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ANNO 1950

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Papa Pio XII
(1939-58)

CECA
(Comunità europea del carbone e dell'acciaio)

1950, 9 maggio, il ministro degli esteri francese Robert Schuman presenta un progetto per l'unificazione dell'Europa, che prevede la creazione della Ceca;
«segue 1951»

BIRS
(Banca internazionale
per la ricostruzione e lo sviluppo)
o
Banca mondiale

«segue da 1946»
1950, si ritira la Polonia;
«segue 1953»

Svizzera

1950, le riserve della Banca nazionale ammontano a 6,4 miliardi.

OECE
(Organizzazione europea
per la cooperazione economica)

«segue da 1948»
1950, luglio, per creare un sistema multilaterale dei pagamenti internazionali viene istituita l'UEP (Unione Europea dei Pagamenti);
compito immediato dell'organizzazione è quello di distribuire gli aiuti del "piano Marshall" e a procedere ad un controllo dell'uso degli stessi;
«segue 1959»



Banca d'Italia

- Governatore: D. Menichella (1948 apr - 1960)
- Direttore generale: ?

 

 

 

IRI
(Istituto per la Ricostruzione Industriale)

- Presidente:
. Enrico Marchesano (1948 - 1950)
. Isidoro Bonini (1950-1955)

1950

Gennaio
-



 



Piano Fanfani-case
(miliardi di lire)
1950
Val d'Aosta
221,0
Lombardia
4.873,2
Piemonte
2.685,5
Trentino Alto Adige
35,4
Veneto
1.015,3
Friuli-Venezia Giulia
178,5
Liguria
1.367,0
Emilia-Romagna
363,7
Toscana
704,9
Marche
100,2
Umbria
324,0
Lazio
519,1
Abruzzi-Molise
26,1
Campania
923,1
Puglie
95,1
Calabria
16,6
Sicilia
40,0
Sardegna
177,5
Totale
14.662,2


Agricoltura


1950-52
, divenuto urgente l'intervento pubblico nel settore dell'agricoltura (-40% la produzione rispetto al 1938), prende avvio un piano a lungo termine che porterà all'investimento, tra il 1950 e il 1960, di 1.822,4 miliardi di lire di fondi pubblici e altrettanti di fondi privati.
Il Parlamento approva:
- 12.5.1950, legge Sila;
- 21.10.1950, legge stralcio;
- 27.12.1950, legge approvata dalla Regione Sicilia.
Queste tre leggi stabiliscono le parti dell'Italia soggette alla riforma che rappresentano il 29,33% della superficie totale dell'Italia. All'interno di queste zone la terra può essere espropriata con un sistema di compensi al proprietario che si basano sulle imposte che ha pagato sul reddito del terreno. Il compenso è costituito da titoli di Stato redimibili in 25 anni a un interesse del 5%. 
Gli ettari espropriati sono 633.263 e quelli acquistati, per completare i poderi, 85.986, per un totale, al 31.12.1958, di 719.249 ettari. 
Il criterio di assegnazione delle terre è deciso da appositi enti regionali e si basa sul principio che la terra assegnata debba fornire l'autosufficienza a una famiglia. 
Gli assegnatari pagano i 2/3 dell'indennità corrisposta al proprietario + 2/3 del valore delle migliorie effettuate sul terreno, dilazionati per un periodo di 30 anni e al 3,5% di interesse. 
Le migliorie sono indispensabili per la buona riuscita della riforma e a tal fine si stanziano investimenti per la fabbricazione di case rurali, di bonifiche, di irrigazioni, di strade, di fornitura di bestiame e di alberi da piantare. 
Il complesso della riforma inciderà fortemente sull'economia nazionale e ci vorranno parecchi anni prima che i suoi costi vengano ammortizzati.



Banche

1950

 

Banca di Credito Finanziario
o
Mediobanca

- Presidente: Eugenio Rosasco (1946 giu - 1958)
- Amministratore delegato (dal 1949) e Direttore generale: E. Cuccia (1946 giu - 1988)

1950,

V esercizio (1950 giu - giu 1951)

vengono effettuate le prime tre operazioni di collocamento azionario per conto di Montecatini, Sip e Fiat;

«segue 1951»

 

Istituto di San Paolo di Torino - Beneficienza e Credito

«segue da 1948»
Presidente:
. gr. uff. dott. rag. Anton Dante Coda, dal 1946.
Direttore generale:
. avv. Carlo Pajetta, dal 1945.
1950, con decreto del 13 luglio il ministero del Tesoro approva il nuovo statuto organico e il cambio di denominazione in Istituto Bancario San Paolo di Torino;
«segue 1955»

Banca Provinciale Lombarda

1950
dopo la Liberazione, il Tesoro ha così assegnato il pacchetto di maggioranza (circa il 75% del capitale):
- 1/3 allo Ior (Istituto Opere di Religione),
- 1/3 all'Italmobiliare (la finanziaria della Italcementi),
- 1/3 ad un altro gruppo di industriali privati,
il rimanente capitale resta suddiviso in piccolissime quote fra migliaia di azionsiti, quasi tutti clienti della banca.
Allo scadere del sindacato, lo stesso Ufficio di vigilanza della Banca d'Italia non impone il rinnovo della clausola prevista e l'ing. C. Pesenti riesce ad ottenere dal dr. M. Spada, rappresentante dello Ior (Istituto Opere di Religione), la cessione della partecipazione di questo istituto nella banca (in cambio, pare, di un pacchetto di azioni della Italcementi).
L'ing. C. Pesenti diventa così il vero padrone della banca.
Da questo periodo data la collaborazione dell'ing. C. Pesenti col dr. M. Spada.

