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ANNO 1970

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Papa Paolo VI
(1963-78)

segretario di Stato: cardinale Jean Villot;

Luglio
, il papa riceve in udienza:
- Agostinho Neto del MPLA (Movimento Popular de Libertaçao de Angola),
- Marcelino dos Santos del FRELIMO (Frente de Libertaçao de Moçambique),
- A. Cabral del PAIGC (Partido Africano para a Independencia de Guiné e Cabo Verde).

ONU
Organizzazione delle nazioni unite

1946, New York,
segretario generale:
- 1961-71, Sithu U Thant

OAS
(Organization of American States)

«segue da 1967»
1970, organismi dirigenti sono:
- assemblea generale;
- consiglio  permanente;
- segretariato generale.







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1970
Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-
[governo di coalizione: Partito radicale democratico, Partito cristiano-democratico, Partito socialista e Unione democratica di centro]

1970
Vengono chiuse 500 fabbriche e licenziati 17.000 lavoratori.

 

La Svizzera è creditrice (1970) verso l'estero di 166 Mdi di franchi svizzeri dai quali bisogna sottrarre 87 Mdi di capitali stranieri nel paese.
Risultato dell'operazione: 80 Mdi netti di avere svizzero all'estero.
Questa somma ripartita darebbe una media di 14.000 franchi per abitante, il che supera di gran lunga l'America con i suoi 1.500 franchi pro capite per il capitale investito all'estero.
[Secondo un articolo di H. Kleinwerfer apparso sul «Neue Zürcher Zeitung» del 13 gennaio 1972, i crediti svizzeri all'estero sono notevolmente inferiori alle cifre calcolate da Max Ikle, citate qui].
Questo enorme capitale all'estero è suddiviso in aziende industriali (fabbricazione), valori, assicurazioni, proprietà fondiarie e crediti bancari i quali, d'altronde, costituiscono il grosso dell'effettivo.
In questo scambio di cortesie (!), le banche stabilite in Svizzera hanno ricevuto dall'estero, nel corso dello stesso anno, 53 Mdi di franchi e, dal canto loro, ne hanno collocati 66 all'estero.
La posizione chiave delle tre grandi banche svizzere risulta molto chiaramente qui: una parte importante di queste somme passa infatti attraverso i conti di tre Istituti:
- Société de Banque Suisse,
- Union de Banque Suisse,
- Crédit Suisse.

La Svizzera creditrice gode quindi di una forte posizione che non manca di influire sui suoi redditi all'estero.

Viene fondata la Sifida (Società internazionale finanziaria per gli investimenti e lo sviluppo in Africa). Partecipano al capitale le tre grandi banche svizzere con 50 Mni di dollari (dei quali 12,5 versati) a fianco della IFC e della Banca Africana di Aiuto allo Sviluppo.


[Jean Ziegler, Una Svizzera al di sopra di ogni sospetto, Arnoldo Mondadori Editore Milano 1976]


1970
Fürstentum Liechtenstein
[Monarchia costituzionale]
Francesco Giuseppe II
Albero genealogico
(1906 - 1989)
figlio di
1938-89
, principe di Liechtenstein;
[il FBP (Partito borghese del progresso), centrodestra, è al potere dal 1928]


- Primo ministro
?
(? - ?)
[]
?
(? - ?)
[VU (Unione patriottica)]

1970
il FBP perde la maggioranza detenuta ora dalla VU (Unione patriottica), di centro, di programmi sostanzialmente simili;


1970
Republik Osterreich
[neutrale da mag 1955]
- Presidente
-
- Cancelliere
?
(? - ?)
Bruno Kreisky [I]
(1970 mar - ?)
[SPÖ]
(governo di minoranza; )
- Ministro degli esteri
?
(? - ?)
Rudolf Kirchschläger
(1970 - 1974)
[come membro esterno del SPÖ (Partito socialista)]
questione Alto Adige:
- 1969, 1° accordo;

1970
Marzo
, dopo le vittoriose elezioni nazionali, Bruno Kreisky viene designato, come leader del SPÖ, a formare un governo [I] di minoranza;

 

1970
Bundesrepublik Deutschland
[Repubblica Federale di Germania (FDR)]
(maggio 1949)
Presidente
Gustav Heinemann
(1969 - 1974)
[CSU (Unione socialdemocratica)]
VI Legislatura 1969 20 ott - 22 set 1972
Cancelliere
W. Brandt
I
(1969 21 ott - 15 dic 1972)
[SPD]

[Coalizione "giallo-rossa", formata da:
SPD
(Sozialdemokratische Partei Deutschlands - Partito socialdemocratico tedesco)e
FDP (Freie Demokratische Partei - Partito liberaldemocratico).]

Vice-cancelliere
+ Affari esteri
Walter Scheel (FDP)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Capo della Cancelleria federale
(Senza portafoglio)
Horst Ehmke (SPD)
(1969 21 ott - 15 dic 1972)
Interni
Hans-Dietrich Genscher (FDP)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Giustizia
Gerhard Jahn (SPD)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Finanze
Alexander Möller (SPD)
(1969 21 ott - 13 mag 1971)
Economia
Karl Schiller (SPD)
(1969 21 ott - 7 lug 1972)
Alimentazione, Agricoltura e Foreste
Josef Ertl (FDP)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Rapporti con la Germania Est
Egon Franke (SPD)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Lavoro e Solidarietà sociale
Walter Arendt (SPD)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Difesa
H. Schmidt (SPD)
(1969 21 ott - 7 lug 1972)
Famiglia, Gioventù e Sanità
Käte Strobel (SPD)
(1969 21 ott - 15 dic 1972)
Trasporti
Georg Leber (SPD)
(1969 21 ott - 7 lug 1972)
Poste e Telecomunicazioni
Alloggi e Urbanizzazione
Lauritz Lauritzen (SPD)
(1969 21 ott - 15 dic 1972)
Formazione e Scienze
Hans Leussink (Indip.)

(1969 21 ott - 15 mar 1971)
Cooperazione economica
Erhard Eppler (SPD)
(1968 16 ott - 7 mag 1974)

1970
Dicembre
7
, linea Oder-Neisse: solo ora W. Brandt firma a Varsavia un trattato che chiude le controversie con la Polonia e riconosce ufficialmente la frontiera dell'Oder-Neisse; 
la linea di confine tra Germania e Polonia, decisa nel 1945 alla conferenza di Potsdam, non è stata riconosciuta dai paesi occidentali in assenza del previsto trattato di pace tra la Germania e le potenze vincitrici mentre era stata accettata dalla Repubblica Democratica Tedesca con gli accordi del 6 luglio 1950 e 6 luglio 1955.



1970
Royaume de Belgique
Konikrijk België

Baldovino I

Albero genealogico

(1930 - 1993)
figlio di Leopoldo III e di Astrid di Svezia;
1951-93, re dei Belgi;


 
Primo ministro
Gaston Eyskens
(1968 - 1971)
Ministro delle finanze
?
(? - ?)
 

1960
-


1970
Koninkrijk der Nederlanden
[Regno dei Paesi Bassi]

Giuliana

Albero genealogico

(l'Aia 1909 - 2004)
figlia di Guglielmina regina dei Paesi Bassi e del principe consorte Enrico di Meclemburgo-Schwerin;
1937, sposa il principe Bernardo di Lippe-Biesterfeld;
1948-80, regina dei Paesi Bassi;
[dopo l'abdicazione della madre]


 
Primo ministro
-
 

1970

-


1970
Grousherzogden Lezebuurg
Grand-Duché de Luxemburg
- dal 1919 il paese ha una costituzione democratica e la vita parlamentare è dominata dal Partito cristiano-sociale;
- dal 1948 ha rinunciato alla neutralità,
- dal 1951 fa parte della CECA,
- dal 1954 fa parte della UEO,
- dal 1957 fa parte della CEE che ha sede proprio in Lussemburgo.

Giovanni di Borbone-Parma

Albero genealogico

(1921 - ?)
figlio secondogenito del principe Felice di Borbone-Parma e di Charlotte di Nassau-Weilburg, granduchessa di Lussemburgo e duchessa di Nassau;
1964-?, granduca di Lussemburgo;
[dopo l'abdicazione della madre]


 
 
 

1970

-


1970
Kongeriget Danmark
[Regno di Danimarca]
Federico IX
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Cristiano X e di Alessandrina di Mecklenburg;
1947-72, re di Danimarca;

 
 
 

1970

-


1970
Repubblica d'Islanda
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
-
Primo ministro
-
 
 

1970

-


1970
Kongeriket Norge
[Regno di Norvegia]
[dal 1905]
Olav V
Albero genealogico

(1903 - ?)
figlio di Haakon VII e di Maud di Gran Bretagna;
1957-
, re di Norvegia;

 
- Primo ministro
P. Borten
(1965 - 1973)
[governo di centro]

1970

la coalizione centrista è divisa sulla politica europeistica;


1970
Konungariket Sverige
[Regno di Svezia]
Gustavo VI Adolfo
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Gustavo V e di ?;
1950-73, re di Svezia;

 
Primo ministro
Sven Olof Palme
(1969 - set 1976)
[Partito socialdemocratico]
[la socialdemocrazia rimane al potere, anche se i suoi suffragi elettorali sono scesi al di sotto del 50%]

1970
-


1970
Suomen Tasavalta
Republiken Finland
[Repubblica di Finlandia]
[dal 1961 aderisce all'EFTA]
Presidente
Urho Kaleva Kekkonen
[Partito agrario]
(1956 feb - 1981)
Primo ministro
Mauno Henrik Koivisto
(1968 - 1970)
[Partito socialdemocratico]
Ministro dell'interno
-
Ministro degli esteri
-
[dal 1958 il Partito comunista ha la maggioranza relativa]

1970

-





1970
Repubblica Popolare Federativa
di Jugoslavia

[Federativna Narodna Republika Jugoslavija]
(dal 29 Novembre 1945)
- Presidente dell'assemblea federale:
-
- Vicepresidente del governo federale:
-
- Primo ministro
-
- Vicepresidente del consiglio:
-
- Ministro degli esteri:
-

1970
-

6 REPUBBLICHE POPOLARI
SLOVENIA - cap. Lubiana

1970
-

CROAZIA - cap. Zagabria

1970
fra il 1970 e il 1971 il Maspok, movimento di massa popolare, diventa sempre più chiassoso.

[Joze Pirjevec, Serbi, Croati, Sloveni - Storia di tre nazioni, Universale Paperbacks, Il Mulino, Bologna 1995]

SERBIA - cap. Belgrado

1970
-

Vojvodina (Provincia autonoma) - capol. Novi Sad
[amministrativamente legata alla Serbia dove i serbi rappresentano la metà della popolazione e dove vive una consistente minoranza ungherese] 
1970
-
Kosovo (Provincia autonoma) - capol. Pristina
[amministrativamente legata alla Serbia con la maggior parte dei suoi abitanti albanesi (90%) e la minoranza serba e montenegrina] 
1970
-
BOSNIA-ERZEGOVINA - cap. Sarajevo

1970
-

MONTENEGRO - cap. Podgorica-Titograd

1970
-

MACEDONIA - cap. Skoplje

1970
-

a


1970
Presidente
Enver Hoxha
(1946 - 1982)
segretario del Partito del lavoro
Enver Hoxha
(1954 - 1985)
dal 1961 ha deciso di appoggiare la propria politica a quella della Cina Popolare; dal 1968 si è dissociato dal patto di Varsavia;

1970
-




1970

Costantino II

Albero genealogico

(n. 1940)
figlio di Paolo I re di Grecia e di Federica di Brunswick;
?, sposa Anna Maria di Danimarca;
1964-74, re di Grecia;
dal dicembre 1967, fallito il tentativo di contraccolpo di stato, è in esilio a Roma.


Presidente
C. Kollias [civile]
(1967 apr - 1972)
Primo ministro
col. Georgios Papadopulos
(1967 dic - 1972)
 

1970
-



1970

[isola indipendente dal 16 agosto 1960]

Presidente
-
arcivescovo Makarios III
(1960 ago - ?)
Vicepresidente
-
Fazil Küçük (turco-cipriota)
(1960 ago - ?)
-
[]

1970
con l'intervento delle truppe dell'ONU, in seguito al riaccendersi della guerra civile, i turchi sono stati allontanati dal governo dell'isola e delimitate le aree abitate dalle due comunità;
dietro la spinta del governo greco (preoccupato di dirottare il malcontento interno sul problema cipriota), l'EOKA (Ethnikì Orgánosis Kipriakoù Ágonos, Organizzazione nazionale per la lotta cipriota), passata su posizioni reazionarie, ha ripreso l'attività;


1970
Repubblica di Turchia
(seconda repubblica da maggio 1960)
- dal 1952 la Turchia fa parte della NATO,
- dal 1955 è nel "patto di Baghdad".
Presidente
gen. Cemal Gürsel
(1960 mag - ?)
Primo ministro
Ismet Inönü
(1961 - ?)
[Partito repubblicano del popolo]
dal 1965 il sistema politico turco è sprofondato in una fase di crescente instabilità con due forze:
- Partito repubblicano del popolo (centrosinistra) e
- Partito della giustizia (centrodestra);

1970
-





1970
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
1° segretario
del Comitato centrale del PCUS
Leonid Breznev
(1964 ott - 1982)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.]
presidente
del Consiglio
dei Soviet
-
vicepresidente
-
capo del governo
Kossighin
(1964 ott - ?)
MVD, [ex NKVD]
[Ministero per gli affari interni]
Ministro
-
KGB
(Komitet Gosudarstvennoi Bezopasnosti – Comitato per la sicurezza dello stato)
Ministro
-
 
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Alexej
(1944 set - † 1970)

1970
-



Repubblica della Ceceno-Inguscezia

[ricostituita nel 1957 come repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa]

1970
-

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)

presidente della repubblica
-
1970
-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1970
-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1970
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1970
-
- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1970
-

a


1970
Repubblica Socialista Sovietica
di Estonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1970
-
 
1970
Repubblica Socialista Sovietica
di Lettonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1970
-
 
1970
Repubblica Socialista Sovietica
di Lituania
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1970
-

1970
Repubblica Democratica Tedesca
(DDR)
– dal 13 agosto 1961 esiste il "muro di Berlino" –
[cadrà nel 1989]
- Presidente del consiglio di stato
W. Ulbricht
(1964 - 1973)
- Primo Ministro
Willi Stoph
(1964 24 set - 3 ott 1973)
- Segretario del SED
W. Ulbricht
(1950 - 1971)
[SED (Sozialistische Einheitspartei Deutschlands - Partito socialista unificato)]
1970
in un ambiente politico monopolizzato dal "Partito socialista unitario", l'emanazione di una nuova costituzione rappresenta la codificazione delle trasformazioni avvenute nei due decenni precedenti;
non sono rimosse le limitazioni alla libertà individuale;

 

1970
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
August Zaleski
(1947 9 giu - 7 apr 1972)
Primo ministro
Aleksander Zawisza
(1965 25 giu - 9 giu 1970)
Zygmunt Muchniewski
(1970 20 lug - 13 lug 1972)
 
 
1970
Presidente del Consiglio di Stato
Marian Spychalski
(1968 - 1970)
Józef Cyrankiewicz (1970 - 1972)
Primo ministro
Józef Cyrankiewicz
(1954 18 mar - 23 dic 1970)
Piotr Jaroszewicz
(1970 23 dic - 18 feb 1980)
Primo segretario del Poup
W. Gomulka
(1956 21 ott - 20 dic 1970)
Edward Gierek
(1970 20 dic - 6 set 1980)
Poup (Partito operaio unificato polacco)
[PZPR (Polska Zjednoczona Partia Robotnicza)]
(1948 15 dic - 29 gen 1990)
1970
Edward Gierek è nominato segretario del Poup (Partito operaio unificato polacco);
La polizia uccide quarantacinque lavoratori dei cantieri navali.


1970
- Presidente
-
- Primo ministro
W. Gomulka
(1956 ott - 1970)
Edward Gierek
(1970 20 dic - 6 set 1980)
- Segretario del Poup
-
Edward Gierek
(1970 20 dic - 6 set 1980)
Poup (Partito operaio unificato polacco)
1970
Edward Gierek è nominato segretario del Poup (Partito operaio unificato polacco) e primo ministro;
La polizia uccide quarantacinque lavoratori dei cantieri navali.

1970
REPUBBLICA di CECOSLOVACCHIA
Presidente della repubblica
L. Svoboda
(1968 - 1975)
Primo ministro
Lubomir Štrougal
(1970 - 1988)
- Primo segretario del Pcc (Partito comunista cecoslovacco)
Gustav Husák
(1968 - 1987)
- l'ordinamento regionale è stato soppresso -
 
1970
-



1970
Presidente della Presidenza
Pál Losonczi
(1967 13 apr - 25 giu 1987)
[Partito Socialista Operaio Ungherese]
Primo Ministro
Jeno Fock
(1967 14 apr - 15 mag 1975)
[MSZMP, comunista]
Primo segretario dell'UASP
János Kádár
(1957 - 1988)
UASP (Partito socialista del lavoro ungherese) il nuovo Partito comunista.

