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ANNO 1961

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Papa Giovanni XXIII
(1958-63)

segretario di Stato: cardinale Augustin Bea;

Da un punto di vista diplomatico (e non ecclesiastico) i legati pontifici si distinguono per denominazione e rango:
- Nunzi, quando sono equiparati dal diritto internazionale agli ambasciatori e quando godono del diritto di decanato nell'ambito del corpo diplomatico dello Stato presso cui sono accreditati;
- Pronunzi, quando, pur essendo equiparati agli ambasciatori, non godono del diritto di decanato e di precedenza;
[Alla conferenza internazionale dell' ONU viene ora confermato (con adesione di altri paesi) il diritto di precedenza del rappresentante della Santa Sede sancito dal Congresso di Vienna il 19 marzo 1815.] 
- Internunzi, quando sono equiparati agli incaricati (inviati) e ai ministri plenipotenziari.


ONU
[Organizzazione delle nazioni unite]

1961
segr.gen.: Dag Hammarskjöld (1953 apr - set 1961);
Settembre
18
, Dag Hammarskjöld muore in un misterioso incidente aereo nel Congo;
Novembre
3
, i delegati eleggono segretario generale il birmano Sithu U Thant.
 

Svizzera

1961, non aderisce all'ONU che ha la sua sede centrale a Ginevra. 

"Amnesty International"

1961, a seguito di un appello lanciato dall'avvocato britannico Peter Benenson, nasce la più importante organizzazione non governativa operante nel campo dei diritti umani a cui viene assegnato il premio Nobel per la pace nel 1977, il premio delle Nazioni Unite per i diritti umani nel 1978 e il premio del Consiglio d'Europa per i diritti umani nel 1983;
con sede a Londra e sezioni nazionali in vari Stati, pubblica periodicamente rapporti su singoli Stati o su specifiche materie (es. tortura) oltre che un rapporto annuale sulle violazioni dei diritti umani nei vari Stati del mondo.

Conferenza di Belgrado

1961, 6 settembre, si riuniscono i capi di stato e di governo di 28 Paesi, 21 dei quali afro-asiatici dove viene marcata una politica di distensione e di equidistanza che diverrà meglio nota come politica del "non allineamento".


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13 agosto 1961, a Berlino Est inizia la costruzione del "Muro di Berlino"
[In base alla decisione presa dal governo della Repubblica Democratica Tedesca in forza della sua sovranità nel settore orientale della città.]






1961
Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-
[governo di coalizione: Partito radicale democratico, Partito cristiano-democratico, Partito socialista e Unione democratica di centro]

1950
Marzo
21
, Ginevra, riprendono i negoziati tra est e ovest per la fine degli esperimenti atomici;

 


1961
Fürstentum Liechtenstein
[Monarchia costituzionale]
Francesco Giuseppe II
Albero genealogico
(1906 - 1989)
figlio di
1938-89
, principe di Liechtenstein;
[il FBP (Partito borghese del progresso), centrodestra, è al potere dal 1928]


1961
-


1961
Republik Osterreich
[neutrale da mag 1955]
- Presidente
-
- Cancelliere
Julius Raab
(1953 apr - 1961)
(ÖVP, Partito popolare austriaco)
- Ministro degli esteri
Bruno Kreisky
(Partito socialdemocratico)
(1959 - 1966)
 

1961
Giugno
3
, Vienna, si incontrano J.F. Kennedy e N.S. Chrušcëv;

 

1961
Bundesrepublik Deutschland
[Repubblica Federale di Germania (FDR)]
(maggio 1949)
- Presidente
H. Lübke
(1959 lug - 1969)
III Legislatura 1957 15 ott - 15 ott 1961
IV Legislatura
1961 17 ott - 17 ott 1965
- Cancelliere
K. Adenauer
III
(1957 29 ott - 14 nov 1961)
[CDU]
K. Adenauer
IV
(1961 14 nov - 13 dic 1962)
[CDU]
[Coalizione di centrodestra formata da:
- CDU (Christlich Demokratische Union Deutschlands - Unione cristiano-democratica),
- CSU (Christlich-Soziale Union - Unione cristiano-sociale) e
- DP (Partito Tedesco).]
Affari Esteri
Heinrich von Brentano (CDU)
(1961 30 ott - 14 nov 1961)
Gerhard Schröder (CDU)
(1961 14 nov - 30 nov 1966)
Interni
Gerhard Schröder (CDU)
(1953 20 ott - 14 nov 1961)
Hermann Höcherl (CSU)
(1961 14 nov - 26 ott 1965)
Giustizia
Fritz Schäffer CSU
(1957 29 ott - 14 nov 1961)
Wolfgang Stammberger (FDP)
(1961 14 nov - 19 nov 1962)
Finanze
Franz Etzel (CDU)
(1957 29 ott - 14 nov 1961)
 
Vice-cancelliere
+ Economia
L. Erhard (Indip.)
(1957 29 ott - 13 dic 1962)
Tesoro
Hans Wilhelmi (CDU)
(1960 12 apr - 14 nov 1961)
Hans Lenz (FDP)
(1961 14 nov - 19 nov 1962)
Alimentazione, Agricoltura e Foreste
Werner Schwarz (CDU)
(1959 14 ott - 13 dic 1962)
Lavoro e Solidarietà sociale
Theodor Blank (CDU)
(1957 29 ott - 26 ott 1965)
Difesa
(Ministero creato il 08/06/1955)
Franz Josef Strauß (CSU)
(1956 17 ott - 14 nov 1961)
 
Famiglia e gioventù
Franz-Josef Wuermeling (CDU)
(1957 29 ott - 13 dic 1962)
   
Sanità

Elisabeth Schwarzhaupt (CDU)
(1961 14 nov - 30 nov 1966)
Trasporti
Hans-Christoph Seebohm (DP)
(1949 20 set - 30 nov 1966)
Poste e Telecomunicazioni
Richard Stücklen (CSU)
(1957 29 ott - 14 nov 1961)
Telecomunicazioni

Richard Stücklen (CSU)
(1961 14 nov - 13 dic 1962)
   
Trasporti 2

Paul Lücke (CDU)
(1961 14 nov - 13 dic 1962)
Alloggi
Paul Lücke (CDU)
(1957 29 ott - 14 nov 1961)
Rifugiati di guerra
Hans-Joachim von Merkatz (CDU)
(1960 27 ott - 14 nov 1961)
 
Questioni pan-tedesche
Ernst Lemmer (CDU)
(1957 29 ott - 13 dic 1962)
Affari regionali
Hans-Joachim von Merkatz DP, (CDU)
(1955 27 mag - 13 dic 1962)
Energia atomica e depurazione delle acque

Siegfried Balke (CSU)
(1957 29 ott - 14 nov 1961)
Energia nucleare

Siegfried Balke (CSU)
(1961 14 nov - 13 dic 1962)
Ministri senza portafoglio
 
Heinrich Krone (CDU)
(1961 14 nov - 13 lug 1964)
-

1961
Luglio
25
, a causa della nuova crisi di Berlino, J.F. Kennedy ottiene un aumento delle spese militari;

Settembre
17
, si svolgono le elezioni politiche: K. Adenauer perde la maggioranza assoluta;

Novembre
14
, entra in carica il (IV "governo Adenauer"), sostenuto da una coalizione di centrodestra formata da:
- CDU (Christlich Demokratische Union Deutschlands - Unione cristiano-democratica) e
- CSU (Christlich-Soziale Union - Unione cristiano-sociale) e
- FDP (Freie Demokratische Partei - Partito liberaldemocratico).




1961
Royaume de Belgique
Konikrijk België

Baldovino I

Albero genealogico

(1930 - 1993)
figlio di Leopoldo III e di Astrid di Svezia;
1951-93, re dei Belgi;


Primo ministro
Gaston Eyskens
(1958 - 1961)
 

1960
-


1961
Koninkrijk der Nederlanden
[Regno dei Paesi Bassi]

Giuliana

Albero genealogico

(l'Aia 1909 - 2004)
figlia di Guglielmina regina dei Paesi Bassi e del principe consorte Enrico di Meclemburgo-Schwerin;
1937, sposa il principe Bernardo di Lippe-Biesterfeld;
1948-80, regina dei Paesi Bassi;
[dopo l'abdicazione della madre]


Primo ministro
-
 

1961
-


1961
Grousherzogden Lezebuurg
Grand-Duché de Luxemburg
Charlotte di Nassau-Weilburg
Albero genealogico

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;


- dal 1919 il paese ha una costituzione democratica,
- dal 1948 ha rinunciato alla neutralità,
- dal 1951 fa parte della CECA,
- dal 1954 fa parte della UEO,
- dal 1957 fa parte della CEE che ha sede proprio in Lussemburgo.
 

1961
-


1961
Kongeriget Danmark
[Regno di Danimarca]
Federico IX
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Cristiano X e di Alessandrina di Mecklenburg;
1947-72, re di Danimarca;

 

1961
-


1961
Repubblica d'Islanda
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
-
Primo ministro
-
 

1961
-


1961
Kongeriket Norge
[Regno di Norvegia]
[dal 1905]
Olav V
Albero genealogico

(1903 - ?)
figlio di Haakon VII e di Maud di Gran Bretagna;
1957-
, re di Norvegia;

 
Primo ministro
-
[il Partito laburista è al potere dal 1935]

1961
-


1961
Konungariket Sverige
[Regno di Svezia]
Gustavo VI Adolfo
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Gustavo V e di ?;
1950-73, re di Svezia;

 
Primo ministro
Tage Fritiof Erlander
(1946 - 1969)
[Partito socialdemocratico]

1961
-


1961
Suomen Tasavalta
Republiken Finland
[Repubblica di Finlandia]
Presidente
Urho Kaleva Kekkonen
[Partito agrario]
(1956 feb - 1981)
Primo ministro
?
[-]
(? - ?)
Ministro dell'interno
-
Ministro degli esteri
-
[dal 1958 il Partito comunista ha la maggioranza relativa]

1961
aderisce all'EFTA;






1961
Repubblica Popolare Federativa
di Jugoslavia

[Federativna Narodna Republika Jugoslavija]
(dal 29 Novembre 1945)
- Presidente dell'assemblea federale:
-
- Vicepresidente del governo federale:
-
- Primo ministro
Tito (Josip Broz)
(1945-80)
- Vicepresidente del consiglio:
Edvard Kardeij
(1946-63)
- Ministro degli esteri:
-
- Ministro degli interni e della sicurezza
Alexander Rankovic
(? - ?)

1961
estate, Belgrado, Tito (Josip Broz) prende parte alla conferenza al vertice dei paesi non allineati (ne seguiranno altre 5 fino a quella dell'Avana nel 1979);
il presidente castrista Osvaldo Dorticós Torrado interviene rivendicando il pieno diritto di Cuba di scegliere le sue alleanze e di determinare in modo autonomo la sua posizione politica nella situazione internazionale;
per iniziativa di Tito (Josip Broz) si tiene a Belgrado l'ultima delle conferenze afroasiatiche;

6 REPUBBLICHE POPOLARI
SLOVENIA - cap. Lubiana

1961

CROAZIA - cap. Zagabria

1961
-

SERBIA - cap. Belgrado

1961
Settembre
, inizia una conferenza al vertice dei paesi non allineati;

Vojvodina - capol. Novi Sad
[Provincia autonoma, dal settembre 1945, con la sua forte minoranza ungherese.]
1961
-
Kosovo-Metohija - capol. Pristina
[o "Kosmet", Territorio autonomo (autonoma oblast), dal settembre 1945]
1961
-
BOSNIA-ERZEGOVINA - cap. Sarajevo

1961
-

MONTENEGRO - cap. Podgorica-Titograd

1961
-

MACEDONIA - cap. Skoplje

1961
-

a


1961
Presidente
Enver Hoxha
(1946 - 1982)
segretario del Partito del lavoro
Enver Hoxha
(1954 - 1985)

1961
Febbraio
20
, Tirana, il governo albanese decide di appoggiare la propria politica a quella della Cina Popolare. Il governo sovietico ritira i propri tecnici dall'Albania.

Dicembre
10
, rottura delle relazioni diplomatiche tra l'Unione Sovietica e l'Albania;

 


1961
REGNO di GRECIA
(1935 - 1947)

Paolo I

Albero genealogico

(Atene 1901 - 1964)
terzo figlio di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1938, sposa Federica di Brunswick;
1940-45, ufficiale di marina durante la seconda guerra mondiale, ripara all'estero dopo l'occupazione del paese a opera delle truppe italo-tedesche;
1947-64, re di Grecia;
[1° aprile, salito al trono alla morte del fratello.]

Primo ministro
Kostandinos Karamanlis
(1955 - 1963)
[governo semidittatoriale, su una linea conservatrice e anticomunista]

1961
-



1961

[isola indipendente dal 16 agosto 1960]

Presidente
-
arcivescovo Makarios III
(1960 ago - ?)
Vicepresidente
-
Fazil Küçük (turco-cipriota)
(1960 ago - ?)
[]

1961
la coesistenza tra i due gruppi nazionali è difficile: tendenze autoritarie accentratrici dell'arcivescovo, di contro alle aspirazioni autonomistiche della minoranza turca;


1961
Repubblica di Turchia
(seconda repubblica da maggio 1960)
- dal 1952 la Turchia fa parte della NATO,
- dal 1955 è nel "patto di Baghdad".
Presidente
gen. Cemal Gürsel
(1960 mag - ?)
Primo ministro
-
Ismet Inönü
(1961 - ?)
[Partito repubblicano del popolo]
 

1961
le elezioni parlamentari vedono il successo del Partito repubblicano del popolo guidato ancora da Ismet Inönü che non ottiene tuttavia la maggioranza assoluta; è quindi necessario costituire un governo di coalizione fra il partito di Ismet Inönü nuovamente capo del governo, e il neocostituito Partito della giustizia che continua pur non esplicitamente la politica del Partito democratico;

Prende il potere il Partito della giustizia di Demirel, che governerà fino al 1971 con una pregiudiziale anticomunista.






1961
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
1° segretario
del Comitato centrale del PCUS
N.S. Chrušcëv
(1953 nov - ott 1964)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.]
presidente
del Consiglio
dei Soviet
-
vicepresidente
-
capo del governo
N.S. Chrušcëv
(1958 mar - ott 1964)
MVD, [ex NKVD]
[Ministero per gli affari interni]
Ministro
-
KGB
(Komitet Gosudarstvennoi Bezopasnosti – Comitato per la sicurezza dello stato)
Ministro
-
 
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Alexej
(1944 set - † 1970)

1961
Aprile
12
, Gagarin compie il primo volo intorno alla Terra a bordo del "Vostok 1";

Giugno
3
, si incontrano a Vienna J.F. Kennedy e N.S. Chrušcëv;

Agosto
31
, riprendono gli esperimenti nucleari nell'atmosfera nell'Unione Sovietica;

Ottobre
17
, Mosca, inizia il XXII congresso del PCUS (Partito comunista sovietico);
31, Mosca, al termine del XXII congresso comunista, la salma di Stalin viene rimossa dal mausoleo del Cremlino. Il delegato cinese Chou En-lai abbandona i lavori.
La rottura tra Urss e Cina si accentua.

Novembre
11
, Molotov, Malenkov e Kaganovic vengono esclusi dal PCUS;

Dicembre
10
, rottura delle relazioni diplomatiche tra l'Unione Sovietica e l'Albania;

Repubblica della Ceceno-Inguscezia

[ricostituita nel 1957 come repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa]

1961
-

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)

presidente della repubblica
-
1961
-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1961
-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1961
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1961
-
- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1961
-

a

1961
Repubblica Socialista Sovietica
di Estonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1961
-
 
1961
Repubblica Socialista Sovietica
di Lettonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1961
-
 
1961
Repubblica Socialista Sovietica
di Lituania
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1961
-

1961
Repubblica Democratica Tedesca
(DDR)
- Presidente del consiglio di stato
Wilhelm Pieck
(1949 11 ott - 24 set 1964)
- Primo Ministro
Otto Grotewohl
(1949 11 ott - 24 set 1964)
- Segretario del SED
W. Ulbricht
(1950 - 1971)
[SED (Sozialistische Einheitspartei Deutschlands - Partito socialista unificato)]

1961
completato il processo di collettivizzazione nelle campagne, si passa all'opera di consolidamento della sicurezza del paese;
del resto Berlino è divenuta col tempo la minaccia più seria alla sopravvivenza del regime di W. Ulbricht:
dal 1949 al 1961 già 2 milioni e mezzo di persone se ne sono andate nell'altra Germania.
Solo nei primi sette mesi dell'anno il peggioramento della situazione economica e l'ansia crescente generata dalle minacce sovietiche su Berlino Ovest hanno indotto 300 mila cittadini tedesco-orientali a scegliere il benessere dell'Occidente.