Banca Popolare di Vicenza

- Presidente: Angelo Lampertico, (1950-78)
- vicepresidente: ?,
- Consiglieri:
. R. Brunelli,
. U. Frigo,
. G. Faggionato,
. N. Griso,
. A. Lancerotto,
. A. Lanza,
. U. Marton,
. P. Nizzero,
. A. Pozzan,
. R. Todescato,
- Collegio Sindacale:
. G. Tomba,
. S. Galizzi,
. G. Gasoli,

Direttore generale: Ugo Azzalin (1948-67)

Banca Cattolica del Veneto

- Presidente:
. Massimo Spada (1947-1983)
- Vice presidente
. conte avv. Giustino Di Valmarana,
- Amministratore delegato
. Secondo Piovesan,
- Consiglieri:
. ing. cav. Raffaello Bettazzi,
. avv. prof. comm. Giovanni Battista Biavaschi,
. Riccardo Carini,
. Alfredo Cursi,
. Luciano Giacomuzzi,
. dr. Enzo Guarnieri,
. avv. Gaetano Martelletto,
. avv. U. Merlin,
. avv. Guido Rogger,
. Guglielmo Schiratti,
. avv. Vittorino Veronese,
. ing. Sergio Zanarotti.
- Sindaci effettivi:
. Amedeo Gallina,
. Luigi Ricchieri,
. Pio Rumor.
- Sindaci supplenti:
. Giuseppe Del Giudice,
. Enrico Fontana.

Comitato direttivo
- Presidente:
. ? ,
- Componenti:
. ?,
. ?,
. ?.

- Direttore generale
. Felice Saggiorato.
- Vicedirettore
. Bruno Bernardini.

1950
Marzo
27
, assemblea generale ordinaria per l'approvazione del Bilancio chiuso al 31 dicembre 1949;
dopo l'accenno all'organizzazione in atto per il pellegrinaggio del personale della banca a Roma nei giorni 23-24 aprile, il Consiglio di amministrazione prende atto di un'iniziativa dell'on. Mariano Rumor, presidente regionali delle ACLI, il quale ha lanciato «appello perché ciascuna impresa veda di realizzare durante l'Anno Santo un'opera durevole a vantaggio dei propri dipendenti ed a testimonianza della solidarietà sociale dell'azienda; ed ha poi chiesto un contributo per l'erezione di una Croce monumentale sullo Spitz di Tonezza, auspicio della solidarietà tra gli uomini e le classi sociali».

Aprile
25
, il verbale dà notizia della visita alla banca di mons. Alberto Di Iorio, direttore del'IOR, il maggior azionista della banca.

Banca Popolare di Roma

- Presidente: ,
- vicepresidente: comm. prof. Puggioni,
- Consiglieri:
. comm. Foscolo Bargoni,
.
.

- Collegio Sindacale:
. Presidente: comm. Giuseppe del Vecchio, direttore generale del Tesoro,
[Fa parte anche del Collegio sindacale dell'INA)
.
.
- Direttore: comm. Terrigno (? - ?)

1950

Nel 1948 è stata acquistata dalla Compagnia Finanziaria di Partecipazioni che ne ha fatto subito aumentare il capitale da 3.820.000 lire a 101 Mni di lire.

Giugno
9
, il consiglio della banca prende la deliberazione di massima di trasformare la società cooperativa in società anonima;


Settembre
l'INF (Istituto Nazionale Fiduciario) scopre un bel giochetto di scatole cinesi: la Banca Popolare di Roma tiene tutti i milioni dell'INA.

Novembre
10
, il consiglio della banca dichiara che l'assemblea del 9 giugno precedente (il cui verbale è già stato consegnato all'INF (Istituto Nazionale Fiduciario) non è mai avvenuta.
Clandestinamente vengono fatte sottoscrivere agli impiegati della banca azioni, con i denari della banca stessa, per mutare il carattere della maggioranza nell'assemblea dei soci e nel consiglio di amministrazione.

«segue 1951»

 

INA
(Istituto Nazionale delle Assicurazioni)

- Presidente: on. Sansonetti (? - ?);
- Consiglio di Amministrazione:
. avv. Manlio Donati (? - ?);
.
.
- Direttore generale: comm. prof. Puggioni (? - ?)
[Secondo la legge finora vigente, il direttore generale è nominato, e non può venire rimosso altro che con un Dpr (Decreto del presidente della Repubblica), su proposta del ministro dell'Industria, sentito il Consiglio dei ministri.]