1970
-


1970
Presidente del consiglio di stato
Nicolae Ceausescu
(1967 dic - 1989)
- Segretario del Pcr
Nicolae Ceausescu
(1965 - 1989)
Pcr (Partito comunista rumeno)

1970
-


1970
REPUBBLICA POPOLARE di BULGARIA
(30 dicembre 1947)
Presidente del consiglio di stato
?
(? - ?)
segretario generale del Partito comunista bulgaro
Todor Christov Zivkov
(1954 - 1989)

1970
-





1970
Costituzione del 1958
 
V REPUBBLICA
Presidente della Repubblica
G. Pompidou
(1969 16 giu -2 apr 1974)
Presidente del Senato
Alain Poher (UCDP - UC)
(1968 3 ott - 2 ott 1992)
Presidente dell'Assemblea Nazionale
Presidente del Congresso
(Senato+Camera)

 
[Governo sostenuto da:
- UDR (Unione per la Difesa della Repubblica),
- PDM (?),
- FNRI (?).]
Primo ministro
J. Chaban-Delmas (UDR)
(1969 21 giu - 6 lug 1972)
Segretari
Léo Hamon (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Philippe Malaud (RI)
(1968 10 lug - 6 lug 1972)
[Funzione pubblica + (dal 23.6) Riforme amministrative]
Joseph Comiti (UDR)
(1968 10 lug - 6 lug 1972)
[Gioventù, Sport + (dal 1°.7) Agi]
Jacques Baumel (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Ministri di Stato

Affari culturali

Edmond Michelet (UDR)
(1969 23 giu - † 9 ott 1970)
André Bettencourt (RI)
(1970 10 ott - 7 gen 1971)
[ad interim]
Relazioni con il Parlamento
Roger Frey (UDR)
(1967 8 apr - 7 gen 1971)
Segretari
Jean-Louis Tinaud (CNIP)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Jacques Limouzy (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Difesa nazionale
M. Debré (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Segretari
André Fanton (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Ministri delegati
Progettazione e Pianificazione del territorio
André Bettencourt (RI)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Dipartimenti e territori d'oltre mare
Henri Rey (UDR)
(1969 23 giu - 25 feb 1971)
Ministri
Interni
Raymond Marcellin (RI)
(1968 30 mag - 27 feb 1974)
Segretari
André Bord (UDR)
(1966 8 gen - 6 lug 1972)
Affari Esteri
Maurice Schumann
(1969 23 giu - 15 mar 1973)
Segretari
Yvon Bourges (UDR)
(1967 8 apr - 6 lug 1972)
[Cooperazione]
Jean de Lipkowski (UDR)
(1968 10 lug - 6 lug 1972))
Economia e Finanze
Valéry Giscard d'Estaing (RI)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Segretari
Jacques Chirac (UDR)
(1968 31 mag - 7 gen 1971)
Jean Bailly (UDR)
(1969 3 lug - 6 lug 1972)
[Commerce]
Attrezzature e Alloggi
Albin Chalandon (UDR)
(1968 10 lug - 6 lug 1972)
Segretari
Marcel Anthonioz (RI)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
[Turismo]
Robert-André Vivien (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
[Alloggi]
Agricoltura
Jacques Duhamel (PDM)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Segretari
Bernard Pons (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Giustizia
R. Pleven (PDM)
(1969 23 giu - 5 apr 1973)
Educazione nazionale
Olivier Guichard (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Segretari
Pierre Billecocq (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Veterani e Vittime della guerra
Henri Duvillard (UDR)
(1968 10 lug - 6 lug 1972)
Poste e Telecomunicazioni
Robert Galley (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Trasporti
Raymond Mondon (RI)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Sviluppo industriale e scientifico
François-Xavier Ortoli (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Segretari
Bernard Lafay (CR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Gabriel Kaspereit (UDR)
(1969 23 lug - 6 lug 1972)
[Media e piccola industria e Artigianato]
Lavoro, Impiego e Popolazione
Joseph Fontanet (PDM)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Segretari
Philippe Dechartre (UDR)
(1969 23 giu - 15 mag 1972)
Sanità pubblica e Sicurezza sociale
Robert Boulin (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Segretari
Marie-Madeleine Dienesch (UDR)
(1969 18 lug - 6 lug 1972)
[Azione sociale e Riadattamento]
Segretari

[vedi sopra]

1970
-




Remplacement ponctuel du 9 octobre 1970

À la suite du décès d'Edmond Michelet le 9 octobre 1970, André Bettencourt est nommé ministre des Affaires culturelles par interim.

Remaniement ministériel du 7 janvier 1971

Ministre d'État, chargé des Réformes administratives : Roger Frey
Ministre délégué auprès du Premier ministre, chargé des Relations avec le Parlement : Jacques Chirac (en remplacement de Roger Frey qui était ministre d’État)
Ministre délégué auprès du Premier ministre, chargé de la Protection de la nature et de l'evironnement : Robert Poujade
Ministre des Affaires culturelles : Jacques Duhamel (en remplacement d’André Bettencourt)
Ministre de l'Agriculture : Michel Cointat (en remplacement de Jacques Duhamel)
Ministre des Transports : Jean Chamant (en remplacement de Raymond Mondon)
Secrétaire d'État auprès du Premier ministre, chargé de la Fonction publique : Philippe Malaud (changement d’attribution)
Secrétaire d'État auprès du ministre de l'Économie et des Finances : Jean Taittinger (en remplacement de Jacques Chirac)
Remaniement du 25 février 1971

Ministre d'État, chargé des DOM et TOM : Pierre Messmer (en remplacement d'Henri Rey, qui était ministre délégué auprès du Premier ministre, chargé des Départements et des Territoires d'Outre-Mer, nommé au Conseil constitutionnel)
Remaniement ministériel (15 mai 1972)

Démission de Philippe Dechartre, secrétaire d'État de l'Emploi et de la Population
Secrétaire d'État chargé de la Participation et à l'Intéressement : Léo Hamon (changement d’attribution)
Secrétaire d'État auprès du Premier ministre, porte-parole du gouvernement : Jean-Philippe Lecat
Démission

La démission de ce gouvernement est publiée au JO du 6 juillet 1972.

Féminisation du gouvernement

Le gouvernement compte une femme ministre, en la personne de Marie-Madeleine Dienesch, secrétaire d'État auprès du ministre de la Santé et de la Sécurité sociale puis secrétaire d'État auprès du ministre de la Santé et de la Sécurité sociale, chargée de l'Action sociale et de la Réadaptation.

 






1970
Elisabetta II
Albero genealogico
(n. 1926)
figlia di Giorgio VI e di Elisabeth Bowes-Lyon [Queen Mum];
1947-52, duchessa di Edimburgo;
1953 (2 giugno) regina di Gran Bretagna e d'Irlanda del Nord, capo del Commonwealth;
Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
H. Wilson laburista
(1964 16 ott - 19 giu 1970)
Edward Heath
conservatore
(9 giu - 4 mar 1974)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Roy Jenkins
(1967-1970)
 
Segretari di Stato
 
Affari Esteri e Commonwealth
G. Brown
(1964 - 1970)
 
Difesa
Affari Interni
J. Callaghan
(1967-1970)
 
Giustizia    
Colonie
 
Affari economici
Carburanti
ed Energia
 
Commercio estero
 
Sanità
 
Edilizia
 
 

1970
Inghilterra, Ronald Laing e David Cooper vengono cacciati da Kingsley Hall, dove hanno fondato una comunità antipsichiatrica aperta.


ULSTER
(Irlanda del Nord)
1970
nel campo unionista e protestante (Partito degli unionisti) prevalgono gli elementi più intransigenti, legati all'ordine di Orange e guidati da fanatici come il reverendo Ian Paisley;

1970
-






1970
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Marcelo Caetano
(1968 set - apr 1974)
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
[legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico"]

1970
Giugno
27-29
, Roma, alla Conferenza internazionale sulla Lotta dei popoli delle colonie portoghesi in Africa, sotto il patrocinio del Consiglio mondiale della Pace e dell'Organizzazione di solidarietà dei popoli d'Africa e d'Asia, si riscontrano le stesse difficoltà di dar vita a un fronte comune antiportoghese;

Dicembre
2
, in un discorso pronunciato dinanzi all'Assemblea Nazionale, l'autorevole teorico dell'Estado Novo, Marcelo Caetano, si fa promotore di alcune riforme costituzionali;



1970
SPAGNA
 
VIII governo
 
1969 ottobre - 1975
- Capo dello Stato
F. Franco Bahamonde [el Caudillo]
-
- Vicepresidente
de la Gubernaciòn
amm.  Luis Carrero Blanco
(1967 set - dic 1973)
Marina
-
Interno
Carlos Arias Navarro
( 1969 ott - dic 1973)
Affari Esteri
Gregorio Lopez Bravo
(1969 ott - set 1973)
[Opus dei]
Casa
-
Finanze
-
Lavori pubblici
Federico Silva Muñoz
(1969 ott-apr 1970)
[cattolico conservatore]
Gonzalo Fernandez de la Mora
( 1970 apr - ?)
[Opus dei]
Industria
-
Commercio
-
Educazione
-
Lavoro
-
Información y Turismo
Alfredo Sánchez Bella
(1969 ott - giu 1973)
 
1970
Gennaio
le commissioni operaie proclamano lo sciopero generale; nel processo di Burgos vengono condannati a morte 9 membri dell'Eta; in segno di protesta 300 intellettuali si rinchiudono nel monastero di Monserrat, vicino a Barcellona; F. Franco Bahamonde [el Caudillo]  sarà costretto a commutare la pena.
La VI Assemblea dell'Eta (cui i "militari" non partecipano) ribadisce la priorità del momento politico; in realtà però l'Eta (VI) non riesce nella costruzione di una unità politica e si frantuma; l'unico gruppo che mantiene una certa consistenza è l'Eta comunista, vicina alle posizioni del partito comunista spagnolo; si rafforza invece l'Eta (V);

Aprile
il cattolico conservatore Federico Silva Muñoz, ministro dei Lavori pubblici, è sostituito da Gonzalo Fernandez de la Mora e così i ministri dell'Opus dei diventano 12;

Dicembre
dopo lo stato d'emergenza dei primi tre mesi del 1969, con il processo di Burgos culmina la violentissima repressione e l'esibizione di clemenza da parte di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] per evitare che l'intero popolo basco scenda in stato di guerra;
Enrique Líster Froján costituisce il PCOE (Partito comunista operaio spagnolo) di stretta osservanza sovietica, con scarso seguito;



 
don Juan Carlos
Albero genealogico
(Roma 1938)
figlio di don Juan di Borbone e di Maria Mercedes di Borbone-Napoli;
1961 (dicembre), sposa Sofia di Grecia;
1963 (dicembre), battesimo della figlia primogenita;
1968 (gennaio), compie 30 anni, l'età prevista dalle leggi franchiste per essere designato successore di F. Franco Bahamonde [el Caudillo]; ha due figlie ed ora diventa padre di un maschio; arriva a Madrid con la madre;
F. Franco Bahamonde [el Caudillo] lo incontra, anche se seccato delle accoglienze riservate a lui e alla regina madre;
dal 1969 è stato designato dal dittatore F. Franco Bahamonde [el Caudillo] a succedergli "a titolo di re";

1975,re di Spagna;




1970
Repubblica Italiana
Presidente
della Repubblica
Giuseppe Saragat (Psi)
(1964 29 dic - 29 dic 1971)
V Legislatura 1968 5 giu - 24 mag 1972
Presidente
della Camera
S. Pertini (Psi)
(1968 5 giu - 4 lug 1976)
Presidente
del Senato
A. Fanfani (Dc) 
(1968 5 giu - 26 giu 1973)
Presidenti
del Consiglio
M. Rumor (Dc)
E. Colombo (Dc)
"delfino di A. Segni"
(1969 5 ago - 27 mar 1970) II (27 mar - 6 ago) III (6 ago - 17 feb 1972)
Vice-presidente P.E. Taviani (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
F. De Martino
(27 mar - 17 feb 1972)
Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio Antonio Bisaglia (Dc)
(1968 12 dic - 6 ago 1970)
Dario Antoniozzi (Dc)
(6 ago - 17 feb 1972)
Mario Baldini
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Aurelio Curti (Dc)
(27 mar - 17 feb 1972)
Renzo Forma
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Giuseppe Di Vagno (Psi)
(27 mar - 17 feb 1972)
Antonio Bonadies
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
Francesco Fossa (Psi)
(27 mar - 17 feb 1972)
Attilio Iozzelli
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Giovanni Zonca (Dc)
(27 mar - 17 feb 1972)
Interno
F. Restivo (Dc)
(1968 12 dic - 17 feb 1972)
Sottosegretari Ciriaco De Mita
(1968 12 dic - 17 gen 1970)
Nello Mariani
(27 mar - 17 feb 1972)
Ernesto Pucci
(1969 5 ago - 14 mar 1974)
Angelo Salizzoni
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Francesco Tedeschi
(27 mar - 6 ago)
Franco Nicolazzi
(6 ago - 7 lug 1973)
A. Sarti (Dc)
(1969 5 ago - 7 lug 1973)
Affari Esteri 
A. Moro (Dc)
(1969 5 ago - 26 giu 1972)
Sottosegretari M. Pedini (Dc)
(1968 12 dic - 23 nov 1974)
Dionigi Coppo
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Alberto Bemporad
(27 mar - 17 feb 1972)
  Angelo Salizzoni
(27 mar - 17 feb 1972)
Difesa
L. Gui (Dc)
(1968 24 giu - 27 mar 1970)
M. Tanassi (Psdi)
(27 mar - 17 feb 1972)
Sottosegretari Guglielmo Donati
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
V. Lattanzio (Dc)
(27 mar - 23 nov 1974)
Giovanni Elkan
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Mario Marino Guadalupi
(27 mar - 17 feb 1972)
Francesco Cossiga (Dc)
(1966 23 feb - 27 mar 1970)
Attilio Iozzelli
(27 mar - 6 ago)
 
Marina mercantile
V. Colombo (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
S. Mannironi (Dc)
(1970 27 mar - apr 1971)
Sottosegretari Vittorio Cervone
(1969 5 ago - 26 giu 1972)
Salvatore Mannironi
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Paolo Cavezzali
(27 mar - 17 feb 1972)
Finanze
G. Bosco (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
L. Preti (Psdi)
(27 mar - 17 feb 1972)
Sottosegretari Luigi Borghi
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
G. Attaguile (Dc)
(27 mar - 17 feb 1972)
Filippo Micheli
(1969 7 ago - 27 mar 1970)
Luigi Borghi
(27 mar - 17 feb 1972)
Michele Tantalo
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Giuseppe Machiavelli
(27 mar - 17 feb 1972)
Tesoro
E. Colombo (Dc)
(1963 21 giu - 6 ago 1970)
M. Ferrari Aggradi (Dc)
(6 ago - 17 feb 1972)
Sottosegretari Fortunato Bianchi
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
D. Schietroma (Psdi)
(27 mar - 17 feb 1972)
Bonaventura Picardi (Dc)
(1968 24 giu - 14 mar 1974)
Annibale Fada
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Venerio Cattani
(27 mar - 17 feb 1972)
Giuseppe Sinesio
(1968 12 dic - 6 ago 1970)
    Antonio Bisaglia (Dc)
(6 ago - 7 lug 1973)
Bilancio e Programmazione economica
Giuseppe Caron (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
A. Giolitti (Psi)
(27 mar - 17 feb 1972)
Sottosegretari P. Barbi (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Barbaro Lo Giudice
(27 mar - 17 feb 1972)
Industria, Commercio e Artigianato
(e presidente del CNEN)
D. Magrì (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
S. Gava (Dc)
(27 mar - 26 giu 1972)
Sottosegretari V. Lattanzio (Dc)
(1968 12 dic - 27 mar 1970)

Fernando De Marzi
(27 mar - 6 ago)

G. Amadei (Psdi)
(6 ago - 17 feb 1972)
Emanuela Savio
(1968 24 giu - 27 mar 1970)
O. Mammì (Pri)
(27 mar - 17 feb 1972)
Loris Biagioni
(1969 5 ago - 17 feb 1972)
    Lucio Mariano Brandi
(6 ago - 17 feb 1972)
Lavoro e
Previdenza sociale
C. Donat Cattin (Dc)
(1969 5 ago - 26 giu 1972)
Sottosegretari M. Toros (Dc)
(1968 12 dic - 26 giu 1972)
Leandro Rampa
(1969 5 ago - 26 giu 1972)
Mario Vetrone
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Lucio Mariano Brandi
(27 mar - 6 ago)
Fernando De Marzi
(6 ago - 17 feb 1972)
Commercio estero
R. Misasi (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
M. Zagari (Psi)
(27 mar - 17 feb 1972)
Sottosegretari Paolo Berlanda
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Corrado Belci
(27 mar - 26 giu 1972)
Luigi Caiazza
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Renzo Forma
(27 mar - 17 feb 1972)
Agricoltura e foreste
G. Sedati (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
L. Natali (Dc)
(27 mar - 7 lug 1973)
Sottosegretari Dario Antoniozzi (Dc)
(1963 4 dic - 6 ago 1970)
Attilio Iozzelli
(6 ago - 17 feb 1972)
Arnaldo Colleselli
(1968 24 giu - 27 mar 1970)
Anselmo Martoni
(27 mar - 6 ago)
Primo Silvestri
(6 ago - 17 feb 1972)
L. Radi (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Giuseppe Tortora
(27 mar - 17 feb 1972)
  Giovanni Maria Venturi
(1970 27 mar - 7 lug 1973)
Lavori Pubblici
L. Natali (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
S. Lauricella (Psi)
(27 mar - 17 feb 1972)
Sottosegretari V. Russo (Dc)
(1969 5 ago - 7 lug 1973)
Barbaro Lo Giudice
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
Luigi Angrisani
(27 mar - 6 ago)
Attilio Zannier
(6 ago - 17 feb 1972)
Pio Alessandrini
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Vincenzo Scarlato
(27 mar - 17 feb 1972)
Pubblica Istruzione
M. Ferrari Aggradi (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
R. Misasi (Dc)
(27 mar - 26 giu 1972)
Sottosegretari Vincenzo Bellisario
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Oddo Biasini
(27 mar - 17 feb 1972)
Carlo Buzzi
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
Elena Gatti Caporaso
(27 mar - 17 feb 1972)
Dino Limoni
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Pier Luigi Romita
(27 mar - 17 feb 1972)
Elio Rosati
(1968 12 dic - 26 giu 1972)
Poste e Telecomunicazioni
A. Valsecchi (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)

F.M. Malfatti (Dc)
(27 mar - 9 giu)

G. Bosco (Dc)
(9 giu - 26 giu 1972)
Sottosegretari B. D'Arezzo (Dc)
(1968 24 giu - 26 giu 1972)
Calogero Volpe
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
Guido Ceccherini
(27 mar - 6 ago)
Luigi Angrisani
(6 ago - 17 feb 1972)
Francesco Ferrari
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Aldo Venturini
(27 mar - 17 feb 1972)
Partecipazioni statali
F.M. Malfatti (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
F. Piccoli (Dc)
(27 mar - 31 mag 1972)
Sottosegretari Vincenzo Scalato
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Francesco Principe (Psi)
(27 mar - 17 feb 1972)
Trasporti e Aviazione civile
R. Gaspari (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
I. Viglianesi (Psi)
(27 mar - 17 feb 1972)
Sottosegretari O. Cengarle (Dc)
(1969 5 ago - 17 feb 1972)
Sebastiano Vincelli
(1969 5 ago - 17 feb 1972)
Heros Cuzari
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
   