Luglio
all'incontro di Vienna con J.F. Kennedy, N.S. Chrušcëv cerca di intimidire il giovane presidente americano rilanciando l'ultimatum di due anni prima: dopo la firma del trattato di pace, gli occidentali avrebbero perso ogni diritto su Berlino Ovest, che sarebbe diventata una "ciittà libera" neutrale, sottoposta, per quanto riguarda gli accessi da Occidente, all'autorità della DDR;
25, J.F. Kennedy risponde rivolgendosi direttamene al Paese con un discorso televisivo di grande effetto: «Berlino Ovest è ora diventata – come mai prima – il grande banco di prova del coraggio della volontà dell'Occidente… Berlino è al sicuro quanto lo siamo noi, perché non possiamo separare la sua sicurezza dalla nostra. Noi cerchiamo la pace, ma se la forza verrà usata contro di noi, non cederemo».
N.S. Chrušcëv non può che prendere atto della determinazione americana; non vuole compromettere definitivamente l'avvio della coesistenza pacifica sull'altare di Berlino, per tacere dei rischi enormi di un confronto militare in un'area strategica come quella tedesca. Ha però colto un tacito segnale nel messaggio di J.F. Kennedy che riafferma i diritti occidentali su Berlino Ovest, non sull'intera città.

Agosto

ai primi del mese, in una riunione dei Paesi del Patto di Varsavia convocata d'urgenza a Mosca, N.S. Chrušcëv dà il via libera al progetto della DDR, già rifiutato in marzo per l'evidente colpo che avrebbe comportato all'immagine dello Stato di W. Ulbricht;
12/13, nella notte, la milizia popolare e l'esercito della DDR, sotto l'efficiente direzione di E. Honecker da poco giunto al Politburo, hanno steso chilometri di reticolati sul confine del settore sovietico;
pochi giorni dopo ha inizio la costruzione del "muro di Berlino" [cadrà il 9 novembre 1989], episodio della "guerra fredda" tra le due Germanie, ma anche esigenza difensiva della DDR contro i tentativi della Germania occidentale di sottrarle manodopera;

Tra agosto e ottobre, mentre viene ultimata la costruzione del Muro, circa 600 persone passano il confine, sfruttando le brecce ancora aperte.
Vige, tuttavia, l'ordine di fare fuoco sui fuggiaschi.
[Günter Litfin, 24enne, è il primo a cadere sotto le fucilate dei cecchini. L'ultima a cadere, il 6 febbraio 1989, sarà Chris Gueffroy, 20enne.
Impossibile da contare gli arrestati.]

 



1961
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
August Zaleski
(1947 9 giu - 7 apr 1972)
Primo ministro
Antoni Pajak
(1955 10 set - 14 giu 1965)
 
 
1961
Presidente del Consiglio di Stato
Aleksander Zawadzki
(1952 - 1964)
Primo ministro
Józef Cyrankiewicz
(1954 18 mar - 23 dic 1970)
Ministro della Difesa
nonché comandante in capo dell'esercito
-
Primo Segretario del Poup
W. Gomulka
(1956 21 ott - 20 dic 1970)
Poup (Partito operaio unificato polacco)
[PZPR (Polska Zjednoczona Partia Robotnicza)]
(1948 15 dic - 29 gen 1990)
1961
-

1961
REPUBBLICA di CECOSLOVACCHIA
Presidente della repubblica
A. Novotny
(1957 - 1968)
Primo ministro
-
- Primo segretario del Pcc (Partito comunista cecoslovacco)
A. Novotny
(1953 mar - 1968)
Ministro degli Esteri
-
Ministro aggiunto degli Esteri
-
- l'ordinamento regionale è stato soppresso -
 
1961
a fianco del presidente c'è sempre A. Dubcek;
Gustav Husák, condannato all'ergastolo nel 1954, viene graziato;

1961
Presidente della Presidenza
Istvan Dobi
(1952 14 ago - 13 apr 1967)
[Partito dei Lavoratori Ungheresi/Partito Socialista Operaio Ungherese]
Primo Ministro
Ferenc Münnich
(1958 28 gen - 13 set 1961)
[MSZMP, comunista]
J. Kádár
(1961 13 set - 30 giu 1965 )
[MSZMP, comunista]
Primo segretario dell'UASP (Partito socialista del lavoro ungherese) il nuovo Partito comunista.
János Kádár
(1957 - 1988)
 

1961
-


1961
REPUBBLICA POPOLARE ROMENA
(30 dicembre 1947)
Presidente del consiglio di stato
Primo ministro
-
Ministro degli esteri
-
Segretario generale del Partito operaio romeno
     

1961
-


1961
REPUBBLICA POPOLARE di BULGARIA
(30 dicembre 1947)
Presidente del consiglio di stato
V. Červenkov
(1949 - ?)
segretario generale del Partito comunista bulgaro
Todor Christov Zivkov
(1954 - 1989)

1961
dal 1958, a conclusione del secondo piano quinquennale, l'industria è nazionalizzata al 98%, il commercio al 99% e l'agricoltura al 90%;





1961
Costituzione del 1958
 
V REPUBBLICA
Presidente della Repubblica
Ch. De Gaulle
(1959 8 gen - 28 apr 1969)
Presidente del Senato
Gaston Monnerville (GD)
(1958 4 ott - 2 ott 1968)
Presidente dell'Assemblea Nazionale
-
Presidente del Congresso
(Senato+Camera)
-
 
Primo ministro*
M. Debré
(1959 9 gen - 14 apr 1962)
Interni
Pierre Chatenet (MRP)
(28 mag - 6 mag 1961)
Roger Frey
(6 mag - 6 apr 1967)
Esteri
Maurice Couve de Murville
(1958 1° giu - 30 mag 1968)
Colonie
Regioni liberate
 
Difesa
Guerra
Marina
Aviazione
Finanze e Affari Economici
Wilfrid Baumgartner
(1960 13 gen - 19 gen 1962)
V.G. d'Estaing
(19 gen - 14 apr 1962)
Commercio
e Industria
Lavori Pubblici
Lavoro
Giustizia
Edmond Michelet
(1959 gen - 24 ago 1961)
Bernard Chenot
(24 ago - 14 apr 1962)
Pubblica Istruzione
e dei Culti
-

*I capi di governo portano ormai il titolo di Primo Ministro, essendo la presidenza del Consiglio dei ministri assicurata dal presidente della Repubblica (mentre i suoi predecessori non avevano che un ruolo figurativo).

1961
Gennaio
8
, si svolge il referendum sull'autodeterminazione in Algeria;

Febbraio
10
, Parigi, si svolge, una conferenza al vertice di sei paesi europei: Ch. De Gaulle mostra di pretedere un'egemonia fancese in Europa;

Marzo
30
, la Francia e il governo algerino annunciano contemporaneamente l'apertura di negoziati a Evian;

Aprile
20-26
, mentre Ch. De Gaulle è determinato a proseguire le trattative fallisce ad Algeri il "putsch dei generali";

Maggio
20
, si apre la conferenza di Evian (Francia);

Legione straniera
Il suo impiego:
Aprile
è coinvolta nel tentato putsch di Algeri;





1961
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Elisabetta II
Albero genealogico
(n. 1926)
figlia di Giorgio VI e di Elisabeth Bowes-Lyon [Queen Mum];
1947-52, duchessa di Edimburgo;
1953 (2 giugno) regina di Gran Bretagna e d'Irlanda del Nord, capo del Commonwealth;
Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
H. Macmillan conservatore
(1957 10 gen - 19 ott 1963)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
S. Lloyd
(1960 27 lug - 27 lug 1962)
Segretari di Stato
 
Affari Esteri e Commonwealth
 
Difesa
Affari Interni
 
Giustizia    
Colonie
 
Affari economici
Carburanti
ed Energia
Commercio estero
 
Sanità
 
Edilizia
 
 
1961
Giugno
12
, il consigliere del governo inglese Philip De Zulueta scrive al premier H. Macmillan:
«È spiacevole che i russi riscuotano così tanto successo nella vendita del loro petrolio, in particolare all'Italia. Sarebbe quindi opportuno prendere in considerazione l'ipotesi di effettuare pressioni congiunte, da parte degli alleati [della Nato] nei confronti di Enrico Mattei e dell'Eni affinché acquistino meno petrolio dall'Urss. Se gli italiani riducessero le importazioni di greggio sovietico, la cosa andrebbe certamente a vantaggio nostro».
In calce al documento, la nota di approvazione firmata dal premier: «La prego di procedere (12.6.61)».
16, in un secondo promemoria, Philip De Zulueta dispensa consigli al premier H. Macmillan sul modo migliore di sfruttare la situazione: le pressioni sulla Nato perché arrivi a una condanna dell'Italia sono «una mossa che non comprometterebbe la possiblità di arrivare a un'intesa britannica con i russi sull'importazione del petrolio sovietico nel mondo libero. È possibile, ad esempio, che i russi si appoggino alle nostre imprese per smerciare il loro petrolio, che è a buon mercato. È uno schema dal quale potremmo trarre vantaggio».

Agosto
8
, Roma, l'ambasciata inglese invia un nuovo rapporto al Foreign Office, quasi un invito a chiudere definitivamente la partita con il presidente dell'ENI, E. Mattei.
Il diplomatico Denis S. Laskey si domanda: ««Se l'attuale stato di ostilità fosse destinato a perdurare, come potrebbe comportarsi Mattei? La sua arma più ovvia sarà quella di mettere le compagnie petrolifere britanniche all'angolo».
In che modo? Comprando a buon prezzo «maggiori quantità di greggio russo» e incoraggiando i paesi arabi a «pretendere maggiori percentuali dalle nostre imprese».
Poi, è deciso a entrare nel mercato africano: «Ha cominciato bene nei paesi dell'Africa settentrionale e, in questo momento, punta ai paesi di recente indipendenza e a quelli che la raggiungeranno presto».
E allora, che fare?
«Da un punto di vista puramente commerciae, non sarebbe meglio (e più economico) tentare di fermare Mattei ora piuttosto che in futuro?». Già, perché «se la presente situazione di ostilità dovesse perdurare, i problemi diventeranno di natura politica».
Certo, «se l'attuale governo italiano (o un altro, in futuro) riuscisse a controllare Mattei, le difficoltà non sarebbero così serie. Ma ritengo che, se lo considerasse utile ai suoi interessi, egli sarebbe in grado di far cadere qualsiasi governo in carica».
Aggiunge Denis S. Laskey:
«Ho parlato con Basil Dyson (Bp). Gli ho chiesto che cosa, a suo parere, potrebbe indurre Mattei a cooperare anziché cercare lo scontro con le compagnie britanniche. Dyson ha replicato che, a suo modo di vedere, non c'è più niente da fare».
D'altra parte, osserva Denis S. Laskey, «fino a quando le compagnie britanniche continueranno a considerare Mattei una sorta di verruca o di escrescenza da ignorare (o che, per il momento, non può essere asportata), è difficile che il presidente dell'Eni si comporti in maniera amichevole nei loro confronti».
10, il governo di H. Macmillan pone ufficialmente la candidatura del Regno Unito al MEC (Mercato Comune Europeo);
ULSTER
(Irlanda del Nord)
1961
-

1961
-






1961
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
[legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico"]

1961
Agosto
il ministro d'Oltremare Adriano Moreira annuncia le prime riforme sul piano politico (relative all'abolizione del "regime dell'indigenato" e quindi alla concessione della cittadinanza portoghese a tutti gli abitanti d'oltremare, nonché alle elezioni dei capi villaggio e alla votazione delle liste dei Consigli legislativi)e sul piano economico e sociale (relative al lavoro obbligatorio, ai salari minimi, agli orari e alle ferie, alla libertà contrattuale, ecc.);



1961
SPAGNA
 
V governo
 
1957 febbraio - giugno 1962
Capo dello Stato
F. Franco Bahamonde [el Caudillo]
-
Interno
gen. Camilo Alonzo Vega
(1957 feb-ott 1969)
Affari Esteri
Fernando Maria Castiella
(1957 feb-ott 1969)
[cattolico di prestigio]
Casa
José Luis de Arrese
(1957 feb-giu 1962)
[Opus Dei]
Finanze
Mariano Navarro Rubio
(1957 feb-giu 1965)
[Opus Dei]
Agricoltura
Cirillo Canovas
(1957 feb-giu 1965)
[Opus Dei]
Commercio
A. Ullastres
(1957 feb-giu 1965)
[Opus Dei]
Educazione
-
 
1961

Il neo ministro di Información y Turismo (ex Prensa y Propaganda), don Manuel Fraga Ibarne, inaugurando una tattica superficialmente liberalizzatrice, battezza l'ufficio addetto alla censura con il grazioso nome di "Servizio di orientamento bibliografico" e fa sapere agli editori che gradisce intrattenere con essi cordiali rapporti diretti, da pari a pari, su qualsiasi controversia possa sorgere.
La censura continua comunque a funzionare.
La proibizione viene giustificata con una delle due sibilline e scheletriche formule:
- "Contrario alla morale cattolica" (giudizio recentemente attribuito alla Ragazza di Bube di C. Cassola);
- "Contrario alle idee del Movimento".
Nulla di più, la firma del ministro in carica avalla la decisione.
I censori sono i soliti ignoti. Si suppone comunque che:
- i libri francesi e italiani siano affidati alla lettura e al giudizio di prelati;
- i libri tedeschi e spagnoli ad uomini politici.
[Poiché prelati e uomini politici lavorano in compartimenti stagni ed essendo concesso un "esame di riparazione" può succeder che un manoscritto francese tradotto, ad esempio, in tedesco, venga ripresentato con una nuova istancia ed esaminato da una commissione diversa. Così al giudizio negativo può sovrapporsi in seconda istanza uno positivo.
[È accaduto a Homo Faber di Max Frisch e questo è soltanto uno dei casi più recenti.]

Dicembre
alla vigilia di Natale, mentre F. Franco Bahamonde [el Caudillo] sta maneggiando un'arma da fuoco, parte un colpo che lo raggiunge all'arto sinistro; ricoverato all'ospedale di Madrid, viene operato.
Ma la mano, forse anche a causa del morbo di Parkinson, non ha ripreso l'uso completamente. Si teme, mentre è sotto anestetico, per la sua vita.
Consiglio della corona, generali e cardinali si riunisocno preparando i primi piani per la successione.
Per qualche giorno l'esercito in stato di emergenza rimane chiuso nelle caserme.
Il generalissimo moltiplica invece la sua bacchettoneria – chiese erette per ogni dove – e fa raddoppiare le precauzioni.

D'altra parte, dice qualcuno, F. Franco Bahamonde [el Caudillo] non è il male peggiore. Egli è il riflesso della situazione, trenta milioni di sudditi svertebrati e acquiescenti. La resistenza è finita assieme al franchismo. Chi resiste è il generalissimo con alle spalle una Falange ridotta a scheletro. Nel calderone delle corresponsabilità, accanto ai complici altolocati, accanto alle democrazie occidentali, c'è posto per gli spagnoli in todo.

Alla fine dell'anno i reclusi accusati di delitti contro la "sicurezza dello stato", sono circa duemila.
465, con un totale di 11.408 anni di condanna, sono rinchiusi nella prigione centrale di Burgos.