- Collegio Sindacale:
. Giuseppe Petia, presidente di sezione della Corte dei conti;

FUNZIONARI
Retribuzioni mensili*
min
max
- direttore generale
-
-
- primo vicedirettore generale
-
-
- segretario generale
-
-
21 capiservizio
207.000
250.000
15 ispettori generali**
269.000
325.000
2 vice direttori generali
328.000
397.000

* 16 mensilità, oltre a cospicue gratifiche, a giudizio insindacabile del direttore generale;
** di cui una dozzina nominati nel 1950;

[Ernesto Rossi, Settimo: Non rubare, Laterza Bari 1953.]



Oltre alla gestione ordinaria di assicurazione sulla vita ha due gestioni speciali:
- Fondo di indennità impiegati,
- INA-CASA.
Inoltre, profittando di una disposizione di legge che gli dà la facoltà di partecipare a società di assicurazione di qualsiasi natura, l'INA possiede le seguenti anonime:

 
Capitale
[Mni di lire]
Partecipazione dell'INA
%
Note
LE ASSICURAZIONI D'ITALIA (ASSITALIA)
- Presidente: ? (? - ?)
- Vicepres.te e Amm.re del.: dottor Marinelli (1949 - ?);
- CdA:
. comm. prof. Puggioni,
. comm. Foscolo Bargoni,
. ecc.
800.000.000
90%
FIUMETER
- membro del CdA:
. rag. Ferdinando Bussetti (?-?);
730.000.000
100%
PRAEVIDENTIA
- vicepresidente:
. rag. Ferdinando Bussetti (?-?);
100.000.000
100%
FIUME
- vicepresidente:
. rag. Ferdinando Bussetti (?-?);
11.920.600
99%
FINCOPAR
- Presidente: rag. comm. Ferdinando Bussetti (1948 - ?)
- Vicepres.te: on. avv. Sansonetti (1948 - ?)
50.000.000
-
INF (Istituto Nazionale Fiduciario)
- Presidente: dottor Sartori (1950 - ?)
- Vicepres.te: ? (1950 - ?)
2.500.000.000
100%

1950


Marzo
5
, in conseguenza delle "brillanti" operazioni finora descritte, la FINCOPAR (società anonima con 50 Mni di lire di capitale) è ormai diventata proprietaria di tutte le azioni della Compagnia Finanziaria di Partecipazioni e il "Gruppo INA" ha ereditato, senza beneficio d'inventario, questa bella situazione:
2.600 Mni di debiti, fra i quali:
- 875 Mni verso l'EFI (Ente Finanziamenti Industriali),
- 541 Mni verso la Banca Popolare di Roma,
- 401 Mni verso il Banco di S. Spirito,
- 150 Mni verso Italcasse,
contro attività di 800-1000 Mni (di valore presunto di realizzo).
Disavanzo: dai 1600 ai 1800 Mni di lire.
I debito aumentano di 30 Mni di lire al mese per il solo carico degl interessi.


Giugno
11
, iniziato ormai da tempo il contrasto fra il comm. prof. Puggioni, l'on. Sansonetti e quei consiglieri che vogliono vedere più chiaro nella gestione del direttore generale, i funzionari dell'Istituto, nominati in gran parte dal comm. prof. Puggioni, riempiono ora con le loro firme un foglio con la seguente dichiarazione:
«I dirigenti titolari dei settori dell'attività dell'Istituto, riuniti il giorno 11 giugno 1950, ascoltate con vivo compiacimento le ampie e documentate dichiarazioni del signor Direttore Generale, in merito all'andamento aziendale, con particolare riferimento alle risultanze del bilancio 1949, comprovanti il favorevole sviluppo ed il graduale assestamento raggiunto in rapporto al programma fissato fin dal 1947, esprimono la loro piena soddisfazione per i risultati sin qui conseguiti, e ritengono doveroso deplorare le incontrollate notizie divulgate a mezzo stampa: notizie che possono portare discredito ad un Ente chiamato a raccogliere il risparmio previdenziale di milioni di cittadini italiani, e che sono in contrasto con la realtà amministrativa e finanziaria dell'Ente, che svolge la propria attività sotto la diretta vigilanza dei pubblici poteri».
Copia fotostatica di questo documento viene distribuita dal comm. prof. Puggionia tutti i membri del consiglio di amministrazione nella seduta in cui viene discusso il bilancio al 31.12.1949.

Luglio
, il Consiglio di Amministrazione dell'INA, finalmente informato della gravità di questa situazione dal dottor Sartori (del Banco di S. Marco di Venezia), decide:
- di liquidare senz'altro tutte le partecipazioni del gruppo "Gruppo INA",
- di pagare i debiti delle Finanziarie, per i quali l'INA risulti giuridicamente impegnato,
- di recidere ogni collegameno fra l'INA e le banche che avevano prestato i quattrini per fare le operazioni irregolari.
Strumento di tale liquidazione è il costituendo INF (Istituto Nazionale Fiduciario) creato quindi per raccogliere i cocci della Compagnia Finanziaria di Partecipazioni e della FINCOPAR e per tagliare tutti i legami in cui l'INA è impigliata.
31, il ministro del Tesoro, on. Pella, concede all'INA l'autorizzazione di sottoscrivere 2,5 Mdi di lire di capitale al costituendo INF (Istituto Nazionale Fiduciario).

