica Italiana
Presidente
della Repubblica
Giuseppe Saragat (Psi)
(1964 29 dic - 29 dic 1971)
IV Legislatura 1963 16 mag - 4 giu 1968
V Legislatura 1968
5 giu - 24 mag 1972
Presidente
della Camera
Brunetto Bucciarelli-Ducci (Dc)
(1963 26 giu - 13 mag 1968)
S. Pertini (Psi)
(1968 5 giu - 4 lug 1976)
Presidente
del Senato
Ennio Zelioli-Lanzini
(1967 8 nov - 4 giu 1968)
A. Fanfani (Dc) 
(1968 5 giu - 26 giu 1973)
Presidenti
del Consiglio
A. Moro (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968) III
G. Leone (Dc)
(24 giu - 12 dic)
II
M. Rumor (Dc)
(1968 12 dic - 5 ago 1969) I
Vice-presidente P. Nenni (Psi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
  F. De Martino (Psi)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio Angelo Salizzoni (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
[segretario]
Luigi Michele Galli
(24 giu- 12 dic)
[segretario]
Antonio Bisaglia (Dc)
(1968 12 dic - 6 ago 1970)
  Albertino Castellucci
(24 giu - 12 dic)
Francesco Albertini
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
  Mario Pedini
(24 giu - 12 dic)
Cesare Bensi
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
  A. Valsecchi (Dc)
(24 giu - 12 dic)
Antonio Bonadies
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
    Giuseppe Di Vagno
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Interno
P.E. Taviani (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
F. Restivo (Dc)
(1968 12 dic - 17 feb 1972)
Sottosegretari Leonetto Amadei (Psi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Angelo Salizzoni (Dc)
(24 giu - 12 dic)
Ciriaco De Mita
(1968 12 dic - 17 gen 1970)
Guido Ceccherini (Psdi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
  Pier Luigi Romita
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Remo Gaspari (Dc)
(1966 23 feb - 5 ago 1969)
    Angelo Salizzoni
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Affari Esteri 
A. Fanfani (Dc) 
(65 - giu 68)
G. Medici (Dc)
(24 giu - 12 dic)
P. Nenni (Psi)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Sottosegretari M. Zagari (Psi)
(1964 22 lug - 24 giu 1968)
Franco Maria Malfatti (Dc)
(24 giu - 14 feb 1969)
G. Lupis  (Psdi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
  M. Pedini (Dc)
(1968 12 dic - 23 nov 1974)
Giorgio Oliva (Dc)
(1966 23 feb - 12 dic 1968)
M. Zagari (Psi)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Difesa
R. Tremelloni (Psdi)
(feb 66 - giu 68)
L. Gui (Dc)
(24 giu - 27 mar 1970)
Sottosegretari Mario Marino Guadalupi (Psi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Guglielmo Donati
(24 giu - 12 dic)
Francesco Ferrari
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Natale Santero (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Guglielmo Pelizzo
(24 giu - 12 dic)
Mario Marino Guadalupi
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Francesco Cossiga (Dc)
(1966 23 feb - 27 mar 1970)
Marina mercantile
L. Natali (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
G. Spagnolli (Dc)
(24 giu - 12 dic)
G. Lupis (Psdi)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Sottosegretari Mario Martinez (Psi)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Mariano Pintus
(24 giu - 12 dic)
Cesare Angelini
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
    Giuseppe Machiavelli
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Finanze
L. Preti (Psdi)
( feb 66 - giu 68 )
M. Ferrari Aggradi (Dc)
(24 giu - 12 dic)
O. Reale (Pri)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Sottosegretari Cesare Bensi (Psi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Giovanni Gioia (Dc)
(24 giu - 12 dic)
Giovanni Elkan
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
A. Valsecchi (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Tommaso Spasari
(24 giu - 12 dic)
Annibale Fada
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
V. Colombo (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
V. Russo  (Dc)
(24 giu - 12 dic)
A. Valsecchi (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
G. Gioia (Dc)
(1966 23 feb - 12 dic 1968)
Anselmo Martoni
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Tesoro
E. Colombo (Dc)
(1963 21 giu - 6 ago 1970)
Sottosegretari Francesco Albertini
(1964 22 lug - 24 giu 1968)

Ermenegildo Giuseppe Bertola
(24 giu - 12 dic)

A. Sarti (Dc)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Alessandro Agrimi (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Bonaventura Picardi (Dc)
(1968 24 giu - 14 mar 1974)
Giorgio Braccesi (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Natale Santero
(24 giu - 12 dic)
Guido Ceccherini
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Eugenio Gatto
(1964 22 lug - 24 giu 1968)
  Giuseppe Sinesio
(1968 12 dic - 17 feb 1972)
Bilancio
G. Pieraccini (Psi)
(1964 22 lug - 24 giu 1968)
Bilancio e Programmazione economica
[ad interim]
L. Preti (Psdi)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Sottosegretari Giuseppe Caron (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Giuseppe Caron (Dc)
(1968 12 dic - 14 feb 1969)
Industria, Commercio e Artigianato
G. Andreotti (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)

M. Tanassi (Psdi)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)

Bonaventura Picardi (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
P. Barbi (Dc)
(24 giu - 12 dic)
V. Lattanzio (Dc)
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
Franco Maria Malfatti (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Emanuela Savio
(24 giu - 27 mar 1970)
Maria Vittoria Mezza (Psi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Sebastiano Vincelli
(24 giu - 12 dic)
D. Schietroma (Psdi)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Lavoro e
Previdenza sociale
G. Bosco (Dc)
(feb 66 - nov 68)
G. Brodolini (Psi)
(1968 12 dic - † 12 lug 69)
Sottosegretari Ettore Calvi (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
V. Lattanzio (Dc)
(24 giu - 12 dic)
M. Toros (Dc)
(1968 12 dic - 26 giu 1972)
Raffaele Di Nardo (Psi)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Alessandro Canestrari
(24 giu - 12 dic)
Vincenzo Bellisario
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Anselmo Martoni (Psdi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Francesco Turnaturi
(24 giu - 12 dic)
Franco Tedeschi
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Commercio estero
G. Tolloy (Psi)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
C. Russo (Dc)
(24 giu - 12 dic)
V. Colombo (Dc)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Sottosegretari Dante Graziosi (Dc)
(1966 23 feb - 5 ago 1969)
Mario Vetrone (Dc)
(1966 23 feb - 12 dic 1968)
Venerio Cattani
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Agricoltura e foreste
F. Restivo (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
G. Sedati (Dc)
(24 giu - 19 nov dim.)
A. Valsecchi (Dc)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Sottosegretari Dario Antoniozzi (Dc)
(1963 4 dic - 6 ago 1970)
Ludovico Camangi (Pri)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Arnaldo Colleselli
(24 giu - 27 mar 1970)
Francesco Principe (Psi)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Vincenzo Indelli
(24 giu - 12 dic)
Nello Mariani
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
D. Schietroma (Psdi)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
   
Lavori Pubblici
G. Mancini (Psi)
(lug 64 - lug 69)
L. Natali (Dc)
(24 giu - 12 dic)
G. Mancini  (Psi)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Sottosegretari Danilo De' Cocci
(1964 22 lug - 12 dic 1968)
Lucio Mariano Brandi
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Luigi Angrisani (Psdi)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Stefano Riccio
(24 giu - 12 dic)
Barbaro Lo Giudice
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
Luigi Giglia (Dc)
(1966 23 feb - 12 dic 1968)
 
Trasporti e
Aviazione civile
O.L. Scalfaro (Dc)
(1966 23 feb - 12 dic 1968)
L. Mariotti (Psi)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Sottosegretari Orlando Lucchi (Psi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Giacinto Genco
(24 giu - 12 dic)
Remo Sammartino
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Arcangelo Florena (Dc)
(1966 23 feb - 12 dic 1968)
Emanuele Terrana
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
    Luigi Angrisani
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
    Aldo Venturini
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Grazia e Giustizia
O. Reale (Pri)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Guido Gonella
(Dc)
(24 giu - 12 dic)
S. Gava (Dc)
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
Sottosegretari Riccardo Misasi (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Giuseppe Vedovato
(24 giu - 6 lug)
Renato Dell'Andro
(13 set - 27 mar 1970)
    Leonetto Amadei
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Pubblica Istruzione
L. Gui (Dc)
(1962 21 feb - 24 giu 1968)
G.B. Scaglia (Dc)
(24 giu - 12 dic)
F. Sullo (Dc)
(1968 12 dic - 24 mar 1969)
Sottosegretari Maria Badaloni
(1959 15 dic - 12 dic 1968)
Oddo Biasini
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Piero Caleffi (Psi)
(1964 22 lug - 24 giu 1968)
Vincenzo Bellisario
(24 giu - 12 dic)
Carlo Buzzi
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
Giovanni Elkan (Dc)
(1966 23 feb - 12 dic 1968)
Michele Pellicani
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Pier Luigi Romita (Psi)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
  Elio Rosati
(1968 12 dic - 26 giu 1972)
Poste e Telecomunicazioni
G. Spagnolli (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
A. De Luca
(Dc)
(24 giu - 12 dic)
Mario Ferrari Aggradi (Dc)
(1968 12 dic - 24 mar 1969)
Sottosegretari C. Mazza (Dc)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
B. D'Arezzo (Dc)
(24 giu - 26 giu 1972)
  Loris Biagioni
(24 giu - 12 dic)
Calogero Volpe
(1968 12 dic -27 mar 1970)
Partecipazioni statali
Giorgio Bo (Dc)
(1960 26 lug - 12 dic 1968)
A. Forlani (Dc)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Sottosegretari C. Donat Cattin (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
L. Radi (Dc)
(24 giu - 12 dic)
Riccardo Misasi
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
    Francesco Principe
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Sanità
L. Mariotti (Psi)
(1964 22 lug - 24 giu 1968)
Ennio Zelioli Lanzini
(?)
(24 giu - 12 dic)
C. Ripamonti (Dc)
(1968 12 dic - mar 70)
Sottosegretari Calogero Volpe (Dc)
(1964 22 lug - 24 giu 1968)
Maria Cocco
(24 giu - 12 dic)
Gianni Usvardi
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
  Calogero Volpe
(24 giu - 12 dic)
Giovanni Zonca
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Turismo e Spettacolo
A. Corona (Psi)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
D. Magrì (Dc)
(24 giu - 12 dic)
L. Natali (Dc)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Sottosegretari A. Sarti (Dc)
(1966 23 feb - 12 dic 1968)
Piero Caleffi
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
  Leandro Rampa
(24 giu - 12 dic)
Vincenzo Scarlato
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Ministri senza portafoglio
Interventi straordinari nel Mezzogiorno e nelle aree depressive del Centro-Nord

Attilio Piccioni (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)

Italo Giulio Caiati
(?)
(24 giu - 12 dic)
P.E. Taviani (Dc)
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
Giulio Pastore (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Rapporti Governo Parlamento
G.B. Scaglia (Dc)
(1964 22 lug - 24 giu 1968)
Crescenzo Mazza
(?)
(24 giu - 24 mar 1969)
Ricerca scientifica
L. Rubinacci (Dc)
(1966 23 feb - 12 dic 1968)
S. Lauricella (Psi)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Riforma Pubblica Amministrazione
V. Bertinelli (Psdi)
(1966 23 feb - 24 giu 1968)
Tiziano Tessitori
(?)
(24 giu - 12 dic)
E. Gatto (Dc)
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
 
Repubblica Italiana

 

1968
Gennaio
 
a Torino, Padova, Pisa, Firenze, Lecce, Siena, Trento divampa la protesta studentesca. 
Firenze, il rettore Devoto si dimette per protestare contro i drastici metodi dei celerini. 
Milano, è occupato il liceo Berchet.
15, Belice, un terremoto di gravissime proporzioni provoca 350 morti, oltre un migliaio di feriti, 50 mila persone senza tetto.

Febbraio
14
, viene approvata la legge che istituisce i Consigli Regionali italiani.
22, inizia la contestazione studentesca:
Roma, dilagano le occupazioni: da antiautoritaria, la spinta è sempre più politica; una dopo l'altra quasi tutte le facoltà sono implicate. Napoli, Pavia, Messina, Bologna, Modena, Palermo, Catania si uniscono alla voglia di protesta.

Marzo
, Roma, la sede di Architettura a Villa Giulia diventa un simbolo europeo di contestazione: gli studenti resistono alla polizia; il risultato è 120 feriti fra le forze dell'ordine e 478 fra gli universitari. 
Si apre la stagione degli scontri di piazza nei quali si legittima l'autodifesa.
Milano, liceo Parini: il ministero destituisce il preside che tenta il dialogo con gli studenti; per solidarietà vengono occupati tutti gli istituti superiori a Milano, Torino e Roma. 
Alla Pirelli si forma il Comitato Unitario di Base.
Roma, un gruppo di neofascisti guidati da G. Almirante assalta l'università e si barrica a  Legge.
Orgosolo, viene arrestato Graziano Mesina.
28, Ligorzano, frazione di Serramazzoni (Modena), durante dei lavori di scavo per la posa di alcuni pali per linee elettriche, alcuni operai si imbattono in due casse metalliche.
[Sono simili a quelle che spunteranno quattro anni dopo ad Aurisina.]
Verificato che contenogno armi e munizioni, gli operai informano i carabinieri di Pavullo i quali provvedono a recuperare e mettere in sicurezza questo materiale che, come da verbale, risulta composto di:
- 12 carabine automatiche Sten,
- 7 carabine Winchester,
- 1 moschetto automatico,
- 1 pistola calibro 9,
- 58 caricatori,
- 100 cartucce.
30, in un'informativa per il comando dell'Arma i carabinieri della tenenza di Pavullo ipotizzano – non potendo sapere trattarsi di un un "Nasco" – che le due casse risalgano all'epoca della Resistenza partigiana e siano state aviolanciate dagli Alleati.
[Solo il successivo 6 aprile il servizio segreto militare informerà il col. Giovanni Romeo, responsabile del Sad, del ritrovamento. Il colonnello non riterrà opportuno mandare qualcuno sul posto per prendere visione del materiale preferendo lasciar credere si tratti realmente di residuati bellici.]

