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Benedetto XV

(1914-22)

- segretario di Stato: card. P. Gasparri.



Abdirrashid, 'Ali Sharmarke (Harat Dera 1919-69, assassinato) politico somalo, fervente nazionalista;
1943, è tra i membri fondatori della Lega dei Giovani Somali, il partito che guiderà il paese nei primi anni d'indipendenza;
1959, viene eletto all'Assemblea Nazionale;
1960-64, primo ministro nel primo nuovo governo della Somalia indipendente, rompe ogni rapporto diplomatico con la Gran Bretagna lanciando e sostenendo la guerriglia nazionalista somala in territori sotto la sovranità dell'Etiopia e del Kenya;
1967, viene eletto presidente della repubblica;
1969, il suo assassinio pone fine alla democrazia somala, aprendo la strada a un colpo di stato che porta al potere la giunta militare guidata dal gen. Siad Barre abolendo le garanzie costituzionali.

Amadei, Giuseppe (Guastalla, Reggio Emilia 18 marzo 1919) politico italiano, esponente del PSDI (Partito Socialista Democratico Italiano).


Andreotti, Giulio (Roma 1919-2013) politico italiano, esponente della Democrazia cristiana.

Barbi, Paolo (Trieste, 23 agosto 1919 – Napoli, 10 giugno 2011) politico italiano, esponente della Democrazia cristiana.

Baretzki, Stefan (Cernauti-Czernowitz, Regno di Romania 24 marzo 1919 – Bad Nauheim, Assia 21 giugno 1988) rumeno di origine tedesca, guardia nei campi di concentramento.

– Barrientos Ortuño, René (Tunari 1919-Tocopaya 1969, in un incidente aereo) militare e politico boliviano, comandante del colpo di stato che esautorò il presidente V. Paz Estenssoro (novembre 1964); capo della giunta militare assieme al generale A. Ovando Candia si dimise nel gennaio 1966 ed in giugno fu eletto presidente della repubblica e dovette affrontare la guerriglia organizzata da Ernesto Guevara, il « Che ».

– Bell, Daniel (New York 1919) sociologo statunitense
La nuova destra americana (1955)
La fine dell'ideologia (1960)
La sinistra radicale (1963)
L'avvento della società postindustriale (1973)
Le contraddizioni culturali del capitalismo (1978, con R. Boudon).

Braunsteiner Ryan, Hermine (Vienna 16 luglio 1919 – Bochum, Nord Reno-Vestfalia 19 aprile 1999) guardia tedesca di campi di concentramento.

Bussche-Streithorst, Axel von dem – barone (Brunswick 24 aprile 1919 – Bonn 26 gennaio 1993) militare tedesco.

Campbell, Alan (1919-?) diplomatico britannico;
1943, istruttore dei commandos del Soe (Special Operations Executive);
1976, 14 dicembre, ambasciatore inglese in Italia al posto di Guy Millard;

Ciombe, Moïse o Moïse Tschombè (Musumba 1919-Algeri 1969) politico zairese, principale responsabile dell'assassinio di P. Lumumba;
1959, fonda il partito regionalista Canakat;
1960, luglio, all'indomani dell'indipendenza del Congo Belga (Zaire) capeggia la secessione del Katanga, sostenuta dalle compagnie minerarie belghe;
1963, gennaio, ripara in Spagna dopo la sconfitta ad opera delle truppe dell'ONU;
1964, luglio, richiamato in patria dal presidente J. Kazavubu è nominato capo del governo di «riconciliazione nazionale»; combatte quindi, con l'appoggio delle truppe mercenarie bianche, la secessione delle province orientali capeggiata dal leader progressista A. Gizenga;
1965, ottobre, viene destituito;
1966, espulso dal parlamento;
1967, marzo, viene condannato a morte in contumacia dal tribunale militare di Léopoldville (oggi Kinshasa) per alto tradimento; va esule in Spagna, ma, durante il viaggio alle Baleari, il suo aereo è dirottato in Algeria (30 giugno) dove rimane internato fino alla morte.