Settembre
4
, l'INF (Istituto Nazionale Fiduciario) è costituito con un capitale messo completamente dall'INA di 2,5 miliardi di lire, una disponibiltà sicuramente sufficiente, anche nella peggiore delle ipotesi, a chiudere le partite.
Presidente è nominato il dottor. Sartori (del Banco di S. Marco di Venezia), affiancato da:
. prof. Jannaccone,
. ing. Castelli,
. dottor Mastrangelo (rappresentante del Tesoro).
I contrasti fra i dirigenti dell'INA e quelli dell'INF (Istituto Nazionale Fiduciario) si manifesta specialmente sui criteri che devono informare le liquidazioni.
Quando inizia a funzionare, l'INF (Istituto Nazionale Fiduciario) scopre un bel giochetto di scatole cinesi:
- il "Gruppo INA" tiene tutte le azioni della FINCOPAR;
- la FINCOPAR tiene tutte le azioni della Compagnia Finanziaria di Partecipazioni;
- la Compagnia Finanziaria di Partecipazioni tiene tutte le azioni della Banca Popolare di Roma;
- La Banca Popolare di Roma tiene tutti i milioni dell'INA.
28, i dirigenti dell'INF (Istituto Nazionale Fiduciario) presentano il problema (vedi lettera firmata a fine 1949) al consiglio di amministrazione dell'INA dichiarando che si asterranno dal voto.
Il presidente on. Sansonetti tiene a precisare «che i rapporti fra l'EFI e l'INA sono stati puramente rapporti di cortesia e non di affari (?) sicché l'EFI, all'atto del riporto, non ha ritenuto neanche di richiedere la valutazione delle azioni», e, quanto al sequestro e alla rivalsa che l'EFI (Ente Finanziamenti Industriali) ha intenzione di richiedere afferma che «non ne ritiene fondata la possibilità, in quanto il deposito di un miliardo è stato effettuato dall'INA senza alcuna giuridica correlazione di garanzia».
Nonostante queste dichiarazioni il consiglio decide senz'altro di pagare.

Ottobre
31
, i giornali portano la notizia che il ministro dell'Industria, on. Giuseppe Togni (Dc) (pure chiamato in causa sui giornali perché interessato al «Globo» che si dice finanziato indirettamente dall'INA) ha nominato una commissione d'inchiesta per accertare la reale situazione dell'INA.

Novembre
7
, l'Agenzia Economica Finanziaria avverte che non si tratta di una vera inchiesta, ma soltanto di una «normale ispezione governativa» e che a presiedere la commissione è stato chiamato il dott. Antonio Padellaro, ispettore generale presso il Ministero dell'Industria, promosso, per l'occasione, direttore generale delle miniere.

Dicembre
Sarà bene chiarire però che i 2 miliardi e 330 milioni costituenti tutti i debiti fatti dalle Finanziarie non sono stati sperperati, ma impiegati in aziende, alcune delle quali potrebbero essere liquidate con utili».]
31, l'importo delle perdite complessive accumulate dall'INA durante gli ultimi esercizi (somma portata all'attivo, nello stato patrimoniale) è di L. 6.949.465.164= è sotto la voce «Differenze cambi per adeguamento riserve matematiche e oneri di congiuntura da compensare».
Nel conto Perdite e Profitti, la somma di L. 1.025.661.886= , «Oneri di congiuntura da compensare» costitusce la perdita dell'esercizio 1950 (inferiore di L. 923.001.260= a quella segnata nel bilancio 1949).

Nel 1950 l'Istituto ha ha incassato 15.300 milioni (il 49% del totale delle assciurazioni vita in Italia) alla fine dello stesso anno ha un portafoglio del valore di circa 300 miliardi. I suoi dipendenti da 1600 nel 1938 sono saliti a 2.300.

«segue 1951»

[Ernesto Rossi, Settimo: Non rubare, Laterza Bari 1953.]

 

INAIL
(Istituto Nazionale per l'Assicurazione
contro gli Infortuni sul Lavoro)

- Direttore generale: comm. Foscolo Bargoni (? - ?)


«segue da 1949»

1950
-
«segue 1951»

 

[Ernesto Rossi, Settimo: Non rubare, Laterza Bari 1953.]

 

INPS
(Istituto Nazionale della Previdenza Sociale)

-

«segue da 1949»

1950
-
«segue 1951»


[Ernesto Rossi, Settimo: Non rubare, Laterza Bari 1953.]

 

- Presidente: Francesco Fransoni (1948 15 mag - 12 set 1949), ex ambasciatore;
- Consiglio di amministrazione:
[Nel solo anno 1948 viene modificato sette volte.]

1950
-, -


«segue 1951»

[Ernesto Rossi, Settimo: Non rubare, Laterza Bari 1953.]