Grazia e Giustizia
S. Gava (Dc)
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
O. Reale (Pri)
(27 mar - 1° mar 1971)
Sottosegretari Renato Dell'Andro
(1968 13 set - 27 mar 1970)
Michele Pellicani
(27 mar - 7 lug 1973)
E. Pennacchini (Dc)
(1969 5 ago - 23 nov 1974)
Sanità
C. Ripamonti (Dc)
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
L. Mariotti (Psi)
(27 mar - 17 feb 1972)
Sottosegretari Maria Pia Dal Canton
(1969 5 ago - 26 giu 1972)
Beniamino Gaetano De Maria
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Girolamo La Penna
(27 mar - 26 giu 1972)
    Maria Vittoria Mezza
(6 ago - 17 feb 1972)
Turismo e Spettacolo
G.B. Scaglia (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
G. Lupis (Psdi)
(27 mar - 6 ago)
Gianmatteo Matteotti (Psdi)
(6 ago - 17 feb 1972)
Sottosegretari Franco Evangelisti
(1969 5 ago - 17 feb 1972)
Gino Zannini
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Gianni Usvardi
(27 mar - 17 feb 1972)
Ministri senza portafoglio
Rapporti Governo Parlamento
C. Russo (Dc)
(1969 24 mar - 27 mar 1970)
M. Ferrari Aggradi (Dc)
(27 mar - 6 ago)
Carlo Russo (Dc)
(6 ago - 17 feb 1972)
Riforma Pubblica Amministrazione
E. Gatto (Dc)
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
R. Gaspari (Dc)
(27 mar - 26 giu 1972)
Ricerca scientifica
Giorgio Bo
(1969 11 nov - 27 mar 1970)
C. Ripamonti (Dc)
(27 mar - 17 feb 1972)
Problemi relativi all'attuazione delle Regioni
  E. Gatto (Dc)
(27 mar - 26 giu 1972)
Compiti politici particolari e di coordinamento, con speciale riguardo alla presidenza della delegazione italiana all'Onu
  G. Bosco (Dc),
(27 mar - 9 giu)
Carlo Russo (Dc)
(9 giu - 6 ago)
G. Lupis (Psdi)
(6 ago - 17 feb 1972)
Interventi straordinari nel Mezzogiorno e nelle aree depressive del Centro-Nord
P.E. Taviani (Dc)
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
Interventi straordinari nel Mezzogiorno
P.E. Taviani (Dc)
(6 ago - 17 feb 1972)
 

Repubblica Italiana

Prime elezioni nelle Regioni a statuto ordinario

1970
Gennaio
16
, Roma, l'ambasciatore inglese, sir Patrick Hancock, scrive in un rapporto:
«L'Italia è sopravvissuta al 1969 ma è stato un anno negativo, in cui il panorama politico e sociale si è oscurato e l'economia ha segnato una battuta d'arresto. Dalla fine della guerra, i pessimisti hanno più volte dimostrato di essere nel torto. Ma ora vi è il dubbio che questa volta non si sbaglino».
Le ragioni che inducono l'ambasciatore al catastrofismo più nero sono:
- la visione che l'Italia sembra avere della presenza Nato nel Mediterraneo, «costituita soltanto dalle sue forze armate, da quelle della Grecia e Turchia e dalla VI flotta Usa»;
- il fatto che il Cnen (Comitato nazionale per l'energia nucleare) abbia deciso d collaborare con i francesi per lo sviluppo del programma atomico per fini civili, respingendo «senza fornire alcuna spiegazione» l'offerta della britannica Ukaea (United Kingdom Atomic Energy Authority);
- la nomina alla Farnesina, al posto di P. Nenni, «di Aldo Moro, celebre per la sua capacità di non dire niente, malgrado utilizzi fiumi di parole. […]
Gli italiani danno l'impressione di essere confusi e deboli
».
17, Treviso, il sostituto procuratore della Repubblica, Pietro Calogero, inizia gli interrogatori del prof. Guido Lorenzon.

26, Roma, nella sede diplomatica americana, si presenta J.V. Borghese, leader del movimento di estrema destra Fronte nazionale, in persona. È accompagnato da un altro esponente dell'aristocrazia nera romana, il principe Oddone Colonna.
Li riceve Charles S. Stout, secondo segretario dell'ambasciata.
Il "principe nero" parla di un'Italia in pericolo, che «sta scivolando molto rapidamente sotto il controllo dei comunisti». Controllo destinato a diventare entro breve tempo «assoluto», mentre «sono poche le figure pubbliche che sembrano preoccuparsene».
Il suo piano:
«L'obiettivo di lungo termine consiste nel catalizzare l'opinione pubblica e, in una fase successiva, nel soppianntare i partiti e l'attuale sistema di governo. Il Fronte ha già costituito un governo "ombra", con "prefetti" in ogni provincia italiana e un gruppo centrale composto di esperti in ogni campo».
Dopo averlo ascoltato attentamente, Charles S. Stout replica così:
«Potrei anche simpatizzare con molte delle critiche rivolte al sistema italiano. Tuttavia, è realistico pensare che un gruppo estraneo al sistema possa rovesciarlo in modo così semplice, stando a quanto esposto?».
In pratica, come diranno gli amici del "principe nero", gli americani non lo prendono in considerazione.
Il piano di J.V. Borghese, comunque, non è nient'altro che la maturazione del progetto preparato nel 1965 all'hotel Parco Dei Principi.

Febbraio
7
, il "governo Rumor" è dimissionario.
10, Trento, all'Università inizia l'occupazione della Facoltà di Sociologia.

Marzo
11
, Schio (Vicenza), durante uno sciopero, un imprenditore e il giovane figlio, nostalgici del Ventennio, sparano sugli operai della propria industria tessile. Dieci persone rimangono ferite.
[Un sindacalista perde l'uso di un occhio.]
20, Bolzano, una bottiglia incendiaria viene gettata contro la sede della Camera del Lavoro.
24, Luciano Lama viene eletto all'unanimità segretario della Cgil.
27, al secondo tentativo, M. Rumor, riesce a formare un governo quadripartito (Dc, Psi, Psu, Pri) con F. De Martino vicepresidente e A. Giolitti (Psi) al Bilancio.

Aprile
11
, Trento, incidenti tra militanti di Avanguardia nazionale e simpatizzanti del Movimento studentesco.
Vengono arrestati due operai e uno studente, Giovanni Mulinaris.
17-20, Trento, si svolge il processo contro Giovanni Mulinaris, condannato a quattro mesi.
A causa dei disordini che ne seguono, entrano in azione anche i "baschi neri" di Laives.
28, W.R.K. White (Foreign Office) scrive a P.A. Rhodes (ambasciata britannica, Roma) per invitarlo a sondare il terreno:
«Lei dovrebbe cercare di stabilire un contatto più effettivo con il Pci. Ci sembra che il grande, imponderabile quesito nell'Italia attuale sia passato dal se (o dal quando) il Pci entrerà nel governo, a cosa potrebbe accadere una volta che il Pci sarà al governo. Il reale interresse del governo britannico consiste nel cercare di capire il più possibile il Pci».

Maggio
3
, Mestre (Venezia), iscritti alla "Giovane Italia" si scagliano contro degli studenti che, durante un comizio missino, gridavano «buffoni» all'indirizzo dei partecipanti.
Poco dopo aggrediscono anche dei partigiani.
Torino, ai primi del mese, E. Sogno, appena arrivato in Italia dalla Birmania (dove era stato confinato come ambasciatore), riunisce nella sua abitazione molti vecchi commilitoni della "Franchi", la rete dell'intelligence inglese, per incitarli a riprendere il proprio posto e a combattere un Pci sempre più forte e una Dc sempre più arrendevole di fronte al nemico, se non addirittura complice.
10, Roma, via delle Botteghe Oscure, sede del Pci, grazie all'aiuto del capo ufficio stampa del partito, Tonino Tatò, un agente dell'IRD (Information Research Department), Julia Vranek, incontra due drigenti di primissimo piano:
. Carlo Galluzzi, esponente della "destra",
. Armando Cossutta, esponente filosovietico.
Lo stesso giorno Julia Vranek parla anche con Giorgio Napolitano, e altri colloqui sono in programma nei mesi successivi con Giorgio Amendola e Sergio Segre.
14, Roma, viene approvato lo "Statuto dei lavoratori", grande conquista operaia che tutela i diritti dei lavoratori nelle fabbriche.
È varata la legge 281 con la quale, con 22 anni di ritardo, si attua il passaggio da uno Stato unitario a uno Stato regionale. Approvata anche la legge sui referendum, fortemente voluta dalla Dc che spera di poter abrogare in tal modo la legge sul divorzio già approvata dalla Camera, attualmente in discussione al Senato.

Roma, si tiene una conferenza internazionale di solidarietà con:
- il MPLA (Movimento Popular de Libertaçao de Angola),
- il FRELIMO (Frente de Libertaçao de Moçambique),
- il PAIGC (Partido Africano para a Independencia de Guiné e Cabo Verde).

30, Biumo (Varese), in una villa si ripete l'incontro tra E. Sogno e vecchi commilitoni della brigata "Franchi". Proprietario della villa è l'arch. Guglielmo Mozzoni, marito di Maria Giulia Crespi, proprietaria del «Corriere della Sera».
Alla riunione sono presenti anche i "magnifici 20", i fidatissimi partigiani di E. Sogno:
- Luogotenenti della brigata "Franchi":
. Uberto Revelli,
. Angelo Magliano,
. Paolo Brichetto Arnaboldi (padre del futuro sindaco di Milano Letizia Moratti),
. Stefano Porta,
. Adolfo Beria d'Argentine, magistrato,
. Cecilia Beria d'Argentine,
. Vittorio Baudi di Selve,
- Partigiani di altre "brigate":
. Felice Mautino,
. Silvio Geuna,
. Aldo Geraci,
. Roberto Dotti,
[Partigiano comunista, subito dopo la guerra dirige l'ufficio quadri della Federazione torinese del Pci. Nel 1952 la polizia sospetta che abbia partecipato, con alcuni compagni della famigerata "Volante Rossa" (una organizzazione paraterroristica legata al Pci), all'omicidio del direttore della Fiat Erio Codecà.
Ma egli riesce a sottrarsi alla cattura e scappa in Cecoslovacchia. E chi lo aiuta a fuggire? Piero Rachetto, un ex partigiano della "Franchi" e collaboratore di E. Sogno nei primi anni Cinquanta, all'epoca del movimento "Pace e libertà".
A Praga egli incrocia un altro elemento ricercato in Italia perché responsabile di alcuni delitti politici commessi dopo la guerra, ossia l'ex capo partigiano Francesco Moranino.
Dopo qualche tempo, insabbiata l'inchiesta sull'attentato a Erio Codecà, egli rientra a Torino. E. Sogno, intanto, ha rotto i rapporti con Luigi Cavallo, uno dei suoi più stretti collaboratori di "Pace e libertà" e «cliente» dell'IRD, e lo sostituisce con lui.
Chiusa quell'esperienza, nel 1958 egli entra nella redazione di «Comunità» la rivista dell'omonimo movimento politico di un altro collaboratore del Soe, Adriano Olivetti. Il quale, dopo qualche tempo, gli trova un posto come direttore della Terrazza Martini di Milano, il salotto mondano dell'intellighentia cittadina. È qui che lo riabbraccia E. Sogno, al suo rientro dalla Birmania.
Fra la Terrazza Martini e i Crd (Comitati di resistenza democratica), negli anni 1970-1971 egli svolge una terza attività: seleziona, diciamo così, il «personale» per le neonate Br.
È proprio a lui che Mara Cagol, la compagna di Renato Curcio, cofondatore con Alberto Franceschini delle Br, consegna periodicamente i questionari compilati dagli aspiranti brigatisti.
Mara Cagol, né Renato Curcio, né Alberto Franceschini sospettano di nulla.
Un giorno del 1974 Mara Cagol leggerà un necrologio sul «Corriere della Sera» con l'annuncio della morte di un certo Roberto Dotti direttore della Terrazza Martini, e a firmarlo sarà E. Sogno e gli amici della "Franchi".]
. Antonio Borghesio,
. Ugo Colombo;
- I corrieri di Ferruccio Parri e del CLNAI:
. Guglielmo Mozzoni,
. Agostino Bergamasco,
. Edoardo Visconti,
- Vecchi antifascisti di area liberal democratica:
. Filippo Jacini,
. Giorgio Bergamasco,
. Napoleone Leuman,
. Ugo Mursia, editore,
. Giancarla Mursia,
. Domencio Bartoli, il «cliente» dell'IRD,
. Giovanni Sforza,
. Camillo Venesio,
. Marco Poma.

Si discute sulla necessità di fare qualcosa, di non rimanere con le mani in mano, di passare all'azione. Ma come?
Anzitutto esercitando tutta la pressione possibile per spostare l'asse della politica italiana verso il centro. E lo strumeto organizzativo per farlo sono i Comitati di resistenza democratica, di cui si decreta la nscita seduta stante.
Ma bisogna fare qualcosa di più, dice E. Sogno, soprattutto impedire «con ogni mezzo» un governo con il Pci.
Con ogni mezzo. Anche sovvertendo con le armi il risultato di libere elezioni.
[Lo confesserà egli stesso, in un'intervista, a Giovanni Fasanella per il settimanale «Panorama», n. 1287, 16 dicembre 1990.
Non si capisce se tutti siano d'accordo o meno con lui. Uno o due ne prenderanno le distanze, sia pure in parte, dopo la pubblicazione di quest'intervista.]

Giugno
7
, per la prima volta, nelle Regioni a statuto ordinario, si svolgono le elezioni.
Come previsto, in Emilia Romagna, Toscana e Umbria il Pci sorpassa abbondantemente la Dc. L'elettorato conservatore si sposta verso il Msi.
Pescara, dimostranti invadono il municipio: è la prima protesta di massa contro la scelta dei capoluoghi regionali.

Luglio
Cgil, Cisl e Uil proclamano uno sciopero generale sul tema delle riforme casa-sanità-trasporti.
6, M. Rumor si dimette.
9, il pugile italiano Carmelo Bossi conquista il titolo di campione del mondo dei "medi junior": è il decimo atleta italiano a fregiarsi della corona di campione del mondo.
14, Reggio Calabria, ha inizio la grande rivolta popolare contro la ventilata scelta di Catanzaro come capoluogo regionale. Alla testa della protesta c'è il sindaco Angelo Battaglia (Dc): compatte, la giunta e la città sono al suo fianco. Elementi di "Ordine Nuovo" e della "Decima Mas" arrivano in ordine sparso da Messina, Catanzaro, Vibo Valentia.
19, negli scontri con la polizia muore il ferroviere Bruno Labate.
In prossimità di Gioia Tauro, avviene il deragliamento del Palermo-Torino causato da un sabotaggio. 
Il veto del Psu costringe G. Andreotti a rinunciare all'incarico di formare un nuovo governo.
Il Governo libico confisca i beni dei cittadini italiani e ne ordina l'espulsione.
30, Trento, alcuni sindacalisti neofascisti accoltellano due operai di sinistra che si opponevano a una riunione della Cisnal. Fermati, gli autori vengono costretti a percorrere le vie del centro con il cartello «Siamo fascisti, abbiamo accoltellato due operai della Ignis».

Agosto
3
, Mestre (Venezia), la Polizia carica i numerosi operai che, in sciopero, occupano il cavalcavia nei pressi della stazione.
4, Porto Marghera (Venezia), durante lo stato di agitazione degli operai, un sottufficiale esplode numerosi colpi di arma da fuoco. Lo stesso fa il corpo di Polizia che interpreta l'azione come un ordine. Feriti due operai e picchiato un deputato del Pci.
Reggio Calabria, la grande rivolta di luglio passa nelle mani del Msi ed è capeggiata da Francesco [Ciccio] Franco, acquistando caratteri di violenza crescente. Durerà in maniera endemica fino all'anno seguente, estendendosi all'intera provincia.
6
, E. Colombo (Dc) forma il nuovo Governo con Dc, Psi, Psu e Pri.

Settembre
al convegno nazionale dei magistrati viene contestato il ministro della Giustizia target="_self">O. Reale (Pri) che ha aperto un'inchiesta nei confronti del magistrato Marrone, reo di avere contestato la "giustizia di classe".
10, Trento, attentato dinamitardo alla ferrovia Trento-Verona.
Due ordigni esplodono subito dopo il passaggio di un convoglio merci. Nelle vicinanze viene rinvenuta la scritta «Movimento di azione rivoluzionaria-Via Sociologia o Trento brucerà».
11, Venezia, una tromba d'aria provoca 36 vittime.
Lo stesso giorno il col. James Clavio, addetto militare della sede diplomatica statunitense in Italia, invia un rapporto segreto a Washington per avvisare che «Borghese ha contatti con l'intelligence britannica, dalla quale è influenzato».
[Gli uomini del "principe nero" entreranno nella sede del ministero dell'Interno, arriveranno a un passo dall'occupazione del Quirinale e dall'arresto del presidente della Repubblica G. Saragat; avranno nelle loro mani anche la sede della Rai, dai cui microfoni il capo degli insorti dovrà leggere un proclama e la lista dei nuovi ministri.]
12, Bolzano, una bottiglia molotov viene gettata all'ingresso del liceo in lingua tedesca. Un ferito.
13, Vicenza, una bomba molotov viene lanciata contro il portone del Duomo, danneggiandolo.

Ottobre
4
, Trento, tre attentati vengono compiuti in tre cinema della città. Una ragazza rimane ferità. Su un muro rinvenuta la scritta «Compagni fuori, fascisti dentro: ultimo avviso».
10, Udine, alcune centinaia di neofascisti, reduci da un comizio antimarxista, danno luogo a scontri con la Polizia.
15, Trento, un ordigno esplode nelle toilette del Palazzo Thun, sede del Comune.
Genova, il giovane Francesco Gadolla, figlio di una ricca famiglia della città, viene rapito da estremisti di sinistra (Gruppo XXII Ottobre).
La legge sul divorzio, approvata al Senato, torna alla Camera per delle modifiche.
Reggio Calabria, Angelo Battaglia viene eletto nuovamente sindaco della città.

Novembre
Roma, ai primi del mese arriva in gran segreto una delegazione del minisitero della Difesa britannico, con l'obiettivo di discutere con l'intelligence dell'Arma dei carabinieri «le questioni legate alla sicurezza interna del paese».
Il documento conclusivo preparato per Londra è davvero inquietante. Suona come un sinistro preannuncio, visto che proprio in questi giorni J.V. Borghese sta mettendo a punto gli ultimi dettagli del suo secondo tentativo di golpe, previsto per la notte dell'Immacolata, tra il 7 e l'8 dicembre.
La rappresentazione della realtà è articolata in due punti:
- «Il graduale inserimento del Pci nelle strutture del potere metterebbe i comunisti in condizione di dominare il governo, eliminare l'opposizione politica e portare l'Italia nell'orbita sovietica»
- si accenna ai «tumulti e ai disordini civili», per dire che la situazione potrebbe condurre a una grave crisi dell'ordine pubblico in Italia, oppure all'indebolimento delle istituzioni statali, sociali e politiche.
Il fatto curioso è che questo rapporto arriva a Londra con il commento assai più realistico – se non nella premessa, sicuramente nelle conclusioni – di un funzionario dell'ambasciata di Roma, P.A. Rhodes:
«Queste minacce indubbiamente esistono. […]
Tuttavia, non è naturalmente compito dei carabineiri, o degli altri servizi di sicurezza italiani, impedire agli italiani di votare comunista, oppure intimare ai partiti politici di non negoziare con il Pci. E questo anche se l'Arma dei carabineri ritiene che uno sbocco a sinistra della crisi italiana sia inopportuno. Le minacce devono essere affrontate in maniera efficace su un piano politico. […]
Certo, si tratta di pericoli che insidiano gli interessi britannici, così come quelli italiani. Ma, lo ripeto, esistono problemi politici, non di sicurezza interna
».
15, Trento, piazza Duomo: una quindicina di estremisti di destra fanno irruzione nel "bar Italia" e aggrediscono gli avventori.
19, Verona, scontri tra la Polizia e studenti delle scuole medie che protestano nel centro cittadino contro la "repressione".
Numerosi i feriti da ambo le parti.