Detmers, Heinrich Georg Alfred [Heinz Detmers] (Norden, Bassa Sassonia 20 aprile 1919 – Weddelbrook, Schleswig-Holstein 8 giugno 1999) militare tedesco.

Donat Cattin, Carlo (Finalmarina – oggi Finale Ligure –, Savona, 26 giugno 1919 – Monte Carlo, 17 marzo 1991) politico italiano, esponente della Democrazia cristiana.

Duby, Georges (Parigi 1919-Aix-en-Provence 1996) storico francese, condirettore delle riviste «Études Rurales» e «Moyen Age», accademico di Francia dal 1988
La società nei secoli XI e XII (1954)
Storia della civiltà francese (1958)
L'economia rurale nell'Europa medievale (1962)
L'arte e la società medievale (1966-67)
L'anno Mille (1967)
Terra e nobiltà nel Medioevo (1971)
Le origini dell'economia europea. Guerrieri e contadini nel medioevo (1973)
La domenica di Bouvines (1973)
Lo specchio del feudalesimo. Sacerdoti, guerrieri e lavoratori (1978)
Il cavaliere, la donna, il prete. Il matrimonio nella Francia feudale (1981)
Guglielmo il Maresciallo. L'avventura del cavaliere (1984)
L'Europa nel Medioevo. Arte romanica, arte gotica (1985)
Storia della vita privata dall'impero romano al XX secolo (1985-87, in 5 voll. con P. Ariès)
Atlante storico. La storia del mondo in 317 carte (1987)
Medioevo maschio. Amore e matrimonio (1988)
Storia delle donne in Occidente (1990, in 5 voll., con M. Perrot)
La storia continua (1991, specie di autobiografia professionale)
Féodalité (1996, raccolta delle sue opere maggiori)
Eva e i preti (terzo volume dell'opera Donne del XII secolo).

Curto, Silvio (Bra, Cuneo 1919) archeologo ed egittologo italiano, organizzatore e direttore di varie spedizioni in Egitto tra le quali quella per il salvamento del tempio dedicato da Thutmosi III al dio Horo presso Ellesija (1965) in seguito ricostruito nel museo di Torino
L'Egitto antico nelle collezioni dell'Italia settentrionale (1961)
Gli scavi italiani a El-Ghiza del 1903 (1963)
Nubia (1965)
Medicina e medici nell'antico Egitto (1970)
Il tempio di Ellesija (1970)
L'antico Egitto (1981)
Pollenzo antica (1983)
La scrittura della storia dell'uomo (1989)
Storia del museo egizio di Torino (1990).

Gelli, Licio (Pistoia 1919-2015) industriale tessile ed esponente della massoneria italiana.

Gouzenko, Igor Sergeyevich (Rogachev, villaggio vicino a Dmitrov, governatorato di Mosca 26 gennaio 1919 – Mississauga, Ontario, Canada 25 giugno 1982) funzionario e spia sovietica.

Kalashnikov, Mikhail Timofeevich (11 nov. 1919) ingegnere russo, "padrino" del fucile mitragliatore AK-47;
1941, mentre si sta riprendendo in ospedale, perché colpito a un braccio e al petto da un proiettile tedesco durante la seconda guerra mondiale, inventa questa micidiale arma (oltre 70 milioni di esemplari in 54 anni in vari Paesi);
1947, dopo la realizzazione di alcune versioni di fucile, viene defintivamente adottato il Kalashnikov AK47;
1949, il suo mitragliatore viene adottato dall'Armata rossa ed egli viene messo in congedo con il grado di sergente, insignito del premio Stalin e un appannaggio di 150.000 rubli;
1964, probabilmente in seguito ad una battuta di un alto ufficiale tedesco riferita a Leonid Brezhnev "un semplice sergente sovietico ha armato tutto il Patto di Varsavia", viene promosso tenente;
1989, è promosso generale; definito dallo stesso Uzi Gal, l'inventore del famoso mini-mitra israeliano, "il primo tra tutti gli armaioli del mondo", dalla sua invenzione non guadagna nemmeno un centesimo; il brevetto, non riconosciuto in Occidente, ai tempi della guerra fredda appartiene allo Stato sovietico che permette di usarlo gratis a molti Paesi dell'Est europeo.
[Kalashnikov AK47: adottato definitivamente nel 1947, arriverà in effetti ai reparti circa dieci anni dopo. Tutte le sue parti smontabili a mano sono matricolate. La tacca di mira è graduata fino ad 800 metri; ha una posizione per il tiro di combattimento da 0 a 300 metri, con mira approssimativa; può essere dotato di un sistema per il tiro in condizioni di scarsa illuminazione. Il tiro può essere semi-automatico o a raffica. Ha una cadenza di 600 colpi al minuto nel tiro a raffica.
Secondo stime dell'ONU, oltre 500.000 persone cadono ogni anno sotto i colpi dei kalashnikov.]