FEDERCONSORZI
(Federazione italiana dei consorzi agrari)
– Cap. soc. L. 4.900.000= –

- Presidente: on. Paolo Bonomi (1949 - ?)
- Vicepresidente: . Luigi Farina (1950 - ?)
[pure consigliere della FATA]

- Consiglio di Amministrazione:
. on. Guglielmo Schiratti,
[pure consigliere delegato della FATA]
.
.


«segue da 1949»

1950
Aprile
4,
nella relazione al Senato per la ratifica, con modificazioni, del D.L. 7 maggio 1948, l'on. Bosco (Dc) scrive:
«Dall'insieme delle norme che regolano i Consorzi agrari e la federazione dei consorzi stessi si evince che trattasi di enti di carattere prevalentemente pubblicistico, tanto che i controlli affidati alla pubblica autorità sono talora più penetranti di quelli previsti perfino per gli enti pubblici autarchici».

Dicembre
Polenghi Lombarda, maggiore industria lattiero-casearia della regione.
[Costituita all'inizio del secolo, ha aumentato, dopo la guerra, il suo capitale da 12 a 600 Mni di lire; possiede:
- 18 latterie industriali,
- 19 caseifici,
- 3 cremerie,
- 2 burrifici,
- 1 stabilimento per i sottoprodotti industriali e farmaceutici,
- 1 stabilmento per zoolite (galatite),
- 1 salumificio;
ha agenzie proprie in dodici città italiane e depositi e rappresentanti nei principali mercati del mondo.
Ma è un colosso dai piedi d'argilla. Una amministrazione poco avveduta, la gestione deficitaria della maggiore fra le sue società collegate (il Salumificio di San Fiorano) ed alcune operazioni finanziarie, più proficue per i suoi dirigenti che per gli azionisti, l'hanno condotta negli ultimi anni sull'orlo del fallimento.
Non trova più credito e da un paio di mesi non arriva neppure a pagare il latte ai suoi fornitori.
[Le azioni hanno un valore nominale di L. 200 ciascuna e sono trattate fuori Borsa, in un mercato ristretto composto quasi esclusivamente di agricoltori del Lodigiano e di impiegati della ditta, a 175-180 lire.]
Nel più gran segreto, la Federconsorzi rileva da Angelo Polenghi, presidente della Polenghi Lombarda, il pacchetto di maggioranza della sua società, pagando le azioni a L. 370 ciascuna e sborsando quindi in complesso più di 700 milioni di lire per n. 1900 azioni (65% del capitale sociale).
[In pratica Angelo Polenghi vende per 700 Mni di lire un pacchetto azionario che nell'agosto 1951 sarà valutato 28 Mni.]
Si insedia il nuovo Consiglio di amministrazione.


FATA
(Fondo Assicurazione Tra Agricoltori)
[*Data costituzione 1947]
- Presidente: on. Paolo Bonomi (? - ?)
[pure presidente della Federconsorzi]

- Consiglio di Amministrazione:
. on. Guglielmo Schiratti, consigliere delegato;
. dr. Franco Soldi, (liquidato nel 1951)
[pure dirigente della Federconsorzi]
. dottor Leonida Mizzi,
[pure dirigente della Federconsorzi]
. Armando Romanazzi Carducci,
[pure presidente di CdA di consorzi agrari provinciali]
. Ludovico Bocchini,
[pure presidente di CdA di consorzi agrari provinciali]
. Giovanni Ferrari,
[pure presidente di CdA di consorzi agrari provinciali]
. Luigi Farina (1950)
[vicepresidente della Federconsorzi]

- Dir.gen.: dr. Franco Soldi (? - ?);
ANNI
Cap. Soc.
Premi
1947
5.000.000
2.328.000
1948
50.000.000
35.589.000
1949
300.000.000
357.776.000
1950
300.000.000
619.839.000

* In seguito alla trasformazione della compagnia di assicurazioni la Scintilla che trattava soltanto l'assicurazione incendi per gli apparecchi telefonici.

Ha già raggiunto il quarto posto tra le società assicuratrici italiane.


«segue 1951»

[Ernesto Rossi, Settimo: Non rubare, Laterza Bari 1953.]



«segue 1951»


[Ernesto Rossi, Settimo: Non rubare, Laterza Bari 1953.]

 

FRANCO TOSI

Quasi tutta di proprietà dei signori Falck.


- Presidente:
. rag. Mario Rossello (? - ?);
[Pure presidente della Edison.]
- Membri del Consiglio di Amministrazione:
. Giovanni Falck (? - ?);
[proprietario e presidente delle grandi Acciaierie e Ferriere Lombarde.]
. Romualdo Borletti (? - ?);
[presidente della Rinascente.]
. Carlo Pesenti (? - ?);
[proprietario e amministratore delegato della Italcementi.]
. Massimo Spada (? - ?)
[presidente della Banca Cattolica del Veneto.]
. ecc. (altri grossi calibri dell'industria italiana e vaticana).