Dicembre
, Roma, sul filo del rasoio viene varata la legge sul divorzio
- 319 sì, 
- 286 no.
[Presentata nel '69 da Loris Fortuna (Psi) e Antonio Baslini (Pli), è detta anche "legge Fortuna-Baslini".
Lo stesso mese Gabrio Lombardi – fratello del gesuita p. Riccardo Lombardi «il microfono di Dio» – diviene presidente del "Comitato per il referendum sul divorzio";
[Il referendum si svolgerà nel 1974 e si
concluderà con la vittoria dei NO all'abrogazione della legge.]

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Il "golpe nero" di J.V. Borghese dovrebbe scattare proprio ora:

7-8, Roma, nella notte, come pianificato in precedenza, J.V. Borghese riesce a penetrare fin nel ministero degli Interni, ma un ordine giunto dall'alto all'ultimo minuto, probabilmente dall'ambasciata americana, blocca tutto.
Ora, infatti, gli americani sanno già chi gli copre le spalle.

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8, Trieste, durante una manifestazione missina contro la visita a Roma del maresciallo Tito, un ordigno esplode nel bar della stazione, ritrovo di slavi. Questi vengono poi aggrediti.
12, in tutta Italia si svolgono accese manifestazioni per il primo anniversario della strage di piazza Fontana, turbate dalla morte dello studente Saverio Salterelli, avvenuta durante incidenti di piazza a Milano.

1970
PARTITI
Riferimento: Elezioni politiche 1968
Seggi
Camera Senato
Dc (Democrazia cristiana)

- Segretario: A. Forlani (09.11.1969 - 18.06.1973)
- Capo del gruppo parlamentare: G. Andreotti (1969-72)

Fallisce l'incarico assegnatogli di formare un nuovo governo per l'opposizione socialdemocratica che sospetta in lui una tendenza filosocialista, a causa della costruttiva amicizia sviluppatasi a Montecitorio con il capogruppo del Psi Luigi Bertoldi;


Pli (Partito liberale italiano)
-
Pr (Partito radicale)
-
Movimento di democrazia liberale
-
Democrazia
-
Pri (Partito repubblicano italiano)
- Segretario: U. La Malfa (1965-75)
Svp (Südtiroler Volkspartei - Part. popolare sudtirolese)    
Miste (Dc-Pri)    
Totale    
Pci (Partito comunista italiano)    

-Segretario: L. Longo (1964-?)

Psi (Partito socialista italiano)
91
-
-

Psdi (Partito socialdemocratico)    
-
Psu (Partito socialista unitario)    
-
Psiup (Partito socialista italiano di unità proletaria)
23
-

-

Miste Pci-Psi    
Totale    
Pnm (Partito nazionale monarchico)    
Pmp (Partito monarchico popolare    

 

Msi (Movimento sociale italiano)    

-

Alleanza democratica nazionale    
Totale    
Totale Seggi    
Note:

 

"Potere Operaio"
[Pot-Op]

1970, gennaio, Firenze, presso un istituto retto dai padri gesuiti, il più radicale dei gruppi di ispirazione propriamente operaista, apre un convegno sul tema "Ricerca di una strategia per la formazione di un'avanguardia rivoluzionaria", con la personale partecipazione di Giangiacomo Feltrinelli [Osvaldo];
il gruppo ha il suo mensile «Potere Operaio» con sede a Milano via Maroncelli 14, diretto da Emilio Vesce, e affiancato dal settimanale «Potere operaio del lunedì» diretto dalla contessa Letizia Paolozzi [figlia della contessa de Minerbi e cugina di Cristina Paolozzi, di cui è noto il suo nudo su «Harper's Bazaar»];
un esecutivo di ca 35 membri presiede all'attività di circa cento cellule sparse in tutta Italia (i cui nuclei più consistenti si trovano a Firenze, Roma, Torino, Bologna, Pisa, Milano, Napoli e poi nel Veneto, in Sardegna e in Irpinia) ma chi comanda è un ufficio politico composto da sei persone:
- Oreste Scalzone
[30enne, proveniente dalle organizzazioni neofasciste di Terni];
- Franco Piperno
[fisico ricercatore all'università di Roma.]
- Toni Negri
[dissidente, insegnante universitario a Padova]
- Giairo Daghini
[Milano]
- Silvio Magnaghi
[Milano]
- Mario D'Almaviva
[Torino].
«segue 1971»

"Lotta continua"

«segue da 1969»
1970, la sede della direzione del movimento operaista fondato da Adriano Sofri è a Roma, via dei Marsi, nei pressi di San Lorenzo;
cassiere: Lionello Massobrio (41enne) regista di caroselli televisivi;
organo di stampa ufficiale «Lotta Continua» (prima quindicinale e poi quotidiano apr '72);
[tra i direttori responsabili, Pierpaolo Pasolini, M. Pannella, il prof. universitario Pio Baldelli e Giampiero Mughini]
[altri fogli: «Mo' che il tempo s'avvicina» dedicato agli sfruttati del Sud, e «Processo Valpreda», foglio quotidiano uscito in 50.000 copie per tutta la durata del processo; inoltre i "Circoli Ottobre", i primi circoli CINEMA
Radio-TVtografici della sinistra rivoluzionaria; dischi di protesta a 45 e 33 giri sono prodotti dal «Canzoniere del proletariato».]
sedi a Milano:
. largo Donegani,
. via San Prospero,
. via Col di Lana;
il suo maggiore centro di produzione ideologica è tuttavia la facoltà di sociologia dell'università di Trento;
sezioni disseminate in tutta Italia;
- compagni collaboratori:
. dr. Guido Viale
. Paolo Ramundo (Roma)
[studente di architettura, ex membro del vecchio gruppetto ultracontestatore degli Uccelli;
- Paolo Liguori[Straccio]
[altro ex uccello, fa da corriere tra Roma e Milano per mantenere i collegamenti];
- militanti:
. Andrea Casalegno (Torino)
[figlio del vicedirettore de «La Stampa];
. prof. Paolo Portoghesi (Milano);
- simpatizzanti:
. Helmut Berger (attore tedesco)
. Marco Ferreri (regista)
. Paolo Villaggio (attore)
. Diletta D'Andrea
[in Vittorio Gassman]
. Luigi Locatelli (teleregista) ecc.
«segue 1971»

"Avanguardia Operaia"

«segue da 1969»
1969/70, tra i CUB (Comitati Unitari di Base) occupano posizioni di primo piano:
. Silverio Corvisieri,
[Roma]
. Massimo Gorla
[organizzatore per la zona metropolitana di Milano]
. Silvana Barbieri,
. Luigi Bello,
. Stefano Semenzato,
. Luigi Vinci;
la sede del movimento si trova in viale Romagna dove si stampa la rivista «Avanguardia Operaia» poi trasformata in un bimestrale a carattere monografico con il titolo «Politica comunista»;
«segue 1971»

Avanguardia Nazionale

«segue da 1965»
1970, febbraio, Roma, l'organizzazione fondata nel 1960 da Stefano Delle Chiaie [Il Caccola], smembratasi poi in gruppuscoli nel 1965, è tornata ora a ricostituirsi come gruppo unitario, con l'assenso e l'autorizzazione del suo fondatore e a dispetto dei divieti del Msi, nella fase più incandescente delle battaglie universitarie;
ha sede a Roma in via dell'Arco della Ciambella;
basta ricordare la rivolta di Reggio Calabria per l'affare del capoluogo nel 1970 per rendersi conto della potenza del movimento;
«segue 1972»

MLD
(Movimento di Liberazione della Donna)

1970, febbraio, con sede a Roma via di Torre Argentina, presso la sede del Partito Radicale, nasce questo movimento femminista ad opera di un uomo, Massimo Teodori; conta a Roma duecento iscrittee ed ha sedi (meno attive) a Milano, Napoli, Cuneo, Trieste e Pordenone; essendo federate ad un vero e proprio partito, le ragazze del movimento aspirano a portare in parlamento le loro rivendicazioni;
Elvira Banotti, dopo un primo fallito tentativo di rovesciare il leader maschio, crea un gruppetto dissidente che scompare presto assieme a lei e all'archivio….

Rivolta Femminile

1970, con sede in via del Babuino, nasce il gruppo romano facente a capo a Carla Accardi; attivo è il gruppo di Milano in via Monte di Pietà grazie a Carla Lonzi ideologa del gruppo e fondatrice assieme a Elvira Bonatti; fuggita a suo tempo con l'archivio da MLD;

FILF
(Fronte Italiano di Liberazione Femminile)

1970, con sede a Roma, piazza SS. Apostoli, presso la "Lega dei diritti dell'uomo", edita il periodico «Quarto Mondo»;
a Milano fa capo al Club Turati in via Brera;

Lotta Femminista

1970, con sede a Roma in via Pompeo Magno; vanta nuclei operanti a Milano, Trieste, Venezia e Mestre e addirittura a Gela;

Anabasi

1970, Milano, via Caccianino; il gruppo fa capo a Serena Nozzoli e vanta ben due pubblicazioni:
- «Al Femminile» (foglietto in ciclostile) e
- «Donne è bello» periodico in versione lusso
[titolo mutuato da "Black is beautiful" dei negri americani.]

Demau
(Gruppo Demistificazione Autoritarismo)

1970, Milano, il gruppo conta sulle attivissime Daniela Pellegrini e Lia Cigarni;


SIFAR (Servizio Informazioni Forze Armate)

1970

 

Scandalo SIFAR

Aprile
27
, il gen. Carlo Ciglieri, comandante della III Armata ed ex comandante generale dei Carabinieri è vittima di un misterioso incidente d'auto sulla Valsugana a Curtarolo. L'auto su cui viaggiava (una Giulia civile intestata al Ministero della Difesa) esce di strada. In una borsa c'è il rapporto del gen. Giorgio Manes sul colpo di stato e le deviazioni del Sifar.
I documenti scompaiono.

Giugno
25
, il gen. Giorgio Manes si accascia su una poltrona del Transatlantico prima di poter riferire alla commissione parlamentare d'inchiesta Alessi. Stroncato da un infarto.



Fonti:
- varie;
- Gabriele Coltro «Il Gazzettino», 1.11.1997 (Scandalo Sifar);

 

Sid

1970

Carmine [Mino] Pecorelli, avvocato, dirige la piccola rivista «Osservatore politico» [Op], dove si leggono sempre notizie offensive sulla famiglia del presidente G. Leone, le sue gaffes, i flirt di Vittoria sua moglie, ecc., senza che il Quirinale abbia mai risposto, né protestato.
Questa agenzia di stampa passa per essere un'agenzia del Sid, una emanazione del gen. Vito Miceli (ne è a capo dal 1970)

Fonti:
- Camilla Cederna, Giovanni Leone - Feltrinelli 1978, I ed..



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CAMPANIA (Camorra)

1970

Giugno
Napoli, Antonio Gava (40enne) (Dc) diventa consigliere regionale con 105.000 voti di preferenza;

Luglio
13
, Antonio Gava (Dc) viene eletto presidente della Regione Campania;

Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.



Giugno 1970 - Elezioni nelle Regioni a statuto ordinario

Regioni Dc Pci Psi Psu Msi Pli Psiup Pri Pdium Altre
Piemonte 36,7 25,9 10,6 8,3 3,3 8,0 3,1 3,1 1,0
Lombardia 40,9 23,1 12,4 7,2 3,8 5,9 3,6 2,4 0,6 0,1
Veneto 51,9 16,8 10,4 7,6 3,3 4,2 3,5 1,9 0,2 0,2
Liguria 32,1 31,3 11,3 7,6 3,8 7,3 2,9 3,1 0,6
Emilia-Romagna 25,8 44,0 8,0 7,5 3,0 3,7 3,8 4,0 0,2
Toscana 30,5 42,3 8,8 6,4 3,8 2,6 3,2 2,2 0,2
Umbria 30,1 41,8 9,5 4,4 5,4 1,8 4,6 2,4
Marche 38,6 31,8 8,4 6,3 4,0 2,7 3,9 4,2 0,1
Lazio 33,2 26,5 8,8 7,7 10,2 5,8 2,6 3,7 1,2 0,3
Abruzzi 48,2 22,8 9,0 5,4 5,8 2,9 3,2 2,5 0,2
Molise 52,1 15,0 9,5 7,6 4,5 6,0 2,3 3,0
Campania 39,6 21,8 10,9 7,1 8,8 3,6 2,5 3,1 2,3 0,3
Puglie 41,3 26,3 10,6 4,1 8,7 3,0 2,4 2,4 1,0 0,2
Basilicata 42,4 24,0 12,7 8,8 4,8 3,1 2,5 1,7
Calabria 39,7 23,3 14,1 5,1 6,3 2,7 4,0 4,1 0,4 0,1
Totale 37,8 27,9 10,4 7,0 5,3 4,7 3,2 2,9 0,7 0,1
Totale seggi 287 200 67 41 32 27 16 18 2 0





OVEST
-
-
-
-

1970

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Dal 1° gennaio 1947, in base al Canadian Citizenship Act, i canadesi diventano a pieno titolo cittadini del loro paese.
Governatore generale
Daniel R. Michener
(1967 - 1974)
Primo ministro
Pierre E. Trudeau
I
(1968 apr - 1974)
[liberale]
Ministro degli Esteri
-

1970

Preoccupato dall'eccessiva spesa pubblica nel campo dell'assistenza, partendo da un principio generale che i cittadini devono sentirsi partecipi del governo del paese e non aspettarsi dallo Stato soluzioni miracolose, Pierre E. Trudeau presenta un rapporto che ridimensiona il sistema di welfare.
C'è un immediato coro di proteste e il progetto viene subito ritirato.

 

Aprile
viene distribuita con una grande battage pubblicitaria una confezione di sei libretti a colori vivaci intitolata Foreign Policy for Canadians che ha il chiaro intento di rappresentare la novità della politica del governo.
[Una delle poche affermazioni concrete è quella relativa all'intenzione del governo di riconoscere la Repubblica Popolare Cinese, una decisione che Pierre E. Trudeau aveva già annunciato nel 1968 al momento di assumere la leadership del Partito Liberale.]

 

Ottobre
5
, [Crisi di Ottobre] Montréal [vedi QUÉBEC],

Lo stesso mese il Canada rompe le relazioni con la Cina nazionalista riconoscendo la Repubblica Popolare Cinese; così facendo fa un po' da battistrada nel processo di inserimento della Cina nel sistema internazionale;
[Anche gli Stati Uniti stanno però gradualmente muovendosi nella stessa direzione con un processo che culminerà con la visita del presidente R.M. Nixon a Pechino nel 1972.]

Lo stesso anno il primo ministro Pierre E. Trudeau approva misure straordinarie per combattere il separatismo ordinando alla RCMP (Royal Canadian Mounted Police) di iniziare indagini a tappeto su gruppi potenzialmmnete sovversivi.
Nella prima lista preparata dalla polizia federale al primo posto sta il PQ (Parti québécois) e questo non provoca alcuna obiezione da parte del primo ministro, che anzi dà alla RCMP via libera per avviare operazioni di dubbia legalità contro i gruppi indipendentisti quebecchesi.
[Quando queste attività clandestine emergeranno alla luce del sole, esse saranno oggetto di una commissione d'inchiesta. Nel 1984 sarà creato un nuovo servizio di sicurezza separato dalla RCMP, il CSIS (Canadian Security Intelligence Service).]
Ad ogni modo le misure repressive adottate da Ottawa non bloccano la crescita del separatismo, e il PQ (Parti québécois) continua costantemente a guadagnare sostegno popolare.

Nel periodo 1950-70 sono entrati in Canada, secondo le statistiche canadesi, 514.000 italiani.


QUÉBEC
Primo ministro della provincia
Daniel Johnson
(1966 giu - ?)
[Union nationale]
Robert Bourassa
(1970 - nov 1976)
[liberale]
Sindaco di Montréal
-
Arcivescovo di Montréal
Paul-Émile Léger
(? - ?)
Arcivescovo di Québec
-

1970

Alla fine degli anni 1960 il Quèbec si è profondamente laicizzato.
[Un segnale preciso è costituito dal crollo dell'indice di natalità, che è divenuto il più basso dell'intero Canada.
La pillola contraccettiva ha nei fatti segnato la fine del vecchio Québec cattolico e in generale i francocanadesi non guardano più alla Chiesa come fonte di guida e ispirazione.
La partecipazione alle funzioni religiose declina drasticamente insieme al numero delle vocazioni, mentre moltissimi sacerdoti, frati e suore chiedono la riduzione allo stato laicale. I seminari del Québec, un tempo affollatissimi, si svuotano e molti di quegli edifici vengono adibiti a usi secolari.
È però soprattutto nel campo del sistema educativo e dell'assistenza pubblica che il ruolo della Chiesa viene drasticamente ridimensionato.]

Alla fine degli anni 1960 il settimanale «Il Corriere Italiano» di Montréal viene diffuso in 36.000 copie che lo rende il più grande giornale canadese pubblicato in lingua diversa dall'inglese o dal francese.

?
?
, si svolgono le elezioni provinciali;
[Solo dalla fine degli anni 1960 si può parlare di un solido blocco liberale "italiano".]

Elezioni provinciali
 
%
seggi
. Robert Bourassa
[PLQ (Parti libéral du Québec) o Quebec Liberal Party]
45.40
72
. René Levesque
[PQ (Parti québécois) - Partito quebecchese]
23,06
7
. ?
[Union nationale]
-
-
Totale seggi
 
108
- I liberali tornano al potere con Robert Bourassa (1933-1997).