Mertins, Gerhard (30 dicembre 1919 - 19 marzo 1993) paracadutista tedesco, trafficante d'armi, nazista e associato del leader della pedofilia Paul Schäfer;
1943, partecipa al raid del Gran Sasso salvando dal carcere B. Mussolini;
[Secondo Manuel Contreras, avrebbe fornito il regime del gen. A. Pinochet con armi ed elicotteri. Nel 1976, lui e Manuel Contreras si recarono a Teheran per offrire l'aiuto del regime dello Shah nell'uccisione di Carlos lo Sciacallo.]

Muhammad Reza Pahlavi (Teheran 1919-Il Cairo 1980) imperatore (scià) dell'Iran;
1941, primogenito di Reza Shah Pahlavi, educato all'occidentale, sale al trono dopo l'abdicazione del padre nelle difficili circostanze dell'occupazione anglo sovietica;
1942, solo in seguito alla dichiarazione di guerra alla Germania ottiene il riconoscimento della sovranità;
1951, sorgono contrasti con il primo ministro M. Mossadeq e la sua politica di nazionalizzazione dell'industria petrolifera;
1953, 16 agosto, in seguito ad una sommossa popolare è costretto ad andarsene; 22 agosto, può tornare in patria e alle sue funzioni in seguito all'intervento di una parte delle forze armate fedeli alla monarchia che porta alla caduta di M. Mossadeq; fautore in politica estera del blocco atlantico, mantiene in politica interna uno stretto controllo del potere con l'appoggio dell'esercito e dei gruppi conservatori; contemporaneamente, grazie agli enormi introiti derivanti dal petrolio, inizia una rapida politica di industrializzazione e di riforme sociali che mutano bruscamente il volto del paese e suscitano lo scontento dei gruppi religiosi più conservatori, promotori di manifestazioni e attentati contro la sua politica;
1973, Teheran, ottobre: vedi Intervista con la storia di Oriana Fallaci.
[Tra il 1970 e il 1978 si calcola siano state incarcerate 100.000 persone, 10.000 torturate e tra le 4000 e le 5000 uccise]
1979, dopo una lunga serie di manifestazioni popolari è costretto a lasciare il paese, nel quale è proclamata la Repubblica islamica, e viene condannato a morte in contumacia; riparato negli Stati Uniti, che rifiutano all'Iran l'estradizione, si trasferisce successivamente in Egitto.

Mühlau Volkenrath, Elisabeth (Schönau an der Katzbach, Slesia 5 settembre 1919 – carcere di Hameln, Bassa Sassonia 13 dicembre 1945) supervisore tedesco in diversi campi di concentramento nazisti.