1950

Con deliberazione assembleare del 24 marzo 1947 la società ha provveduto alla concentrazione del complesso aziendale del proprio cantiere di Taranto mediante apporto dello stesso nella Società Cantieri Navali di Taranto all'uopo costituita, conservando la proprietà delle corrispondenti azioni rappresenntative del capitale sociale.
Ora cede una parte delle azioni (operazione prevista in tre riprese: 1949, 1950 e 1952).

Maggio
26
, nell'assemblea gli amministratori della Franco Tosi dichiarano di aver venduto un primo importante pacchetto azionario della Cantieri Navali di Taranto (1/4 del capitale dell'azienda) «senza perdita sui valori di bilancio».


[Ernesto Rossi, I nostri quattrini, Laterza Bari 1964.]

questione meridionale

«segue da 1925»
1950, la tragedia del secondo conflitto mondiale ha causato ancora gravi perdite al sud che è stato direttamente investito dagli sbarchi degli anglo-americani, bombardato indiscriminatamente, sottoposto in gran parte all'amministrazione militare anglo-americana (dopo l'8 settembre lo stato italiano ha perso nel sud ogni reale capacità di direzione) determinando una vera e propria disgregazione fisica della regione e aggravando i termini della questione meridionale;
il crollo del fascismo ha alimentato nelle masse meridionali una grande attesa e in taluni, l'illusione che la questione venga risolta una volta per tutte; 
il reddito annuo medio pro capite è di:
L. 128.550= sud
L. 204.900= medio nazionale
L. 315.300= nord occidentale;
l'avvento della repubblica pone la prima condizione del riscatto meridionale anche se il problema meridionale, pur all'ordine del giorno di tutti i congressi dei partiti politici antifascisti, viene posto concretamente all'attenzione del paese soltanto dal movimento di occupazione delle terre incolte e per la rinascita del mezzogiorno che si svolge essenzialmente tra la fine del 1949 e l'inizio del 1951; l'occupazione delle terre è bagnata dal sangue dei braccianti uccisi negli interventi della forza pubblica a Melissa, Montescaglioso, Torremaggiore e in altre località;
1950, il governo De Gasperi riesce  varare in pochi giorni una "legge stralcio" (n. 841 del 1950) in attesa di una riforma fondiaria generale che non verrà mai attuata; 
con un'altra legge viene invece istituito un altro ente speciale, la "Cassa per il mezzogiorno" (n. 646 del 1950) che ha il compito di spendere "in aggiunta" alle spese ordinarie del bilancio dello stato una somma annua (all'inizio si tratta di 100 miliardi di lire) da investire in opere di infrastrutture e nella concessione di crediti agevolati per la formazione di industrie nel mezzogiorno;
le leggi vengono votate nonostante l'opposizione delle sinistre (PCI e PSI) che richiedono invece una riforma agraria generale e un'opera preliminare di sistemazione idrogeologica del terreno (irrigazione, forestazione ecc.)
«segue 1960»

 

Cassa per il mezzogiorno
[Casmez]
[VI governo De Gasperi]

1950
con Legge 10/8/1950, n. 646 viene istituito questo ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico al fine di attuare entro dieci anni un piano di interventi sull'economia arretrata delle regioni meridionali: stanziati 1000 Mdi di lire.
[100 Mdi di lire all'anno per i dieci anni dal 1951 al 1960, subito aumentati, nel 1952, a 1.280 Mdi da utilizzare nel decennio 1951-1962);
- L. 29/7/1957, n. 634 ("Provvedimenti per il Mezzogiorno"), proroga al 1965: stanziati, tra il 1957 e il 1965, 975,085 Mdi;
- L. 26/6/1965, n. 717, stanziati 1640 Mdi;
- L. 6/10/1971, n. 853, proroga, 
- D.L. 6/3/1976, n. 33, proroga, 

1984

con D.P.R. 6/8/1984 viene soppressa e posta in liquidazione dal 1º agosto 1984;
con altro D.P.R. 6/8/1984 (Gazz. Uff. 8 agosto 1984, n. 217) viene successivamente disposta l'attribuzione della gestione dei prestiti contratti all'estero dalla Cassa per il Mezzogiorno al Ministero del Tesoro, che subentra nelle obbligazioni assunte dalla Cassa medesima.

1986
- L. 1/3/1986 n. 64/1986, viene sostituita con l'istituzione dell' "Agenzia per la promozione e lo sviluppo del Mezzogiorno" (AgenSud);

1992
- L. 19/12/1992, n. 488, – in seguito a referendum abrogativo – viene soppressa a decorrere dal 1° maggio 1993, lasciando al Ministero dell'Economia e delle Finanze il compito di coordinare e programmare l'azione di intervento pubblico nelle aree economicamente depresse del territorio nazionale.
[La legge, una nuova politica degli incentivi in chiave europea, comincerà a funzionare solo nel 1996.]
Dall'inizio dell'operatività, nel 1951, sino al 1992 (ultimi dati conosciuti) e sotto il nome sia di Cassa per il Mezzogiorno che AgenSud, ha elargito alle regioni meridionali un totale di 279.763 miliardi di lire, pari a circa 140 miliardi di euro.

