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ANNO 1969

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Papa Paolo VI
(1963-78)

nuovo segretario di Stato: cardinale Jean Villot;

1969
Giugno
viene rivisto e completato il regolamento del "sinodo dei vescovi";
Luglio
viaggio in Uganda;

Daniélou, Jean  
(1905-1974) cardinale.

Poma, Antonio 
(1910-1985) cardinale.

Willebrands, Johannes
(1909) cardinale.

ONU
Organizzazione delle nazioni unite

1946, New York,
segretario generale:
- 1961-71, Sithu U Thant.

 






1969
Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-
[governo di coalizione: Partito radicale democratico, Partito cristiano-democratico, Partito socialista e Unione democratica di centro]

1969
-

Settembre
in autunno, il commerciante tedesco Helmut Horten vende il 75% delle azioni della sua società a diverse banche.
Ricavato: 875 Mdi di marchi, una somma per cui Helmut Horten non paga neppure un Pfennig di tasse!
Egli, infatti, si è trasferito in Svizzera dove può godere i benefici dell'accordo svizzero-tedesco sulla doppia tassazione in vigore dal 1931; senza questa convenzione dovrebbe pagare al fisco del suo paese qualcosa come 250 Mni di marchi.
Accanto a lui, un uomo di buon cuore: l'avv. luganese Brenno Galli ricopre anche la carica di presidente del consiglio bancario della Banca Nazionale Svizzera, ed è inoltre, come parlamentare liberale, consigliere nazionale del Ticino e – ciò che più conta – amico ed ex-socio di affari del ministro delle Finanze, Nello Celio. In sintesi: l'insediamento di Helmut Horten nel Canton Ticino è avvenuto sotto i migliori auspici. Tutti sono soddisfatti: tutti, tranne l'ufficio delle imposte tedesco e «Der Spiegel».
Si accende, partecipe l'opinione pubblica, una polemica che increspa persino i bassifondi palustri di certa stampa conformistica della Svizzera meridionale. E l'avv. Brenno Galli, il fiancheggiatore di Helmut Horten, dovrà rinunciare nel 1971 alla sua rielezione nel Consiglio nazionale.

Un altro caso di accomodamento fiscale riguarda la famiglia Patino che regnava un tempo (fino al 1952) sulle miniere di stagno dell'altopiano della Bolivia ed ora risiede a Vandoeuvres, un villaggio nei dintorni di Ginevra.
Ora il denaro dei Patino è al sicuro nelle banche di Ginevra.
Il Cantone di Ginevra, infatti, d'accordo con il comune di Vandoeuvres, ha concesso loro un accomodamento fiscale assai benevolo in cambio di qualche beneficio per la comunità locale (i Patino hanno finanziato la costruzine di una sala per spettacoli nella città universitaria e un ostello per gli studenti dell'America latina a Ginevra).

Ineguaglianze

I 541 contribuenti più ricchi del Cantone di Zurigo, cioè uno per mille della popolazione cantonale, posseggono una ricchezza netta di 6,92 miliardi di franchi, vale a dire il 20,31% della ricchezza cantonale totale.
Il 10% dei più ricchi contribuenti dispongono insieme di 28,3 miliardi, cioè 82,61% della ricchezza cantonale.
Il 90%, i più poveri, sono quindi possessori di 5,94 miliardi cioè il 17,30% di tutto il Cantone.

[Jean Ziegler, Una Svizzera al di sopra di ogni sospetto, Arnoldo Mondadori Editore Milano 1976]


1969
Fürstentum Liechtenstein
[Monarchia costituzionale]
Francesco Giuseppe II
Albero genealogico
(1906 - 1989)
figlio di
1938-89
, principe di Liechtenstein;
[il FBP (Partito borghese del progresso), centrodestra, è al potere dal 1928]


1969
-


1969
Republik Osterreich
[neutrale da mag 1955]
- Presidente
-
- Cancelliere
?
(? - ?)
- Ministro degli esteri
?
(? - ?)
 

1969
questione Alto Adige: fonte di tensione con l'Italia, viene appianata con un primo accordo (il secondo nel 1971);


1969
Bundesrepublik Deutschland
[Repubblica Federale di Germania (FDR)]
(maggio 1949)
Presidente
H. Lübke dimiss.
(1963 - 1969)
Gustav Heinemann
(1969 - 1974)
[CSU (Unione socialdemocratica)]
V Legislatura 1965 19 ott - 19 ott 1969
VI Legislatura
1969 20 ott - 22 set 1972
Cancelliere
K.G. Kiesinger
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
[CDU]
W. Brandt
I
(1969 21 ott - 15 dic 1972)
[SDP]
[La CDU/CSU, per evitare le elezioni anticipate, ha formato una coalizione di governo con i rivali storici della SPD, mantenendo, comunque, il monopolio del potere.]
Vice-cancelliere
+ Esteri
W. Brandt (SPD)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Vice-cancelliere
+ Affari esteri


Walter Scheel
(FDP)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
 
Capo della Cancelleria federale
(Senza portafoglio)

Horst Ehmke
(SPD)
(1969 21 ott - 15 dic 1972)
Interni
Ernst Benda (CDU)
(1968 2 apr - 21 ott 1969)
Hans-Dietrich Genscher (FDP)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Giustizia
Gustav Heinemann (SPD)
(1966 1° dic - 26 mar 1969)
Horst Ehmke (SPD)
(26 mar - 21 ott)
Gerhard Jahn (SPD)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Finanze
Franz Josef Strauß (CSU)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Alexander Möller
(1969 21 ott - 13 mag 1971) (SPD)
Economia e Tecnologia
Karl Schiller (SPD)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Economia

Karl Schiller (SPD)
(1966 1° dic - 7 lug 1972)
Alimentazione, Agricoltura e Foreste
Hermann Höcherl (CSU)
(1965 26 ott - 21 ott 1969)
Josef Ertl (FDP)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Rapporti con la Germania Est
Herbert Wehner (SPD)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Egon Franke (SPD)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Lavoro e Solidarietà sociale
Hans Katzer (CDU)
(1965 26 ott - 21 ott 1969)
Walter Arendt (SPD)
(1969 21 ott - 7 mag 1974)
Difesa
Gerhard Schröder (CDU)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
H. Schmidt (SPD)
(1969 21 ott - 7 lug 1972)
Famiglia e Gioventù
Aenne Brauksiepe (CDU)
(1968 16 ott - 21 ott 1969)
Famiglia, Gioventù e Sanità

Käte Strobel
(SPD)
(1969 21 ott - 15 dic 1972)
Sanità
Käte Strobel (SPD)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
 
Trasporti
Georg Leber (SPD)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Georg Leber (SPD)
(1969 21 ott - 7 lug 1972)
Poste e Telecomunicazioni
Werner Dollinger (CSU)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Alloggi e costruzioni urbane
Lauritz Lauritzen (SPD)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
Alloggi e urbanizzazione

Lauritz Lauritzen (SPD)
(1969 21 ott - 15 dic 1972)
Rifugiati, Espulsi e Profughi di guerra
Kai-Uwe von Hassel (CDU)
(1966 1° dic - 5 feb 1969)
Heinrich Windelen (CDU)
(7 feb - 21 ott)
Affari regionali
Carlo Schmid (SPD)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
 
Ricerca scientifica
Gerhard Stoltenberg (CDU)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
 
(Trasporti II)
Kurt Schmücker (CDU)
(1966 1° dic - 21 ott 1969)
 
Formazione e Scienze
Hans Leussink (Indip.)
(1969 21 ott - 15 mar 1971)
Cooperazione economica
Erhard Eppler (SPD)
(1968 16 ott - 7 mag 1974)

1969
un forte successo elettorale permette ai socialdemocratici di troncare l'alleanza con la CDU-CSU e di assumere quindi la direzione del governo in coalizione con il FDP (Partito liberale);
all'opposizione la CDU-CSU denuncia come cedimento la politica di normalizzazione dei rapporti con i paesi socialisti (Ostpolitik) condotta dai cancellieri socialdemocratici W. Brandt e H. Schmidt, mentre al suo interno si rafforza l'ala più conservatrice guidata dal leader della CSU F.J. Strauss;

Ottobre
21
, il (I "governo Brandt") ottiene la fiducia del Bundestag con 251 voti a favore e 245 contro;
per la prima volta dalla fine della guerra, i socialdemocratici della SPD sono riusciti a formare un governo, sostenuto da una coalizione con i liberali del FDP: questa alleanza, provoca la fuoruscita di molti deputati liberali;


1969
Royaume de Belgique
Konikrijk België

Baldovino I

Albero genealogico

(1930 - 1993)
figlio di Leopoldo III e di Astrid di Svezia;
1951-93, re dei Belgi;


Primo ministro
Gaston Eyskens
(1968 - 1971)
Ministro delle finanze
?
(? - ?)
 

1960
-


1969
Koninkrijk der Nederlanden
[Regno dei Paesi Bassi]

Giuliana

Albero genealogico

(l'Aia 1909 - 2004)
figlia di Guglielmina regina dei Paesi Bassi e del principe consorte Enrico di Meclemburgo-Schwerin;
1937, sposa il principe Bernardo di Lippe-Biesterfeld;
1948-80, regina dei Paesi Bassi;
[dopo l'abdicazione della madre]


Primo ministro
-
 

1969
-


1969
Grousherzogden Lezebuurg
Grand-Duché de Luxemburg
- dal 1919 il paese ha una costituzione democratica,
- dal 1948 ha rinunciato alla neutralità,
- dal 1951 fa parte della CECA,
- dal 1954 fa parte della UEO,
- dal 1957 fa parte della CEE che ha sede proprio in Lussemburgo.

Giovanni di Borbone-Parma

Albero genealogico

(1921 - ?)
figlio secondogenito del principe Felice di Borbone-Parma e di Charlotte di Nassau-Weilburg, granduchessa di Lussemburgo e duchessa di Nassau;
1964-?, granduca di Lussemburgo;
[dopo l'abdicazione della madre]


 
 

1969
-


1969
Kongeriget Danmark
[Regno di Danimarca]
Federico IX
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Cristiano X e di Alessandrina di Mecklenburg;
1947-72, re di Danimarca;

 

1969
-


1969
Repubblica d'Islanda
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
-
Primo ministro
-
 

1969
-


1969
Kongeriket Norge
[Regno di Norvegia]
[dal 1905]
Olav V
Albero genealogico

(1903 - ?)
figlio di Haakon VII e di Maud di Gran Bretagna;
1957-
, re di Norvegia;

 
Primo ministro
P. Borten
(1965 - 1973)
[governo di centro]

1969
la coalizione centrista è divisa sulla politica europeistica;


1969
Konungariket Sverige
[Regno di Svezia]
Gustavo VI Adolfo
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Gustavo V e di ?;
1950-73, re di Svezia;

 
Primo ministro
Tage Fritiof Erlander
(1946 - 1969)
[Partito socialdemocratico]
Sven Olof Palme
(1969 - set 1976)
[Partito socialdemocratico]

1969
la socialdemocrazia rimane al potere, anche se i suoi suffragi elettorali sono scesi al di sotto del 50%;
sotto la direzione di Sven Olof Palme il nuovo governo si pone come obiettivo una maggiore uguaglianza sociale, grazie, in particolare, a una riforma dell'istruzione e cercando di mantenere voce in capitolo nelle maggiori imprese, pur senza attentare alla proprietà privata e alla libertà d'iniziativa;
il nuovo primo ministro Sven Olof Palme assume atteggiamenti critici nei confronti dell'intervento degli Stati Uniti nel Vietnam;


1969
Suomen Tasavalta
Republiken Finland
[Repubblica di Finlandia]
[dal 1961 aderisce all'EFTA]
Presidente
Urho Kaleva Kekkonen
[Partito agrario]
(1956 feb - 1981)
Primo ministro
Mauno Henrik Koivisto
(1968 - 1970)
[Partito socialdemocratico]
Ministro dell'interno
-
Ministro degli esteri
-
[dal 1958 il Partito comunista ha la maggioranza relativa]

1969
-

a




1969
Repubblica Popolare Federativa
di Jugoslavia

[Federativna Narodna Republika Jugoslavija]
(dal 29 Novembre 1945)
- Presidente dell'assemblea federale:
-
- Vicepresidente del governo federale:
-
- Primo ministro
-
- Vicepresidente del consiglio:
-
- Ministro degli esteri:
-

1969
Scoppia l' "affare dell'austostrada":
Un prestito di 35 Mni di dollari, assegnato alla Jugoslavia dalla Banca internazionale, è finalizzato alla costruzione di nuove strade. Secondo accordi presi in precedenza questa somma dovrebbe essere spesa in Slovenia, per collegare Lubiana con la frontiera austriaca e quella italiana. Si tratta di un progetto importante soprattutto ai fini economici, considerato che il 94% del transitio turistico internazionale diretto verso la costa dalmata passa attraverso la Slovenia.
All'ultimo momento però il governo federale decide di devolvere al sud i finanziamenti promessi provocando a Lubiana aspre proteste, accompagnate anche da manifestazioni popolari. La diatriba si conclude con l'intervento di Tito (Josip Broz) e Edvard Kardeij che in una seduta alla presidenza della Lega dei comunisti, condannano l'atteggiamento degli sloveni come un'inammissibile forma di pressione sul governo centrale.
I portavoce della protesta vengono definiti portatori di tendenze tecnico-burocratiche e nazionaliste e sebbene non siano allontanati subito dal potere cominciano ad essere visti dalla "vecchia guardia" come elementi di disturbo potenzialmente pericolosi.

È il primo esplicito scontro fra il governo federale e un governo repubblicano e suscita pertanto notevole scalpore.


[Joze Pirjevec, Serbi, Croati, Sloveni - Storia di tre nazioni, Universale Paperbacks, Il Mulino, Bologna 1995]

6 REPUBBLICHE POPOLARI
SLOVENIA - cap. Lubiana

1969

CROAZIA - cap. Zagabria

1969
-

SERBIA - cap. Belgrado

1969
-

Vojvodina - capol. Novi Sad
[Provincia autonoma, dal settembre 1945, con la sua forte minoranza ungherese.]
1969
 -
Kosovo - capol. Pristina
[Territorio autonomo (autonoma oblast), dal settembre 1945; provincia autonoma dal 1963.
1969
 -
BOSNIA-ERZEGOVINA - cap. Sarajevo

1969
-

MONTENEGRO - cap. Podgorica-Titograd

1969
-

MACEDONIA - cap. Skoplje

1969
-

a


1969
Presidente
Enver Hoxha
(1946 - 1982)
segretario del Partito del lavoro
Enver Hoxha
(1954 - 1985)
dal 1961 ha deciso di appoggiare la propria politica a quella della Cina Popolare; dal 1968 si è dissociato dal patto di Varsavia;

1969
-




1969

Costantino II

Albero genealogico

(n. 1940)
figlio di Paolo I re di Grecia e di Federica di Brunswick;
?, sposa Anna Maria di Danimarca;
1964-74, re di Grecia;
dal dicembre 1967, fallito il tentativo di contraccolpo di stato, è in esilio a Roma.