Aprile
Trento, ottenuto il riconoscimento dell'assemblea come forma rappresentativa, cessano le occupazioni.
Vicenza, durissimi scontri fra polizia e operai della Marzotto che scioperano contro ristrutturazione e licenziamenti.
19, Valdagno (VI), viene distrutta la statua di Marzotto;
Roma, il movimento studentesco organizza un attentato contro la filiale romana della Boston Chemical, produttrice del napalm impiegato in Vietnam.

Maggio
19
, si svolgono le elezioni politiche;
[La sconfitta elettorale del "partito bicicletta" Psi-Psdi unificato semina il panico al vertice del partito.]
A Parigi, sboccia il "maggio francese".
26, per la prima volta in Italia, viene istituita l'ora legale: alla mezzanotte gli orologi vengono messi avanti di un'ora.

Giugno
Giorgio Amendola, su «Rinascita» attacca il movimento studentesco.
Pasolini scrive una polemica poesia sull'«Espresso» nella quale prende le difese della polizia nei confronti degli studenti "figli di papà".
Venezia, studenti contestatori della "Biennale" vengono attaccati duramente dalla polizia.

24, G. Leone diventa presidente del consiglio: è il suo secondo "governo balneare";

Luglio
il prof. Braibanti è condannato a 9 anni per plagio.

Agosto
Praga, nella piazza principale sono ammassati 20 carri armati e 10 autoblindo sovietici. 20.000 persone fischiano l'arrivo di ogni veicolo russo.

Settembre
3, Carrara, dal 31 agosto è in atto il Congresso internazionale delle Federazioni anarchiche. Presenti delegati francesi, spagnoli, svizzeri, tedeschi, giapponesi, messicani, bulgari e cubani in esilio. 
Il congresso è percorso da una linea di frattura generazionale, di cui sono emblematici i contrasti suscitati dal polemico intervento di Daniel Cohn-Bendit.
Si costituisce l'IFA (Internazionale di Federazioni Anarchiche).
A Città del Messico si inaugurano le Olimpiadi, precedute dal massacro di studenti ad opera della polizia; per la prima volta due atleti di colore americani inscenano una protesta sul podio.

In Austria viene arrestato l'estremista altoatesino Georg Klotz [il Martellatore], ricercato per numerosi attentati.

Le bombe – impiegate per ben 63 volte dal febbraio 1966 all'ottobre 1967 – cessano di esplodere. Almeno per un po'.
La pioggia di attentati commessi da N. Burger e dalla sua cricca ha lasciato a terra 12 morti tra carabinieri e finanzieri e 30 feriti tra militari e civili.

Ottobre
12
, inaugurazione dei giochi olimpici a Città del Messico.
Viene approvata un'amnistia per i reati politici proposta dal socialista Codignola: decadono in tal modo centinaia di processi contro gli studenti.
Firenze, inizia un braccio di ferro fra la comunità dell'Isolotto che difende don Mazzi, e il card. Florit diventa simbolo della contestazione cattolica.
23-28, Roma, XXXVIII Congresso nazionale del Psi;
25, Roma, l'ambasciata inglese, venuta in possesso di un rapporto riservato dell'ENI – scritto direttamente da E. Cefis che lo ha fatto circolare in pochissime copie –, dopo averne fatto un riassunto lo trasmette al Foreign Office di Londra. Con questa avvertenza: «Si registrano sviluppi poco piacevoli in merito al petrolio».
Secondo l'ENI, «in un'economia pianificata, basata sulla libera impresa e influenzata dall'intervento statale, gli enti pubblici costituiscono una fondamentale fonte di potere per lo Stato. Per rafforzarsi, l'Eni intende quindi assumere un ruolo più concreto e ha bisogno di chiare direttive e dell'essenziale contributo dello Stato.
In Italia le imprese petrolifere internazionali ricavano i loro profitti stabilendo i prezzi del greggio che forniscono alle ditte loro associate (che operano in passivo). E questo provoca una situazione di concorrenza sleale e una perdita tributaria per lo Stato italiano. […]
Di conseguenza, l'Eni chiede al governo una nuova legislazione sugli idrocarburi
».
La sintesi del documento è accompagnata da una nota in cui si segnalano i primi effetti concreti per le compagnie straniere. Si cita come esempio la concessione delle licenze per le stazioni di servizio lungo l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, che ha fortemente penalizzato le compagnie britanniche rispetto all'Agip. «La Bp e la Shell non sono nella condizione di resistere agli abusi dell'Eni. Se questo ente riuscisse a imporre una legge in grado di danneggiare le imprese petrolifere non italiane – impedendo loro di acquistare liberamente il petrolio –, le conseguenze finanziarie sarebbero molto serie per noi».

Naturalmente le richieste dell'ENI al governo italiano vengono accolte. Il ministero dell'Industria e del commercio prepara un disegno di legge per la razionalizzazione del sistema dei prodotti petroliferi in Italia.
Gli inglesi sono furiosi.

Novembre
Rimini, riunione di tutti i movimenti del dissenso cattolico.
I cortei di solidarietà verso A. Panagulis, condannato a 17 anni per l'attentato contro il dittatore greco, sono duramente repressi dalla polizia.
26, Roma, l'ambasciata inglese invia un drammatico messaggio al Foreign Office, con l'invito ad agire.
John A. Ford scrive a R.H Ellingworth, un alto funzionario del Foreign Office: «Ho pranzato con Norman Bain (Shell italiana), che è molto preoccupato per quanto sta accadendo e non ritiene che le imprese petrolifere straniere siano in grado di resistere all'Eni.
Ad ogni modo, la sede centrale della Shell (Londra) ha ordinato a Guicciardi (il responsabile della Shell Italiana) di reagire con forza alle mosse dell'Eni. A detta di Bain, comunque, Guicciardi non sarà in grado di tenere testa a Cefis. […]
La situazione è cupa. […]
In conclusione, sarei lieto di sapere da Lei quali mosse la Bp e la Shell potrebbero intraprendere per indurre l'Eni a essere più ragionevole
».

Dicembre
3
, al Tribunale dell'Aquila si celebra, per legittima suispicione, il processo del disastro del Vajont; viene ascoltato il dr. Giampietro Protti [ha perso nella tragedia la moglie incinta, la figlioletta, il padre e una nipote]: come parte civile chiede 5 miliardi di lire, non per sé ma per il suo paese Longarone.
7, Milano, contestazione della "prima" alla Scala;
si forma un nuovo governo Rumor (Dc-Psi-Pri).
Duecento studenti del Mamiani sono sospesi. Il ministro F. Sullo si reca al liceo e fa ritirare il provvedimento.
12, M. Rumor (Dc) forma il nuovo governo (il centesimo dall'Unità d'Italia) con la nomina di 26 ministri [manca per la prima volta il nome di G. Andreotti].
19, la Corte costituzionale dichiara illegittimo l'art. 559 del Codice Penale e stabilisce che l'adulterio della donna non è più un reato.



Alto Adige. Mentre Ferruccio Allitto Bonanno, ex questore di Bolzano, e il tenente dei Carabinieri Federigo Mannucci Benincasa sono trasferiti a Padova, città dell'avvocato-editore Franco Freda e del prof. Antonio Negri, dove il Governo italiano ha ora altre emergenze, in Austria e in Germania la questione altoatesina non ha perso interesse e, anzi, si rinnova praticamente di giorno in giorno.
A supportare la lotta ci sono ora partiti e associazioni: alcune nuove come lo Stille Hilfe für Sudtirol (L'aiuto silenzioso per il Sudtirolo), altre no, come il Kulturwerk für Sudtirol e il Bergisel Buld.
In seno al Parlamento Federale tedesco viene addirittura costituito un gruppo trasversale di tutti i partiti "amici del Sudtirolo".
Tra il 1968 e il 1969 altri sei attentati scuotono con forza la provincia di Bolzano.

Elezioni regionali in Trentino-Alto Adige, in Friuli-Venezia e in Valle D'Aosta.
1968
PARTITI
Riferimento: Elezioni politiche 1968
Seggi
Camera Senato
Dc (Democrazia cristiana)

- Segretario: M. Rumor (27.01.1964 - 19.01.1969)

La contestazione studentesca e giovanile è in atto; si accentua il disagio all'interno del partito; si succedono i governi diretti dalla Dc:
- G. Leone, M. Rumor con il centrosinistra, 
- M. Rumor
con la sola Dc
- M. Rumor
ancora col centrosinistra, 
-
E. Colombo, G. Andreotti senza maggioranza precostituita; 
dal gruppo doroteo se ne va A. Moro;
Maggio
19
, alle elezioni politiche il partito resta immutato;

Pli (Partito liberale italiano)
logorato dai dissidi interni, scende al 5,8% dei voti per la camera;
Pr (Partito radicale)
-
Movimento di democrazia liberale
-
Democrazia
-
Pri (Partito repubblicano italiano)
- Segretario: U. La Malfa (1965-75)
Maggio
19
, alle elezioni politiche il partito cresce;
Svp (Südtiroler Volkspartei - Part. popolare sudtirolese)    
Miste (Dc-Pri)    
Totale    
Pci (Partito comunista italiano)    
-Segretario: L. Longo (1964-?)
La condanna dell'intervento armato dei paesi del patto di Varsavia in Cecoslovacchia gli attira forti critiche da parte sovietica e più aspramente, sino ad una rottura dei rapporti reciproci, da parte cinese (che accusa il Pci di revisionismo);
Maggio
19
, alle elezioni politiche il partito cresce;
Psu (Partito socialista unificato)
91
-
Il Psu partito unificato Psi-Psdi alle elezioni ottiene solo il 14,5% dei voti per la camera e 91 seggi; 
Psiup (Partito socialista italiano di unità proletaria)
23
-

ottiene il 4,5% dei voti e 23 seggi alla camera;

Miste Pci-Psi    
Totale    
Pnm (Partito nazionale monarchico)    
Pmp (Partito monarchico popolare    

 

Msi (Movimento sociale italiano)    

 

Alleanza democratica nazionale    
Totale    
Totale Seggi    
Note:

 

PDIUM
(Partito democratico italiano di unità monarchica)

1968, Alfredo Covelli fonda questo nuovo partito;

Partito Comunista d'Italia (marxista-leninista)

«segue da 1967»
1968, i militanti Osvaldo Pesce e
Dino Dini riescono, nel pieno divampare della Rivoluzione Culturale, a raggiungere l'Oriente Rosso e a farsi ricevere da Mao Tse Tung;
una crisi porta tuttavia alla scissione del partito in due distinte fazioni:
- linea rossa
[leader Antonio Gracci],
- linea nera
[leader Fosco Dinucci];
tra reciproci scambi di invettive i due gruppi prendono ciascuno la propria strada verso il fatale smembramento.

"Unione dei Comunisti Italiani (marxisti-leninisti)"
o
"Servire il Popolo"

1968, nasce dalla confluenza di numerosi gruppetti di disparata origine:
- "Falcemartello" al nord,
[gruppo trotzkista di . Aldo Brandilari]
- "Seguaci di Meldolesi" a Roma e Bologna,
- "Comunisti Autonomi" al sud
[di Lo Giudice];
«segue 1969»

SIFAR (Servizio Informazioni Forze Armate)

1967

 

Scandalo SIFAR

Gennaio 
Roma, si riaccende alla Camera il dibattito sul caso del gen. G. De Lorenzo, mosso dalle rivelazioni di Anderini (Psu) che accusa il governo di avere manomesso una testimonianza prima di consegnarla in tribunale.

Maggio
Alle elezioni politiche risultano eletti deputati anche Lino Iannuzzi ed Eugenio Scalfari.

Giugno
Il col. Renzo Rocca, funzionario del Sifar, ex capo del Rei (l'ufficio ricerche economiche del servizio segreto militare) scomodo testimone, viene trovato morto in circostanze misteriose ("suicida" con una pistolettata alla tempia).



Fonti:
- varie;
- Gabriele Coltro «Il Gazzettino», 1.11.1997 (Scandalo Sifar);

 



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Scontro al potere

1968

È già da dicembre 1967 che il ministero della Difesa ha formato un comitato di studio Interforze (Maristat-Stataereo), allo scopo di scegliere l'aereo più adatto per il rinnovo della linea antisommergibile. Mesi di studio quindi per porre la scelta sugli aerei:
- Breguet 1150 Atlantic, francese, costruito dalla Secbat (Società europea di costruzione dell'aereo Breguet Atlantic)
- P 3B Orion, americano, costruito dalla Lockheed, maggior ditta di armamenti al mondo.

Giugno
24
, al momento della nomina di G. Leone (Dc) a presidente del consiglio, la scelta dei militari è ormai scontata: velivolo francese.

