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ANNO 1962

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Papa Giovanni XXIII
(1958-63)

segretario di Stato: cardinale Augustin Bea;

1962
Dicembre
il papa ha una forte emorragia, primo segno della grave malattia che lo affligge.

1962, Mosca, al Cremlino ha luogo un lungo colloquio tra il giornalista americano Norman Cousins (indubbiamente collegato a padre Morlion della Luiss) e Kruscev con un sfondo un poì più che ufficioso di collegamento con il Papa;
[padre Morlion è legato anche ad Antonov, al centro dell'infausta Bulgarian Connection.]

ONU
[Organizzazione delle nazioni unite]

1946, New York,
segr.gen.:Sithu U Thant (1961 nov - 1971)
Ottobre
25
, scontro tra il delegato sovietico Zorin e quello americano Stevenson che rende pubbliche le fotografie delle basi missilistiche di Cuba;

OAS
(Organization of American States)

«segue da 1951»
1962, Cuba viene esclusa per l'affermarsi del regime castrista;
«segue 1967»




 




1962
Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-
[governo di coalizione: Partito radicale democratico, Partito cristiano-democratico, Partito socialista e Unione democratica di centro]

1950
Gennaio
29
, Ginevra, la conferenza dei tre "grandi" per la cessazione degli esperimenti atomici viene aggiornata "sine die";

Marzo
18
, accordi di Evian (Svizzera), negoziati da Belkacem Krim e Louis Joxe; la Francia, dopo sette anni di guerriglia riconosce l'indipendenza dell'Algeria (che conta un milione di morti); si annuncia il cessate il fuoco;


Luglio
23
, Ginevra, si conclude una conferenza alla quale hanno preso parte quattordici paesi che si accordano per garantire l'indipendenza e la neutralità del Laos;

 


1962
Fürstentum Liechtenstein
[Monarchia costituzionale]
Francesco Giuseppe II
Albero genealogico
(1906 - 1989)
figlio di
1938-89
, principe di Liechtenstein;
[il FBP (Partito borghese del progresso), centrodestra, è al potere dal 1928]


1962
-


1962
Republik Osterreich
[neutrale da mag 1955]
- Presidente
-
- Cancelliere
?
(? - ?)
- Ministro degli esteri
Bruno Kreisky
(Partito socialdemocratico)
(1959 - 1966)
 

1962
-

 

1962
Bundesrepublik Deutschland
[Repubblica Federale di Germania (FDR)]
(maggio 1949)
- Presidente
H. Lübke
(1959 lug - 1969)
IV Legislatura 1961 17 ott - 17 ott 1965
- Cancelliere
K. Adenauer
IV
(1961 14 nov - 13 dic 1962)
[CDU]
K. Adenauer
V
(1962 14 dic - 11 ott 1963)
[CDU]
[Coalizione di centrodestra formata da:
- CDU (Christlich Demokratische Union Deutschlands - Unione cristiano-democratica),
- CSU (Christlich-Soziale Union - Unione cristiano-sociale) e
- FDP (Freie Demokratische Partei - Partito liberaldemocratico).]
Affari Esteri
Gerhard Schröder (CDU)
(1961 14 nov - 30 nov 1966)
Interni
Hermann Höcherl (CSU)
(1961 14 nov - 26 ott 1965)
Giustizia
Wolfgang Stammberger (FDP)
(1961 14 nov - 19 nov 1962)
Ewald Bucher (FDP)
(1962 14 dic - 27 mar 1965)
Finanze
Heinz Starke (FDP)
(1962 19 nov - 13 dic 1962)
Rolf Dahlgrün (FDP)
(1962 14 dic - 30 nov 1966)
Vice-cancelliere
+ Economia
L. Erhard (Indip.)
(1957 29 ott - 11 ott 1963)
Economia

L. Erhard
(Indip.)
(1962 14 dic - 11 ott 1963)
Tesoro
Hans Lenz (FDP)
(1961 14 nov - 19 nov 1962)
Werner Dollinger (CSU)
(1962 14 dic - 30 nov 1966)
Alimentazione, Agricoltura e Foreste
Werner Schwarz (CDU)
(1959 14 ott - 13 dic 1962)
Agricoltura e Foreste

Werner Schwarz (CDU)
(1962 14 dic - 26 ott 1965)
Lavoro e Solidarietà sociale
Theodor Blank (CDU)
(1957 29 ott - 26 ott 1965)
Difesa
(Ministero creato il 08/06/1955)
Franz Josef Strauß (CSU)
(1962 11 dic - 9 gen 1963)
Famiglia e gioventù
Franz-Josef Wuermeling (CDU)
(1957 29 ott - 13 dic 1962)
Bruno Heck (CDU)
(1962 14 dic - 2 ott 1968)
Sanità
Elisabeth Schwarzhaupt (CDU)
(1961 14 nov - 30 nov 1966)
Trasporti
Hans-Christoph Seebohm (DP)
(1949 20 set - 30 nov 1966)
Telecomunicazioni
Richard Stücklen (CSU)
(1961 14 nov - 13 dic 1962)
Poste e Telecomunicazioni

Richard Stücklen (CSU)
(1962 14 dic - 30 nov 1966)
Trasporti 2
Paul Lücke (CDU)
(1961 14 nov - 13 dic 1962)
Alloggi, Trasporti, Politiche urbanistiche

Paul Lücke (CDU)
(1962 14 dic - 11 ott 1963)
Rifugiati di guerra
Wolfgang Mischnick (FDP)
(1962 19 nov - 11 ott 1963)
Questioni pan-tedesche
Ernst Lemmer (CDU)
(1957 29 ott - 13 dic 1962)
Rainer Barzel (CDU)
(1962 14 dic - 11 ott 1963)
Affari regionali
Hans-Joachim von Merkatz (DP), (CDU)
(1955 27 mag - 13 dic 1962)
Alois Niederalt (CSU)
(1962 14 dic - 30 nov 1966)
Energia nucleare
Siegfried Balke (CSU)
(1961 14 nov - 13 dic 1962)
   
Ricerca scientifica

Hans Lenz (FDP)
(1962 14 dic - 26 ott 1965)
Cooperazione economica
 
Walter Scheel (FDP)
(1962 19 nov - 28 ott 1966)
Ministri senza portafoglio
-
Heinrich Krone (CDU)
(1961 14 nov - 13 lug 1964)
-

1962
Febbraio
12
, all'alba, a breve distanza da Berlino, sul ponte di Glienicke, l'Unione Sovietica riconsegna agli americani il pilota dell' "U-2" Francis Gary Powers in cambio del col. R.I. Abel, condannato per spionaggio negli Stati Uniti.

Berlino Ovest, alcuni mesi dopo la costruzione del "Muro", Nicolas Nabokov viene invitato da W. Brandt, sindaco di Berlino Ovest, a diventare "consigliere per gli Affari di cultura internazionale" del Senato di Berlino.
[I due vanno molto d'accordo; W. Brandt è finanziato dagli americani così come i programmi culturali di Berlino.]

Nicolas Nabokov si fa amico dell'ambasciatore sovietico a Berlino Est, Pëtr Andreevic Abrassimov. I due passano insieme ore intere nell'ambasciata sovietica e, alla fine, Pëtr Andreevic Abrassimov acconsente alle appassionate richieste di Nicolas Nabokov perché artisti russi siano presenti al "Festival delle Arti" di Berlino di cui è direttore.
[Per Pëtr Andreevic Abrassimov questa è stata una decisione coraggiosa: l'intelligence sovietica vigila da vicino su Nicolas Nabokov. Avendo infiltrato una spia del KGB tra i consiglieri di W. Brandt, i russi sanno tutto dei rapporti di Nicolas Nabokov con il CCF (Congress for Cultural Freedom) e dei collegamenti di questo con la CIA.]
M. Josselson non è del tutto soddisfatto del nuovo incarico di Nicolas Nabokov che «Ha gusti costosissimi che devono alla fine essere pagati».
Il legame tra il CCF (Congress for Cultural Freedom) e l'ufficio di W. Brandt, che viene infine formalizzto, dà al primo l'opportunità di inviare un proprio rappresentante alle "Berliner Festwochen".


Luglio
22
, K. Adenauer compie una visita ufficiale in Francia;

Settembre
4
, il gen. Ch. De Gaulle compie una visita ufficiale nella Germania federale;



1962
Royaume de Belgique
Konikrijk België

Baldovino I

Albero genealogico

(1930 - 1993)
figlio di Leopoldo III e di Astrid di Svezia;
1951-93, re dei Belgi;


Primo ministro
?
(? - ?)
 

1960
Giugno
21
, Bruxelles, i "sei" si accordano per l'associazione dei paesi africani al MEC (Mercato Comune Europeo);

 


1962
Koninkrijk der Nederlanden
[Regno dei Paesi Bassi]

Giuliana

Albero genealogico

(l'Aia 1909 - 2004)
figlia di Guglielmina regina dei Paesi Bassi e del principe consorte Enrico di Meclemburgo-Schwerin;
1937, sposa il principe Bernardo di Lippe-Biesterfeld;
1948-80, regina dei Paesi Bassi;
[dopo l'abdicazione della madre]


Primo ministro
-
 

1962
-


1962
Grousherzogden Lezebuurg
Grand-Duché de Luxemburg
Charlotte di Nassau-Weilburg
Albero genealogico

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;


- dal 1919 il paese ha una costituzione democratica,
- dal 1948 ha rinunciato alla neutralità,
- dal 1951 fa parte della CECA,
- dal 1954 fa parte della UEO,
- dal 1957 fa parte della CEE che ha sede proprio in Lussemburgo.
 

1962
-

 

1962
Kongeriget Danmark
[Regno di Danimarca]
Federico IX
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Cristiano X e di Alessandrina di Mecklenburg;
1947-72, re di Danimarca;

 

1962
-

 

1962
Repubblica d'Islanda
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
-
Primo ministro
-
 

1962
-

 

1962
Kongeriket Norge
[Regno di Norvegia]
[dal 1905]
Olav V
Albero genealogico

(1903 - ?)
figlio di Haakon VII e di Maud di Gran Bretagna;
1957-
, re di Norvegia;

 
Primo ministro
-
[il Partito laburista è al potere dal 1935]

1962
-

 

1962
Konungariket Sverige
[Regno di Svezia]
Gustavo VI Adolfo
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Gustavo V e di ?;
1950-73, re di Svezia;

 
Primo ministro
Tage Fritiof Erlander
(1946 - 1969)
[Partito socialdemocratico]

1962
-

 

1962
Suomen Tasavalta
Republiken Finland
[Repubblica di Finlandia]
[dal 1961 aderisce all'EFTA]
Presidente
Urho Kaleva Kekkonen
[Partito agrario]
(1956 feb - 1981)
Primo ministro
?
[-]
(? - ?)
Karl August Fagerholm
[Partito socialdemocratico]
(lug-dic 1962)
Ministro dell'interno
-
Ministro degli esteri
-
[dal 1958 il Partito comunista ha la maggioranza relativa]

1962
Luglio
Karl August Fagerholm, del Partito socialdemocratico, forma un governo di coalizione che però dura solo fino a dicembre;

a




1962
Repubblica Popolare Federativa
di Jugoslavia

[Federativna Narodna Republika Jugoslavija]
(dal 29 Novembre 1945)
- Presidente dell'assemblea federale:
-
- Vicepresidente del governo federale:
-
- Primo ministro
Tito (Josip Broz)
(1945-80)
- Vicepresidente del consiglio:
Edvard Kardeij
(1946-63)
- Ministro degli esteri:
-
- Ministro degli interni e della sicurezza
Alexander Rankovic
(? - ?)

1962
-

6 REPUBBLICHE POPOLARI
SLOVENIA - cap. Lubiana

1962

CROAZIA - cap. Zagabria

1962
-

SERBIA - cap. Belgrado

1962
-

Vojvodina - capol. Novi Sad
[Provincia autonoma, dal settembre 1945, con la sua forte minoranza ungherese.]
1962
-
Kosovo-Metohija - capol. Pristina
[o "Kosmet", Territorio autonomo (autonoma oblast), dal settembre 1945]
1962
-
BOSNIA-ERZEGOVINA - cap. Sarajevo

1962
-

MONTENEGRO - cap. Podgorica-Titograd

1962
-

MACEDONIA - cap. Skoplje

1962
-

a



1962
Presidente
Enver Hoxha
(1946 - 1982)
segretario del Partito del lavoro
Enver Hoxha
(1954 - 1985)
[dal 1961 ha deciso di appoggiare la propria politica a quella della Cina Popolare]

1962
-


1962
REGNO di GRECIA
(1935 - 1947)

Paolo I

Albero genealogico

(Atene 1901 - 1964)
terzo figlio di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1938, sposa Federica di Brunswick;
1940-45, ufficiale di marina durante la seconda guerra mondiale, ripara all'estero dopo l'occupazione del paese a opera delle truppe italo-tedesche;
1947-64, re di Grecia;
[1° aprile, salito al trono alla morte del fratello.]

Primo ministro
Kostandinos Karamanlis
(1955 - 1963)
[governo semidittatoriale, su una linea conservatrice e anticomunista]

1962
-



1962

[isola indipendente dal 16 agosto 1960]

Presidente
-
arcivescovo Makarios III
(1960 ago - ?)
Vicepresidente
-
Fazil Küçük (turco-cipriota)
(1960 ago - ?)
[]

1962
la coesistenza tra i due gruppi nazionali è difficile: tendenze autoritarie accentratrici dell'arcivescovo, di contro alle aspirazioni autonomistiche della minoranza turca;


1962
Repubblica di Turchia
(seconda repubblica da maggio 1960)
- dal 1952 la Turchia fa parte della NATO,
- dal 1955 è nel "patto di Baghdad".
Presidente
gen. Cemal Gürsel
(1960 mag - ?)
Primo ministro
Ismet Inönü
(1961 - ?)
[Partito repubblicano del popolo]
 

1962
-





1962
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
1° segretario
del Comitato centrale del PCUS
N.S. Chrušcëv
(1953 nov - ott 1964)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.]
presidente
del Consiglio
dei Soviet
-
vicepresidente
-
capo del governo
N.S. Chrušcëv
(1958 mar - ott 1964)
MVD, [ex NKVD]
[Ministero per gli affari interni]
Ministro
-
KGB
(Komitet Gosudarstvennoi Bezopasnosti – Comitato per la sicurezza dello stato)
Ministro
-
 
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Alexej
(1944 set - † 1970)

1962
Febbraio
8
, importante esplosione atomica sotterranea in Unione Sovietica: Stati Uniti e Regno Unito decidono di riprendere a loro volta gli esperimenti atomici;
12, all'alba, a breve distanza da Berlino, sul ponte di Glienicke, l'Unione Sovietica riconsegna agli americani il pilota dell' "U-2" Francis Gary Powers in cambio del col. R.I. Abel, condannato per spionaggio negli Stati Uniti;

Settembre
2
, Mosca, si conclude una visita ufficiale del ministro dell'Industria cubano Ernesto [Che] Guevara con la firma di un accordo;
viene annunciato ufficialmente che i sovietici, da questo momento, invieranno a Cuba aiuti militari: è la prima volta che questa circostanza viene ammessa pubblicamente.
11, Mosca, l' "agenzia Tass" rende pubblica una nota del governo sovietico nella quale si assicura la massima protezione al regime di F. Castro Ruz e si ammoniscono gli Stati Uniti a non compiere alcuna azione aggressiva contro Cuba.
«Il mondo intero sa che gli Stati Uniti hanno attorniato di basi militari l'Unione Sovietica e gli altri paesi socialisti. Che cosa vi hanno dislocato? Trattori, forse? O forse vi coltivano riso, grano, patate, o qualche altro prodotto agricolo? No, no! Essi vi hanno portato delle armi e queste armi, distribuite lungo la frontiera dell'Unione Sovietica – in Turchia, Iran, Grecia, Italia, Gran Bretagna, Olanda, Pakistan – e in altri paesi appartenenti ai blocchi militari della NATO, della CENTO e della SEATO si dice che siano lì a buon diritto!
Essi condsiderano questo un loro diritto! Ma agli altri, gli Stati Uniti ciò non lo consentono, neppure a scopo di difesa, e quando, cionondimeno, vengono prese delle misure per rafforzare la difesa di questo o quel paese, gli Stati Uniti levano alte grida e affermano che un attacco è in preparazione contro di loro
».
13, arriva la replica di J.F. Kennedy [vedi U.S.A.];

Ottobre
15
, fotografie aeree provano che i sovietici stanno installando a Cuba basi di missili offensivi in grado di colpire gran parte delle grandi città americane;
18, nel pomeriggio, il ministro degli Esteri Andrej Gromiko, accompagnato dall'ambasciatore Anatoli Dobrinin, incontrano a Washington il presidente americano J.F. Kennedy;
22, il presidente J.F. Kennedy rivela l'esistenza delle basi missilistiche a Cuba e ordina l'embargo dell'isola;
24, inizia il blocco di Cuba;
25, scontro all'ONU tra il delegato sovietico Zorin e quello americano Stevenson che rende pubbliche le fotografie delle basi missilistiche di Cuba;
26, N.S. Chrušcëv indirizza a J.F. Kennedy due lettere; nella prima accetta di eliminare le installazioni missilistiche di Cuba e si impegna a interrompere qualsiasi nuovo invio di armi a Cuba.
In cambio il governo americano dovrà togliere il blocco e darà l'assicurazione di non invadere Cuba.
J.F. Kennedy
si dichiara disposto ad un accordo a tali condizioni;
28, N.S. Chrušcëv conferma l'accordo per la fine della crisi;

Novembre
20
, cessa il blocco di Cuba;

Dicembre
12
, in occasione della seconda sessione annuale del Soviet Supremo dell'Unione Sovieticia, N.S. Chrušcëv dice:
«Quale parte ha dunque vinto, chi ha guadagnato? In effetti ha guadagnato la ragione, ha vinto la causa della pace e della sicurezza dei popoli».
Non a caso la crisi di Cuba e la sua soluzione coincidono con la fine dell tormentato periodo della guerra fredda.
Anche se la competizione delle due grandi potenze non si risolverà, è certo che dopo la crisi di Cuba i loro rapporti muteranno in modo radicale.



Repubblica della Ceceno-Inguscezia

[ricostituita nel 1957 come repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa]

1962
-

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)

presidente della repubblica
-
1962
-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1962
-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1962
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1962
-
- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1962
-

a

1962
Repubblica Socialista Sovietica
di Estonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1962
-
 
1962
Repubblica Socialista Sovietica
di Lettonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1962
-
 
1962
Repubblica Socialista Sovietica
di Lituania
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1962
-

1962
Repubblica Democratica Tedesca
(DDR)
– dal 13 agosto 1961 esiste il "muro di Berlino" –
[cadrà nel 1989]
- Presidente del consiglio di stato
Wilhelm Pieck
(1949 11 ott - 24 set 1964)
- Primo Ministro
Otto Grotewohl
(1949 11 ott - 24 set 1964)
- Segretario del SED
W. Ulbricht
(1950 - 1971)
[SED (Sozialistische Einheitspartei Deutschlands - Partito socialista unificato)]

1962
Gennaio
24
, viene introdotto il servizio militare obbligatorio di 18 mesi;

Febbraio
10
, all'alba, a breve distanza da Berlino, sul ponte di Glienicke, l'Unione Sovietica riconsegna agli americani il pilota dell' "U-2" Francis Gary Powers in cambio del col. R.I. Abel, condannato per spionaggio negli Stati Uniti.

Entro la fine dell'anno i fuggiaschi all'Ovest sono già quasi 12.000.