Papadopulos, Georgios (Heliochorion 1919-Atene 1999) militare e politico greco;
1966, generale di stato maggiore dell'esercito;
1967, 21 aprile, capeggia il gruppo di ufficiali di estrema destra che attua il colpo di stato; 13 agosto, sfugge all'attentato di A. Panagulis; dicembre, come vice primo ministro, carica che cumula con altri ministeri, sgomina il controcolpo di stato tentato da re Costantino II che è costretto a fuggire; assume la carica di primo ministro rafforzando il carattere dittatoriale e ferocemente repressivo del regime;
1972, marzo, reggente;
1973, 1° giugno, destituisce il sovrano, che ritiene implicato in una congiura ai suoi danni; 29 luglio, attraverso il referendum fa proclamare la repubblica e ne diventa presidente; cerca di mitigare la durezza del regime militare costituendo un governo di civili con a capo S. Markezinis; 25 novembre, abbandonato dagli Stati Uniti per la sua politica estera di apertura verso i paesi comunisti e arabi, dopo la rivolta degli studenti del Politecnico di Atene, che scuote la sua posizione, viene rovesciato dal generale Ph. Ghizikis; Joannidis si autoelegge padrone indiscusso della Grecia mettendolo agli arresti domiciliari (un golpe nel golpe);
1974, luglio, ritornato in Grecia il sistema democratico, viene arrestato e processato; condannato a morte, la condanna gli è commutata nel carcere a vita.

Papandreu, Andreas (Chio 1919-Atene 1996) politico greco;
[Figlio di Georgios (1888-1968).]
1961-64, presidente del Centro di ricerche economiche di Atene;
1963, deputato nell' "Unione di centro";
1965, ministro nel governo presieduto dal padre; luglio, gli viene attribuita una cospirazione degli ufficiali progressisti;
1967, aprile, dopo il golpe militare dei "colonnelli" viene mandato in esilio;
1974, tornato in patria fonda il PASOK (Partito socialista panellenico);
1981, diventa primo ministro, a capo di un governo monocolore;
1985, trionfa alle elezioni e si riavvicina, in politica estera, agli Stati Uniti permettendo la permanenza delle loro basi nel Paese;
1986, nelle elezioni amministrative il suo partito viene sconfitto, sia per la precaria situazione economica sia per le irrisolte tensioni con la Turchia;
1989, alle elezioni subisce una sconfitta dovuta allo "scandalo Koskotas" e alle sue vicende personali (sposa una hostess molto più giovane);
1992, viene completamente scagionato e giudicato estraneo ai fatti;
1993, vince nuovamente le elezioni e mantiene la carica di primo ministro fino al 1996 quando si dimette per ragioni di salute.

Penkovskij, Oleg (Mosca 1919 – dopo il 1963) agente segreto sovietico al servizio dell'Occidente.

Perón Duarte, Eva o Evita Perón (Los Toldos, Buenos Aires 7 maggio 1919 – -Buenos Aires 26 luglio 1952) donna politica argentina;
1943, attrice radiofonica, conosce J.D. Perón divenendo una sua sostenitrice, nonché collaboratrice politica;
1945, lo sposa, acquistando presto un'immensa popolarità anche perché si presenta come protettrice dei poveri e dei diseredati (descamisados);
1947, con una fondazione da lei creata, intitolata a suo nome e operante con i contributi statali, cerca di aiutare costoro;
fonda inoltre il Partito laburista femminile e controlla (seppur in modo informale) i ministeri del lavoro e della sanità;
1951, solo per l'opposizione dell'esercito non riesce a diventare vicepresidente;
1952, la sua morte prematura getta nella costernazione tutta l'Argentina.

Pintor, Giaime (Roma 1919-Castelnuovo a Volturno, Campobasso 1943) politico e scrittore italiano, compiuti gli studi giuridici a Roma, collaborò a «Campo di Marte», «Letteratura», «Oggi», «Primato»; studioso di letteratura tedesca, tradusse R.M. Rilke, H. von Kleist e H. von Hoffmannsthal;
1940, viene inviato sul fronte occidentale;
Saggio sulla rivoluzione di C. Pisacane (1942)
1943, gennaio, membro del comitato di armistizio con la Francia e della missione militare italiana presso il governo di Vichy, partecipa alla difesa di Roma contro i tedeschi, quindi si reca nel sud arruolandosi nell'esercito inglese; muore per l'esplosione di una mina.
Postumi:
Teatro tedesco (1946, antologia)
Il sangue dell'Europa (1950, saggio)
Doppio diario 1936-1943 (1979).