Ottobre
5
, [Crisi di Ottobre] Montréal, una cellula del FLQ (Front de Libération du Québec) sequestra il diplomatico britannico James Cross ponendo una serie di pesanti condizioni per il suo rilascio;
le richieste dei sequestratori includono:
- il pagamento della somma di 500.000 dollari,
- la liberazione di un gruppo di "prigionieri politici",
- un salvacondotto per lasciare il paese,
- la trasmissione per radio e televisione di un comuinicato del Fronte.
In un primo momento il governo di Robert Bourassa, di concerto con il governo di Ottawa, sceglie la via della trattativa.
Il comunicato viene trasmesso, viene garantito libero passaggio per i terroristi e viene promessa la libertà condizionale per alcuni membri del Fronte che si trovano in carcere.
10, mentre durano le trattative e continuano le indagini della polizia, i terroristi passano nuovamente all'attacco con il sequestro di Pierre Laporte (1921-1970), ministro del Lavoro nel governo provinciale.
Questa volta in Québec si diffonde uno stato di vero e proprio panico.
La residenza di Robert Bourassa viene posta sotto guardia armata, molti ministri trasferiscono le loro famiglie a Ottawa o addirittura a New York, nella capitale federale l'esercito sorveglia le abitazioni dei membri del ministero.
14, un gruppo di influenti personalità quebecchesi, tra cui René Levesque e il direttore di «Le Devoir», Claude Ryan, si reca dal primo ministro e lo invita a perseguire una soluzione negoziata resistendo a qualuqnue pressione in senso contrario proveniente da Ottawa. Secondo costoro bisogna dare un preciso segnale politico e mostrare che il Québec è in grado di affrontare da solo i suoi problemi.
[Da notare che, nonostante che il PQ (Parti québécois) abbia duramente condannato l'atto terroristico, si sta manifestando un certo sostegno di massa a favore del FLQ (Front de Libération du Québec).]
Lo stesso giorno si svolge uno sciopero studentesco all'Université de Montrèal a favore del Fronte e tremila persone si radunano in uno stadio della città al grido di "FLQ - FLQ".
15, in serata un membro del PQ (Parti québécois) ripete a Robert Bourassa l'invito a creare un governo di coalizione e a trattare immediatamente con i terroristi, ma il primo ministro risponde che ormai è troppo tardi. Egli ha già richiesto l'intervento del governo federale.
Nello stesso momento diecimila soldati dell'esercito canadese in assetto di guerra stanno già prendendo posizione nelle strade di Montréal, Québec e Ottawa.
16, nelle prime ore del mattino il governo federale dichiara che esiste in Québec uno stato d'insurrezione e decreta la legge marziale, applicando per la prima volta nella storia canadese il War Measures Act/Loi des mesures de guerre in tempo di pace.
Immediato effetto della legge marziale è una massiccia serie di retate compiute dalla polizia in tutto il Québec.
In molti casi si tratta di arresti indiscriminati.
Con la legge marziale cessano le manifestazioni pubbliche a sostegno del FLQ (Front de Libération du Québec).
18, il ministro del Lavoro Pierre Laporte viene trovato cadavere.

Dicembre
all'inizio del mese normali indagini di polizia portano all'individuazione della prigione del diplomatico britannico James Cross , il cui rilascio viene negoziato in cambio della concessione ai suo sequestratori di un salvacondotto per recarsi a Cuba.
Lo stesso mese vengono individuati e arrestati gli assassini di Pierre Laporte.
[Un sondaggio mostra che l'88% dell'intera popolazione del Canada e l'86% dei quebecchesi hanno approvato l'azione del governo federale nell'applicare il War Measures Act/Loi des mesures de guerre.
L'applicazione della legge marziale ha portato all'arresto di 468 persone; di queste 60 sono processate e solo 20 condannate.]

 

Tra il 1960 e il 1970 la popolazione universitaria è passata da 300.000 a 700.000 studenti. I vecchi atenei hanno conosciuto una grande espansione e ne sono sorti di nuovi come:
- Simon Fraser University a Vancouvver,
- York University a Toronto,
- Université du Québec (che ben presto aprirà nuove sedi nella provincia).


 

 

ONTARIO
Primo ministro della provincia
-

1970

-

 

 


NEW BRUNSWICK
Primo ministro della provincia
-

1970

-

NOVA SCOTIA
Primo ministro della provincia
-

1970

-

MANITOBA [dal 1870]
Primo ministro della provincia
-

1970

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1970

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1970

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1970
-
ALBERTA [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1970
-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1970
-
TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934-mar 1949, torna allo status di colonia dipendendo interamente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico;
- 1949, 1 ° aprile, diventa la X provincia del Dominion del Canada.
Primo ministro della provincia
Joseph Smallwood
(1949 apr - 1971)
[liberale]
1970
-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

 
UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
R.M. Nixon [37°]
(1969 20 gen - 9 ago 1974)
[Pr]
Vicepresidente
Spiro Agnew
(1969 20 gen - ott 1973)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
W. Rogers
(1969 20 gen - gen 1973)
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Difesa
-
Ministro della Giustizia
-
Presidente della Corte Suprema
W.Earl. Burger
(1969 23 giu - 26 set 1986)

1970
offensiva USA in Cambogia;
attentati dei Weathermen, ala estrema del movimento studentesco, a Washington, Baton Rouge, Manhattan;

Aprile
quando il presidente R.M. Nixon annuncia di aver ordinato alle truppe maericane di attaccare i santuari comunisti e di fornire arsenali militari alla Cambogia teoricamente neutrale, rinnovate dimostrazioni contro la guerra vengono inscenate in molti campus universitari;

Maggio
alla Keat State University la guardia nazionale spara a quattro studenti che protestano, il che arroventa ulteriormente l'atmosfera;

Durante tutti gli anni Settanta l'Asia fornirà più immigranti dell'Europa, in particolare le Filippine e la Corea del Sud.
Poiché gli immigranti asiatici sono principalmente persone professionalmente ben preparate (medici, infermieri, ingegneri, scienziati e così via), l'Immigration and Nationality Act (1965) avrà un effetto non previsto e non desiderato di accelerare la fuga dei cervelli dai paesi in via di sviluppo.
[La percentuale di popolazione di origne straniera è diminuita costantemente dagli inizi del XX secolo arrivando ora al 4,7%, il valore più basso mai registrato.]

Fra il 1940 e il 1970 circa 4,5 milioni di negri hanno lasciato i campi e le città del Sud e si sono diretti verso le città industriali del Nord e dell'Ovest.
Quest'anno circa metà dei 24 milioni di negri degli Stati Uniti non vivono nel Sud; ce ne sono:
- 1,8 milioni a New York (contro i 450.000 del 1940),
- 1,2 milioni a Chicago,
- 640.000 a Los Angeles.
Nel Sud stesso, l'industrializzazione attira sempre di più i negri verso le città.
Lo stesso anno Atlanta, New Orleans, Birmingham e Richmond sono popolate per il 40% da negri mentre Washington, che nel 1940 era per tre quarti bianca, è diventata per tre quarti negra.

Lo stesso anno R.M. Nixon assicura che alle tribù verrà data maggiore autonomia "senza escluderle dalle cure e dal sostegno federale". Ciò segna formalmente l'abbandono della politica di "conclusione" adottata dall' "amministrazione Eisenhower" nel tentativo, mal consigliato e alla fin fine disastroso, di liberare gli indiani dal controllo federale e allo stesso tempo di trasferire il costo del loro sostentamento ai sistemi di previdenza statali.

Lo stesso anno ci sono negli Stati Uniti 31,5 milioni di donne lavoratrici (il 42,8% del totale della forza lavoro), e il 47% di tutte le donne ha un lavoro.
[Nel 1940 solo il 25% delle donne sopra i quattordici anni – quasi tutte giovani, non sposate e povere, di cui molte negre o bianche di origine straniera – era impiegata in un lavoro, una percentuale pressoché identica a quella del 1910 e leggermente inferiore a quella di altri paesi industrializzati.]

Oltre 200.000 aborti legali sono ora eseguiti annualmente, con un aumento di dieci volte nel giro di due anni.
Comunque in tutte le attività le donne con incarichi di vertice sono ancora poche: nel 1970, per esempio, solo il 4,8% dei tre milioni di alti dirigenti americani è costituito da donne.
Negli anni Settanta inoltre il divario fra gli stipendi maschili e quelli femminili si amplia ancor di più.

Scuola: Fra il 1940 e il 1970 il numero delle università americane è salito da 1500 a 2500 e il numero degli iscritti da 1,5 milioni (il 16% del gruppo d'età compreso fra i 18 e i 21 anni) a 7,5 milioni (il 40%).
Tre quinti degli studenti bianchi e tre quarti degli studenti negri che si trovano a studiare in un college provengono da famiglie senza precedenti di istruzione superiore.
All'inizio degli anni Settanta le univerità e i college entrano in un periodo sfavorevole:
- l'inflazione fa crescere i costi di gestione;
- il finanziamento federale viene ridotto;
- le iscrizioni finiscono col diminuuire in parte a causa delle tasse sempre più alte e in parte perché è ormai chiaro che non sempre l'università costituisce un passaporto per un buon impiego.
I college più piccoli sono costretti a ridurre il personale e a rinunciare all'uso esclusivo delle proprie strutture; alcuni chiudono addirittura i battenti.
Le sole istituzioni che continuano a espandersi sono i community colleges, l'equivalente pubblico dei junior colleges privati della durata di due anni: destinati all'inizio a preparare gli studenti che continueranno la carriera universitaria, essi offrono sempre di più corsi professionali che danno un diploma paraunivesitario.

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1970
-

 

 

 

CIA
(Central Intelligence Agency)
- Agenzia centrale d'informazione -
- Direttore: Richard Helms (1966 giu-feb 1973)

1970
-

 


 

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1970
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1970
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1970
-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
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1970
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[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1970
-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
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1970
-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
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1970
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[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
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-

1970
-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1970
-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1970
-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1970
-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
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-

1970
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[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
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1970
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[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
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1970
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[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
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1970
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[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
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1970
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[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
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1970
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[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1970
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[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
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1970
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[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
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1970
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[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
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1970
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[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
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1970
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[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
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1970
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[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
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-

1970
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[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
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1970
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[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
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1970
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[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1970
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[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
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1970
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[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
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1970
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[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1970
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[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1970
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[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
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1970
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[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1970
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[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
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1970
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[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
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1970
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[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1970
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[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1970
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[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1970
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[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
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1970
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[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
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-

1970
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[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1970
-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1970
-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1970
-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1970
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[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1970
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[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1970
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[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1970
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[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1970
-


[49] ALASKA [dal 3 gennaio 1959] - cap. Juneau
[Territorio autonomo dal 1912.]
Governatore
-
-

1970
-

[50] HAWAII [dal 21 agosto 1959] - cap. Honolulu
[Territorio autonomo dal 7 luglio 1898.]
Governatore
-
-

1970
-


a

 



1970
GRANDI ANTILLE
- Presidente del consiglio di stato
F. Castro Ruz
(1959 - 2007)
[capo dello stato e primo ministro]
Partito unico: Partito comunista cubano.
1970
-
Haiti
- Dittatore
François Duvalier ["papà Doc"] (1957 - 1971)
[regime terroristico]
1970
attua una spietata repressione dei movimenti e degli avversari politici perpetrata dal suo esercito privato i tontons macoutes (spauracchi);
- Presidente della repubblica
Joaquín Balaguer
(1966 -1978)
[PRSC (Partido reformista social cristiano), di destra]
[governo dittatoriale]
1970
formalmente nel rispetto della legalità, in realtà facendo ricorso a sistemi polizieschi che svuotano di significato le istituzioni rappresentative, il presidente instaura un governo dittatoriale;
l'opposizione "legale", alquanto eterogenea, si coalizza dal centro-destra alle sinistre intorno alla figura dell'ex presidente Juan Bosch, ma è rappresentata altresì da nuclei guerriglieri ancora embrionali, d'ispirazione castrista;
- Primo ministro
Hugh Shearer
(1967 - 1972)
[JLP]
[JLP (Partito laburista della Jamaica), conservatore]
1970
-


1970
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
?
(? - ?)
Luis Echeverría Alvarez
(1970 - 1976)
[PRI (Partido Revolucionario Institucional)]
- Ministro dell'interno
Luis Echeverría Alvarez
(1964 - 1969)
[PRI (Partido Revolucionario Institucional)]
?
(? - ?)
[dal 1953 è stato concesso il voto alle donne.]

1970
sale alla presidenza della repubblica Luis Echeverría Alvarez del PRI (Partido Revolucionario Institucional);




1970
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1970

-



1970
Guatemala
[formalmente indipendente dal 1847]
- Presidente
?
(1966 lug - 1970)
C. Araña Osorio
(1970 - 1974)
[Governo semidittatoriale di centro destra]
1970
il governo si trova a dover fronteggiare un deciso movimento di guerriglia di estrema sinistra;
con una prassi extracostituzionale, si fa nominare presidente C. Araña Osorio, rappresentante dell'estrema destra;


1970
- Presidente
J.M. Lemus
(1957 - ?)
guerra con l'Honduras: (1969-)
1970
il Partido de Conciliación Nacional (conservatore e strettamente legato ai comandi militari) mantiene ininterrottamente la presidenza e il controllo del paese;


1970
Honduras
- Presidente
gen. O. López Arellano
(1963 - apr 1974)
[Dittatura militare]
[dal 1951 il paese è inserito (carta di San Salvador) nella "Organizzazione degli stati dell'America Centrale".]
1970
-
Belize [Honduras Britannico]
[dal 1964 la colonia britannica gode dell'autonomia interna.]
1970
l'indipendenza, rivendicata dal People's United Party, partito di governo, è ritardata dalle rivendicazioni annessionistiche che sul paese avanzano il Guatemala e il Messico;


1970
- Presidente
Anastasio Somoza [Tachito]
(1967 - ?)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza la quale poggia sulla "guardia nacional", una sorta di milizia pretoriana, armata e organizzata dagli Stati Uniti fin dall'insurrezione di A.C. Sandino.]
1970
l'opposizione è rappresentata da una coalizione di partiti clandestini e dal Fronte di liberazione nazionale sandinista, che conduce la lotta armata;


1970
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
J. Figuerres Ferrer
(1970 - 1974)
1970
dopo l'alternarsi al potere di conservatori e riformisti, diventa ora presidente il riformista J. Figuerres Ferrer;

1970
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1970

-

 

 



1970
- Presidente
Rojas Pinilla
(? - 1970)
[Alianza Nacional Popular]
M. Pastrana Borrero
(1970 - 1974)
[conservatore]
[dal 1966 è attivo nel paese il movimento armato di sinistra FARC (Fuerzas armadas revolucionarias de Colombia).]
1970
alle elezioni presidenziali esce vincitore, per un debolissimo scarto di voti sul vecchio Rojas Pinilla, rappresentante dell'Alianza Nacional Popular, il conservatore M. Pastrana Borrero, che cerca di consolidare i progressi economici realizzati dal paese negli ultimi tempi;


1970

- Presidente della repubblica

R. Caldera
(1969 - 1974)
[COPEI]
COPEI (Comité de organización política electoral independiente)
[cristiano-sociali (conservatori)]
1970
-


1970
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra V
(1968 - 1972)
["velasquismo"]
[sarà deposto anche questa volta prima della scadenza del mandato]
1970
il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari;




1970
(Repubblica indipendente dal 1827)

- - Presidente della repubblica

gen. J. Velasco Alvarado
(1968 ott - ago 1975)
1970
il "socialismo militare" statizza gran parte dell'economia del paese, in particolare l'industria petrolifera e quella mineraria, aperte alla partecipazione operaia;


1970

- Presidente della repubblica

gen. A. Ovando Candia
(1969 - ott 1970)
gen. J. José Torres
(1970 ott - ago 1971)
[gabinetto orientato a sinistra]
1970
Ottobre
reagendo ad un tentativo di putsch della destra, sale al potere il gen. J. José Torres;

1970

- Presidente della repubblica

Eduardo Frei Montalva
(1964 - 1970)
[Democrazia cristiana]
S. Allende Gossens
(1970 set - mar 1973)
[Unidad popular]
- Ministro degli esteri
?
(? - ago 1970)
Orlando Letelier
(1970 set - mar 1973)

1970
mentre la redistribuzione delle terre non viene portata a termine e anche il progetto di nazionalizzazione delle miniere di rame rimane in pratica inoperante, il partito al potere si è diviso in due correnti: una "destra" moderata e una "sinistra" progressista;
alla vigilia delle elezioni presidenziali avviene la frattura ufficiale all'interno della Democrazia cristiana;
alcuni settori della sinistra democristiana si costituiscono in partito autonomo MAPU (Movimiento de Acción Popular Unitaria - Movimento di azione popolare unitaria) – organizzazione che lega i cristiani che lottano per la costruzione del socialismno in Cile – e confluiscono nella nuova coalizione detta Unidad popular, formata da socialisti, comunisti e radicali;
a sua volta la Democrazia cristiana, accantonato Eduardo Frei Montalva, sceglie come proprio candidato alla presidenza il moderato Rodomiro Tomic; ma i conservatori non rinunciano a presentare una propria candidatura, Jorge Alessandri;

Settembre
4
, Elezioni presidenziali.

Elezioni Presidenziali

- Unidad popular

36,3%
- Partito nazionale
Jorge Alessandri
34,9%
- Democrazia cristiana
Rodomiro Tomic
27,8%

l'unità delle sinistre, massicciamente sostenuta dal voto operaio, e la divisione del centro-destra fra Rodomiro Tomic e Jorge Alessandri determinano l'elezione alla presidenza della repubblica del leader di Unidad popular, il socialista S. Allende Gossens, benché questi abbia ottenuto soltanto il 36,3% dei suffragi;
fallito un tentativo di contestare il responso elettorale, la destra non rinuncia a manovrare, con l'appoggio dei servizi segreti statunitensi, per provocare un'intervento dell'esercito;

6, un avvocato di Santiago, Pablo Rodriguez Grez, fonda il movimento fascista Patria e libertà che adotta come simbolo un ragno nero e la croce uncinata;

Ottobre
15
, la Camera vota le riforme costituzionali note con il nome di Statuto delle garanzie democratiche sulla base delle quali la Democrazia cristiana – nella quale l'atteggiamento possibilista di Eduardo Frei Montalva è prevalso su quello intransigente di Rodomiro Tomic – accetta di votare al Congresso l'elezione di S. Allende Gossens alla presidenza della repubblica;
19, lo stesso Statuto… è votato dal Senato;
22, attentato contro il gen. René Schneider, comandante in capo dell'esercito, che viene assassinato da un commando di fascisti;
24, il Congresso elegge S. Allende Gossens presidente della repubblica con 153 voti; 35 voti vanno al candidato di destra, Jorge Alessandri; 7 schede bianche.
30, costituzione del primo governo di Unidad popular, i cui mininisteri sono così assegnati:
- 3 al partito socialista,
- 3 al partito comunista,
- 3 al partitio radicale;
- 1 al MAPU,
- 1 a un indipendente di sinsitra;
per la prima volta nella storia del Cile quattro operai diventano ministri.