Presidente
C. Kollias [civile]
(1967 apr - 1972)
Primo ministro
col. Georgios Papadopulos
(1967 dic - 1972)
 

1969
-



1969

[isola indipendente dal 16 agosto 1960]

Presidente
-
arcivescovo Makarios III
(1960 ago - ?)
Vicepresidente
-
Fazil Küçük (turco-cipriota)
(1960 ago - ?)
-
[]

1969
con l'intervento delle truppe dell'ONU, in seguito al riaccendersi della guerra civile, i turchi sono stati allontanati dal governo dell'isola e delimitate le aree abitate dalle due comunità;
dietro la spinta del governo greco (preoccupato di dirottare il malcontento interno sul problema cipriota), l'EOKA (Ethnikì Orgánosis Kipriakoù Ágonos, Organizzazione nazionale per la lotta cipriota), passata su posizioni reazionarie, ha ripreso l'attività;


1969
Repubblica di Turchia
(seconda repubblica da maggio 1960)
- dal 1952 la Turchia fa parte della NATO,
- dal 1955 è nel "patto di Baghdad".
Presidente
gen. Cemal Gürsel
(1960 mag - ?)
Primo ministro
Ismet Inönü
(1961 - ?)
[Partito repubblicano del popolo]
dal 1965 il sistema politico turco è sprofondato in una fase di crescente instabilità con due forze:
- Partito repubblicano del popolo (centrosinistra) e
- Partito della giustizia (centrodestra);

1969
-





 
1969
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
1° segretario
del Comitato centrale del PCUS
Leonid Breznev
(1964 ott - 1982)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.]
presidente
del Consiglio
dei Soviet
-
vicepresidente
-
capo del governo
Kossighin
(1964 ott - ?)
MVD, [ex NKVD]
[Ministero per gli affari interni]
Ministro
-
KGB
(Komitet Gosudarstvennoi Bezopasnosti – Comitato per la sicurezza dello stato)
Ministro
-
 
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Alexej
(1944 set - † 1970)

1969
-



Repubblica della Ceceno-Inguscezia

[ricostituita nel 1957 come repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa]

1969
-

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)

presidente della repubblica
-
1969
-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1969
-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1969
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1969
-
- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1969
-

a

1969
Repubblica Socialista Sovietica
di Estonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1969
-
 
1969
Repubblica Socialista Sovietica
di Lettonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1969
-
 
1969
Repubblica Socialista Sovietica
di Lituania
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1969
-


1969
Repubblica Democratica Tedesca
(DDR)
– dal 13 agosto 1961 esiste il "muro di Berlino" –
[cadrà nel 1989]
- Presidente del consiglio di stato
W. Ulbricht
(1964 - 1973)
- Primo Ministro
Willi Stoph
(1964 24 set - 3 ott 1973)
- Segretario del SED
W. Ulbricht
(1950 - 1971)
[SED (Sozialistische Einheitspartei Deutschlands - Partito socialista unificato)]
1969
in un ambiente politico monopolizzato dal "Partito socialista unitario", l'emanazione di una nuova costituzione rappresenta la codificazione delle trasformazioni avvenute nei due decenni precedenti;
non sono rimosse le limitazioni alla libertà individuale;

1969
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
August Zaleski
(1947 9 giu - 7 apr 1972)
Primo ministro
Aleksander Zawisza
(1965 25 giu - 9 giu 1970)
 
 
1969
Presidente del Consiglio di Stato
Marian Spychalski
(1968 - 1970)
Primo ministro
Józef Cyrankiewicz
(1954 18 mar - 23 dic 1970)
Ministro della Difesa
nonché comandante in capo dell'esercito
-
Primo Segretario del Poup
W. Gomulka
(1956 21 ott - 20 dic 1970)
Poup (Partito operaio unificato polacco)
[PZPR (Polska Zjednoczona Partia Robotnicza)]
(1948 15 dic - 29 gen 1990)
1969
-

1969
REPUBBLICA di CECOSLOVACCHIA
Presidente della repubblica
L. Svoboda
(1968 - 1975)
Primo ministro
O. Cernik
(1968 - 1970)
- Primo segretario (solo formalmente) del Pcc (Partito comunista cecoslovacco)
A. Dubcek:
(1968 gen - apr 1969)
- Vicepresidente del consiglio
- l'ordinamento regionale è stato soppresso -
 
1969
Gennaio
16
, Praga, Jan Palach si dà fuoco in Piazza Venceslao e si lascia bruciare vivo, per protesta contro l'invasione sovietica;

Aprile
17
, A. Dubcek viene sostituito da Gustav Husák che liquida autoritariamente ogni opposizione alla "normalizzazione" dichiarando che l'intervento militare sovietico è stato richiesto dai "veri comunisti cecoslovacchi" ed espelle dal partito gli esponenti della "primavera di Praga";



1969
Presidente della Presidenza
Pál Losonczi
(1967 13 apr - 25 giu 1987)
[Partito Socialista Operaio Ungherese]
Primo Ministro
Jeno Fock
(1967 14 apr - 15 mag 1975)
[MSZMP, comunista]
Primo segretario dell'UASP (Partito socialista del lavoro ungherese) il nuovo Partito comunista.
János Kádár
(1957 - 1988)
 

1969
-


1969
Presidente del consiglio di stato
Nicolae Ceausescu
(1967 dic - 1989)
- Segretario del Pcr
(Partito comunista rumeno)
Nicolae Ceausescu
(1965 - 1989)
 

1969
-


1969
REPUBBLICA POPOLARE di BULGARIA
(30 dicembre 1947)
Presidente del consiglio di stato
?
(? - ?)
segretario generale del Partito comunista bulgaro
Todor Christov Zivkov
(1954 - 1989)

1969
-






 

1969
Costituzione del 1958
 
V REPUBBLICA
Presidente della Repubblica
Ch. De Gaulle
(1959 8 gen - 28 apr 1969)
Alain Poher
(28 apr - 16 giu, ad interim)
G. Pompidou
(1969 16 giu -2 apr 1974)
Presidente del Senato
Alain Poher (UCDP - UC)
(1968 3 ott - 2 ott 1992)
Presidente dell'Assemblea Nazionale
Presidente del Congresso
(Senato+Camera)

 
 
[Governo sostenuto da:
- UDR (Unione per la Difesa della Repubblica),
- FNRI (?)]
[Governo sostenuto da:
- UDR (Unione per la Difesa della Repubblica),
- PDM (?),
- FNRI (?).]
Primo ministro
Maurice Couve de Murville
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
J. Chaban-Delmas (UDR)
(1969 21 giu - 6 lug 1972)
Segretari
Joël Le Theule (UDR)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
[Informazione]
Léo Hamon (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Philippe Malaud (RI)
(1968 10 lug - 6 lug 1972)
[Funzione pubblica + (dal 23.6) Riforme amministrative]
Joseph Comiti (UDR)
(1968 10 lug - 6 lug 1972)
[Gioventù, Sport + (dal 1°.7) Agi]
Michel Inchauspé (UDR)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
[Dipartimenti e dei territori dell'Oltremare]
Jacques Baumel (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Ministri di Stato

Affari culturali

André Malraux
(1962 14 apr - 20 giu 1969)
Edmond Michelet (UDR)
(1969 23 giu - 9 ott 1970)
Relazioni con il Parlamento
Roger Frey (UDVe) (UDR)
(1967 8 apr - 7 gen 1971)
Segretari  
Jean-Louis Tinaud (CNIP)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Jacques Limouzy (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Affari sociali
Maurice Schumann
(1968 4 giu - 20 giu 1969)
Segretari
Marie-Madeleine Dienesch (UDR)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
Pierre Dumas (UDR)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
Riforme costituzionali e Regionalizzazione
Jean-Marcel Jeanneney (UDR)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
Difesa nazionale

M. Debré (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Segretari  
André Fanton (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Ministri delegati
Progettazione e Pianificazione del territorio
Olivier Guichard
(31 mag - 20 giu 1969)
André Bettencourt (RI)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Ricerca scientifica e delle Questioni atomiche e spaziali
Robert Galley (UDR)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
Dipartimenti e territori d'oltre mare

Henri Rey (UDR)
(1969 23 giu - 25 feb 1971)
Ministri
Interni
Raymond Marcellin (RI)
(1968 30 mag - 27 feb 1974)
Segretari
André Bord (UDR)
(1966 8 gen - 6 lug 1972)
Affari Esteri
M. Debré (UDR)
(31 mag - 22 giu 1969)
Maurice Schumann
(1969 23 giu - 15 mar 1973)
Segretari
Yvon Bourges (UDR)
(1967 8 apr - 6 lug 1972)
[Cooperazione]
Jean de Lipkowski (UDR)
(1968 10 lug - 6 lug 1972))
Esercito
Pierre Messmer
(1968 10 lug - 20 giu 1969)

Economia e Finanze
François-Xavier Ortoli (UDR)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
Valéry Giscard d'Estaing (RI)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Segretari
Jacques Chirac (UDR)
(1968 31 mag - 7 gen 1971)
Jean Bailly (UDR)
(1969 3 lug - 6 lug 1972)
[Commerce]
Industria
André Bettencourt (RI)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
Attrezzature e Alloggi
Albin Chalandon (UDR)
(1968 10 lug - 6 lug 1972)
Segretari
Philippe Dechartre
(1968 31 mag - 20 giu 1969)
[Alloggi]
Marcel Anthonioz (RI)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
[Turismo]
Robert-André Vivien (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
[Alloggi]
Agricoltura
Robert Boulin (UDR)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
Jacques Duhamel (PDM)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Segretari
Bernard Pons (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Giustizia
Rene Capitant
(1968 31 mag - 28 apr 1969)
Jean-Marcel Jeanneney (UDR)
(28 apr - 20 giu)
[ad interim]
R. Pleven (PDM)
(1969 23 giu - 5 apr 1973)
Educazione nazionale
Edgar Faure (UDR)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
Olivier Guichard (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Segretari
Jacques Trorial (UDR)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
Pierre Billecocq (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Veterani e Vittime della guerra
Henri Duvillard (UDR)
(1968 10 lug - 6 lug 1972)
Poste e Telecomunicazioni
Yves Guéna (UDR)
(1968 10 lug - 20 giu 1969)
Robert Galley (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Trasporti
Jean Chamant (RI)
(1967 8 apr - 20 giu 1969)
Raymond Mondon (RI)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)

Sviluppo industriale e scientifico

François-Xavier Ortoli (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)

Segretari
Bernard Lafay (CR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Gabriel Kaspereit (UDR)
(1969 23 lug - 6 lug 1972)
[Media e piccola industria e Artigianato]
Lavoro, Impiego e Popolazione

Joseph Fontanet (PDM)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)
Segretari
Philippe Dechartre (UDR)
(1969 23 giu - 15 mag 1972)

Sanità pubblica e Sicurezza sociale

Robert Boulin (UDR)
(1969 23 giu - 6 lug 1972)

Segretari
Marie-Madeleine Dienesch (UDR)
(1969 18 lug - 6 lug 1972)
[Azione sociale e Riadattamento]
Segretari

[vedi sopra]

1969
Aprile
27
, il gen. Ch. De Gaulle, messo in minoranza dal referendum per la riforma delle regioni, si ritira dalla vita politica;

Giugno
15
, G. Pompidou viene eletto presidente della repubblica;
20, si dimette il governo di Maurice Couve de Murville;
21, viene nominato nuovo primo ministro J. Chaban-Delmas;
23, vengono nominati i nuovi ministri;



Composition initiale

La nomination du Premier ministre figure au JO du 21 juin 1969 et celles des membres du Gouvernement au JO du 23 juin 1969.

Premier ministre : Jacques Chaban-Delmas (UDR)

Ministre d'État, chargé de la Défense nationale : Michel Debré (UDR)
Ministre d’État, chargé des Affaires culturelles : Edmond Michelet (UDR)
Ministre d’État, chargé des Relations avec le Parlement : Roger Frey (UDR)

Garde des Sceaux, ministre de la Justice : René Pleven (PDM)
Ministre des Affaires étrangères : Maurice Schumann (UDR)
Ministre de l'Intérieur : Raymond Marcellin (RI)
Ministre de l'Économie et des Finances : Valéry Giscard d'Estaing (RI)
Ministre de l'Éducation nationale : Olivier Guichard (UDR)
Ministre du Développement industriel et scientifique : François-Xavier Ortoli (UDR)
Ministre de l'Équipement et du Logement : Albin Chalandon (UDR)
Ministre des Postes et Télécommunications : Robert Galley (UDR)
Ministre de l'Agriculture : Jacques Duhamel (PDM)
Ministre des Transports : Raymond Mondon (RI)
Ministre du Travail, de l'Emploi et de la Population : Joseph Fontanet (PDM)
Ministre de la Santé publique et de la Sécurité sociale : Robert Boulin (UDR)
Ministre des Anciens combattants et Victimes de guerre : Henri Duvillard (UDR)

Ministre délégué auprès du Premier ministre, chargé du Plan et de l'Aménagement du territoire : André Bettencourt (RI)
Ministre délégué auprès du Premier ministre, chargé des Départements et Territoires d'Outre-Mer : Henri Rey (UDR)

Secrétaire d'État auprès du Premier ministre : Léo Hamon (UDR)
Secrétaire d'État auprès du Premier ministre : Joseph Comiti (UDR)
Secrétaire d'État chargé de la Fonction publique et des Réformes administratives : Philippe Malaud (RI)
Secrétaire d'État auprès du Premier ministre : Jacques Baumel (UDR)
Secrétaire d'État auprès du ministre d'État, chargé de la Défense nationale : André Fanton (UDR)
Secrétaire d'État auprès du ministre d'État, chargé des Relations avec le Parlement : Jean-Louis Tinaud (CNIP)
Secrétaire d'État auprès du ministre d'État, chargé des Relations avec le Parlement : Jacques Limouzy (UDR)

Secrétaire d'État auprès du ministre des Affaires étrangères : Yvon Bourges (UDR)
Secrétaire d'État auprès du ministre des Affaires étrangères : Jean de Lipkowski (UDR)
Secrétaire d'État auprès du ministre de l'Intérieur : André Bord (UDR)
Secrétaire d'État auprès du ministre de l'Éducation nationale : Pierre Billecocq (UDR)
Secrétaire d'État auprès du ministre du Développement industriel et scientifique : Bernard Lafay (CR)
Secrétaire d'État auprès du ministre de l'Agriculture : Bernard Pons (UDR)
Secrétaire d'État auprès du ministre du Travail, de l'Emploi et de la Population : Philippe Dechartre (UDR)
Secrétaire d'État auprès du ministre de l'Économie et des Finances : Jacques Chirac (UDR)
Secrétaire d'État auprès du ministre de l'Économie et des Finances : Jean Bailly (UDR)
Secrétaire d'État auprès du ministre du Développement industriel et scientifique: Gabriel Kaspereit (UDR)
Secrétaire d'État auprès du ministre de l'Équipement et du Logement : Marcel Anthonioz (RI)
Secrétaire d'État auprès du ministre de l'Équipement et du Logement : Robert-André Vivien (UDR)
Secrétaire
d'État auprès du ministre de la Santé et de la Sécurité sociale : Marie-Madeleine Dienesch (UDR)

Changements d'attribution du 20 juin 1969

Secrétaire d'État auprès du ministre de l'Équipement et du Logement, chargé du Tourisme : Marcel Anthonioz (RI)
Secrétaire d'État auprès du ministre de l'Équipement et Logement, chargé du Logement : Robert-André Vivien (UDR)

Changement d'attribution du 1er juillet 1969

Secrétaire d'État auprès du Premier ministre chargé de la Jeunesse, des Sports et des Loisirs : Joseph Comiti (UDR)

Changement d'attribution du 3 juillet 1969

Secrétaire d'État auprès du ministre de l'Économie et des Finances, chargé du Commerce : Jean Bailly (UDR)

Changement d'attribution du 18 juillet 1969

Secrétaire d'État auprès du ministre de la Santé et de la Sécurité sociale, chargée de l'Action sociale et de la Réadaptation : Marie-Madeleine Dienesch (UDR)

Changement d'attribution du 23 juillet 1969

Secrétaire d'État auprès du ministre du Développement industriel et scientifique, chargé de la Moyenne et Petite industrie et de l'Artisanat : Gabriel Kaspereit (UDR)

Remplacement ponctuel du 9 octobre 1970

À la suite du décès d'Edmond Michelet le 9 octobre 1970, André Bettencourt est nommé ministre des Affaires culturelles par interim.
Remaniement ministériel du 7 janvier 1971

Ministre d'État, chargé des Réformes administratives : Roger Frey
Ministre délégué auprès du Premier ministre, chargé des Relations avec le Parlement : Jacques Chirac (en remplacement de Roger Frey qui était ministre d’État)
Ministre délégué auprès du Premier ministre, chargé de la Protection de la nature et de l'evironnement : Robert Poujade
Ministre des Affaires culturelles : Jacques Duhamel (en remplacement d’André Bettencourt)
Ministre de l'Agriculture : Michel Cointat (en remplacement de Jacques Duhamel)
Ministre des Transports : Jean Chamant (en remplacement de Raymond Mondon)
Secrétaire d'État auprès du Premier ministre, chargé de la Fonction publique : Philippe Malaud (changement d’attribution)
Secrétaire d'État auprès du ministre de l'Économie et des Finances : Jean Taittinger (en remplacement de Jacques Chirac)
Remaniement du 25 février 1971

Ministre d'État, chargé des DOM et TOM : Pierre Messmer (en remplacement d'Henri Rey, qui était ministre délégué auprès du Premier ministre, chargé des Départements et des Territoires d'Outre-Mer, nommé au Conseil constitutionnel)
Remaniement ministériel (15 mai 1972)

Démission de Philippe Dechartre, secrétaire d'État de l'Emploi et de la Population
Secrétaire d'État chargé de la Participation et à l'Intéressement : Léo Hamon (changement d’attribution)
Secrétaire d'État auprès du Premier ministre, porte-parole du gouvernement : Jean-Philippe Lecat
Démission

La démission de ce gouvernement est publiée au JO du 6 juillet 1972.