Alla fine dell'anno l'annuario dell'Istituto Nazionale Statistiche rivela: 1601 suicidi.
 
don Juan
Albero genealogico
(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;
1961
Dicembre
il figlio primogenito Juan Carlos sposa Sofia di Grecia;




1961
Repubblica Italiana
Presidente
della Repubblica
Giovanni Gronchi (Dc)
(1955 11 mag - 11 mag 1962)
III Legislatura 1958 12 giu - 15 mag 1963
Presidente
della Camera
G. Leone (Dc)
(1955 10 mag - 21 giu 1963)
Presidente
del Senato
C. Merzagora (Indip.)
(1953 25 giu - 7 nov 1967)
Presidente
del Consiglio
A. Fanfani (Dc) III
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Vice-presidente A. Piccioni (Dc)
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio U. Delle Fave (Dc)
(1960 26 lug - 21 giu 1963)
[segretario]
Renato Tozzi Condivi
(1960 25 mar - 21 feb 1962)
Giovanni Giraudo
(1960 26 lug - 21 giu 1963)
Affari Esteri 
A. Segni (Dc)
(1960 25 mar - 7 mag 1962)  
Sottosegretari C. Russo (Dc)
(1960 25 mar - 30 nov 1962)
Ferdinando Storchi
(1960 25 mar - 21 feb 1962)
Interno
M. Scelba (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962) 
Sottosegretari Guido Bisori
(1960 25 mar - 4 dic 1963)
Oscar Luigi Scalfaro
(1960 25 mar - 21 feb 1962)
Grazia e Giustizia
G. Gonella (Dc)
(1957 19 mag - 21 feb 1962)
Sottosegretari F.M. Dominedò (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Difesa
G. Andreotti (Dc)
(1959 15 feb - 23 feb 1966)
Sottosegretari I.G. Caiati (Dc)
(feb 59 - 21 feb 1962)
Vittorio Pugliese
(1960 26 lug - 21 giu 1963)
Giovanni Bovetti
(1959 15 feb - 21 feb 1962)
Marina mercantile
A.R. Jervolino (Dc)
(feb 59 - 21 feb 1962)
Sottosegretari Salvatore Mannironi
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Finanze
G. Trabucchi (Dc)
(mar 60 - 21 giu 1963)
Sottosegretari Antonio Pecoraro
(1960 25 mar - 4 dic 1963)
Michele Troisi
(1960 25 mar - 26 ott 1961)
Filippo Micheli (22 nov - 21 giu 1963)
Tesoro
P.E. Taviani (Dc)
(mar 60 - 21 feb 1962)
Sottosegretari Alfonso De Giovine
(1959 15 feb - 21 feb 1962) 
Lorenzo Natali
(1960 25 mar - 4 dic 1963)
Dino Penazzato
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Bilancio
G. Pella  (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Sottosegretari Giuseppe Cerulli Irelli
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Enrico Roselli
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Industria, commercio
(e presidente del CNEN)
E. Colombo (Dc)
(feb 59 - 21 giu 1963)
Sottosegretari Nullo Biaggi
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Filippo Micheli
(1955 16 lug - 22 nov 1961)
 
Lavoro e
Previdenza sociale
F. Sullo (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Sottosegretari Ettore Calvi
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
Cristoforo Pezzini
(1960 25 mar - 21 feb 1962)
Commercio estero
M. Martinelli (Dc)
(mar 60 - 21 feb 1962)
Sottosegretari Tarcisio Longoni
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Agricoltura e foreste
M. Rumor   (Dc)
(1959 15 feb - 21 giu 1963)
Sottosegretari G. Sedati (Dc)
(1959 15 feb - 4 dic 1963)
Giuseppe Salari
(1960 25 mar - 21 feb 1962)
Lavori Pubblici
B. Zaccagnini (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Sottosegretari D. Magrì (Dc)
(1960 28 lug - 21 feb 1962)
Tommaso Spasari
(1958 1° lug - 4 dic 1963)
Trasporti
G. Spataro (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Sottosegretari Cesare Angelini
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Calogero Volpe
(1960 25 mar - 21 feb 1962)
Pubblica Istruzione
G. Bosco (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Sottosegretari Maria Badaloni
(1959 15 dic - 12 dic 1968)
Giovanni Elkan
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Poste e Telecomunicazioni
L. Spallino
(1960 26 lug - mag 1962)
Sottosegretari Dario Antoniozzi
(1960 26 lug - mag 1962)
Remo Gaspari
(1960 25 mar - mag 1962)
Partecipazioni statali
Giorgio Bo (Dc)
(1960 26 lug - 12 dic 1968)
Sottosegretari Eugenio Gatto
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
Sanità
C. Giardina (Dc)
(feb 59 - 21 feb 1962)
Sottosegretari C. Mazza (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Turismo e Spettacolo
A. Folchi (Dc)
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
Sottosegretari Renzo Helfer
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
  Gabriele Semeraro
(1960 25 mar - 21 feb 1962)
Ministri senza portafoglio
Presidente del comitato dei ministri per il Mezzogiorno e le zone depresse
G. Pastore (Dc)
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
Rapporti Governo Parlamento
G. Codacci Pisanelli
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
Riforma Pubblica Amministrazione
Tiziano Tessitori
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
 
Repubblica Italiana

 

Gennaio 
Intanto l'intelligence inglese intercetta la notizia secondo cui E. Mattei, dopo aver sottoscritto un accordo con l'Urss per l'importazione in Italia di 12 milioni di tonnellate di greggio sovietico in quattro anni, punta ora gli occhi sulla Cina, tanto da programmare in tutta segretezza una visita a Pechino.
Londra teme che in futuro il presidente dell'ENI possa fornire ai cinesi «tutto il petrolio di cui hanno bisogno».
Ma l'ENI ha deciso di dare l'assalto anche al mercato interno britannico, attraverso la rete della distribuzione Agip. Suoi ingegneri sono già a Londra per compiere delle ricerche di mercato. Ed è intenzionato a costruire pure una raffineria a Shannon, nella Repubblica d'Irlanda, come primo passo verso la conquista del mercato anglosassone.
[Secondo i documenti londinesi lo avrebbe spifferato all'addetto commerciale dell'ambasciata a Roma, John Wardle Smith, un'altra delle tante gole profonde inglesi negli ambienti del potere italiano, un alto dirigente della Bnl, Lolli.]

Milano, il Psi entra a far parte della Giunta comunale.

Febbraio
-

Marzo 
dopo l'apertura delle prime crepe sulla pista di Fiumicino, si approva l'istituzione di una commissione d'inchiesta.
Si aprono le celebrazioni per il centenario dell'Unità d'Italia.

16-18, Milano, XXXIV Congresso nazionale del Psi;

Ponte di Val Gardena-Waidbruck (Valle d'Isarco): il "Bombenjahr" si è aperto con la distruzione sotto quaranta chili di esplosivo del monumento al "Genio equestre" – il famoso "Duce di alluminio" voluto da B. Mussolini.
Prosegue con l'attentato alal villa di Gleno del defunto minsitro fascista Ettore Tolomei, l'odiato "italianizzatore" del Sudtirolo.
Altri blitz contro:
- bar di Termeno gestito da italiani,
- caserma della Guardia di Finanza.
Gli investigatori italiani brancolano nel buio.

Aprile
viene sottoposta a fermo di polizia Viktoria Stadlmayer, componente della delgazione austriaca che partecipa alle trattative per il Sudtirolo, convinta sostenitrice della tesi che, per essere ascoltato dall'Onu, il Tirolo meridionale deve restare teatro di agitazioni.
[Le accuse contro di lei sono tanto pesanti (propaganda per il sovvertimento dello Stato italiano e favoreggiamento dei terroristi come dirigente del Bas) quanto infondate e dopo quattro giorni di carcere verrà rilasciata con tante scuse.]
A tenere le redini dell'organizzazione è ora la componente austriaca, più aggressiva e filonazista guidata da:
. Günther Andergassen,
[Nato a Bolzano da genitori optanti per l'Austria, è insegnante del Mozarteum di Salisburgo.]
. Norbert Burger,
[assistente nella facoltà di Scienze sociali all'Università di Innsbruck, poi fondatore del pangermanico Ndp (Nazionaldemokratischepartei-Partito socialdemocratico)]
. Peter Kiensberger,
[20enne, perito chimico].

Maggio
17
, Roma, l'addetto commerciale dell'ambasciata inglese, John Wardle Smith, riferisce al Foreign Office che «Lolli, che è un uomo molto alla mano, ha affermato che i sentimenti antiamericani di Mattei sono così forti che potrebbero trasformarsi in un pericolo potenziale. In altre parole, potrebbe commettere qualche sciocchezza».
In effetti in questo periodo E. Mattei ha qualche problema anche con gli Usa per via del petrolio sovietico.
Il fatto che Mosca inondi l'Europa occidentale, e in particolare l'Italia, di greggio a basso costo, preoccupa Washington e la Nato. Non solo per le ripercussioni economiche, ma soprattutto per le possibili implicazioni geopolitiche.
Il governo statunitense ha protestato con quello italiano. E la Nato ha addirittura creato una commissione per valutare i potenziali pericoli per la sicurezza dell'Europa "democratica".
Londra, invece, mentre da un lato aizza gli alleati contro E. Mattei, dall'altro spera di trarre dei vantaggi da un'eventuale rottura degli accordi petroliferi tra Roma e Mosca.
Ancora una volta cinismo e ipocrisia orientano la condotta britannica. [vedi Inghilterra]

Il ministro degli Interni M. Scelba giustifica in Parlamento l'uso delle armi da fuoco da parte della polizia.

Giugno
11-12,
Feuernacht (Notte dei fuochi), in provincia di Bolzano, nella notte si registra una serie di attentati (ben 43) ai tralicci elettrici da parte del Bas, gli autonomisti sud-tirolesi.
[A mettere gli investigatori italiani sulla pista giusta sarà un ingegnere italiano (per riopzione) ed ex pilota della Luftwaffe che racconterà di essere stato avvicinato da Georg Klotz [il Martellatore] e da un altro nazionalista per far parte delle bande partigiane istituite «per liberare il Sudtirolo con la forza».
Tra indagati, soggett chiamati in correo e altro, in istruttoria finiscono in 166 – compreso Hans Stanek, segretario generale della Svp (Südtiroler Volkpartei). Di questi:
- 6 sono di nazionalità austriaca,
- 1 di origine tedesca.
Alla maggior parte di loro vengono contestati i reati di attentato all'integrità territoriale dello Stato e di cospirazione politica per associazione.
I giudici accerteranno che la congiura ha coinvolto 13 centri dell'Alto Adige e si è articolata in tre fasi:
- 1956-59, considerata "preparatoria", con l'organizzazione dei gruppi d'azione e della propaganda e con l'accentuazione dei contrasti etnici attraverso alcune iniziative organizzate nel corso delle celebrazioni dei 150 anni della rivolta tirolese capeggiata da Hofer;
- 1959-61, concentrata sull'organizzazione logistica e militare e sulla pressione psicologica esercitata sulla popolazione;
- 1961, mar-dic, fase dell'impiego dei gruppi operativi.
Gli esplosivi, le armi e le mine antiuomo, provenienti dalla Baviera e da Insbruck, vengono distribuiti dai terroristi in modo da organizzare tanti piccoli depositi disseminati nel territorio che vengono affidati a dei "fiancheggiatori".
[Delle 166 persone incriminate per la Feuernacht e per il centinaio di attentati commessi tra l'aprile 1959 e il marzo 1962 – tra cui l'esplosione di una polveriera militare a San Giorgio di Brunico e la gragnola di colpi di arma da fuoco sparata contro i militari di un corpo di guardia a Corsara – il giudice istruttore di Bolzano, Mario Martin, ne rinvia a giudizio 91.
[A causa di problemi di ordine pubblico, però, il processo è spostato a Milano dove si aprirà nel 1963 con soli 68 imputati presenti.]


Luglio
Il segretario del Svp (Südtiroler Volkpartei), Hans Stanek, è arrestato per gli attentati terroristici di giugno.

Intanto il partito viene attaccato vivacemente anhe dall'altro movimento che sta muovendo i primi passi: Aufbau (Ricostruzione), fondato da Erich Amonn – ex Obmann-presidente della Svp – fermamente contrario agli attenati e dunque alla linea impressa da Silvius Maniago.
Egli accusa l'attuale Obmann di aver trasformato la Svp in «una banda che terrorizza le popolazioni con le sue urla pseudo patriottiche e con estorsioni ed intimidazioni» spingendosi fino a definire la stessa Svp un «partito di nazisti».

Agosto
20
, Alto Adige.
ore 21:00 ca: mentre con il Nucleo di ispezione e controllo rientra verso Corvara, il col. Amos Spiazzi – come da rapporto agli atti della Commissione Stragi – procede al fermo di due individui sospetti: vestiti da montanari e con grossi zaini posti a terra, i due alzano le mani e dichiarano di essere militari italiani.
Al sommario interrogatorio dichiarano di essere agenti del Sifar con compiti speciali. I loro tesserini apparentemente autentici, sono intestati a probabili nomi di copertura, Salvatore Caputo e Franz Rossi. Intima loro il fermo.
Alla immediata periferia di Bolzano il col. Amos Spiazzi incontra poi al posto di blocco della Polizia – costituito da una vettura con agenti in uniforme e due vetture con personale in borghese – un funzionario che prende in consegna i due militari, le armi e il materiale sequestrato.
[Questo fatto, rivelato dal col. Amos Spiazzi ai procuratori della Repubblica di Trento e di Bolzano, sarà archiviato poiché risulterà che in questo giorno 22 agosto l'ufficiale non è in servizio.
Questo e altri fatti saranno poi raccontati dallo stesso colonnello: Amos Spiazzi, Segreti di stato, 2008.
Forse – come egli stesso dirà – dietro la lunga stagione degli attentati ci sono anche le mani dei francesi. Una lotta in cui accanto agli 007 tedeschi e austriaci, partecipano anche i Servizi segreti della Cecoslovacchia con il loro Dipartimento "Trucchi Sporchi".
Come rivelerà nel suo libro, mai tradotto in italiano, Gustav Frolik, ora funzionario socialista dei Servizi di sicurezza della Repubblica socialista cecoslovacca, c'è l'invio clandestino in Italia di armi destinate a gruppi eversivi e rivoluzionari e, tra il 1960 e il 1962, anche l'organizzazione di attentai in Alto Adige accompagnati da lanci di manifestini da parte di un sedicente "Comitato di liberazione dei cittadini di lingua tedesca".
L'obiettivo è trasformare in tensione lo scontro armato tra i due Paesi allo scopo di indebolire energicamente l'Italia sul fronte della Nato.]

Settembre
per iniziativa di Aldo Capitini si svolge da Perugia ad Assisi la prima marcia della pace.

Roma, l'inglese Ralph Murray, viceministro vicario degli Esteri, arriva da Londra per promuovere con la Farnesina una nuova strategia di propaganda anticomunista.
Sono presenti un paio di sottosegretari del governo italiano e alcuni alti funzionari del ministero, nonché il responsabile del dipartimento per l'Informazione della presidenza del Consiglio, SpinettiUn coglione spaventoso» dice di lui Ralph Murray), oltre a due dirigenti dell'IRD (Information Research Department) di Roma.

Ottobre

Novembre
11
, tredici aviatori italiani, che si stanno recando da Léopoldville a Kindu (Congo-Léopoldville), per portare rifornimenti a una guarnigione di maltesi operanti per l'Onu, vengono aggrediti, mentre sono a mensa nell'aeroporto, da masnade congolesi, al servizio di Antoine Gizengase comandate da un colonnello Pakassa. Prelevati e fucilati, le salme sono poi selvaggiamente straziate… Malgrado l'intervento dell'Onu le cause dell'eccidio rimarranno oscure.
La Corte costituzionale conferma la validità dell'articolo che punisce l'adulterio solo se riguarda la donna.
30, muore Luigi Einaudi.

Dicembre
la commissione d'inchiesta sulla costruzione dell'aeroporto di Fiumicino rileva gravi irregolarità coinvolgendo gli onorevoli Pacciardi, Cingolani, Giuseppe Togni (Dc), G. Andreotti.
In un disastro ferroviario a Catania muoiono 70 persone.

Elezioni regionali in Sardegna.
1961
PARTITI
Riferimento: Elezioni politiche 1958
Seggi
Camera Senato
Dc (Democrazia cristiana)    

- Segretario: A. Moro (14.03.1959 - 27.01.1964)


Psdi (Partito socialdemocratico italiano)    
-
Pli (Partito liberale italiano)    
-
Pr (Partito radicale)    
-
Movimento di democrazia liberale    
-
Pri (Partito repubblicano italiano)    
Svp (Südtiroler Volkspartei - Part. popolare sudtirolese)    
Miste (Dc-Pri)    
Totale    
Pci (Partito comunista italiano)    
-
Psi (Partito socialista italiano)    
-
Miste Pci-Psi    
Totale    
Pnm (Partito nazionale monarchico)    
Pmp (Partito monarchico popolare    

 

Msi (Movimento sociale italiano)    

 

Alleanza democratica nazionale    
Totale    
Totale Seggi    
Note:

 

SIFAR (Servizio Informazioni Forze Armate)

1961
Febbraio
in un appunto dell'Ufficio R del Sifar un anonimo estensore ragguaglia il capo Servizio, gen. G. De Lorenzo, sugli sviluppi di un progetto che prevede la contemporanea presenza sul territorio italiano di tre singole organizzazioni destinate alla cosiddetta "guerra territoriale".
Due di esse in fase di "costruzione", mentre un'altra risulta già operativa e ha come compito fondamentale di agire dietro le linee di un eventuale esercito invasore.
[Con tutta evidenza si tratta di "Gladio", ma le altre due?
Il documento, rinvenuto anni dopo al Sismi, parla in particolare di una struttura segreta la cui creazione è stata "suggerita" dal Comando designato del III Corpo d'armata di stanza a Padova (guidato, nei primi anni sessanta dal gen. Emanuele Borsi di Parma e sciolto a fine marzo 1972) e che dovrebbe occuparsi di operazioni clandestine "gestite" dallo stesso Comando. Non si conoscono gli sviluppi di tale piano.
Il gen. Emanuele Borsi di Parma capo di S.M. (1961 nov-set 1965) del III Corpo d'armata di stanza a Padova sa dal Sifar dell'esistenza di una organizzazione paramilitare di estrema destra, probabilmente chiamata "Ordine Nuovo", sorretta dai servizi di sicurezza della Nato e che ha compiti di guerriglia e informazione in caso di invasione […].
[Secondo la pianificazione militare dell'Alleanza atlantica, il generale che è al vertice del III Corpo d'armata di stanza a Padova, in caso di guerra, è "designato" (da qui, appunto, la definizione di "comando designato") a diventare comandante in capo di tutta la cosiddetta "Combat Zone" (come è convenzionalmente denominata l'area del fronte orientale), assumendo pure pieni poteri di comando nei confronti delle prefetture e delle questure.
[Come da deposizione del gen. Emanuele Borsi di Parma davanti al magistrato veneziano dr. Carlo Mastelloni, il 30 dicembre 1997.]