1962
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
August Zaleski
(1947 9 giu - 7 apr 1972)
Primo ministro
Antoni Pajak
(1955 10 set - 14 giu 1965)
 
 
1962
Presidente del Consiglio di Stato
Aleksander Zawadzki
(1952 - 1964)
Primo ministro
Józef Cyrankiewicz
(1954 18 mar - 23 dic 1970)
Ministro della Difesa
nonché comandante in capo dell'esercito
-
Primo Segretario del Poup
W. Gomulka
(1956 21 ott - 20 dic 1970)
Poup (Partito operaio unificato polacco)
[PZPR (Polska Zjednoczona Partia Robotnicza)]
(1948 15 dic - 29 gen 1990)
1962
-

1962
REPUBBLICA di CECOSLOVACCHIA
Presidente della repubblica
A. Novotny
(1957 - 1968)
Primo ministro
-
- Primo segretario del Pcc (Partito comunista cecoslovacco)
A. Novotny
(1953 mar - 1968)
Ministro degli Esteri
-
Ministro aggiunto degli Esteri
-
- l'ordinamento regionale è stato soppresso -
 
1962
A. Dubcek, da tempo a fianco del presidente, viene eletto segretario del Pcs (Partito comunista slovacco) e membro dell'ufficio politico del Pcc;

1962
Presidente della Presidenza
Istvan Dobi
(1952 14 ago - 13 apr 1967)
[Partito dei Lavoratori Ungheresi/Partito Socialista Operaio Ungherese]
Primo Ministro
J. Kádár
(1961 13 set - 30 giu 1965 )
[MSZMP, comunista]
Primo segretario dell'UASP (Partito socialista del lavoro ungherese) il nuovo Partito comunista.
János Kádár
(1957 - 1988)
 

1962
in seguito alle aperture di J. Kádár in politica estera, soprattutto verso i paesi occidentali, M. Rákosi , Ernö Gerö e altri vengono espulsi dal comitato centrale; 
gli intellettuali cominciano a godere di una certa indipendenza;


1962
REPUBBLICA POPOLARE ROMENA
(30 dicembre 1947)
Presidente del consiglio di stato
Primo ministro
-
Ministro degli esteri
-
Segretario generale del Partito operaio romeno
     

1962
-


1962
REPUBBLICA POPOLARE di BULGARIA
(30 dicembre 1947)
Presidente del consiglio di stato
V. Červenkov
(1949 - ?)
segretario generale del Partito comunista bulgaro
Todor Christov Zivkov
(1954 - 1989)

1962
dal 1958, a conclusione del secondo piano quinquennale, l'industria è nazionalizzata al 98%, il commercio al 99% e l'agricoltura al 90%;






1962
Costituzione del 1958
 
V REPUBBLICA
Presidente della Repubblica
Ch. De Gaulle
(1959 8 gen - 28 apr 1969)
Presidente del Senato
Gaston Monnerville (GD)
(1958 4 ott - 2 ott 1968)
Presidente dell'Assemblea Nazionale
Presidente del Congresso
(Senato+Camera)

 
   
[Governo sostenuto dalla coalizione:
- UNR (Unione per una nuova Repubblica)
- MRP (Movimento Repubblicano Popolare),
- UDT (Unione Democratica del Lavoro)
[Governo sostenuto dalla coalizione di centrodestra:
- UNR (Unione per una nuova Repubblica),
- RI (Repubblicani Indipendenti),
- UDT (Unione Democratica del Lavoro)
Primo ministro*
M. Debré
(1959 9 gen - 14 apr 1962)
G. Pompidou
I
(14 apr - 28 nov)*
G. Pompidou
II
(28 nov - 8 gen 1966)
Ministri di Stato

-

Affari culturali

André Malraux
(1962 14 apr - 16 giu 1969)
-
Cooperazione
Pierre Pflimlin (MRP)
(14 apr - 15 mag, dim.)
Georges Gorse
(15 mag - 28 nov)
-
Dipartimenti e territori d'oltre mare

Louis Jacquinot (UNR)
(1962 14 apr - 8 gen 1966)
-
Affari algerini

Louis Joxe
(14 apr - 28 nov)
Riforma amministrativa

Louis Joxe
(28 nov - 8 apr 1967)

-
Ricerca scientifica, questioni atomiche e spaziali

Gaston Palewski

(1962 14 apr - 23 feb 1965)
Ministri delegati
 
Rapporti con il Parlamento

Roger Dusseaulx (UNR)
(14 apr - 28 nov)
 
     
Territorio

Maurice Schumann (MRP)
(14 apr - 15 mag, dim.)
 
       
Cooperazione

Raymond Triboulet
(UNR)
(1962 28 nov - 8 gen 1966)
Ministri
Interni
Roger Frey (UNR)
(1961 6 mag - 8 apr 1967)
Affari Esteri
Maurice Couve de Murville
(1958 1° giu - 30 mag 1968)
     
Esercito

Pierre Messmer
(1962 14 apr - 8 apr 1967)
Finanze e Affari Economici
Wilfrid Baumgartner
(1960 13 gen - 19 gen 1962)
V.G. d'Estaing (RI)
(1962 19 gen - 8 gen 1966)
Commercio
e Industria
Industria

Michel Maurice-Bokanowski (UNR)
(1962 14 apr - 8 gen 1966)
Lavori Pubblici
Lavori pubblici e Trasporti
Marc Jacquet
(28 nov - 8 gen 1966)
Robert Buron (MRP)
(14 apr - 15 mag, dim.)
Roger Dusseaulx
(15 mag - 28 nov)
   
Agricoltura

Edgard Pisani
(1962 14 apr - 8 gen 1966)
Lavoro
Lavoro
Paul Bacon (MRP)
(14 apr - 15 mag, dim.)
Gilbert Grandval (UDT)
(1962 15 mag - 8 gen 1966)
Giustizia
Bernard Chenot
(1961 24 ago - 14 apr)
Jean Foyer(UNR)
(1962 14 apr - 8 apr 1967)
Pubblica Istruzione
e dei Culti
-
Sanità pubblica e Popolazione
Joseph Fontanet (MRP)
(14 apr - 15 mag, dim.)
Raymond Marcellin (RI)
(1962 15 mag - 8 gen 1966)
   
Educazione nazionale
Christian Fouchet
(28 nov - 8 apr 1967)

Pierre Sudreau
(14 apr - 15 ott, dim.)
Louis Joxead
(15 ott - 28 nov)
[ad interim]
   
Ricostruzione

Jacques Maziol (UNR)
(14 apr - 28 nov)
Costruzioni

Jacques Maziol (UNR)
(28 nov - 8 gen 1966)
   
Vecchi combattenti e vittime di guerra

Raymond Triboulet
(14 apr - 28 nov)
Jean Sainteny
(28 nov - 8 gen 1966)
   
Poste e Telecomunicazioni

Jacques Marette (UNR)
(1962 14 apr - 8 apr 1967)
     
Informazione

Christian Fouchet
(11 set - 28 nov)
Alain Peyrefitte (UNR)
(28 nov - 8 gen 1966)
     
Rimpatriati

Alain Peyrefitte
(11 set - 28 nov)

François Missoffe (UNR)
(1962 28 nov - 23 lug 1964)
Segretari
   
Informazione

Alain Peyrefitte
(UNR)
(14 apr - 28 nov)
 
 
Funzione pubblica

Jean de Broglie
(14 apr - 28 nov)
 
   
Affari esteri

Georges Gorse
(14 apr - 28 nov)
Michel Habib-Deloncle (UNR)
(1962 28 nov - 8 gen 1966)
     
Affari algerini

Jean de Broglie (RI)
(1962 28 nov - 8 gen 1966)
   
Rimpatriati

Robert Boulin
(14 apr - 28 nov)
 
   
Commercio interno

François Missoffe
(14 apr - 28 nov)
 
   
Commercio estero

Gilbert Grandval (UDT)
(14 apr - 28 nov)
 
   
Lavori pubblici

Pierre Dumas (UNR)
(14 apr - 28 nov)
 
     
Rapporti con il Parlamento

Pierre Dumas (UNR)
(1962 11 set - 20 mar 1963)
     
Budget

Robert Boulin (UNR)
(1962 11 set - 8 apr 1967)

* Dopo il voto di una mozione di censura da parte dell'Assemblea nazionale il 5 ottobre 1962, il presidente della Repubblica rifiuta le dimissioni del governo e scioglie l'Assemblea.
Eletta una nuova maggioranza, il Primo ministro viene incaricato di costituire un nuovo governo che ottiene la fiducia della nuova camera.

1962
Parigi, scoppia una bomba nell'atrio dell'ufficio del CCF (Congress for Cultural Freedom), ormai diventato il luogo di raccolta di tutti i miti romantici della Parigi letteraria; la sua notorietà calamita anche attenzioni meno desiderate, come la penetrante e brillante parodia di Kenneth Tynan e del suo gruppo in un programma della BBC, That Was the Week That Was (Una settimana memorabile).
Trattasi di una satira mordace e impeccabilmente documentata.
Mentre il portavoce del CCF (Congress for Cultural Freedom) denuncia il filisteismo del ministro della Cultura sovietico, Kenneth Tynan gli rivela chi siano gli illuminati mecenati del CCF (Congress for Cultural Freedom):
- Miami District Fund, di Cincinnati,
- Fondazione Hoblitzelle, in Texas,
- "Comitato svizzero per il soccorso ai patrioti ungheresi".
Queste allusioni ai sostenitori finanziari del CCF (Congress for Cultural Freedom), anche se non centrano il principale obiettivo, causano a M. Josselson notti insonni… e un attacco cardiaco che lo costringe al ricovero in ospedale.
[Verrà in seguito trasferito, in via permanente, a Ginevra dove continuerà a lavorare, con l'aiuto di un segretario, per il CCF (Congress for Cultural Freedom) però a distanza.
J. Hunt
assumerà l'incarico di dirigere l'ufficio di Parigi, inclusi i rapporti con la CIA.]

Marzo
18
, vengono firmati glli accordi di Evian;

Aprile
8
, si svolge il referendum sull'Algeria: gli "accordi di Evian" vengono approvati da oltre il 90% dei votanti;
17, Parigi, i ministri degli Esteri del MEC (Mercato Comune Europeo) non riescono a trovare l'accordo sull'unione politica europea;

Maggio
15
, dopo la conferenza stampa di Ch. De Gaulle che rigetta l' "Europa unita", si dimettono i cinque ministri del MRP (Movimento Repubblicano Popolare):
. Paul Bacon,
. Robert Buron,
. Joseph Fontanet,
. Pierre Pflimlin,
. Maurice Schumann;
rimpasto di governo;


Luglio
22
, K. Adenauer compie una visita ufficiale in Francia;

Agosto
22
, fallisce un attentato dell'OAS contro il gen. Ch. De Gaulle;

Settembre
4
, il gen. Ch. De Gaulle compie una visita ufficiale nella Germania federale;
11, altro rimpasto di governo;

Ottobre
15
, altro rimpasto di governo;

_______________________________

Legione straniera
Il suo impiego:
1962, dopo la conclusione della guerra d'Algeria, viene ridimensionata nel suo organico e trasferita sul territorio metropolitano, a Aubagne e in Corsica.



 



1962
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Elisabetta II
Albero genealogico
(n. 1926)
figlia di Giorgio VI e di Elisabeth Bowes-Lyon [Queen Mum];
1947-52, duchessa di Edimburgo;
1953 (2 giugno) regina di Gran Bretagna e d'Irlanda del Nord, capo del Commonwealth;
Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
H. Macmillan conservatore
(1957 10 gen - 19 ott 1963)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
S. Lloyd
(1960 27 lug - 27 lug 1962)
 
Segretari di Stato
 
Affari Esteri e Commonwealth
 
Difesa
Affari Interni
 
Giustizia    
Colonie
 
Affari economici
Carburanti
ed Energia
Commercio estero
 
Sanità
 
Edilizia
 

1962
Febbraio
8
, importante esplosione atomica sotterranea in Unione Sovietica: Stati Uniti e Regno Unito decidono di riprendere a loro volta gli esperimenti atomici;

Maggio
R.G. Searight, un alto funzionario del Foregin Office riferisce, con una nota al ministero dell'Energia:
«Di recente, una certa persona ha sostenuto una conversazione con "un'importante personalità dell'industria petrolifera", che da qualche tempo è entrata in contatto con Mattei. A suo dire, Mattei gli avrebbe confidato la seguente riflessione: «Ci ho messo sette anni per condurre il governo italiano verso un'apertura a sinistra. E posso dirle che mi ci vorranno meno di sette anni per far uscire l'Italia dalla Nato e metterla alla testa dei paesi neutrali».
Non vi sono motivi per dubitare che tali affermazioni siano state effettivamente fatte
».

ULSTER
(Irlanda del Nord)
1962
-

1962
-






1962
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
[legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico"]

1962
-

1962
SPAGNA
 
V governo
VI governo
 
1957 febbraio - giugno 1962
1962 luglio -
giugno
1965
Capo dello Stato
F. Franco Bahamonde [el Caudillo]
-
Vicepresidente
de la Gubernaciòn
- Agustìn Muñoz Grandes
(1962 lug-giu 1965)
[-]
Interno
gen. Camilo Alonzo Vega
(1957 feb-ott 1969)
Affari Esteri
Fernando Maria Castiella
(1957 feb-ott 1969)
[cattolico di prestigio]
Casa
José Luis de Arrese
(1957 feb-giu 1962)
[Opus Dei]
-
Finanze
Mariano Navarro Rubio
(1957 feb-giu 1965)
[Opus Dei]
Agricoltura
Cirillo Canovas
(1957 feb-giu 1965)
[Opus Dei]
Industria
- Gregorio Lopéz Bravo
(1962 lug-giu 1965)
[Opus Dei]
Commercio
A. Ullastres
(1957 feb-giu 1965)
[Opus Dei]
Educazione
- Manuel Lora Tomayo
(1962 lug-giu 1965)
[Opus Dei]
Lavoro
- Jesùs Romeo Gorria
(1962 lug-giu 1965)
[Opus Dei]
Información y Turismo
Gabriel Arias-Salgado
(?- lug 1962)
Manuel Fraga Iribarne
(1962 lug-ott 1969)
[falangista liberale]
 

1962
Gennaio

Laureano Lopéz-Rodò è commissario dell'Ocype;

Prima e durante il processo, Julian Grimau Garcia non è isolato ma è in cella con altri compagni. Gli sono inflitte torture e percosse gravissime. Durante uno degli interrogatori sviene e, creduto morto, è gettato dalla finestra per simularne il suicidio. Resta in coma, senza riprendere conoscenza, per cinque giorni.
Viene poi ben curato temendone la morte prima del processo. Mentre è ricoverato in infermeria non è permesso ad alcun avvocato o medico indipendente di visitarlo.
Il legale inglese Richard G. Freeman e il prof. Visco della facoltà di medicina dell'Università di Roma, giunti a Madrid per investigare sull'accaduto, non vengono a capo di nulla.
Un muro di silenzio dal ministro al giudice, al segretario, al direttore.

I fogli madrileni sono molti ma quanto a notizie ognuno è la brutta o la bella copia dell'altro.
Il numero non fa la libertà
.
[vedi legge sulla stampa 22 aprile 1938.]

Febbraio
21
, sui muri della facoltà di medicina sono stati scritti slogans come «Libertà», «Democrazia», «fuori Franco», ed è stato distrutto un ritratto ad olio, uno dei pochi per cui [el Caudillo] ha posato.
Dopo il fatto due studenti vengono presi e affidati alle carezze del sinistramente noto Vicente Creix della brigata politico-sociale.
23, quasi mille studenti si radunano davanti alla sede del SEU protestando per l'atteggiamento del dirigente provinciale che invece di intervenire in favore degli studenti torturati, se nè è scappato a Madrid a prendere ordini dai superiori.
Le manifestazioni si protraggono nei giorni seguenti.

Marzo
, circa tremila universitari sono caricati dalla polizia armata e motorizzata. Poi, le repressioni.
Il Consiglio di Guerra condanna:
. Ana Sallés, una studentessa sposata e in stato di gravidanza, a sei mesi di reclusione;
. Joaquin Sempere, a 4 anni;
. Domingo Sanchez, Manuel Vazquez e Martí Capdevila a 3 anni;
. Ferrán Fullá e Alberto Clotas a 2 anni;
. Antonio Aponte e Pere Puig a 6 mesi.
. Jorge Conill Vallas, studente di chimica, a 30 anni.
Circa centocinquanta studenti pagano multe da 1000 pesetas a 5000 pesetas.
Altri otto riparano all'estero.
Nello stesso mese a Madrid:
. Miguel Beyer, scienze politiche,
. Luis Gomez Lorente, filosofia,
. Miguel Martinez, medicina,
finiscono in prigione per cinque mesi, senza processo, per aver partecipato ad una manifestazione.

Aprile
viene organizzata un'altra protesta contro il governo che ha riconosciuto validi i titoli rilasciati dall'Università dell'Opus Dei, "El Estudio General de Navarra" di Pamplona;
qualche settimana più tardi, durante un'assemblea della facoltà di economia, viene messa ai voti una mozione di solidarietà con gli scioperanti asturiani. I partecipanti formano poi un corteo gridando «Opus, no; mineros, sì».
Le manifestazioni continuano nei giorni seguenti, con numerosi arresti. Sei ragazze sono rinchiuse nel carcere femminile del rione Ventas assieme a prostitute e detenute comuni dopo essere state brutalmente percosse. Alti studenti, dopo molti mesi di carcere, sono giudicati dal Consiglio di Guerra con procedimento sommarissimo. Sei hanno condanne da otto a dieci anni per meri delitti di opinione. Una cinquantina vengono colpiti con forti multe, decine di migliaia di pesetas. Per aiutarli gli amici si esibiscno agli angoli delle strade suonando o cantando. Chi non può pagare, socnta con la detenzione.
Il totale delle multe imposte agli universitari madrileni ammonta (1962) a 225.000 pesetas.

Maggio
, Festa del Lavoro. In Spagna è monopolizzata dal regime e dalla Chiesa. Il primo si è improvvisamente trasformato in difensore dei diritti del proletariato, la seconda ha mobilitato uno dei suoi santi a proteggere lo stesso.
Massicce adunate negli stadi e nelle chiese.
Chi non partecipa, l'indomani sarà punito, anche con la sospensione dal lavoro o il ritiro del documento d'identità.
[Maria Adele Teodori, Spagna in ginocchio, Edizioni di Comunità 1963.]

Luglio
10, il nuovo governo vede un grande rafforzamento del potere dell'Opus dei, che oltre ai ministeri del Commercio e delle Finanze ha quelli dell'Industria (Gregorio Lopéz Bravo), dell'Educazione (Manuel Lora Tomayo) e del Lavoro (Jesùs Romeo Gorria);
l'ispiratore dell'istituto continua ad essere Laureano Lopéz Rodò, commissario del piano di sviluppo, sottosegretario nel governo;
il gen. Agustìn Muñoz Grandes, capo di SM generale, diventa vicepresidente del governo [incarico che non esiste più dal 1938];
17, Madrid, Carlos Alvarez Cruz viene arrestato e chiuso nei sotterranei della Direzione Generale della Pubblica Sicurezza a Puerta del Sol, in attesa di essere giudicato dal Tribunale di Ordine Pubblico, da poco istituito, che sostituisce il Tribunale Speciale Militare nel giudicare i delitti di massoneria e comunismo.
È accusato di aver denunziato sulla stampa estera i metodi della polizia spagnola.
[Critico della rivista «Cinema Unversitario», scrittore e poeta senza libri pubblicati a causa della censura, già inccarcerato nel 1958 e nel 1960, figlio di un fucilato dai nazionalisti nell'estate del 1936.]

Intanto a Parigi un gruppo di scrittori e artisti ispano-americani pubblica la seguente dichiarazione: «Uno dei poeti, il più dotato della giovane generazione spagnola, Carlo Alvarez, è stato arrestato a Madrid, accusato di aver denunziato sulla stampa estera i metodi della polizia spagnola.
I sottoscritti esprimono pubblicamente la loro inquietudine per la sorte dello scrittore e domandano che sia garantito l'esercizo dei diritti di difesa conformemente a quelli riconosciuti dalla Carta delle Nazioni Unite
».
Tra le firme:
. Carlos Palacio,
. Miguel Salabert,
. Miguel Angel Asturias,
. Xavier Domingo,
. Manuel Tuñon de Lara,
. F. Olmos Garcia,
. Juan Goytisolo,
. Antonio Gavina,
. Julio Ramón Ribeiro,
. Jorge Semprun,
. Armando Lopez-Salinas,
. Fernando Benitez,
. Carlos Fuentes,
. Vargas Leosa.