Féminisation du gouvernement

Le gouvernement compte une femme ministre, en la personne de Marie-Madeleine Dienesch, secrétaire d'État auprès du ministre de la Santé et de la Sécurité sociale puis secrétaire d'État auprès du ministre de la Santé et de la Sécurité sociale, chargée de l'Action sociale et de la Réadaptation.





1969
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Elisabetta II
Albero genealogico
(n. 1926)
figlia di Giorgio VI e di Elisabeth Bowes-Lyon [Queen Mum];
1947-52, duchessa di Edimburgo;
1953 (2 giugno) regina di Gran Bretagna e d'Irlanda del Nord, capo del Commonwealth;
Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
H. Wilson laburista
(1964 16 ott - 19 giu 1970)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Roy Jenkins
(1967-1970)
Segretari di Stato
 
Affari Esteri e Commonwealth
G. Brown
(1964 - 1970)
Difesa
Affari Interni
J. Callaghan
(1967-1970)
Giustizia    
Colonie
 
Affari economici
Carburanti
ed Energia
Commercio estero
 
Sanità
 
Edilizia
 
 
1969
-
ULSTER
(Irlanda del Nord)
1969
l'IRA (Irish Republican Army), ritornata in campo alla fine degli anni Cinquanta [era stata messa al bando dall'Eire nel 1939] con una agitazione incentrata sulla questione dell'unificazione delle due Irlande, radicalizza la sua azione soprattutto dopo i fatti di Londonderry e l'accentuazione del contrasto tra cattolici e protestanti nell'Ulster, con l'impiego anche di metodi terroristici;
in seguito alle proteste violente scatenate dai ripetuti episodi di discriminazione contro la minoranza cattolica, l'esercito inglese viene mandato in Irlanda del Nord per fermare la rivolta;
dicembre, l'IRA si divide in due tronconi:
- "Official", l'ala legalitaria, marxista e alleata al debole Partito comunista nordirlandese;
- "Provisional", l'ala più estremista, radicale (Provisional Army Council), che si richiama al programma del governo provvisorio del 1916;

1969
-






1969
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Marcelo Caetano
(1968 set - apr 1974)
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
[legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico"]

1969
Gennaio
Khartum, alla Conferenza internazionale dei movimenti rivoluzionari in Africa si riscontrano le stesse difficoltà di dar vita a un fronte comune antiportoghese;



1969
SPAGNA
 
VII governo
VIII governo
 
1965 luglio - ottobre 1969
1969 ottobre - 1975
Capo dello Stato
F. Franco Bahamonde [el Caudillo]
-
Vicepresidente
de la Gubernaciòn
amm.  Luis Carrero Blanco
(1967 set - dic 1973)
Marina
amm. Pedro Nieto Antuñez
(1965 lug - ott 1969)
-
Interno
gen. Camilo Alonzo Vega
(1957 feb-ott 1969)
Carlos Arias Navarro
( 1969 ott - dic 1973)
Affari Esteri
Fernando Maria Castiella
(1957 feb-ott 1969)
[cattolico di prestigio]
Gregorio Lopez Bravo
(1969 ott - set 1973)
[Opus dei]
Casa
-
Finanze
-
Lavori pubblici
- Federico Silva Muñoz
(1969 ott-apr 1970)
[cattolico conservatore]
Industria
-
Commercio
-
Educazione
-
Lavoro
-
Información y Turismo
Manuel Fraga Iribarne
(1962 lug-ott 1969)
[falangista liberale]
Alfredo Sánchez Bella
(1969 ott - giu 1973)
 
1969
Gennaio
don Juan Carlos fa una dichiarazione all'agenzia ufficiale «Efe». «Pensare al semplice automatismo di un diritto sarebbe anacronistico e non realistico», dice, riferendosi alla posizione paterna, per la restaurazione della monarchia, e prendendo implicitamente partito per F. Franco Bahamonde [el Caudillo], che ha sempre parlato di instaurazione della monarchia;
stato d'emergenza per tre mesi nell'intera Spagna;
nello stesso tempo scoppia lo "scandalo Matesa" [Maquinaria Textil de Norte de España S.A.] contro alcuni esponenti dell'Opus dei;
lo scandalo consiste nella scoperta di una colossale truffa ai danni dello Stato, che ha finanziato con quasi 15 milardi di pesetas (ca 170 miliardi di lire) la costruzione di un certo numero di telai senza navetta Iwer, su brevetto francese, in vista di una massiccia esportazione mondiale; i finanziamenti avrebbero permesso la costruzione di ca 20 mila telai; in realtà ne sono stati costruiti ca 13 mila ed esportati ca 10 mila, 8 mila dei quali sono rimasti invenduti;
nel momento in cui lo scandalo diviene di dominio pubblico, il Banco de Crédito industrial è creditore dalla società Matesa di 9 miliardi e mezzo di pesetas, cifra che supera i 10 Mdi se vi si aggiungono gli sgravi fiscali già fruiti; la questione, in realtà molto più complessa, arriva sui banchi di vari uffici giudiziari, finanziari e di indagine; ma soprattutto molto rilevanti sono le ripercussioni politiche: il caso viene infatti utilizzato contro l'Opus dei, i cui ministri sono se non altro colpevoli di disattenzione, da un gruppo di esponenti del governo come il falangista liberale Manuel Fraga Iribarne, il falangista José Solìs Ruiz, ministro segretario del Movimiento, l'ammiraglio Pedro Nieto Antuñez, ministro della Marina, il cattolico Fernando Maria Castiella ministro degli Esteri;
mentre il gruppo facente capo a Manuel Fraga Iribarne, ministro delle Informazioni, si sforza di agire sull'opinione pubblica, l'Opus dei risolve a proprio vantaggio la questione cambiando le carte all'interno del potere;
Febbraio
11
, viene approvato il secondo piano di sviluppo (1969-72), in pratica identico al primo, almeno dal punto di vista della metodologia [la questione agraria è completamente dimenticata];
Luglio
16
, F. Franco Bahamonde [el Caudillo] scrive a don Juan di Borbone informandolo della imminente designazione del figlio e don Juan Carlos scrive al padre confermandogli la sua accettazione;
17
, lettera di Rafael Calvo Serrer a F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con la preghiera di nominare don Juan Carlos "reggente, non re";
22
, F. Franco Bahamonde [el Caudillo] designa, davanti alle Cortes, don Juan Carlos di Borbone, che ha compiuto i trent'anni previsti dalla legge 5 gennaio 1968, come suo successore [ovviamente, ormai, di regime] e futuro re di Spagna;
da questo momento i monarchici si dividono tra i sostenitori di don Juan e quelli di don Juan Carlos (i "monarchici del Caudillo");
Ottobre
29
, il ministero presenta 13 nuovi ministri sui 18 del gabinetto precedente: 11 appartengono all'Opus dei, o le sono molto vicini;
con la formazione del nuovo governo, il cosiddetto "monocolore" dell'Opus dei, F. Franco Bahamonde [el Caudillo] fa le proprie scelte di cui dovrà essere esecutore e garante Luis Carrero Blanco, restituendo alla destra respiro e potere;
Dicembre
1969, le imprese americane che aprono sedi e filiali in Spagna sono 387.



 
don Juan
Albero genealogico
(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;
1961 (dicembre), il figlio primogenito Juan Carlos sposa Sofia di Grecia;
1963 (dicembre), battesimo della figlia primogenita di Juan Carlos figlio primogenito di don Juan;
1968 (gennaio), Juan Carlos, suo figlio promogenito, compie 30 anni, l'età prevista dalle leggi franchiste per essere designato successore di F. Franco Bahamonde [el Caudillo]; il principe Juan Carlos, che ha due figlie, diventa padre di un maschio; don Juan arriva a Madrid con la madre, regina Vittoria Eugenia;
F. Franco Bahamonde [el Caudillo] lo incontra, anche se seccato delle accoglienze riservate a lui e alla regina madre;
don Juan Carlos
Albero genealogico
(Roma 1938)
figlio di don Juan di Borbone e di Maria Mercedes di Borbone-Napoli;
1969
viene designato dal dittatore F. Franco Bahamonde [el Caudillo] a succedergli "a titolo di re";


1975,re di Spagna;




1969
Repubblica Italiana
Presidente
della Repubblica

Giuseppe Saragat (Psi)
(1964 29 dic - 29 dic 1971)

V Legislatura 1968 5 giu - 24 mag 1972
Presidente
della Camera
S. Pertini (Psi)
(1968 5 giu - 4 lug 1976)
Presidente
del Senato
A. Fanfani (Dc) 
(1968 5 giu - 26 giu 1973)
Presidente
del Consiglio

M. Rumor (Dc)

(1968 12 dic - 5 ago 1969) I
dim.
(1969 5 ago - 27 mar 1970) II
Vice-presidente
F. De Martino (Psi)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
P.E. Taviani (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio
Antonio Bisaglia (Dc)
(1968 12 dic - 17 feb 1972)
Francesco Albertini
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Mario Baldini
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Cesare Bensi
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Renzo Forma
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Antonio Bonadies
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
Giuseppe Di Vagno
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Attilio Iozzelli
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Interno
F. Restivo (Dc)
(1968 12 dic - 17 feb 1972)
Sottosegretari
Ciriaco De Mita
(1968 12 dic - 17 gen 1970)
Pier Luigi Romita
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Ernesto Pucci
(1969 5 ago - 14 mar 1974)
Angelo Salizzoni
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Angelo Salizzoni
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Remo Gaspari (Dc)
(1966 23 feb - 5 ago 1969)
A. Sarti (Dc)
(1969 5 ago - 7 lug 1973)
Affari Esteri 
P. Nenni (Psi)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
A. Moro (Dc)
(1969 5 ago - 26 giu 1972)
Sottosegretari Franco Maria Malfatti (Dc)
(24 giu - 14 feb 1969)
  Dionigi Coppo
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
M. Pedini (Dc)
(1968 12 dic - 23 nov 1974)
M. Zagari (Psi)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
 
Difesa
L. Gui (Dc)
(1968 24 giu - 27 mar 1970)
Sottosegretari Francesco Ferrari
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Guglielmo Donati
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Mario Marino Guadalupi
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Giovanni Elkan
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Francesco Cossiga (Dc)
(1966 23 feb - 27 mar 1970)
Marina mercantile
G. Lupis (Psdi)
(dic 68 - lug 69, dim.)
V. Colombo (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Sottosegretari Cesare Angelini
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Vittorio Cervone
(1969 5 ago - 26 giu 1972)
Giuseppe Machiavelli
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Salvatore Mannironi
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Finanze
O. Reale (Pri)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
G. Bosco (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Sottosegretari Giovanni Elkan
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Luigi Borghi
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Annibale Fada
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Filippo Micheli
(1969 7 ago - 27 mar 1970)
A. Valsecchi (Dc)
(1963 4 dic - 24 giu 1968)
Michele Tantalo
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Anselmo Martoni
(1968 12 dic - 5 ago 1969)

Tesoro
E. Colombo (Dc)
(1963 21 giu - 6 ago 1970)
Sottosegretari A. Sarti (Dc)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Fortunato Bianchi
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Bonaventura Picardi (Dc)
(1968 24 giu - 14 mar 1974)
Guido Ceccherini
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Annibale Fada
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Giuseppe Sinesio
(1968 12 dic - 17 feb 1972)
Bilancio e Programmazione economica
L. Preti (Psdi)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Giuseppe Caron (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Sottosegretari Giuseppe Caron (Dc)
(1968 12 dic - 14 feb 1969)
Franco Maria Malfatti (14 feb - 5 ago) P. Barbi (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Industria, Commercio e Artigianato
(e presidente del CNEN)
M. Tanassi (Psdi)  
(dic 68 - lug 69, dim.)
D. Magrì (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Sottosegretari V. Lattanzio (Dc)
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
Emanuela Savio
(1968 24 giu - 27 mar 1970)
D. Schietroma (Psdi)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Loris Biagioni
(1969 5 ago - 17 feb 1972)
Lavoro e
Previdenza sociale
G. Brodolini (Psi)
(1968 12 dic - † 12 lug 69)
interim Rumor C. Donat Cattin (Dc)
(1969 5 ago - 26 giu 1972)
Sottosegretari M. Toros (Dc)
(1968 12 dic - 26 giu 1972)
Vincenzo Bellisario
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Leandro Rampa
(1969 5 ago - 26 giu 1972)
Franco Tedeschi
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Mario Vetrone
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Commercio estero
V. Colombo (Dc)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
R. Misasi (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Sottosegretari Dante Graziosi (Dc)
(1966 23 feb - 5 ago 1969)
Paolo Berlanda
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Venerio Cattani
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Luigi Caiazza
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Agricoltura e foreste
A. Valsecchi (Dc)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
G. Sedati (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Sottosegretari Dario Antoniozzi (Dc)
(1963 4 dic - 6 ago 1970)
Arnaldo Colleselli
(1968 24 giu - 27 mar 1970)
Nello Mariani
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
L. Radi (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Lavori Pubblici
G. Mancini  (Psi)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
L. Natali (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Sottosegretari Lucio Mariano Brandi
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
V. Russo (Dc)
(1969 5 ago - 7 lug 1973)
Barbaro Lo Giudice
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
  Pio Alessandrini
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Pubblica Istruzione
F. Sullo (Dc)
(1968 12 dic - 24 mar 69 dim.)
M. Ferrari Aggradi (Dc)
(24 mar - 5 ago)
M. Ferrari Aggradi (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Sottosegretari Oddo Biasini
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Vincenzo Bellisario
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Carlo Buzzi
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
Michele Pellicani
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Dino Limoni
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Elio Rosati
(1968 12 dic - 26 giu 1972)
Poste e Telecomunicazioni
Mario Ferrari Aggradi (Dc)
(1968 12 dic - 24 mar 1969)
C. Mazza (Dc)
(24 mar - 5 ago)
A. Valsecchi (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Sottosegretari B. D'Arezzo (Dc)
(1968 24 giu - 26 giu 1972)
Calogero Volpe
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
  Francesco Ferrari
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Partecipazioni statali
A. Forlani (Dc)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
F.M. Malfatti (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Sottosegretari Riccardo Misasi
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Vincenzo Scalato
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Francesco Principe
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
 