 

 

Scandalo SIFAR

Poiché spetta all' "esecutivo" provvedere alla nomina del Procuratore generale militare, la scelta del ministro della difesa (1959-66)G. Andreotti cade sul giudice Enrico Santacroce il quale, agli inizi degli anni '60, decide l'archiviazione "temporanea" di centinaia di fascicoli relativi ai crimini di guerra commessi dalle forze tedesche di occupazione dopo l'8 settembre 1943. La maggior parte di detti fascicoli contiene dettagliati rapporti di denuncia, in inglese, redatti dalla polizia militare alleata. Con nomi, cognomi e indirizzi dei presunti responsabili. Nessuna attività istruttoria. Tutti i fascicoli fanno la stessa fine: dentro un armadio con un provvedimento di "provvisoria archiviazione".
[Trent'anni più tardi, alla vigilia del "caso Priebke" un centinaio di questi fascicoli approderà alla Procura militare di Padova, per competenza territoriale. Il pubblico ministero Sergio Dini invierà un esposto al Csm.]



Fonti:
- varie;
- Gabriele Coltro «Il Gazzettino», 1.11.1997 (Scandalo Sifar);


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OVEST
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1961

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DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Dal 1° gennaio 1947, in base al Canadian Citizenship Act, i canadesi diventano a pieno titolo cittadini del loro paese.
Governatore generale
George-Philéas Vanier
(1959 set - mar 1967)
Primo ministro
J.G. Diefenbaker
(1957 - 1963)
[conservatore]
Ministro degli Esteri
Howard Green
(1959 - ?)

1961
Gennaio
3
, Cuba e gli Stati Uniti rompono le relazioni diplomatiche;
20, entra in carica il nuovo presidente degli Stati Uniti J.F. Kennedy.

Nel frattempo, mentre la decisione presa nel 1959 riguardo all'installazione dei missili Bomarc a testata nucleare non è ancora divenuta operativa ed esiste una netta contrapposizione tra il minisitro degli Esteri Howard Green e quello della difesa Douglas Harkness, lo stesso primo ministro J.G. Diefenbaker oscilla tra le posizioni pro e antinucleari e ciò preoccupa l'amministrazione americana.

Le prime aperte divergenze tra J.G. Diefenbaker e J.F. Kennedy si manifestano a proposito di Cuba.
Infatti quando gli Stati Uniti chiedono al Canada di troncare ogni relazione economica con Cuba, la risposta di Ottawa non è incoraggiante.
I diplomatici canadesi sono convinti che un embargo spingerebbe definitivamente F. Castro Ruz nell'orbita sovietica, mentre a loro parere è ancora possibile mantenere rapporti amichevoli con Cuba.

 

Ora che il Sud Africa ha deciso di diventare una repubblica si pone il problema se questo cambiamento di status comporti il suo decadere da paese membro del Commonwealth.
[In realtà non si tratta di un punto formale, poiché i nuovi stati africani e asiatici criticano duramente la politica di apartheid sudafricana e dunque la stessa sopravvivenza del Commonwealth sembra in pericolo.]
J.G. Diefenbaker si trova in una situazione difficile, dato che personalmente è un sostenitore dei diritti umani, ma al contempo vuole a tutti i costi fare sì che il Sud Africa resti all'interno della famiglia delle nazioni britanniche.
Negli ambienti governativi di Ottawa le opinioni sono divise tra chi vuole che il Canada prenda l'iniziativa nel denunciare la politica razzista di Pretoria e coloro i quali seguono la linea britannica secondo la quale bisogna essere concilianti e convincere il Sud Africa ad attuare delle riforme.

Marzo
J.G. Diefenbaker si reca a Londra per una conferenza dei primi ministri ma si trova di fronte a una crisi. Il governo britannico sostiene infatti che il Sud Africa, una volta diventato repubblica ha automaticamente il diritto a essere riammesso nel Commonwealth, ma nessun altro governo aderisce a questa formula.
Mentre proseguono le discussioni comincia a profilarsi una spaccatura all'interno del Commonwealth tra le nazioni bianche e quelle non bianche, una prospettiva pericolosissima per la vita stessa dell'organizzazione.
A questo punto J.G. Diefenbaker esercita tutti i suo poteri di mediazione, ma quando il primo ministro sudafricano H.F. Verwoerd rifiuta qualunque concessione, egli annuncia di condividere la linea dura dei leader africani e asiatici.
Come risultato il Sud Africa decide unilateralmente di non chiedere la riammissione nel Commonwealth e da Pretoria H.F. Verwoerd attacca duramente J.G. Diefenbaker dichiarandolo responsabile del fallimento delle trattative.
In Canada la posizione assunta dal suo primo ministro viene universalmente lodata.

Aprile
16, nel tentativo di rovesciare il nuovo gruppo dirigente castrista, il presidente J.F. Kennedy autorizza la CIA a organizzare una spedizione militare di esuli cubani che però, dopo tre giorni di combattimenti, viene annientata mentre tenta di sbarcare a Cuba nella baia dei Porci (Playa Girón).
Per quanto riguarda il Canada ne deriva un notevole raffreddarsi delle relazioni tra Ottawa e Washington che non vengono certo migliorate dal fatto che per tutto l'anno J.G. Diefenbaker rifiuterà di riconoscere il proprio impegno a dotare i missili Bomarc di testate nucleari una volta che la costruzione delle loro basi sarà terminata.

Come erede della socialdemocratica CCF (Co-operative Commonwealth Federation), nasce il NDP (New Democratic Party).


QUÉBEC
Primo ministro della provincia
Jean Lesage
(1960 giu - mag 1966)
[liberale]
Sindaco di Montréal
-
Arcivescovo di Montréal
Paul-Émile Léger
(? - ?)
Arcivescovo di Québec
-

1961
È in atto la "Rivoluzione Tranquilla" (1960-66).
Il governo di Québec comincia a stabilire una speciale relazione con la Francia, prima aprendo una delegazione generale a Parigi e poi firmando un accordo culturale.

Marzo
viene costituita una speciale commissione d'inchiesta sull'istruzione, presieduta da un ecclesiastico, con l'incarico di studiare la questione e di proporre riforme ormai considerate improrogabili;
[Il risultato dei lavori sarà pubblicato nel 1963.]

 


 

 

ONTARIO
Primo ministro della provincia
-

1961

-

Toronto, viene fondato il COSTI (Centro Organizzativo Scuole Tecniche Italiane) ceh ha sede nela ex Casa d'Italia.
[Negli anni 1980 si fonderà con la l'IIAS (Italian Immigrant Aid Society) e da allora allargherà il suo raggo d'intervento ad altri gruppi etnici quali i portoghesi, i latinoamericani e i cinesi.]

 


NEW BRUNSWICK
Primo ministro della provincia
-

1961

-

NOVA SCOTIA
Primo ministro della provincia
-

1961

-

MANITOBA [dal 1870]
Primo ministro della provincia
-

1961

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1961

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1961

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1961
-
ALBERTA [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1961
-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1961
-
TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934-mar 1949, torna allo status di colonia dipendendo interamente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico;
- 1949, 1 ° aprile, diventa la X provincia del Dominion del Canada.
Primo ministro della provincia
Joseph Smallwood
(1949 apr - 1971)
[liberale]
1961
-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
D.D. Eisenhower [34°]
(1953 20 gen - 20 gen 1961)
[Pr]
J.F. Kennedy [35°]
(1961 20 gen - nov 1963)
[Pd]
Vicepresidente
R.M. Nixon
(1953 20 gen - 20 gen 1961)
L.B. Johnson
(1961 20 gen - nov 1963)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
Christian Herter
(1959 apr - 1960)
Dean Rusk
(1961 20 gen - nov 1963)
Ministro del Tesoro
George Humphrey
(1953 gen - ?)
 
Ministro della Difesa
Charles E. Wilson
(1953 gen - ?)
R.S. McNamara
(1961 20 gen - nov 1963)
Ministro della Giustizia
-
R. Kennedy
(1961 20 gen - nov 1963)
Presidente della Corte Suprema
Earl Warren
(1953 5 ott - 23 giu 1969)

1961
Gennaio
3
, Cuba e gli Stati Uniti rompono le relazioni diplomatiche;
20, entra in carica il nuovo presidente J.F. Kennedy;
- segretario di Stato: Dean Rusk,
- segretario alla Difesa: R.S. McNamara, con precedenti di manager industriale, presidente della Ford Motor Company;
- ministro della Giustizia: R. Kennedy;
- direttore della delegazione americana all'ONU: A.E. Stevenson;
- ambasciatore viaggiante: Averell Harriman;
30, nel messaggio sullo stato dell'Unione pronunciato davanti al Congresso, il neo presidente J.F. Kennedy chiarisce la sua posizione nei confronti di Cuba, dicendo:
«Nell'America Latina agenti comunisti, che cercano di sfruttare la pacifica rivoluzione della speranza in quella regione, hanno stabilito una base a Cuba, a soli 145 km di distanza dai nostri confini. Quello che rimproveriamo a Cuba non riguarda certo l'aspirazione della popolazione a una vita migliore, bensì il fatto che essa subisca la dominazione di tirannidi straniere e interne. Le riforme sociali ed economiche a Cuba dovrebbero essere incoraggiate. Si può sempre negoziare circa le questioni di politica economica e degli scambi, ma non si potrà mai negoziare per quanto riguarda la dominazione comunista nel nostro emisfero».

Marzo
13
, il presidente J.F. Kennedy lancia l'idea dell'Alleanza per il progresso a favore dei paesi sottosviluppati dell'America latina;
22, New York, le due maggiori organizzazioni cubane in esilio decidono di formare un consiglio anticastrista;

Aprile
3
, la risposta americana al discorso di F. Castro Ruz del marzo scorso si concretizza con la pubblicazione di un lungo documento di denuncia del suo regime;
8, Josè Mirò Cardona rivolge un appello a tutti i cubani promettendo «la prossima liberazione di Cuba dalla tirannia»;
16, nel tentativo di rovesciare il nuovo gruppo dirigente castrista, il presidente J.F. Kennedy autorizza la CIA a organizzare una spedizione militare di esuli cubani (1400 uomini equipaggiati con armi e mezzi aeronavali statunitensi) che però, dopo tre giorni di combattimenti, viene annientata mentre tenta di sbarcare a Cuba nella baia dei Porci (Playa Girón);

Giugno
3
, si incontrano a Vienna J.F. Kennedy e N.S. Chrušcëv;

Luglio
25
, J.F. Kennedy ottiene un aumento delle spese militari a causa della nuova crisi di Berlino;

Agosto
17
, viene firmata a Punta del Este (Uruguay) la carta costitutiva dell'Alleanza per il progresso che unisce tutti gli stati latino-americani, eccetto Cuba;

Settembre
15
, riprendono gli esperimenti nucleari americani;

 

Dal 1949 al 1961 gli Stati Uniti hanno assorbito più di 40.000 ingegneri e scienziati provenienti da tutte le parti del mondo. Soltanto nel 1957 ben 5.800 scienziati stranieri sono entrati in America: inglesi, tedeschi, olandesi, svedesi, svizzeri, francesi, italiani, ecc. Gli ambienti universitari britannici cominciano ad allarmarsi e viene denunciato il brain drain (fuga dei cercelli);
dal 1960 i 127 paperclip boys rimasti a Huntsville, non dipendono più dal Pentagono ma dalla NASA (National Aeronautics and Space Administration - Amministrazione Nazionale dell'Aeronautica e dello Spazio) e si dedicano unicamente alla messa a punto dei giganteschi missili Saturno.

Al periodo delle «spese folli di Eisenhower» segue l'annuncio che l' "amministrazione Kennedy" desidera instaurare un «rapporto produttivo» con gli artisti.
J.F. Kennedy chiarisce quello che intende instaurare quando, al momento del suo insediamento alla Casa Bianca, ne invita 156 dei più famosi:
. A. Miller,
. Andrew Wyeth,
. Ernest Hemingway,
. Mies van der Rohe,
. Igor Stravinskij,
. Pierre Monteux,
. Paul Hindemith,
. Archibald MacLeish,
. R. Lowell,
. Stuart Davis,
. ecc.

 

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1961
anni '60, conduce una lotta contro i movimenti della nuova sinistra e quelli delle minoranze etniche;

 

 

 

 

CIA
(Central Intelligence Agency)
- Agenzia centrale d'informazione -
- Direttore:
. A.W. Dulles (1953-61)
. John McCone (1961 nov-apr 1965)

1961
Quando la CIA si traferisce nel suo nuovo vsato complesso tra i boschi della Virginia, A.W. Dulles dispone che uno dei suoi versetti della Bibbia preferiti sia inciso su una parte del salone Langley: «Conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi» (Gv 8,32).

Febbraio
New York, arriva Nicolas Nabokov.
[Da tempo M. Josselson è preoccupato della mancanza di sicurezza della copertura offerta al CCF (Congress for Cultural Freedom) e ha persuaso Cord Meyer a trovare un nuovo gruppo di "sponsor".]
New York, ora arriva Nicolas Nabokov a parlare con i consiglieri delle fondazioni (curiosamente nessuna di quelle da lui contattate sopravviverà).
[Stranamente nel 1963, nella lista dei donatori del CCF (Congress for Cultural Freedom), apparirà un'intera serie di nomi nuovi.]

Aprile
16
, la CIA tenta di invadere Cuba con lo sbarco della baia dei Porci;
il fallimento dell'operazione si risolve in una perdita di prestigio degli Stati Uniti sul piano internazionale;

Novembre
il capo A.W. Dulles viene destituito e la CIA passa nelle mani di John McCone;


finanzia e addestra forze speciali controinsurrezionali in Indonesia, Indocina e America del Sud;

 

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1961
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1961
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
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1961
-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
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1961
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[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
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1961
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[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
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1961
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[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
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1961
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[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
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1961
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[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
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1961
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[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
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1961
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[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
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1961
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[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
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1961
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[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
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1961
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[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
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1961
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[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
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1961
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[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
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1961
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[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
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1961
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[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
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1961
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[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
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1961
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[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
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1961
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[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
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Governatore
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1961
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[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
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1961
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[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
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Governatore
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1961
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[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
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1961
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[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
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1961
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[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
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1961
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[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
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1961
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[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
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1961
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[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
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1961
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[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
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1961
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[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
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1961
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[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
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1961
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[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
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1961
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[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
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1961
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[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
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1961
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[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
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1961
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[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
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1961
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[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
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1961
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[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
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1961
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[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
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1961
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[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
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1961
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[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
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1961
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[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
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1961
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[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
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1961
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[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
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1961
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[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1961
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[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
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1961
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[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
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1961
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[49] ALASKA [dal 3 gennaio 1959] - cap. Juneau
[Territorio autonomo dal 1912.]
Governatore
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1961
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[50] HAWAII [dal 21 agosto 1959] - cap. Honolulu
[Territorio autonomo dal 7 luglio 1898.]
Governatore
-
-

1961
-


a

 

 

 



 
1961
GRANDI ANTILLE
- Presidente del consiglio di stato
F. Castro Ruz
(1959 - 2007)
[capo dello stato e primo ministro]
Partito unico: Partito comunista cubano.