Luglio
Comincia però proprio adesso l'offensiva americana;
8, il comando sezione navale Usa presso l'ambasciata di Roma manda al Costarmaereo (Direzione generale tecnica dell'aeronautica) una lettera con una duplice offerta per 20 aerei P 3B Orion al prezzo di 4,320 Mni di dollari (trattativa da governo a governo) e di 4,350 Mni di dollari (acquisto del governo italiano direttamente dalla Lockheed) l'uno;
19, nuova offerta della Lockheed per la vendita di 18 (anziché 20) aerei al prezzo di 4,090 Mni di dollari l'uno;
26, il consiglio dei ministri approva il bilancio di previsione per il 1969 e, su proposta di L. Gui, l'ammiraglio di squadra Virgilio Spigai viene nominato capo di S.M. della Marina;
29, arriva a Roma una delegazione della Lockheed con a capo il vicepresidente Donald Wilder. A Roma Wilder e Roger Bixby Smith (da meno di un mese consulente legale della società americana) si incontrano col sen. Girolamo Messeri (Dc) (eletto nel collegio di Partinico), ex console a Washington [notoriamente fascista, notoriamente commissionario di materiale bellico per il Pentagono (sarà poi nominato ambasciatore)].
Il senatore spiega ai dirigenti della Lockheed come per vendere bene i propri aerei sia indispensabile nominare un consulente a Roma: propone i fratelli A. Lefèbvre e O. Lefèbvre; lo stesso giorno, per pura combinazione, la Lockheed e il governo americano fanno una nuova offerta congiunta per la vendita dei 18 P 3B Orion al prezzo di 3,995 Mni di dollari;

Agosto
, dopo che la Lockheed ha ricevuto a tempo di record referenze bancarie entusiastiche sul conto dei due fratelli, avviene l'incontro tra i f.lli Lefèbvre e i dirigenti della società americana, precisamente nella super villa di A. Lefèbvre sulla Cassia (poi distrutta per speculazione);
5, Roger Bixby Smith manda al prof. A. Lefèbvre la lettera d'incarico per la fornitura di 18 aerei Orion P 3B al governo italiano. E si stabilisce il compenso promesso (oltre al rimborso delle spese ragionevolmente sopportate):
- 40.000 dollari [25 Mni di lire nel 1968] qualunque fosse stato l'esito delle trattative;
- un onorario "addizionale" di avvocato per l'importo aggregato e in corrispondenza al programma (pari allo 0,50% e comunque mai inferiore a 360.000 dollari, né superiore ai 560.000 dollari) in caso di vendita. L'accordo scritto e accettato dai f.lli Lefèbvre non prevede nessun altro compenso.
21, gli stati maggiori ritengono conveniente optare per la soluzione francese dei Breguet 1150 Atlantic;
23, O. Lefèbvre spedisce a Tilman della Lockheed un messaggio via telex (pag. 190);
30, G. Leone, sollecitato da A. Lefèbvre, ha un colloquio con L. Gui;
31, il ministro delle Partecipazioni statali G. Bo comunica al ministro della Difesa di aver autorizzato Finmeccanica (presidente Giorgio Tupini) a partecipare al Consorzio europeo franco-tedesco-belga-olandese per la produzione dei Breguet 1150 Atlantic;

Settembre
2
, il ministro della Difesa L. Gui (evidentemente lontano da Roma) detta al vicecapo gabinetto del ministro dela Difesa, on. Ciarlo una lettera per il presidente del consiglio G. Leone in cui considera l'opportunità di indire una riunione da tenersi al più presto e sotto la sua presidenza con i ministri degli Affari esteri, del Tesoro, del Bilancio, dell'Industria e delle Partecipazioni statali «… considerando che le controparti alleate hanno sollecitato una definizione entro il 15 settembre prossimo venturo».
12, sotto la presidenza di G. Leone si riunisce il Consiglio dei ministri. In questa seduta-fiume, nella quale sono trattati i più svariati problemi, viene decisa anche la scelta dei Breguet 1150 Atlantic;
13, di questa decisione L. Gui dà notizia in una lettera al ministro del Tesoro E. Colombo: spesa prevista 70 Mdi di lire, di cui 7,5 Mdi per l'ingresso dell'Italia nel Comitato direttore del consorzio;
14, al ministro per gli Affari esteri Giuseppe Medici arriva un promemoria riservato, senza firma, in cui sta scritto che la Lockheed ha elaborato nuove condizioni per l'offerta degli antisom P 3B Orion già fatta al governo italiano;
17, arriva la nuova proposta presentata ufficialmente dalla Lockheed; su carta intestata "Gruppo consultivo assistenza militare Usa-Ambasciata Usa" si dice che il governo Usa "allo scopo di accordare all'Italia la più ampia possibilità di scelta…" ha chiesto alla Lockheed di rivedere la proposta originale dei P 3B Orion. "Si raccomanda di pervenire a una decisione favorevole per questo programma…". Seguono le nuove proposte della Lockheed;
19, il documento si trova già sul tavolo del presidente del consiglio;
il ministro L. Gui scrive una lettera (che non partirà) al presidente G. Leone a cui allega, come da richiesta telefonica del presidente,
. copia della lettera con la quale aveva richiesto una riunione per l'aereo antisom;
. copia della lettera al ministro E. Colombo scritta dopo l'incontro avvenuto alla fine dell'ultimo Consiglio dei ministri;
. copia della lettera del ministro G. Bo con la quale approva l'adesione;
. copia del promemoria del 21.8.68 del capo di SMA;
. copia della lettera del signor Kuss [Henry Kuss; capo dell'ufficio vendita di armi del Pentagono nel decennio 1960-70] del 17.9.68 con le ultime proposte americane.
Malgrado la decisione solenne presa il 12 settembre, e malgrado il grave danno per l'industria nazionale se la lettera di adesione al Consorzio europeo non fosse stata scritta entro il 25 settembre, questa lettera non parte.
25, il presidente G. Leone incontra a palazzo Chigi l'ambasciatore americano Gardner Ackley, accompagnato da tale Robert Gordon (forse della Lockheed); le nuove proposte americane fanno giungere il presidente alla conclusione che si sarebbe dovuta riesaminare l'intera proposta; lo stesso giorno il ministro della Difesa Gui dà ordine ai capi degli SSMM delle tre forze e al segretario generale della Difesa di far riesaminare da parte del gruppo interforze (Maristat-Stataereo) l'argomento del rinovo della linea antisom, viste e considerate le nuove proposte americane;
29, su proposta del ministro Giuseppe Medici il sen. Girolamo Messeri viene nominato ambasciatore itinerante nell'America latina e negli Stati Uniti;
30, nel pomeriggio viene già disposta una riunione "Armi speciali" presso la Smd;

Ottobre
, al ministero della Difesa viene indetta una riunione sull'argomento: oltre ai ministri L. Gui e degli Affari Esteri Giuseppe Medici ed ai militari, vi partecipano anche l'ambasciatore Gaia, il ministro plenipotenziario Pompei e il dottor Chieffi;
4, il capo di S.M. per la Difesa manda una nota al ministro della Difesa nella quale riferisce che il giorno prima ha presieduto una riunione cui hanno partecipato i capi di S.M. della Marina e dell'Aeronautica, nonché il segretaro generale della difesa e il direttore generale della Costarmaereo. Scopo della riunione: riesame della scelte dell'aereo antisom dopo i nuovi studi condotti da Maristat e Stataereo ordinati dal ministro della Difesa il 20 settembre; sia il gruppo di lavoro che i responsabili militari preposti al riesame hanno decisamente riconfermato la scelta dei Breguet 1150 Atlantic;
5, in una lettera al ministro della Difesa il ministro G. Bo informa che nonostante l'atteggiamento assunto dalle ns autorità militari, la Lockheed con l'appoggio del governo americano e della Fiat, che ha raggiunto con essa accordi per la coproduzione in Italia, ha svolto ogni possibile azione per far modificare alle Autorità italiane la scelta fatta;
10, la ditta di costruzioni aeronautiche Giovanni Agusta scrive al segretario generale della Difesa una lettera in cui fra l'altro si legge che qualora il governo italiano fosse interessato all'aereo antisom P 3B Orion, essa sarebbe interessata al rotore rigido di progetto Lockheed e quindi disposta a rilevare la licenza esclusvia per l'Italia e se possibile per l'Europa a prezzo ragionevole, ovvero sulla base del costo di altre importanti licenze acquisite in Usa (gli organi militari rilevano che le due offerte non hanno nessuna necessità di essere collegate);
11, arriva un'ulteriore offerta Usa per i P 3B Orion, ancora a firma di Henry Kuss con la quale si offre a una industria italiana di fabbricare elicotteri a rotore rigido di brevetto Lockheed da vender anche all'estero, proposta da aggiungere alle altre condizioni previste nelle offerte precedenti;
15, altra riunione sotto la presidenza del segretario generale dello S.M. della Difesa, i capi di S.M. della Marina e dell'Aeronautica e il direttore di Costarmaereo allo scopo di esaminarla; la scelta cade ancora una volta sui Breguet 1150 Atlantic con un'aggiunta sospetta: si rileva che per entrare nel consorzio del "programma Atlantic" occorrono 7,5 Mdi di lire e che, se non fosse possibile reperire tale somma la scelta, per ragioni finanziarie, cadrebbe sui P 3B Orion;
19, il Comitato direttore del consorzio comunica di essere disposto a ridurre da 7,5 a 5 Mdi la quota di partecipazione dell'Italia, da pagarsi in tre rate, senza oneri per gli interessi passivi e rispettivamente un miliardo nel 1969, due miliardi nel 1970 e due miliardi nel 1971;
22, il ministro L. Gui comunica al ministro del Tesoro E. Colombo la nuova offerta del Consorzio, dato che questi aveva affermato che il Tesoro non era in grado di sostenere questo nuovo onere; con fulminea rapidità egli riesce ad evitare che scatti l' "operazione Orion";
nella stessa data John H. Martin, consulente di divisione della Lockheed, invia una lettera a O. Lefèbvre con allegato un assegno di 40.000 dollari: nel momento in cui i francesi vincono, gli americani pagano;
[La Lockheed pagherà ai f.lli Lefèbvre, un onorario supplementare di 8.000 dollari]
25, arriva un altro memorandum all'ufficio del consigliere diplomatico del presidente del consiglio, in cui per la prima volta si parla degli aerei P 3B Orion come ultima versione degli Orion; sulla lettera di accompagnamento si vede un timbretto con la scritta «Visto dal presidente del consiglio» e un appunto a mano «Va detto da parte del presidente del consiglio che la cosa è già stata definita a favore degli Atlantic».

La vendita degli aerei antisom all'Italia rappresenta finora uno dei più duri scontri di potere della repubblica.

Da una parte:
- L. Gui (Dc), ministro della Difesa, e G. Bo (Dc), ministro delle Partecipazioni statali;
- Giorgio Tupini, presidente di Finmeccanica;
- Lamberto Baviera, amministratore delegato di Europavia, società intermediaria tra il ministero della Difesa e la società aerea francese Breguet.

Dall'altra:
- G. Leone (Dc), presidente del Consiglio, e E. Colombo (Dc), ministro del Tesoro;
- Fiat e Agusta;
- F.lli Lefèbvre.

Il Breguet 1150 Atlantic, costruito dalla Secbat (Società europea di costruzione dell'aereo Breguet Atlantic) viene scelto non solo perché ritenuto più idoneo dai capi di Stato maggiore della marina e dell'aeronautica ma soprattutto per il decisivo intervento di G. Bo, L. Gui, nonché di Giorgio Tupini e di Lamberto Baviera.
[L'inchiesta sull'acquisto dei Breguet 1150 Atlantic, come quella sul ruolo effettivamente avuto dall'ex presidente del consiglio G. Leone sarà archiviata dalla Commissione inquirente per 19 voti contro 1: quello del senatore socialista Campopiano.]

«segue 1969»

Fonti:
- Camilla Cederna, Giovanni Leone - Feltrinelli 1978, I ed..

 




OVEST
-
-
-
-

1968

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Dal 1° gennaio 1947, in base al Canadian Citizenship Act, i canadesi diventano a pieno titolo cittadini del loro paese.
Governatore generale
Daniel R. Michener
(1967 - 1974)
Primo ministro
Lester B. Pearson
(1963 - 1968)
[liberale]
Pierre E. Trudeau
I
(1968 apr - 1974)
[liberale]
Ministro degli Esteri
-
Ministro della Giustizia
Pierre E. Trudeau
(1967 - 1968)
?
(? - ?)

1968
Gennaio
-

Entra in vigore il sistema di Medicare/Assurance-santé con la partecipazione di British Columbia e Saskatchewan il cui esempio sarà seguito tra il 1969 e il 1970 da tutte le altre province.

Aprile
20
, nuovo primo ministro diventa Pierre E. Trudeau, un intellettuale di Montréal di formazione giuridica, capo dei canadesi francofoni ma ben accetto da larghi strati anglo-canadesi.
Nonostante la sua scarsa esperienza nel campo della politica estera, egli inizia subito un'ampia revisione della politica di difesa canadese partendo dal presupposto che essa debba essere basata sugli interessi nazionali e non esclusivamente su quelli della NATO.

Lo stesso mese viene ucciso M.L. King;
negli Stati Uniti si diffonde la rivolta nera;
il presidente L.B. Johnson approva i diritti civili per i negri.

Giugno
5
, Robert [Bob] Kennedy, candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti, viene assassinato a Los Angeles.
24, alla vigilia delle elezioni, fanno il giro di tutto il mondo le riprese televisive in cui Pierre E. Trudeau, noto per la sua decisa posizione antiseparatista, rimane impassibile sul palco delle autorità mentre attorno a lui volano sassi e i dimostranti gridano: «Trudeau alla forca»;
25, si svolgono le elezioni generali;


Elezioni della Camera dei Comuni
 
%
seggi
. Pierre E. Trudeau
[PL (Partito liberale)]
-
155
. ?
[PCP (Progressive Conservative Party) (Partito Progressista Conservatore)]
-
72
. ?
[CCF (Co-operative Commonwealth Federation) (-), ]
-
?
. ?
[- (-), ]
-
-
Totale seggi
 
262
- Il Partito Liberale ottiene finalmente quella maggioranza mai più vista dal 1953; i magggiori guadagni dei liberali arrivano dall'Ontario e dall'ovest.
Pierre E. Trudeau rimarrà al potere quasi sedici anni, anche se se non sarà più in grado di riguadagnare il grandissimo consenso avuto all'inizio.


Il primo ministro Pierre E. Trudeau è profondamente preoccupato che dopo gli assassinii avvenuti negli Stati Uniti e i roghi dei ghetti negri delle grandi metropoli, si avvertano i contraccolpi di questo stato di cose, specie nell'inquieto Québec.

Durante il suo primo incontro con Charles Ritchie (1906-1995), Alto Commissario canadese a Londra, chiede allo stupito diplomatico se il ministro degli Esteri sia davvero necessario e se sì perché.

Agosto
21
, invasione sovietica della Cecoslovacchia;
nemmeno questo induce il neo primo ministro Pierre E. Trudeau a mutare opinione in politica estera;

 

Sotto il suo governo di Pierre E. Trudeau il paese comincia a conoscere sin da quest'anno un'ulteriore fase di sviluppo economico.

QUÉBEC
Primo ministro della provincia
Daniel Johnson
(1966 giu - ?)
[Union nationale]
Sindaco di Montréal
-
Arcivescovo di Montréal
Paul-Émile Léger
(? - ?)
Arcivescovo di Québec
-

1968

Dopo aver lasciato l'anno prima il Partito Liberale, René Levesque fonda il PQ (Parti québécois) con un programma basato sulla richiesta della sovranità per la provincia francofona.

Lo stesso anno il FLQ (Front de Libération du Québec), che da anni conduce una campagna terroristica a base di attentati dinamitardi in nome della causa di un Québec indipendente e socialista, pubblica il manifesto ideologico del gruppo tramite il giornalista Pierre Vallières con un libro che significativamente descrive i quebecchesi come Nègres blancs d'Amérique.