Novembre
5
, primo congresso nazionale del MAPU: la tendenza di sinistra trionfa e i dirigenti di centro e di destra lasciano l'organizzazione;
12, il paese riprende le relazioni diplomatiche con Cuba;
19, il governo annulla gli aumenti delle tariffe telefoniche e dell'elettricità decise dal precedente governo del democristiano Eduardo Frei Montalva;

Dicembre
, il governo è costretto a nominare i primi amministratori di stato in tre aziende private ove si manifesta il sabotaggio produttivo da parte padronale;
nello stesso mese l'estrema sinistra del MIR (Movimiento de Izquierda Revolucionaria) fonda un movimento contadino e incita i contadini a occupare le terre senza attendere le decisioni e i piani di sviluppo del governo.


1970
Guyana Britannica
(indipendente dal 1966)
[I conflitti etnico sociali oppongono:
- PPP (People's Progressive Party), maggioranza indiana, marxista;
- PNC (People's National Congress), consistente minoranza nera, socialista, al potere dal 1964
- UF (United Force), minoranza bianca.]

- Presidente della repubblica

?
(? - ?)
[PNC]
1970
-


1970
Suriname
(olandese)
[dal 1954 gli è stata concessa piena autonomia, con lo stato di paese indipendente e a regime di autogoverno nell'ambito dei Paesi Bassi.]

- Governatore

?
(? - ?)
1970
contrasti razziali tra:
- NPK (Alleanza nazionale dei partiti), formazione di maggioranza appoggiata dalla popolazione nera e meticcia, favorevole alla piena indipendenza;
- PRP (Partito riformista progressista), appoggiato dalla popolazione di origine asiatica, che, temendo una politica discriminatoria da parte dei neri, sostiene la continuazione del regime di semidipendenza.



1970
[dal 1946 integrata alla metropoli come dipartimento d'oltremare.]

- Governatore

?
(? - ?)
1970
dal 1966 ha assunto una rilevante importanza strategica in seguito alla creazione di un centro spaziale lungo la fascia litoranea tra Kourou e Sinnamary.


1970

- Presidente

gen. Emilio Garrastazú-Medici
(1969 - 1974)
[terzo presidente militare; dal 1969 vige una nuova costituzione che ha restaurato, del tutto formalmente, i diritti politici e civili;
per darsi una parvenza di legalità il regime ha creato due partiti ufficiali:
- ARENA (Aliança da Renovação Nacional), di governo,
- MDB (Movimento Democratico Brasileiro), di opposizione;
per lo stesso motivo vengono svolte le elezioni; ]
1970
-


1970

- Capo dello stato

gen. Alfredo Stroessner Mattiauda
(1954 - 1989)
[del Partito colorado]
[dopo il golpe, permane lo stato d'assedio]
1970
il ricorso alla tortura è sistematico, gli oppositori sono incarcerati o costretti all'esilio, le epurazioni sono la norma nello stesso partito che sostiene il presidente;
viene emanata una nuova costituzione;


1970

- Presidente

?
(? - ?)
?
(? - ?)
1970
ritornano i militari (J.C. Ongania, R.M. Levingstone, A.A. Lanusse)

un gruppo delle FAR occupa la città di Garín, nella provincia di Buenos Aires.


FAR (Forze armate rivoluzionarie): costituiscono il tipico esempio del passaggio dalla sinistra rivoluzionaria al peronismo: in principio guevariste e su posizioni marxiste-leniniste, vengono spinte dalla resistenza armata alla dittatura del gen. J.C. Onganía e dal cosiddetto "massacro di Trelew" verso il braccio armato della Gioventù peronista, ovvero i Montoneros, con cui si fonderanno nel 1973, adottandone il nome.


Patagonia
1970
-

1970
- Presidente
J.P. Areco
(1967 - 1972)
[partito conservatore]
1970
Montevideo,

 




1970
Mongolia
(Repubblica popolare)
-
?
(? - ?)
[dal 1921 la vita politica è dominata dal partito unico comunista, il PRPM (Partito rivoluzionario del popolo)]
1970
-

1970
CINA
Repubblica Popolare Cinese
Grande rivoluzione culturale proletaria
o
Rivoluzione culturale cinese
1966-1976

- Presidente della repubblica
[carica formalmente abolita nel 1958]

?
(? - ?)

- Primo ministro

Chou En-lai
(1949 - 1976)

- segretario generale del PCC
?
(? - ?)
[Prima costituzione]

1970
le lotte politiche sono segnate dal declino degli uomini della rivoluzione culturale; viene estromesso in silenzio Ch'en Po-ta.

TIBET [dal 1962 annesso dalla Cina]
1970
-
Repubblica di Cina
(Repubblica nazionalista)

- Presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1949 - 1975)

- Primo ministro

-

[Cina nazionalista nell'isola di Taiwan (Formosa): capitale Taipei; riconosciuta dagli Stati Uniti e dai loro alleati, occuperà il seggio dell'Onu fino al 1971.
Durante la guerra di Corea la sicurezza del regime nazionalista viene garantita dalla VII flotta statunitense.]
1970
Nella nuova fase di distensione tra Stati Uniti e Cina popolare va rapidamente perdendo d'importanza;


a


1970


Choson
(Repubblica Democratica Popolare di Corea – a Nord)
[con capitale Pyongyang, nell'orbita sovietica.]
- Presidente
Kim Il Sung
(1948 set - 1972)
[segretario del Partito dei lavoratori (partito unico)]
1970
-
DAE HAN
(Repubblica di Corea – a Sud)
[con capitale Seoul (sotto l'egida statunitense)]
- Presidente
gen. Park Chung Hee
(1963 ott - 1979)
[Partito democratico-repubblicano]
1970
accentua la dipendenza del paese dagli Stati Uniti, esasperando le tensioni interne;

a


1970
Pakistan
(repubblica islamica a prevalenza musulmana)
- Capo del governo e capo dello stato
gen. Ayub Khan
(1958 - 1969)
gen. Yahja Khan
(1969 mar - dic 1970)
[destra militare]
- Pakistan occidentale: il Partito popolare diventa più consistente del Partito repubblicano;
- Pakistan orientale: Fronte unito e la Lega Awami (espressione dell'autonomia bengali);
1970
Dicembre
alle prime elezioni generali tenutesi nella storia del paese vince la Lega Awami; le reazioni sono immediate: Yahja Khan rimanda sine die, d'accordo con Z. Ali Bhutto (Partito popolare) l'apertura del parlamento e alle violente reazioni orientali viene risposto con l'intervento immediato dell'esercito;
la decisione si rivela disastrosa e provoca l'insurrezione del Pakistan orientale;

a


1970
Unione Indiana
(repubblica federale a prevalenza indù)
- Primo ministro
Indira Ghandi
(1966 - 1977)
[Partito del Congresso]
dal 1950, staccatosi dalla metropoli, il paese si è dato una costituzione repubblicana e federale a regime parlamentare;
lingua ufficiale: hindi;
dal 1969 il Partito del Congresso è diviso in due tronconi:
- Vecchio Congresso, capeggiato dall'ex vice primo ministro M. Desai;
- Nuovo congresso, capeggiato da Indira Ghandi che, riconfermata in carica con il sostegno delle sinistre, sopprime gli ultimi privilegi aristocratici.
1970
-

a



1970
Cambogia
1970
la CIA dà l'apporto finanziario, organizzativo e propagandistico nel colpo di stato in Cambogia contro il principe Norodom Sihanouk;

Marzo
18
, contrario all'intervento americano e solidale con il movimento vietcong, il principe Sihanouk, capo del governo e del partito Sangkum Reastr Niyum (Comunità socialista popolare) dal 1955, viene rovesciato da un complotto militare diretto dal maresciallo Lon Nol, seguito poco dopo dall'invasione della Cambogia da parte di truppe sudvietnamite appoggiate dall'aviazione statunitense;
attorno a Sihanouk, esule a Pechino, si costituisce nello stesso mese il FUNK (Front Uni National de Kampuchea), movimento di liberazione nazionale, dotato di proprie forze guerrigliere operanti in Cambogia (khmer rossi

Maggio
il FUNK si dota pure di un GRUNK (governo provvisorio);
nonostante il tentativo di proclamare la "Repubblica dei khmer" (mettendo, seppure formalmente, a capo dello Stato Cheng Heng) il regime di Lon Nol si dimostra incapace di dominare la situazione affidandosi a metodi autoritari e spietatamente repressivi che spingono sempre più la popolazione a simpatizzare per i khmer rossi;


a


1970
Guerra del Vietnam
[Contingente USA nel Vietnam:
- 1965, 125.000 uomini;
- 1967, 400.000 uomini.]
1970
la guerra coinvolge anche la Cambogia e il Laos; per allentare la situazione interna agli Stati Uniti, si tenta di "vietnamizzare" la guerra, cioè di far subentrare alle forze statunitensi l'esercito sudvietnamita;

1970
Repubblica Democratica del Vietnam
(dal 2 settembre 1945)
[dal 1962, a Saigon si è insediato un comando militare nordamericano.]
- Presidente
Ngo Dinh Diem
(1963 nov - ?)
1970
-

a

 



1970
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901 - 1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;
[dal 1.1.1946 ha rinunciato alle proprie prerogative divine pur di salvare l'istituto monarchico.]



[Nuova costituzione dal 1° gennaio 1946;
a ricostruzione ormai conclusa, continua (dal 1948) a governare il Partito conservatore al quale si oppongono:
- socialisti (uniti dal 1955 al 1959) che costituiscono lo schieramento egemone dell'opposizione;
- comunisti, con modestissime fortune elettorali;
- buddhisti del komei-to.]
- Primo ministro
Sato
(1964 - 1972)

1970
il paese sta entrando tra le massime potenze mondiali alle spalle soltanto di Stati Uniti e URSS;

a


1970

Filippine

-
-
l' "Esercito popolare di liberazione" (Huk), duramente represso dalle truppe governative e ridotto a poche sacche di resistenza durante gli anni Cinquanta, riorganizzatosi agli inizi degli anni Sessanta, riprende una forte attività di guerriglia che crea non poche difficoltà al regime di Marcos.
1970
-

a


1970

Indonesia

-
-
1970
la CIA dà l'apporto finanziario, organizzativo e propagandistico nel colpo di stato in Indonesia contro Soekarno;

a





1970
["provincia" spagnola dal 1958, comprende l'ex colonia Rio de Oro e la regione di Saguia el Hamra, meno la zona di Tarfaya ridata al Marocco; ]
-
-
1970
-


1970
MAROCCO
[[indipendente dal 1956, con l'eccezione delle plazas di Ceuta e Melilla, di Ifni e del cosiddetto Sahara spagnolo, ma compresa anche la città di Tangeri.]
Hasan o Hassan II
-

(Rabat 1929 - 1999)
figlio di Maometto V [Sidi Muhammad Ibn Yusuf];
1960, nominato dal padre, diventa capo delle forze armate e vice presidente del consiglio;
1961-99, re del Marocco;
in successione al padre;
nel 1962 applica la costituzione parlamentare e una riforma agraria;
nel 1963 è coinvolto nella crisi interna del partito Istiqlal (scissione della destra filomonarchica a lui legata);
nel 1965, implicato nell' "affare Ben Barka" tenta di consolidare l'autorità monarchica appoggiandosi dapprima agli ambienti militari; scioglie il parlamento;

dal 1965 il parlamento è sciolto;

1970
-


1970
Repubblica d'Algeria
[indipendente dal 1° luglio 1962]
- Presidente della repubblica
col. H. Boumedienne
(1965 - ?)
- Primo ministro
-
 
1970
il presidente della repubblica continua nella linea socialista e neutralista; rilancia ora la riforma agraria (esproprio e ridistribuzione delle terre) e nazionalizza l'industria petrolifera;

1970
[indipendente dal marzo 1956, repubblica dal 1957]
- Presidente della repubblica
H. Bourghiba
(1957 - 1987)
[del Neo-Destur]
1970
Marzo
processo e condanna di A. ben Salah;


1970
Repubblica Araba Libica
(12 settembre 1969)
- Dittatore militare
col. Muammar el-Gheddafi
(1969 - 2011)

1970
il governo abolisce le basi militari concesse dopo la guerra a Gran Bretagna e Stati Uniti;

Luglio
21, Muammar el-Gheddafi decide la confisca di tutti i beni degli italiani, ai quali viene anche vietata qualsiasi attività industriale e commerciale. Inizia l'esodo degli italiani.




1970
Egitto
[repubblica dal 18 giugno 1953]
[1958-61, ha fatto parte della RAU (Repubblica Araba Unita)]
- Presidente
Giamal Abdel Nasser
(1961 - † 1970)
Anwar el Sadat
(1970 ott - 1980)
-
-

1970
Gennaio
22
, viaggio di G.A. Nasser a Mosca;

Febbraio
si intensifica il programma di aiuti sovietici al Cairo;

Nella "guerra d'attrito" (1969-70) con Israele gli egiziani si aggiudicano numerosi successi , che sollevano il morale del paese, ma Israele gliela fa pagare molto cara, bombardando le città egiziane sul "Canale di Suez" e attuando raid nell'entroterra.
G.A. Nasser chiede all'Unione Sovietica di prestargli soccorso, sicché il numero dei consiglieri sovietici in Egitto sale da circa 3000 a 10.000.

Ma G.A. Nasser non ha ancora abbandonato la speranza nel rggiungimento di una soluzione politica del conflitto arabo-israeliano grazie alle pressioni delle Nazioni Unite affinché Israele si ritiri dai territori occupati.

Maggio
, G.A. Nasser rivolge quel che definisce un «appello finale» al presidente Nixon affinché rifiuti a Israele il suo appoggio sino a quando continuerà a occupare le terre arabe;

Luglio
23, G.A. Nasser annuncia l'accettazione egiziana del "Piano Rogers", presentato dal Segretario di stato americano William Rogers, e basato sulla "risoluzione 242" delle Nazioni Unite;

Agosto
7, il "Piano Rogers" porta a una tregua nella zona del "Canale di Suez";

Settembre
28/29
, il Cairo, stroncato da un infarto muore il presidente G.A. Nasser;

Con il concludersi dell' "era Nasser" si assiste a un ulteriore spostamento di potere e influenza verso gli stati produttori di petrolio del Medio Oriente. Nel contempo Israele, che aveva subito un periodo di crisi economica e incertezza prima della guerra dei sei giorni, acquisisce rinnovata fiducia, essendo la forza militare indiscutibilmente dominante della regione.
Viceversa gli arabi palestinesi, le cui sofferenze e la cui oppressione sono aumentate, iniziano ad affermare la propria identità nazionale.
Si assiste a un forte declino dell'influenza sovietica in Medio Oriente, e ad un certo miglioramento delle relazioni tra Stati Uniti e gran parte dei regimi arabi, sebbene tali relazioni siano sempre minacciate dall'appoggio costante degli Stati Uniti a Israele.
La Gran Bretagna, già dalla fine degli anni Sessanta, si è ritirata dal Golfo e dall'Arabia meridionale, e il dominio di tipo imperiale britannico in Medio Oriente è finalmente terminato.

Ottobre
16, gli succede Anwar el Sadat che entra subito in urto con la sinistra nasseriana;
egli abbandona di fatto la rivendicazione alla leadership araba, avviando il proprio mandato con una pace separata con Israele;
suo obiettivo è di assicurarsi l'alleanza militare della Siria e l'alleanza diplomatica e finanziaria dell'Arabia saudita;

 



1970
[indipendente dal 1° gennaio 1956;
- aderisce alla Lega araba - ]
- Presidente della repubblica
col. G.M. Nimeiry
(1969 - ?)
1970
il paese vive un difficile processo di assestamento;
nello sfondo c'è la guerriglia secessionistica delle popolazioni del sud del paese (Sudan African National Union, Southern Front, Anaya-Nya);
si apre una complessa fase di stabilizzazione, nel quadro di un regime fortemente autoritario, con l'ascesa al potere del colonnello G.M. Nimeiry; an African National Union, Southern Front, Anaya-Nya);


1970
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896;
provincia d'oltremare portoghese dal 1951, strettamente integrata alla metropoli;
nel 1969 il PAIGC (Partito africano per l'indipendenza della Guinea-Bissau e del Capo Verde o African Partido Africano para a Independencia de Guiné e Cabo Verde), diretto da A. Cabral, ha ottenuto il riconoscimento dell'OUA (Organizzazione dell'Unità Africana).]
- Governatore
1970
-


1970
[indipendente dal 29 novembre 1960, sotto la direzione del Partito del popolo mauritano (ex Partito del raggruppamento mauritano di Ould Daddah) che ha assunto la funzione di "guida del paese" ma non riesce ad eliminare i contrasti interni tra mauri e negri;
dal 1966 ha adottato l'arabo come lingua ufficiale e, dal 1968 aderisce all'Organizzazione degli stati rivieraschi del Senegal.]
   
1970
-

1970
[indipendente dall'agosto 1960 e promotore dal 1961 del progetto di Unione della Senegambia; costituzione presidenziale dal 1963; scioglimento dell'opposizione in favore del partito unico UPS (Union Progressiste Sénégalaise) dal 1964; associata dall'aprile 1967 con la Gambia, è entrata nel 1968 a far parte dell'Organizzazione degli stati rivieraschi del Senegal.]
- Presidente della repubblica
Léopold Sédar Senghor
(1960 ago - 1980)
- Primo ministro
-
Abdou Diouf
(1970 - ?)
1970
Febbraio
in seguito ai moti di piazza del 1968, viene trasferita la carica di primo ministro ad Abdou Diouf;

Il movimento sindacalista senegalese è diviso tra:
- CNTS ("socialismo africano"),
- UNTS ("socialismo scientifico").