Agosto
7
, a Londra giunge intanto la notizia che, nonostante l'opposizione delle compagnie petrolifere americane, dopo l'estate il presidente dell'ENI, E. Mattei, andrà in visita ufficiale a Washington e sarà rivcevuto con tutti gli onori alla Casa Bianca.
E. Mattei sta per cogliere il più grande successo della sua carriera. E l'Italia sta per ottenere il riconoscimento definitivo del suo rango di potenza internaizonale e del suo ruolo politico-diplomatico nell'area mediterranea e mediorientale.
Per il governo inglese non c'è più tempo da perdere.

Settembre
3
, un funzionario del Foreign Office, K.D. Jamieson, informa W.N. Hug-Jones, dell'ambasciata inglese a Roma «sui passi che potremmo intraprendere per contrastare l'Eni. […]
Ovviamente questa è una materia da trattare con attenzione. Prima di discuterne con il ministro dell'Energia, sarebbe utile conoscere le Sue opinioni sul tema. […]
Ecco alcune questioni alle quali l'intellgence dovrebbe cercare di fornire una risposta…
».
Sono quattro i punti su cui i servizi segreti britannici dovranno dire la loro:
1° - Fino a che punto l'ENI dipende dal petrolio russo?
2° - È possibile distinguere fra le attività di E. Mattei e gli interessi italiani?
3° - E. Mattei cambierà idea?
4° - Si può contenere la sua «virulenta» propaganda contro «l'imperialismo e contro le compagnie petrolifere»?
A questa lettera è allegata una nota del ministero dell'Energia in cui l'alto funzionario Alexander Jarratt elenca tutti i progressi compiuti dall'ENI «negli ultimi diciotto mesi» e suggerisce che, a questo punto, l'unico modo per «intervenire a favore delle imprese britanniche all'estero» e risolvere il problema è quello di affidarsi all' «intelligence» piuttosto che al Foreign Office.
I motivi? Eccoli:
«L'Eni sta diventando una crescente minaccia per gli interessi britannici. Ma non da un punto di vista commerciale. La quantità di petrolio a disposizione dell'Eni, infatti, è minima se comparata alle risorse della Shell e della Bp. La minaccia dell'Eni si sviluppa, in molte parti del mondo, nell'infondere una sfiducia nei confronti delle compagnie petrolifere occidentali. Iinoltre, l'Eni incoraggia l'autarchia petrolifera a scapito degli investimenti e degli scambi delle imprese britanniche».

Ottobre
il giovane Cunill è stato condannato dal Tribunale Militare di Barcellona a trent'anni di reclusione per aver lanciato un petardo (non ha causato né morti né feriti) contro un circolo falangista.
Il Pubblico Ministero ricorre in appello chiedendo la pena di morte.
Il caso suscita larga risonanza internazionale.
Il card. Giovanni Battista Montini invia un lungo telegramma che tra l'altro dice come questa condanna non possa conciliarsi con la profonda fede cattolica della Spagna.
Cunill si salva, ma al cardinale italiano viene giurato odio eterno. La stampa lo attacca in maniera feroce, caricature, storielle, gazzarra nelle strade.
Un'indegna manifestazione viene organizzata a Puerta del Sol, qualche centinaio di scalmanati ben diretti esibisce cartelli: «No queremos a Montini, queremos a la Pampanini.».
Una bomba viene lanciata dai falangisti contro la sede della Nunziatura.

Novembre
7
, mercoledì, Julian Grimau Garcia viene arrestato;
9, venerdì, accetta di fare una dichiarazione scritta in cui afferma che il suo nome è "Grimau Garcia" e che è membro del Comitato centrale del partito comunista, apponendo la firma a detta dichiarazione; dice inoltre che non farà nessun'altra dichiarazione.
Quindi si getta dalla finestra.
Si pensa che possa sopravvierere; viene operato in una clinica per duplice frattura cranica; ha anche gravi ferite alle braccia. Per ora si pensa che sopravviverà.
11, lunedì, alla richiesta dell'avvocato inglese Richard G. Freeman, il ministro afferma anche che Grimau è sotto la giurisdizione del giudice del collegio istruttorio n. 8, il quale una volta che Grimau si sarà ripreso, condurrà tutti gli interrogatori come primo passo di accusa contro il detenuto. Il ministro dichiara che non esiste a carico di Grimau altra prova che quella di essersi riconosciuto comunista, fatto che secondo il ministro comporta una condanna da sei a otto anni di carcere. Il ministro soggiunge che, secondo il sistema giuridico spagnolo, un detenuto non può rimanere più di 72 ore nelle mani della polizia per il suo interrogatorio senza che questa non lo metta a disposzione di un giudice; che il procedimento sta seguendo come sempre il suo corso senza che Grimau sia interrogato sotto pressione o intimidazione. Gli dispiace molto che non gli venga concesso di vedere il detenuto essendo la necessaria autorizzazione di competenza del giudice istruttore n. 8.
15, giovedì, l'avv. Richard G. Freeman si reca dal giudice del Collegio n. 8, don Luis Cabrerizo, e gli espone lo scopo della sua visita ma si sente rispondere che il caso non è di sua competenza, come asserito dal ministro, bensì della Direzione Generale di Sicurezza;
[…]


Viene creata la FUDE (Federazione Democratica Universitaria Spagnola).
[Finora alle matricole veniva imposta la tessera del SEU (Sindacato falangista) strutturato verticalmente come tutte le organizzazioni di questo tipo create dal regime.]
Costituitasi come federazione, la FUDE si articola in comitati di facoltà e di interfacoltà con un numero ristretto di membri che dura in carica solamente sei mesi per ragioni di sicurezza. Presente in quasi tutte le università, come Siviglia, Valladolid, Oviedo, Salamanca, Bilbao, è in costante contatto con simili organizzazioni degli atenei di Valencia (la ADEV) e di Barcellona (la FNEC).
Figlio legittimo della FUE anteguerra, questo sindacato libero anche se lo statuto parla di attività «unicamente nell'ambito universitario», di «nessun carattere politico» sono affermazioni che vanno intese in senso lato. Molti iscritti alla FUDE appartengono a raggruppamenti politici clandestini.
All'Università di Madrid si iscrivono ogni anno circa ventimila matricole, un terzo del totale di tutta la Spagna.
Gli appartenenti alla FUDE sono circa un migliaio.

_______________

Intanto la penuria di abitazioni in centri la cui popolazione aumenta in maniera vertiginosa è cronica.
Madrid, negli anni 1961/62 è passata da 2.232.444 di abitanti a 2.305.689; una differenza di 73.245 persone.
La situazione è aggravata da "pregiuduizi di classe", una generale diffidenza verso il campesino. Questa è un'altra ragine che lo respinge ai margini della città. Ha venduto la casetta, il campo, l'asino e la mucca. Ha in tasca qualche migliaio di pesetas, un patrimonio appena sufficiente per comperare una chabola, una baracca di legno, di latta, di pietra di qualche metro quadrato, senza acqua, senza servizi igienici, senza luce, addossata a decine di altre. Questa specie di casa gli costerà 8/10.000 pesetas. Oppure potrà affittarla per 200/300 pesetas al mese.

Da un'inchiesta condotta nella borghesia madrilena da «El pozo del Tío Raimundo» risulta che 238 chabolas sono composte di un locale, 194 di due. Vi abitano famiglie di 8/10 persone.
Il peone del campo diviene peone dell'edilizia. Non ha salito di un gradino la scala sociale e questo lavoro provvisorio spesso diventa definitivo.
Un peone edile, per otto ore in cantiere, guadagna 100/120 pesetas. Su 500.000 operai madrileni, soltanto 1/5 arriva a un reddito di 2500 pesetas. E Madrid è al terzo posto, dopo Barcellona e Bilbao, nella scala delle retribuzioni. A Barcellona il salario medio massimo annuale è di 29.720 pesetas. Ma non è possibile generalizzare.
Sempre secondo dati ufficiali il proletariato urbano e civile si compone del 72,9% della popolazione totale. Le statistiche di «Solidariedad Nacional» (1962) basate sui redditi, classificano il 41,4% della popolazione con un reddito annuale inferiore alle 20.000 pesetas, come appartenente alla "classe povera".
Essa risulta composta quasi iteramente da questi immigranti-emigrati nel proprio paese. I salari minimi – non superano le 17.000 pesetas – si riscontrano infattinelle province di Lugo (Galizia), Soria (Castiglia), Huelvas (Andalusia). Da qu nasce l'esodo collettivo.

Popolazione
[1950-60]
Incremento/Decremento
%
- Guadalajara
-9,71
- Teruel
-8,82
- Soria
-8,77
- Barcellona
+28,93
- Madrid
+35,30
- Biscaglia
+32,54
 

La città di Vittoria, al nord, detiene il primato della maggiore percentuale di immigrati: 4500 in un anno, su 58.000 abitanti.
Un'ampia zona interiore della Spagna, il 44% della superficie totale abitata dal 24,02% della popolazione, è coinvolta nel fenomeno dello spopolamento.
Le correnti migratorie sono canali le cui acque si dirigono verso un medesimo bacino. Tendono a ricostituire l'unità etnica in un nuovo ambiente.
Dalla conca del Lebro, dall'Aragona, dalla Navarra, da Murcia e dall'Andalusia gravitano verso Barcellona.
Dalla Castiglia Vecchia e Nuova, dall'Estremadura, dalle Asturie gravitano verso Madrid.


[Maria Adele Teodori, Spagna in ginocchio, Edizioni di Comunità 1963.]

 

 
don Juan
Albero genealogico
(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;
1961 (dicembre), il figlio primogenito Juan Carlos sposa Sofia di Grecia;







1962
Repubblica Italiana
Presidente
della Repubblica
Giovanni Gronchi (Dc)
(1955 11 mag - 11 mag 1962)
Antonio Segni (Dc) 
(1962 11 mag - 6 dic 1964)
III Legislatura 1958 12 giu - 15 mag 1963
Presidente
della Camera
G. Leone (Dc)
(1955 10 mag - 21 giu 1963)
Presidente
del Senato
C. Merzagora (Indip.)
(1953 25 giu - 7 nov 1967)
Presidente
del Consiglio
A. Fanfani (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962) III (1962 21 feb - 21 giu 1963)IV
Vice-presidente A. Piccioni (Dc)
(1960 26 lug - 21 giu 1963)
Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio U. Delle Fave (Dc)
(1960 26 lug - 21 giu 1963)
[segretario]
Renato Tozzi Condivi
(1960 25 mar - 21 feb 1962)
 
Giovanni Giraudo
(1960 26 lug - 21 giu 1963)
Affari Esteri 
A. Segni (Dc)
(1960 25 mar - 7 mag 1962) 
A. Fanfani (Dc)
(7-29 mag) 
[ad interim]
Attilio Piccioni
(1962 29 mag - 4 dic 1963)
Sottosegretari C. Russo (Dc)
(1960 25 mar - 30 nov 1962)
Edoardo Martino
(30 nov - 4 dic 1963)
Ferdinando Storchi
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
G. Lupis  (Psdi)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Interno
M. Scelba (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962) 
P.E. Taviani (Dc)
( feb 62 - mag 63)
Sottosegretari Guido Bisori
(1960 25 mar - 4 dic 1963)
Oscar Luigi Scalfaro
(1960 25 mar - 21 feb 1962)
E. Ariosto (Psdi)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Grazia e Giustizia
G. Gonella (Dc)
(1957 19 mag - 21 feb 1962)
G. Bosco (Dc)
(1962 21 feb - 4 dic 1963)
Sottosegretari F.M. Dominedò (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Salvatore Mannironi
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Difesa
G. Andreotti (Dc)
(1959 15 feb - 23 feb 1966)
Sottosegretari I.G. Caiati (Dc)
(feb 59 - 21 feb 1962)
Gustavo De Meo
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Vittorio Pugliese
(1960 26 lug - 21 giu 1963)
Giovanni Bovetti
(1959 15 feb - 21 feb 1962)
Guglielmo Pelizzo
(1962 21 feb - 23 feb 1966)
Marina mercantile
A.R. Jervolino (Dc)
(feb 59 - 21 feb 1962)
C. Macrelli (Pri)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Sottosegretari Salvatore Mannironi
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
F.M. Dominedò (Dc)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Finanze
G. Trabucchi (Dc)
(mar 60 - 21 giu 1963)
Sottosegretari Antonio Pecoraro
(1960 25 mar - 4 dic 1963)
Filippo Micheli
(1961 22 nov -21 giu 1963)
Tesoro
P.E. Taviani (Dc)
(mar 60 - 21 feb 1962)
R. Tremelloni (Psdi)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Sottosegretari Alfonso De Giovine
(1959 15 feb - 21 feb 1962) 
Giovanni Bovetti
(1962 21 feb - 4 dic 1963)
Lorenzo Natali
(1960 25 mar - 4 dic 1963)
Dino Penazzato
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Augusto Cesare Fanelli
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Bilancio
G. Pella  (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
U. La Malfa (Pri)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Sottosegretari Giuseppe Cerulli Irelli
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Giancarlo Matteotti
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Enrico Roselli
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Dino Penazzato
(21 feb - † 15 giu)
Cristoforo Pezzini
(1962 1° dic - 4 dic 1963)
Industria
(e presidente del CNEN)
E. Colombo (Dc)
(feb 59 - 21 giu 1963)
Sottosegretari Nullo Biaggi
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Vittorio Cervone
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
  Remo Gaspari
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Lavoro e
Previdenza sociale
F. Sullo (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
V. Bertinelli (Psdi)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Sottosegretari Ettore Calvi
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
Cristoforo Pezzini
(1960 25 mar - 21 feb 1962)
Giuseppe Solari
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Commercio estero
M. Martinelli (Dc)
(mar 60 - 21 feb 1962)
L. Preti (Psdi)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Sottosegretari Tarcisio Longoni
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Ferdinando Storchi
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Agricoltura e foreste
M. Rumor   (Dc)
(1959 15 feb - 21 giu 1963)
Sottosegretari G. Sedati (Dc)
(1959 15 feb - 4 dic 1963)
Giuseppe Salari
(1960 25 mar - 21 feb 1962)
Ludovico Camangi
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Lavori Pubblici
B. Zaccagnini (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
F. Sullo (Dc)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Sottosegretari D. Magrì (Dc)
(1960 28 lug - 21 feb 1962)
 
Tommaso Spasari
(1958 1° lug - 4 dic 1963)
Trasporti
G. Spataro (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
B. Mattarella (Dc)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Sottosegretari Cesare Angelini
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Renato Cappugi
(1962 21 feb - 4 dic 1963)
Calogero Volpe
(1960 25 mar - 21 feb 1962)
Luigi Angrisani
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Pubblica Istruzione
G. Bosco (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
L. Gui (Dc)
(1962 21 feb - 24 giu 1968)
Sottosegretari Maria Badaloni
(1959 15 dic - 12 dic 1968)
Giovanni Elkan
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
D. Magrì (Dc)
(1962 24 feb - 23 feb 1966)
    Carlo Scarascia-Mugnozza
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Poste e Telecomunicazioni
L. Spallino
(1960 26 lug - † 24 mag 1962)
G. Corbellini (Dc)
(29 mag - 30 nov)
C. Russo (Dc)
(1962 30 nov - 23 feb 1966)
Sottosegretari Dario Antoniozzi
(1960 26 lug - mag 1962)
C. Mazza (Dc)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Remo Gaspari
(1960 25 mar - mag 1962)
Corrado Terranova
(1962 21 feb - 4 dic 1963)
Partecipazioni statali
Giorgio Bo (Dc)
(1960 26 lug - 12 dic 1968)
Sottosegretari Eugenio Gatto
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
Sanità
C. Giardina (Dc)
(feb 59 - 21 feb 1962)
A.R. Jervolino (Dc)
(1962 21 feb - 4 dic 1963)
Sottosegretari C. Mazza (Dc)
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Natale Santero
(1962 21 feb - 4 dic 1963)
Turismo e Spettacolo
A. Folchi (Dc)
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
Sottosegretari Renzo Helfer
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
Ruggero Lombardi
(1962 21 feb - 22 lug 1964)
Gabriele Semeraro
(1960 25 mar - 21 feb 1962)
Dario Antoniozzi
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Ministri senza portafoglio
Presidente del comitato dei ministri per il Mezzogiorno e le zone depresse
G. Pastore (Dc)
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
Rapporti Governo Parlamento
G. Codacci Pisanelli
(1960 26 lug - 4 dic 1963)
Riforma Pubblica Amministrazione
Tiziano Tessitori
(1960 26 lug - 21 feb 1962)
G. Medici (Dc)
(1962 21 feb - 21 giu 1963)
Ricerca scientifica
(istituito il 30/11/62)
    G. Corbellini (Dc)
(1962 dic - 21 giu 1963)
 
Repubblica Italiana

1962
Gennaio 

Ormai, grazie al CCF (Congress for Cultural Freedom), gli artisti che non ricevono diarie per i loro soggiorni a New York possono godersi "Villa Serbelloni" a Bellagio, situata su un promontorio tra i laghi di Lecco e di Como.
[La Fondazione Rockfeller aveva ricevuto in eredità la villa dalla p.ssa Thurn und Taxis – Torre e Tasso, nobile e importante famiglia tedesca, di origine italiana (i Della Torre) – (nata Ella Walker). La fondazione ha reso la villa disponibile al Congresso come ritiro non ufficiale per i suoi membri più eminenti, una specie di circolo ufficiali dove gli uomini della prima linea del Kulturkampf possono recuperare le forze.
Scrittori, artisti e musicisti invitati vengono ricevuti da uno chaffeur in uniforme blu con una piccola insegna, "V.S." sui risvolti della giacca. Gli ospiti non ricevono diarie, ma il soggiorno è gratuito come pure le spese di viaggio, i pranzi, la piscina e il tennis.
Per i pochi fortunati c'è anche la possibilità di unirsi ad Hansi Lambert (la milionaria amica del CCF (Congress for Cultural Freedom) che ospita anche nella sua residenza invernale a Gstaad) o a Junkie Fleischmann in crociere a bordo dei loro panfili nel Mediterraneo. (Gli Spender sono ospiti di entrambi).
Per quelli che hanno preferenze per la terraferma il CCF (Congress for Cultural Freedom) riserva alloggi nei più prestigiosi alberghi europei. a Londra è il Connaught, a Roma l'Inghilterra e a Cap Ferrat il Grand. A Parigi Irving Brown continua a intrattenere i suoi invitati nella sua residenza che è la Suite Royal dell'Hotel Baltimore.]

27-31, Napoli, VIII° Congresso nazionale della Dc: approva ufficialmente l'apertura a sinistra richiesta dal segretario A. Moro;

Febbraio
2
, A. Fanfani, contrario a un'apertura a sinistra, presenta le dimissioni del Governo.
A. Fanfani riceve l'incarico e forma il suo quarto governo, un tripartito: Dc, Pri e Psdi.

Marzo 
il Governo, che ha ottenuto la fiducia, stabilisce un aumento del 30% sulle pensioni di invalidità e vecchiaia.

Intanto, mentre il Governo italiano revoca l'obbligo del visto per i cittadini austriaci, a Vienna tre neofascisti veronesi:
. Maurizio Perito,
. Franco Panizza,
. Sergio Tazio Poltronieri,
e l'ex legionario milanese:
. Giorgio Massara,
fanno saltare in aria con cinque chili di tritolo la statua ai caduti dell'Armata Rossa.

Aprile
11
, ricevuta la notizia dal solito Lolli della Bnl, l'addetto commerciale dell'ambasciata britannica, Wardie Smith, riferisce immediatamente al Foreign Office:
«L'avvocato Cox, il curatore degli affari di Mattei negli Stati Uniti, si è incontrato di recente con alcuni funzionari del Dipartimento di Stato americano per capire se sia possibile fare qualcosa per migliorare i rapporti fra Mattei e le compagnie petrolifere statunitensi. […].
Washington cerca di persuaderle a essere un po' più accomodanti nei confronti di Mattei
».

Maggio
6
, alle elezioni per il presidente della Repubblica risulta eletto al nono scrutinio A. Segni candidato ufficiale della Dc.