Trasporti e Aviazione civile
L. Mariotti (Psi)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
R. Gaspari (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Sottosegretari Remo Sammartino
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
O. Cengarle (Dc)
(1969 5 ago - 17 feb 1972)
Emanuele Terrana
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Sebastiano Vincelli
(1969 5 ago - 6 ago 1970)
Luigi Angrisani
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Heros Cuzari
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Aldo Venturini
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
 
Grazia e Giustizia
S. Gava (Dc)
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
Sottosegretari Renato Dell'Andro
(1968 13 set - 27 mar 1970)
Leonetto Amadei
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
E. Pennacchini (Dc)
(1969 5 ago - 23 nov 1974)
Sanità
C. Ripamonti (Dc)
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
Sottosegretari Gianni Usvardi
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Maria Pia Dal Canton
(1969 5 ago - 26 giu 1972)
Giovanni Zonca
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Beniamino Gaetano De Maria
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Turismo e Spettacolo
L. Natali (Dc)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
G.B. Scaglia (Dc)
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Sottosegretari Piero Caleffi
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Franco Evangelisti
(1969 5 ago - 17 feb 1972)
Vincenzo Scarlato
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
Gino Zannini
(1969 5 ago - 27 mar 1970)
Ministri senza portafoglio
Interventi straordinari nel Mezzogiorno e nelle aree depressive del Centro-Nord
P.E. Taviani (Dc)
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
Ricerca scientifica
S. Lauricella (Psi)
(1968 12 dic - 5 ago 1969)
A. Forlani (Dc)
(5 ago - 11 nov)
Giorgio Bo
(11 nov - 27 mar 1970)
Rapporti Governo Parlamento
Crescenzo Mazza
(?)
(24 giu - 24 mar 1969)
C. Russo (Dc)
(1969 24 mar - 27 mar 1970)
Riforma Pubblica Amministrazione
E. Gatto (Dc)
(1968 12 dic - 27 mar 1970)
 

Repubblica Italiana

1969
Gennaio
 
A Praga, Jan Palach si dà fuoco in piazza Venceslao per protestare contro l'occupazione sovietica della sua patria e l'indifferenza del mondo occidentale.
Una circolare del ministro F. Sullo riconosce il diritto di assemblea degli studenti delle superiori.
Bolzano, lo stesso mese membri di "Gladio" nascondono quattro depositi clandestini di armi e altro materiale dell'organizzazione nei "Nasco", altri cinque vengono custoditi nelle caserme dei Carabinieri del capoluogo.
Nello stesso periodo gli investiatori sentono parlare anche della Fondazione di pubblica utilità Hermann Niermann con sede a Düsseldorf ma attiva in Alto Adige, forte di una quantità di beni stimati in non meno di 3 Mdi di marchi.
[Alla morte del fondatore, un miliardario tedesco nazionalsocialista che si era impegnato per «migliorare la condizione delle minoranze etniche tedesche», la gestione dell'istituzione passa interamente in mano a N. Burger che nomina, come proprio assistente, il "socio di tritolo" Siegfried Steger.
La Fondazione concede ingenti contributi a una moltitudine di partiti e alleanze nazionaliste europee:
- a esponenti del movimento basco in Spagna,
- ai rappresentanti della minoranza tedesca in Belgio,
- a un movimento estremista alsaziano,
ma anche a una ventina di semplici cittadini italiani di lingua tedesca residenti nella provincia di Bolzano.
Un discreto quantitativo di denaro finisce anche nelle tasche di Kienesberger, nel frattempo diventato editore.
A lui si rivolgono molte organizzazioni giovanili, e pure qualche personalità politica, per ottenere contributi finalizzati ad attività non favorevoli allo Stato italiano.]

26, Padova, una bomba al tritolo, collocoata da soggetti di destra, esplode davanti all'ngresso principale del Palazzo di Giustizia;

Febbraio
i pensionati ottengono sostanziali aumenti e l'introduzione della scala mobile.
Il ministro F. Sullo riforma gli esami di maturità e sollecita il rettore di Roma a riaprire le facoltà occupate.

La visita di R.M. Nixon in Italia provoca dappertutto manifestazioni di protesta, perfino in piazza S. Pietro durante il suo colloquio con il Papa.

Marzo
4
, Roma, un ufficiale dei servizi segreti della Marina italiana contatta un agente CIA nella capitale e lo mette al corrente dei piani preparti da «alcuni suoi amici influenti» per attuare un colpo di stato in Italia. Non fa i nomi di questi amici, però spiega che sono «ben piazzati sia nel governo italiano sia nell'industria privata» e che non sono inquadrati in una «organizzazione formale», ma «legati soltanto da una lunga amicizia».
Dopo questa breve presentazione, l'ufficiale della Marina arriva al dunque e chiede se la CIA sia disposta a «sedersi a un tavolo e dare ascolto a questo gruppo e alle sue proposte per risolvere i problemi italiani». Ma soprattutto vuole sapere come si comporterebbero gli Stati Uniti in caso di golpe.
L'agente americano risponde che non può parlare a nome del governo Usa e che, comuqnue, non può «approvare idee o piani così vaghi e ancora allo stato embrionale».
Il primo incontro si conclude così, in modo interlocutorio.
[Come da documenti desecretati dalla CIA nel 2005 e che da luglio 2010 confluiranno nel faldone, intestato a J.V. Borghese, negli archivi americani di College Park.]
La data del colpo di stato è stata fissata per il 13-14 dicembre.

13, in una lettera inviata da Pietro Cattaneo, ex comandante del Maci (Movimento avanguardista cattolico italiano), ad Arnadlo Forlani, segretario della Dc, il mittente sostiene che lui e i suoi uomini sono di nuovo pronti a battersi per «la libertà del Paese».
Egli scrive di essere rimasto sgomento nell'assistere alle molteplici e violente manifestazioni di piazza organizzate dall'estrema sinistra, ma soprattutto di essere indignato per il troppo permissivismo che sta dimostrando la Dc. ecc.
[Nei primi anni Sessanta Pietro Cattaneo ha fatto parte dei "Centri Sturzo" fondati dal deputato democristiano Agostino Greggi, che si sono opposti duramente all'apertura verso il Psi attuata dalla Dc di Aldo Moro. Successivamente partecipa alla creazione del movimento conservatore della cosiddetta "Maggioranza silenziosa", del quale tra le sue carte, nel 1974, sarà rinvenuto numeroso materiale propagandistico.]

Viareggio, viene ritrovato morto Ermanno Lavorini, il bambino di 12 anni rapito all'inizio di febbraio.

Aprile
4, Roma, un ufficiale (lo stesso di Marzo) dei servizi segreti della Marina italiana ricontatta l'agente CIA nella capitale e gli dice che lui e i suoi amici sono «persone troppo pratiche per aspettarsi un sostegno da parte americana», tuttavia vogliono «soltanto essere rassicurati» sul fatto che, se ci sarà il colpo di stato, Washington assumerà un «atteggiamento neutrale».
L'agente CIA ribadisce quanto ha già detto nell'incontro precedente: la CIA non può fornire una risposta «senza prima essere messa al corrente sui dettagli specifici riguardanti le persone coinvolte e sui loro piani».
A questo punto l'italiano, un ex milite della X Mas durante la guerra, rivela che il principale ispiratore e organizzatore del complotto è proprio il "principe nero" J.V. Borghese, leader del movimento di estrema destra Fronte nazionale.
L'ex comandante gode «del rispetto e dell'appoggio di un'ampia schiera di uomini di governo e persino politici, dall'ala destra del Psi fino all'ala sinistra del Msi».
L'ufficiale dei servizi navali aggiunge, fornendo un ulteriore dettaglio, che il golpe sarà guidato «da un'alleanza tra forze militari ed economiche italiane».

9, Battipaglia (SA), durante uno sciopero la polizia spara ad altezza d'uomo uccidendo un giovane e una donna. Segue uno sciopero generale in tutta Italia nel corso del quale si verificano gravi incidenti.
12-13, Torino, Milano e Genova, scoppiano rivolte nelle carceri.
16, Padova, una bomba distrugge lo studio del Rettore dell'Università, Enrico Oppocher;
17, Padova, alcuni neofascisti tentanto di assaltare il Comune mentre è in corso il consiglio;
18, Padova, riunione della cellula guidata da Franco Freda.
[Tra i presenti, secondo le dichiarazioni poi ritrattate da Marco Pozzano, ci sarebbe stato anche Pino Rauti.]
22, Verona, una carica di dinamite, collocata davanti al Palazzo dell'Agricoltura, scardina il portone di ingresso e provoca il crollo di un soffitto;
25, Milano, esplodono due bombe: una alla Fiera campionaria e un'altra alla stazione;
27, Padova, nella notte si svolge una nuova riunione della cellula terroristica di Franco Freda;

Maggio
2
, l'ex maresciallo d'Italia R. Graziani, riconosciuto colpevole di tradimento, viene condannato a 19 anni di reclusione (gli vengono condonati 13 anni e 8 mesi in virtù dei recenti atti di clemenza);
12
, Padova, poco dopo lo svolgimento di una messa in memoria di B. Mussolini, un agente di Polizia viene ferito da neofascisti; gli aggressori vengono arrestati;

Giugno
10
, Roma, R.Q. Braitwaite, dell'ambasciata inglese, invia un allarmato rapporto al Foreign Office sul «futuro» del Pci.
Egli scrive:
«Sono in molti a prevedere che i comunisti entreranno nella coalizione di governo nell'arco dei prossimi cinque anni.
Lo Stato italiano sta andando a pezzi a causa dell'inefficienza burocratica, della corruzione politica e dei conflitti sociali ed economici. […]
La questione cruciale è la seguente: fino a che punto la Dc e il Pci ritengono che un compromesso sia possibile e vantaggioso per entrambi? […]
La futura partecipazione del Pci a una coalizione di governo è una tesi che guadagna sempre più punti. Le barriere psicologiche stanno crollando e sempre più persone ritengono che sia difficile pensare a un'alternativa convincente sul lungo periodo»
.
Di rassicurante, per il diplomatico, c'è il fatto che «i quadri più responsabili nella Dc e nel Pci continuano a rigettare » l'ipotesi di un compromesso. Per cui «al momento, non è possibile prevedere se e quando un simile evento si verificherà».

Paradossalmente, proprio quest'anno, giungerà a compimento il disegno strategico di E. Mattei e della Dc morotea e fanfaniana, con la benedizione dell'opposizione comunista.

Non solo, dopo appena un quarto di secolo, il 1969 segna il definitivo capovolgimento dell'esito della seconda guerra mondiale:
- il Regno Unito, tra le potenze vincitrici, ora è un'importante isola del Nord Europa, a cui resta, nel Mediterraneo, solo la rocca di Gibilterra;
- l'Italia, nazione sconfitta, è diventata la potenza egemone nell'area ed esercita un'influenza crescente anche in Medio Oriente e nell'Africa nera.

Non è un caso, quindi, che in questo periodo rispuntino sulla scenza tre individui:
. J.V. Borghese,
. E. Sogno,
. Giangiacomo [Giangi] Feltrinelli.


E. Berlinguer
pronuncia a Mosca una dura condanna dell'Urss per i fatti cecoslovacchi e la politica estera anticinese.
Bari, si conclude il processo a L. Leggio [Liggio] e altri sessanta mafiosi con l'assoluzione di tutti. Una volta libero, L. Leggio [Liggio] diventa latitante.

Esce il primo numero della rivista «Il Manifesto» che fa capo alla sinistra del Pci.

27-30, Roma, XI° Congresso nazionale della Dc;

Luglio
3
, Torino, scontri a Corso Traiano.
5, si ritirano i ministri socialisti, subito va in crisi il governo di centro sinistra e si torna ad un governo monocolore con M. Rumor

Padova, il ministro (?) F. Reviglio sospende il commissario della città per avere eseguito arresti di estremisti di destra.
Cgil, Cisl e Uil definiscono la prima alleanza unitaria in previsione del rinnovo contrattuale dei metalmeccanici. 
Sassari, Graziano Mesina è condannato all'ergastolo.

Agosto
5
, M. Rumor forma un nuovo governo con la sola Dc
8-9, nella notte, in varie città italiane, si verificano [otto] dieci attentati sui treni.
[Tra cui a Mira (Venezia).]
Annunciano la "strategia della tensione".
12, 12 persone muoiono nell'attentato dinamitardo nel treno Milano-Roma;


Settembre
Torino, allo sciopero nell'Officina 32 di Mirafiori, la Fiat risponde con la cassa integrazione di altri tre reparti.
Lo sciopero dei metalmeccanici, dei chimici, dei cementieri e degli edili dà l'avvio all'autunno caldo.
14, Merano (Bolzano), il comandante di una stazione dei Carabinieri in Val Venosta diventa bersaglio dei colpi di arma da fuoco. Ne esce illeso.

Ottobre
3
, Saturno (Bolzano), attentato contro la locale caserma dei Carabinieri;
Merano Malles (Bolzano), l'esplosione di un ordigno provoca il tranciamento di una rotaia.
Sul posto vengono ritrovati manifestini siglati Bas.
4, Trieste, una carica di esplosivo viene collocata sul davanzale di una finestra della scuola elementare slovena. Dovrebbe esplodere alle 12:00 ma per problemi tecnici ciò non accade.
8, Venezia, una bottiglia incendiaria viene lanciata contro l'abitazione del vicequestore.

Roma, manifestazione dei baraccati di fronte a Palazzo Chigi.
Pisa, muore uno studente negli scontri con la polizia.
Il Senato approva un provvedimento urgente che ammette i diplomati a tutte le facoltà universitarie.

Milano, durante un movimentato sciopero per la casa, muore un agente di polizia di 22 anni.

29, Trento, una bomba molotov viene lanciata contro la porta di ingresso dell'Istituto di Scienze sociali.
La matrice è probabilmente di sinistra.

Novembre
1-2
, Carrara, al Convegno della FAI duri scontri fra situazionisti ed anarchici.
23, Trento, una bomba esplode davanti alla sezione dell'Unione dei marxisti-leninisti.