1970
[l'ex Sudan francese è indipendente con la nuova denominazione dal settembre 1960; continua dal 1968 l'Organizzazione degli stati rivieraschi del Senegal, con la Guinea, il Senegal e la Mauritania.]
- Presidente
ten. Moussa Traoré
(1969 set - ?)
[Comitato di liberazione nazionale dell'esercito]
[dopo il colpo di stato militare del 1968]

1970
Ottobre
viene sciolta l'opposizione sindacale;


1970
[indipendente dall'agosto 1960]
- Dittatore
ten.col. Sangoulé Lamizana
(1966 gen - ?)
-
[dopo il colpo si stato militare del gennaio 1966]

1970
Giugno
14
, viene approvata una nuova costituzione;

Dicembre
20
, le elezioni vedono la vittoria dell'Union démocratique voltaïque (37 seggi su 57), espressione dell'oligarchia dominante di tendenza filofrancese;


1970
[indipendente dal 3 agosto 1960]
- Presidente
Hamani Diori
(1960 - 1974)
[Parti progressiste nigérien]
[il Parti progressiste nigérien è divenuto partito unico dopo la messa al bando della formazione d'estrema sinistra "Sawaba" (Libertà)]
1970
Dicembre
3
, fallisce un tentativo di colpo di stato per rovesciare il presidente Diori;

1970
[indipendente dal settembre 1958]
- Presidente
Sékou Touré
(1958 - ?)
[leader del PDG (Parti dèmocratique de Guinée)]
1970
privata d'ogni appoggio tecnico-finanziario da parte della Francia e degli Stati Uniti, si accosta all'URSS e al blocco orientale, assumendo una direzione interna di tipo socialista;
dopo aver patrocinato l'OUA (Organizzazione dell'unità africana), abbraccia risolutamente la causa della lotta anticolonialista e antimperialista, dando asilo e sostegno ai principali movimenti di liberazione africani, fra i quali quello della Guinea portoghese (PAIGC);

1970
[dall'agosto 1958 è indipendente,
dal 1960 fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane, dal 1962 è una repubblica presidenziale e dal 1963 è associata al MEC;
dal 1966, nel Ciad settentrionale, opera dal 1966 il FROLINAT (Front de Libération National du Tchad), movimento di guerriglia antifrancese delle tribù nomadi musulmane.]
- Presidente
François Tombalbaye
(1962 apr - 1975)
[Partito progressista del Ciad]
[il presidente François Tombalbaye muta il suo nome in N'Garta (vero capo)]
1970
guerra del Ciad: truppe francesi prendono parte alla repressione della guerriglia (già operante nel 1966-67) condotta nel Ciad settentrionale dal Frolinat, movimento delle tribù nomadi musulmane;

Il FROLINAT presenta un programma anti-imperialista, antisionista e di unità nazionale, con una politica estera di "neutralità positiva".
François Tombalbaye dichiara che Abba Siddick è un "bandito".
È provato l'impiego di bombe al napalm da parte dei francesi contro la popolazione in rivolta.
Nonostante la proclamazione dlel'indipendenza, Fort Lamy è ancora sotto il controllo francese.

Ottobre
24
, nel corso di una speddizione punitiva contro il FROLINAT, le truppe francesi massacrano gli abitanti del villaggio di Golan;



1970
[indipendente dall'ottobre 1961]
- Presidente
F. Houphouët-Boigny
(1961 - ?)
[RDA]
[RDA (Rassemblement Démocratique Africain)]
1970
il regime di F. Houphouët-Boigny conduce all'interno una politica di accentramento autoritario mentre in politica estera si allinea con i regimi moderati dell'Africa ed apre il paese agli investimenti occidentali;


1970
[indipendente dal 1° agosto 1960 ma resta fortemente instabile.]
- Presidente
Kouandete
(1967 dic - ?)
- Capo dello stato
col. Alley
(1967 dic - ?)
- Primo Ministro
-
1970
colpo di stato militare;




1970
[indipendente da aprile 1960, come dominion del Commonwealth britannico, ma sempre dominata dal Sierra Leone People's Party, partito filobritannico di Albert Margai.]
- Capo di stato
Siaka Stevens
(1968 apr - ?)
[All Congress Party (Congresso del Popolo)]
- Primo ministro
-
1970
dopo il colpo di stato militare del 1968, il potere è passato al All Congress Party (Congresso del Popolo) del premier Siaka Stevens il quale s'impegna a trasformare il paese in repubblica conducendo una dura epurazione contro le forze oligarchiche culminate ora in esecuzioni di esponenti del passato regime;

1970
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847;
con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono, dalla fine della prima guerra mondiale è diventata una dipendenza economica degli Stati Uniti che si sono assicurati importanti concessioni per lo sfruttamento delle piantagioni di caucciù attraverso la società Firestone;
il paese mira ora a diventare uno dei maggiori "paradisi fiscali" del mondo fornendo la propria "bandiera ombra" alle flotte mercantili private di ogni nazionalità.]
-
-
True Whig Party
[partito di governo, domina la scena politica liberiana da oltre un secolo.]
1970
-







1970
[I repubblica dal luglio 1960; dittatura dal 1966; II repubblica dall'agosto 1969.]
- Dittatore
gen. Ankrah
(1966 feb - ?)
1970
-

1970
[già indipendente dall'aprile 1960, è in vigore dal 1963 una costituzione che ha fatto del paese una repubblica presidenziale in cui il potere legislativo è affidato ad un'assemblea nazionale eletta a suffragio universale.]
- Dittatore
ten. col. Eyadéma
(1967 apr - ?)
[dopo il colpo di stato militare nel 1967, ha rovesciato il governo, sospeso la costituzione e sciolta l'assemblea nazionale; tutti i partiti sono stati soppressi.]

1970
al posto dei partiti viene ora costituito il Rassemblement du Peuple Togolais, unico partito legalmente riconosciuto;




1970
[indipendente dal 1° ottobre 1960, l'ex Federazione della Nigeria ha assunto la forma definitiva di repubblica il 1° ottobre 1963, ma nel settembre 1966 il col. Gowon ha restaurato la Federazione da cui il 27 maggio 1967 il governatore degli stati orientali, col. Ojukwe, ha proclamato la secessione del territorio ibo fondando la Repubblica del Biafra.]
- Presidente
col./gen. Gowon
(1966 lug - ago 1975)
- Primo ministro
-
1970
Gennaio
con l'aiuto di armi sovietiche, la Nigeria riesce a sventare il complotto secessionista del Biafra. L'esercito di Ojukwe è costretto a cedere e viene integrato in quello nigeriano senza rappresaglie.
Ojukwe fugge nella Costa d'Avorio.
Con la resa dei secessionisti e l'impegno, da parte del governo federale, di ristabilire l'amministrazione civile entro il 1976, si conclude il conflitto.
La falsa leggenda del "genocidio" inventata dalla "sinistra" liberale europea viene smentita dai giornalisti che visitano la zona dopo la guerra.
1970
[dal 27 maggio 1967 il governatore degli stati orientali, col. Ojukwe ha proclamato la secessione del territorio ibo dalla Federazione della Nigeria restaurata dal col. Gowon nel 1966.]
- Presidente
col. Ojukwe
(1967 mag - ?)
- Primo ministro
-
1970
-



1970
[indipendente dal 1° gennaio 1960, comprende anche la parte meridionale dell'ex Camerun britannico (quella settentrionale è stata integrata alla Nigeria).]
- Presidente
Ahmadou Ahidjo
(1960 - ?)
1970
il presidente impone al paese un regime autoritario suscitando l'opposizione armata dell'UPC (Union des populations du Cameroun), già alla testa della lotta per l'indipendenza nel decennio 1948-58 ed ora oggetto di pesanti repressioni;
esecuzioni sommarie di militanti dell'UPC;

1970
[indipendente dall'ottobre 1968]
- Presidente
F. Macías Nguema
(1968 ott - ?)
1970
il presidente stabilisce un regime duramente repressivo e autoritario all'interno;
deve fronteggiare sia il separatismo dell'isola di Fernando Póo, sia le mire annessionistiche degli stati confinanti, Camerun e Gabon, sulla parte continentale del paese;

1970
[repubblica indipendente nell'ambito della Communauté française dal 1958, fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane e dal 1963 aderisce al MEC e dal 1965 è membro dell'OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia).]
- Dittatore
gen. J.B. Bokassa
(1966 - 1979)
[autoproclamatosi dopo il colpo di stato militare, ha abolito il parlamento, le elezioni e la costituzione, assumendo il comando delle forze armate e il controllo personale dei principali ministeri e instaurando un regime di corruzione e di terrore.]

1970
-




1970
[indipendente dall'agosto 1960]
[l'Unione economico tecnico-doganale con la Repubblica Centrafricana, il Ciad e il Congo Brazzaville, è stata integrata dal 1961 negli accordi costitutivi dell'UAM (Unione africana e malgascia) diventata nel 1965 OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia).]
- Presidente della repubblica
Albert-Bernard Bongo
(1967 - ?)
[Partito democratico gabonese]
[partito unico]

1970
-










1970
[stato indipendente dal 15 agosto 1960]
- Presidente
gen. Marien Ngouabi
(1969 dic - ?)

1970
Gennaio
il presidente proclama la repubblica popolare sulla base del partito unico, il Partito congolese del lavoro; deve tuttavia far fronte a una serie di tentativi insurrezionali di formazioni di estrema sinistra il cui principale leader è A. Diawara;






1970
[stato indipendente dal 1960; dal 1965 vige il regime dittatoriale del gen. Mobutu che ha ottenuto l'appoggio delle maggiori potenze occidentali; una forma di presidenzialismo autoritario legittimata dal 1967 da una nuova costituzione.]
- Presidente e Primo ministro
gen. Mobutu
(1966 ott - 27 ott 1971)
[Movimento Popolare Rivoluzionario]
[partito unico]

1970
-



Katanga [regione sudorientale]
1970
il separatismo della regione continua a presentarsi vivo;


1970
[protettorato britannico dal 1894, formalmente diviso in quattro regni federati, dal 1955 con uno statuto di parziale autonomia, il paese raggiunge nel 1962 la completa indipendenza nell'ambito del Commonwealth.]
- Presidente
M. Obote
(1966 feb - 1971)
- Primo ministro
-
1970
-

1970
[dal 1962 indipendente nell'ambito del Commonwealth e repubblica dal 1964;
dal 1967, assieme all'Uganda e alla Tanzania il paese ha dato vita all'EAC (East African Community) organizzazione economica regionale.]
- Presidente
Jomo Kenyatta [di etnia kikuyu]
(1964 - 1978)
[KANU]
- vicepresidente
Daniel Arap Moi [di etnia kalenjin]
(1967 - 1978)
[KANU]
- Ministro degli Interni
-
KANU (Kenya African National Union), partito unico.
1970
dopo la rottura con la Cina Popolare e l'Unione Sovietica (1967-68) per avvicinarsi al blocco occidentale, e lo sciolgimento della KPU (Kenya Peoples Union) di Oginga Odinga nel 1969, è in atto un processo di accentramento politico e amministrativo nel potere personale del presidente;


1970
Repubblica del Ruanda
[capitale Kigali]
[indipendente dal 1° Luglio 1962.]
- Presidente della repubblica e Primo ministro
Gregoire Kaybanda
(1962 set - 1973)
[Parmehutu (Partito repubblicano)]
1970
-

1970
[indipendente dal 1° luglio 1962 e repubblica dal 1966, è sotto la direzione del partito unico (vatussi) UPRONA (Unità e progresso nazionale).]
- Primo ministro
?
(? - ?)
1970
-


1970
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio secondogenito del principe Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;
nel 1952 ottiene dalle potenze la federazione all'Etiopia dell'Eritrea;
nel 1955 ha emanato una nuova costituzione introducendo il suffragio universale;
nel dicembre 1960 un colpo di stato promosso da un gruppo di ufficiali della guardia e di intellettuali viene subito represso nel sangue;

[nel 1966 la prima costituzione del 1931 è stata emendata con un aumento dei poteri del governo e del parlamento.]
1970
L'ALEMAKEF (Unione degli Studenti Etiopi d'Oltremare) che annovera duemila studenti all'estero, pubblica «Sfida», «Tegilatchin» e, in amarico, «Taket». L'Unione ha un programma anti-imperialista e antifeudale: organizza rivolte contadine, scioperi dei lavoratori e vuole un'Etiopia unica e unita, nonché la concessione di autonomia alle regioni. Si oppone alla secessione eritrea in cui vede una manovra imperialsta.

Gennaio
6
, a Parigi studenti etiopi dimostrano contro Hailé Selassié. Dimostrazioni analoghe si registrano negli Stati Uniti e a Mosca.
ERITREA [annessa come provincia dal novembre 1962]
[è incorporata nell'impero etiope (previa sostituzione del governo autonomo locale con una "amministrazione eritrea" completamente soggetta ad Addis Abeba), mentre continua la guerriglia indipendentistica condotta dal ELF (Eritrean Liberation Front) ]
- Amministratore
?
(1962 nov - ?)

1970
-


1970
[1961, stato indipendente dal 1° luglio 1960]
- Presidente del consiglio rivoluzionario
gen. Mohammed Siad Barre
(1969 ott - 1976)
1970
sotto la direzione militare, aperta a posizioni socialiste, viene dato grande impulso all'africanizzazione dei quadri, alla riforma agraria e alla sedentarizzazione delle popolazioni seminomadi dell'interno, alla generalizzazione dell'istruzione primaria, infine alla creazione di una lingua letteraria somala destinata a sostituire il trilinguismo ufficiale (arabo, inglese e italiano);
in politica estera, nel quadro dell'alleanza con il blocco sovietico, riappare il disegno della Grande Somalia;


1970
[territorio d'oltremare dal 1946 e dotato di autonomia interna dal 1957, l'ex Somalia Francese ha mutato il nome con un referendum nel 1967;
pur tuttavia fra gli afar, favorevoli al legame con la Francia e da questa appoggiati, e gli issa (somali) propensi ad un'unione con la Somalia si crea una pericolosa tensione;
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo.]
- Presidente
-
1970
-


1970
[repubblica federale nata dall'unione tra Tanganica e Zanzibar il 25 aprile 1964.]
- Presidente
J. Nyerere
(1964 - 1985)
[TANU (Tanganyka African National Union)]
- vicepresidente
A.A. Karume
(1964 - 1972)
[Afro Shirazy (di Zanzibar)]
1970
con la Carta di Arusha del 1967 la repubblica si è data un indirizzo socialista basato, in politica interna, sull'autogestione in campo agricolo e orientato, in politica internazionale, in senso antimperialista e neutralista;

Giugno
8
, Tanzania, ha inizio il primo processo per tradimento contro:
. Bibi Titi Mohamed, fondatrice, con altri della TANU,
. Michael Kamaliza, ex ministro del Lavoro,
. Grey Matakka, ex direttore dell'organo della TANU «The Nationalist»,
. col. W. Chaca, rappresentante della Tanzania a Pechino.

1970
Angola
[territorio d'oltremare portoghese dal 1955]
dall'agosto del 1963 la Conferenza dei Ministri dell'OUA (Organizzazione dell'Unità Africana) ha riconosciuto un "Governo Rivoluzionario dell'Angola" in esilio con a capo Holden Roberto leader del FLNA (Frente Nacional de Libertação de Angola) appoggiato dallo Zaire e in antagonismo con:
- MPLA (Movimento Popular de Libertaçao de Angola) di Mario de Andrade e Agostinho Neto;
- UNITA (União Nacional para a Independencia Total de Angola), di ispirazione moderata, di Jonas Savimbi.
Nel 1968 il riconoscimento al "Governo Rivoluzionario dell'Angola" in esilio, con a capo Holden Roberto leader del FLNA, viene revocato dall'OUA a favore del MPLA.
- Governatore
?
(? - ?)
1970
-


1970
[l'ex Rhodesia del Nord è diventata indipendente dal 24 ottobre 1964 prendendo il nuovo nome.]
- Primo ministro
K.D. Kaunda
(1964 - ?)
[UNIP]
il partito UNIP ha ora introdotto il concetto di "umanesimo zambiano", un tipo di socialismo africano;
1970
il vicinato con la Rhodesia razzista condiziona però l'economia zambiana;


1970
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa nel 1893 e quello di Nyasaland nel 1907, è diventata indipendente dal 6 luglio 1964 assumendo questo nuovo nome, e repubblica dal 1966.]
- Presidente
Hastings Kamuzu Banda
(1966 - ?)
[Malawi Congress Party]
- Primo ministro
Hastings Kamuzu Banda
(1964 - ?)
[Malawi Congress Party]
Malawi Congress Party (ex NAC - Nyasaland African Congress), partito unico.
1970
il presidente ha instaurato un regime fortemente autoritario;



1970
[dal 1965 il paese ha proclamato unilateralmente l'indipendenza ed è uscito dal Commonwealth. ]
- Primo ministro
Jan Smith
(? - ?)

1970
Marzo
2, il consolidamento del governo secessionista viene ora perfezionato con la proclamazione della Repubblica di Rhodesia;
mentre continua la repressione razziale con l'istituzionalizzazione dell'apartheid, alle rappresentanze nazionaliste dell'elemento africano, costituite in origine in modo quasi esclusivo dal moderato nuovo-ANC (African National Congress) di A. Muzorewa, si aggiungono via via sempre più consistenti forze africane riunite nei movimenti guerriglieri della ZANU (Zimbabwe African National Union) di R. Mugabe e della ZAPU (Zimbabwe African People's Union) di J. Nkomo;
il malcontento dei nazionalisti si incanala verso forme di lotta violenta;

(1966-70) - Le numerose infiltrazioni di guerriglieri della ZAPU e della ZANU dai campi nello Zambia sono risultate troppo spesso inadeguatamente preparate e sono state quindi rintuzzate con successo dalle organizzazioni antiterrorismo rhodesiana e sudafricana.


1970
Mozambico
[provincia d'oltremare del Portogallo dal 1951;
dal 1964 il FRELIMO (Frente de Libertaçao de Moçambique) fronte unitario di liberazione, fondato dal leader Eduardo Mondlane, è passato alla lotta armata.
Nel 1965, J.C. Gwambe, stretto collaboratore di Eduardo Mondlane, ha fondato a Nairobi il COREMO (Comité revolucionario de Moçambique), fautore di un programma più oltranzista rispetto a quello del FRELIMO tacciato di eccessiva moderazione e tatticismo;
dal 1969 il FRELIMO è guidato da Samora Machel.]
-  
1970
sconfitta dell'operazione "Nodo gordiano" lanciata nella zona nord dello Zambesi dal gen. portoghese Kaulza de Arriaga;


1970
[indipendente dal 26 giugno 1960]
- Presidente
?
(? - ?)

1970
mantiene buoni rapporti con la ex metropoli e con i paesi francofoni di orientamenteo politico moderato, cui si integra, dal punto di vista doganale entrando nell'OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia);
la vita politica interna è dominata da una coalizione di partiti conservatori (Cartel des Republicains) facenti capo al PSD (Partito socialdemocratico del Madagascar e delle Comore) del presidente Ph. Tsiranana (che opera dal 1956) favorevole a una stretta collaborazione col Sudafrica e col Mozambico portoghese;



1970
Namibia
[l'Onu adotta questo nuovo nome per il territorio dell'ex Africa del Sud-Ovest dal 1918 in pratica, ma con decisioni unilaterali, annesso dal Sudafrica.]
-
1970
-




1970
[repubblica indipendente dal 1965, membro del Commonwealth, con capitale Gaborone;
s'intende sempre la regione a nord del fiume Malopo mentre la parte meridionale (British Bechuanaland) è colonia, dal 1895 annessa alla Colonia del Capo.]
-
1970
-



1970
[(ex Basutoland) divenuto indipendente nel 1966 all'interno del Commonwealth Britannico.]
- Presidente
?
(?-?)
1970
-



1970
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931).]
- Primo ministro
B.J. Vorster
(1966 - 1978)
[nazionalista]
dal 1966 l'Onu ha disposto il ritiro del Sudafrica dall'Africa del Sud-Ovest;
ancora scarsa l'incidenza delle forze progressiste bianche (United Party, Progressive Party, sostenuto dal finanziere Oppenheimer, National United Party);
sono in vigore: Mixed Marriages Act, Immorality Act, Suppression of Comunism Act, Group Areas Act, le leggi di polizia e quelle sulle riunioni sovversive, il Sabotage Bill e una serie di disposizioni che costringono alla clandestinità le organizzazioni politiche africane;
il primo ministro sostiene la secessione razzista della Rhodesia e appoggia l'azione del governo fascista di Lisbona in Angola e Mozambico;

1970
Città del Capo, l'operaio S.A. Jayiya (1907 ca-Città del Capo 1970), muore in povertà in povertà senza aver mai abbandonato il lavoro. Durante le sue esequie, che assumono un significato politico, orazioni funebri vengono pronunciate, tra gli altri, da:
. B.M. Kies,
. rev. Mahabane,
. Jabavu,
. Sonny Abdurahman (figlio del vecchio Abdurahman e suo erede nell'APO (African Peoples Organisation), † a 62 anni nel 1962),
. Richard Dudley (laureato in Scienze all'Università di Città del Capo, docente, nato intorno al 1921),
. rev. V. Wessels (ministro moravo, docente, † 1976).