Roma, J.R. Greenwood, dell'IRD (Information Research Department) di Roma, scrive a Londra che gli ultimi sei mesi «non sono stati particolarmente fruttiferi», a causa dell'«apertura a sinistra» promossa da A. Moro nel congresso democristaino di Napoli.
Nonostante abbiano cominciato a collaborare altri giornalisti, tra cui:
. Italo Zingarelli («Il Globo», «Corriere Lombardo», e «Gente»),
risulta ora «tutto più difficile».
Tuttavia il lavoro continua.

29, Wardie Smith, riferisce al Foreign Office altre notizie riservate:
Quella, preoccupante per Londra, di un pranzo privato a Roma tra il il presidente dell'ENI, E. Mattei, un alto funzionario del Dipartimento di Stato e l'ambasciatore Usa in Italia. E un'altra informazione, invece, più rassicurante:
«Ho appreso dalla medesima fonte che le imprese petrolifere americane sono decisamente contrarie a queste aperture nei confronti di Mattei e stanno facendo di tutto per impedire che si rechi in visita negli Usa».

Giugno

Luglio
Torino, gravi disordini sotto la sede della Uil per protestare contro l'accordo siglato separatamente con la Fiat per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. 

Agosto

Settembre
23, Ebensee (Austria), dietro il nome della "Giovane Italia", organizzazione missina, il gruppetto di neofascisti (attentato a Vienna) a cui si è aggiunto ora anche:
. Luciano Rolando,
colpisce tre obiettivi e provoca la morte di un ispettore della gendarmeria austriaca e il ferimento di 11 persone.
[La banda sarà condannata a pene piuttosto morbide perché i giudici riconosceranno loro l'attenuante di «aver agito per motivi di particolare valore sociale […] sotto la spinta del rovente patriottismo».]
28, il vice-console franchista Isu Elias viene sequestrato per alcuni giorni da giovani anarchici per protesta contro la condanna a morte dello studente Jorge Conil Valls
È il primo sequestro politico in Italia.

Ottobre

Novembre

Dicembre
1962
PARTITI
Riferimento: Elezioni politiche 1958
Seggi
Camera Senato
Dc (Democrazia cristiana)    

- Segretario: A. Moro (14.03.1959 - 27.01.1964)


Psdi (Partito socialdemocratico italiano)    
-
Pli (Partito liberale italiano)    
-
Pr (Partito radicale)    
-
Movimento di democrazia liberale    
-
Pri (Partito repubblicano italiano)    
Svp (Südtiroler Volkspartei - Part. popolare sudtirolese)    
Miste (Dc-Pri)    
Totale    
Pci (Partito comunista italiano)    
-
Psi (Partito socialista italiano)    
-
Miste Pci-Psi    
Totale    
Pnm (Partito nazionale monarchico)    
Pmp (Partito monarchico popolare    

 

Msi (Movimento sociale italiano)    

 

Alleanza democratica nazionale    
Totale    
Totale Seggi    
Note:

 

SIFAR (Servizio Informazioni Forze Armate)

1962

Marzo
In primavera il gen. G. De Lorenzo comunica al col. Manlio Capriata, capo Ufficio R del Sifar, da cui dipende "Gladio", di voler inviare nella provincia di Bolzano i guastatori addestrati ad Alghero.
Intanto l'Ufficio R continua a gestire le importanti confidenze del giornalista austriaco Fred Borth, ex volontario della Luftwaffe e appartenente all'organizzazione neonazista Jeune Europe.
È lui che passa all'Ufficio R le informazioni su Georg Klotz [il Martellatore] ed è sempre lui che, in Austria, all'insaputa degli italiani, collabora anche con Norbert Burger e, forse, con altri Servizi segreti.
[Si scoprirà poi che lo stesso Norbert Burger si avvale dell'appoggio di alcuni cittadini francesi appartenenti all'Oas (Organisation armée segrete) per commettere un certo numero di attenati terroristici in Italia.]

Ottobre
2,
in un appunto del Sifar, in cui compare anche il nome di Stefano Delle Chiaie, si legge che «tutti gli ambienti sono convinti e persuasi che gli attentati sono stati organizzati ed eseguiti dai noti gruppi terroristici austriaci e che nessun italiano ha mai partecipato direttamente e nemmeno indirettamente ai fatti» (di Vienna ed Ebensee).
[Ad ogni modo, le azioni del manipolo lombardo-veneto non rientrano nella strategia di contrasto al terrorismo altoatesino bensì nel progetto di blocco del comunismo teorizzato anche dal giornalista austriaco Fred Borth.
In questo progetto – come attesterà il rapporto riservatissimo del giugno 1974 basato sulla misteriosa fonte F/6 – che coinvolge anche l'enclave altoatesina, opererebbero (1961-64) militanti di "Ordine Nuovo" «in contrapposizione alle bombe tedesche».
Tra di essi:
. Mario Boscolo,
. Giulio Malpezzi, (referente di "Ordine Nuovo" per Bolzano),
. ? Schiavon, (cura un campo paramilitare sorto sulle montagne di Brunico),
. Giancarlo Trevisan (partecipa alle riunioni del gruppo a Bolzano),
. sedicente Spezzi (col. Amos Spazzi),
[attivo nei primi anni Sessanta nella Val Sarentino e nella Val Passiria con il IV Corpo d'armata Alpini di Bolzano e comandante del raggruppamento di Bolzano]
. Marcello Saffiotti, (Marcello Soffiati), veronese (ha presentato il sedicente Spezzi).
Nel corso di alcune riunioni si raccomanda ai giovani partecipanti che si apprestano a partire per il servizio militare di scegliere "paracadustisti" o il reggimento "Lupi di Toscana".
Nello stesso periodo il gruppo ha contatti con:
. Carlo Fumagalli (capo del Movimento di Azione Rivoluzionaria che può disporre di un castello nei pressi di Verona da utilizzare per nascondervi notevoli quantità di armi e munizioni.]
3, dopo lunghe trattative e vari scioperi, la Fiat firma con Cgil, Cisl, Uil e Sida il rinnovo del contratto dei metalmeccanici.
Sotto la direzione di Nantas Salvalaggio esce un nuovo settimanale «Panorama», edito da Mondadori.
25, il quotidiano britannico «Financial Times» pubblica un articolo dal sapore profetico: The Italian Scene. Will Signor Mattei Have to Go? - La scena italiana. Il signor Mattei dovrà andarsene?».
27, Catania, l'aereo privato del presidente dell'ENI, E. Mattei, un Morane-Saulnier Ms.760, decolla dall'aeroporto diretto a Milano.
A bordo, insieme a lui, ci sono il pilota Irnerio Bertuzzi e un giornalista americano, William McHale.
Nei pressi di Bescapé (Pavia), l'aereo precipita. La pioggia cade fitta, la nebbia è inesistente, il pilota esperto: si parla già di sabotaggio.
Proprio alla vigilia del suo viaggio negli Usa dove J.F. Kennedy lo avrebbe accolto come un capo di Stato, muore E. Mattei.
[Le diverse inchieste giudiziarie succedutesi nel corso degli anni non arriveranno a chiarire la causa dell'incidente. L'ultima, quella riaperta nel 1997 dal sostituto procuratore di Pavia Vincenzo Calia, pur non individuando i responsabili materiali, stabilirà comunque che a provocare la caduta dell'aereo è stato proprio un sabotaggio.]
[vedi economia]

Nuovo comandante dell'Arma dei Carabinieri, come successore del gen. Renato De Francesco, è il gen. G. De Lorenzo il quale lascia un suo fedelissimo, gen. Egidio Viggiani, al Sifar.

Lo stesso mese, in una sorta di "studio" redatto dal Casm (Centro alti studi militari) in collaborazione con il cosiddetto "Nucleo di guerra non ortodossa e difesa psicologica" del Sifar incentrato sulla necessità di dare avvio a un'efficace guerra psicologica in funzione anticomunista «in campo nazionale e nel quadro dell'Alleanza Atlantica» si legge, tra l'altro: «…è imperativo ed urgente, per la salvezza del nostro avvenire, delle istituzioni democratiche e dell'intero paese, arrestare l'infiltrazione del comunismo e respingerlo dalle posizioni che ha conquistato. Occorre quindi preparare, organizzare coi mezzi necessari e mettere in atto un piano di operazioni psicologiche a carattere non solo difensivo, ma anche offensivo».

Scandalo SIFAR

Negli anni 1962-63 – come sarà precisato in seguito dal col. Antonio Viezzer, facente parte, in questo periodo, della XXI sezione del Sifar – vengono compilate delle sintesi piuttosto lunghe del contenuto di ogni fascicolo [chiamate in gergo "galleggianti"] a cura della XXI Sezione del Sifar. Gli originali di queste sintesi, redatte in duplice copia, sono inviati al gen. G. De Lorenzo.
Sempre secondo la deposizione del col. Antonio Viezzer, gli originali non saranno più rintracciati.



Fonti:
- varie;
- Gabriele Coltro «Il Gazzettino», 1.11.1997 (Scandalo Sifar);

 

 



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OVEST
-
-
-
-

1962

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Dal 1° gennaio 1947, in base al Canadian Citizenship Act, i canadesi diventano a pieno titolo cittadini del loro paese.
Governatore generale
George-Philéas Vanier
(1959 set - mar 1967)
Primo ministro
J.G. Diefenbaker
(1957 - 1963)
[conservatore]
Ministro degli Esteri
Howard Green
(1959 - ?)

1962
Gennaio
-

In una conferenza dei premier dell'organizzazione del MEC, J.G. Diefenbaker assume un ruolo di primo piano tra coloro che si oppongono alla mossa di Londra.
Alla fine il veto del presidente francese Ch. De Gaulle blocca l'iniziativa, ma il primo ministro canadese può illudersi di avere svolto un importante ruolo nella vicenda.

Giugno
alle elezioni il Partito Conservatore esce con un governo di minoranza.
In questa situazione pericolosa per il governo, l'opposizione liberale sceglie di adoperare la scottante questione nucleare per accelerare la caduta di J.G. Diefenbaker;

Ottobre
21
, subito dopo che J.F. Kennedy ha annunciato al mondo la decisione di bloccare Cuba, il comando americano del NORAD pone le sue forze in stato di allerta (DEFCON 3) dando per scontato che il Canada adotti un'analoga misura, fatto che però non si verifica.
A Ottawa la situazione è estremamente confusa, con il ministro della Difesa Douglas Harkness che preme per allertare le forze armate e J.G. Diefenbaker che temporeggia.
22-23, vi sono accese discussioni all'interno del minisitero ma il J.G. Diefenbaker resta però fermo sulle sue posizioni, dichiarando che non intende allarmare la popolazione e sostenendo la necessità dell'invio di una missione ONU a Cuba per accertare la situazione;
23, il ministro della Difesa Douglas Harkness, agendo di propria iniziativa e seguendo il parere dei militari, ordina alle forze aeree di portarsi a DEFCON 3, e allo stesso tempo il comandante della flotta atlantica canadese, senza alcun ordine diretto, fa uscire in mare le sue navi preparandosi a un'eventuale azione contro sottomarini sovietici;
24, solo ora, dopo una tesissima telefonata con J.F. Kennedy e un ennesimo scontro con Douglas Harkness, il primo ministro canadese dà infine il suo riluttante assenso a dichiarare lo stato di allerta.
29, la crisi di Cuba si risolve ma ha però in Canada serie conseguenze politiche; si è visto soprattutto per la prima volta nella storia del paese la struttura militare agire all'insaputa e contro le direttive del primo ministro.
Il prestigio di J.G. Diefenbaker esce dunque profondamente indebolito dalla crisi cubana e la sua esitazione a mostrarsi pronto e fedele alleato degli Stati Uniti gli costa una grossa perdita di popolarità.

Nel 1962-63 il sentore di corruzione si fa così intenso che una speciale commissione d'inchiesta sui sindacati dei marittimi denuncia i metodi mafiosi del sindacalista americano Harold [Hal] Banks.


QUÉBEC
Primo ministro della provincia
Jean Lesage
(1960 giu - mag 1966)
[liberale]
Sindaco di Montréal
Jean Dupreau
(? - ?)
Arcivescovo di Montréal
Paul-Émile Léger
(? - ?)
Arcivescovo di Québec
-

1962
È in atto la "Rivoluzione Tranquilla" (1960-66).


-

Settembre
il ministro delle Risorse Naturali René Lévesque, nominato l'anno scorso, pone con forza la questione della nazionalizzazione dell'energia idroelettrica all'ordine del giorno del governo, ritenendo ormai un passo imprescidibile sulla strada della "decolonizzazione" del Québec dato che l'industria elettrica, una delle principali risorse della provincia, è nella maggior parte controllata da compagnie private a capitale americano.
[La società pubblica Hydro-Québec, creata nel 1944 per iniziativa dei liberali allora al potere, fornisce energia solo alla città di Montréal e ricopre un ruolo solo marginale nel settore.]
Il primo ministro Jean Lesage, con lo slogan "Maîstre chez nous- Padroni a casa nostra", indice un'elezione per il 14 novembre;

Novembre
14
, si svolgono le elezioni provinciali;

Elezioni provinciali
 
%
seggi
. Jean Lesage
[PLQ (Parti libéral du Québec) o Quebec Liberal Party]
56,40
63
. Daniel Johnson
[Union nationale]
42,00
31
. ?
[ - ]
-
?
Totale seggi
 
97
-

Netta vittoria per i liberali contro l'Union nationale guidata da Daniel Johnson (1915-1968).
[Da questo momento la nuova Hydro-Québec si prepara a diventare un vero e proprio colosso che coordinerà gli investimenti in questo settore chiave e intraprenderà la costruzione di nuove centrali dando un fortissimo impulso allo sviluppo della provincia.]

È in questi anni che comincia a prendere piede tra i francocanadesi la visione del Québec come nazione-stato.


Il sindaco della città di Montréal Jean Dupreau ha il via libera a porre mano a quella che diverrà famosa come Expo 67.
[Si tratta di un progetto d dimensioni grandiose le cui spese saranno così coperte:
- 50% dal govenro federale,
- 37,5% dal governo del Québec,
- 12,5% dalla città di Montréal.

 

 

ONTARIO
Primo ministro della provincia
-

1962

-

 

 


NEW BRUNSWICK
Primo ministro della provincia
-

1962

-

NOVA SCOTIA
Primo ministro della provincia
-

1962

-

MANITOBA [dal 1870]
Primo ministro della provincia
-

1962

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1962

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1962

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1962
-
ALBERTA [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1962
-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  

1962
Lo NDP (New Democratic Party) prende l'iniziativa di proporre uno schema di assicurazione pubblica contro le malattie che, pur provocando una durissima opposizione da parte della classe medica della provincia, diviene comunque legge, sia pure con alcune minori rettifiche.

 

TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934-mar 1949, torna allo status di colonia dipendendo interamente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico;
- 1949, 1 ° aprile, diventa la X provincia del Dominion del Canada.
Primo ministro della provincia
Joseph Smallwood
(1949 apr - 1971)
[liberale]
1962
-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
J.F. Kennedy [35°]
(1961 20 gen - nov 1963)
[Pd]
Vicepresidente
L.B. Johnson
(1961 20 gen - nov 1963)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
Dean Rusk
(1961 20 gen - nov 1963)
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Difesa
R.S. McNamara
(1961 20 gen - nov 1963)
Ministro della Giustizia
R. Kennedy
(1961 20 gen - nov 1963)
Presidente della Corte Suprema
Earl Warren
(1953 5 ott - 23 giu 1969)

1962
Gennaio
22
, a Punta del Este l'Organizzazione degli Stati Americani decide di escludere Cuba;

Febbraio
8
, importante esplosione atomica sotterranea in Unione Sovietica: Stati Uniti e Regno Unito decidono di riprendere a loro volta gli esperimenti atomici;
12, all'alba, a breve distanza da Berlino, sul ponte di Glienicke, l'Unione Sovietica riconsegna agli americani il pilota dell' "U-2" Francis Gary Powers in cambio del col. R.I. Abel, condannato per spionaggio negli Stati Uniti;
21, il presidente J.F. Kennedy si dichiara disposto a una collaborazione spaziale con l'Unione Sovietica;

Maggio
11
, R. Lowell viene invitato di nuovo alla Casa Bianca, questa volta a un pranzo in onore di A. Malraux, il ministro francese della Cultura;
[Visto che al mattino dopo la Settima Flotta viene mandata da qualche parte in Asia, scriverà in seguito Robert Lowell: «Si ha la buffa sensazione di quanto poco importante sia in realtà un artista».]

Agosto
31
, il senatore dello Stato di New York, Kenneth Keating, annuncia nel modo più clamoroso possibile di possedere le prove che a Cuba sono presenti 1200 soldati sovietici e che nell'isola sono state sbarcate materie prime per la costruzione di installazioni missilistiche.
Sulla presenza a Cuba di missili terra-aria non vi è, a questo punto, alcun dubbio, ma queste armi possono rispondere semplicemente alla necessità di Cuba di proteggersi da eventuali incursioni aeree; il problema è se nelle forniture in atto vi siano anche dei missili terra-terra, il che conferirebbe all'armamento cubano una funzione offensiva anziché didensiva.

Settembre
2
, si conclude a Mosca una visita ufficiale del ministro dell'Industria Ernesto [Che] Guevara con la firma di un accordo;
viene annunciato ufficialmente che i sovietici, da questo momento, invieranno a Cuba aiuti militari: è la prima volta che questa circostanza viene ammessa pubblicamente.
4, J.F. Kennedy ritiene opportuno dare un suo giudizio sull'accordo intervenuto tra l'Unione Sovietica e Cuba, affermando che gli Stati Uniti intendono impedire con ogni mezzo una eventuale aggressione cubana nell'emisfero occidentale e non rimarranno passivi davanti a un incremento pericoloso del potenziale offensivo dell'isola, riconfermando in tal modo di rifarsi a una costante della politica estera americana, la "dottrina giunti a questo punto, J.F. Kennedy ritiene opportuno comunicare pubblicamente tutte le informazioni di cui è a disposizione; dice così che è stato verificato che i sovietici hanno fornito al governo cubano una serie di missili per la difesa anti-aerea; conferma la presenza a Cuba di parecchie motosiluranti di fabbricazione sovietica munite di missili nave-nave con gittata di 15 miglia e fa sapere che i tecnici militari sovietici presenti a Cuba sono in questo momento 3500.
Mentre si trova a dover combattere contro le proteste che sta ricevendo dai "falchi" del Congresso, J.F. Kennedy dice:
«Non c'è prova dell'esistenza a Cuba di alcuna forza organizzata di combattimento proveniente da qualsiasi paese del blocco sovietico, né di basi militari fornite dalla Russia, né di violazioni del trattato del 1934 relativo alla base americana di Guantanamo, né di missili d'attacco terra-terra, né di altri importanti mezzi di offesa, sia in mano cubana sia sotto direzione e guida sovietica».
Lo stesso giorno, l'ambasciatore sovietico a Washington, Anatoli Dobrinin, si fa ricevere da R. Kennedy – è davvero singolare che l'ambasciatore vada dal ministro della Giustizia piuttosto che dal segretario di Stato! – per assicurarlo che N.S. Chrušcëv non intende mettere in alcun modo in difficoltà il presidente J.F. Kennedy in vista delle elezioni del successivo novembre per il rinnovo di una parte del Parlamento e, alle rimostranze di R. Kennedy circa i missili in corso d'installazione a Cuba, l'ambasciatore sovietico replica che N.S. Chrušcëv desidera garantire nella maniera più assoluta che non saranno mai installati a Cuba missili terra-terra o altre armi offenisve in grado di costituire un pericolo diretto nei confronti degli Stati Uniti.
11, a Mosca, l' "agenzia Tass" rende pubblica una nota [vedi Russia] del governo sovietico nella quale si assicura la massima protezione al regime di F. Castro Ruz e si ammoniscono gli Stati Uniti a non compiere alcuna azione aggressiva contro l'isola.
13, nel corso della consueta conferenza stampa settmanale arriva la replica di J.F. Kennedy:
«Da quando il comunismo entrò a Cuba nel 1958, personale sovietico tecnico e militare è affluito in misura sempre maggiore nell'isola su invito del governo cubano. Questo afflusso è ora aumentato ed è oggetto della nostra più attenta sorveglianza.
Ma vi ripeterò la conclusione cui siamo giunti e che vi ho già riferito la settimana scorsa, e cioè che questi arrivi non costituiscono una grave minaccia per qualsiasi parte di questo emisfero. Mi sia però permesso di chiarire ancora una volta che se, in qualsiasi momento il potenziamento comunista a Cuba dovesse porre in pericolo la nostra sicurezza o interferire comunque in essa (è ciò comprende la nostra base di Guantanamo, il passaggio nel canale di Panama, le nostre attività missilistiche e spaziali a Cape Canaveral e la vita dei cittadini americani nel nostro paese), o se Cuba dovesse tentare di estendere i suoi scopi aggressivi con la forza o con la minaccia della forza, a danno di qualsiasi nazione di questo emisfero, o diventare una base militare d'offesa di notevole importanza per l'Unione Sovietica, allora gli Stati Uniti faranno tutto ciò che deve essere fatto per proteggere la loro sicurezza e quella dei loro alleati
».
In questi giorni l'opposizione repubblicana invoca il blocco contro Cuba e l'invasione americana dell'isola, dando per scontato che ormai a Cuba stiano er arrivare anche i famosi missili terra-terra.
26, il Congresso manifesta la sua disponibilità all'uso della forza contro Cuba nel caso di qualsiasi tentativo aggressivo;
ciò nonostante, nei giorni successivi la situazione pare avviata verso una fase di tranquillità;