 

 

ONTARIO
Primo ministro della provincia
-

1968

-

 

 


NEW BRUNSWICK
Primo ministro della provincia
-

1968

-

NOVA SCOTIA
Primo ministro della provincia
-

1968

-

MANITOBA [dal 1870]
Primo ministro della provincia
-

1968

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1968

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1968

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
-
-

1968

-


ALBERTA [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia
-

1968

-

 

SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia
-

1968

-

 

TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934-mar 1949, torna allo status di colonia dipendendo interamente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico;
- 1949, 1 ° aprile, diventa la X provincia del Dominion del Canada.
Primo ministro della provincia
Joseph Smallwood
(1949 apr - 1971)
[liberale]

1968

-

 

[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
L.B. Johnson [36°]
(1963 22 nov - 20 gen 1969)
[Pd]
Vicepresidente
Hubert Humphrey
(1963 22 nov - 20 gen 1969)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Difesa
-
Ministro della Giustizia
-
Presidente della Corte Suprema
Earl Warren
(1953 5 ott - 23 giu 1969)

1968
Marzo
R.
[Bob] Kennedy
annuncia la sua candidatura alle elezioni presidenziali;
il rapporto finale dell'inchiesta istituita l'anno precedente dal presidente L.B. Johnson sulla rivolta dei negri imputa le sommosse a "discriminazione e segregazione razziale nell'ambito delle assunzioni, dell'istruzione e dell'attribuzione degli alloggi" e conclude che, per evitare ulteriori disordini, è necessario che il governo faccia massicci investimenti per la creazione di nuovi posti di lavoro, per alzare il livello dell'istruzione e per eliminare gli slum.


Aprile
Memphis (TENNESSEE), viene ucciso M.L. King; si diffonde una nuova ondata della rivolta nera;
sebbene la sua morte convinca il Congresso a passare un Open Housing Law che proibisce la discriminazione razziale nella vendita o nell'affitto di abitazioni, non viene fatto quasi niente per mettere in pratica le raccomandazioni della commissione d'inchiesta.
Molti bianchi, spaventati dalle sommosse urbane e dalla combattività dei nazionalisti negri, diventano indifferenti o ostili alle richieste dei negri. Inoltre l'inflazione e le necessità della guerra in Vietnam riducono le risorse disponibili per i programmi sociali.
L.B. Johnson mostra il suo costante interessamento per l'uguaglianza razziale attribuendo per la prima volta le cariche di giudice della Corte Suprema e di ministro a dei negri, rispettivamente a Thurgood Marshall e a Robert C. Warren (ministro dello Sviluppo territoriale).

In vista delle elezioni presidenziali, la guerra in Vietnam diventa l'argomento predominante nella campagna elettorale.
Produce anche serie divisioni all'interno del Partito democratico.
I dirigenti del partito e i leader sindacali sostengono la candidatura dell'erede politico di L.B. Johnson, il vicepresidente Hubert Humphrey che è favorevole alla guerra;
i democratici pacifisti dall'altra parte dividono il loro sostegno fra McCarthy e R.[Bob] Kennedy che, sia pure in ritardo, è entrato in lizza quando McCarthy ha dimostrato la vulnerabilità del presidente.



Maggio
R.[Bob] Kennedy vince le primarie dell'Indiana;
con Hubert Humphrey fuori dalle primarie, Mc Carthy e R.[Bob] Kennedy combattono un lungo duello che si protrae fino all'inizio del mese successivo;

inizio dei dialoghi per la pace nel Vietnam a Parigi;

introduzione del Civil Rights Act;

Giugno
4
, Los Angeles (CALIFORNIA), alle primarie californiane R.[Bob] Kennedy vince di stretta misura.
5, nella sua ora di trionfo, purtroppo, viene ferito mortalmente da Sirhan Sirhan, un immigrato giordano sconvolto dal sostegno che R.[Bob] Kennedy ha dimostrato per Israele.

Lungi dal trarre vantaggio dalla morte di R.[Bob] Kennedy la candidatura di Mc Carthy s'indebolisce a causa della sua lontananza dalle folle e dalle sue dichiarazioni ambigue e donchisciottesche.

Luglio
, Stati Uniti e Unione Sovietica formano un trattato di non proliferazione nucleare che impegna i sottoscrittori a non fornire armi nucleari a paesi che non ne siano già in possesso.
Lo stesso giorno entra in vigore l'Immigration and Nationality Act (1965) che introduce un sistema di preferenze che non favorisce nessuna nazionalità in particolare ma determinate categorie specifiche:
- parenti non diretti di cittadini americani,
- persone in possesso di speciali capacità e qualifiche ricercate dai datori di lavoro americani,
- profughi.
La legge non provoca un aumento dell'immigrazione totale.
. Essa pone un limite annuale di:
- 170.000 unità per i paesi al di fuori del continente americano;
- 120.000 unità per i paesi americani;
- 20.000 da ogni singolo paese.
Poiché i parenti stretti di cittadini americani non sono soggetti alle limitazioni globali, l'immigrazione annuale può però eccedere la cifra nominale di 290.000.
[In pratica, gli arrivi annuali durante il decennio 1968-78 saranno dell'ordine delle 400.000 unità.]
La legge:
- aumenta un po' la proporzione degli immigranti provenienti da quei paesi dell'Europa meridionale e orientale un tempo discriminati,
- riduce l'entrata dal Canada e dal Messico, sebbene continui il problema degli illegali,
- produce un forte aumento nell'immigrazione asiatica.

Agosto
Chicago, alla convenzione democratica la nomination viene data a Hubert Humphrey; tuttavia ciò intensifica le divisioni in seno al partito.
Nel frattempo i repubblicani designano come loro candidato alla presidenza R.M. Nixon la cui carriera politica sembrava finita dopo il suo infruttuoso tentativo di diventare governatore della CALIFORNIA nel 1962.
Anche se non si pronuncia esplicitamente a proposito del Vietnam, R.M. Nixon promette di portare a una pronta e onorevole fine il conflitto. Egli fa anche tesoro della diffusa preoccupazione a proposito della criminalità e delle lotte civili sottolinenado il tema della "legge e ordine", frase generalmente interpretata come signficativa di un atteggiamento meno comprensivo nei confronti dei diritti civili per i negri.
Nella speranza di guadagnare il sostegno vincente dei bianchi del Sud tradizionalmente democratico, egli accetta Spiro Agnew, il governatore conservatore del MARYLAND, come candidato alla vicepresidenza.
Questa "strategia per il Sud" è dettata principalmente dalla decisione di George Wallace, governatore democratico dell'ALABAMA, di partecipare alle elezioni come candidato di un partito americano indipendente.
Il razzismo conservatore di George Wallace ha avuto una presa molto profonda non solo al Sud ma anche fra gli operai del Nord. Egli perde perde però parte del sostegno scegliendosi come compagno l'aggressivo gen. Curtis Le May, ex capo di S.M. dell'aeronautica militare, che minaccia di "bombardare il Vietnam del Nord fino a che non sia tornato all'età della pietra".
Perfino con questo handicap sembra possibile che George Wallace raccolga abbastanza preferenze da poter impedire ai candidati dei due maggiori partiti di ottenere una maggioranza elettorale.
L'aspetto principale della campagna è la ripresa, sia pure in ritardo di Hubert H. Humphrey.
Apparentemente condannato dopo la disastrosa convenzione di Chicago, la sua candidatura riceve un grande sostegno proprio prima delle elezioni quando L.B. Johnson annuncia la completa cessazione dei bombardamenti americani sul Vitenam del Nord.

Novembre
6
, il repubblicano R.M. Nixon viene eletto 37° presidente degli Stati Uniti, anche se con una leggera maggioranza rispetto al democratico Hubert H. Humphrey, ponendosi subito come obiettivo principale la guerra nel Vietnam;

Elezioni presidenziali
 
voto popolare
voto elettorale
. R.M. Nixon (Repubblicano)
31.770.237
301
. Hubert H. Humphrey (Democratico)
31.270.533
191
. George Wallace (Indipendente)
9.906.141
46

[George Wallace ha raccolto quasi dieci milioni di voti e conquista cinque stati del Sud, la miglior prova del candidato di un terzo partito dai tempi di R. La Follette nel 1924.]

 

 

Gli anni Cinquanta e Sessanta hanno visto una nuova ondata di fusioni, specialmente nelle industrie tecnologicamente avanzate che richiedono amplissimi capitali.
La proporzione del totale dei beni societari di duecento fra le più importanti industrie è aumentato dal 47,2% del 1947 al 60,9% del 1968.
Una grande quantità di industrie, principalmente automobilistiche, dell'allumino, chimiche, aerospaziali, elettroniche, delle sigarette e della carne sono cadute sotto il controllo di un piccolo numero di grossi produttori.
Gruppi giganteschi come:
- General Motors,
- Du Pont,
- Lockheed,
- IBM (International Business Machines),
- AT&T (American Telephone and Telegraph)
hanno la tendenza ad entrare in nuove produzioni e ad acquisire filiali estere.
La ragione principale per questo nuovo movimento di fusione è che solo i gruppi molto grandi possono permettersi le enormi spese necessarie per la ricerca e lo sviluppo della tecnologia più sofisticata e perfino loro dipendono pesantemente dal finanziamento governativo.
Queste esigenze economiche spingono ad attuare significative modifiche nella politica federale antitrust.
Sebbene il ministero della Giustizia e la commissione federale per il commercio si avvalgano dell'autorità conferita dal Celler-Kefauver Antimerger Act (1950) per bloccare le fusioni orizzontali che diminuirebbero notevolmente la competitività, questi organismi tendono a consentire la maggior parte delle fusioni purché non alterino i preesistenti rapporti di forza sul mercato.

Lo stesso anno, dopo un'ulteriore divergenza a proposito della direzione e degli scopi finali del movimento dei lavoratori, Walter P. Reuchter stacca dall'AFL-CIO i suoi United Automobile Workers.

Scuola: quando vi sono dimostrazioni tumultuose, dirompenti e a volte violente nei campus di tutto il paese, il bersaglio è costituito dall'intero sistema socioeconomico americano e dall'università come microcosmo di tale sistema.
Le autorità universitarie, intimidite e confuse dall'agitazione, rispondono con una varietà di concessioni:
- allentano i requisiti necessari all'ammissione (l'Università di New York li abolisce addirittura),
- fanno un gesto "significativo" introducendo corsi di "studi neri",
- concedono la partecipazione alle organizzazioni amministrative dell'università a rappresentanze studentesche,
- aboliscono i programmiROTC che addestrano gli studenti a diventare ufficiali dell'esercito.
[Tuttavia, il declino dell'attivismo studentesco all'inizio degli anni Settanta sarà dovuto meno a questi cambiamenti che alla fine della leva obbligatoria nel 1973 e a una situazione economica più incerta che farà concentrare la mente degli studenti sulla sicurezza dell'occupazione.]

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1968
anni '60, conduce una lotta contro i movimenti della nuova sinistra e quelli delle minoranze etniche;

 

 

 

 

CIA
(Central Intelligence Agency)
- Agenzia centrale d'informazione -
- Direttore: Richard Helms (1966 giu-feb 1973)

1968
-

 


 

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1968
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1968
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1968
-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1968
-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1968
-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1968
-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1968
-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1968
-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1968
-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1968
-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1968
-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1968
-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1968
-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1968
-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1968
-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1968
-


[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1968
-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1968
-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1968
-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1968
-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1968
-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1968
-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1968
-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1968
-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1968
-

[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1968
-

[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1968
-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1968
-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1968
-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1968
-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1968
-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1968
-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1968
-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1968
-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1968
-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1968
-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1968
-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1968
-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1968
-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1968
-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1968
-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1968
-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1968
-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1968
-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1968
-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1968
-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1968
-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1968
-


[49] ALASKA [dal 3 gennaio 1959] - cap. Juneau
[Territorio autonomo dal 1912.]
Governatore
-
-

1968
-

[50] HAWAII [dal 21 agosto 1959] - cap. Honolulu
[Territorio autonomo dal 7 luglio 1898.]
Governatore
-
-

1968
-


a

 

 


 
1968
GRANDI ANTILLE
- Presidente del consiglio di stato
F. Castro Ruz
(1959 - 2007)
[capo dello stato e primo ministro]
Partito unico: Partito comunista cubano.
1968
-
Haiti
- Dittatore
François Duvalier ["papà Doc"] (1957 - 1971)
[regime terroristico]
1968
attua una spietata repressione dei movimenti e degli avversari politici perpetrata dal suo esercito privato i tontons macoutes (spauracchi);
- Presidente della repubblica
Joaquín Balaguer
(1966 -1978)
[PRSC (Partido reformista social cristiano), di destra]
[governo dittatoriale]
1968
formalmente nel rispetto della legalità, in realtà facendo ricorso a sistemi polizieschi che svuotano di significato le istituzioni rappresentative, il presidente instaura un governo dittatoriale;
l'opposizione "legale", alquanto eterogenea, si coalizza dal centro-destra alle sinistre intorno alla figura dell'ex presidente Juan Bosch, ma è rappresentata altresì da nuclei guerriglieri ancora embrionali, d'ispirazione castrista;
- Primo ministro
Hugh Shearer
(1967 - 1967)
[JLP]
[JLP (Partito laburista della Jamaica), conservatore]
1968
-


1968
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
?
(? - ?)
- Ministro dell'interno
Luis Echeverría Alvarez
(1964 - 1969)
[PRI (Partido Revolucionario Institucional)]
[dal 1953 è stato concesso il voto alle donne.]