L'imperialismo ha investito in Africa circa 100 miliardi di dollari (secondo i cambi del 1977) e trasferito il valore in surplus (circa 25 miliardi di beni "visibili") anzitutto nell'Europa occidentale e secondariamente in America, Canada, Israele, Asia, Australia e Giappone.
Le importazioni del Sudafrica dalle potenze europee, per lo più dalla CEE, assommano a 2,5 miliardi di dollari mentre le esportazioni negli stessi paesi assommano a 1,5 miliardi, oro escluso (valori del 1970).

Maggio
il primo ministro sudafricano B.J. Vorster , accompagnato dalla moglie, si reca in "visita personale" da Hastings Kamuzu Banda, presidente del Malawi;




 




1970
LEGA ARABA
Il 22 marzo 1945 è nata al Cairo questa lega fondata da Egitto, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Arabia Saudita e Yemen;
1953, Libia
1956, Sudan
1958, Tunisia e Marocco
1961, Kuwait
1962, Algeria.
Fa parte anche l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), presieduta da Yasir Arafat.
1970
-

PETROLIO

Nel 1970 il Medio Oriente produce metà del petrolio del mondo non comunista.




1970

[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".
Il solco tra paese reale e paese legale si è approfondito, dopo la guerra arabo-israeliana, con l'afflusso in Libano di profughi e guerriglieri palestinesi, esponendo ora il paese alla minaccia di ritorsioni da parte di Israele ma soprattutto ad una rottura dei già precari equilibri interni.]

- Presidente
Charles Hélou
(1964 - 1970)
[conservatore]
Suleiman Franjieh
(1970 - 1976)
1970
per i motivi su esposti la preoccupazione dominante di Suleiman Franjieh, successore alla presidenza della repubblica, è quella di sbarazzarsi della presenza palestinese;




1970

[dall'aprile 1946 il paese ha conseguito la piena indipendenza; da febbraio 1958 federazione della Siria e dell'Egitto nella Repubblica Araba Unita (RAU).
La guerra arabo-israeliana le è costata la perdita delle alture del Golan.]

- Presidente
gen. Nur al-Din al Atasi
(1966 - 1970)
[neobaathista radicale]
gen. Hafez el-Assad
(1970 - 1979)
[partito Baath, ala progressista moderata]
[imprime alla politica siriana un indirizzo marcatamente dirigistico e filosovietico.]
1970
colpo di stato del gen. Hafez el-Assad, esponente dell'ala progressista moderata del partito Baath, il quale attua una cauta liberalizzazione economica pur nel quadro di una stretta collaborazione con l'URSS e di un regime fortemente autoritario.
[Hafez el-Assad (classe 1930) proviene dalla minoranza alawita siriana, la setta subsciita dell'Islam tradizionalmente costituita dal sottoproletariato siriano, ma rappresentata in modo sproporzionato nell'esercito.
Egli ha fatto rapidamente carriera nell'aviazione e nel partito Ba'at, nell'ambito del quale apparteneva all'ala radicale, in contrasto con gli elementi più moderati, quali il veterano leader ba'atista Salah Bitar, che è a favore di una conciliazione con la classe media siriana.
Quando nel 1966 i radicali, i neo-bahtisti, hanno eliminato i propri oppositori con un colpo di stato, egli è diventato ministro della difesa. Salah Bitar e Michel 'Aflaq si sono recati in esilio.
Il nuovo regime è sopravvissuto con difficoltà alla catastrofe palestinese del 1967.]
Egli fa ora le prime mosse per imporre l'autorità dell'ala militare e assicurarsi l'appoggio delle forze armate siriane.

1970
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba"; dal 1949, dopo l'annessione della Palestina orientale (Cisgiordania) [40.000 kmq di superficie con poco meno di 1 Mne di abitanti], il Regno hashemita del Giordano viene comunemente chiamato Giordania.]
Hussein
(? - ?)
figlio di Talal;
1952-?, re del Regno hashemita del Giordano;

- Primo ministro
?
(?-?)
Wasfi Tel
(1970 - 1971)

1970
Febbraio
scontri tra palestinesi e l'esercito regolare;

Giugno
19, "II Piano Rogers" in tre punti:
1 - "cessate il fuoco" di 90 giorni;
2 - impegno a rispettare la risoluzione dell'ONU del 1967;
3 - negoziati con la mediazione dell'ONU;

Luglio
23
, il "II Piano Rogers" è accettato da G.A. Nasser previa consultazione con Mosca;
31, il "II Piano Rogers" è accettato da Israele,
e contestato da Algeria, Siria, Iraq e OLP;

Settembre
17
, il dirottamento, da parte dell'ala sinistra del FPLP, di tre aerei occidentali su una pista isolata nella Giordania orientale, è la scintlla che provoca la guerra civile;
scoppiano diffusi combattimenti tra unità dell'esercito e guerriglia;
re Hussein scaccia tutti i gruppi terroristici dal suo paese, massacrandone un certo numero per ottenere lo scopo;
la tensione tra re Hussein, che ha accettato il "II Piano Rogers" e la resistenza palestinese sfocia in sanguinosi incidenti ad Amman e in un'offensiva dell'esercito giordano contro i guerriglieri;
27, per la mediazione dell'URSS e di G.A. Nasser, re Hussein e Y. 'Arafat raggiungono una tregua basata su 14 punti che stabilisce un ritorno al governo civile;
sebbene la guerriglia abbia mantenuto alcuni avamposti nella Giordania settentrionale e in alcuni quartieri di Amman, è stata notevolmente indebolita dai combattimenti.

Il re nomina primo ministro uno dei suoi più intimi collaboratori, Wasfi Tel, che adotta un atteggiamento intransigente verso la guerriglia.
Il peso dell'esercito giordano viene gradualmente impiegato per cacciare la guerriglia dal paese.


Il mediatore dell'ONU, Jarring, inizia le consultazioni a New York che falliscono per la violazione del "cessate il fuoco".



1970
Gerusalemme, "internazionalizzata" dall'ONU, è divisa in due settori: la città vecchia (assegnata alla Giordania) e la città nuova (assegnata a Israele);

guerra dei sei giorni (1967): ha consegnato di fatto l'intera Palestina storica a Israele, portando il numero dei profughi palestinesi intorno ai 2 milioni e mezzo; 
continua quindi la guerriglia palestinese contrastata dalle rappresaglie israeliane;
Y. 'Arafat, ex leader di al-Fatah, è dal 1969 a capo dell'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina) che dal 1964, con il suo "Esercito per la liberazione della Palestina" e finanziata dalla Lega araba, lotta contro Israele; egli ha coagulato gran parte delle formazioni della guerriglia palestinese:
- FPLP (Fronte Popolare per la liberazione della Palestina) di George Habbash ;
- Fronte popolare-Comando Generale di Ahmed Jibril;
- Fronte democratico popolare di Nayef Hawatmeh;
- al-Saiqa [tuono], gruppo baathista prosiriano;
- Giugno Nero,
- Gioventù Nazionale Araba 
e altre minori, facendo dell'organizzazione il referente politico della resistenza palestinese;
[stranamente Habash, Haddad e Hawatmeh non sono musulmani];
 
- Presidente
?
(? - ?)
- Primo ministro
Golda Meir
(1969 - 1974)
[MAPAL]
[MAPAL (Organizzazione sionistica mondiale - Partito laburista)]
[kibbuz
e moshav] i kibbutznik ricoprono circa il 15% delle cariche politiche al vertice e il 30% di tutti i seggi nel parlamento unicamerale (Knesset); rappresentano in pratica una specie di aristocrazia: i "galiziani".]

1970
Febbraio
21
, 47 persone perdono la vita quando il "Comando Generale", una fazione del FPLP fa saltare un jet di linea della Swissair al momento del decollo da Zurigo; lo stesso giorno un'esplosione danneggia un aereo postale austriaco in volo per Tel Aviv; questi attacchi avvengono pochi giorni dopo che un altro gruppo terroristico palestinese ha scagliato bombe a mano dentro un autobus dell'El Al all'aeroporto di Monaco, uccidendo un passeggero e ferendone altri undici, tra cui una famosa attrice israeliana, Hannah Marron, cui deve essere amputata una gamba;

Giugno
19, "II Piano Rogers" in tre punti:
1 - "cessate il fuoco" di 90 giorni;
2 - impegno a rispettare la risoluzione dell'ONU del 1967;
3 - negoziati con la mediazione dell'ONU;

Luglio
23
, il "II Piano Rogers" è accettato da G.A. Nasser previa consultazione con Mosca;
31, il "II Piano Rogers" è accettato da Israele,
e contestato da Algeria, Siria, Iraq e OLP;

Settembre
6-9
, cinque aerei vengono dirottati dal FPLP, solo uno, un Boeing 707 dell'El Al diretto ad Amsterdam, scampa a tale sorte, quando gli sceriffi dei cieli uccidono un dirottatore e catturano la sua compagna, la terrorista Leila Khaled; i terroristi dirottano un altro aereo al Cairo e lo distruggono, mentre altri tre vengono trattenuti sulla vecchia pista di atterraggio di Dawson's Field, in Giordania, assieme a trecento ostaggi, in seguito rilasciati in cambio dei terroristi palestinesi catturati precedentemente in Svizzera, Inghilterra e Germania Occidentale;
la cacciata di tutti i gruppi terroristici dalla Giordania da parte re Hussein porta alla creazione di "Settembre Nero", forse la più fanatica delle organizzazioni terroristiche palestinesi;
25, la mediazione degli Stati Uniti riesce nel frattempo a far accordare Israele e Egitto su un cessate il fuoco effettivo che si protrae per tre anni;

Il mediatore dell'ONU, Jarring, inizia le consultazioni a New York che falliscono per la violazione del "cessate il fuoco".

- Egitto (fascia di Gaza)
1970
-
- Giordania (Cisgiordania)
1970
-

1970
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
Faysal I ibn 'Abd al-Aziz
Albero genealogico
(Riyadh 1905 - 1975)
figlio di 'Abd al-Aziz III discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1932-53, ministro degli esteri, primo ministro e comandante in capo dell'esercito, durante il regno del padre, domina la vita politica del paese dopo l'avvento del fratello Sa'ud il cui malgoverno e i cui sperperi consegnano gradualmente il governo nelle sue mani;
1957, ministro delle finanze;
1958-60, primo ministro;
1962-64, ancora primo ministro;
1962-67, profondamente ostile alla politica di Nasser e ai regimi arabi progressisti, sostiene la lunga guerriglia monarchica contro il regime repubblicano dello Yemen sostenuto dall'Egitto;
[si presenta come l'animatore della corrente più avanzata della famiglia reale anche se nello stesso tempo è fautore convinto della funzione dell'Arabia Saudita come paladina dell'ortodossia islamica e come tale è nemico dichiarato di tutti gli esperimenti laici e socialisti]
1963, alla Mecca fonda la "Lega del mondo musulmano" che intende aggregare le forze conservatrici dell'Islam in funzione antinasseriana;
1964-75, re dell'Arabia Saudita;
divenuto sovrano, dopo aver fatto abdicare il fratello Sa'ud, contribuisce ad un parziale risanamento economico del paese tentando di conferire all'Arabia Saudita il ruolo di stato guida dei paesi arabi moderati;
1962-67, intervento contro il governo repubblicano nordyemenita;
1970
Novembre
le sue truppe tentano senza successo un'incursione nello Yemen meridionale con lo scopo di indebolirne il regime rivoluzionario e di provocare la secessione dello Hadhramaut.


1970
[sceiccato indipendente dal 16 giugno 1961;
la nuova costituzione (1963) prevede la formazione di un'assemblea nazionale con elezioni su base individuale (i partiti sono messi al bando).
Nel 1963 si sono svolte le prime elezioni, su base individuale (i partiti sono messi al bando), per la formazione dell'assemblea nazionale.]
Sabah al-Salim al-Sabah

(? - 1977)
fratello di 'Abd Allah al-Salim al-Sabah;
1965-77, sceicco del Kuwait;



1970
-

1970
EMIRATI ARABI
[Monarchie assolute legate alla Gran Bretagna da vari trattati; nel 1968 gli Emirati Arabi vengono informati che la Gran Bretagna si ritirerà dal Golfo entro il 1971.]
- Bahrein
?  
(?-?)
?-?, emiro del Bahrein;
1970
-
- Qatar
?  
(?-?)
?-?, emiro del Qatar;
1970
-
Stati della Tregua (Trucial States)
- Abu Dhabi
?  
(?-?)
?-?, emiro di Abu Dhabi;
1970
nel 1958 è stata trovata un'ingente quantità di petrolio e il paese viene subito chiamato il "nuovo Kuwait" anche se la sua popolazione ammonta a meno di 50.000 abitanti;
- Dubai
?  
(?-?)
?-?, emiro di Dubai;
1970
-
- Sharja
?  
(?-?)
?-?, emiro di Sharja;
1970
-
- Ajman
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ajman;
1970
-
- Umm al-Qaiwain
?  
(?-?)
?-?, emiro di Umm al-Qaiwain;
1970
-
- Ras al-Khaimah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ras al-Khaimah;
1970
-
- Fujayrah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Fujayrah;
1970
-


1970
Repubblica Araba dello Yemen
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
? 
[dal 1962 è in atto una lunga guerra civile, dal 1967, l'Egitto ha ritirato le sue truppe d'appoggio;
le forze realiste, nelle regioni settentrionali, conducono la guerriglia con l'appoggio dell'Arabia Saudita.]

1970
un accordo tra le ali moderate dei due schieramenti, repubblicano e realista, mette fine alla lunga guerra civile in atto dal 1962 e consolida la repubblica; la soluzione della questione istituzionale coincide tuttavia con l'emergere del nuovo e più grave problema del rapporto tra il nuovo governo di San'a, sostanzialmente conservatore e filoccidentale, e il regime comunista della neocostituita Repubblica Democratica Popolare dello Yemen;



1970
Repubblica Democratica Popolare dello Yemen
(già Yemen Meridionale, Asia occidentale)
[dal 1967 ha raggiunto la totale indipendenza dalla Federazione degli Emirati Arabi del Sud.]
 

1970
viene proclamata una costituzione ispirata a principi progressisti; seguirà l'espropriazione delle società industriali e commerciali straniere, mentre per quanto riguarda la politica estera la repubblica si accosta all'URSS non nascondendo la propria aspirazione ad unificare tutto lo Yemen;


1970
[dal 1962 il paese è in rivolta; dal 1965 opera il movimento guerrigliero rivoluzionario sotto la guida del PFLO (Fronte popolare per la liberazione dell'Oman), collegato alla sinistra sud-yemenita.]
Taymoor 
-
(? - ?)
figlio di
?-1970, sultano di Oman;
1970
dopo il ritiro degli inglesi da Aden viene destituito dal figlio Qabus ibn Said;



Qabus ibn Said
-
(? - ?)
figlio del sultanoTaymoor;
1970-?, sultano di Oman;
[dopo aver destituito il padre]



1970
-






1970
[nel 1958, alla guida del movimento clandestino degli "ufficiali liberi", 'Abd al-Karim Kassem ha rovesciato con un colpo di stato la monarchia hascemita di re Faysal instaurando la repubblica; nel 1963 un nuovo colpo di stato militare è promosso dal partito baath iracheno.]
- Presidente del Consiglio del Comando della rivoluzione
gen. Ahmad Hassan Bakr
(1968 lug - 1979)
[partito baath iracheno]
- vicepresidente
[I presidente conferisce al partito maggiori aperture, pur opponendosi a qualsiasi soluzione federativa con l'Egitto.]
1970
Saddam Hussein giunge ad un accordo con il veterano leader curdo, il mullà Mustafa al-Barzani, e i suoi seguaci, in base al quale sarà nominato un vicepresdiente curdo al governo centrale e fondata una Regione autonoma curda nel nord-est, in cui la lingua curda avrà diritti pari a quella araba.
Egli spera così di aver seppellito il problema.
Kurdistan (iracheno)
1970
le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1970
Iran
[dal 1951 è stata nazionalizzata l'industria petrolifera;
fautore in politica estera del blocco atlantico, mantiene in politica interna uno stretto controllo del potere con l'appoggio dell'esercito e dei gruppi conservatori; contemporaneamente, grazie agli enormi introiti derivanti dal petrolio, inizia una rapida politica di industrializzazione e di riforme sociali che mutano bruscamente il volto del paese e suscitano lo scontento dei gruppi religiosi più conservatori, promotori di manifestazioni e attentati contro la sua politica;
dal 1959 fa parte della Cento (Central Treaty Organization - Organizzazione del patto centrale), un'alleanza tra Gran Bretagna, Pakistan, Iran e Turchia.
Nnonostante le prime elezioni a sistema bipartitico (1960), la dialettica politica è ancora tutta racchiusa entro la cerchia degli "uomini del re"; la sinistra è discriminata e il Tudeh (Partito comunista) è fuori legge.
Dal gennaio 1963 [rivoluzione bianca] al primo referendum per l'approvazione della legge elettorale, dell'emancipazione della donna, dell'istruzione generalizzata e soprattutto di un'incisiva riforma agraria, seguono altre riforme in campo istituzionale, economico e finanziario.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;
nel 1955 aderisce al patto di Baghdad;
nel 1967 (26 ottobre) Fara Diba viene incoronata imperatrice di Persia;


- Primo ministro
-
1970
-






Alfano, Angelino (Agrigento, 31 ottobre 1970) politico italiano, esponente del NCD (Nuovo Centro Destra).

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«Il Messaggero»

«segue da 1968»
1970, inizia a denunciare i soprusi del governo democristiano; i democristiani, scocciati, chiedono a E. Cefis di liberarli dall'incomodo;
«segue 1973»

«Il Manifesto»

«segue da 1969»
1970,
«segue 1971»


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