Ottobre
8
, il presidente della repubblica cubana Osvaldo Dorticós Torrado interviene all'Assemblea delle Nazioni Unite e coglie l'occasione per accusare di "isterismo" il governo kennediano; viene però immediatamente contrastato dalle argomentazioni del rappresentante americano A.E. Stevenson;
15, fotografie aeree provano che i sovietici stanno installando a Cuba basi di missili offensivi in grado di colpire gran parte delle grandi città americane; fornite dalla CIA, sono state scattate dagli U-2 e dagli RB-47, durante la loro ricognizione a grande altezza sull'isola di Cuba, e riguardano la parte occidentale dell'isola,vla zona di San Cristòbal e quella di Remedios e di Sagua la Grande;
16, al mattino J.F. Kennedy viene informato che ciò che riteneva improbabile è avvenuto; quando la CIA gli fornisce le fotografie da essa rilevate, lo sgomento di J.F. Kennedy e di suo fratello R. Kennedy è enorme;
nella stessa mattinata il presidente convoca in gran segreto nella sala del consiglio alla Casa Bianca il Comitato esecutivo del Consiglio di sicurezza nazionale:
. Lyndon Jonson, vicepresidente,
consiglieri del presidente:
. Theodore Sorensen,
. Kenneth O'Donnel,
. McGeorge Bundy;
. Dean Rusk, segretario di Stato,
. George Ball, sottosegretario,
. Ed Martin, assistente per gli affari dell'America Latina,
. R. Kennedy, ministro della Giustizia,
. R.S. McNamara, ministro della Difesa;
. Roswell Gilpatric, viceministro della Difesa,
. Maxwell Taylor, presidente dei capi di S.M.,
. Bohlen, diplomatico,
. Douglas Dillon, ministro del Tesoro;

[Nelle sedute successive saranno presenti anche altri importanti personaggi tra i quali:
. John McCone, il capo della CIA,
. A.E. Stevenson, rappresentante americano all'ONU,
. Dean Acheson, ex segretario di stato.]

17, il presidente J.F. Kennedy non partecipa alla riunione del Comitato, perché già precedentemente impegnato per un giro elettorale nel Connecticut;
18, ad un'altra riunione del Comitato il presidente ascolta i diversi pareri e comincia a formarsi un'opinione personale;
nel pomeriggio riceve – incontro già previsto da tempo dal calendario ufficiale – nientemeno che il ministro degli Esteri sovietico Andrej Gromiko, accompagnato dall'ambasciatore Anatoli Dobrinin;
nulla trapela sul fatto che gli americani hanno le prove dell'esistenza dei missili a Cuba; quindi, mentre J.F. Kennedy ribadisce quanto già affermato il 4 settembre e gli avvenimenti successivi, Andrej Gromiko insiste sul fatto che l'Unione Sovietica sta inviando a Cuba materie prime, armi difensive e tecnici sovietici, ma assolutamente non armi offensive.
Dopo l'incontro, J.F. Kennedy torna ad ascoltare le conclusioni alle quali è giungo finora il Comitato esecutivo.
I pareri sono ancora divisi a metà tra coloro che suggeriscono il blocco e coloro che vogliono un attacco improvviso (con le modalità e le caratteritiche di quello scatenato a Pearl Harbor contro la flotta americana nel Pacifico).
19, mentre J.F. Kennedy mantiene fede agli impegni della propria campagna elettorale recandosi nel Middle West, il Comitato esecutivo continua i suoi lavori decidendo di dividersi in due gruppi per preparare due distinti documenti da presentare al presidente;
da Cuba le ricognizioni aeree fanno sapere che l'installazione dei missili è in fase avanzata e che mancano ormai poche ore alla loro possibile entrata in funzione;
20, sabato, al mattino J.F. Kennedy, su sollecitazione del fratello R. Kennedy, decide di sospendere il suo giro elettorale e un comunicato ufficiale spiega che il presidente rientra a Washington per curare un fastidioso raffreddore;
nel pomeriggio il presidente interviene alla riunione del Comitato esecutivo; il segretario di Stato Dean Rusk, a cui tocca dare un parere sulle due proposte presentate, suggerisce al presidente di propendere per il blocco anziché per l'attacco aereo;
A.E. Stevenson, intervenuto nella discussione, suggerisce addirittura di proporre all'Unione Sovietica uno scambio: se i russi smantelleranno i missili da Cuba, gli Stati Uniti ritireranno i loro dall'Italia e dalla Turchia e rinunceranno alla loro base militare di Guantanamo nell'isola di Cuba. La proposta viene rifiutata pressoché all'unanimità.
Poiché appare evidente che il presidente è ormai deciso per il blocco, vengono date le disposizioni necessarie:
- è preparato il discorso con cui J.F. Kennedy annuncerà la sua decisione al mondo;
- Dean Acheson viene inviato in tutta fretta in Europa per presentare agli alleati le prove dell'installazione dei missili sovietici terra-terra a Cuba e illustrare i motivi della decisione americana;
- la Marina piazza 180 navi nel Mar dei Caraibi;
- l'esercito viene messo in allarme,
- l'aviazione dispone le sue forze in modo da poter intervenire tempestivamente in tutta l'area.
Il presidente ritiene giunto il momento di informare le personalità politiche che non hanno partecipato ai lavori del Comitato esecutivo e in primo luogo i ministri del suo governo (considerato che solo in quattro sanno già tutto).
ore 18:00, l'ambasciatore sovietico Anatoli Dobrinin arriva al Dipartimento di Stato per la consegna ufficiale del documento di J.F. Kennedy;
ore 19:00, il presidente appare sugli schermi televisivi per dare l'annuncio dell'accertata presenza dei missili offensivi a Cuba e dell'embargo dell'isola;
23, l' "agenzia Tass" fornisce la reazione sovietica;
come previsto A.E. Stevenson chiede la convocazione del Consiglio di sicurezza dell'ONU al presidente di turno che, per una fatale coincidenza è il sovietico Zorin; si assiste quindi all'inevitabile denuncia di Cuba contro gli Stati Uniti presentata dal delegato Mario Garcia Inchàustegui;
lo stesso giorno J.F. Kennedy emette il proclama con il quale viene messo in funzione il blocco a partire dalle ore 14:00 del giorno seguente; i materiali che non potranno superare il blocco sono così elencati:
- missili terra-terra,
- aerei da bombardamento,
- bombe,
- razzi e missili guidati aria-terra,
- testate per tutte queste armi,
- attrezzature meccaniche o elettroniche utilizzabili per il loro funzionamento,
- qualsiasi altra categoria di arma che sarà precisata succesivamente dal segretario alla Difesa.
Da Cuba F. Castro Ruz si affretta a precisare la posizione cubana con un discorso radiofonico estremamente aggressivo nel quale bolla con i peggiori epiteti i provvedimenti che gli Stati Uniti si accingono ad applicare.
Alla ricerca di consensi dagli stati più direttamente interessati alla crisi di Cuba, il segretario di Stato Dean Rusk riunisce l'organo di consultazione dell'OSA; al termine dei lavori viene approvato con 19 voti favorevoli e una sola astensione (Uruguay) una risoluzione a favore delle decisioni americane.
Il Comitato esecutivo del Consiglio di sicurezza nazionale siede ormai in permanenza.
24, inizia il blocco di Cuba;
25, scontro all'ONU tra il delegato sovietico Zorin e quello americano Stevenson che rende pubbliche le fotografie delle basi missilistiche di Cuba;
26, J.F. Kennedy decide di lasciar passare un'altra nave diretta a Cuba, questa volta proveniente dalla Germania Orientale, convinto che a bordo vi siano soltanto dei passeggeri; si procede invece al fermo della Manciuria una nave di nazionalità libanese che, secondo i documenti ufficiali, sta traportando a Cuba per conto dell'Unione Sovietica dei materiali non bellici; all'intimazione americana la nave is ferma e il comandante accetta di farla perquisire: a bordo si trova quello che è stato dichiarato;
fino ad ora si può quindi considerare evitato un qualsiasi scontro navale russo-americano in conseguenza del blocco;
in serata J.F. Kennedy riceve una lettera riservata inviata da N.S. Chrušcëv nella quale il premier sovietico ammette la presenza dei missili a Cuba e dichiara sic et sempliciter che se gli Stati Uniti toglieranno il blocco e rinunceranno ad aggredire Cuba, l'Unione Sovietica a sua volta ritirerà i missili;
J.F. Kennedy si dichiara disposto ad un accordo a tali condizioni;
27, al mattino giunge però un'altra lettera del premier sovietico: si tratta di una nuova proposta assolutametne diversa. Questa volta infatti N.S. Chrušcëv, forse riprendendo il suggerimento di Lippman sul «Washington Post» del giorno prima, propone:
«Accettiamo di allontanare da Cuba le armi che ella ritiene offensive e ci impegniamo verso le Nazioni Unite. I suoi rappresentanti dichiareranno che gli Stati Uniti da parte loro, considerata l'inquietudine e l'ansia dello stato sovietico, allontaneranno le basi analoghe della Turchia».
È un baratto al quale il presidente americano non intende assolutamente prestarsi.
Questa seconda lettera riporta pertano il problema a ventiquattro ore prima: non resta dunque che decidersi ad attaccare Cuba e invaderla.
A questo punto è grazie a R. Kennedy, il più fedele e intelligente collaboratore del presidente, a trovare la soluzione al dilemma sulla risposta da dare al premier sovietico. È sufficiente, egli dice, ignorare la seconda lettera e limitarsi a rispondere alla prima.
28, N.S. Chrušcëv conferma l'accordo per la fine della crisi;
F. Castro Ruz si sente comprensibilmente scottato da questa repentina e inattesa conclusione degli avvenimenti e si affretta a indicare le garanzie che ritiene indispensabili per la sopravvivenza dell'isola;
30-31, il segretario dell'ONU S. U Thant si reca a Cuba per provvedere agli adempimenti previsti dall'accordo tra J.F. Kennedy e N.S. Chrušcëv ma la sua missione fallisce per l'intransigenza di F. Castro Ruz; tocca quindi all'Unione Sovietica inviare a Cuba il proprio vice primo minsitro A.I. Mikoyan per convincere il capo cubano a non opporsi a che vengano realizzate le misure concordate tra J.F. Kennedy e N.S. Chrušcëv;

Novembre
2
, il presidente americano esprime la propria sodddisfazione per lo smantellametno in corso delle basi missilistiche;
20, quando ormai lo smantellamento è stato portato a termine e i missili sono stati ricaricati sulle navi sovietiche, F. Castro Ruz accetta anche di consentire ai russi il ritiro dei bombardieri IL-28;
in una conferenza stampa J.F. Kennedy può tranquillamente annunciare la fine del blocco di Cuba.

Dicembre
12
, in occasione della seconda sessione annuale del Soviet Supremo dell'Unione Sovieticia, N.S. Chrušcëv dice:
«Quale parte ha dunque vinto, chi ha guadagnato? In effetti ha guadagnato la ragione, ha vinto la causa della pace e della sicurezza dei popoli».
Non a caso la crisi di Cuba e la sua soluzione coincidono con la fine dell tormentato periodo della guerra fredda.
Anche se la competizione delle due grandi potenze non si risolverà, è certo che dopo la crisi di Cuba i loro rapporti muteranno in modo radicale.

In due sentenze della Corte Suprema (1962 e 1963) si sostiene che le preghiere e la lettura della Bibbia nelle scuole pubbliche sono violazioni del principio costituzionale della separazione fra stato e chiesa.
La Corte Suprema redige inoltre un nuovo Codice di procedura penale.

Caso Baker contro Carr: la Corte Suprema, insistendo sulla parificazione dei distretti elettorali, pone fine all'antico predominio rurale nelle assemblee legislative statali.

Scuola: da quest'anno, nonostante il National Defense Education Act (1958) il livello di conoscenza sia nelle materie letterarie che nel campo matematico diminuirà costantemente se lo si misura sulla base degli esami di ammissione universitari.

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1962
anni '60, conduce una lotta contro i movimenti della nuova sinistra e quelli delle minoranze etniche;

 

 

 

 

CIA
(Central Intelligence Agency)
- Agenzia centrale d'informazione -
- Direttore: John McCone (1961 nov-apr 1965)

1962
Ottobre
appare la rivista araba «Hiwar», il cui primo numero presenta un'intervista T.S. Eliot e un appello di I. Silone per l'indipendenza degli scrittori e l'autonomia dell'arte.
I tentativi di occultare la proprietà della rivista da parte del CCF (Congress for Cultural Freedom) non hanno successo, ed essa viene immediatamente qualificata come un «cavallo di Troia».
Un giornale mussulmano afferma che il CCF (Congress for Cultural Freedom) sta tentando di «diffondere le sue maligne teorie spargendo denaro qua e là, creando riviste attraenti e organizzando grandi feste e conferenze» e si appella perché il CCF (Congress for Cultural Freedom) sia «denunciato e boicottato».

 

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1962
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1962
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1962
-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1962
-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1962
-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1962
-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1962
-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1962
-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1962
-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1962
-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1962
-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1962
-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1962
-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1962
-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1962
-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1962
-


[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1962
-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1962
-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1962
-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1962
-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1962
-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1962
-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
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-

1962
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[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
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1962
-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
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1962
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[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
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1962
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[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1962
-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
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-

1962
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[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
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-

1962
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[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1962
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[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1962
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[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
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-

1962
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[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1962
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[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
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-

1962
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[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1962
-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
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1962
-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
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1962
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[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
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1962
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[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
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1962
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[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
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1962
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[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
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1962
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[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
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1962
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[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
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1962
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[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1962
-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1962
-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1962
-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1962
-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1962
-


[49] ALASKA [dal 3 gennaio 1959] - cap. Juneau
[Territorio autonomo dal 1912.]
Governatore
-
-

1962
-

[50] HAWAII [dal 21 agosto 1959] - cap. Honolulu
[Territorio autonomo dal 7 luglio 1898.]
Governatore
-
-

1962
-


a





 
1962
GRANDI ANTILLE
- Presidente del consiglio di stato
F. Castro Ruz
(1959 - 2007)
[capo dello stato e primo ministro]
Partito unico: Partito comunista cubano.

1962
Gennaio
le "Organizzazioni rivoluzionarie riunite" si trasformano quindi in Partito unito della rivoluzione socialista;
22, a Punta del Este (Uruguay) l'OSA (Organizzazione degli Stati Americani) decide di escludere Cuba;

Febbraio
pochi giorni dopo F. Castro Ruz protesta contro le decisioni dell'OSA ma ormai gli Stati Uniti hanno provveduto a chiedere ai propri alleati della NATO di interrompere, entro la fine del mese, qualsiasi fornitura di materiale bellico all'isola di Cuba;
[In occasione della crisi seguita allo sbarco americano nella Baia dei Porci, la scelta della solidarietà terzomondista salva Cuba dalla minaccia dell'isolamento internazionale.]

Marzo
mentre finora l'Unione Sovietica ha fornito all'isola solo aiuti economici, dalla primavera si assiste a una notevole affluenza di materiale strategico e di tecnici russi;



Maggio
viene siglato un accordo di mutua assistenza con l'Unione Sovietica;

Giugno
continua la fornitura da parte dell'Unione Sovietica di materiale strategico e di tecnici russi;

Settembre
2
, si conclude a Mosca una visita ufficiale del ministro dell'Industria Ernesto [Che] Guevara con la firma di un accordo;
viene annunciato ufficialmente che i sovietici, da questo momento, invieranno a Cuba aiuti militari: è la prima volta che questa circostanza viene ammessa pubblicamente.
11, a Mosca, l' "agenzia Tass" rende pubblica una nota [vedi Russia] del governo sovietico nella quale si assicura la massima protezione al regime di F. Castro Ruz e si ammoniscono gli Stati Uniti a non compiere alcuna azione aggressiva contro l'isola.

Ottobre
8
, il presidente della repubblica Osvaldo Dorticós Torrado interviene all'Assemblea delle Nazioni Unite e coglie l'occasione per accusare di "isterismo" il governo kennediano; viene però immediatamente contrastato dalle argomentazioni del rappresentante americano A.E. Stevenson;
15, fotografie aeree provano che i sovietici stanno installando a Cuba basi di missili offensivi in grado di colpire gran parte delle grandi città americane;
22, il presidente J.F. Kennedy rivela l'esistenza delle basi missilistiche a Cuba e ordina l'embargo dell'isola;
24, inizia il blocco di Cuba;
25, scontro all'ONU tra il delegato sovietico Zorin e quello americano Stevenson che rende pubbliche le fotografie delle basi missilistiche di Cuba;
27, J.F. Kennedy si dichiara disposto ad accettare la proposta di N.S. Chrušcëv (della prima lettera): i sovietici elimineranno le installazioni missilistiche di Cuba e si impegnano a interrompere qualsiasi nuovo invio di armi a Cuba.
In cambio il governo americano dovrà togliere il blocco e darà l'assicurazione di non invadere Cuba.
28, N.S. Chrušcëv conferma l'accordo per la fine della crisi;
F. Castro Ruz si sente comprensibilmente scottato da questa repentina e inattesa conclusione degli avvenimenti e si affretta a indicare le garanzie che ritiene indispensabili per la sopravvivenza dell'isola;
30-31, il segretario dell'ONU S. U Thant si reca a Cuba per provvedere agli adempimenti previsti dall'accordo tra J.F. Kennedy e N.S. Chrušcëv ma la sua missione fallisce per l'intransigenza di F. Castro Ruz; tocca quindi all'Unione Sovietica inviare a Cuba il proprio vice primo minsitro A.I. Mikoyan per convincere il capo cubano a non opporsi a che vengano realizzate le misure concordate tra J.F. Kennedy e N.S. Chrušcëv;

Novembre
2
, il presidente americano esprime la propria sodddisfazione per lo smantellametno in corso delle basi missilistiche;
20, quando ormai lo smantellamento è stato portato a termine e i missili sono stati ricaricati sulle navi sovietiche, F. Castro Ruz accetta anche di consentire ai russi il ritiro dei bombardieri IL-28;
in una conferenza stampa J.F. Kennedy può tranquillamente annunciare la fine del blocco di Cuba.
Il problema dell'ispezione internazionale del territoio cubano per verificare l'adempimento di tutte le clausole dell'accordo si trascinerà comunque inutilmente ancora per molto tempo…

Dicembre
12
, in occasione della seconda sessione annuale del Soviet Supremo dell'Unione Sovieticia, N.S. Chrušcëv dice:
«Quale parte ha dunque vinto, chi ha guadagnato? In effetti ha guadagnato la ragione, ha vinto la causa della pace e della sicurezza dei popoli».
Non a caso la crisi di Cuba e la sua soluzione coincidono con la fine dell tormentato periodo della guerra fredda.
Anche se la competizione delle due grandi potenze non si risolverà, è certo che dopo la crisi di Cuba i loro rapporti muteranno in modo radicale.