1961
Gennaio
, si svolge una grande parata militare e il ministro della Difesa Raul Castro coglie l'occasione per affermare che l'esercito cubano è il più forte dell'intera America Latina; un cittadino su trenta presta servizio militare;
3, D.D. Eisenhower, giunto agli ultimi giorni della sua carica, decide di rompere le relazioni diplomatiche con l'Avana;
gli americani non attenuano la loro polemica con l'avvento al potere di J.F. Kennedy;

Marzo
13
, l'Avana, nel corso di una grande manifestazione popolare, F. Castro Ruz attacca violentemente gli Stati Uniti affermando:
«Noi siamo decisi a resistere e nessuno dubita che resisteremo; ci manterremo fermi sulle nostre posizioni e la rivoluzione continuerà ad avanzare. Nessuno può dubitarne! Se ci molesteranno con navi e aerei pirati compreremo navi e aerei per inseguire i pirati; e se promuoveranno la rivoluzione contro di noi, noi promuoveremo la rivoluzione contro i governi che l'avranno promossa contro di noi. E ci armeremo, e ci prepareremo!
Inoltre sappiano gli sbirri, sappiano i mercenari e gli imperialisti che non siamo soli. Misurino i loro atti e i loro passi, affinché non siano trascinati da stupidaggine in stupidaggine!
»

Aprile
3
, la risposta americana si concretizza con la pubblicazione di un lungo documento di denuncia del regime di F. Castro Ruz; il documento denuncia apertamente la creazione progressiva nel paese di una testa di ponte comunista, indicando i principali responsabili in:
. Raul Castro,
. magg. "Che", «rivoluzionario argentino di professione»,
. Osvaldo Dorticòs Torrado, presidente della repubblica,
tutti con un lungo passato comunista;
15, un raid aereo contro gli aeroporti dell'Avana e di Santiago provoca 7 morti e 53 feriti;
16, intervenendo ai funerali delle vittime, F. Castro Ruz torna a proclamare la natura socialista della rivoluzione cubana e a dichiararsi pronto a respingere qualsiasi tentativo di invasione;
nel tentativo di rovesciare il nuovo gruppo dirigente castrista, il presidente J.F. Kennedy autorizza i servizi segreti degli Stati Uniti a organizzare una spedizione militare di esuli cubani (1400 uomini equipaggiati con armi e mezzi aeronavali statunitensi);
17, Bahia de Cochinos (Baia dei Porci), un gruppo di esuli cubani (1400 uomini equipaggiati con armi e mezzi aeronavali statunitensi) tenta di sbarcare;
[L'impresa – lo si saprà più tardi – è stata concertata dalla CIA con il consenso del presidente J.F. Kennedy al quale è stato garantito che al momento dello sbarco degli esuli, in molti punti dell'isola sarebbe scoppiata una rivolta contro F. Castro Ruz il che non avviene.]
l'esercito cubano reagisce immediatamente ingaggiando combattimenti sulla Playa Girón;
lo stesso giorno, menre i combattimenti volgono a favore dell'esercito, F. Castro Ruz e il presidente Osvaldo Dorticós Torrado rivolgono al mondo un appello:
«L'imperialismo degli Statii Uniti d'America ha scatenato la sua annunciata e spudorata aggressione contro Cuba. I suoi mercenari e avventurieri sono sbarcati in un punto del nostro paese. Il popolo rivoluzionario di Cuba combatte valorosamente ed eroicamente contro di loro e confida nella loro sconfitta. Comunque, rivolgiamo questo appello di solidarietà ai popoli dell'America e di tutto il mondo. Chiediamo in particolare che i nostri fratelli dell'America Latina facciano sentire agli imperialisti nord-americani la forza incontenibile della loro volontà. Sappia il mondo che i popoli dell'America Latina sono dalla parte di Cuba e della sua rivoluzione. Tutti dobbiano intensificare la lotta contro il maggiore nemico dell'umanità: l'imperialismo yankee!».
F. Castro Ruz è molto preciso nell'addebitare la tentata invasione di Cuba ai gruppi rivoluzionari di Josè Mirò Cardona che hanno goduto dell'assistenza degli Stati Uniti e del Guatemala.
Il Guatemala respinge l'addebito, mentre il segretario di Stato americano Dean Rusk indice una conferenza stampa per dichiarare:
«La questione di Cuba non è una questione tra Cuba e gli Stati Uniti bensì una tra la dittatura di Castro e il popolo cubano.
Non è la prima volta che i dittatori tentano di imputare agli stranieri i loro guai con la popolazione né la prima volta che profughi della tirannia cercano di unirsi con i loro compatrioti per sfidare un regime dittatoriale.
Non vi è e non vi sarà alcun intervento da parte delle forze degli Stati Uniti. Il presidente ha espresso chiaramente questo concetto e la nostra decisione di fare tutto il possibile per assicurare che nessun americano partecipi a queste azioni in Cuba.
Il popolo americano ha il diritto di sapere se noi interverremo a Cuba o intendiamo fare ciò in futuro. La risposta a tale domanda è: no. Ciò che accade a Cuba è una questione che deve decidere lo stesso popolo cubano»
.
Lo stesso giorno, su richiesta della delegazione cubana, si riunisce il comitato politico dell'assemblea generale delle Nazioni Unite. Il ministro degi Esteri di Cuba Raùl Roa dice:
«Devo annunciare ufficialmente che la Repubblica di Cuba è stata invasa questa mattina da forze mercenarie provenienti dal Guatemala e dalla Florida, organizzate e armate dal govenro degli Stati Uniti d'America.
Il governo cubano desidera che si prenda atto delle solenni accuse da esso rivolte contro il governo statunitense. Per quanto concerne la sovranità e l'indipendenza del mio paese, la responsabilità di ciò che è accaduto ricade sugli Stati Uniti.
La delegazione cubana accusa il governo degli Stati Uniti del crimine internazionale di aggressione e chiede l'adozioneda parte delle Nazioni Unite di misure rapide, efficienti e decisive chper evitare che questi piani di aggressione e questo intervento che abbiamo solennemente denunciato vengano portati a compimento
».
Il delegato americano all'ONU A.E. Stevenson reagisce smentendo le accuse:
«Gli Stati Uniti non hanno commesso atti di aggressione contro Cuba e nessuna offensiva è stata lanciata dalla Florida o da altra parte degli Stati Uniti».
Da Mosca ci si affretta a emettere la seguente dichiarazione:
«L'attacco contro Cuba è una sfida a tutti i popoli amanti della libertà, una pericolosa provocazione contro la pace nella zona dei Caraibi, contro la pace universale. […]»
Anche N.S. Chrušcëv interviene di persona nella questione inviando un messaggio al presidente J.F. Kennedy. Dice tra l'altro:
«Non è un segreto per nessuno che le bande armate che hanno invaso quel paese sono state addestrate, equipaggiate e armate negli Stati Uniti d'America. Gli aeroplani che bombardano le città cubane appartengono agli Stati Uniti d'America.
Mi rivolgo a Lei, signor Presidente, con il sincero appello a cessare l'aggressione contro la Repubblica di Cuba. Le tecniche militari e la situazione politica mondiale sono oggi tali che una cosiddetta "piccola guerra" può produrre una reazione a catena in tutte le parti del mondo. Per quanto riguarda l'Unione Sovieticia, non debbono esservi equivoci sulla nostra posizione: noi presteremo al popolo cubano e al suo governo tutta l'assistenza necessaria per respingere l'attacco armato
».
Nella sua immediata risposta J.F. Kennedy esordisce affermando che nella interpretazione sovietica degli avvenimenti di Cuba vi è una grave malinteso. Rifacendo la storia della rivoluzione cubana egli nota come il "Movimento del 26 de Julio" sia stato «sovvertito da un regime dominato dallo straniero». E scrive:
«Non può sorprendere che i profughi si siano serviti di tutti i mezzi disponibili per rientrare e appoggiare i loro connazionali nella lotta per la libertà. Ho già precedentemente dichiarato, e lo ripeto oggi, che gli Stati Uniti non intendono intervenire militarmente a Cuba. Nel caso di un intervento militare da parte di forze esterne, noi terremo immediatamente fede ai nosri impegni assunti nel quadro del sistema interamericano per proteggere questo emisfero da aggressioni esterne.
Pur astenendosi dall'intervenire militarmente a Cuba, il popolo degli Stati Uniti non nasconde la sua ammirazione per i patrioti cubani che desiderano vedere un sistema democratico in una Cuba indipendente. Il governo degli Stati Uniti non può prendere provvedimenti per soffocare lo spirito di libertà
».
In questi giorni, a favore di Cuba e contro l'appoggio fornito dagli Stati Uniti, intervengono anche la Cina comunista, la Repubblica jugoslava e la Repubblica Araba Unita.
19, nel tardo pomeriggio cade l'ultima posizione tenuta dai mercenari nella Playa Giròn;
una parte degli esuli tenta di reimbarcarsi sulle navi che sono però affondate dalle forze rivoluzionarie; altri trovano riparo in una regione paludosa nella quale sono ormai braccati dalle forze castriste;
20, F. Castro Ruz annuncia la vittoria sugli invasori;
secondo le sue ammissioni la vittoria è costata un notevole numero di vite umane; in tal modo, però, in meno di 72 ore è stato distrutto l'esercito che «il governo imperialista degli Stati Uniti» ha organizzato nel corso di molti mesi;
egli annuncia anche di aver catturato una grande quantità di armi di fabbricazione nordamericana tra cui diversi carri armati pesanti Sherman;
22, N.S. Chrušcëv replica alla risposta ricevuta da J.F. Kennedy:
«Per quanto riguarda l'Unione Sovietica abbiamo dichiarato in più occasioni e lo dichiaro ancora, che il nostro governo non cerca alcun vantaggio o privilegio a Cuba.
Noi non abbiamo alcuna base a Cuba e non intendiamo stabilirne nessuna. Noi non possiamo concedere agli Stati Uniti alcun diritto di controllare i destini degli altri paesi, compresi i paesi dell'America Latina. Noi riteniamo che qualsiasi ingerenza di uno stato negli affari di un altro, specialmente l'ingerenza armata, è una violazione di tutti i diritti internazionali ed è contraria al principio della coesistenza pacifica
».

Intanto, mentre il fallimento dell'operazione si risolve in una perdita di prestigio degli Stati Uniti sul piano internazionale, F. Castro Ruz si può permettere di offrire la vita degli esuli cubani fatti prigionieri in cambio di medicinali, generi alimentari e trattori.



Maggio
, viene proclamata la repubblica socialista;

Da questo momento, mentre l'Unione Sovietica rafforza i suoi legami con Cuba in modo crescente, tanto da giustificare lo slogan di F. Castro Ruz «Cuba no està sola», gli Stati Uniti cercano di isolare sempre più il regime castrista dal sistema latino-americano per evitare che l'importazione del comunismo possa riguardare altre nazioni di questo scacchiere politico.

Agosto
5
-17, conferenza economica dell'OSA (Organizzazione degli Stati Americani) in Uruguay; nel corso dei lavori J.F. Kennedy propone la sua "Alleanza per il progresso" che viene accettata da tutti gli stati membri, esclusa la Repubblica di Cuba;

In estate, il presidente Osvaldo Dorticós Torrado interviene alla conferenza dei paesi non allineati (o neutrali) in svolgimento a Belgrado riivendicando il pieno diritto di Cuba di scegliere le sue alleanze e di determinare in modo autonomo la sua posizione politica nella situazione internazionale.

Dicembre
, si accentua la conversione al blocco comunista di F. Castro Ruz che si definisce "marxista-leninista" e annuncia la nascita del Partito unico della rivoluzione socialista;

[B.P. Boschesi, Storia della Guerra Fredda (1945-62), Milano 1977, Mondadori.]

Haiti
- Dittatore
François Duvalier ["papà Doc"] (1957 - 1971)
[regime terroristico]
1961
attua una spietata repressione dei movimenti e degli avversari politici perpetrata dal suo esercito privato i tontons macoutes (spauracchi);
- Presidente della repubblica
Joaquín Balaguer
(1960 - 1962)
1961
Rafael Leónidas Trujillo y Molina viene assassinato da un gruppo di ufficiali dissidenti;
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica autonoma dal 1944 e integrata (1958 gen-set 1961) nella Federazione delle Indie occidentali;]
1961
-


1961
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
?
(? - ?)
[dal 1953 è stato concesso il voto alle donne.]

1961
perdura il monopolio politico del PRI (Partido Revolucionario Institucional);




1961
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1961

-



1961
Guatemala
[formalmente indipendente dal 1847]
- Presidente
?
(? - ?)
1961
-


1961
- Presidente
J.M. Lemus
(1957 - ?)
1961
il Partido de Conciliación Nacional (conservatore e strettamente legato ai comandi militari) mantiene ininterrottamente la presidenza e il controllo del paese;

1961
Honduras
- Presidente
R. Villeda Morales
(1957 - 1963)
[liberale]
[dal 1951 il paese è inserito (carta di San Salvador) nella "Organizzazione degli stati dell'America Centrale".]
1961
-


1961
- Presidente
Luis Somoza Debayle
(1956 - 1963)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1961
-

1961
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1961
-

1961
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1961

-




 
1961
- Presidente
?
(1957 mag - ?)
 
1961
una giunta militare si è accordata con i due partiti tradizionali liberali e conservatori, costituitisi nel Fronte nazionale, su una riforma costituzionale che prevede per un periodo di dodici anni la ripartizione paritetica degli eletti al congresso fra i due partiti e un'alternanza dei loro candidati alla presidenza;

1961

- Presidente della repubblica

R. Betancourt
(1958 - 1964)
[Acción democrática]
1961
-


1961
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra IV
(1960 - )
["velasquismo"]
[sarà deposto anche questa volta prima della scadenza del mandato]
1961
il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari;




1961
(Repubblica indipendente dal 1827)

- Presidente della repubblica

M. Prado y Ugarteche
(1956 - 1962)
1961
con il nuovo presidente si è aperta una parentesi democratica che abbozza una parziale riforma agraria e inserisce il paese nel mercato comune latinoamericano;


1961

- Presidente della repubblica

V. Paz Estenssoro
(1961 - 1964)
[MNR]
MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario)
1961
le difficoltà di affrancare una popolazione rimasta in maggioranza a livelli estremamente bassi di vita, l'isolamento continentale di cui soffre il paese, il calo dei prezzi dello stagno sul mercato mondiale, l'inflazione galoppante e la presenza nella vita politico-sindacale di spinte eccessivamente estremiste o di forme di personalizzazione carismatica del potere (sino al ritorno del caciquismo dei vari capi locali nelle campagne) contribuiscono a radicalizzare sempre più la situazione interna del paese.

1961

- Presidente della repubblica

- Ministro della sanità
-

1961
un gruppo di immigrati tedeschi guidati da Paul Schäfer (1921-2010), ex ufficiale paramedico della Luftwaffe – costretto a lasciare la Germania dopo essere stato accusato di avere abusato sessualmente di due ragazzi – fonda "Villa Baviera" nota anche come "Colonia Dignidad", un villaggio cileno posto 35 km a sud-est di Parral, Provincia di Linares, nella regione del Maule, sulla sponda settentrionale del fiume Perquilauquén.
[Paul Schäfer, per anni, si spaccerà come predicatore di una setta religiosa. In breve tempo, mascherati sotto la denominazione di "Sociedad Benefactora y Educacional Dignidad", i nazi otterranno dal presidente del Cile J. Alessandri Rodríguez la personalità giuridica e l’esenzione dalle tasse.
I criminali nazisti mettono su un vero e proprio staterello indipendente che non solo non riconosce le leggi dello stato cileno, ma impone la schiavitù agli abitanti che vivono in questa zona e, loro malgrado, sono inglobati dalla neo colonia.
Nel momento del suo massimo sviluppo "Villa Baviera" ospiterà circa 300 residenti tra tedeschi e cileni, distribuiti su una superficie di 137 kmq.
Le principali attività economiche sono legate all'agricoltura; la colonia ospita una scuola, un ospedale, due piste di atterraggio, un ristorante e una centrale energetica. Il villaggio, circondato da una barriera elettrificata con torri di osservazione e proiettori di ricerca, è difeso da armi di vario genere tra cui un carro armato.
Sia la CIA (Central Intelligence Agency) che S. Wiesenthal presenteranno un'ampia documentazione che testimonia come J. Mengele, noto per la sua sperimentazione umana nei campi di concentramento durante l'Olocausto, abbia vissuto nella colonia.]
«segue 1973»

1961
[dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1961
ora consegue l'autonomia interna ma subisce forti ritardi sulla via dell'indipendenza per i conflitti etnico sociali che oppongono:
- PPP (People's Progressive Party), maggioranza indiana, marxista;
- PNC (People's National Congress), consistente minoranza nera, socialista;
- UF (United Force), minoranza bianca.