Regioni beneficiarie:
- Abruzzo,
- Molise,
- Campania,
- Puglia,
- Basilicata,
- Calabria,
- Sicilia e
- Sardegna;
Province beneficiarie:
- Latina,
- Frosinone,
Isole beneficiarie:
- Elba,
- Giglio,
- Capraia,
Comuni beneficiari:
- dell'ex circondario di Cittaducale,
- del comprensorio del fiume Tronto.
[Il motivo per cui una stessa regione veniva considerata in parte centrale e in parte meridionale era dovuto al fatto che si intendeva fare ricadere nelle aree di intervento dell'Ente l'intero territorio del disciolto Regno delle due Sicilie.
Peraltro, i confini delle regioni all'epoca dovevano ancora essere definiti (lo saranno nel 1970) e quindi le zone di Cittaducale e del Tronto venivano considerate Abruzzo, così come le parti meridionali delle province di Latina e Frosinone venivano considerate Campania (d'altronde, lo stemma della Provincia di Frosinone è l'union e del leone, simbolo della Ciociaria e dunque del Lazio, con le cornucopie di Terra di Lavoro, cioè Campania).]

 

 

L'idea venne, nel 1950, al meridionalista Pasquale Saraceno, e ad alcuni suoi collaboratori quali Donato Menichella, Francesco Giordani, Cenzato, Rodolfo Morandi e Nino Novacco, già fondatori della Svimez.
Nelle intenzioni, l'ente intendeva ricalcare le agenzie di sviluppo locale avviate negli Stati Uniti d'America durante il New Deal.

 

Michele Sindona

«segue da 1946»

1950
Fonda la sua prima scatola vuota nel Liechtenstein: la Fasco Ag.

Al ritorno da un viaggio negli Stati Uniti, dove ha conosciuto anche famiglie mafiose come gli Inzerillo e i Gambino di New York che ora gli affidano i narcodollari, comincia ad operare come incaricato d'affari di società d'oltreoceano.
Fino a questo momento l'avvocato venuto da Patti a Milano è soltanto un abile professionista, socio di Raul Baisi, commercialista ben introdotto. Grazie a lui si apre gli spiragli adatti. Entra in rapporti con il giro Marinotti e Moizzi, un binomio ben allenato:
- Franco Marinotti, padrone della Snia Viscosa, è uno dei più grossi industriali tessili del momento,
- Ernesto Moizzi gli fa da spalla: possiede una piccola banca, la Banca Privata Finanziaria [già Moizzi & C. di Milano], che opera in Borsa per la Snia Viscosa ma con un occhio di riguardo agli affari di Franco Marinotti.
[es. Franco Marinotti compra, tramite la Banca Moizzi & C., azioni della Lanerossi e le rivende alla Snia con un notevole sovrapprezzo che ovviamente intasca lui. Un modo come un altro per fregare la propria azienda… "nuova forma di capitalismo"].
M. Sindona, grazie ad amicizie come quella del costruttore Gianni Trotta o della discreta affarista Anna Bonomi, riesce a realizzare varie speculazioni immobiliari il cui frutto gli permette, tra l'altro, di alloggiare stabilmente al Principe di Savoia.

[segue 1959]

 

Fonti:
- Lombard, Soldi truccati - Feltrinelli 1980, I ed.;
- Gianluigi Nuzzi, Vaticano SpA, chiarelettere 2009, I ed.



La Lockheed Corporation e il supermercato delle armi.
- Presidente: R.E. Gross (1934-56)

1950

Fra il 1940 e il 1950 in California la popolazione è aumentata di oltre il 50%, arrivando a 10,6 Mni di abitanti.
[Una delle più grandi migrazioni della storia.]
Poiché la previsione è che aumenti di altri 10 milioni nei prossimi 25 anni, il governatore Earl Warren afferma la necessità di una pianificazione drastica delle risorse, in particolare dell'energia e dell'acqua.

Le spese del Pentagono nel settore aeronautico ammontano a 2,6 Mdi di dollari.

Giugno
la guerra di Corea diventa il banco di prova dei nuovi caccia a reazione, impiegati ora contro i MiG russi.
La Douglas fornisce i suoi nuovi Skynights ed ha grandi ordinazioni per il suo aereo da trasporto, il C-124.
La Lockheed fornisce invece i suoi Shooting Stars che però svolgono il 40% delle azioni di combattimento, abbattendo i primi aviogetti MiG, mentre la marina le ordina aerei da trasporto, i Super Constellation, per trasportare truppe attraverso il Pacifico.
Verso la fine dell'anno la società rileva l'enorme stabilimento a Marietta in Georgia (il più grande impianto integrato per costruzioni aeronautiche del mondo e inoperoso dalla fine della seconda guerra mondiale) e lo usa per montare altri bombardieri Boeing B-47.??

La guerra di Corea produce una richiesta anche per due nuovi aerei inglesi, lo Hawker Hunter e l'English Electric Canberra che conoscono anch'essi un grande successo sul mercato estero.


«segue 1951»

Fonti:
- Anthony Sampson, The arms bazaar/Il supermercato delle armi - Arnoldo Mondadori Editore 1977.