1968
Ottobre
3
, Città di Messico: alla vigilia delle Olimpiadi, l'improvviso e drammatico sommovimento delle agitazioni studentesche e degli episodi di guerriglia urbana e contadina culmina nell'eccidio di piazza delle Tre Culture;




1968
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1968

-



1968
Guatemala
[formalmente indipendente dal 1847]
- Presidente
?
(1966 lug - 1970)
[Governo semidittatoriale di centro destra]
1968
il governo si trova a dover fronteggiare un deciso movimento di guerriglia di estrema sinistra;
dopo l'assassinio di militari americani, viene ora ucciso l'ambasciatore degl Stati Uniti;


1968
- Presidente
J.M. Lemus
(1957 - ?)
1968
il Partido de Conciliación Nacional (conservatore e strettamente legato ai comandi militari) mantiene ininterrottamente la presidenza e il controllo del paese;

1968
Honduras
- Presidente
gen. O. López Arellano
(1963 - apr 1974)
[Dittatura militare]
[dal 1951 il paese è inserito (carta di San Salvador) nella "Organizzazione degli stati dell'America Centrale".]
1968
-
Belize [Honduras Britannico]
[dal 1964 la colonia britannica gode dell'autonomia interna.]
1968
l'indipendenza, rivendicata dal People's United Party, partito di governo, è ritardata dalle rivendicazioni annessionistiche che sul paese avanzano il Guatemala e il Messico;


1968
- Presidente
Anastasio Somoza [Tachito]
(1967 - ?)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza la quale poggia sulla "guardia nacional", una sorta di milizia pretoriana, armata e organizzata dagli Stati Uniti fin dall'insurrezione di A.C. Sandino.]
1968
l'opposizione è rappresentata da una coalizione di partiti clandestini e dal Fronte di liberazione nazionale sandinista, che conduce la lotta armata;


1968
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1968
-

1968
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1968

-





1968
- Presidente
?
(1957 mag - ?)
[dal 1966 è attivo nel paese il movimento armato di sinistra FARC (Fuerzas armadas revolucionarias de Colombia).]
1968
una giunta militare si è accordata con i due partiti tradizionali liberali e conservatori, costituitisi nel Fronte nazionale, su una riforma costituzionale che prevede per un periodo di dodici anni la ripartizione paritetica degli eletti al congresso fra i due partiti e un'alternanza dei loro candidati alla presidenza;
questo nuovo assetto istituzionale non ha però rimesso in discussione né l'egemonia dei gruppi d'interesse statunitense (a cominciare dall'United Fruit Company) e della grande proprietà latifondista ancora presente in forze, né la tradizionale vocazione al "caudillismo" dei vari capi dell'esercito, ispiratore della linea repressiva verso i movimenti di sinistra venuti alla ribalta negli ultimi anni e che hanno scelto in alcuni casi la strada della guerriglia.

Agosto
Paolo VI compie un viaggio nel paese, nonostante
essere stato dissuaso dal compierlo e dal farsi complice del potere e dello stato di cose esistente da:
- sindacati cristiani,
- sezioni nazionali del "movimento Camillo Torres" (prete guerrigliero),
- monsignor German Guzman,
- detenuti politici della "prigione-modello" di Bogotà,
- portavoce dell'esercito di liberazione nazionale della Colombia, Saul Rivas-Rivas,
e i loro appelli (riferiti ad Alain Gheerbrandt) sono stati sostanzialmente tutti eguali.
Pronuncia il suo discorso.

1968

- Presidente della repubblica

R. Leoni
(1964 - 1968)
[Acción democrática]
1968
anche se nel corso degli anni Sessanta si è intanto sviluppato, tra i ceti medi e intellettuali urbani, un movimento guerrigliero d'ispirazione castrista, la "restaurazione democratica" operata dagli ultimi due presidenti ha incanalato l avita depolitica del paese entro le regole del gioco parlamentare, imperniato sul sistema bipartitico dei laburisti di AD (Acción democrática) e dei cristiano-sociali (conservatori) del COPEI (Comité de organización política electoral independiente);


1968
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra IV
(1960 - )
["velasquismo"]
J.M. Velasco Ibarra V
(1968 - 1972)
["velasquismo"]
[sarà deposto anche questa volta prima della scadenza del mandato]
1968
il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari;




1968
(Repubblica indipendente dal 1827)

- Presidente della repubblica

F. Belaünde Terry
(1962 - 1968)
[PAP (Partido de Acción Popular)]
gen. J. Velasco Alvarado
(1968 - ?)
1968
Ottobre
3
, il gen. J. Velasco Alvarado sale al potere con un colpo di stato; pur rivendicando un'ideologia equidistante dal marxismo e dal capitalismo, imprime al nuovo regime un indirizzo marcatamente rivoluzionario;
in poco meno di sette anni il "socialismo militare" statizzerà gran parte dell'economia del paese, in particolare l'industria petrolifera e quella mineraria, aperte alla partecipazione operaia;


1968

- Presidente della repubblica

gen. R. Barrientos
(1966 - 1969)
[appoggiato dalla Falange boliviana]
[regime militare di destra ]
1968
il regime viene invano contrastato dalle continue tensioni sociali del paese.

1968

- Presidente della repubblica

Eduardo Frei Montalva
(1964 - 1970)
[Democrazia cristiana]
- Ministro della sanità
-

1968
mentre la redistribuzione delle terre non viene portata a termine e anche il progetto di nazionalizzazione delle miniere di rame rimane in pratica inoperante, il partito al potere si è diviso in due correnti: una "destra" moderata e una "sinistra" progressista;

1968
Guyana Britannica
(indipendente dal 1966)
[I conflitti etnico sociali oppongono:
- PPP (People's Progressive Party), maggioranza indiana, marxista;
- PNC (People's National Congress), consistente minoranza nera, socialista, al potere dal 1964
- UF (United Force), minoranza bianca.]

- Presidente della repubblica

?
(? - ?)
[PNC]
1968
-


1968
Suriname
(olandese)
[dal 1954 gli è stata concessa piena autonomia, con lo stato di paese indipendente e a regime di autogoverno nell'ambito dei Paesi Bassi.]

- Governatore

?
(? - ?)
1968
contrasti razziali tra:
- NPK (Alleanza nazionale dei partiti), formazione di maggioranza appoggiata dalla popolazione nera e meticcia, favorevole alla piena indipendenza;
- PRP (Partito riformista progressista), appoggiato dalla popolazione di origine asiatica, che, temendo una politica discriminatoria da parte dei neri, sostiene la continuazione del regime di semidipendenza.



1968
[dal 1946 integrata alla metropoli come dipartimento d'oltremare.]

- Governatore

?
(? - ?)
1968
dal 1966 ha assunto una rilevante importanza strategica in seguito alla creazione di un centro spaziale lungo la fascia litoranea tra Kourou e Sinnamary.


1968

- Presidente ad interim

mar.llo A. da Costa e Silva
(1964 mar - 1969)
1968
Gennaio
continua la repressione, diretta soprattutto contro la sinistra e contro i settori dissidenti della chesa cattolica, raggiunge forme particolarmente violente, avvalendosi in modo sistematico della tortura, del terrorismo, dell'assassinio politico (opera quest'ultimo della famigerata organizzazione paramilitare "Mão Branca");
per darsi una parvenza di legalità il regime ha creato due partiti ufficiali:
- ARENA (Aliança da Renovação Nacional), di governo,
- MDB (Movimento Democratico Brasileiro), di opposizione;


1968

- Capo dello stato

gen. Alfredo Stroessner Mattiauda
(1954 - 1989)
[del Partito colorado]
[dopo il golpe, permane lo stato d'assedio]
1968
il ricorso alla tortura è sistematico, gli oppositori sono incarcerati o costretti all'esilio, le epurazioni sono la norma nello stesso partito che sostiene il presidente;
viene emanata una nuova costituzione;


1968

- Presidente

?
(? - ?)
?
(? - ?)
1968
ritornano i militari (J.C. Ongania, R.M. Levingstone, A.A. Lanusse)



Patagonia
1968
-

1968
- Presidente
J.P. Areco
(1967 - 1972)
[partito conservatore]
1968
Montevideo,

 



1968
Mongolia
(Repubblica popolare)
-
?
(? - ?)
[dal 1921 la vita politica è dominata dal partito unico comunista, il PRPM (Partito rivoluzionario del popolo)]
1968
-

1968
CINA
Repubblica Popolare Cinese
Grande rivoluzione culturale proletaria
o
Rivoluzione culturale cinese
1966-1976

- Presidente della repubblica
[carica formalmente abolita nel 1958]

?
(? - ?)

- Primo ministro

Chou En-lai
(1949 - 1976)

- segretario generale del PCC
?
(? - ?)
[Prima costituzione]

1968
Ottobre
Liu Shao-chi viene espulso dal Partito comunista cinese.

TIBET [dal 1962 annesso dalla Cina]
1968
-
Repubblica di Cina
(Repubblica nazionalista)

- Presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1949 - 1975)

- Primo ministro

-

[Cina nazionalista nell'isola di Taiwan (Formosa): capitale Taipei; riconosciuta dagli Stati Uniti e dai loro alleati, occuperà il seggio dell'Onu fino al 1971.
Durante la guerra di Corea la sicurezza del regime nazionalista viene garantita dalla VII flotta statunitense.]
1968
Un patto di reciproca sicurezza tra Stati Uniti e nazionalisti assicura a questi ultimi la copertura anche nucleare di Washington, mentre l'esercito del Kuomintang (KMT) viene rifornito di armi e addestrato da consiglieri statunitensi.
Ha un ruolo cardine di presidio anticomunista, durante il periodo "caldo" della guerra del Vietnam e della rivoluzione culturale cinese.


a


1968


Choson
(Repubblica Democratica Popolare di Corea – a Nord)
[con capitale Pyongyang, nell'orbita sovietica.]
- Presidente
Kim Il Sung
(1948 set - 1972)
[segretario del Partito dei lavoratori (partito unico)]
1968
-
DAE HAN
(Repubblica di Corea – a Sud)
[con capitale Seoul (sotto l'egida statunitense)]
- Presidente
gen. Park Chung Hee
(1963 ott - ?)
[Partito democratico-repubblicano]
1968
accentua la dipendenza del paese dagli Stati Uniti, esasperando le tensioni interne;

a


1968
Pakistan
(repubblica islamica a prevalenza musulmana)
- Capo del governo e capo dello stato
gen. Ayub Khan
(1958 - 1969)
Seconda fase - dispotismo militare illuminato (1958-69)
continua, nel quadro di una ferrea legge marziale, l'esperimento di "democrazia guidata";
- Pakistan occidentale: Partito repubblicano;
- Pakistan orientale: Fronte unito e la Lega Awami (espressione dell'autonomia bengali); fra il 1948 e il 1961, questa parte del paese si è vista assegnare soltanto il 22,1% dei 1130 milioni di rupie investiti nei piani di sviluppo sebbene essa abbia fornito il 50% delle esportazioni;
1968
-

a


1968
Unione Indiana
(repubblica federale a prevalenza indù)
- Primo ministro
Indira Ghandi
(1966 - 1977)
[Partito del Congresso]
dal 1950, staccatosi dalla metropoli, il paese si è dato una costituzione repubblicana e federale a regime parlamentare;
lingua ufficiale: hindi;
1968
il Partito del congresso ha solo la maggioranza relativa;
invano il premier ha tentato di salvaguardare l'unità politica del partito rovesciando con un colpo di forza i governi di sinistra del Bengala Orientale e dell'Uttar Pradesh;
arriva una nuova flessione elettorale a vantaggio delle destre a cui il premier risponde con un graduale spostamento a sinistra, procedendo alla nazionalizzazone delle maggiori banche del paese;

a


1968
Guerra del Vietnam
[Contingente USA nel Vietnam:
- 1965, 125.000 uomini;
- 1967, 400.000 uomini.]
1968
primavera, i guerriglieri del FNL, appoggiati ormai sempre più dall'esercito del Vietnam del Nord scatenano un'offensiva che, pur non abbattendo totalmente il dispositivo statunitense nel Vietnam del Sud, dimostra la vanità delle iniziative fino ad ora intraprese dagli Stati Uniti e l'inefficacia dell'impiego di oltre 700.000 uomini, della più raffinata e costosa tecnologia militare e dei massicci bombardamenti sul nord e sul sud;
il successo dell'offensiva vietnamita suscita una vasta eco nella contestazione giovanile (soprattutto sul "maggio francese") ed il presidente Johnson annuncia il proprio ritiro dalle prossime elezioni presidenziali e la decisione di aprire trattative a Parigi sia con il governo del Vietnam del Nord sia con i guerriglieri;
le trattative si trascineranno per circa cinque anni mentre la guerra continua la sua opera di distruzione;

1968
Repubblica Democratica del Vietnam
(dal 2 settembre 1945)
[dal 1962, a Saigon si è insediato un comando militare nordamericano.]
- Presidente
Ngo Dinh Diem
(1963 nov - ?)
1968
-

a

 






1968
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901 - 1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;
[dal 1.1.1946 ha rinunciato alle proprie prerogative divine pur di salvare l'istituto monarchico.]