1961
Suriname
(olandese)
[dal 1954 gli è stata concessa piena autonomia, con lo stato di paese indipendente e a regime di autogoverno nell'ambito dei Paesi Bassi.]

- Governatore

?
(? - ?)
1961
contrasti razziali tra:
- NPK (Alleanza nazionale dei partiti), formazione di maggioranza appoggiata dalla popolazione nera e meticcia, favorevole alla piena indipendenza;
- PRP (Partito riformista progressista), appoggiato dalla popolazione di origine asiatica, che, temendo una politica discriminatoria da parte dei neri, sostiene la continuazione del regime di semidipendenza.



1961
[dal 1946 integrata alla metropoli come dipartimento d'oltremare.]

- Governatore

?
(? - ?)
1961
-

1961

- Presidente ad interim

J. Kubitschek de Oliveira
(1956 - 1961)
[socialdemocratico]
J. Quadros
(1961)
J. Goulart (o Joao Gouilat)
(1961 - 1964)
1961
succede alla presidenza J. Quadros;
a quest'ultimo succede, nello stesso anno, J. Goulart (o Joao Gouilat);


1961

- Capo dello stato

gen. Alfredo Stroessner Mattiauda
(1954 - 1989)
[del Partito colorado]
[dopo il golpe, permane lo stato d'assedio]
1961
il ricorso alla tortura è sistematico, gli oppositori sono incarcerati o costretti all'esilio, le epurazioni sono la norma nello stesso partito che sostiene il presidente;


1961

- Presidente

Arturo Frondizi
(1958 - 1962)
[Unión civica radical]
1961
-



Patagonia
1961
-

1961
-
?
(1958-66)
[Partito blanco]
1961
Agosto
5
-17, Punta del Este, si tiene una conferenza economica dell'OSA (Organizzazione degli Stati Americani);
nel corso dei lavori J.F. Kennedy propone la sua "Alleanza per il progresso" che viene accettata da tutti gli stati membri, esclusa la Repubblica di Cuba;





1961
Mongolia
(Repubblica popolare)
-
?
(? - ?)
[dal 1921 la vita politica è dominata dal partito unico comunista, il PRPM (Partito rivoluzionario del popolo)]
1961
-

1961
CINA
Repubblica Popolare Cinese

- Presidente della repubblica
[carica formalmente abolita nel 1958]

Liu Shao-chi
(1959 - 1967)

- Primo ministro

Chou En-lai
(1949 - 1976)

- segretario generale del PCC
Deng Xiaoping
(1954 - 1966)
[Prima costituzione]

1961
Ottobre
31
, al termine del XXII congresso del PCUS (Partito comunista sovietico) svoltosi Mosca, la salma di Stalin viene rimossa dal mausoleo del Cremlino. Il delegato cinese Chou En-lai abbandona i lavori.
La rottura tra Urss e Cina si accentua.

Repubblica di Cina
(Repubblica nazionalista)

- Presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1949 - 1975)

- Primo ministro

-

[Cina nazionalista nell'isola di Taiwan (Formosa): capitale Taipei; riconosciuta dagli Stati Uniti e dai loro alleati, occuperà il seggio dell'Onu fino al 1971.
Durante la guerra di Corea la sicurezza del regime nazionalista viene garantita dalla VII flotta statunitense.]
1961
Un patto di reciproca sicurezza tra Stati Uniti e nazionalisti assicura a questi ultimi la copertura anche nucleare di Washington, mentre l'esercito del Kuomintang (KMT) viene rifornito di armi e addestrato da consiglieri statunitensi.
Ha un ruolo cardine di presidio anticomunista, durante il periodo "caldo" della guerra del Vietnam e della rivoluzione culturale cinese.

a


1961


Choson
(Repubblica Democratica Popolare di Corea – a Nord)
[con capitale Pyongyang, nell'orbita sovietica.]
- Presidente
Kim Il Sung
(1948 set - 1972)
[segretario del Partito dei lavoratori (partito unico)]
1961
-
DAE HAN
(Repubblica di Corea – a Sud)
[con capitale Seoul (sotto l'egida statunitense)]
- Capo di Stato
gen. Chang Do Yung
(1960 - mag 1961)*
*gen. Park Chung Hee
(1961 mag - ott 1963)
[Partito democratico-repubblicano]
[*salito al potere dopo un colpo di stato militare]
1961
Maggio
un nuovo colpo di stato porta al potere il gen. Park Chung Hee, esponente del Partito democratico-repubblicano;

a


1961
Pakistan
(repubblica islamica a prevalenza musulmana)
- Capo del governo e capo dello stato
gen. Ayub Khan
(1958 - 1969)
Seconda fase - dispotismo militare illuminato (1958-69)
continua, nel quadro di una ferrea legge marziale, l'esperimento di "democrazia guidata";
- Pakistan occidentale: Partito repubblicano;
- Pakistan orientale: Fronte unito e la Lega Awami (espressione dell'autonomia bengali); fra il 1948 e il 1961, questa parte del paese si è vista assegnare soltanto il 22,1% dei 1130 milioni di rupie investiti nei piani di sviluppo sebbene essa abbia fornito il 50% delle esportazioni;
1961
sale la tensione;

a


1961
Unione Indiana
(repubblica federale a prevalenza indù)
- Primo ministro
Sri Jawaharlal NEHRU [Pandit]
(1948 - 1964)
[Partito del Congresso]
dal 1950, staccatosi dalla metropoli, il paese si è dato una costituzione repubblicana e federale a regime parlamentare;
II piano quinquennale 1956-61;
lingua ufficiale: hindi;
1961
si procede al completamento dell'unità territoriale con l'annessione delle residue colonie portoghesi (dopo quelle francesi nel 1954) occupate ora con la forza;
viene varato il piano quinquennlae 1961-66;

a


1961
Guerra del Vietnam
-
1961
il contingente dei "consiglieri" statunitensi nel sud Vietnam arriva a 15.000 uomini;

1961
Repubblica Democratica del Vietnam
(dal 2 settembre 1945)
1961
-

a

 



1961
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901 - 1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;
[dal 1.1.1946 ha rinunciato alle proprie prerogative divine pur di salvare l'istituto monarchico.]



[Nuova costituzione dal 1° gennaio 1946;
a ricostruzione ormai conclusa, continua (dal 1948) a governare il Partito conservatore al quale si oppongono:
- socialisti (uniti dal 1955 al 1959) che costituiscono lo schieramento egemone dell'opposizione;
- comunisti, con modestissime fortune elettorali;
- buddhisti del komei-to.]
- Primo ministro
Ikeda
(1960 - 1964)

1961
-

a

 




1961
["provincia" spagnola dal 1958, comprende l'ex colonia Rio de Oro e la regione di Saguia el Hamra, meno la zona di Tarfaya ridata al Marocco; ]
-
-
1961
-


1961
MAROCCO
[[indipendente dal 1956, con l'eccezione delle plazas di Ceuta e Melilla, di Ifni e del cosiddetto Sahara spagnolo, ma compresa anche la città di Tangeri.]
Maometto V
-

[Sidi Muhammad Ibn Yusuf] (Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]
1953-55, in esilio in Madagascar e sostituito con un parente più compiacente;
nel 1956, intenzionato a trasformare il suo stato in regime costituzionale, ha mutato il proprio titolo in quello di re;
1957-61, re del Marocco;
1961
muore.

Hasan o Hassan II
-

(Rabat 1929 - 1999)
figlio di Maometto V [Sidi Muhammad Ibn Yusuf];
1960, nominato dal padre, diventa capo delle forze armate e vice presidente del consiglio;
1961-99, re del Marocco;
in successione al padre;

1961
-


1961
Algeria
[dal novembre 1954 ha avuto inizio l'insurrezione armata: il FLN (Front de Libération Nationale) intende perseguire l'indipendenza del paese con la lotta armata svolta in pratica dall'ALN (Armée de libération nationale), suo braccio militare;
dal 1958 è attivo il Gpra (Governo provvisorio della repubblica algerina).]
-  

1961
Gennaio
8
, si svolge in Francia il referendum sull'autodeterminazione in Algeria;
lo stesso presidente francese Ch. De Gaulle si dichiara favorevole all'indipendenza dell'Algeria;
in Svizzera hanno luogo trattative segrete tra il governo francese e il Gpra;

Febbraio
per opporsi all' "abbandono" da parte della Francia, ufficiali dell'esercito francese d'Algeria, guidati dai generali R. Salan e E. Jouhaud fondano l'OAS (Organisation Armée Secrète),un'organizzazione clandestina a carattere militare con lo scopo di impedire l'indipendenza dell'Algeria;

Marzo
30
, la Francia e il governo algerino annunciano contemporaneamente l'apertura di negoziati a Evian;


Aprile
20-26
, mentre Ch. De Gaulle è determinato a proseguire le trattative fallisce il "putsch dei generali";

Maggio
20
, alla vigilia della conferenza di Evian, il governo francese ordina la cessazione di operazioni offensive e la smobilitazione dei campi profughi;
rispondono 19 esplosioni firmate OAS;
dopo l'inizio con prospettive favorevoli delle trattative fra il governo di Parigi e il FLN algerino, l'OAS fa ricorso a una serie di attentati terroristici su larga scala, sia in Algeria, sia in Francia, nell'intento di provocare una massiccia reazione del FLN che porterebbe all'intervento dell'esercito e ad una ripresa della guerra; l'esercito rimane però fedele al governo;
la conferenza di Evian viene aggiornata;

Giugno
27
, Ch. De Gaulle propone una spartizione dell'Algeria;

Luglio
5
, viene indetta una giornata nazionale di protesta con grave bilancio di morti e feriti;


il GPRA è ora presieduto da Ben Khedda;


1961
[indipendente dal marzo 1956, repubblica dal 1957]
- Presidente della repubblica
H. Bourghiba
(1957 - 1987)
[del Neo-Destur]
1961
Luglio
19-23
, crisi franco-tunisina per la base mlitare di Biserta, rivendicata dai tunisini: incidenti sanguinosi con centinaia di morti tunisini;
29, il consiglio di sicurezza dell'ONU chiede la tregua immediata;

Settembre
29
, l'accordo segna l'evacuazione progressiva delle truppe francesi;


1961
Regno Unito di Libia
(24 dicembre 1951)
[iniziate le ricerche petrolifere nel 1955, dal 1960 è iniziata la produzione su scala industriale del petrolio.]
Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;
1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia (Idris I);
[monarchia costituzionale];

1961
-



1961
Repubblica Araba Unita
(1958-61)
[dalla fusione tra Egitto e Siria nel 1958]
- Presidente
Giamal Abdel Nasser
(1958 - 1961)
-
-
1961
Marzo
Al Cairo, si svolge la conferenza dell'AAC (All African Convention).

Luglio
vengono emanate alcune leggi che sanciscono:
- la nazionalizzazione di ditte di esportazione del cotone, banche, compagnie di assicurative e 275 tra le maggiori compagnie industriali e commerciali;
- il dimezzamento delle proprietà terriere,
- un aumento notevole dell'imposta sul reddito.

Settembre
28
, Damasco (Siria), un colpo di stato di ufficiali filoiracheni determina la secessione della Siria dalla RAU.
G.A. Nasser è convinto che la secessione della Siria sia semplicemente il contrattacco della borghesia siriana alla virata a sinistra. Ritenendo che la borghesia egiziana potrebbe progettare un'azione simile, sferra una controffensiva preventiva confiscando le proprietà di oltre mille famiglie abbienti egiziane.

Scienziati tedeschi.
Alla fine dell'anno Eugen Sänger deve dare le dimissioni; da molto tempo in fatti gli agenti dell'ufficio informazioni israeliano hanno notato un va e vieni insolito tra l'Istituto per la propulsione dei missili di Stoccarda e gli edifici circondati di filo spinato del Cairo. Essi hanno scoperto il ruolo sostenuto dalle fittizie società allestite in Germania e in Svizzera e ottenuto l'elenco degli scienziati al servizio di G.A. Nasser oltre a tutto il resto. Con questo materiale esplosivo tra le mani Tel-Aviv muove i suoi passi presso il governo di Bonn. Bonn annulla tutti i contratti con l'Istituto di Stoccarda e intima a Eugen Sänger di rientrare in Germania; a quest'ultimo non resta che accettare e sistemarsi a Berlino per dirigere un centro di studi teorici sull'aviazione.
Per l'officina 333 è un duro colpo.
I suoi colleghi preferiscono comunque rimanere al Cairo e rinunciare ai loro incarichi a Stoccarda. Pilz sostituisce Eugen Sänger nella direzione della "città proibita" e l'ingegnere Walter Schuran diviene capo della sezione di propulsione.



1961
[indipendente dal 1° gennaio 1956;
- aderisce alla Lega araba - ]
- Presidente della repubblica
Ibrahim Abbud
(1958 - 1964)
1961
il paese vive un difficile processo di assestamento;
nello sfondo c'è la guerriglia secessionistica delle popolazioni del sud del paese (Sudan African National Union, Southern Front, Anaya-Nya);

I ferrovieri di Khartum bloccano il traffico ferroviario in tutto il Sudan per protestare contro le limitazioni delle libertà sindacali imposte dal governo militare.


1961
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896;
provincia d'oltremare portoghese dal 1951, strettamente integrata alla metropoli;
dal 1956 è attivo il PAIGC (Partido Africano para a Independencia de Guiné e Cabo Verde) fondato da Amilcar Cabral e altri 6 anti-imperialisti.]
-
?
(?-?)
1961
Agosto
il PAIGC compie sabotaggi contro il sistema ferrroviario portoghese nel sud della Guinea-Bissau;


1961
[indipendente dal 29 novembre 1960, sotto la direzione del Partito del popolo mauritano (ex Partito del raggruppamento mauritano di Ould Daddah)]
   
1961
-


1961
[indipendente dall'agosto 1960 e promotore dal 1961 del progetto di Unione della Senegambia; ]
- Presidente della repubblica
Léopold Sédar Senghor
(1960 ago - 1980)
- Presidente della consiglio
Mamadou Dia
(1960 ago - 1962)

1961
il piano economico è progettato da un gruppo di "consulenti" formato da sacerdoti cattolici francesi.

Agosto
Mamadou Dia afferma che il Senegal sta perseguendo una politica di "costruzione sociale".



1961
[l'ex Sudan francese è indipendente con la nuova denominazione dal settembre 1960]
- Presidente
Modibo Keita
(1960 - 1968)
[UDS (Union démocratique soudanaise)]

1961
Febbraio
il partito di Modibo Keita riconosce il FLN (Front de Libération Nationale) (Algeria) e il governo di Antoine Gizenga a Stanleyville (Katanga);

Aprile

la costituzione dell'Unione degli stati africani con Guinea e Ghana rimane solo sulla carta;
firma di un accordo commerciale con la Cina popolare;

Il piano economico del Mali si basa sulla consulenza "neocolonialista" dell'economista francese (ex stalinista e poi antisovietico)Bettelheim, che consiglia l'attuazione di un'industria a base rurale su piccola scala.


1961
[indipendente dall'agosto 1960]
- Presidente
Maurice Yaméogo
(1960 - gen 1966)

1961
-


1961
[indipendente dal 3 agosto 1960]
- Presidente
Hamani Diori
(1960 - 1974)
[Parti progressiste nigérien]
[il Parti progressiste nigérien è divenuto partito unico dopo la messa al bando della formazione d'estrema sinistra "Sawaba" (Libertà)]
1961
-

1961
[indipendente dal settembre 1958]
- Presidente
Sékou Touré
(1958 - ?)
[leader del PDG (Parti dèmocratique de Guinée)]
1961
L'arcivescovo francese di Conakry viene espulso per aver boicottato l'integrazione delle scuole di religione nel sistema scolastico statale.

Novembre
proteste dell'ala sinistra del PDG contro gli "investimenti umani" come nuova forma di lavoro coatto.
Sékou Touré compie un gio nel paese per spiegare la sua politica di graduale "socialismo" e ribadisce il suo concetto di marxismo africano senza lotta di classe;

1961
[dall'ottobre 1958 il paese ha ottenuto l'indipendenza fuori dalla Communauté française.]
- Presidente
F. Houphouët-Boigny
(1961 - ?)
[RDA]
[RDA (Rassemblement Démocratique Africain)]
1961
-







1961
[indipendente dal 1° agosto 1960 ma resta fortemente instabile.]
   
1961
-




1961
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808, è dominata dal Sierra Leone People's Party, partito filobritannico dei fratelli Milton (1958-64);]
- Primo ministro
Milton Margai
(1958-?)
1961
Aprile
27
, diventa indipendente come dominion del Commonwealth britannico, ma sempre dominata dal Sierra Leone People's Party, partito filobritannico dei fratelli Milton (1958-64);

Il govereno di sir Milton Margai imprigiona Siaka Stevens, capo sindacalista della Sierra LeEone, sotto l'accusa di "sedizione".