Dicembre
la Corte Costituzionale abroga il concubinato e l'adulterio come reato.
Viene approvato lo Statuto dei lavoratori.
6, Verona, viene incendiata l'auto del senatore Albarello, data in uso alla sezione del Psiup.
12, Milano, Strage di Piazza Fontana: ore 16:37, una bomba collocata nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura, uccide 16 persone.
[È stata utilizzata "gelignite", la stessa trovata nella scuola materna slovena dopo il fallito attentato.
L'attentato mira a innescare una richiesta d'ordine nell'opinione pubblica, a cui il presidente del Consiglio M. Rumor dovrà rispondere proclamado lo stato d'emergenza. Il segnale che J.V. Borghese aspetta per entrare in azione. Ma all'ultimo momento, per ragioni mai chiarite, M. Rumor si tira indietro.
J.V. Borghese è costretto a rinviare i suoi progetti.]
È l'inizio della "strategia della tensione", messa in atto da settori dello stato e dei poteri forti ed occulti per bloccare la crescita delle lotte studentesche ed operaie.
Roma, in contemporanea, bomba alla Banca Nazionale del Lavoro e presso il monumento del Milite Ignoto.
Le indagini coinvolgono subito il movimento anarchico: il "mostro" viene additato in Pietro Valpreda [Sarà in seguito completamente scagionato]; con lui, come esecutore dell'attentato, è arrestato Merlini, infiltrato dei servizi segreti.
15, arrestato, viene tenuto per 38 giorni in cella d'isolamento, con una lampadina accesa giorno e notte;
15-16, Milano, la notte durante un interrogatorio cade "suicidato" dal quarto piano della Questura di Via Fatebenefratelli il ferroviere anarchico Pino Pinelli, dopo tre giorni di fermo illegale. Testimonianze sostengono che nella stanza fosse presente il commissario Calabresi. Il questore, Guida, era stato negli ultimi anni del ventennio direttore del confino di Ventotene.  
Le contraddittorie e surreali dichiarazioni della polizia parleranno di suicidio, mentre una sentenza del giudice Gerardo D'Ambrosio, si inventerà il concetto di «malore attivo».
[Solo dopo diversi anni saranno appurate le responsabilità materiali dell'estrema destra nella strage e verrà smontata la montatura contro gli anarchici.]
Lo stesso giorno viene fermato un altro anarchico: Pietro Valpreda e incriminato per la stessa strage.
[segue 1974]
L'Aquila, lievi condanne per il disastro del Vajont del 10 ottobre 1963: tre condanne a sei anni, due dei quali condonati.
16
, Padova, la commessa di una valigeria rivela alla Polizia che il 10 dicembre un giovane ha acquistato quattro borse di similpelle del tipo di quelle usate per le bombe.
17, Treviso, il prof. Guido Lorenzon dichiara al magistrato di Treviso di aver appreso dall'amico Giovanni Ventura fatti importanti relativi alla strage di piazza Fontana del 12 dicembre.
20, Treviso, la Polizia perquisisce l'abitazione di Giovanni Ventura e sequestra armi e munizioni.
Lignano (Udine), viene incendiata l'auto del segretario della locale sezione comunista.
24, in un rapporto al Foreign Office – dopo la recente firma dell'accordo (un incubo per gli inglesi) tra E. Cefis e il viceministro del Commercio sovietico per la fornitura all'Italia di gas naturale –
l'ambasciatore inglese a Roma, sir Patrick Hancock, scrive che questa intesa suggella:
«una serie di importanti contratti che rafforzano le già floride relazioni commerciali tra l'Italia e l'Urss. […]
Le imprese che avranno gli appalti sono la Fiat, l'Italsider, il Nuovo Pignone, la Snam progetti e la Pirelli
».
Grazie a questo accordo e alle forniture che arriveranno anche dalla Libia e dall'Algeria – questa è la previsione della legazione britannica –, l'Italia sarà in grado di soddisfare il proprio fabbisogno di gas naturale per tutti gli anni Settanta, collocandosi in una posizione di egemonia rispetto ad altri paesi.
Comunque, è certo: «se il Pci dovesse conquistare il potere, l'accordo Eni-Urss andrebbe a rafforzare i vincoli tra l'Italia e il Comecon. Inoltre, l'intesa incoraggerebbe ancor più Guido Carli e la Banca d'Italia a portare i paesi del Comecon nell'orbita del Fondo monetario internazionale. In questo modo, i titoli dei paesi dell'Est diventerebbero negoziabili sul mercato internazionale, fornendo così più margine di manovra ai detentori italiani di Buoni del Tesoro provenienti dall'Europa orientale».
Di quel che è accaduto a Milano nella filiale della Banca dell'Agricoltura e dei disegni autoritari che stanno maturando, nella corrispondenza diplomatica britannica tra Roma e Londra non c'è la minima traccia.
Le omissioni, davvero anomale, rimbalzano a gli occhi.
Anche perché esiste addirittura un memorandum con un bilancio sull'Italia redatto proprio da sir Patrick Hancock in persona.
E ancora una volta la preoccupazione maggiore non rigurda il rischio di una destabilizzazione violenta di un paese membro della Nato, ma le possibili conseguenze della politica interna ed estera del governo di Roma.
Non sono J.V. Borghese e le bombe a impensierire l'ambasciatore, bensì la notizia che il nuovo ministro degli Esteri sia A. Moro.

inverno, i tragici episodi della "strategia della tensione" spingono democristiani e socialisti a ricercare nuovamente un accordo;

Viene finalmente firmato il contratto dei metalmeccanici che vede accolte le richieste sindacali.

Elezioni regionali in Sardegna.
1969
PARTITI
Riferimento: Elezioni politiche 1968
Seggi
Camera Senato
Dc (Democrazia cristiana)

- Segretario:
. M. Rumor (27.01.1964 - 19.01.1969)
. F. Piccoli (19.01.1969 - 09.11.1969)
. A. Forlani (09.11.1969 - 18.06.1973)
- Capo del gruppo parlamentare: G. Andreotti (1969-72),

Febbraio
A. Moro propone alla direzione del partito di avviare "una strategia dell'attenzione nei confronti del Pci".

autunno, i residui quattro:
. F. Piccoli e M. Rumor,
. G. Andreotti e E. Colombo,
si dividono le spoglie del gruppo doroteo;
1969-72, capo del gruppo parlamentare: G. Andreotti.
Ottobre
A. Forlani è eletto segretario della Dc.


Pli (Partito liberale italiano)
-
Pr (Partito radicale)
-
Movimento di democrazia liberale
-
Democrazia
-
Pri (Partito repubblicano italiano)
- Segretario: U. La Malfa (1965-75)
Svp (Südtiroler Volkspartei - Part. popolare sudtirolese)    
Totale    
Pci (Partito comunista italiano)    

-Segretario: L. Longo (1964-?)
Febbraio
Al XII Congresso del Pci si dibattono due temi: 
- il rapporto fra il partito e l'Urss,
- la contestazione giovanile.
Molto vivaci le relazioni di:
- Pintor,
- R. Rossanda
- Natoli

- Caprara
E. Berlinguer viene eletto vicesegretario del Pci.

Ottobre

. Natoli,
. Pintor,
. Rossanda,
redattori del «Manifesto», vengono radiati dal partito;

Psu (Partito socialista unificato) (Psi-Psdi )
91
-
Luglio
2
, al Comitato centrale del Psi i socialdemocratici decidono la scissione;
5, dal Psi, di nuovo messo a dura prova, si stacca il grosso del vecchio Psdi dando vita al Psu (Partito socialista unitario) [che riprenderà poi il nome di Partito socialista democratico italiano]; 

Psdi (Partito socialdemocratico)    
una nuova scissione del Psi-Psdi ristabilisce la situazione precedente e dopo alcune defezioni il partito alterna periodi di precaria collaborazione governativa con la Dc a periodi di blanda opposizione;
Psu (Partito socialista unitario)    
intanto si avvicina al Pci appoggiando le rivendicazioni operaie dell' "autunno caldo";
Psiup (Partito socialista italiano di unità proletaria)
23
-

dopo la nuova scissione tra Psie Psdi e il graduale disimpegno dei socialisti dalla politica di centrosinistra, perde gran parte della sua influenza;

Totale    
Pnm (Partito nazionale monarchico)    
Pmp (Partito monarchico popolare    

 

Msi (Movimento sociale italiano)    

Giugno
G. Almirante è eletto segretario: col suo ritorno alla guida del partito, lo scontro con le forze democratiche diventa ancora più radicale;

Alleanza democratica nazionale    
Totale    
Totale Seggi    
Note:

 

 

"Lotta continua"

1969, novembre, Adriano Sofri, 30enne, laureato in filosofia, professore di lettere presso un istituto scolastico di Livorno, già leader del disciolto gruppuscolo del "Potere operaio pisano", fonda questo efficiente gruppo operaista;
«segue 1970»

"Avanguardia Operaia"


1969/70, Milano, facoltà di Architettura, la separazione dal Movimento Studentesco da parte di un gruppo di elementi di provenienza trotzkista sfocia nella fondazione dei CUB (Comitati Unitari di Base);
«segue 1970»

"Unione dei Comunisti Italiani (marxisti-leninisti)"
o
"Servire il Popolo"

«segue da 1968»
1969, la pretesa di Aldo Brandilari (ex "Falcemartello") del controllo insindacabile specialmente sulla gestione finanziaria del gruppo, dà origine a "disguidi amministrativi" in seguito ai quali il segretario provinciale di Roma Guglielmo Guglielmi si stacca dall'unione.

Ordine Nuovo

«segue da 1956»
1969, il gruppo cessa formalmente di esistere in seguito al patto siglato tra il suo leader Pino Rauti con il segretario del Msi Giorgio Almirante;
l'accordo prevede il rientro in massa degli ex ordinovisti nel partito con la facoltà di mantenere una certa autonomia di gruppo e con l'attribuzione allo stesso Pino Rauti e al suo stato maggiore di una qualche voce in capitolo negli organi dirigenti missini (tre posti nella direzione nazionale e quattordici nel comitato centrale) ma soprattutto con la clausola segreta (poi mantenuta) di brillanti collocazioni nelle liste elettorali nelle prossime elezioni;
tali lusinghe accolte dalla stragrande maggioranza, non vengono però accettate da un manipolo di irriducibili che al seguito di Clemente Graziani continuano ad operare sotto l'insegna di un "Nuovo movimento politico Ordine Nuovo" ma con un numero irrisorio di adepti concentrati in piccole sedi a Roma e Verona e sottoposti alla vigile attenzione della questura e frequentemente incriminati per ricostituzione del partito fascista;
«segue 1972»

SIFAR (Servizio Informazioni Forze Armate)

1969

 

Scandalo SIFAR

Aprile
27
, il gen. Carlo Ciglieri, comandante della III Armata ed ex comandante generale dei Carabinieri è vittima di un misterioso incidente d'auto sulla Valsugana a Curtarolo. L'auto su cui viaggiava (una Giulia civile intestata al Ministero della Difesa) esce di strada. In una borsa c'è il rapporto del gen. Giorgio Manes sul colpo di stato e le deviazioni del Sifar.
I documenti scompaiono.

Giugno
25
, il gen. Giorgio Manes si accascia su una poltrona del Transatlantico prima di poter riferire alla commissione parlamentare d'inchiesta Alessi. Stroncato da un infarto.



Fonti:
- varie;
- Gabriele Coltro «Il Gazzettino», 1.11.1997 (Scandalo Sifar);

 

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Presenza di detenuti 01.01 - 31.12.1969
 
uomini
donne
definitivi
206.097
9.870
gudicabili, appellanti, ricorrenti
141.481
7.322
internati per esecuzione misura sicurezza detentiva
22.504
976
 
Ergastolani (al 31.12.1969)
definitivi
440
36
ricorrenti
34
4
appellanti
49
4
L'anagrafe carceraria non è ancora in grado di determinare la reale consistenza delle presenze negli istituti di pena né il luogo dove i singoli detenuti sono reclusi. L'approssimazione dell'anagrafe ministeriale è tale che all'occorenza non si sa con precisione nemmeno se l'imputato in attesa di processo è realmente rinchiuso in carcere; per cui si arriva a condannare in contumacia persone regolarmente detenute o, addirittura, ad imputare qualcuno di aver compiuto un reato mentre in effetti era recluso…
[Dati Istat rielaborati dal dottor De Bellis…; Aldo Ricci e Giulio Salierno, Il carcere in Italia, Einaudi 1971)




Scontro al potere

1969

Marzo
28
, nella lettera scritta al Grand Hotel di Roma da Roger Smith a Charles Valentine (direttore dei contratti Lockheed in Georgia) relativa alla corruzione accettata dai f.lli Lefèbvre per la vendita degli Hercules, si legge qualcosa che riguarda il fratello O. Lefèbvre. (pag. 189)
[La corruzione degli Hercules ammontò a 2,018 Mni di dollari decurtati di 210.000 dollari di onorario contrattato dai f.lli Lefèbvre.]

[vedi 1969 Economia]

 

Fonti:
- Camilla Cederna, Giovanni Leone - Feltrinelli 1978, I ed..

 




OVEST
-
-
-
-

1969

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Dal 1° gennaio 1947, in base al Canadian Citizenship Act, i canadesi diventano a pieno titolo cittadini del loro paese.
Governatore generale
Daniel R. Michener
(1967 - 1974)
Primo ministro
Pierre E. Trudeau
I
(1968 apr - 1974)
[liberale]
Ministro degli Esteri
-

1969
Gennaio
il primo ministro è convinto dell'inutilità di fronteggiare la minaccia sovietica con lo schieramento di forze convenzionali e afferma che il mantenimento di truppe in Europa è comunque una prerogativa da grande potenza, cosa che il Canada non è affatto.
Con queste sue affermazioni egli proovca vasti dissensi negli ambienti militari e diplomatici e anche tra gli stessi membri del suo gabinetto, tanto che tutte le raccomadazioni provenienti dai funzionari della Difesa e degl Esteri risultano unanimi nel sostenere l'opportuità di mantenere lo status quo.
Pierre E. Trudeau decide di affrontare la questione in una riunione plenaria dei suoi ministri e in vista di questa (verso Marzo) fa preparare dal suo assistente Ivan Head uno studio sulla questione da dibattere.

Marzo
alla vigilia della riunione ministeriale prevista, viene distribuito lo studio di Ivan Head; quello che ne emerge lascia molti ministri costernati: si propone infatti di:
- tagliare drasticamente le forze armate,
- eliminare gli armamenti nuclerari del contingente canadese in Europa,
- ridurre il ruolo del Canada nella NATO a quello di puro e semplice mediatore allo scopo di porre fine alla Guerra Fredda.
Alla fine della riunione ministeriale, durata ben due giorni, la maggioranza approva la linea del primo ministro nonostante le opposte visioni.
24-25, Pierre E. Trudeau si reca in visita per la prima volta a Washington; in discorso al Washington Press Club egli afferma che per i canadesi vivere accanto agli Stati Uniti è come dormire nello stesso letto con un elefante: «il bestione può anche essere simpatico e di buon carattere, ma se si gira o grugnisce, sei finito».

Aprile
alla fine del mese Pierre E. Trudeau annuncia ufficialmente che gli impegni attuali nella NATO saranno mantenuti sino alla fine del 1969 ma che il governo intende pianificare una riduzione delle forze canadesi in Europa.
Dopo lunghe discussioni si giunge alla decisione di dimezzare il contingente NATO nell'ambito di una più generale riduzione delle forze armate e del congelamento per tre anni del bilancio delle spese militari.

Primo incidente di percorso del primo ministro: viene pubblicato un rapporto sugli affari indiani.
In esso il governo propone tout court l'abolizione dell'Indian Act (1951) e quindi la fine dello speciale status riservato agli indiani che vivono nelle riserve. Ci si basa sul principio che è giunto il momento di porre fine alle discriminazioni e di fare entrare gli indiani a pieno titolo e con pari diritti nella società canadese.
I diretti interessati non sono però mai stati consultati e respingono decisamente un progetto che porta all'assimilazione senza dare garanzie di una reale uguaglianza sociale ed economica.
Il ministro degli Affari Indiani Jean Chrétien viene accusato di "genocidio culturale" e di conseguenza il rapporto viene subito messo nel cassetto.