[Nuova costituzione dal 1° gennaio 1946;
a ricostruzione ormai conclusa, continua (dal 1948) a governare il Partito conservatore al quale si oppongono:
- socialisti (uniti dal 1955 al 1959) che costituiscono lo schieramento egemone dell'opposizione;
- comunisti, con modestissime fortune elettorali;
- buddhisti del komei-to.]
- Primo ministro
Sato
(1964 - 1972)

1968
il paese sta entrando tra le massime potenze mondiali alle spalle soltanto di Stati Uniti e URSS;

a


1968

Filippine

-
-
l' "Esercito popolare di liberazione" (Huk), duramente represso dalle truppe governative e ridotto a poche sacche di resistenza durante gli anni Cinquanta, riorganizzatosi agli inizi degli anni Sessanta, riprende una forte attività di guerriglia che crea non poche difficoltà al regime di Marcos.
1968
-

a


1968

Indonesia

-
-
1968
la CIA dà l'apporto finanziario, organizzativo e propagandistico nel colpo di stato in Indonesia contro Soekarno;

a




LA NUOVA AFRICA

1968
["provincia" spagnola dal 1958, comprende l'ex colonia Rio de Oro e la regione di Saguia el Hamra, meno la zona di Tarfaya ridata al Marocco; ]
-
-
1968
-


1968
MAROCCO
[[indipendente dal 1956, con l'eccezione delle plazas di Ceuta e Melilla, di Ifni e del cosiddetto Sahara spagnolo, ma compresa anche la città di Tangeri.]
Hasan o Hassan II
-

(Rabat 1929 - 1999)
figlio di Maometto V [Sidi Muhammad Ibn Yusuf];
1960, nominato dal padre, diventa capo delle forze armate e vice presidente del consiglio;
1961-99, re del Marocco;
in successione al padre;
nel 1962 applica la costituzione parlamentare e una riforma agraria;
nel 1963 è coinvolto nella crisi interna del partito Istiqlal (scissione della destra filomonarchica a lui legata);
nel 1965, implicato nell' "affare Ben Barka" tenta di consolidare l'autorità monarchica appoggiandosi dapprima agli ambienti militari; scioglie il parlamento;

dal 1965 il parlamento è sciolto;

1968
-


1968
Repubblica d'Algeria
[indipendente dal 1° luglio 1962]
- Presidente della repubblica
col. H. Boumedienne
(1965 - ?)
- Primo ministro
-
 
1968
il presidente della repubblica continua nella linea socialista e neutralista;

1968
[indipendente dal marzo 1956, repubblica dal 1957]
- Presidente della repubblica
H. Bourghiba
(1957 - 1987)
[del Neo-Destur]
1968
scioperi studenteschi;

Maggio
Siria e Tunisia rompono le relazioni diplomatiche per le divergenti posizioni sulla "Questione palestinese";


1968
Regno Unito di Libia
(24 dicembre 1951)
[iniziate le ricerche petrolifere nel 1955, dal 1960 è iniziata la produzione su scala industriale del petrolio.]
Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;
1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia (Idris I);
[monarchia costituzionale];

1968
-



1968
Egitto
[repubblica dal 18 giugno 1953]
[1958-61, ha fatto parte della RAU (Repubblica Araba Unita)]
- Presidente
Giamal Abdel Nasser
(1961 - 1970)
-
-
1968
-

 



1968
[indipendente dal 1° gennaio 1956;
- aderisce alla Lega araba - ]
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
Ismail al-Azhari
(1968 - 1969)
1968
il paese vive un difficile processo di assestamento;
nello sfondo c'è la guerriglia secessionistica delle popolazioni del sud del paese (Sudan African National Union, Southern Front, Anaya-Nya);




1968
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896;
provincia d'oltremare portoghese dal 1951, strettamente integrata alla metropoli;
servendosi come base della vicina Guinea ex francese, dal 1962 opera il PAIGC (Partido Africano para a Independencia de Guiné e Cabo Verde) fondato da A. Cabral e altri 6 anti-imperialisti.]
-
?
(?-?)

1968
[1967-68, la guerriglia si trasforma in una vera e propria guerra di movimento, condotta da un esercito regoalre e ostenuta da una rete di milizia locale.
Contemporaneamente si viene sviluppando la nuova organizzazione politica ed economica delle zone liberate, con la formazione di comitati di villaggio, con la creazione di ospedali, scuole, magazzini del popolo, con la differenziazione delle colture.]

Febbraio
5
, il PAIGC si impadronisce di Fort Madina Boé e libera il sud della Guinea-Bissau;



1968
[indipendente dal 29 novembre 1960, sotto la direzione del Partito del popolo mauritano (ex Partito del raggruppamento mauritano di Ould Daddah) che ha assunto la funzione di "guida del paese" ma non riesce ad eliminare i contrasti interni tra mauri e negri.]
   
1968
Marzo
mentre i contrasti interni tra mauri e negri si sono aggravati con l'adozione dell'arabo come lingua ufficiale (1966), in politica estera il paese aderisce all'Organizzazione degli stati rivieraschi del Senegal;


1968
[indipendente dall'agosto 1960 e promotore dal 1961 del progetto di Unione della Senegambia; costituzione presidenziale dal 1963; scioglimento dell'opposizione in favore del partito unico UPS (Union Progressiste Sénégalaise) dal 1964. ]
- Presidente della repubblica
Léopold Sédar Senghor
(1960 ago - 1980)
- Primo ministro
-
1968
Marzo
associata dall'aprile 1967 con la Gambia, entra ora a far parte dell'Organizzazione degli stati rivieraschi del Senegal;

Giugno
moti di piazza;

Scoppia una rivolta (1968-69) studentesca legata alle lotte dei contadini e agli scioperi e occupazioni di fabbriche da parte dei lavoratori. Il governo fa presidiare l'università. I sindacati proclamano uno sciopero generale e nazionale. Il governo impiega a Dakar le forze armate per stroncare la rivolta di lavoratori e studenti.

1968
[l'ex Sudan francese è indipendente con la nuova denominazione dal settembre 1960]
- Presidente
Modibo Keita
(1960 - 1968)
[UDS (Union démocratique soudanaise)]
cap. Yoro Diakité
(1968 set - set 1969)
[il presidente dal 1967 ha pieni poteri]

1968
Settembre
21
, un colpo di stato militare rovescia il presidente consegnando il governo a un Comitato di liberazione nazionale dell'esercito, con a capo il capitano Yoro Diakité (1968-69);
dà vita all'Organizzazione degli stati rivieraschi del Senegal, con la Guinea, il Senegal e la Mauritania;

Novembre [?]
19
, il col. Moussa Traoré dell'esercito del Mali rovescia con un colpo di stato il governo di Modibo Keita, dopo deci anni di "marxismo africano" che lasciano il Mali sulle stesse fondamenta semicoloniali francesi, nonostante speranze, promesse e tentativi.




1968
[indipendente dall'agosto 1960]
- Dittatore
ten.col. Sangoulé Lamizana
(1966 gen - ?)
[dopo il colpo si stato militare del gennaio 1966]

1968
-


1968
[indipendente dal 3 agosto 1960]
- Presidente
Hamani Diori
(1960 - 1974)
[Parti progressiste nigérien]
[il Parti progressiste nigérien è divenuto partito unico dopo la messa al bando della formazione d'estrema sinistra "Sawaba" (Libertà)]
1968
Dicembre
3
, fallisce un tentativo di colpo di stato per rovesciare il presidente Diori;

1968
[indipendente dal settembre 1958]
- Presidente
Sékou Touré
(1958 - ?)
[leader del PDG (Parti dèmocratique de Guinée)]
1968
privata d'ogni appoggio tecnico-finanziario da parte della Francia e degli Stati Uniti, si accosta all'URSS e al blocco orientale, assumendo una direzione interna di tipo socialista;
dopo aver patrocinato l'OUA (Organizzazione dell'unità africana), abbraccia risolutamente la causa della lotta anticolonialista e antimperialista, dando asilo e sostegno ai principali movimenti di liberazione africani, fra i quali quello della Guinea portoghese (PAIGC);



1968
[dall'agosto 1958 è indipendente,
dal 1960 fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane, dal 1962 è una repubblica presidenziale e dal 1963 è associata al MEC;
dal 1966, nel Ciad settentrionale, opera dal 1966 il FROLINAT (Front de Libération National du Tchad), movimento di guerriglia antifrancese delle tribù nomadi musulmane.]
- Presidente
François Tombalbaye
(1962 apr - 1975)
[Partito progressista del Ciad]
1968
le truppe francesi fedeli a François Tombalbaye, trascinano da un villaggio all'altro la testa insanguinata di Ibrahim Abatcha fondatore del FROLINAT;
Ibrahim Abatcha viene sostituito da Abba Siddick (un ex collaboratore di François Tombalbaye) fuggito in Libia.






1968
[indipendente dall'ottobre 1961]
- Presidente
F. Houphouët-Boigny
(1961 - ?)
[RDA]
[RDA (Rassemblement Démocratique Africain)]
1968
il regime di F. Houphouët-Boigny conduce all'interno una politica di accentramento autoritario mentre in politica estera si allinea con i regimi moderati dell'Africa ed apre il paese agli investimenti occidentali;


1968
[indipendente dal 1° agosto 1960 ma resta fortemente instabile.]
- Presidente
Kouandete
(1967 dic - ?)
- Capo dello stato
col. Alley
(1967 dic - ?)
- Primo Ministro
-
1968
-




1968
[indipendente da aprile 1960, come dominion del Commonwealth britannico, ma sempre dominata dal Sierra Leone People's Party, partito filobritannico di Albert Margai.]
- Capo di stato
col. Juxon-Smith
(1967 - apr 1968)
Siaka Stevens
(1968 apr - ?)
[All Congress Party (Congresso del Popolo)]
- Primo ministro
Siaka Stevens
(1967)
-
1968
Aprile
con un secondo colpo di stato militare il potere passa all'opposizione democratica rappresentata da All Congress Party (Congresso del Popolo) del premier Siaka Stevens il quale s'impegna a trasformare il paese in repubblica conducendo una dura epurazione contro le forze oligarchiche;

1968
Liberia
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847]
-
-
1968
repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono, dalla fine della prima guerra mondiale è diventata una dipendenza economica degli Stati Uniti che si sono assicurati importanti concessioni per lo sfruttamento delle piantagioni di caucciù attraverso la società Firestone;
il paese mira ora a diventare uno dei maggiori "paradisi fiscali" del mondo fornendo la propria "bandiera ombra" alle flotte mercantili private di ogni nazionalità; partito di governo è il True Whig Party che domina la scena politica liberiana da oltre un secolo;

1968
Repubblica del Ghana
[repubblica dal luglio 1960]
- Dittatore
gen. Ankrah
(1966 feb - ?)
1968
-

1968
[già indipendente dall'aprile 1960, è in vigore dal 1963 una costituzione che ha fatto del paese una repubblica presidenziale in cui il potere legislativo è affidato ad un'assemblea nazionale eletta a suffragio universale.]
- Dittatore
ten. col. Eyadéma
(1967 apr - ?)
[dopo il colpo di stato militare nel 1967, ha rovesciato il governo, sospeso la costituzione e sciolta l'assemblea nazionale; tutti i partiti sono stati soppressi.]

1968
-




1968
[indipendente dal 1° ottobre 1960, l'ex Federazione della Nigeria ha assunto la forma definitiva di repubblica il 1° ottobre 1963, ma nel settembre 1966 il col. Gowon ha restaurato la Federazione da cui il 27 maggio 1967 il governatore degli stati orientali, col. Ojukwe, ha proclamato la secessione del territorio ibo fondando la Repubblica del Biafra.]
- Presidente
col./gen. Gowon
(1966 lug - ago 1975)
- Primo ministro
-
1968
Nel corso di uno sciopero generale nel Lagos, per protestare contro le compagnie straniere, i lavoratori dichiarano il proprio appoggio alla guerra contro la secessione del Biafra.


1968
[dal 27 maggio 1967 il governatore degli stati orientali, col. Ojukwe ha proclamato la secessione del territorio ibo dalla Federazione della Nigeria restaurata dal col. Gowon nel 1966.]
- Presidente
col. Ojukwe
(1967 mag - ?)
- Primo ministro
-
1968
il conflitto che ne è seguito è alimentato dalle ingerenze di potenze straniere interessate alle risorse petrolifere biafrane;

Dicembre
Simone de Beauvoir e Jean-Paul Sartre appoggiano la secessione del Biafra.
De Gaulle
approva un piano per la divisione della Nigeria e invia aiuti al Biafra attraverso il Gabon e la Costa d'Avorio (dove alla fine si rifugia Ojukwe).
Tsiranana, presidente del Madagascar, critica l'atteggiamento di Houphouët-Boigny e di J. Nyerere che suggeriscono di riconoscere il Biafra.
Solo alcune ex colonie francesi, Zambia e Uganda, appoggiano la proposta di J. Nyerere all'OUA.
La Nigeria accusa la Gran Bretagna di «suscitare false speranze» negli abitanti del Biafra durante il dibattito sulla guerra alla Camera dei Comuni.
Nella Germania Occidentale i partiti politici appoggiano apertamente il Biafra e lo smembramento della Nigeria. «Radio Nigeria» condanna la Germania Occidentale come «uno dei dei peggiori nemici della Nigeria».
Un tedesco, Steiner, che già aveva preso parte alle guerre coloniali francesi in Vietnam e in Algeria, guida i mercenari "bianchi" tedeschi, inglesi, americani, sudafricani e portoghesi che combattono per il Biafra.
L'Olanda adotta in Parlamento una posizione a favore del Biafra.
L'OUA confuta le accuse di genocidio mosse alla Nigeria.





1968
[indipendente dal 1° gennaio 1960, comprende anche la parte meridionale dell'ex Camerun britannico (quella settentrionale è stata integrata alla Nigeria).]
- Presidente
Ahmadou Ahidjo
(1960 - ?)
1968
il presidente impone al paese un regime autoritario suscitando l'opposizione armata dell'UPC (Union des populations du Cameroun), già alla testa della lotta per l'indipendenza nel decennio 1948-58 ed ora oggetto di pesanti repressioni;
esecuzioni sommarie di militanti dell'UPC;

1968
[questa unica provincia dotata di autonomia amministrativa dal 1964, riunisce i territori Río Muni e Fernando Póo ceduti nel 1778 con il trattato del Pardo dal Portogallo alla Spagna, e da questa costituiti in proprie province nel 1959.]
- Presidente
-
F. Macías Nguema
(1968 ott - ?)
1968
Ottobre
12
, raggiunge l'indipendenza dopo che alla presidenza è stato eletto F. Macías Nguema il quale stabilisce un regime duramente repressivo e autoritario all'interno;
deve fronteggiare sia il separatismo dell'isola di Fernando Póo, sia le mire annessionistiche degli stati confinanti, Camerun e Gabon, sulla parte continentale del paese;


1968
[indipendente dall'agosto 1960]
[l'Unione economico tecnico-doganale con la Repubblica Centrafricana, il Ciad e il Congo Brazzaville, è stata integrata dal 1961 negli accordi costitutivi dell'UAM (Unione africana e malgascia) diventata nel 1965 OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia).]
- Presidente della repubblica
Albert-Bernard Bongo
(1967 - ?)
[Partito democratico gabonese]
[partito unico]

1968
-






[repubblica indipendente nell'ambito della Communauté française dal 1958, fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane e dal 1963 aderisce al MEC e dal 1965 è membro dell'OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia).]
- Dittatore
gen. J.B. Bokassa
(1966 - 1979)
[autoproclamatosi dopo il colpo di stato militare, ha abolito il parlamento, le elezioni e la costituzione, assumendo il comando delle forze armate e il controllo personale dei principali ministeri e instaurando un regime di corruzione e di terrore.]