1961
Liberia
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847]
-
-
1961
repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono, dalla fine della prima guerra mondiale è diventata una dipendenza economica degli Stati Uniti che si sono assicurati importanti concessioni per lo sfruttamento delle piantagioni di caucciù attraverso la società Firestone;
il paese mira ora a diventare uno dei maggiori "paradisi fiscali" del mondo fornendo la propria "bandiera ombra" alle flotte mercantili private di ogni nazionalità; partito di governo è il True Whig Party che domina la scena politica liberiana da oltre un secolo;


1961
[repubblica dal luglio 1960]
- Presidente
Kwane Nkrumah
(1957 - 1966)
[Convention People's Party]
1961
convinto assertore dell'idea panafricana e progressiva, il presidente ha avviato il paese verso una prospettiva antimperialista e socialista stabilendo rapporti di collaborazione con l'URSS e la Cina popolare;

Il piano economico di Kwane Nkrumah impegna consulenti inglesi, polacchi e ungheresi che esprimono opinioni contrastanti.

Settembre
Sekondi-Takoradi (Ghana), uno sciopero di ferrovieri e portuali in atto da due settimane viene stroncato con la legge marziale e con attacchi armati.
J.B. Danquah, Joe Appiah e P.K.K. Quaidoo sono tratti in arresto.


1961
[repubblica indipendente dall'aprile 1960]
- Presidente
S. Olympio
(1960 apr - 1963)
[Comité d'Unité Togolaise]

1961
-



1961
indipendente dal 1° ottobre 1960 sotto la direzione del partito National Council di Nmandi Azikiwe (detto Zik); comprende i due ex protettorati britannici:
1961
Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania Occidentale e Olanda assorbono il 91% delle esportazioni di cacao della Nigeria.
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1961

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1961
Febbraio
la federazione annette l'ex Camerun britannico (la parte settentrionale);





1961
[indipendente dal 1° gennaio 1960, comprende anche la parte meridionale dell'ex Camerun britannico (quella settentrionale è stata integrata alla Nigeria).]
- Presidente
Ahmadou Ahidjo
(1960 - ?)
1961
il presidente impone al paese un regime autoritario suscitando l'opposizione armata dell'UPC (Union des populations du Cameroun), già alla testa della lotta per l'indipendenza nel decennio 1948-58 ed ora oggetto di pesanti repressioni;


1961
[indipendente dall'agosto 1960]
- Presidente della repubblica
Léon M'Ba
(1960 ago - 1967)
[Blocco democratico gabonese]

1961
l'Unione economico tecnico-doganale con la Repubblica Centrafricana, il Ciad e il Congo Brazzaville, viene ora negli accordi costitutivi dell'UAM (Unione africana e malgascia);






1961
[repubblica indipendente nell'ambito della Communauté française dal 1958, fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane.]
- Presidente
David Dacko
(1958 - 1966)
[del Movimento d'evoluzione sociale dell'Africa nera]

1961
nel 1960, in seguito all'opposizione contro il Presidente, gen. Bokassa, le truppe francesi sono entrate nel territorio della repubblica.




1961
[dal 1960 fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane]
- Presidente
-
François Tombalbaye
(1960-?)
1961
Agosto
11
, consegue l'indipendenza;
[avvalendosi dell'emendamento costituzionale approvato nel 1960 che dichiara l'acquisto dell'indipendenza compatibile con l'appartenenza alla Communauté française.]
partecipa alla fondazione dell'Unione delle repubbliche centroafricane;

I francesi conservano truppe armate nello stato "indipendente".



1961
[stato indipendente dal 15 agosto 1960]
- Presidente
Fulbert Youlou
(1960 ago - ago 1963)
[ex abate, il presidente regge il potere in maniera autoritaria]

1961
continua la serie di conflitti tribali tra i due maggiori gruppi etnici, i baTeke e i baTonga;






1961
Congo Belga
(capitale: Léopoldville)
[colonia dello stato belga dal 1908, le è stato poi annesso (1925-60) il Ruanda-Urundi da ora organizzato in amministrazione fiduciaria;
nel 1959 la maggioranza della popolazione del Ruanda, costituita da contadini bantu di stirpe baHutu, è insorta in armi contro i feudatari tutsi (vatussi) cacciandone l'ultimo re (mwami)Kigeri V.]
- Capo di Stato
Joseph Kasavubu
(1960 - 1965)
- Primo Ministro
gen. Mobutu
(1960 nov - ago 1964)

1961
Gennaio
15
, il gen. Mobutu trasferisce nel Katanga P. Lumumba presso M. Ciombe (o Tshombe);
17
, il primo ministro P. Lumumba, fatto arrestare il 2 dicembre scorso dal gen. Mobutu, viene torturato e ucciso durante un presunto tentativo di fuga dal carcere da parte delle forze katanghesi capeggiate da M. Ciombe.
Bande di soldati dispersi o ribelli si abbandonano a saccheggi, a eccidi. Il franco congolese precipita.
L'Onu invia nel paese un corpo di spedizione internazionale per imporre la pacificazione.

Febbraio
13
, viene annunciata la morte di P. Lumumba tra le proteste e il compianto popolare.
P. Lumumba
viene considerato un eroe africano e molti Istituti prendono il suo nome, come l'Università Lumumba di Mosca.
Le stesse Nazioni Unite riconoscono il governo di Ileo insediato l'11 settembre.

Ottobre
l'esercito congolese comincia ad avere la meglio sui secessionisti katanghesi;

Novembre
11
, Kindu, tredici aviatori italiani (appartenenti alle forze dell'Onu), giunti da Léopoldville per portare rifornimenti a una guarnigione di maltesi operanti per l'Onu, vengono aggrediti, mentre sono a mensa nell'aeroporto, da masnade congolesi, al servizio di Antoine Gizengase comandate da un colonnello Pakassa. Un reparto malese dell'Onu di stanza all'aeroporto non ritiene di poter intervenire per la salvezza degli sventurati che sono prelevati e fucilati.
I loro corpi o meglio ciò che ne è rimasto (le salme sono state selvaggiamente straziate) sono in seguito recuperate e trasportate in Italia.
Malgrado l'intervento dell'Onu le cause dell'eccidio rimarranno oscure.
[Alla loro memoria sarà eretto un tempio nell'aeroporto pisano di San Giusto.]

Dicembre
5
, dopo la definitiva sconfitta di M. Ciombe, le Nazioni Unite affiancano ufficialmente l'esercito congolese;

A Léopoldville (poi Kinshasa) si incontrano i superstiti dei due movimenti di liberazione principali dell'Angola:
- MPLA (Movimento Popular de Libertaçao de Angola),
- UPA (União das Populações de Angola), riconosciuto dall'OUA, è appoggiato dallo Zaire, riceve aiuti dal governo algerino di Ben Bella, oltre ad avere l'appoggio dei congolesi prima di Adoula e poi di Mobutu;
e di altri gruppi minori.



Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1961
guerra del Katanga: 1960 giu - gen 1963;
Stanleyville, Antoine Gizenga (o Antoine Gizengase), un luogotenente di P. Lumumba, si insedia in posizione di antagonismo contro Léopoldville e di simpatia verso gli estremisti africani e verso i paesi marxisti.
Antoine Gizengase, il cui governo è stato riconosciuto da alcuni paesi fra cui la RAU, viene arrestato.
Da Stanleyville, dove è associato a Gizenga, Mulele compie diversi viaggi nell'Unione Sovietica, in Cina e nella Guinea. Ritorna poi nello Zaire per guidare un movimento di guerriglia nella sua provincia natale, Kwilu.


Febbraio
Stanleyville, Antoine Gizenga ricostituisce il governo centrale che viene riconosciuto come governo congolese da ventun paesi.

Marzo
nel Kasai si crea un movimento secessionista con a capo Albert Kalonji e a Elisabethville viene formato il governo, rivale, di Antoine Gizenga, cui si oppongono:
- le Nazioni Unite,
- Belgio,
- i blocchi filofrancesi e filobritannici,
- il blocco delle nazioni della CEE (Comunità Economica Europea), guidato da francesi e tedeschi,
- il blocco americano,
- Sudafrica,
- Israele,
- Portogallo.

Agosto
, Antoine Gizenga è incluso in un governo presieduto da Adoula; la "rivolta" di Stanleyville ha termine.


Settembre
Antoine Gizenga si reca a Belgrado con Adoula per la Conferenza dei Paesi non allineati.
13, scontri tra eseerciti congolesi e truppe dell'ONU da una parte e katanghesi dall'altra a Kamina e a Elisabethville;

Dicembre
5
, dopo la definitiva sconfitta di M. Ciombe, le Nazioni Unite affiancano ufficialmente l'esercito congolese;

Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1961
il Burundi, che con il contiguo regno del Ruanda costituiva dal 1884 il territorio del Ruanda-Urundi, si stacca dal Congo;

1961
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio secondogenito del principe Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;
nel 1952 ottiene dalle potenze la federazione all'Etiopia dell'Eritrea;
nel 1955 ha emanato una nuova costituzione introducendo il suffragio universale;
nel dicembre 1960 un colpo di stato promosso da un gruppo di ufficiali della guardia e di intellettuali viene subito represso nel sangue;


1961
-
ERITREA
anche se "unità autonoma federata con l'Etiopia" dalla fine del 1950, sotto la sovranità della corona etiopica, non si trova un equilibrio tra le richieste eritree di una maggiore e più completa autonomia e i tentativi più o meno dichiarati del governo etiopico di denazionalizzare il territorio federato;

1961
Settembre
inizia la guerriglia indipendentistica condotta dall'ELF (Eritrean Liberation Front - Fronte di liberazione eritreo) costituito al Cairo;
[Storicamente l'ELF ha le sue radici nella campagna contro l'Etiopia scatenata dall'Italia durante i negoziati alle Nazioni Unite dopo la guerra. In quel periodo (1946-50), Sylvia Pankhurst e altri dimostrano che il governo italiano e gli interessi commerciali tra Asmara e Roma avevano patrocinato materialmente e politicamente un movimento "eritreo" filoitaliano che inizialmente era favorevole all'amminstrazione fiduciaria italiana per poi sostenere, fallita questa iniziativa, la strenua opposizione italiana alla riunificazione con l'Etiopia: quando questa si realizzò nel 1952, il "movimento" adottò una posizione secessionista, articolandosi in gruppi di destra, centro e sinistra finanziati e armati dagli interessi prima italiani e poi europei.
[Cfr. Sylvia Pankhurst, Ex-Italian Somaliland, capitoli sull'Eritrea, Londra 1951.]]






1961
[1961, stato indipendente dal 1° luglio 1960]
- Presidente
Aden Abdullah Osman
(1960 lug - 1967)
[La vita politica è dominata dalla Somali Youth League (Lega dei Giovani Somali)]

1961
Agosto
durante una visita a Roma, in un'intervista concessa all' «Europeo» il presidente Aden Abdullah Osman dichiara: «Più presto ve ne andrete e più vi saremo riconoscenti, di averci tolto il disturbo».
Ma i "patrioti" italiani, in particolare Carlo Quaglia, non sono dello stesso parere: vogliono essere ancora utili alla Somalia.

SAIS
(Società Agricola Italo Somala)
1961

«segue da 1938»
Capitale iniziale: 24 Mni di lire.
- Presidente e Amm.re del.:
. avv. Luigi Bruno (1945 -?);
- Vicepresidente:
. ? (? - ?);
- Direttore della sede amministrativa di Genova:
. avv. Luigi Bruno (? - ?).

In seguito alle alluvioni, una delle aziende maggiormente danneggiate è proprio questa.
Ma l'avv. Luigi Bruno, ascoltatissimo difensore dei propri interessi, che riesce sempre a presentare come "interessi nazionali", non si dispera.
Gli anelli della sua catena partono infatti dalll'ex funzionario della Banca d'Italia, consulente della Banca Nazionale Somala a Mogadiscio, sig. Palamenghi Crispi, legato da intima amicizia col famigerato Carlo Quaglia.
In Italia il presidente della FEBAS (Federazione Bananicoltori della Somalia), on. Giuseppe Vedovato, saprà fare, al momento opportuno la sua parte.
[Un prestito concluso con l'IMI permetterà all'avv. Luigi Bruno di non liquidare, con enormi perdite, la società. Riuscirà a conservare nel consiglio della società i suoi elementi più fidati, quali il dr. Gardini, ex amministratore a Roma del Pnf (Partito nazionale fascista), il dr. Calzi, ex direttore generale della SAIS (e compare di Carlo Quaglia).
L'avv. Luigi Bruno non cederà invece la Società Romana della Somalia che, da sola, ha ancora l'assegnazione di una quota di più di 30.000 q.li di banane.]




[Ernesto Rossi, I nostri quattrini, Laterza Bari 1964.]


Somalia Francese [Territorio d'oltremare dal 1946.]
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1961
-

1961
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894, formalmente diviso in quattro regni federati, gode dal 1955 di uno statuto di parziale autonomia .]
- Presidente
?
(?-?)
Kabaka Edward Mutesa
(1961 -?)
- Primo ministro
?
(?-?)
Milton Obote
(1961 -?)
1961
Marzo
il partito democratico di Kiwanuka ottiene la maggioranza nella nuova "Legislatura" dopo il boicottaggio effettuato dai partiti più importanti.
L'UPC (Uganda Peoples Congress - Congresso dei popoli dell'Uganda), insieme al partito Kabaka Yekka vince le elezioni successive e forma un governo indipendente, con Milton Obote primo minsitro e il Kabaka Edward Mutesa come presidente (e "re" dei Baganda).
Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
[nel marzo 1960, J. Kenyattaè stato trasferito a Maralal.]
-
-
1961
Mentre formazioni guerrigliere continuano ad operare nell'interno del paese, il governo di Londra avvia il paese verso l'autogoverno.
Si costituisce quindi un primo gabinetto autonomo sorto dalla coalizione dei due nuovi partiti nazionalisti KADU (Kenya African Democratic Union), federalista moderato, e KANU (Kenya African National Union) [erede della KAU (Kenya African Union) sciolta nel 1952 all'inizio della rivolta dei Mau-Mau] di Tom Mboya a carattere unitario e radicale.
L'antropologo kikuyu J. Kenyatta, arrestato e confinato in una riserva con l'accusa pretestuosa di aver fomentato la rivolta dei Mau-Mau, viene scarcerato per iniziativa del KANU del quale diviene presidente.

Durante le elezioni "costituzionali", ancora impostate su basi razziste, Mboya e Gichuru riassicurano gli inglesi che i loro capitali rimarranno intatti sotto l' "autogoverno".
Gli inglesi, sostenuti dal leader dei coloni, Blundell, adottano la tattica del "divide et impera" con la KANU e la KADU.

Aprile
11
, J. Kenyatta tiene una conferenza stampa alla presenza di cinquanta giornalisti. Ribadisce la sua condanna del movimento Mau-Mau e critica il "Rapporto Cornfield" che lo collega al movimento. Il govenro coloniale britannico fa costruire una casa nuova per J. Kenyatta.

Dicembre
J. Kenyatta viene finalmente liberato dalla prigione di Ledwar, nel Kenya;



1961
[il paese, attribuito dal 1920 in mandato alla Gran Bretagna dalla Società delle Nazioni e riconfermato dal 1946 in amministrazione fiduciaria alla stessa dall'ONU, gode di una relativa autonomia interna.]
- Primo ministro
J. Nyerere
(1960 - gen 1962)
[TANU (Tanganyka African National Union)]
1961
d'accordo con l'Ufficio Coloniale, la Gran Bretagna garantisce l'indipendenza;

Dicembre
9
, il paese consegue l'indipendenza nell'ambito del Commonwealth e J. Nyerere viene riconfermato;

1961
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica, l'isola gode dal 1960 di un regime di relativa autonomia all'interno del Commonwealth.]
-
?
(?-?)
1961
nelle elezioni il partito afro-scirazi dello sceicco Abud Karume ottiene dieci dei ventidue seggi e Abud Karume si coalizza con il partito nazionalista.
Nelle elezioni seguenti, tenute in questo stesso anno, Abud Karume viene sostituito dagli inglesi che formano una coalizione tra il partito nazionalista e il ZPPP (Partito dei popoli di Zanzibar e Pemba), con lo sceicco Shante come "primo ministro".
Gli inglesi si servono del partito nazionalista "arabo" contro il partito "africano" in omaggio alla loro politica del "divide et impera".