Il primo ministro rifiuta decisamente l'idea delle "due nazioni", sostenendo che si debba costruire un vero stato federale in cui tutte le sue componenti siano su un piano di uguaglianza.
La contraddizione sta però nel fatto che egli pensa sia possibile raggiungere tale scopo attraverso misure legislative e più tardi riforme costituzionali, un progetto che ha una chiara visione centralistica e che per alcuni critici sa anche di autoritarismo.

Luglio
25
, viene approvato l'Officail Languages Act/Loi sur les langues officielles che porta a termine un progetto iniziato da Lester B. Pearson e introduce ufficialmente il bilinguismo nell'amministrazione federale.
[La misura è stata presentata dal governo come un passo fondamentale nella costruzione di un vero federalismo, ma molti osservano che il primo ministro pensi di poter cancellare per legge quelle "due solitudini" di cui aveva parlato (1945) lo scrittore Hugh MacLennan riferendosi all'incomunicabilità tra la cultura anglofona e quella francofona.
Infatti, se il governo di Ottawa ha approvato la legge quasi all'unanimità, ben diverse sono state le reazioni nel resto del paese.
Non si avrà di conseguenza, come Pierre E. Trudeau spera, lo sviluppo di una cultura bilingue nelle diverse province.
Nel Québec la diffusione dell'inglese viene vista dai nazionalisti come una minaccia alla sopravvivenza culturale dei francofoni. All'opposto nell'ovest, una regione popolatasi a cavallo tra i due secoli grazie all'arrvio di immigrati che si erano assimilati nella cultura anglofona, il concetto di bilinguismo non ha alcuna attrattiva culturale e rimarrà lettera morta.]

 


QUÉBEC
Primo ministro della provincia
Daniel Johnson
(1966 giu - ?)
[Union nationale]
Sindaco di Montréal
-
Arcivescovo di Montréal
Paul-Émile Léger
(? - ?)
Arcivescovo di Québec
-

1969

Marzo
Montréal, una grande massa di dimostranti marcia sull'anglofona McGill University chiedendo la sua conversione al francese;

 


 

 

ONTARIO
Primo ministro della provincia
-

1969

-

Ottawa, lo stesso anno esce The Italians in Canada, di Antonino Spada che, sin dagli anni '20 ha svolto attività politica con la pubblicazione a Montréal del primo giornale antifascista italocanadese, «Il Risveglio Italiano».
[Nel decennio successivo è divenuto uno dei più noti antifascisti del Québec tanto che, dopo lo scoppio della guerra, il governo canadese si è valso largamente della sua opera sia per individuare i fascisti più pericolosi da internare che per organizzare la propaganda all'interno della comunità italiana.]

 


NEW BRUNSWICK
Primo ministro della provincia
-

1969

-

NOVA SCOTIA
Primo ministro della provincia
-

1969

-

MANITOBA [dal 1870]
Primo ministro della provincia
-

1969
-

Il NDP (New Democratic Party) va al potere nella provincia.

 


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1969

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1969

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1969
-
ALBERTA [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1969
-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1969
-
TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934-mar 1949, torna allo status di colonia dipendendo interamente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico;
- 1949, 1 ° aprile, diventa la X provincia del Dominion del Canada.
Primo ministro della provincia
Joseph Smallwood
(1949 apr - 1971)
[liberale]
1969
-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

 
UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
L.B. Johnson [36°]
(1963 22 nov - 20 gen 1969)
[Pd]
R.M. Nixon [37°]
(1969 20 gen - 9 ago 1974)
[Pr]
Vicepresidente
Hubert Humphrey
(1963 22 nov - 20 gen 1969)
Spiro Agnew
(1969 20 gen - ott 1973)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
W. Rogers
(1969 20 gen - gen 1973)
Ministro del Tesoro
-
-
Ministro della Difesa
-
-
Ministro della Giustizia
-
-
Presidente della Corte Suprema
Earl Warren
(1953 5 ott - 23 giu 1969)
W.Earl. Burger
(1969 23 giu - 26 set 1986)

1969
inizia la politica di distensione con l'URSS;


inizio dei negoziati SALT a Helsinki per la limitazione degli armamenti strategici;

[La visita di R.M. Nixon a Mosca produce due ulteriori accordi, entrambi provenienti dalle trattative per la limitazione delle armi strategiche SALT (Strategic Arms Limitation Talks) già in corso da due anni.
Un trattato prevede la riduzione del numero dei sistemi missilistici antibalistici, l'altro blocca per cinque anni il numero dei missili offensivi a lunga gittata.
Il nuovo accordo sovietico-americano non si estende tuttavia al Medio Oriente dilaniato dalle guerre.
Il fatto che gli Stati Uniti siano il principale fornitore di armi di Israele mentre l'Unione Sovietica dà il medesimo tipo di aiuto all'Egitto significa che un ulteriore conflitto arabo-israeliano potrebbe terminare in un confronto tra le due superpotenze.]


primi contingenti militari USA evacuati dal Vietnam;
invio di un equipaggio spaziale sulla Luna;

Caso Alexander contro Holmes: la Corte Suprema si oppone al tentativo dell'amministrazione di rallentare il processo di integrazione razziale nel MISSISSIPPI.

Giugno
23
, quando Earl Warren si ritira, il presidente R.M. Nixon lo sostituisce con W.Earl. Burger, giudice del MINNSEOSTA noto per la sua severità con i criminali.
[In seguito nominerà alla Corte Suprema altri tre giudici conservatori e provenienti dal Sud, entrambi severi interpreti della legge, ma solo quando saranno respinti dal senato perché incompetenti.]

Un giovane intellettuale sioux, Vine Deloria Jr., attira l'attenzione pubblica sulle condizioni degli indiani e dà voce alla richiesta di "potere rosso" nel libro Custer è morto per i vostri peccati (1969).
Lo stesso anno, dimostranti indiani occupano l'isola di Alcatraz e si offrono di comprarla dallo stato per un corrispettivo in ciondoli del valore di 24 dollari, la stessa somma pagata dagli olandesi agli indiani per l'isola di Manhattan nel 1626.
Inoltre varie tribù di NEW YORK e della Nuova Inghilterra danno inizio a procedimenti legali per recuperare le terre che i loro progenitori erano stati convinti a cedere con una semplice firma. Per far fronte alle rivendicazioni deglii indiani, l' "amministrazione Nixon" nomina ora un mohawk-sioux, Louis R. Bruce, commissario per gli affari indiani.
[Più tardi l' "amministrazione Nixon" restituirà circa 200 kmq di terre tribali consacrate agli indiani taos pueblo.

Luglio
storico atterraggio dell'Apollo sulla Luna.
[Nei tre anni successivi ne avverranno altri cinque.]

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1969
anni '60, conduce una lotta contro i movimenti della nuova sinistra e quelli delle minoranze etniche;

 

 

 

 

CIA
(Central Intelligence Agency)
- Agenzia centrale d'informazione -
- Direttore: Richard Helms (1966 giu-feb 1973)

1969
-

 


 

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1969
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1969
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1969
-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1969
-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1969
-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1969
-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1969
-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1969
-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1969
-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1969
-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1969
-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1969
-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1969
-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1969
-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1969
-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1969
-


[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1969
-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1969
-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1969
-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1969
-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1969
-

[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1969
-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1969
-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1969
-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1969
-

[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1969
-

[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1969
-

[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1969
-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1969
-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1969
-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1969
-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1969
-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1969
-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1969
-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1969
-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1969
-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1969
-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1969
-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1969
-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1969
-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1969
-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1969
-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1969
-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1969
-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1969
-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1969
-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1969
-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1969
-


[49] ALASKA [dal 3 gennaio 1959] - cap. Juneau
[Territorio autonomo dal 1912.]
Governatore
-
-

1969
-

[50] HAWAII [dal 21 agosto 1959] - cap. Honolulu
[Territorio autonomo dal 7 luglio 1898.]
Governatore
-
-

1969
-


a

 



 
1969
GRANDI ANTILLE
- Presidente del consiglio di stato
F. Castro Ruz
(1959 - 2007)
[capo dello stato e primo ministro]
Partito unico: Partito comunista cubano.
1969
-
Haiti
- Dittatore
François Duvalier ["papà Doc"] (1957 - 1971)
[regime terroristico]
1969
attua una spietata repressione dei movimenti e degli avversari politici perpetrata dal suo esercito privato i tontons macoutes (spauracchi);
- Presidente della repubblica
Joaquín Balaguer
(1966 -1978)
[PRSC (Partido reformista social cristiano), di destra]
[governo dittatoriale]
1969
formalmente nel rispetto della legalità, in realtà facendo ricorso a sistemi polizieschi che svuotano di significato le istituzioni rappresentative, il presidente instaura un governo dittatoriale;
l'opposizione "legale", alquanto eterogenea, si coalizza dal centro-destra alle sinistre intorno alla figura dell'ex presidente Juan Bosch, ma è rappresentata altresì da nuclei guerriglieri ancora embrionali, d'ispirazione castrista;
- Primo ministro
Hugh Shearer
(1967 - 1967)
[JLP]
[JLP (Partito laburista della Jamaica), conservatore]
1969
-


1969
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
?
(? - ?)
- Ministro dell'interno
Luis Echeverría Alvarez
(1964 - 1969)
[PRI (Partido Revolucionario Institucional)]
[dal 1953 è stato concesso il voto alle donne.]

1969
Ottobre
3
, Città di Messico: alla vigilia delle Olimpiadi, l'improvviso e drammatico sommovimento delle agitazioni studentesche e degli episodi di guerriglia urbana e contadina culmina nell'eccidio di piazza delle Tre Culture;




1969
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1969

-



1969
Guatemala
[formalmente indipendente dal 1847]
- Presidente
?
(1966 lug - 1970)
[Governo semidittatoriale di centro destra]
1969
il governo si trova a dover fronteggiare un deciso movimento di guerriglia di estrema sinistra;
dopo l'assassinio di militari americani, viene ora ucciso l'ambasciatore degl Stati Uniti;


1969
- Presidente
J.M. Lemus
(1957 - ?)
1969
il Partido de Conciliación Nacional (conservatore e strettamente legato ai comandi militari) mantiene ininterrottamente la presidenza e il controllo del paese;
col pretesto di disordini sorti in occasione di una partita di calcio tra le squadre nazionali [chiamata dalla stampa estera: "guerra del football"] coppia la guerra con l'Honduras;
[in realtà, alla sua radice, vi è da un lato il grave problema dell'emigrazione salvadoregna nel paese limitrofo, dall'altro il predominio commerciale dell'Honduras su El Salvador]

1969
Honduras
- Presidente
gen. O. López Arellano
(1963 - apr 1974)
[Dittatura militare]
[dal 1951 il paese è inserito (carta di San Salvador) nella "Organizzazione degli stati dell'America Centrale".]
1969
-
Belize [Honduras Britannico]
[dal 1964 la colonia britannica gode dell'autonomia interna.]
1969
l'indipendenza, rivendicata dal People's United Party, partito di governo, è ritardata dalle rivendicazioni annessionistiche che sul paese avanzano il Guatemala e il Messico;


1969
- Presidente
Anastasio Somoza [Tachito]
(1967 - ?)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza la quale poggia sulla "guardia nacional", una sorta di milizia pretoriana, armata e organizzata dagli Stati Uniti fin dall'insurrezione di A.C. Sandino.]
1969
l'opposizione è rappresentata da una coalizione di partiti clandestini e dal Fronte di liberazione nazionale sandinista, che conduce la lotta armata;


1969
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1969
-

1969
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1969

-





 
1969
- Presidente
?
(1957 mag - ?)
[dal 1966 è attivo nel paese il movimento armato di sinistra FARC (Fuerzas armadas revolucionarias de Colombia).]
1969
una giunta militare si è accordata con i due partiti tradizionali liberali e conservatori, costituitisi nel Fronte nazionale, su una riforma costituzionale che prevede per un periodo di dodici anni la ripartizione paritetica degli eletti al congresso fra i due partiti e un'alternanza dei loro candidati alla presidenza;
questo nuovo assetto istituzionale non ha però rimesso in discussione né l'egemonia dei gruppi d'interesse statunitense (a cominciare dall'United Fruit Company) e della grande proprietà latifondista ancora presente in forze, né la tradizionale vocazione al "caudillismo" dei vari capi dell'esercito, ispiratore della linea repressiva verso i movimenti di sinistra venuti alla ribalta negli ultimi anni e che hanno scelto in alcuni casi la strada della guerriglia.


1969

- Presidente della repubblica

R. Caldera
(1969 - 1974)
[COPEI]
COPEI (Comité de organización política electoral independiente)
[cristiano-sociali (conservatori)]
1969
il COPEI (Comité de organización política electoral independiente) porta alla presidenza della repubblica R. Caldera;


1969
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra V
(1968 - 1972)
["velasquismo"]
[sarà deposto anche questa volta prima della scadenza del mandato]
1969
il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari;




1969
(Repubblica indipendente dal 1827)

- Dittatore

gen. J. Velasco Alvarado
(1968 ott - ago 1975)
1969
il "socialismo militare" statizza gran parte dell'economia del paese, in particolare l'industria petrolifera e quella mineraria, aperte alla partecipazione operaia;


1969

- Presidente della repubblica

gen. R. Barrientos
(1966 - † 1969)
[appoggiato dalla Falange boliviana]
gen. S. Salinas
(1969)
gen. A. Ovando Candia
(1969 - ott 1970)
[regime militare di destra ]
1969
alla morte del presidente gli succede S. Salinas poi destituito dal gen. A. Ovando Candia il quale forma un gabinetto orientato a sinistra che nazionalizza la compagnia petrolifera statunitense Gulf Oil;
il pase aderisce ora al patto andino;

1969

- Presidente della repubblica

Eduardo Frei Montalva
(1964 - 1970)
[Democrazia cristiana]
- Ministro della sanità
-

1969
mentre la redistribuzione delle terre non viene portata a termine e anche il progetto di nazionalizzazione delle miniere di rame rimane in pratica inoperante, il partito al potere si è diviso in due correnti: una "destra" moderata e una "sinistra" progressista;
agli inizi dell'anno, con la nascita del MAPU, il gruppo dirigente si scinde;
alle elezioni legislative la Democrazia cristiana scende al 29%;
la destra, raggruppatasi nel Partito nazionale di nuova formazione, tende a contrapporsi frontalmente al Democrazia cristiana.

Alle soglie del 1970 fermenta una mutazione profonda della topografia politica cilena.
- il partito radicale, che nel 1964 aveva sostenuto Eduardo Frei Montalva, espelle l'ala conservatrice soccombente al congresso;
- dal seno del clero emerge la pattuglia profetica della Iglesia ioven, mentre l'episcopato che negli anni precedenti aveva abbandonato lo spirito della crociata del 1964 proclama la libertà di scelta dei cattolici, senza condizione alcuna;
- socialdemocratici e Acción independiente si avvicinano allo schieramento PCCh-PSCh: le forze e i gruppi di sinistra si aggregano, nasce l'Unidad Popular mentre lo schieramento avversario si spezza.

Dicembre
31
, i partiti dell'Unidad Popular sottoscrivono i 42 punti; al n. 3 si legge: «Ogni bambino cileno deve ricevere quotidianamente, fino al quindicesimo anno di età, mezzo litro di latte».

1969
Guyana Britannica
(indipendente dal 1966)
[I conflitti etnico sociali oppongono:
- PPP (People's Progressive Party), maggioranza indiana, marxista;
- PNC (People's National Congress), consistente minoranza nera, socialista, al potere dal 1964
- UF (United Force), minoranza bianca.]