[B.P. Boschesi, Storia della Guerra Fredda (1945-62), Milano 1977, Mondadori.]

_______________________________

"crisi dei missili": all'esaltazione della spontaneità popolare contro possibili involuzioni burocratiche o settarie, che contrassegna l'esperienza cubana di tale periodo – viene espulso per "settarismo" il leader comunista A. Escalante (rientrerà nel 1964) – fa riscontro in politica estera il tentativo di fare di Cuba il polo di riferimento delle lotte anticoloniali e antimperialiste del Terzo Mondo.


Haiti
- Dittatore
François Duvalier ["papà Doc"] (1957 - 1971)
[regime terroristico]
1962
attua una spietata repressione dei movimenti e degli avversari politici perpetrata dal suo esercito privato i tontons macoutes (spauracchi);
- Presidente della repubblica
Joaquín Balaguer
(1960 - 1962)
Juan Bosch
(1962 - 1963)
["esperimento costituzionalista"]
1962
il presidente viene rovesciato da un colpo di stato militare ed esiliato;
mentre il paese è sull'orlo della guerra civile, le prime elezioni libere portano alla presidenza l'esponente progressista Juan Bosch il quale avvia una coraggiosa politica di rinnovamento (riforma agraria, diversificazione dell'economia dipendente dalla monocoltura dello zucchero, cauto distanziamento da Washington), chiamata "esperimento costituzionalista";
- Primo ministro
-
Alexander Bustamante
(? - 1967)
[leader del JLP (Partito laburista della Jamaica), conservatore]
[colonia britannica autonoma dal 1944 e integrata (1958 gen-set 1961) nella Federazione delle Indie occidentali;]
1962
Agosto
6
, il paese consegue l'indipendenza, come stato membro del Commonwealth;
alle elezioni si conferma la supremazia laburista;


1962
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
?
(? - ?)
[dal 1953 è stato concesso il voto alle donne.]

1962
perdura il monopolio politico del PRI (Partido Revolucionario Institucional);




1962
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1962

-



1962
Guatemala
[formalmente indipendente dal 1847]
- Presidente
?
(? - ?)
1962
-


1962
- Presidente
J.M. Lemus
(1957 - ?)
1962
il Partido de Conciliación Nacional (conservatore e strettamente legato ai comandi militari) mantiene ininterrottamente la presidenza e il controllo del paese;

1962
Honduras
- Presidente
R. Villeda Morales
(1957 - 1963)
[liberale]
[dal 1951 il paese è inserito (carta di San Salvador) nella "Organizzazione degli stati dell'America Centrale".]
1962
-


1962
- Presidente
Luis Somoza Debayle
(1956 - 1963)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1962
-

1962
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1962
-

1962
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1962

-





1962
- Presidente
?
(1957 mag - ?)
 
1962
una giunta militare si è accordata con i due partiti tradizionali liberali e conservatori, costituitisi nel Fronte nazionale, su una riforma costituzionale che prevede per un periodo di dodici anni la ripartizione paritetica degli eletti al congresso fra i due partiti e un'alternanza dei loro candidati alla presidenza;

1962

- Presidente della repubblica

R. Betancourt
(1958 - 1964)
[Acción democrática]
1962
-


1962
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra IV
(1960 - )
["velasquismo"]
[sarà deposto anche questa volta prima della scadenza del mandato]
1962
il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari;




1962
(Repubblica indipendente dal 1827)

- Presidente della repubblica

M. Prado y Ugarteche
(1956 - 1962)
F. Belaünde Terry
(1962 - 1968)
[PAP (Partido de Acción Popular)]
1962
-


1962

- Presidente della repubblica

V. Paz Estenssoro
(1961 - 1964)
[MNR]
MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario)
1962
le difficoltà di affrancare una popolazione rimasta in maggioranza a livelli estremamente bassi di vita, l'isolamento continentale di cui soffre il paese, il calo dei prezzi dello stagno sul mercato mondiale, l'inflazione galoppante e la presenza nella vita politico-sindacale di spinte eccessivamente estremiste o di forme di personalizzazione carismatica del potere (sino al ritorno del caciquismo dei vari capi locali nelle campagne) contribuiscono a radicalizzare sempre più la situazione interna del paese.

1962

- Presidente della repubblica

- Ministro della sanità
-

1962
-

1962
[dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo e dal 1961 ha conseguito l'autonomia interna ma subisce forti ritardi sulla via dell'indipendenza per i conflitti etnico sociali che oppongono:
- PPP (People's Progressive Party), maggioranza indiana, marxista;
- PNC (People's National Congress), consistente minoranza nera, socialista, al potere dal 1964
- UF (United Force), minoranza bianca.]

- Governatore

?
(? - ?)
1962
-


1962
Suriname
(olandese)
[dal 1954 gli è stata concessa piena autonomia, con lo stato di paese indipendente e a regime di autogoverno nell'ambito dei Paesi Bassi.]

- Governatore

?
(? - ?)
1962
contrasti razziali tra:
- NPK (Alleanza nazionale dei partiti), formazione di maggioranza appoggiata dalla popolazione nera e meticcia, favorevole alla piena indipendenza;
- PRP (Partito riformista progressista), appoggiato dalla popolazione di origine asiatica, che, temendo una politica discriminatoria da parte dei neri, sostiene la continuazione del regime di semidipendenza.



1962
[dal 1946 integrata alla metropoli come dipartimento d'oltremare.]

- Governatore

?
(? - ?)
1962
-

1962

- Presidente ad interim

J. Goulart (o Joao Gouilat)
(1961 - 1964)

1962
-

Giugno
Rio de Janeiro, R. Lowell arriva con la moglie, Elizabeth Hardwick e la loro bambina di cinque anni; ad attenderli all'aeroporto ci sono Nicolas Nabokov insieme a a Elizabeth Bishop;

Settembre
mentre la famiglia s'imbarca su una nave per tornare a New York, R. Lowell continua il viaggio verso sud, per visitare Paraguay e Argentina. Lo accompagna Keith Botsford "rappresentante itinerante permanente" del CCF (Congress for Cultural Freedom) «inserito nel viaggio» da J. Hunt perché tenga d'occhio il poeta.
[Nel gergo della CIA, Keith Botsford sarebbe il "guinzaglio" di R. Lowell.]




1962

- Capo dello stato

gen. Alfredo Stroessner Mattiauda
(1954 - 1989)
[del Partito colorado]
[dopo il golpe, permane lo stato d'assedio]
1962
il ricorso alla tortura è sistematico, gli oppositori sono incarcerati o costretti all'esilio, le epurazioni sono la norma nello stesso partito che sostiene il presidente;


1962

- Presidente

Arturo Frondizi
(1958 - 1962)
[Unión civica radical]
-

1962
dopo le elezioni il presidente viene destituito da un colpo di stato militare;

Settembre
Buenos Aires, quando arriva R. Lowell vi giunge assieme a Keith Botsford "rappresentante itinerante permanente" del CCF (Congress for Cultural Freedom), cominciano i problemi.
In una sala d'attesa del palazzo presidenziale, R. Lowell (imbevuto di antidepressivi e alcolici) annuncia di essere [Cesare d'Argentina] e che Keith Botsford è il suo «luogotenente». Dopo altri atti inconsulti viene ricoverato nella clinica Bethlehem.
[Nello stesso mese Nicolas Nabokov telefona a Mary Mc Carthy. La sua voce si fa incerta e preoccupata, quando viene a sapere che «Lowell è in un manicomio di Buenos Aires e Marilyn Monroe si è suicidata perché aveva una relazione con Bobby Kennedy e la Casa Bianca è intervenuta».]
L' "incidente Lowell" è una catastrofe senza rimedi.
[Sorprendentemente, né J. HuntM. Josselson scaricano Keith Botsford ma continuano a servirsene come "rappresentante" in America Latina.
Ancora più sorprendente è il fatto che l'anno dopo prenderanno in considerazione l'idea di mandare R. Lowell a rappresentare il CCF (Congress for Cultural Freedom) a una conferenza in Messico.
Alla fine ci sarà un accordo sul fatto che Robert Penn Warren e Norman Podhoretz sono candidati più affidabili…]



Patagonia
1962
-

1962
-
?
(1958-66)
[Partito blanco]
1962
Gennaio
Punta del Este, in una nuova conferenza i ministri degli Esteri decretano l'espulsione di Cuba dall'OSA (Organizzazione degli Stati Americani);
[Con 14 voti favorevoli, 1 contrario (Cuba) e 6 astensioni che vengono dagli stati che comprendono i 5/6 della popolazione dell'America Latina e cioè: Argentina, Cile, Equador, Brasile, Messico e Bolivia.
Questa votazione viene considerata un segno della diminuita acquiescenza dell'OSA alle richieste americane.]

 


 
1962
Mongolia
(Repubblica popolare)
-
?
(? - ?)
[dal 1921 la vita politica è dominata dal partito unico comunista, il PRPM (Partito rivoluzionario del popolo)]
1962
Giugno
aderisce al Comecon;

1962
CINA
Repubblica Popolare Cinese

- Presidente della repubblica
[carica formalmente abolita nel 1958]

Liu Shao-chi
(1959 - 1967)

- Primo ministro

Chou En-lai
(1949 - 1976)

- segretario generale del PCC
Deng Xiaoping
(1954 - 1966)
[Prima costituzione]

1962
-

TIBET
1962
annessione da parte della Cina.
Repubblica di Cina
(Repubblica nazionalista)

- Presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1949 - 1975)

- Primo ministro

-

[Cina nazionalista nell'isola di Taiwan (Formosa): capitale Taipei; riconosciuta dagli Stati Uniti e dai loro alleati, occuperà il seggio dell'Onu fino al 1971.
Durante la guerra di Corea la sicurezza del regime nazionalista viene garantita dalla VII flotta statunitense.]
1962
Un patto di reciproca sicurezza tra Stati Uniti e nazionalisti assicura a questi ultimi la copertura anche nucleare di Washington, mentre l'esercito del Kuomintang (KMT) viene rifornito di armi e addestrato da consiglieri statunitensi.
Ha un ruolo cardine di presidio anticomunista, durante il periodo "caldo" della guerra del Vietnam e della rivoluzione culturale cinese.

a


1962


Choson
(Repubblica Democratica Popolare di Corea – a Nord)
[con capitale Pyongyang, nell'orbita sovietica.]
- Presidente
Kim Il Sung
(1948 set - 1972)
[segretario del Partito dei lavoratori (partito unico)]
1962
-
DAE HAN
(Repubblica di Corea – a Sud)
[con capitale Seoul (sotto l'egida statunitense)]
- Capo di Stato
*gen. Park Chung Hee
(1961 mag - ott 1963)
[Partito democratico-repubblicano]
[*salito al potere dopo un colpo di stato militare]
1962
-

a


1962
Pakistan
(repubblica islamica a prevalenza musulmana)
- Capo del governo e capo dello stato
gen. Ayub Khan
(1958 - 1969)
Seconda fase - dispotismo militare illuminato (1958-69)
continua, nel quadro di una ferrea legge marziale, l'esperimento di "democrazia guidata";
- Pakistan occidentale: Partito repubblicano;
- Pakistan orientale: Fronte unito e la Lega Awami (espressione dell'autonomia bengali); fra il 1948 e il 1961, questa parte del paese si è vista assegnare soltanto il 22,1% dei 1130 milioni di rupie investiti nei piani di sviluppo sebbene essa abbia fornito il 50% delle esportazioni;
1962
-

a


1962
Unione Indiana
(repubblica federale a prevalenza indù)
- Primo ministro
Sri Jawaharlal NEHRU [Pandit]
(1948 - 1964)
[Partito del Congresso]
dal 1950, staccatosi dalla metropoli, il paese si è dato una costituzione repubblicana e federale a regime parlamentare;
III piano quinquennale 1961-66;
lingua ufficiale: hindi;
1962
breve conflitto con la Cina in seguito all'annessione del Tibet da parte di quest'ultima;

a


1962
Guerra del Vietnam
-
1962
-

1962
Repubblica Democratica del Vietnam
(dal 2 settembre 1945)
1962
a Saigon viene insediato un comando militare nordamericano;

a






 
1962
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901 - 1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;
[dal 1.1.1946 ha rinunciato alle proprie prerogative divine pur di salvare l'istituto monarchico.]



[Nuova costituzione dal 1° gennaio 1946;
a ricostruzione ormai conclusa, continua (dal 1948) a governare il Partito conservatore al quale si oppongono:
- socialisti (uniti dal 1955 al 1959) che costituiscono lo schieramento egemone dell'opposizione;
- comunisti, con modestissime fortune elettorali;
- buddhisti del komei-to.]
- Primo ministro
Ikeda
(1960 - 1964)

1962
-

a








1962
["provincia" spagnola dal 1958, comprende l'ex colonia Rio de Oro e la regione di Saguia el Hamra, meno la zona di Tarfaya ridata al Marocco; ]
-
-
1962
-


1962
MAROCCO
[[indipendente dal 1956, con l'eccezione delle plazas di Ceuta e Melilla, di Ifni e del cosiddetto Sahara spagnolo, ma compresa anche la città di Tangeri.]
Hasan o Hassan II
-

(Rabat 1929 - 1999)
figlio di Maometto V [Sidi Muhammad Ibn Yusuf];
1960, nominato dal padre, diventa capo delle forze armate e vice presidente del consiglio;
1961-99, re del Marocco;
in successione al padre;
1962
applica la costituzione parlamentare e una riforma agraria;

1962
-


1962
Algeria
[dal novembre 1954 ha avuto inizio l'insurrezione armata: il FLN (Front de Libération Nationale) intende perseguire l'indipendenza del paese con la lotta armata svolta in pratica dall'ALN (Armée de libération nationale), suo braccio militare;
dal 1958 è attivo il Gpra (Governo provvisorio della repubblica algerina);
dal 1961 è attiva l'OAS (Organisation Armée Secrète),un'organizzazione clandestina a carattere militare con lo scopo di impedire l'indipendenza dell'Algeria;]
-    
- Capo del governo
A. Ben Bella
(1962 set - ?)

1962
Gennaio-Febbraio
si intensificano gli attentati OAS in Francia e in Algeria, cui rispondono manifestazioni e scioperi della Francia democratica;
la tensione è al massimo;

Marzo
18
, accordi di Evian (Svizzera), negoziati da Belkacem Krim e Louis Joxe; la Francia, dopo sette anni di guerriglia riconosce l'indipendenza dell'Algeria (che conta un milione di morti); si annuncia il cessate il fuoco;
26, il 96% dei francesi vota a favore della politica del gen. Ch. De Gaulle;

Aprile
, in Francia e Algeria si scatena il terrorismo dell'OAS;
8, si svolge il referendum sull'Algeria: gli "accordi di Evian" vengono approvati da oltre il 90% dei votanti;
20, viene arrestato il gen. Salan;

Maggio
24
, il gen. Salan viene condannato all'ergastolo;

Giugno
17
, con gli accordi diretti tra FLN e l'OAS e l'esodo in massa dei "pieds noirs", terminano gli attentati;

Luglio
, il referendum per gli "accordi di Evian" sono approvati con il 99,72% dei voti;
3 o 5, è proclamata l'indipendenza dell'Algeria;

Agosto
16
, l'Algeria entra a far parte della Lega Araba;
22, fallisce un attenetato dell'OAS contro il gen. Ch. De Gaulle;

Settembre
29
, A. Ben Bella viene nominato capo del governo.
L'OAS, ormai senza guida, in seguito all'arresto dei suoi capi, si dissolve.

«L'Ouvrier Algérien», organo dell'UGTA (Unione Générale des Travailleurs Algériens), accusa A. Ben Bella e Mohammed Khidder di non aver risolto il problema dei lavoratori.

Novembre
, il numero de «L'Ouvrier Algérien», su cui è comparso l'attacco ad A. Ben Bella e a Mohammed Khidder, viene sequestrato.
L'UGTA chiede una maggiore nazionalizzazione e un freno agli alti salari per gli ufficiali.


1962
[indipendente dal marzo 1956, repubblica dal 1957]
- Presidente della repubblica
H. Bourghiba
(1957 - 1987)
[del Neo-Destur]
1962
-


1962
Regno Unito di Libia
(24 dicembre 1951)
[iniziate le ricerche petrolifere nel 1955, dal 1960 è iniziata la produzione su scala industriale del petrolio.]
Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;
1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia (Idris I);
[monarchia costituzionale];

1962
-



1962
Egitto
[repubblica dal 18 giugno 1953]
[1958-61, ha fatto parte della RAU (Repubblica Araba Unita)]
- Presidente
Giamal Abdel Nasser
(1961 - 1970)
-
-

1962
la scissione della Repubblica Araba Unita e il fallimento dei successivi progetti di federazione con la Siria e l'Iraq non incrinano la leadership egiziana sul nazionalismo arabo, mentre estremamente tesi rimangono i rapporti con Israele, considerato l'ostacolo principale dell'unità e del progresso della nazione araba;

Marzo
si riunisce il Congresso nazionale delle forze popolari;
viene approvato il progetto di Carta d'Azione Nazionale, compendio dei principi socialisti della rivoluzione nasseriana, che prevede al posto dell'Unione nazionale un nuovo partito unico, l'Unione socialista araba;

Settembre
la notizia del colpo di stato militare nello Yemen (non si conoscono ancora le conseguenze del "Vietnam egiziano") solleva il morale dell'Egitto e ne accresce il prestigio nel resto del mondo arabo;
durante la preparazione del corpo di spedizione da inviare nello Yemen G.A. Nasser mostra che le forze armate egiziane sono le uniche del Medio Oriente che devono preoccupare Israele!

Ottobre
la diserzione, per passare al Cairo, di sette preziosi ufficiali piloti sauditi, seguita a breve scadenza da quella del comandante dell'aviazione e di due piloti giordani, dimostra quanto sia dubbia la fedeltà delle forze armate nelle due monarchie arabe;

Dicembre
7
, entra in funzione l'Unione socialista araba, col compito di assumere in sé e controllare tutte le organizzazioni nazionali, stampa e sindacati compresi;
si accentua il dirigismo del regime e la sua radicalizzazione in senso sociale; vengono varate leggi sulla limitazione della proprietà immobiliare;


Scienziati tedeschi
Willy Messerschmitt consiglia di licenziare diversi responsabili dell'officina 36, avendo constatato delle deficienze nella costruzione della fusoliera degli He 200 e He 300, e Herr Doktor Mahmud acconsente;
ci sono altri uomini che li possono sostituire: il dottor Hentzen, come direttore di fabbrica e uno specialsta di Siebel, il dottor Stang che occupa il posto dell'inggnere capo Spiess.
Altri quindici ingegneri tedeschi sono costretti a lasciare l'Egitto malgrado i loro contratti non siano ancora scaduti. I licenziati non nascondono il loro disappunto minacciando così di trascinare in tribunale il governo della Repubblica Araba Unita.

giugno, uno scienziato di origine austriaca, ex ufficiale della Wehrmacht, Otto Frank Joklik, appena rientrato dal Cairo porta con la sé la prova che gli scienziati tedeschi stanno allestendo in Egitto "una bomba atomica dei poveri" contenente degli scarti di stronzio 90 e di cobalto 60. Questi elementi radioattivi, sparsi sul territorio israeliano, potrebbero avvelenare l'atmosfera e il suolo per mesi e mesi. Lui stesso dichiara di essere stato incaricato di fornire a Pilz e ai suoi colleghi grossi quantitativi di questi materiali. Egli afferma che il materiale non è stato fornito a G.A. Nasser ma alla signora Khalil; al loro arrivo sono stati messi da parte da alcuni agenti dei servizi speciali che li hanno inoltrati verso una destinazione sconosciuta; il destinatario, la donna gnecologo, non è altro che la sorella del direttore dei progetti militari speciali.
Inoltre in Egitto viene vista arrivare la giovane donna esperta in chimica, Mathilde Rosenfleder; e, come notificato da alcuni rapporti, il medico dell'officina 135, è un ex medico dei campi di sterminio, il dottor Hans Eisele, fuggito dalla Germania qualche giorno prima di essere giudicato per le atrocità commesse sui prigionieri.
Ma Adenauer e Ben Gurion stanno da tempo cercando di normalizzare i rapporti tra Germania e Israele…
Ben presto la stampa israeliana tace e cessa gli attacchi antitedeschi.
Il principale responsabile dei Servizi Segreti israeliani si dimette.
[Il capo dell'SI (Servizio Informazioni) era nato in Russia e cresciuto in Lituania; al suo arrivo in Plestina aveva fatto parte di un kibbutz di pionieri ed era poi divenuto membro dei Servizi Segreti dell'organizzazione "Hagana". Dopo la nascita dello Stato di Israele era salito di grado fino a divenire nel 1952 capo del migliore, o del più efficace, servizio informazioni del Medio Oriente. È stato, ad esempio, lui a permettere la cattura di A. Eichmann in Argentina.]