Probst, Christoph Hermann(Murnau 1919–Monaco 1943, ghigliottinato) esponente della "Weisse Rose" (Rosa Bianca).

Ripamonti, Camillo (Gorgonzola, Milano 25 maggio 1919 – Milano, 23 aprile 1997) politico italiano, esponente della Democrazia cristiana.

Saitta, Armando (Sant'Angelo di Brolo, Messina 1919-Roma 1991) storico italiano, docente di storia moderna all'università di Pisa e a quella di Roma, a lungo direttore della rivista «Critica storica» scrisse molti manuali e antologie per scuole;
Filippo Buonarroti (1950, in 2 voll.)
L'Italia dall'antifascismo alla Resistenza (1962)
Aspetti e momenti della civiltà europea (1971)
Storia e miti del Novecento (1974)
Costituenti e costituzioni della Francia rivoluzionaria e liberale 1789-1875 (1975)
Duemila anni di storia (1978-1983, in 4 voll.)
Guida critica alla storia e alla storiografia (1980).

Salvequart, Vera (Cecoslovacchia 26 novembre 1919 – prigione di Hamelin, Bassa Sassonia 26 giugno 1947) infermiera e kapo tedesca del Sudeti nel campo di concentramento di Ravensbrück .

Scheel, Walter (Solingen 1919) politico tedesco;
1946, membro del FDP (Partito liberale);
1953, deputato al Bundestag;
1961-66, ministro federale per la cooperazione economica;
1967-69, vicepresidente del Bundestag;
1968, gennaio, viene eletto presidente del FDP e ne guida l'evoluzione della linea politica che abbandona l'alleanza con la CDU;
1969, dopo le elezioni entra a far parte della coalizione di governo guidata dai socialdemocratici;
1970-73, in qualità di ministro degli esteri e di vicecancelliere affianca la politica di normalizzazione e di distensione con i paesi dell'est europeo perseguita da W. Brandt;
1974, maggio, allo scadere del mandato del socialdemocratico G. Heinemann la stessa maggioranza governativa lo elegge alla presidenza della Repubblica Federale;
1979, maggio, gli subentra nella carica il democristiano K. Carstens;
Il futuro della libertà (1979)
A chi nuoce ancora la partecipazione della Germania? (1986).

Smith, Ian Douglas (Selukwe 1919) politico rhodesiano, figlio di agricoltori scozzesi;
1948, dopo aver partecipato alla seconda guerra mondiale nell'aviazione britannica, viene eletto al parlamento;
1953, diventa uno dei principali esponenti del "Partito federale" unito al governo;
1961, staccatosi da questo perché ostile al progetto di costituzione che concede alla popolazione nera una maggiore rappresentanza, fonda il "Partito del fronte rhodesiano" fautore di una difesa intransigente dei privilegi dei bianchi;
1964, aprile, ha la carica di primo ministro;
1965, promotore di una rigida politica di aparthied e avverso alle iniziative britanniche di graduale concessione dei diritti politici alla maggioranza nera, con il sostegno del Sudafrica e dei circoli colonialisti portoghesi, dichiara unilateralmente l'indipendenza del paese dalla Gran Bretagna e, in seguito alle sanzioni economiche decretate dall'ONU, l'uscita della Rhodesia dal Commonwealth;
1970, è confermato primo ministro;
1974, ancora primo ministro, con la sua politica segregazionista, porta il paese ad un crescente isolamento internazionale;
1972, provoca una guerriglia permanente da parte dei movimenti nazionalisti neri, alla quale reagisce con estrema durezza estendendo le rappresaglie ai paesi limitrofi, soprattutto al Mozambico;
1979, è costretto a lasciare la direzione del governo al vescovo A. Muzorewa, un leader africano moderato; non trovando un'intesa con i movimenti indipendentisti di ispirazione marxista, si accorda con la Gran Bretagna per la formazione di un nuovo Stato, lo Zimbabwe dove la minoranza bianca conservi ancora parte del controllo politico; guida quindi il partito d'opposizione Fronte nazionale (dal 1981 Fronte repubblicano) divenendo per un breve periodo primo ministro;
1980, è tra gli esponenti di primo piano dell'Alleanza conservatrice che conquista la quasi totalità dei seggi;
1985, l'Alleanza conservatrice vince ancora le elezioni;
1987, viene sospeso dall'attività parlamentare per la sua opposizione alle politiche governative, perdendo definitivamente il proprio peso politico.