- Presidente della repubblica

?
(? - ?)
[PNC]
1969
-


1969
Suriname
(olandese)
[dal 1954 gli è stata concessa piena autonomia, con lo stato di paese indipendente e a regime di autogoverno nell'ambito dei Paesi Bassi.]

- Governatore

?
(? - ?)
1969
contrasti razziali tra:
- NPK (Alleanza nazionale dei partiti), formazione di maggioranza appoggiata dalla popolazione nera e meticcia, favorevole alla piena indipendenza;
- PRP (Partito riformista progressista), appoggiato dalla popolazione di origine asiatica, che, temendo una politica discriminatoria da parte dei neri, sostiene la continuazione del regime di semidipendenza.



1969
[dal 1946 integrata alla metropoli come dipartimento d'oltremare.]

- Governatore

?
(? - ?)
1969
dal 1966 ha assunto una rilevante importanza strategica in seguito alla creazione di un centro spaziale lungo la fascia litoranea tra Kourou e Sinnamary.


1969

- Presidente ad interim

mar.llo A. da Costa e Silva
(1964 mar - 1969)
1969
continua la repressione, diretta soprattutto contro la sinistra e contro i settori dissidenti della chesa cattolica, raggiunge forme particolarmente violente, avvalendosi in modo sistematico della tortura, del terrorismo, dell'assassinio politico (opera quest'ultimo della famigerata organizzazione paramilitare "Mão Branca");
per darsi una parvenza di legalità il regime ha creato due partiti ufficiali:
- ARENA (Aliança da Renovação Nacional), di governo,
- MDB (Movimento Democratico Brasileiro), di opposizione;
il presidente vara una nuova costituzione che restaura, del tutto formalmente, i diritti politici e civili;
in un clima di oppressione poliziesca sale alla presidenza il gen. Emilio Garrastazú-Medici (terzo presidente militare);


1969

- Capo dello stato

gen. ">Alfredo Stroessner Mattiauda
(1954 - 1989)
[del Partito colorado]
[dopo il golpe, permane lo stato d'assedio]
1969
il ricorso alla tortura è sistematico, gli oppositori sono incarcerati o costretti all'esilio, le epurazioni sono la norma nello stesso partito che sostiene il presidente;
viene emanata una nuova costituzione;


1969

- Presidente

?
(? - ?)
?
(? - ?)
1969
ritornano i militari (J.C. Ongania, R.M. Levingstone, A.A. Lanusse)



Patagonia
1969
-

1969
- Presidente
J.P. Areco
(1967 - 1972)
[partito conservatore]
1969
Montevideo,





1969
Mongolia
(Repubblica popolare)
-
?
(? - ?)
[dal 1921 la vita politica è dominata dal partito unico comunista, il PRPM (Partito rivoluzionario del popolo)]
1969
-

1969
CINA
Repubblica Popolare Cinese
Grande rivoluzione culturale proletaria
o
Rivoluzione culturale cinese
1966-1976

- Presidente della repubblica
[carica formalmente abolita nel 1958]

?
(? - ?)

- Primo ministro

Chou En-lai
(1949 - 1976)

- segretario generale del PCC
?
(? - ?)
[Prima costituzione]

1969
primavera, il IX congresso del Partito comunista cinese sancisce il nuovo assetto costituito, che implica l'emarginazione di una parte dei dirigenti giovanili e concede ampio potere ai militari; 
in seguito le lotte politiche, limitate al vertice, diventano più oscure;

Novembre
12
, Liu Shao-chi muore in prigione a Kaifang.

TIBET [dal 1962 annesso dalla Cina]
1969
-
Repubblica di Cina
(Repubblica nazionalista)

- Presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1949 - 1975)

- Primo ministro

-

[Cina nazionalista nell'isola di Taiwan (Formosa): capitale Taipei; riconosciuta dagli Stati Uniti e dai loro alleati, occuperà il seggio dell'Onu fino al 1971.
Durante la guerra di Corea la sicurezza del regime nazionalista viene garantita dalla VII flotta statunitense.]
1969
Un patto di reciproca sicurezza tra Stati Uniti e nazionalisti assicura a questi ultimi la copertura anche nucleare di Washington, mentre l'esercito del Kuomintang (KMT) viene rifornito di armi e addestrato da consiglieri statunitensi.
Ha un ruolo cardine di presidio anticomunista, durante il periodo "caldo" della guerra del Vietnam e della rivoluzione culturale cinese.


a


1969


Choson
(Repubblica Democratica Popolare di Corea – a Nord)
[con capitale Pyongyang, nell'orbita sovietica.]
- Presidente
Kim Il Sung
(1948 set - 1972)
[segretario del Partito dei lavoratori (partito unico)]
1969
-
DAE HAN
(Repubblica di Corea – a Sud)
[con capitale Seoul (sotto l'egida statunitense)]
- Presidente
gen. Park Chung Hee
(1963 ott - ?)
[Partito democratico-repubblicano]
1969
accentua la dipendenza del paese dagli Stati Uniti, esasperando le tensioni interne;

a


1969
Pakistan
(repubblica islamica a prevalenza musulmana)
- Capo del governo e capo dello stato
gen. Ayub Khan
(1958 - 1969)
gen. Yahja Khan
(1969 mar - dic 1970)
[destra militare]
Seconda fase - dispotismo militare illuminato (1958-69)
continua, nel quadro di una ferrea legge marziale, l'esperimento di "democrazia guidata";
- Pakistan occidentale: Partito repubblicano;
- Pakistan orientale: Fronte unito e la Lega Awami (espressione dell'autonomia bengali); fra il 1948 e il 1961, questa parte del paese si è vista assegnare soltanto il 22,1% dei 1130 milioni di rupie investiti nei piani di sviluppo sebbene essa abbia fornito il 50% delle esportazioni;
1969
sale al potere il gen. Yahja Khan, esponente della destra militare, dopo aver rovesciato Ayub Khan;

a


1969
Unione Indiana
(repubblica federale a prevalenza indù)
- Primo ministro
Indira Ghandi
(1966 - 1977)
[Partito del Congresso]
dal 1950, staccatosi dalla metropoli, il paese si è dato una costituzione repubblicana e federale a regime parlamentare;
lingua ufficiale: hindi;
1969
dopo l'ennesima flessione elettorale a vantaggio delle destre, il premier, che ha già risposto con un graduale spostamento a sinistra nazionalizzando le maggiori banche del paese, si appoggia ora ai socialisti e ai comunisti alle elezioni presidenziali;
in questo modo provoca gravi contraccolpi nel Partito del congresso che si divide in due tronconi:
- Vecchio Congresso, capeggiato dall'ex vice primo ministro M. Desai;
- Nuovo congresso, capeggiato da Indira Ghandi, riconfermata in carica con il sostegno delle sinistre;

a


1969
Guerra del Vietnam
[Contingente USA nel Vietnam:
- 1965, 125.000 uomini;
- 1967, 400.000 uomini.]
1969
l'ascesa alla presidenza degli Stati Uniti di R. Nixon porta ad un'ulteriore estensione della guerra;

1969
Repubblica Democratica del Vietnam
(dal 2 settembre 1945)
[dal 1962, a Saigon si è insediato un comando militare nordamericano.]
- Presidente
Ngo Dinh Diem
(1963 nov - ?)
1969
-

a

 



1969
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901 - 1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;
[dal 1.1.1946 ha rinunciato alle proprie prerogative divine pur di salvare l'istituto monarchico.]



[Nuova costituzione dal 1° gennaio 1946;
a ricostruzione ormai conclusa, continua (dal 1948) a governare il Partito conservatore al quale si oppongono:
- socialisti (uniti dal 1955 al 1959) che costituiscono lo schieramento egemone dell'opposizione;
- comunisti, con modestissime fortune elettorali;
- buddhisti del komei-to.]
- Primo ministro
Sato
(1964 - 1972)

1969
il paese sta entrando tra le massime potenze mondiali alle spalle soltanto di Stati Uniti e URSS;

a


1969

Filippine

-
-
l' "Esercito popolare di liberazione" (Huk), duramente represso dalle truppe governative e ridotto a poche sacche di resistenza durante gli anni Cinquanta, riorganizzatosi agli inizi degli anni Sessanta, riprende una forte attività di guerriglia che crea non poche difficoltà al regime di Marcos.
1969
-

a


1969

Indonesia

-
-
1969
la CIA dà l'apporto finanziario, organizzativo e propagandistico nel colpo di stato in Indonesia contro Soekarno;

a


 




1969
["provincia" spagnola dal 1958, comprende l'ex colonia Rio de Oro e la regione di Saguia el Hamra, meno la zona di Tarfaya ridata al Marocco; ]
-
-
1969
-


1969
MAROCCO
[[indipendente dal 1956, con l'eccezione delle plazas di Ceuta e Melilla, di Ifni e del cosiddetto Sahara spagnolo, ma compresa anche la città di Tangeri.]
Hasan o Hassan II
-

(Rabat 1929 - 1999)
figlio di Maometto V [Sidi Muhammad Ibn Yusuf];
1960, nominato dal padre, diventa capo delle forze armate e vice presidente del consiglio;
1961-99, re del Marocco;
in successione al padre;
nel 1962 applica la costituzione parlamentare e una riforma agraria;
nel 1963 è coinvolto nella crisi interna del partito Istiqlal (scissione della destra filomonarchica a lui legata);
nel 1965, implicato nell' "affare Ben Barka" tenta di consolidare l'autorità monarchica appoggiandosi dapprima agli ambienti militari; scioglie il parlamento;

dal 1965 il parlamento è sciolto;

1969
-


1969
Repubblica d'Algeria
[indipendente dal 1° luglio 1962]
- Presidente della repubblica
col. H. Boumedienne
(1965 - ?)
- Primo ministro
-
 
1969
il presidente della repubblica continua nella linea socialista e neutralista;

1969
[indipendente dal marzo 1956, repubblica dal 1957]
- Presidente della repubblica
H. Bourghiba
(1957 - 1987)
[del Neo-Destur]
1969
Settembre
il presidente estromette A. ben Salah, leader della sinistra desturiana e ministro dell'economia [o segretario di stato al piano e agli affari economici e responsabile dell'esperienza di sviluppo degli anni sessanta] (poi condannato a dieci anni di lavori forzati);


1969
Regno Unito di Libia
(24 dicembre 1951)
[iniziate le ricerche petrolifere nel 1955, dal 1960 è iniziata la produzione su scala industriale del petrolio.]
Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;
1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia (Idris I);
[monarchia costituzionale];
1969
Settembre
12
, rovesciato dal colpo di stato repubblicano del gruppo di 62 giovani ufficiali filonasseriani guidati dal col. Muammar el-Gheddafi, va in esilio in Egitto;
[1974, riceverà la cittadinanza egiziana dal presidente Sadat.]

- Dittatore militare
col. Muammar el-Gheddafi
(1969 - 2011)
1969
Settembre
, colpo di stato repubblicano del gruppo di 62 giovani ufficiali filonasseriani, guidati dal col. Muammar el-Gheddafi, e rovesciamento del regime monarchico.
[Questo golpe era stato pianificato mesi prima in un albergo di Abano Terme (Padova).
(vedi: Virgilio Ilari, Il contesto delle stragi, una cronologia 1968-1975, in Archivio della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle stragi e sul terrorismo, 23 giugno 2000).]



1969
Egitto
[repubblica dal 18 giugno 1953]
[1958-61, ha fatto parte della RAU (Repubblica Araba Unita)]
- Presidente
Giamal Abdel Nasser
(1961 - 1970)
-
-
1969
Aprile
, G.A. Nasser annuncia l'abrogazione unilaterale del cessate il fuoco; inizia la guerra d'usura con bombardamenti delle linea difensiva israeliana e operazioni di commandos sull'altra sponda del canale;
permette in pratica alle forze armate egiziane, ripresesi dopo la cocente sconfitta de 1967, a condurre una "guerra d'attrito" contro Israele lungo il "Canale di Suez";

 



1969
[indipendente dal 1° gennaio 1956;
- aderisce alla Lega araba - ]
- Presidente della repubblica
Ismail al-Azhari
(1968 - 1969)
col. G.M. Nimeiry
(1969 - ?)
1969
il paese vive un difficile processo di assestamento;
nello sfondo c'è la guerriglia secessionistica delle popolazioni del sud del paese (Sudan African National Union, Southern Front, Anaya-Nya);
si apre una complessa fase di stabilizzazione, nel quadro di un regime fortemente autoritario, con l'ascesa al potere del col. G.M. Nimeiry o Ga'far Nimayry;




1969
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896;
provincia d'oltremare portoghese dal 1951, strettamente integrata alla metropoli;
servendosi come base della vicina Guinea ex francese, dal 1962 opera il PAIGC (Partido Africano para a Independencia de Guiné e Cabo Verde) fondato da A. Cabral e altri 6 anti-imperialisti.]
- Governatore
1969
il PAIGC ottiene il riconoscimento dell'OUA (Organizzazione dell'Unità Africana);


1969
[indipendente dal 29 novembre 1960, sotto la direzione del Partito del popolo mauritano (ex Partito del raggruppamento mauritano di Ould Daddah) che ha assunto la funzione di "guida del paese" ma non riesce ad eliminare i contrasti interni tra mauri e negri;
dal 1966 ha adottato l'arabo come lingua ufficiale e, dal 1968 aderisce all'Organizzazione degli stati rivieraschi del Senegal.]
   
1969
-



1969
[indipendente dall'agosto 1960 e promotore dal 1961 del progetto di Unione della Senegambia; costituzione presidenziale dal 1963; scioglimento dell'opposizione in favore del partito unico UPS (Union Progressiste Sénégalaise) dal 1964; associata dall'aprile 1967 con la Gambia, è entrata nel 1968 a far parte dell'Organizzazione degli stati rivieraschi del Senegal.]
- Presidente della repubblica
Léopold Sédar Senghor
(1960 ago - 1980)
- Primo ministro
-
1969
-


1969
[l'ex Sudan francese è indipendente con la nuova denominazione dal settembre 1960; continua dal 1968 l'Organizzazione degli stati rivieraschi del Senegal, con la Guinea, il Senegal e la Mauritania.]
- Presidente
cap. Yoro Diakité
(1968 set - set 1969)
ten. Moussa Traoré
(1969 set - ?)
[dopo il colpo di stato militare del 1968, il paese è governato da un Comitato di liberazione nazionale dell'esercito con a capo il capitano Yoro Diakité.]

1969
Giugno
gli incontri di Bamako definiscono le questioni confinarie con la Mauritania;

Settembre
Yoro Diakité viene sostituito dal ten. Moussa Traoré (1969-?);


1969
[indipendente dall'agosto 1960]
- Dittatore
ten.col. Sangoulé Lamizana
(1966 gen - ?)
[dopo il colpo si stato militare del gennaio 1966]

1969
-


1969
[indipendente dal 3 agosto 1960]
- Presidente
Hamani Diori
(1960 - 1974)
[Parti progressiste nigérien]
[il Parti progressiste nigérien è divenuto partito unico dopo la messa al bando della formazione d'estrema sinistra "Sawaba" (Libertà)]
1969
Dicembre
3
, fallisce un tentativo di colpo di stato per rovesciare il presidente Diori;

1969
[indipendente dal settembre 1958]
- Presidente
Sékou Touré
(1958 - ?)
[leader del PDG (Parti dèmocratique de Guinée)]
1969
privata d'ogni appoggio tecnico-finanziario da parte della Francia e degli Stati Uniti, si accosta all'URSS e al blocco orientale, assumendo una direzione interna di tipo socialista;
dopo aver patrocinato l'OUA (Organizzazione dell'unità africana), abbraccia risolutamente la causa della lotta anticolonialista e antimperialista, dando asilo e sostegno ai principali movimenti di liberazione africani, fra i quali quello della Guinea portoghese (PAIGC);

1969
[dall'agosto 1958 è indipendente,
dal 1960 fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane, dal 1962 è una repubblica presidenziale e dal 1963 è associata al MEC;
dal 1966, nel Ciad settentrionale, opera dal 1966 il FROLINAT (Front de Libération National du Tchad), movimento di guerriglia antifrancese delle tribù nomadi musulmane.]
- Presidente
François Tombalbaye
(1962 apr - 1975)
[Partito progressista del Ciad]
[il presidente François Tombalbaye muta il suo nome in N'Garta (vero capo)]
1969
guerra del Ciad: truppe francesi prendono parte alla repressione della guerriglia (già operante nel 1966-67) condotta nel Ciad settentrionale dal FROLINAT.