1961
[territorio d'oltremare portoghese dal 1955;
dal 1956 opera il MPLA (Movimento Popular de Libertaçao de Angola) sotto la guida di Agostinho Neto;]
- Governatore
?
(? - ?)
1961
Gennaio
22
, nei Caraibi, H. Galvão si impadronisce della nave portoghese Santa Maria e pubblica La mia crociata per il Portogallo, in cui progetta di andare da Fernando Póo alla Guinea Spagnola e possibilmente nell'Angola. Il piano fallisce nel Sudamerica.

Febbraio
4
, Luanda, avviene una dimostrazione spontanea di lavoratori africani che dà il via a uno spaventoso massacro da parte dei portoghesi sulla popolazione nera e meticcia;
la rivolta di Luanda, e la sanguinosa guerriglia accesasi subito dopo nella regione settentrionale del paese, ai confini con il Congo, pongono per la prima volta il governo di Lisbona di fronte ad una nuova realtà;
[L'insurrezione è stata: secondo alcune fonti guidata dal MPLA di Agostinho Neto; secondo altre non è stata preparata dal MPLA perché i capi più importanti o sono in carcere, come Agostinho Neto, o in esilio, come Viriato de Cruz e Mario de Andrade.
Le vittime del massacro si stimano da 20 a 30.000.]

Marzo
5
, Luanda, alle esequie, svoltesi con grande concorso di popolo, dei 24 africani uccisi dai portoghesi segue un nuovo periodo di terrore antiafricano.
I prigionieri politici rinchiusi nel carcere di Luanda vengono sommariamente giustiziati senza un processo legale.
15, rivolta dei coltivatori di caffè nord-angolani che lavorano nelle piantagioni portoghesi; i coloni bianchi si danno alla fuga.
La guerra di liberazione si estende al nord, dove agisce l'UPA (União das Populações de Angola) di Holden Roberto.
La CIA dichiara l'UPA «libera da influenze comuniste».
Si registrano numerose rivolte nelle piantagioni di caffè: ha inizio la guerra di liberazione.
Dopo l'arresto di Agostinho Neto, il MPLA ha come presidente supplente Mario de Andrade che stabilisce il nuovo quartier generale a Conakry (Guinea).
[Mario de Andrade ha frequnetato la Sorbona e ha scritto per «Présence Africaine».]






1961
Rhodesia del Nord-Ovest
[passata dal 1924 sotto il controllo statale, ha mantenuto lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office;
dal 1948 l'opposizione africana e guidata dal NRAC (Congresso Africano della Rhodesia del Nord) guidato da G.L. Mbikusita;
si rafforza il nazionalismo e si consolida il partito dell'UNIP guidato da K.D. Kaunda.
-
-
1961
-
Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911;
passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese.]
-
-
1961
Dicembre
il NDP (National Democratic Party) viene dichiarato fuorilegge, ma dieci giorni dopo viene fondata la ZAPU (Zimbabwe African Peoples Union) che riprende tutti gli obiettivi del suo predessore.
L'esplicito riferimento allo spirito del panafricanesimo lo fa accusare di razzismo nero.
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907;
dal 1944 il movimento nazionalista nero ha ripreso vigore con la fondazione del NAC (Nyasaland African Congress);
dal 1950 opera il MCP (Malawi Congress Party) che ha come principale obiettivo l'indipendenza dal dominio britannico.]
-
-
1961
-


1961
Mozambico
[provincia d'oltremare del Portogallo dal 1951]
-  
1961
i cittadini del Mozambico residenti nel Malawi fondano l'UNAMI (National Union of an Independent Mozambique)


1961
[indipendente dal 26 giugno 1960]
- Presidente
?
(? - ?)

1961
mantiene buoni rapporti con la ex metropoli e con i paesi francofoni di orientamenteo politico moderato, cui si integra, dal punto di vista doganale entrando nell'OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia);
la vita politica interna è dominata da una coalizione di partiti conservatori (Cartel des Republicains) facenti capo al PSD (Partito socialdemocratico del Madagascar e delle Comore) del presidente Ph. Tsiranana (che opera dal 1956) favorevole a una stretta collaborazione col Sudafrica e col Mozambico portoghese;

Marzo
8
, Tananarife (Madagascar), i "governi" di Léopoldville, Elisabethville e Bakwanga si riuniscono e formano una "federazione" sotto la presidenza di Kasavubu.







1961
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931).]
- Primo ministro
H.F. Verwoerd
(1958 - 1966)
[nazionalista]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministrazione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni;
il predominio afrikaner si è tradotto in una brusca virata autoritaria ("Afrikanerdom");
dal 1950 sono in vigore: Mixed Marriages Act, Immorality Act e Suppression of Comunism Act e Group Areas Act (dal 1951), le leggi di polizia e quelle sulle riunioni sovversive che estendono la repressione su sempre più vasta scala;
dal 1959 è stato varato dai bianchi il cosiddetto "piano di autonomia bantu";
1961
Marzo
isolato sul piano internazionale dall'Onu e dagli stessi paesi del Commonwealth, il governo razzista di Pretoria decide di uscire dal Commonwealth;
Nelson Mandela, leader dell'ANC, si tiene nascosto in Sudafrica, mentre si trova contro la sentenza post-Sharpville.

Maggio
31
, attraverso un referendum istituzionale, lo stesso governo proclama la trasformazione dell'Unione Sudafricana in repubblica;

Agosto
agosto-ottobre, in Sudafrica 30 africani sono condannati a morte per avere "assassinato" capi collaborazionisti; 130 vengono allontanati dall'attività politica; 600 sono tenuti sotto il cosiddetto regime di "Proclamation" (400 nel Transkei).

Settembre
Città del Capo, Victor Wessels, leader della TLSA (Teachers League of South Africa), è mandato al confino per cinque anni in base alla "Legge sulle adunate sediziose".

Dicembre
il capo Luthuli, leader dell'ANC, riceve dal regime sudafricano il permesso di recarsi a Oslo per ricevere il premio Nobel per la pace;
comincia ad agire con atti di sabotaggio il braccio armato dell'ANC, Umkonto we sizwe (Lancia della Nazione);
il NEUM (Non-European Unity Movement) fonda l'ALDUSA (African People's Democratic Union of South Africa) avente come tesi centrale l'ipotesi dell'insurrezine armata nelle zone rurali, in particolaare Pondoland e Sekhukhuniland.

 


1961
LEGA ARABA
Il 22 marzo 1945 è nata al Cairo questa lega fondata da Egitto, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Arabia Saudita e Yemen;
1953, Libia
1956, Sudan
1958, Tunisia e Marocco
1961, Kuwait
1962, Algeria.
Fa parte anche l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), presieduta da Yasir Arafat.
1961
-






1961

[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]

- Presidente
gen. Fuad Chehab
(1958 ago - 1964)
[progressista di centro]
1961
-



1961

[dall'aprile 1946 il paese ha conseguito la piena indipendenza; da febbraio 1958 federazione della Siria e dell'Egitto nella Repubblica Araba Unita (RAU).
Dal 1959, quando G.A. Nasser ha deciso lo scioglimento di tutti i partiti politici, il partito Baath siriano è passato all'opposizione: è tuttavia profondamente lacerato al suo interno tra filonasseriani, moderati e neobaathisti radicali.]

- Presidente
?
(? - ?)
?i
(1961 set - mar 1962)
[filoiracheno]
1961
Settembre
28
, Damasco, un colpo di stato di ufficiali filoiracheni determina la secessione della Siria dalla RAU;
il proconsole egiziano, mar.llo 'Abd al-Hakim Amir inviato da G.A. Nasser l'anno scorso, viene arrestato e imbarcato su un aereo alla volta del Cairo.

I governi occidentali sono soddisfatti, ma anche i leader iracheno, giordano e saudita non nascondono il proprio compiacimento.

Ottobre
sciolta la federazione, subentra un regime costituzionale-liberale con l'intento di annullare tutte le nazionalizzazioni di G.A. Nasser;
i partiti sono nuovamente autorizzati, tranne quello comunista; 


1961
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba"; dal 1949, dopo l'annessione della Palestina orientale (Cisgiordania) [40.000 kmq di superficie con poco meno di 1 Mne di abitanti], il Regno hashemita del Giordano viene comunemente chiamato Giordania.]
Hussein
(? - ?)
figlio di Talal;
1952-?, re del Regno hashemita del Giordano;

1961
-


1961
Gerusalemme, "internazionalizzata" dall'ONU, è divisa in due settori: la città vecchia (assegnata alla Giordania) e la città nuova (assegnata a Israele);
alla fine degli anni cinquanta i profughi palestinesi si contano in 1.250.000, dispersi in varie parti del mondo, persone tenacemente legate alla loro identità nazionale;
la politica discriminatoria delle autorità israeliane nei confronti dei rimasti e le aspre condizioni di vita imposte agli esuli nei campi di raccolta dei paesi arabi ospiti, rafforzano la coesione di quella che viene definita "la nazione invisibile" coagulando a poco a poco intorno al problema di una guerra di liberazione nazionale, nuclei sempre più consistenti di profughi;
 
- Presidente
?
(? - ?)
- Primo ministro
David Ben Gurion
(1955 - 1963)
[del MAPAL]
MAPAL (Organizzazione sionistica mondiale - Partito laburista);
parlamento unicamerale (Knesset);
1961
Aprile
11
, Tel Aviv, ha inizio il processo contro il criminale nazista Adolf Eichmann; sarà condannato a morte e impiccato.



- Egitto (fascia di Gaza)
1961
-
- Giordania (Cisgiordania)
1961
-

1961
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
Sa'ud ibn 'Abd al-Aziz
Albero genealogico
(Kuwait 1902 - Atene 1969)
secondo figlio di 'Abd al-Aziz III discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1933, proclamato principe ereditario (il primogenito Turki è morto nel 1919), viene associato all'amministrazione del regno come viceré del Neged;
1953-64, re dell'Arabia Saudita;
nel 1955 stipula un patto militare con Egitto e Siria;
nel 1961 Faysal, suo fratello, principe ereditario e suo stretto collaboratore viene estromesso dal governo;
1961
-


1961
Kuwait
(sceiccato)
[Legato alla Gran Bretagna dal trattato anglo-kuwaitiano del 1899.
La popolazione, inferiore a 200.000 abitanti, è concentrata soprattutto a Kuwait City, all'estremità settentrionale del Golfo.]
'Abd Allah al-Salim al-Sabah

(? - 1965)
1950-1961, emiro del Kuwait;
1961
Giugno
16
, lo sceiccato diventa indipendente;
1961-65, sceicco del Kuwait;



1961
il governo kuwaitiano chiede l'abrogazione del trattato anglo-kuwaitiano del 1899, e la Gran Bretagna acconsente.

Giugno
16
, lo sceiccato diventa indipendente;
25
, con la neutralità dell'URSS, il dittatore iracheno 'Abd al-Karim Kassem riprende la tradizionale rivendicazione del Kuwait, minacciando di occuparlo con la forza.
L'emiro si rivolge alla Gran Bretagna;
l'immediato intervento militare britannico, seguito da quella della Lega araba, stroncano sul nascere ogni pretesa irachena.
I kuwaitiani assumono, saggiamente, una posizione di assoluta neutralità tra gli schieramenti conservatori e radicali del mondo arabo. Dichiarano il proprio non allineamento nella Guerra Fredda stabilendo immediatamente relazioni diplomatiche con l'Unione Sovietica.

Nello stesso anno viene istituito il Fondo Kuwaitiano per lo Sviluppo Economico Arabo, perché conceda prestiti a lungo termine e a basso tasso di interesse per i progetti di sviluppo negli altri stati arabi.
Il Fondo è la prima istituzione a contribuire allo sviluppo del Terzo Mondo.

1961
EMIRATI ARABI
[Monarchie assolute legate alla Gran Bretagna da vari trattati.]
- Bahrein
?  
(?-?)
?-?, emiro del Bahrein;
1961
-
- Qatar
?  
(?-?)
?-?, emiro del Qatar;
1961
-
Stati della Tregua (Trucial States)
- Abu Dhabi
?  
(?-?)
?-?, emiro di Abu Dhabi;
1961
nel 1958 è stata trovata un'ingente quantità di petrolio e il paese viene subito chiamato il "nuovo Kuwait" anche se la sua popolazione ammonta a meno di 50.000 abitanti;
- Dubai
?  
(?-?)
?-?, emiro di Dubai;
1961
-
- Sharja
?  
(?-?)
?-?, emiro di Sharja;
1961
-
- Ajman
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ajman;
1961
-
- Umm al-Qaiwain
?  
(?-?)
?-?, emiro di Umm al-Qaiwain;
1961
-
- Ras al-Khaimah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ras al-Khaimah;
1961
-
- Fujayrah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Fujayrah;
1961
-


1961
Yemen
(imamato)
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba"; con il fallimento della confederazione degli Stati Arabi Uniti (in cui era entrato nel 1958 accanto alla RAU) per la secessione della Siria, il paese si trova sull'orlo del collasso.]
? 

1961
-




1961
[nel 1958, alla guida del movimento clandestino degli "ufficiali liberi", 'Abd al-Karim Kassem ha rovesciato con un colpo di stato la monarchia hascemita di re Faysal instaurando la repubblica; non c'è tuttavia equilibrio tra i diversi gruppi che hanno sostenuto la rivoluzione (nasseriani, comunisti, Baath).]
- Primo ministro,
nonché comandante supremo delle forze armate
'Abd al-Karim Kassem
(1958 - feb 1963)
1961
per raggungere in modo più rapido il controllo delle risorse petrolifere del paese, 'Abd al-Karim Kassem emana la Legge 80, in base alla quale espropria, senza alcun compenso, tutta la concessione della Compagnia Petrolifera Irachena tranne lo 0,5% della zona in questione, poiché già in opera. La compagnia rifiuta di accettare la decisione presa unilateralmente e taglia drasticamente la produzione e le pesportazioni, cosicché l'Iraq (come l'Iran nel 1952) perde la propria posizione tra i maggiori produttori petroliferi del Medio Oriente.

Giugno
25
, con la neutralità dell'URSS, 'Abd al-Karim Kassem annette il Kuwait (indipendente dal giugno 1960) all'Iraq;
Kurdistan (iracheno)
1961
le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1961
Iran
[dal 1951 è stata nazionalizzata l'industria petrolifera;
fautore in politica estera del blocco atlantico, mantiene in politica interna uno stretto controllo del potere con l'appoggio dell'esercito e dei gruppi conservatori; contemporaneamente, grazie agli enormi introiti derivanti dal petrolio, inizia una rapida politica di industrializzazione e di riforme sociali che mutano bruscamente il volto del paese e suscitano lo scontento dei gruppi religiosi più conservatori, promotori di manifestazioni e attentati contro la sua politica;
dal 1959 fa parte della Cento (Central Treaty Organization - Organizzazione del patto centrale), un'alleanza tra Gran Bretagna, Pakistan, Iran e Turchia.
Nnonostante le prime elezioni a sistema bipartitico (1960), la dialettica politica è ancora tutta racchiusa entro la cerchia degli "uomini del re"; la sinistra è discriminata e il Tudeh (Partito comunista) è fuori legge]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;
nel 1955 aderisce al patto di Baghdad;


- Primo ministro
-
'Ali Amini
(1961 - ?)
- Ministro dell'Agricoltura
-
Hassan Arsangani
(1961 - 1962)
1961
le agitazioni costringono lo scià a nominare primo ministro 'Ali Amini, un ricco aristocratico noto come riformatore liberale; costui affronta la prodigalità e la corruzione del governo e allenta i controlli sul Fronte Nazionale e sull'opposizione di sinistra. Porta con sé nel governo come ministro dell'agricoltura Hassan Arsangani, politico radicale, cui stanno a cuore la riforma fondiaria e l'abolizione dei grandi appezzamenti comprendenti numerosi villaggi.
'Ali Amini convince lo scià a sciogliere il Maglis e a permettergli di proseguire le proprie riforme.
L'esperimento riformista ha tuttavia vita breve poiché solleva l'opposizione da tutti campi, dai proprietari terrieri all'esercito ai politici che chiedono la restaurazione del Maglis.




Daniela Garnero Santanchè (Cuneo, 7 aprile 1961) donna politica e imprenditrice italiana.

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«L'Italia»

«segue da 1946»
1961, con la nomina a direttore di Giuseppe Lazzati (ex rettore dell'Università Cattolica) [la totale proprietà azionaria del giornale è in mano al al card. A.C. Ferrari di Milano di Milano], sotto il pontificato di Giovanni XXIII, appoggia i nuovi governi di centrosinistra;
«segue 1968»


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