Stone, Lawrence (Epsom, Surrey 1919) storico statunitense di origine inglese;
1938, studente alla Sorbona a Parigi;
1938-40, studente a Oxford;
1946-47, studente a Oxford;
Scultura in Gran Bretagna: il medioevo (1955)
1963-90, docente di storia a Princeton;
La crisi dell'aristocrazia 1558-1641 (1965)
Le cause della rivoluzione inglese 1529-1642 (1972)
Famiglia e fortuna: studi sulla finanza dell'aristocrazia nel XVI e XVII secolo (1973)
Famiglia, sesso e matrimonio in Inghilterra 1500-1800 (1977)
Il passato e il presente (1981)
La via verso il divorzio: l'Inghilterra 1530-1987 (1990)
Unioni incerte: matrimonio in Inghilterra 1660-1853 (1992)
Vite spezzate: separazione e divorzio 1660-1857 (1993).

Trudeau, Pierre Elliott (Montreal 1919-Montreal 2000) politico canadese;
1965, viene eletto ai Comuni per il partito liberale;
1966, segretario parlamentare del premier Pearson;
1967, ministro della giustizia e procuratore generale del Canada;
1968, aprile, succede a Pearson come primo ministro;
1972, subisce una sconfitta elettorale;
1974, viene messo in minoranza,
1975, luglio, porta il partito alla maggioranza assoluta;
1979, viene sconfitto;
1980, guida ancora la vittoria liberale;
1984, si ritira dalla politica.

Valsecchi, Athos (Gravedona, Como 26 novembre 1919 – Roma, 20 luglio 1985) politico italiano, esponente della Democrazia cristiana;
[Dal matrimonio con Marisa Gallegioni ha avuto tre figli, Ermanno, Giovanna e Francesco.].

Wagner, Leo (Monaco di Baviera 13 marzo 1919 – Günzburg, Svevia, Baviera 8 novembre 2006) politico tedesco-occidentale, membro della (CSU).

Wildung Renger, Annemarie (Lipsia, 7 ottobre 1919 – Oberwinter, Renania-Palatinato 3 marzo 2008) politica tedesca, esponente di spicco dell'SPD (Sozialdemokratische Partei Deutschlands - Partito socialdemocratico tedesco).

Wynne, Greville (Londra 1919 – ?) agente segreto inglese.

Zhao Ziyang (distretto di Huaxian, Henan 1919) politico cinese, proveniente da una famiglia di medi proprietari terrieri;
1932, entra a far parte della gioventù comunista;
1938 entra nel Partito comunista cinese; legatosi al gruppo moderato di Deng Xiaoping (Teng Hsiao-ping), durante la rivoluzione culturale viene destituito da qualsiasi incarico politico; ottiene poi larghi consensi allorché l'ala moderata del partito prevarrà sull'estrema sinistra;
1975, primo segretario del PCC nel Sichuan;
1978, vice primo ministro;
1980, membro del comitato permanente dell'ufficio politico del partito e poi primo ministro;
1987, segretario generale del partito;
1989, è costretto a dimettersi da ogni carica politica per essersi opposto alla violenta repressione delle manifestazioni studentesche di piazza Tiananmen;
1992, processato, dopo tre anni di arresti domiciliari, è riconosciuto promotore della rivolta senza tuttavia venire espulso dalla Cina.

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