29 luglio, dinanzi a un folto pubblico di giornalisti, G.A. Nasser assiste al lancio di due nuovi missili:
- Al Zafir (Il vincitore) d'una autonomia di 280 km,
- Al Kahir (Il conquistatore) d'una autonomia di 560 km;
quest'ultimo, fa notare G.A. Nasser, è in grado di raggiungere con facilità qualsiasi obiettivo a sud di Beirut!.

Hassan Sayed Kamil, dirttore della MECO e della MTP affitta un aereo-taxi per recarsi all'isola di Sylt, nel Mare del Nord, a Düsseldorf. Costretto all'ultimo momento ad annullare la partenza, sua moglie, una tedesca, parte da sola con il pilota. Qualche ora dopo si scoprono in Westfalia i resti dell'apparecchhio. Incidente o attentato?
10 settembre, ore 10,30: Monaco, dagli uffici della compagnia INTRA, nella Schillerstrasse, il direttore Heinz Krug viene rapito dagli israeliani… per altri è morto;
27 novembre, un pacco bomba esplode negli uffici dell'officina 333, davanti ad Hannelore Wende, segretaria di Wolfgang Pilz;
28 novembre, un pacco bomba, inviato da Amburgo, esplode nella direzione dell'officina 333 provocando la morte di cinque persone;
altri pacchi bomba inviati in seguitio vengono disinnescati;



1962
[indipendente dal 1° gennaio 1956;
- aderisce alla Lega araba - ]
- Presidente della repubblica
Ibrahim Abbud
(1958 - 1964)
1962
il paese vive un difficile processo di assestamento;
nello sfondo c'è la guerriglia secessionistica delle popolazioni del sud del paese (Sudan African National Union, Southern Front, Anaya-Nya);



1962
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896;
provincia d'oltremare portoghese dal 1951, strettamente integrata alla metropoli;
dal 1956 è attivo il PAIGC (Partido Africano para a Independencia de Guiné e Cabo Verde) fondato da Amilcar Cabral e altri 6 anti-imperialisti.]
-
?
(?-?)
1962
servendosi come base della vicina Guinea ex francese, si sviluppa ulteriormente il movimento di liberazione PAIGC;
[1962-63, fase di guerriglia localizzata]

Dicembre
12
, per la prima volta, Amilcar Cabral prende la parola alle Nazioni Unite e annuncia la lotta armata per l'indipendenza nella Guinea-Bissau e nelle Isole di Capo Verde.


1962
[indipendente dal 29 novembre 1960, sotto la direzione del Partito del popolo mauritano (ex Partito del raggruppamento mauritano di Ould Daddah)]
   
1962
-


1962
[indipendente dall'agosto 1960 e promotore dal 1961 del progetto di Unione della Senegambia; ]
- Presidente della repubblica
Léopold Sédar Senghor
(1960 ago - 1980)
- Presidente della consiglio
Mamadou Dia
(1960 ago - 1962)
1962
Dicembre
17
, il gruppo di Mamadou Dia all'interno dell'UPS (Senegal Progressive Union) tenta un colpo di stato militare-poliziesco contro il Parlamento. Il tentativo fallisce.
Mamadou Dia e altri due capi del compotto sono condannati all'ergastolo poi commutato negli arresti domiciliari.
Léopold Sédar Senghor diventa anche presidente del governo.


1962
[l'ex Sudan francese è indipendente con la nuova denominazione dal settembre 1960]
- Presidente
Modibo Keita
(1960 - 1968)
[UDS (Union démocratique soudanaise)]

1962
difficoltà economiche e sociali ostacolano il rinnovamento interno;
moti di Bamako;

Febbraio
la Francia e il Mali firmano un patto di "mutua assistenza".

Luglio
il Mali accusa la Francia di aver provocato "disordini" a Bamako;


1962
[indipendente dall'agosto 1960]
- Presidente
Maurice Yaméogo
(1960 - gen 1966)

1962
-


1962
[indipendente dal 3 agosto 1960]
- Presidente
Hamani Diori
(1960 - 1974)
[Parti progressiste nigérien]
[il Parti progressiste nigérien è divenuto partito unico dopo la messa al bando della formazione d'estrema sinistra "Sawaba" (Libertà)]
1962
-

1962
[indipendente dal settembre 1958]
- Presidente
Sékou Touré
(1958 - ?)
[leader del PDG (Parti dèmocratique de Guinée)]
1962
-

1962
[repubblica indipendente dall'agosto 1958;
dal 1960 fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane.]
- Presidente
-
François Tombalbaye
(1962 apr - 1975)
[Partito progressista del Ciad]
1962
Aprile
si costituisce in repubblica presidenziale;
presidente: François Tombalbaye (1962-75) del Partito progressista del Ciad;




1962
[dall'ottobre 1958 il paese ha ottenuto l'indipendenza fuori dalla Communauté française.]
- Presidente
F. Houphouët-Boigny
(1961 - ?)
[RDA]
[RDA (Rassemblement Démocratique Africain)]
1962
il regime di F. Houphouët-Boigny conduce all'interno una politica di accentramento autoritario mentre in politica estera si allinea con i regimi moderati dell'Africa ed apre il paese agli investimenti occidentali;


1962
[indipendente dal 1° agosto 1960 ma resta fortemente instabile.]
   
1962
-




1962
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808, è dominata dal Sierra Leone People's Party, partito filobritannico dei fratelli Milton (1958-64);]
- Primo ministro
Milton Margai
(1958-?)
1962
-

1962
Liberia
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847]
-
-
1962
repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono, dalla fine della prima guerra mondiale è diventata una dipendenza economica degli Stati Uniti che si sono assicurati importanti concessioni per lo sfruttamento delle piantagioni di caucciù attraverso la società Firestone;
il paese mira ora a diventare uno dei maggiori "paradisi fiscali" del mondo fornendo la propria "bandiera ombra" alle flotte mercantili private di ogni nazionalità; partito di governo è il True Whig Party che domina la scena politica liberiana da oltre un secolo;

1962
Repubblica del Ghana
[repubblica dal luglio 1960]
- Presidente
Kwane Nkrumah
(1957 - 1966)
[Convention People's Party]
1962
convinto assertore dell'idea panafricana e progressiva, il presidente ha avviato il paese verso una prospettiva antimperialista e socialista stabilendo rapporti di collaborazione con l'URSS e la Cina popolare;

Kwane Nkrumah espelle il vescovo di Accra e l'arcivescovo dell'Africa Occidentale per interferenze della Chiesa anglicana negli affari dello stato indipendente.
In seguito entrambi ottengono il permesso di ritornare.

1962
[repubblica indipendente dall'aprile 1960]
- Presidente
S. Olympio
(1960 apr - 1963)
[Comité d'Unité Togolaise]

1962
-



1962
indipendente dal 1° ottobre 1960 sotto la direzione del partito National Council di Nmandi Azikiwe (detto Zik); comprende i due ex protettorati britannici;
1962
Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania Occidentale e Olanda assorbono il 91% delle esportazioni di cacao della Nigeria.
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1962
Novembre
il Capo Awolowo, presidente del NAGO (Nigerian Action Group Opposition), è processato «per avere cospirato al fine di rovesciare il governo».
Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906; dal febbraio 1961 la federazione ha annesso l'ex Camerun britannico (la parte settentrionale);]
-
-
1962
-





1962
[indipendente dal 1° gennaio 1960, comprende anche la parte meridionale dell'ex Camerun britannico (quella settentrionale è stata integrata alla Nigeria).]
- Presidente
Ahmadou Ahidjo
(1960 - ?)
1962
il presidente impone al paese un regime autoritario suscitando l'opposizione armata dell'UPC (Union des populations du Cameroun), già alla testa della lotta per l'indipendenza nel decennio 1948-58 ed ora oggetto di pesanti repressioni;

Venticinque prigionieri politici muoiono soffocati su nu treno.


1962
[indipendente dall'agosto 1960]
- Presidente della repubblica
Léon M'Ba
(1960 ago - 1967)
[Blocco democratico gabonese]

1962
l'Unione economico tecnico-doganale con la Repubblica Centrafricana, il Ciad e il Congo Brazzaville, è stata integrata dal 1961 negli accordi costitutivi dell'UAM (Unione africana e malgascia);






1962
[repubblica indipendente nell'ambito della Communauté française dal 1958, fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane.]
- Presidente
David Dacko
(1958 - 1966)
[del Movimento d'evoluzione sociale dell'Africa nera]

1962
nel 1960, in seguito all'opposizione contro il Presidente, gen. Bokassa, le truppe francesi sono entrate nel territorio della repubblica.




1962
[dal 1960 fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane]
- Presidente
François Tombalbaye
(1960-?)
1962
I francesi conservano truppe armate nello stato "indipendente".



1962
[stato indipendente dal 15 agosto 1960]
- Presidente
Fulbert Youlou
(1960 ago - ago 1963)
[ex abate, il presidente regge il potere in maniera autoritaria]

1962
continua la serie di conflitti tribali tra i due maggiori gruppi etnici, i baTeke e i baTonga;






1962
Congo Belga
(capitale: Léopoldville)
[colonia dello stato belga dal 1908, le è stato poi annesso (1925-60) il Ruanda-Urundi da ora organizzato in amministrazione fiduciaria;
nel 1959 la maggioranza della popolazione del Ruanda, costituita da contadini bantu di stirpe baHutu, è insorta in armi contro i feudatari tutsi (vatussi) cacciandone l'ultimo re (mwami)Kigeri V.]
- Capo di Stato
Joseph Kasavubu
(1960 - 1965)
- Primo Ministro
gen. Mobutu
(1960 nov - ago 1964)
1962
si protrae la presenza nel paese delle forze pacificatrici inviate dall'Onu;

Gennaio
24
, Gizenga e Kalonji vengono arrestati dal regime di Léopoldville, riconosciuto dalle forze dell'ONU di stanza nel Congo.
Gizenga
(nato nel 1925 a Kwilu) viene trasferito al campo paramilitare del gen. Mobutu e di qui deportato al campo Boula Bemba dove rimane rinchiuso, senza processo, per ventinove mesi (sarà liberato nel luglio 1964).


Settembre
Tshikapa, nuovi violenti scontri costringono i pochi funzionari europei rimasti sul posto a rifugiarsi a Luluabourg. Intanto i magazzini della "Forminière" (che all'inizio dell'anno ha chiuso definitivamente i battenti) vengono saccheggiati e gli edifici sconvolti; i materiali non asportabili vanno in rovina.
Il primo a subire i danni dell'anarchia è lo stato congolese, largamente interessato agli utili delle società diamantifere, tuttavia il saccheggio dei giacimenti e il traffico clandestino continueranno senza che siano prese serie misure repressive.
Del caos beneficia il Congo-Brazzaville, dove, con l'appoggio governativo, sono stati istituiti sei appositi "posti d'acquisto" di diamanti clandestini, che vi affluiscono in quantità notevoli.
Altri diamanti contrabbandati dal Congo (ex belga) finiscono a Monrovia (Liberia) e ad Accra (Ghana). Gli sfruttatori illegali dei giacimenti appartengono soprattutto alla tribù lulua; gli incettatori e i contrabbandieri sono invece, per lo più haussa – cioè nigeriani – e senegalesi, gli uni e gli altri di religione musulmana. Costoro realizzano favolosi guadagni vendendo ai lulua oggetti di basso prezzo, come radio a transistor, in cambio di manciate o di sacchetti di diamanti.

Produzione di diamanti
[migliaia di carati]
Zone
1959
1960
1961
1962-63
- Tshikapa
(diamanti-gioiello)
658
406
132
*0
- Bakwanga
(diamanti-industria)
n.r.
13.164
18.084
14.656
Nel 1962 e nel 1963 la produzione legale è scesa a zero, quella clandestina si valuta invece in alcuni miliardi di lire all'anno.

Produzione di oro
[kg]
Zona
1959
1960
1961
1962
- Kilo Moto
[Sokimo (Société des mines d'or de Kilo Moto)]
nr.
5.945
5.041
4.402
È poco meno del totale prodotto nella provincia Orientale.

Produzione di cassiterite
[Anno 1962]
Zone
Q.tà
(tonn.)
Prezzo
Totale
(migliaia di Lire)
- Kivu
(giacimenti di Kalima)
8.334
893,750
7.448.513.-
- Katanga
n.r.
n.r.
n.r.
Rispetto a quella boliviana, che ha un tenore metallico molto basso, questa congolese ha un tenore altissimo, contiene in media il 73% di stagno.


Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1962
guerra del Katanga: 1960 giu- gen 1963;


Gennaio
, a Kongolo, nella missione dei padri belgi del Saint Esprit irrompe un reparto sbandato dell'esercito congolese che martirizza e massacra venti missionari.

Produzione mondiale di rame
[tonn.]
1962
- Stati Uniti
1.114.000
- Cile
586.000
- Rhodesia
574.000
- Canada
424.000
- Katanga
295.236
- Perù
158.000
- Australia
105.000
- Giappone
103.000
   
I tre grandi nuclei dell'Union Minière per la produzione del rame sono:
- Elisabethville, il più vecchio,
- Jadotville, con l'attrezzatura industriale più completa,
- Kolwezi, fatto di colline di rame!
Il bilancio del 1962 indica un utile netto di 8 miliardi e 224 milioni di lire. Ma si tratta di un anno disgraziatissimo, per ragioni belliche, politiche e finanziarie. Nello stesso anno l'Union Minière ha compiuto spese eccezionali, causa le operazioni militari in Katanga, per oltre 3 miliardi e ha perduto per ragioni di cambio monetario 2 miliardi e 887 milioni.
L'utile netto ufficialmente dichiarato dell'esercizio 1961 era stato di 18 miliardi e 981 milioni.


Lavoratori
1959
1962
- bianchi
5.000
1.844
- neri
19.000
21.000
Il numero di bambini ogni mille lavoratori indigeni è salito da 592 nel 1940 a 2.936 nel 1962.

Ruanda [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1962
Luglio
, il Ruanda consegue l'indipendenza dal Belgio;

1962
Ruanda
[capitale Kigali]
 
- Presidente della repubblica e Primo ministro
-
Gregoire Kaybanda
(1962 set - 1973)
[Parmehutu (Partito repubblicano)]
1962
Luglio
, consegue l'indipendenza dal Belgio;
Settembre
le elezioni politiche e il referendum istituzionale tenuti sotto gli auspici dell'ONU confermano la fine della monarchia e attribuiscono il potere al Parmehutu (Partito repubblicano);
presidente della repubblica e primo ministro viene nominato Gregoire Kaybanda;

1962
Burundi
[capitale Usumbura]
[dal 1961 si è staccato dal Congo Belga al quale era annesso dal 1925 come parte del territorio Ruanda-Urundi.]
1962
Luglio
, consegue l'indipendenza dal Belgio mantenendo la forma monarchica; il mwami Mwambutsa può conservare il trono ma su basi democratiche;

1962
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio secondogenito del principe Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;
nel 1952 ottiene dalle potenze la federazione all'Etiopia dell'Eritrea;
nel 1955 ha emanato una nuova costituzione introducendo il suffragio universale;
nel dicembre 1960 un colpo di stato promosso da un gruppo di ufficiali della guardia e di intellettuali viene subito represso nel sangue;


1962
l'Eritrea è annessa come provincia;

Addis Abeba, in seguito alle pressioni delle Nazioni Unite e della CEE, viene costituita l'ECA (Economic Commission of Africa),
ERITREA
anche se "unità autonoma federata con l'Etiopia" dalla fine del 1950, sotto la sovranità della corona etiopica, non si trova un equilibrio tra le richieste eritree di una maggiore e più completa autonomia e i tentativi più o meno dichiarati del governo etiopico di denazionalizzare il territorio federato;

1962
Novembre
14
, con l'aggravarsi della situazione in seguito all'inizio nel settembre scorso della guerriglia indipendentistica condotta dal ELF (Eritrean Liberation Front), l'assemblea di Asmara approva, in condizioni di emergenza, una risoluzione che decreta l'incorporamento dell'Eritrea nell'impero etiope e la sostituzione del governo autonomo locale con una "amministrazione eritrea" completamente soggetta ad Addis Abeba;


1962
[stato indipendente dal 1° luglio 1960, la vita politica è dominata dalla Somali Youth League (Lega dei Giovani Somali).]
- Presidente
Aden Abdullah Osman
(1960 lug - 1967)
1962
-
Somalia Francese [Territorio d'oltremare dal 1946.]
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1962
-

1962
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894, formalmente diviso in quattro regni federati, gode dal 1955 di uno statuto di parziale autonomia .]
- Primo ministro
-
M. Obote
(1962 - 1966)
1962
il paese raggiunge ora la completa indipendenza nell'ambito del Commonwealth;
Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
Dal 1961 opera un primo gabinetto autonomo sorto dalla coalizione dei due nuovi partiti nazionalisti KADU (Kenya African Democratic Union), federalista moderato, e KANU (Kenya African National Union) diretto dall'antropologo kikuyu Jomo Kenyatta.
-
Jomo Kenyatta
[1961 - ?)
1962
si forma un "Esercito della Terra e della Libertà", costituito da contadini.
Con l'aumento della disoccupazione si registrano scioperi a Nairobi e Mombasa.
Paul N'Gei, arrestato in precedenza insieme a J. Kenyatta, forma l'APP (Partito dei popoli Africani)


1962
[indipendente, nell'ambito del Commonwealth, dal 9 dicembre 1961]
- Presidente
-
J. Nyerere
(1962 feb - 1964)
[TANU (Tanganyka African National Union)]
- Primo ministro
J. Nyerere
(1960 - gen 1962)
[TANU (Tanganyka African National Union)]
-
1962
Gennaio
22
, il primo ministro preferisce lasciare la direzione del governo per dedicarsi interamente all'organizzazione del partito;

Kawawa, leader della TANU condanna lo sciopero dei lavoratori della ferrovia.

Dicembre
il Tanganica diventa repubblica e J. Nyerere viene eletto presidente.
La filosofia politica del presidente si può riassumere nei termini di "socialismo africano" e Ujama (la famiglia comunitaria).

L'afflusso in Africa di capitale imperialista procede al ritmo di due miliardi di dollari all'anno, provenienti dalla CEE.

1962
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica, l'isola gode dal 1960 di un regime di relativa autonomia all'interno del Commonwealth.]
-
?
(?-?)
1962
-



1962
[territorio d'oltremare portoghese dal 1955;
dal 1956 opera il MPLA (Movimento Popular de Libertaçao de Angola) sotto la guida di Agostinho Neto;]
- Governatore
?
(? - ?)

1962
Dopo i massacri di Luanda, i vari schieramenti passano alla guerriglia; pur tuttavia, anche se impegnati contro un comune nemico e quindi verso un comune obiettivo, questi leaders sono divisi da vari contrasti.

Marzo
l'UPA (União das Populações de Angola) e il PDA (Partido Democrático de Angola), una formazione minore anch'essa di base bakongo, formano una coalizione sotto il nome di FNLA (Frente Nacional de Libertação de Angola) e proclamano la costituzione di un governo rivoluzionario dell'Angola in esilio (GRAE),

I capi più autorevoli delle formazioni politico-militari formanti il cosiddetto "esercito di liberazione" si possono individuare in:
. Mario de Andrade e Agostinho Neto, dal 1956 alla guida del MPLA (Movimento Popular de Libertaçao de Angola);
. Holden Roberto, alla guida del FLNA, appoggiato dallo Zaire;
. J. Savimbi, alla guida dell'UNITA (União Nacional para a Independencia Total de Angola), di ispirazione moderata; .
Dopo i massacri di Luanda, i vari schieramenti passano alla guerriglia; pur tuttavia, anche se impegnati contro un comune nemico e quindi verso un comune obiettivo, questi leaders sono divisi da vari contrasti.