1968
-





1968
[stato indipendente dal 15 agosto 1960]
- Presidente
A. Massemba Debat
(1963 dic - 1969)
eletto presidente (a suffragio ristretto), imprime al paese un orientamento moderatamente socialista e antimperialista, da un lato varando un piano quinquennale nel settore pubblico, dall'altro rompendo le relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti, nel quadro di un consolidamento dei rapporti con l'ex metropoli e di un avvicinamento all'Unione Sovietica e alla Cina;

1968
Ottobre
10
, in seguito all'esecuzione di Pierre Mulele, il Congo-Brazzaville rompe i rapporti con il governo del gen. Mobutu;






1968
[stato indipendente dal 1960; dal 1965 vige il regime dittatoriale del gen. Mobutu che ha ottenuto l'appoggio delle maggiori potenze occidentali; una forma di presidenzialismo autoritario legittimata dal 1967 da una nuova costituzione.]
- Presidente e Primo ministro
gen. Mobutu
(1966 ott - 27 ott 1971)
[Movimento Popolare Rivoluzionario]
[partito unico]

1968
Giugno
il gen. Mobutu visita il Belgio per prendere nuovi accordi neocolonialisti.

Settembre
il gen. Mobutu partecipa alla conferenza dell'OUA ad Algeri;
30
, al suo arrivo a Kinshasa da Brazzaville, Pierre Mulele partecipa al ricevimento offerto dal comandante dell'esercito congolese; in questa occasione egli afferma che Mobutu è l'erede di Lumumba (notizia su «West Africa» del 12 ottobre).

Ottobre
2
, il gen. Mobutu annuncia l'arresto di Pierre Mulele durante una dimostrazione a Kinshasa, dopo il suo ritorno da Brazzaville.
Il ministro Bambako, di Congo-Léopoldville, ha assicurato a Pierre Mulele la completa amnistia.
«Radio Kinshasa», dal canto suo, annuncia che il gen. Mobutu ha dato a Pierre Mulele la sua "parola di soldato";
9, Kinshasa, Pierre Mulele viene fucilato dopo che Mobutu ha respinto la richiesta di clemenza del magg. Marien Ngouabi.
[il gen. Mobutu aveva promesso al magg. Marien Ngouabi che Pierre Mulele avrebbe goduto di completa libertà una volta lasciata Brazzaville per Kinshasa il 30 settembre.
I sostenitori di Pierre Mulele sono comunque convinti che il complotto per assassinarlo sia stato "legalmente" ordito in giugno, durante la visita del gen. Mobutu in Belgio: da lui e dai suoi padroni belgi.]
A Kwilu, provincia di Pierre Mulele, si registrano "disordini" e vengono inviate truppe congolesi per sedare le dimostrazioni.
L'Algeria, il Togo e la Tanzania condannano l'esecuzione, così come la Costa d'Avorio, il Madagascar e il Niger.

Novembre
le critiche nei confronti di Mobutu per l'esecuzione di Pierre Mulele fanno venire alla luce nuove controversie con le compagnie imperialiste.
I contrasti si accentrano, fra l'altro, su una linea ferroviaria Londra-Rhodesia finanziata dall'IMF e presa in considerazione dalla ditta Lonrho (con molti interessi nell'Africa "bianca").
Il percorso migliore per la ferrovia prevede il passaggio attraverso Kwilu, la "provincia di Pierre Mulele", la cui esecuzione rende il progetto realizzabile. Subito dopo la morte di Pierre Mulele, vengono stipulati nuovi contratti con compagnie (minerarie e bancarie) giapponesi, inglesi, belghe e sudafricane.
Gli amici di Pierre Mulele sono convinti che l'assassinio sia stato deciso dalle grosse multinazionali a vantaggio della propria espansione nello Zaire meridionale, in Zambia e Angola.


Katanga [regione sudorientale]
1968
il separatismo della regione continua a presentarsi vivo;

Novembre
una fornitura di uranio proveniente dalla regione di Shaba (ex Katanga) sotto la giurisdizione di Mobutu, e acquistata da un compratore tedesco occidentale per il tramite della Société Générale des Minerais belga, agente per le vendite all'estero del rame proveniente dallo Zaire, "sparisce" nel tragitto tra Anversa e Genova e finisce in Israele.


1968
Repubblica del Ruanda
[capitale Kigali]
[indipendente dal 1° Luglio 1962.]
- Presidente della repubblica e Primo ministro
Gregoire Kaybanda
(1962 set - 1973)
[Parmehutu (Partito repubblicano)]
1968
il paese è in preda a una sanguinosissima guerra razziale tra baHutu e tutsi (vatussi) attizzata dalle ingerenze del Burundi nella vita politica ruandese;
in conseguenza del peggioramento dei rapporti con il Burundi, giunto al culmine con la fine dell'unione monetaria e doganale, si deteriora anche la situazione interna per il diffondersi dell'inflazione e lo scarso afflusso di capitali;

1968
[indipendente dal 1° luglio 1962 e repubblica dal 1966, è sotto la direzione del partito unico (vatussi) UPRONA (Unità e progresso nazionale).]
- Primo ministro
?
(? - ?)
1968
-

1968
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio secondogenito del principe Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;
nel 1952 ottiene dalle potenze la federazione all'Etiopia dell'Eritrea;
nel 1955 ha emanato una nuova costituzione introducendo il suffragio universale;
nel dicembre 1960 un colpo di stato promosso da un gruppo di ufficiali della guardia e di intellettuali viene subito represso nel sangue;

[nel 1966 la prima costituzione del 1931 è stata emendata con un aumento dei poteri del governo e del parlamento.]
1968
-
ERITREA [annessa come provincia dal novembre 1962]
[è incorporata nell'impero etiope (previa sostituzione del governo autonomo locale con una "amministrazione eritrea" completamente soggetta ad Addis Abeba), mentre continua la guerriglia indipendentistica condotta dal ELF (Eritrean Liberation Front) ]
- Amministratore
?
(1962 nov - ?)

1968
-










1968
[1961, stato indipendente dal 1° luglio 1960]
- Presidente
Ali Shermarke
(1967 - 1969)
[La vita politica è dominata dalla Somali Youth League (Lega dei Giovani Somali)]
1968
accordi somalo-etiopici;

1968
[territorio d'oltremare dal 1946 e dotato di autonomia interna dal 1957, l'ex Somalia Francese ha mutato il nome con un referendum nel 1967;
pur tuttavia fra gli afar, favorevoli al legame con la Francia e da questa appoggiati, e gli issa (somali) propensi ad un'unione con la Somalia si crea una pericolosa tensione;
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo.]
- Presidente
-
1968
-

1968
[protettorato britannico dal 1894, formalmente diviso in quattro regni federati, dal 1955 con uno statuto di parziale autonomia, il paese raggiunge nel 1962 la completa indipendenza nell'ambito del Commonwealth.]
- Presidente
M. Obote
(1966 feb - 1971)
- Primo ministro
-
1968
-

1968
[dal 1962 indipendente nell'ambito del Commonwealth e repubblica dal 1964.]
- Presidente
Jomo Kenyatta [di etnia kikuyu]
(1964 - 1978)
[KANU]
- vicepresidente
Daniel Arap Moi [di etnia kalenjin]
(1967 - ?)
[KANU]
- Ministro degli Interni
-
KANU (Kenya African National Union), partito unico.
1968
la mancata attuazione della riforma agraria è all'origine della scissione nel 1966 dalla KANU (divenuto nel frattempo partito unico) del raggruppametno di sinistra KPU (Kenya Peoples Union) di Oginga Odinga ma anche di una recrudescenza delle tensioni etniche e sociali che spingono il governo su posizioni sempre più moderate;
adducendo ingerenze esterne nella vita del paese, Nairobi rompe con la Cina Popolare e l'Unione Sovietica per avvicinarsi al blocco occidentale;



1968
[repubblica federale nata dall'unione tra Tanganica e Zanzibar il 25 aprile 1964.]
- Presidente
J. Nyerere
(1964 - 1985)
[TANU (Tanganyka African National Union)]
- vicepresidente
A.A. Karume
(1964 - 1972)
[Afro Shirazy (di Zanzibar)]
1968
con la Carta di Arusha del 1967 la repubblica si è data un indirizzo socialista basato, in politica interna, sull'autogestione in campo agricolo e orientato, in politica internazionale, in senso antimperialista e neutralista;

1968
Angola
[territorio d'oltremare portoghese dal 1955]
dall'agosto del 1963 la Conferenza dei Ministri dell'OUA (Organizzazione dell'Unità Africana) ha riconosciuto un "Governo Rivoluzionario dell'Angola" in esilio con a capo Holden Roberto leader del FLNA (Frente Nacional de Libertação de Angola) appoggiato dallo Zaire e in antagonismo con:
- MPLA (Movimento Popular de Libertaçao de Angola) di Mario de Andrade e Agostinho Neto;
- UNITA (União Nacional para a Independencia Total de Angola), di ispirazione moderata, di Jonas Savimbi.
- Governatore
?
(? - ?)
1968
Luglio
il riconoscimento al "Governo Rivoluzionario dell'Angola" in esilio, con a capo Holden Roberto leader del FLNA, viene revocato dall'OUA a favore del MPLA;

L'OUA che ha riconsociuto il FLNA di Holden Roberto appoggiato dalla CIA e finanziato da belgi e francesi, riconisce finalmente anche il MPLA.



1968
[l'ex Rhodesia del Nord è diventata indipendente dal 24 ottobre 1964 prendendo il nuovo nome.]
- Primo ministro
K.D. Kaunda
(1964 - ?)
[UNIP]
il partito UNIP ha ora introdotto il concetto di "umanesimo zambiano", un tipo di socialismo africano;
1968
il vicinato con la Rhodesia razzista condiziona però l'economia zambiana;


1968
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa nel 1893 e quello di Nyasaland nel 1907, è diventata indipendente dal 6 luglio 1964 assumendo questo nuovo nome, e repubblica dal 1966.]
- Presidente
Hastings Kamuzu Banda
(1966 - ?)
[Malawi Congress Party]
- Primo ministro
Hastings Kamuzu Banda
(1964 - ?)
[Malawi Congress Party]
Malawi Congress Party (ex NAC - Nyasaland African Congress), partito unico.
1968
il presidente ha instaurato un regime fortemente autoritario;


1968
[dal 1965 il paese ha proclamato unilateralmente l'indipendenza ed è uscito dal Commonwealth. ]
- Primo ministro
Jan Smith
(? - ?)
1968
la ZAPU-SRANC continua le sue azioni militari;

Marzo
la repressione razziale viene inasprita da varie esecuzioni;

il rev. Ndabaningi Sithole, leader della ZANU (Zimbabwe African National Union), e alcuni dei suoi, internati a Gwelo nel 1966, sono ora internati presso Salisbury mentre la ZANU si riorganizza in Zambia sotto la guida dell'avv. Herbert Chitepo.



1968
Mozambico
[provincia d'oltremare del Portogallo dal 1951;
dal 1964 il FRELIMO (Frente de Libertaçao de Moçambique) fronte unitario di liberazione, fondato dal leader Eduardo Mondlane, è passato alla lotta armata.
Nel 1965, J.C. Gwambe, stretto collaboratore di Eduardo Mondlane, ha fondato a Nairobi il COREMO (Comité revolucionario de Moçambique), fautore di un programma più oltranzista rispetto a quello del FRELIMO tacciato di eccessiva moderazione e tatticismo.]
-  
1968
al II congresso del FRELIMO, tenuto all'interno del paese, viene ritentata con successo l'offensiva precedentemente fallita nel distretto di Tete, dov'è in costruzione la diga di Cabara Bassa.


1968
[indipendente dal 26 giugno 1960]
- Presidente
?
(? - ?)

1968
mantiene buoni rapporti con la ex metropoli e con i paesi francofoni di orientamenteo politico moderato, cui si integra, dal punto di vista doganale entrando nell'OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia);
la vita politica interna è dominata da una coalizione di partiti conservatori (Cartel des Republicains) facenti capo al PSD (Partito socialdemocratico del Madagascar e delle Comore) del presidente Ph. Tsiranana (che opera dal 1956) favorevole a una stretta collaborazione col Sudafrica e col Mozambico portoghese;




1968
Namibia
[l'Onu adotta questo nuovo nome per il territorio dell'ex Africa del Sud-Ovest dal 1918 in pratica, ma con decisioni unilaterali, annesso dal Sudafrica.]
-
1968
-




1968
[repubblica indipendente dal 1965, membro del Commonwealth, con capitale Gaborone;
s'intende sempre la regione a nord del fiume Malopo mentre la parte meridionale (British Bechuanaland) è colonia, dal 1895 annessa alla Colonia del Capo.]
-
1968
-



1968
[(ex Basutoland) divenuto indipendente nel 1966 all'interno del Commonwealth Britannico.]
- Presidente
?
(?-?)
1968
-



1968
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931).]
- Primo ministro
B.J. Vorster
(1966 - 1978)
[nazionalista]
dal 1966 l'Onu ha disposto il ritiro del Sudafrica dall'Africa del Sud-Ovest;
ancora scarsa l'incidenza delle forze progressiste bianche (United Party, Progressive Party, sostenuto dal finanziere Oppenheimer, National United Party);
sono in vigore: Mixed Marriages Act, Immorality Act, Suppression of Comunism Act, Group Areas Act, le leggi di polizia e quelle sulle riunioni sovversive, il Sabotage Bill e una serie di disposizioni che costringono alla clandestinità le organizzazioni politiche africane;
il primo ministro sostiene la secessione razzista della Rhodesia e appoggia l'azione del governo fascista di Lisbona in Angola e Mozambico;
1968
Chris Mokoditwa, segretario del Movimento Universitario Cristiano, afferma di poter contare su mille iscritti.

Febbraio
l' «Unity», organo dell'UMSA (Unity Movement of South Africa), in un articolo preparato da L. Mqotsi (ex membro NEUM (Non-European Unity Movement) che a causa di divergenze con Tabata lascia Lusaka e si stabilisce a Londra), critica l'OUA (Organizzazione dell'unità africana) per non avere riconosciuto il MPLA fin dal 1961 e per avere riconosciuto, al contrario, il GRAE di Kinshasa.