Andreotti, Lamberto (6 luglio 1950) manager farmaceutico italiano;
[Figlio di Giulio]
laureato in ingegneria civile alla Sapienza di Roma;
1973, partecipa a un summer job in California, dove lavora nel suo primo cantiere;
1974, ripete l'esperienza in Grecia, in un bacino di carenaggio vicino ad Atene;
1976-77, frequenta negli Stati Uniti un master al Massachusetts Institute;
1977-82, tornato a Roma, si occupa di import-export e di joint venture tecnologiche in diverse aziende, facendo la spola tra l'Italia e gli Stati Uniti; qui incontra Arrigo Recordati, fondatore dell'azienda farmaceutica omonima, e la sua carriera subisce una svolta decisiva;
1982-90, nell'azienda milanese si occupa di tecnologia, ma segue l'espansione dell'azienda, lo sbarco in Borsa, l'internazionalizzazione;
1990, entra in Farmitalia Carlo Erba come direttore generale e responsabile delle attività italiane;
1992, diventa amministratore delegato; poco dopo Farmitalia viene venduta dalla Montedison agli svedesi di Pharmacia della quale diventa responsabile per il Nord e il Sud America; 
1997, dopo aver assunto la carica di amministratore delegato della Pharmacia & UpJohn Italia (nata dalla non felice unione tra Pharmacia e l'americana UpJohn) e quella di presidente mondiale della Divisione oncologica, decide di abbandonare e si prende sei mesi di riflessione;
1998, marzo, entra in Bristol-Myers Squibb (multinazionale americana, settantesima azienda del mondo) come amministratore delegato per l'Italia e responsabile dell'oncologia europea;
2000, luglio, presidente europeo di Bristol-Myers Squibb.



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Italia

Confindustria: presidente Angelo Costa.

Gennaio
2
, dovrebbe entrare in azione il "Piano Fanfani-case";
9, Modena, durante una manifestazione sindacale scontri tra polizia e scioperanti; muoiono sei operai;

Aprile

Monete
Roma, febbraio-marzo, pur di consegnare al protettorato somalo le monete entro il termine convenuto dai trattati internazionali, 70 operai del Poligrafico di Stato si trasferiscono temporaneamente in via Principe Umberto (sede della Zecca di Stato)

Giugno
2
, con decreto 2 giugno 1950 del Ministero dell'Africa Italiana, il commissario straordinario della AMB (Azienda Monopolio Banane) distribuisce «in via provvisoria» 86 concessioni, per un solo anno. [vedi Somalia]
Si tratta comunque di un provvedimento "transitorio" solo per ricominciare a distribuire le banane che stanno arrivano dalla Somalia:
- 60.495 q.li nel 1949,
- 144.607 q.li nel 1950.
[Nel 1962 la situazione non sarà cambiata.]

Luglio
31
, il D.M. 31 luglio 1950, rinnova la convenzione tra lo Stato e il Consorzio Industrie Fiammiferi fino al 1 gennaio 1957.

Settembre
11
, poiché in seguito ai continui progressi dell'industria farmaceutica americana il prezzo della penicillina sul mercato internazionale è diminuito progressivamente inducendo il CIP a rivedere i prezzi stabiliti per il mercato interno, contro tale riduzione si oppone subito la L.E.O. con una lettra che richiama l'attenzione dei ministri competenti «sulle disposizioni di legge per cui i prezzi di tutte le specialità medicinali, compresa quindi la penicillina, debbono essere fissati sulla base del costo di fabbricazione in Italia, e non su qualsiasi prezzo di esportazione dello stesso prodotto fabbricato all'estero».
21, gli stabilimenti della L.E.O. di via Tiburtina vengono inaugurati alla presenza del prof. Fleming il quale dichiara che la nuova fabbrica è «la più attraente (!) fra tutte le fabbriche di penicillina che ha visto durante gli ultimi anni nei vari paesi».
Presto tuttavia non tutti i medici rimangono convinti dell'eccelleznza del prodotto e cominciano a protestare, specialmente quando la penicillina viene a mancare sul mercato interno, in conseguenza del divieto di importazione.
Di queste proteste di fa portavoce l'on. De Luca (Dc) con una interrogazione parlamentare.
[Come risponderà nel marzo 1952 l'on. Spallicci, alto commissario aggiunto per l'Igiene e la sanità, la L.E.O., per la fabbricazione della penicillina, ha investito nella seconda metà del 1950 un captale di circa 3 Mdi di lire.]

Dicembre

Il sen. Samek Ludovici, difende al Senato il progetto di legge Pieraccini sui prodotti farmaceutici di largo consumo: il progetto viene approvato dal Senato e poi messo a dormire, ma il suo incauto sostenitore non tornerà più a Palazzo Madama…

Manifatture lane Gaetano Marzotto

«segui da 1946»
1950, Valdagno (VI), Gaetano (Valdagno 1894-) istituisce il "premio Marzotto" per le lettere, le arti e le scienze.
«segue 1987»

«Il Globo»

«segue da 1945»
1950, la proprietà passa dall'INA (Istituto nazionale assicurazioni) alla Confindustria;
«segue 1972»

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