Per effetto della propaganda europea e americana e dell'influenza di socialisti e di uomini appartenenti, più genericamente, alla "sinistra" europea gli stati africani riconoscono l'UPA (União das Populações de Angola) di Holden Roberto e il GRAE (Angolan Government in Exile) a Kinshasa, ma non il MPLA di Agostinho Neto.
Non si allineano, al contrario, il NEUM (Non-European Unity Movement) sudafricano, alcuni gruppi dell'ANC (African National Congress), URSS e Cuba.
Per "ragioni" antisovietiche la Cina appoggia Robert Holden (sino alla vittoria del MPLA e anche nel periodo seguente).

Nell'Angola sono stanziati 25.000 soldati portoghesi integrati da coloni "bianchi" armati. Trentamila combattenti africani per la liberazione cadono durante il primo anno di guerra e 150.000 riparano nel Congo, dove finiscono con l'ingrossare le riserve di mandopera a basso salario del Bas Zaïre controllate dai belgi; molti entrano nell'UPA di Holden Roberto, che ha il quartiere generale a Léopoldville.
Nonostante il conflitto si registra un'emigrazione di massa dal Portogallo nell'Angola e nel Mozambico.

Agostinho Neto viene liberato.





1962
Rhodesia del Nord-Ovest
[passata dal 1924 sotto il controllo statale, ha mantenuto lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office;
dal 1948 l'opposizione africana e guidata dal NRAC (Congresso Africano della Rhodesia del Nord) guidato da G.L. Mbikusita;
si rafforza il nazionalismo e si consolida il partito dell'UNIP guidato da K.D. Kaunda.
-
-
1962
il partito dell'UNIP guidato da K.D. Kaunda vince le elezioni;

Nel governo dello Zambia, Harry Nkumbula (natonel 1916, di formazione missionaria, ha studiato economia politica a Londra) è ministro dell'Educazione e Kenneth Kaunda (nato nel 1924, con esperienza politica anglo-indiana) è ministro degli Affari Sociali.
Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911;
passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese.]
-
-
1962
la ZAPU (Zimbabwe African Peoples Union) viene dichiarata fuorilegge;
Joshua Nkomo, leader di ZAPU e J.T. Maluleke fondano lo STRATUC (South Rhodesian African Trade Union Congress - Congresso dell'Unione Sindacale Africana della Rhodesia del Sud) i cui membri vengono però imprigionati dalll'amministrazione britannica.
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907;
dal 1944 il movimento nazionalista nero ha ripreso vigore con la fondazione del NAC (Nyasaland African Congress);
dal 1950 opera il MCP (Malawi Congress Party) che ha come principale obiettivo l'indipendenza dal dominio britannico.]
-
-
1962
-









1962
Mozambico
[provincia d'oltremare del Portogallo dal 1951]
-
-

1962
il governo di Lisbona impone un regime poliziesco sfruttando la popolazione autoctona della colonia (segregazione razziale di fatto, lavoro forzato) ritardando così il formarsi di una coscienza nazionale;

Gli africani che lavorano a Mombasa fondano la MANU (Mozambique African National Union).

Giugno

a una conferenza tenuta a Dar es-Salaam:
- l'UDENAMO (Democratic National Union of Mozambique),
- l'UNAMI (National Union of an Independent Mozambique),
- la MANU (Mozambique African National Union)
si uniscono ai patrioti del Mozambico e fondano il FRELIMO (Frente de Libertação de Moçambique), la cui guida è affidata a Eduardo Mondlane.
[Eduardo Mondlane ha studiato in Sudafrica ed è stato lettore di antropologia presso l'Università di Syracuse, New York.]
Il FRELIMO passa, in modo sempre più evidente, dall'indottrinamento politico alla lotta armata e il Portogallo annuncia alcune "riforme", che la nuova organizzazione denuncia come colonialiste e razziste. Il governo federale nigeriano, creato dagli inglesi, vieta le riunioni sindacali pubbliche e limita il diritto di sciopero. I salari vengono stabilizzati.
Gli unici sindacati riconosciuti sono l'ULC (United Labour Congrress) affiliato all'organizzazione filo-occidentale ICFTU e l'ATUCA (African Trade Union Confederation).

Settembre
nasce il FRELIMO (Frente de Libertaçao de Moçambique) fronte unitario di liberazione, fondato dal leader Eduardo Mondlane, che raccoglie anch'esso le esperienze delle lotte precedenti:
- del movimento culturale;
- delle società di mutuo soccorso organizzate tra i lavoratori emigrati in Malawi e Rhodesia;
. dei sindacati dei portuali di Lourenço Marques (poi Maputo) che avevano dato vita agli scioperi del 1948, del 1956, del 1963;
- del movimento religioso, vivo specialmente tra gli africani di confessioni protestanti;
- del movimento cooperativistico dei contadini del Nord.
Il movimento si avvia per ultimo, tra i movimenti delle colonie portoghesi e all'inizio sembra il più incerto sul piano teorico e organizzativo. E, in effetti, nei primi anni è agitato da conflitti tribali, personali e politici.


1962
[indipendente dal 26 giugno 1960]
- Presidente
?
(? - ?)

1962
mantiene buoni rapporti con la ex metropoli e con i paesi francofoni di orientamenteo politico moderato, cui si integra, dal punto di vista doganale entrando nell'OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia);
la vita politica interna è dominata da una coalizione di partiti conservatori (Cartel des Republicains) facenti capo al PSD (Partito socialdemocratico del Madagascar e delle Comore) del presidente Ph. Tsiranana (che opera dal 1956) favorevole a una stretta collaborazione col Sudafrica e col Mozambico portoghese;



1962
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931).]
- Primo ministro
H.F. Verwoerd
(1958 - 1966)
[nazionalista]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministrazione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni;
il predominio afrikaner si è tradotto in una brusca virata autoritaria ("Afrikanerdom");
dal 1950 sono in vigore: Mixed Marriages Act, Immorality Act e Suppression of Comunism Act e Group Areas Act (dal 1951), le leggi di polizia e quelle sulle riunioni sovversive che estendono la repressione su sempre più vasta scala;
dal 1959 è stato varato dai bianchi il cosiddetto "piano di autonomia bantu";

1962
si aggiunge ora anche il Sabotage Bill cui segue una serie disposizioni che costringono alla clandestinità le organizzazioni politiche africane;

si aggiunge ora anche la Legge sull'Emendamento delle Leggi Generali (Sabotage Bill - Legge sul Sabotaggo) cui segue una serie disposizioni che costringono alla clandestinità le organizzazioni politiche africane;
[Il Sabotage Bill è un tipo di controllo capillare, di ispirazione nazista, su raduni, libertà d'espressione e organizzazioni in tutto il Sudafrica.]

Marzo
Transkei, dopo la repressione della rivolta contro la legge che priva i contadini delle loro terre nel Bantustan, dieci capi contadini vengono giustiziati;
20, il governo britannico pubblica un progetto di legge sul nuovo "status" del Sudafrica, che intende diventare una repubblica al di fuori del Commonwealth per non ostacolare i rapporti della Gran Bretagna con gli stati africani indipendenti.

Aprile
i gruppi superstiti di:
- NEUM (Non-European Unity Movement),
- SOYA (Society of Young Africa),
- AAC (All African Convention),
fondano l'Unione Democratica dei Popoli Africani dell'Africa Meridionale.
La nuova organizzazione non ha vere e proprie radici e conduce un'esistenza puramente formale all'estero, a Lusaka, da dove svolge un lavoro di propaganda servendosi delle strutture dell'ONU e dell'OUA.
Pubblica un giornale insieme all'UMSA (Unity Movement of South Africa), un'organizzazione nata da una scissione all'interno del NEUM, la quale pretende di essere il vero NEUM.
« L'Unity» pubblica articoli sull'evoluzione dell'indipendenza della seconda metà degli anni sessanta e appoggia, criticamente, l'OUA, che nel Sudafrica non è accettata dalla maggioranza degli iscritti al NEUM.

Luglio
Nelson Mandela viene arrestato e condannato a cinque anni di prigione per aver guidato uno sciopero nel maggio 1960 e per aver lasciato illegalmente il Sudafrica per visitare paesi d'oltremare.

Nasce Poqo (puro, solo), organizzazione di bande armate legata al PAC (Pan-African Congress).
Il COD (Congress of Democratics) viene dichiarato fuorilegge.

 


 




1962
LEGA ARABA
Il 22 marzo 1945 è nata al Cairo questa lega fondata da Egitto, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Arabia Saudita e Yemen;
1953, Libia
1956, Sudan
1958, Tunisia e Marocco
1961, Kuwait
1962, Algeria.
Fa parte anche l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), presieduta da Yasir Arafat.
1961
-






1962

[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]

- Presidente
gen. Fuad Chehab
(1958 ago - 1964)
[progressista di centro]
1962
-



1962

[dall'aprile 1946 il paese ha conseguito la piena indipendenza; da febbraio 1958 federazione della Siria e dell'Egitto nella Repubblica Araba Unita (RAU).
Dal 1959, quando G.A. Nasser ha deciso lo scioglimento di tutti i partiti politici, il partito Baath siriano è passato all'opposizione: è tuttavia profondamente lacerato al suo interno tra filonasseriani, moderati e neobaathisti radicali.]

- Presidente
?
(1961 set - mar 1962)
[filoiracheno]
al-Qudsi
(1962 mar - mar 1963)
[filonasseriano]
1962
Marzo
23
, colpo di stato filonasseriano (o filomarxista): viene ripristinata la Costituzione del 1956;

Ottobre
per iniziativa di ambienti militari moderati siriani, viene sciolta la federazione;


1962
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba"; dal 1949, dopo l'annessione della Palestina orientale (Cisgiordania) [40.000 kmq di superficie con poco meno di 1 Mne di abitanti], il Regno hashemita del Giordano viene comunemente chiamato Giordania.]
Hussein
(? - ?)
figlio di Talal;
1952-?, re del Regno hashemita del Giordano;

1962
-


1962
Gerusalemme, "internazionalizzata" dall'ONU, è divisa in due settori: la città vecchia (assegnata alla Giordania) e la città nuova (assegnata a Israele);
alla fine degli anni cinquanta i profughi palestinesi si contano in 1.250.000, dispersi in varie parti del mondo, persone tenacemente legate alla loro identità nazionale;
la politica discriminatoria delle autorità israeliane nei confronti dei rimasti e le aspre condizioni di vita imposte agli esuli nei campi di raccolta dei paesi arabi ospiti, rafforzano la coesione di quella che viene definita "la nazione invisibile" coagulando a poco a poco intorno al problema di una guerra di liberazione nazionale, nuclei sempre più consistenti di profughi;
 
- Presidente
?
(? - ?)
- Primo ministro
David Ben Gurion
(1955 - 1963)
[del MAPAL]
MAPAL (Organizzazione sionistica mondiale - Partito laburista);
parlamento unicamerale (Knesset);
1962
Aprile
11
, Tel Aviv, ha inizio il processo contro il criminale nazista Adolf Eichmann; sarà condannato a morte e impiccato.



- Egitto (fascia di Gaza)
1962
-
- Giordania (Cisgiordania)
1962
-

1962
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
Sa'ud ibn 'Abd al-Aziz
Albero genealogico
(Kuwait 1902 - Atene 1969)
secondo figlio di 'Abd al-Aziz III discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1933, proclamato principe ereditario (il primogenito Turki è morto nel 1919), viene associato all'amministrazione del regno come viceré del Neged;
1953-64, re dell'Arabia Saudita;
nel 1955 stipula un patto militare con Egitto e Siria;
nel 1961 Faysal, suo fratello, principe ereditario e suo stretto collaboratore viene estromesso dal governo;
1962
è costretto a richiamare al governo il fratello Faysal cedendogli di fatto la direzione del regno;

1962
1962-67, intervento contro il governo repubblicano nordyemenita;

Novembe
5
, l'Arabia saudita rompe le relazioni con la RAU (Repubblica Araba Unita);


1962
[sceiccato indipendente dal 16 giugno 1961]
'Abd Allah al-Salim al-Sabah

(? - 1965)
1950-1961, emiro del Kuwait;
1961-65, sceicco del Kuwait;
1962
la nuova costituzione prevede la formazione di un'assemblea nazionale con elezioni su base individuale (i partiti sono messi al bando);



1962
-

1962
EMIRATI ARABI
[Monarchie assolute legate alla Gran Bretagna da vari trattati.]
- Bahrein
?  
(?-?)
?-?, emiro del Bahrein;
1962
-
- Qatar
?  
(?-?)
?-?, emiro del Qatar;
1962
-
Stati della Tregua (Trucial States)
- Abu Dhabi
?  
(?-?)
?-?, emiro di Abu Dhabi;
1962
nel 1958 è stata trovata un'ingente quantità di petrolio e il paese viene subito chiamato il "nuovo Kuwait" anche se la sua popolazione ammonta a meno di 50.000 abitanti;
- Dubai
?  
(?-?)
?-?, emiro di Dubai;
1962
-
- Sharja
?  
(?-?)
?-?, emiro di Sharja;
1962
-
- Ajman
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ajman;
1962
-
- Umm al-Qaiwain
?  
(?-?)
?-?, emiro di Umm al-Qaiwain;
1962
-
- Ras al-Khaimah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ras al-Khaimah;
1962
-
- Fujayrah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Fujayrah;
1962
-


1962
Yemen
(imamato)
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba"; con il fallimento della confederazione degli Stati Arabi Uniti (in cui era entrato nel 1958 accanto alla RAU) per la secessione della Siria, il paese si trova sull'orlo del collasso.]
Ahmad
(?-?)
figlio di ?;
?-?, imam dello Yemen;

Badr
(?-?)
figlio di Ahmad;
?-?, imam dello Yemen;
1962
Settembre
27
, rovesciato da un colpo di stato militare fugge e suo zio, l'emiro Hassan, rientra in Arabia Saudita dagl Stati Uniti per raccogliere aiuti contro la nuova repubblica tra le tribù beduine;

1962
Settembre
27
, appoggiato dall'Egitto, un colpo di stato militare diretto da elementi filonasseriani rovescia la monarchia mutawakkilita ed instaura la repubblica, mentre le forze realiste, rifugiatesi nelle regioni settentrionali, cominciano la guerriglia con l'appoggio dell'Arabia Saudita;


segue una lunga guerra civile, durante la quale l'Egitto interviene a fianco dei repubblicani con un corpo di spedizione di 80.000 uomini.
G.A. Nasser, infatti, decide improvvisamente di rispondere alla richiesta di aiuto dei rivoluzionari, e un consistente corpo di spedizione egiziano risale il Mar Rosso sino al porto yemenita di Hodeida;
[Il conseguente, prolungato coinvolgimento nello Yemen – descritto come il "Vietnam egiziano" – costerà caro all'Egitto.]


1962
Sultanato di Oman
[il tribalismo beduino e i giacimenti di petrolio del Dhufar sono all'origine della rivolta accesasi sotto l'egida dell'Arabia Saudita.]
? 

1962
-






1962
[nel 1958, alla guida del movimento clandestino degli "ufficiali liberi", 'Abd al-Karim Kassem ha rovesciato con un colpo di stato la monarchia hascemita di re Faysal instaurando la repubblica; non c'è tuttavia equilibrio tra i diversi gruppi che hanno sostenuto la rivoluzione (nasseriani, comunisti, Baath).]
- Primo ministro,
nonché comandante supremo delle forze armate
'Abd al-Karim Kassem
(1958 - feb 1963)
1962
-
Kurdistan (iracheno)
1962
le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1962
Iran
[dal 1951 è stata nazionalizzata l'industria petrolifera;
fautore in politica estera del blocco atlantico, mantiene in politica interna uno stretto controllo del potere con l'appoggio dell'esercito e dei gruppi conservatori; contemporaneamente, grazie agli enormi introiti derivanti dal petrolio, inizia una rapida politica di industrializzazione e di riforme sociali che mutano bruscamente il volto del paese e suscitano lo scontento dei gruppi religiosi più conservatori, promotori di manifestazioni e attentati contro la sua politica;
dal 1959 fa parte della Cento (Central Treaty Organization - Organizzazione del patto centrale), un'alleanza tra Gran Bretagna, Pakistan, Iran e Turchia.
Nnonostante le prime elezioni a sistema bipartitico (1960), la dialettica politica è ancora tutta racchiusa entro la cerchia degli "uomini del re"; la sinistra è discriminata e il Tudeh (Partito comunista) è fuori legge.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;
nel 1955 aderisce al patto di Baghdad;


- Primo ministro
'Ali Amini
(1961 - ?)
- Ministro dell'Agricoltura
Hassan Arsangani
(1961 - 1962)
-
1962
nel giro di un anno Hassan Arsangani viene obbligato a dimettersi e lo scià riafferma la sua autorità;
ciononostante lo scià persegue e intensifica alcune misure riformistiche, precisamente:
- la riforma terriera viene estesa alle proprietà islamiche del Waaf (i cui proventi vengono utilizzati per il mantenimento delle moschee e per opere di cairtà), mentre i grandi proprietari terrieri sono limitati al possesso di un solo villaggio;
- viene introdotto il suffragio femminile e i diritti delle donne sono legalmente estesi;
- viene fondato un Corpo per l'Alfabetizzazione, per permettere agli studenti delle scuole superiori di insegnare nelle scuole di villaggio in alternativa al servizio militare. Così facendo il governo dello scià mantiene l'inziaitiva.
Il Fronte Nazionale dichiara di essere favorevole alle riforme, pur definendole «incostituzionali», mentre i mullà, il cui portavoce più autorevole è l'ayatollah Khomeinì di Qum, le dichiarano «non islamiche», oltre che incostituzionali.









Abdullah II (Amman 1962) re di Giordania, figlio (tra i dodici) di re Husayn ibn Talal e frutto del matrimonio di quest'ultimo con la seconda moglie, la britannica Toni Gardiner; sin dall'età di quattro anni venne mandato a studiare in Inghilterra continuando poi la propria educazione negli Stati Uniti, alla Deerfield Academy (Massachusetts) e alle università di Oxford e di Georgetown, a Washington;
1980, seguendo le orme del padre, si laurea all'accademia militare di Sandhurst, in Inghilterra; presta poi servizio nelle forze armate britanniche ed in seguito in quelle della Giordania;
1993, in Giordania è nominato comandante aggiunto delle Forze speciali, un corpo d'élite;
1999, febbraio, alla morte del padre sale al trono; un mese prima è già stato designato come successore dal padre alla corona hashemita, al posto del fratello di quest'ultimo Hasan già per alcuni decenni designato successore;
continua a seguire molte delle scelte politiche del padre, appoggiando l'accordo di pace arabo-israeliano; si allontana tuttavia maggiormente dal leader iracheno Saddam Hussein; cerca in sostanza di conciliare le tradizioni arabe con la modernità occidentale.

Melandri, Giovanna (New York 1962) donna politica italiana;
laureata in economia e commercio;
1994, deputato per i Ds; ricopre anche nella segreteria Ds l'incarico di responsabile delle Politiche comunitarie;
1998, ottobre - giugno 2001, ministro per i Beni culturali nei governi D'Alema I e II, e Amato II;
2006, maggio, ministro (senza portafoglio…e il più giovane del nuovo governo) delle politiche giovanili e sport nel governo Prodi II.

Mussolini, Alessandra (Roma 1962) donna politica italiana;
[Nipote di Benito]
ha frequentato l'Actor's Studio di New York e si è laureata in medicina;
1992, deputata per Alleanza nazionale;
1994, rieletta;
1996, rieletta;
2001, rieletta.

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(quotidiano)

«segue da 1957»
1962, la direzione delle redazioni di Roma e Milano viene affidata ad una sola persona.
«segue 1986»

«Rinascita»

«segue da 1953»
1962, 5 maggio, diventa settimanale;
«segue 1965»

 


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