 





1968
LEGA ARABA
Il 22 marzo 1945 è nata al Cairo questa lega fondata da Egitto, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Arabia Saudita e Yemen;
1953, Libia
1956, Sudan
1958, Tunisia e Marocco
1961, Kuwait
1962, Algeria.
Fa parte anche l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), presieduta da Yasir Arafat.
1968
-






1968

[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".
Il solco tra paese reale e paese legale si è approfondito, dopo la guerra arabo-israeliana, con l'afflusso in Libano di profughi e guerriglieri palestinesi.]

- Presidente
Charles Hélou
(1964 - 1970)
[conservatore]
1968
-




1968

[dall'aprile 1946 il paese ha conseguito la piena indipendenza; da febbraio 1958 federazione della Siria e dell'Egitto nella Repubblica Araba Unita (RAU).
La guerra arabo-israeliana le è costata la perdita delle alture del Golan.]

- Presidente
gen. Nur al-Din al Atasi
(1966 - 1970)
[neobaathista radicale]
[imprime alla politica siriana un indirizzo marcatamente dirigistico e filosovietico.]
1968
Maggio
Siria e Tunisia rompono le relazioni diplomatiche per le divergenti posizioni sulla "Questione palestinese";


1968
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba"; dal 1949, dopo l'annessione della Palestina orientale (Cisgiordania) [40.000 kmq di superficie con poco meno di 1 Mne di abitanti], il Regno hashemita del Giordano viene comunemente chiamato Giordania.]
Hussein
(? - ?)
figlio di Talal;
1952-?, re del Regno hashemita del Giordano;

1968
Marzo
31
, battaglia di Karame: il villaggio arabo ad est del Giordano resiste ad un'incursione israeliana: è il successo politico di al-Fath;
re Husayn è costretto a solidarizzare con i palestinesi.




1968
Gerusalemme, "internazionalizzata" dall'ONU, è divisa in due settori: la città vecchia (assegnata alla Giordania) e la città nuova (assegnata a Israele);
contro Israele operano:
- dal 1964 l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), che si è dotata di una sua forza militare (l'Esercito per la liberazione della Palestina) e viene finanziata dalla Lega araba;
- dal 1965 Al Fatah;
- dal 1967 il FPLP (Fronte Popolare per la liberazione della Palestina), fondato dal medico "il dentista" George Habbash, che, guidato da Wadi Haddad, è il primo a stabilire legami internazionali in campo terroristico, ed è ancora più militante di Al Fatah;
[secondo Claire Sterling, in The Terror Network, il dottor Habash è stato persuaso ad agire su scala internazionale dal ricco editore-playboy italiano Giangiacomo Feltrinelli e che è stato col suo denaro che Habash inviò il suo primo commando in Europa Occidentale nel 1968.]
dal FPLP si sono staccati alcuni gruppi ancor più di sinistra, quali il Fronte Popolare-Comando Generale di Ahmed Jibril e il Fronte popolare democratico di Nayef Hawatmeh (circa trecento membri, privo di democrazia e di popolarità);
guerra dei sei giorni (1967): ha consegnato di fatto l'intera Palestina storica a Israele, portando il numero dei profughi palestinesi intorno ai 2 milioni e mezzo e iscrivendo così il problema nazionale palestinese nel quadro più generale degli equilibri strategici del Vicino Oriente;
la tregua ordinata dall'ONU non riesce a consolidarsi e per oltre due anni lungo il "Canale di Suez" continuano a susseguirsi incursioni di commandos, combattimenti d'artiglieria e duelli aerei, mentre l'aviazione israeliana non rinuncia a colpire obiettivi strategici in territorio egiziano; 
si intensifica anche l'azione dei guerriglieri palestinesi contrastata dalle rappresaglie israeliane;
 
- Presidente
?
(? - ?)
- Primo ministro
L. Eshkol
(1963 - 1969)
- Ministro della Difesa
Moshè Dayán
(1963 - 1969)
[parlamento unicamerale (Knesset)]
1968
il primo ministro L. Eshkol continua a sviluppare con successo i rapporti con gli Stati Uniti, l'Europa occidentale e il Terzo Mondo.

La schiacciante vittoria di Israele nel giugno 1967 e la disfatta subita dagli eserciti arabi ha causato l'ascesa delle organizzazioni di guerriglia palestinesi come esercito indipendente del mondo arabo.
Tuttavia il loro significato è più politico che militare e
Israele non si preoccupa seriamente delle attività di guerriglia lungo i nuovi confini.
[Saranno maggiori le perdite che subirà lungo il fronte del "Canale di Suez" durante la guerra di logoramento del 1969-70.]
Il ministro della Difesa israeliano, Moshè Dayán, riesce a tenere quasi del tutto sotto controllo i territori occupati della sponda occidentale del Giordano e Gaza, adottando una linea di consolidamento del dominio economico e politico israeliano, in attesa del momento in cui gli arabi saranno disposti a firmare la pace accettando le condizioni israeliane.
Israele vuole negoziati diretti con gli stati arabi adiacenti, senza sentirsi obbligato a ritirarsi innanzitutto dai territori occupati, in base alla Risoluzione 242 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Di fatto questa risoluzione prevede solo un ritiro parziale e il controllo militare dei territori occupati anche in caso di pace.

Il protrarsi dell'occupazione viene ora sottolineato da un'ondata di colonizzazione in un certo numero di insediamenti militari posti lungo la valle del Giordano.
[La maggior parte di questi verrà in seguito trasferita a coloni civili.]
I metodi di Moshè Dayán nei territori occupati consistono nel trattare con fermezza l'opposizione e le agitazioni, rendendo l'occupazione meno appariscente possibile. Viene mantenuta una politica dei "ponti aperti", che permette agli arabi dei territori occupati di recarsi in Giordania e in altri stati.

In questo momento le organizzazioni palestinesi raggruppate nella riconosciuta OLP, non prevedono, come gli israeliani, la fondazione di un piccolo stato palestinese a fianco di Israele. La Convenzione Nazionale Palestinese, ora adottata, dal Consiglio nazionale della Palestina (una sorta di parlamento palestinese in esilio) aspira ardentemente a una liberazione totale della Palestina e alla scomparsa dello stato di Israele.
La Palestina sarà per i palestinesi, definiti (art. 5) come «i cittadini arabi che hanno vissuto permanentemente in Palestina dal 1947» e «chiunque sia nato da padre palestinese dopo tale data». Gli ebrei che hanno vissuto in permanenza in Palestina «dall'inizio dall'invasione sionista» saranno ugualmente ritenuti palestinesi (art. 6), escludendo così la maggioranza dei cittadini israeliani.

- Egitto (fascia di Gaza)
1968
-
- Giordania (Cisgiordania)
1968
-

1968
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
Faysal I ibn 'Abd al-Aziz
Albero genealogico
(Riyadh 1905 - 1975)
figlio di 'Abd al-Aziz III discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1932-53, ministro degli esteri, primo ministro e comandante in capo dell'esercito, durante il regno del padre, domina la vita politica del paese dopo l'avvento del fratello Sa'ud il cui malgoverno e i cui sperperi consegnano gradualmente il governo nelle sue mani;
1957, ministro delle finanze;
1958-60, primo ministro;
1962-64, ancora primo ministro;
1962-67, profondamente ostile alla politica di Nasser e ai regimi arabi progressisti, sostiene la lunga guerriglia monarchica contro il regime repubblicano dello Yemen sostenuto dall'Egitto;
[si presenta come l'animatore della corrente più avanzata della famiglia reale anche se nello stesso tempo è fautore convinto della funzione dell'Arabia Saudita come paladina dell'ortodossia islamica e come tale è nemico dichiarato di tutti gli esperimenti laici e socialisti]
1963, alla Mecca fonda la "Lega del mondo musulmano" che intende aggregare le forze conservatrici dell'Islam in funzione antinasseriana;
1964-75, re dell'Arabia Saudita;
divenuto sovrano, dopo aver fatto abdicare il fratello Sa'ud, contribuisce ad un parziale risanamento economico del paese tentando di conferire all'Arabia Saudita il ruolo di stato guida dei paesi arabi moderati;
1962-67, intervento contro il governo repubblicano nordyemenita;

1968
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1968
[sceiccato indipendente dal 16 giugno 1961;
la nuova costituzione (1963) prevede la formazione di un'assemblea nazionale con elezioni su base individuale (i partiti sono messi al bando).
Nel 1963 si sono svolte le prime elezioni, su base individuale (i partiti sono messi al bando), per la formazione dell'assemblea nazionale.]
Sabah al-Salim al-Sabah

(? - 1977)
fratello di 'Abd Allah al-Salim al-Sabah;
1965-77, sceicco del Kuwait;



1968
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1968
EMIRATI ARABI
[Monarchie assolute legate alla Gran Bretagna da vari trattati;
gli Emirati Arabi vengono ora informati che la Gran Bretagna si ritirerà dal Golfo entro il 1971.]
- Bahrein
?  
(?-?)
?-?, emiro del Bahrein;
1968
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- Qatar
?  
(?-?)
?-?, emiro del Qatar;
1968
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Stati della Tregua (Trucial States)
- Abu Dhabi
?  
(?-?)
?-?, emiro di Abu Dhabi;
1968
nel 1958 è stata trovata un'ingente quantità di petrolio e il paese viene subito chiamato il "nuovo Kuwait" anche se la sua popolazione ammonta a meno di 50.000 abitanti;
- Dubai
?  
(?-?)
?-?, emiro di Dubai;
1968
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- Sharja
?  
(?-?)
?-?, emiro di Sharja;
1968
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- Ajman
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ajman;
1968
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- Umm al-Qaiwain
?  
(?-?)
?-?, emiro di Umm al-Qaiwain;
1968
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- Ras al-Khaimah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ras al-Khaimah;
1968
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- Fujayrah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Fujayrah;
1968
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1968
Yemen
(imamato)
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
? 
[dal 1962 è in atto una lunga guerra civile, dal 1967, l'Egitto ha ritirato le sue truppe d'appoggio.]

1968
le forze realiste, rifugiatesi nelle regioni settentrionali, conducono la guerriglia con l'appoggio dell'Arabia Saudita;



1968
Yemen Meridionale
(Asia occidentale)
[dal 1967 ha raggiunto la totale indipendenza dalla Federazione degli Emirati Arabi del Sud.]
 

1968
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1968
[il tribalismo beduino e i giacimenti di petrolio del Dhufar sono all'origine della rivolta accesasi sotto l'egida dell'Arabia Saudita.]
? 
[dal 1962 il paese è in rivolta]

1968
la rivolta iniziata nel 1962, sotto l'egida dell'Arabia Saudita, si trasforma in movimento guerrigliero rivoluzionario sotto la guida del PFLO (Fronte popolare per la liberazione dell'Oman), collegato alla sinistra sud-yemenita;






1968
[nel 1958, alla guida del movimento clandestino degli "ufficiali liberi", 'Abd al-Karim Kassem ha rovesciato con un colpo di stato la monarchia hascemita di re Faysal instaurando la repubblica; nel 1963 un nuovo colpo di stato militare è promosso dal partito baath iracheno.]
- Primo ministro,
nonché comandante supremo delle forze armate
col. Aref
(1963 - 1968)
[partito baath iracheno]
gen. Ahmad Hassan Bakr
(1968 lug - 1979)
[partito baath iracheno]
[Il partito baath iracheno subisce una involuzione autoritaria e confessionale.]
1968
Luglio
21-31
, colpo di stato militare del partito baath iracheno: arriva al potere il gen. Ahmad Hassan Bakr (1968-79) che conferisce al partito maggiori aperture, pur opponendosi a qualsiasi soluzione federativa con l'Egitto;

Kurdistan (iracheno)
1968
le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1968
Iran
[dal 1951 è stata nazionalizzata l'industria petrolifera;
fautore in politica estera del blocco atlantico, mantiene in politica interna uno stretto controllo del potere con l'appoggio dell'esercito e dei gruppi conservatori; contemporaneamente, grazie agli enormi introiti derivanti dal petrolio, inizia una rapida politica di industrializzazione e di riforme sociali che mutano bruscamente il volto del paese e suscitano lo scontento dei gruppi religiosi più conservatori, promotori di manifestazioni e attentati contro la sua politica;
dal 1959 fa parte della Cento (Central Treaty Organization - Organizzazione del patto centrale), un'alleanza tra Gran Bretagna, Pakistan, Iran e Turchia.
Nnonostante le prime elezioni a sistema bipartitico (1960), la dialettica politica è ancora tutta racchiusa entro la cerchia degli "uomini del re"; la sinistra è discriminata e il Tudeh (Partito comunista) è fuori legge.
Dal gennaio 1963 [rivoluzione bianca] al primo referendum per l'approvazione della legge elettorale, dell'emancipazione della donna, dell'istruzione generalizzata e soprattutto di un'incisiva riforma agraria, seguono altre riforme in campo istituzionale, economico e finanziario.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;
nel 1955 aderisce al patto di Baghdad;
nel 1967 (26 ottobre) Fara Diba viene incoronata imperatrice di Persia;


- Primo ministro
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1968
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Rossi, Guido (Saluzzo, Cuneo 1968) politico italiano, laureato in scienze politiche, impiegato alla Banca regionale europea Spa;
2000, deputato per la Lega Nord (elezioni supplettive).

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«Il Messaggero»

«segue da 1953»
1968, comincia a cambiare faccia: vi sono delle aperture verso la sinistra laica e l'area socialista;
«segue 1970»

«Secolo XIX»

«segue da 1897»
1968, gli eredi, i cugini Ferdinando e Alessandro Perrone, chiamano alla direzione P. Ottone cercando un rilancio del giornale che questi realizza operando un drastico rinnovamento e potenziando soprattutto il carattere regionale dell'informazione;
tra le varie decisioni, P. Ottone licenzia il giornalista Minchilli tramite il quale Paolo Emilio Taviani ha esercitato un controllo sul giornale all'insaputa degli stessi Perrone;
«segue 1973»

«L'Italia»

«segue da 1961»
1968, dicembre, [la totale proprietà azionaria del giornale è ancora in mano al al card. A.C. Ferrari di Milano di Milano];
in seguito alla decisione della Cei (Conferenza episcopale italiana), si fonda con «L'Avvenire d'Italia» di Bologna per dare origine a «L'Avvenire».

«L'Avvenire»

«segue da 1967»
1968, «L'Avvenire d'Italia», ripreso il titolo originario, esce a Milano.

 


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