Alla rielezione di François Tombalbaye alla presidenza, sono presenti nel paese più di tremila soldati francesi impegnati in una guerra coloniale contro "toubbous" e FROLINAT.

Settembre
gli effettivi delle truppe francesi vengono rafforzati.
Il regime di François Tombalbaye, sostenuto dalle armi francesi, introduce nuovamente il vecchio sistema del governo indiretto ripristinando l'autorità dei sultani di Oudday, Baguirmi e Kanem (decreto del 24 settembre 1969).





1969
[indipendente dall'ottobre 1961]
- Presidente
F. Houphouët-Boigny
(1961 - ?)
[RDA]
[RDA (Rassemblement Démocratique Africain)]
1969
il regime di F. Houphouët-Boigny conduce all'interno una politica di accentramento autoritario mentre in politica estera si allinea con i regimi moderati dell'Africa ed apre il paese agli investimenti occidentali;


1969
[indipendente dal 1° agosto 1960 ma resta fortemente instabile.]
- Presidente
Kouandete
(1967 dic - ?)
- Capo dello stato
col. Alley
(1967 dic - ?)
- Primo Ministro
-
1969
-




1969
[indipendente da aprile 1960, come dominion del Commonwealth britannico, ma sempre dominata dal Sierra Leone People's Party, partito filobritannico di Albert Margai.]
- Capo di stato
Siaka Stevens
(1968 apr - ?)
[All Congress Party (Congresso del Popolo)]
- Primo ministro
-
1969
dopo il colpo di stato militare del 1968, il potere è passato al All Congress Party (Congresso del Popolo) del premier Siaka Stevens il quale s'impegna a trasformare il paese in repubblica conducendo una dura epurazione contro le forze oligarchiche;

1969
Liberia
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847]
-
-
1969
repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono, dalla fine della prima guerra mondiale è diventata una dipendenza economica degli Stati Uniti che si sono assicurati importanti concessioni per lo sfruttamento delle piantagioni di caucciù attraverso la società Firestone;
il paese mira ora a diventare uno dei maggiori "paradisi fiscali" del mondo fornendo la propria "bandiera ombra" alle flotte mercantili private di ogni nazionalità; partito di governo è il True Whig Party che domina la scena politica liberiana da oltre un secolo;

1969
Repubblica del Ghana
[repubblica dal luglio 1960]
- Dittatore
gen. Ankrah
(1966 feb - ?)
1969
Agosto
22
, viene promulgata la costituzione della seconda repubblica;

1969
[già indipendente dall'aprile 1960, è in vigore dal 1963 una costituzione che ha fatto del paese una repubblica presidenziale in cui il potere legislativo è affidato ad un'assemblea nazionale eletta a suffragio universale.]
- Dittatore
ten. col. Eyadéma
(1967 apr - ?)
[dopo il colpo di stato militare nel 1967, ha rovesciato il governo, sospeso la costituzione e sciolta l'assemblea nazionale; tutti i partiti sono stati soppressi.]

1969
al posto dei partiti viene ora costituito il Rassemblement du Peuple Togolais, unico partito legalmente riconosciuto;




1969
[indipendente dal 1° ottobre 1960, l'ex Federazione della Nigeria ha assunto la forma definitiva di repubblica il 1° ottobre 1963, ma nel settembre 1966 il col. Gowon ha restaurato la Federazione da cui il 27 maggio 1967 il governatore degli stati orientali, col. Ojukwe, ha proclamato la secessione del territorio ibo fondando la Repubblica del Biafra.]
- Presidente
col./gen. Gowon
(1966 lug - ago 1975)
- Primo ministro
-
1969
-


1969
[dal 27 maggio 1967 il governatore degli stati orientali, col. Ojukwe ha proclamato la secessione del territorio ibo dalla Federazione della Nigeria restaurata dal col. Gowon nel 1966.]
- Presidente
col. Ojukwe
(1967 mag - ?)
- Primo ministro
-
1969
il conflitto che ne è seguito è alimentato dalle ingerenze di potenze straniere interessate alle risorse petrolifere biafrane;





1969
[indipendente dal 1° gennaio 1960, comprende anche la parte meridionale dell'ex Camerun britannico (quella settentrionale è stata integrata alla Nigeria).]
- Presidente
Ahmadou Ahidjo
(1960 - ?)
1969
il presidente impone al paese un regime autoritario suscitando l'opposizione armata dell'UPC (Union des populations du Cameroun), già alla testa della lotta per l'indipendenza nel decennio 1948-58 ed ora oggetto di pesanti repressioni;
esecuzioni sommarie di militanti dell'UPC;

1969
[indipendente dall'ottobre 1968]
- Presidente
F. Macías Nguema
(1968 ott - ?)
1969
il presidente stabilisce un regime duramente repressivo e autoritario all'interno;
deve fronteggiare sia il separatismo dell'isola di Fernando Póo, sia le mire annessionistiche degli stati confinanti, Camerun e Gabon, sulla parte continentale del paese;

1969
[repubblica indipendente nell'ambito della Communauté française dal 1958, fa parte dell'Unione delle repubbliche centroafricane e dal 1963 aderisce al MEC e dal 1965 è membro dell'OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia).]
- Dittatore
gen. J.B. Bokassa
(1966 - 1979)
[autoproclamatosi dopo il colpo di stato militare, ha abolito il parlamento, le elezioni e la costituzione, assumendo il comando delle forze armate e il controllo personale dei principali ministeri e instaurando un regime di corruzione e di terrore.]

1969
-





1969
[indipendente dall'agosto 1960]
[l'Unione economico tecnico-doganale con la Repubblica Centrafricana, il Ciad e il Congo Brazzaville, è stata integrata dal 1961 negli accordi costitutivi dell'UAM (Unione africana e malgascia) diventata nel 1965 OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia).]
- Presidente della repubblica
Albert-Bernard Bongo
(1967 - ?)
[Partito democratico gabonese]
[partito unico]

1969
-








1969
[stato indipendente dal 15 agosto 1960]
- Presidente
A. Massemba Debat
(1963 dic - 1969)
gen. Marien Ngouabi
(1969 dic - ?)
eletto presidente (a suffragio ristretto), imprime al paese un orientamento moderatamente socialista e antimperialista, da un lato varando un piano quinquennale nel settore pubblico, dall'altro rompendo le relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti, nel quadro di un consolidamento dei rapporti con l'ex metropoli e di un avvicinamento all'Unione Sovietica e alla Cina;

1969
Dicembre
avvento al potere del filocinese gen. Marien Ngouabi;






1969
[stato indipendente dal 1960; dal 1965 vige il regime dittatoriale del gen. Mobutu che ha ottenuto l'appoggio delle maggiori potenze occidentali; una forma di presidenzialismo autoritario legittimata dal 1967 da una nuova costituzione.]
- Presidente e Primo ministro
gen. Mobutu
(1966 ott - 27 ott 1971)
[Movimento Popolare Rivoluzionario]
[partito unico]

1969
-



Katanga [regione sudorientale]
1969
il separatismo della regione continua a presentarsi vivo;

1969
Repubblica del Ruanda
[capitale Kigali]
[indipendente dal 1° Luglio 1962.]
- Presidente della repubblica e Primo ministro
Gregoire Kaybanda
(1962 set - 1973)
[Parmehutu (Partito repubblicano)]
1969
alla stagnazione economica e alla tensione etnica, il governo risponde con un inasprimento del regime e tenta un avvicinamento col Burundi;

Dicembre
conferenza al vertice di Gisenyi, con la partecipazione del Congo-Kinshasa, nella prospettiva di una organizzazione comune per la cooperazione economica dell'Africa centrale;

1969
[indipendente dal 1° luglio 1962 e repubblica dal 1966, è sotto la direzione del partito unico (vatussi) UPRONA (Unità e progresso nazionale).]
- Primo ministro
?
(? - ?)
1969
-

1969
[protettorato britannico dal 1894, formalmente diviso in quattro regni federati, dal 1955 con uno statuto di parziale autonomia, il paese raggiunge nel 1962 la completa indipendenza nell'ambito del Commonwealth.]
- Presidente
M. Obote
(1966 feb - 1971)
- Primo ministro
-
1969
-

1969
[dal 1962 indipendente nell'ambito del Commonwealth e repubblica dal 1964.]
- Presidente
Jomo Kenyatta [di etnia kikuyu]
(1964 - 1978)
[KANU]
- vicepresidente
Daniel Arap Moi [di etnia kalenjin]
(1967 - ?)
[KANU]
- Ministro degli Interni
-
KANU (Kenya African National Union), partito unico.
1969
la mancata attuazione della riforma agraria è all'origine della scissione nel 1966 dalla KANU (divenuto nel frattempo partito unico) del raggruppametno di sinistra KPU (Kenya Peoples Union) di Oginga Odinga ma anche di una recrudescenza delle tensioni etniche e sociali che spingono il governo su posizioni sempre più moderate;
adducendo ingerenze esterne nella vita del paese, Nairobi rompe con la Cina Popolare e l'Unione Sovietica per avvicinarsi al blocco occidentale;
con lo sciolgimento del KPU viene ora avviato un processo di accentramento politico e amministrativo nel potere personale del presidente che viene riconfermato nella sua carica;


1969
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio secondogenito del principe Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;
nel 1952 ottiene dalle potenze la federazione all'Etiopia dell'Eritrea;
nel 1955 ha emanato una nuova costituzione introducendo il suffragio universale;
nel dicembre 1960 un colpo di stato promosso da un gruppo di ufficiali della guardia e di intellettuali viene subito represso nel sangue;

[nel 1966 la prima costituzione del 1931 è stata emendata con un aumento dei poteri del governo e del parlamento.]
1969
I lavoratori delle piantagioni di zucchero di Wonji scioperano e occupano la piantagione nei pressi di Addis Abeba, con l'appoggio degli studenti.
Nel corso di dimostrazoni studentesche, il regime di Hailé Selassié fa arrestare cinquecento studenti e condanna i leader a sette anni di reclusione.
Secondo le valutazioni degli studenti, in Etiopia sarebbero tenute prigioniere 25.000 persone.

Aprile
il Manifesto degli Studenti chiede l'abolizione dei colonialisti Corpi di Pace americani (formati da "esperti" istruttori).
L'imperatoe garantisce un'amnistia generale.

Dicembre
28
, il regime di fa assassinare Telahun Gizaw, presidente dell'Unione Nazionale degl Studenti Etiopi.
Nel campus dell'Unversità di Addis Abeba dimostrano seimila giovani. La guardia del Corpo Imperiale e la polizia uccidono "decine" di studenti. L'università viene chiusa insieme ai licei.
Le "comunità" italiane, americane, tedesche e inglesi continuano a trattare i loro affari come al solito, all'ombra del "manto imperiale".
ERITREA [annessa come provincia dal novembre 1962]
[è incorporata nell'impero etiope (previa sostituzione del governo autonomo locale con una "amministrazione eritrea" completamente soggetta ad Addis Abeba), mentre continua la guerriglia indipendentistica condotta dal ELF (Eritrean Liberation Front) ]
- Amministratore
?
(1962 nov - ?)

1969
-










1969
[1961, stato indipendente dal 1° luglio 1960]
- Presidente
Ali Shermarke
(1967 - 1969)
gen. Mohammed Siad Barre
(1969 ott - 1976)
[La vita politica è dominata dalla Somali Youth League (Lega dei Giovani Somali)]
1969
Ottobre
un colpo di stato militare porta al potere il gen. Mohammed Siad Barre (1969-76);

1969
[territorio d'oltremare dal 1946 e dotato di autonomia interna dal 1957, l'ex Somalia Francese ha mutato il nome con un referendum nel 1967;
pur tuttavia fra gli afar, favorevoli al legame con la Francia e da questa appoggiati, e gli issa (somali) propensi ad un'unione con la Somalia si crea una pericolosa tensione;
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo.]
- Presidente
-
1969
-



1969
[repubblica federale nata dall'unione tra Tanganica e Zanzibar il 25 aprile 1964.]
- Presidente
J. Nyerere
(1964 - 1985)
[TANU (Tanganyka African National Union)]
- vicepresidente
A.A. Karume
(1964 - 1972)
[Afro Shirazy (di Zanzibar)]
1969
con la Carta di Arusha del 1967 la repubblica si è data un indirizzo socialista basato, in politica interna, sull'autogestione in campo agricolo e orientato, in politica internazionale, in senso antimperialista e neutralista;

Maggio
L'ANC sudafricano tiene una conferenza straordinaria in Tanzania e conferma, come già nel 1967, l'impegno allla "lotta armata".

Ottobre

a Zanzibar circola la notizia dell'esecuzione dei capi della rivoluzione, Hanga e Omar Shariff, e della cattura di Kali Mwange e di Tambo.
In continente vengono arrestati Michael e Titi Mohamed, leader del Movimento delle Donne e della TANU.

1969
Angola
[territorio d'oltremare portoghese dal 1955]
dall'agosto del 1963 la Conferenza dei Ministri dell'OUA (Organizzazione dell'Unità Africana) ha riconosciuto un "Governo Rivoluzionario dell'Angola" in esilio con a capo Holden Roberto leader del FLNA (Frente Nacional de Libertação de Angola) appoggiato dallo Zaire e in antagonismo con:
- MPLA (Movimento Popular de Libertaçao de Angola) di Mario de Andrade e Agostinho Neto;
- UNITA (União Nacional para a Independencia Total de Angola), di ispirazione moderata, di Jonas Savimbi.
Nel 1968 il riconoscimento al "Governo Rivoluzionario dell'Angola" in esilio, con a capo Holden Roberto leader del FLNA, viene revocato dall'OUA a favore del MPLA;
- Governatore
?
(? - ?)
1969
-


1969
[l'ex ">Rhodesia del Nord è diventata indipendente dal 24 ottobre 1964 prendendo il nuovo nome.]
- Primo ministro
K.D. Kaunda
(1964 - ?)
[UNIP]
il partito UNIP ha ora introdotto il concetto di "umanesimo zambiano", un tipo di socialismo africano;
1969
il vicinato con la Rhodesia razzista condiziona però l'economia zambiana;


1969
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa nel 1893 e quello di Nyasaland nel 1907, è diventata indipendente dal 6 luglio 1964 assumendo questo nuovo nome, e repubblica dal 1966.]
- Presidente
Hastings Kamuzu Banda
(1966 - ?)
[Malawi Congress Party]
- Primo ministro
Hastings Kamuzu Banda
(1964 - ?)
[Malawi Congress Party]
Malawi Congress Party (ex NAC - Nyasaland African Congress), partito unico.
1969
il presidente ha instaurato un regime fortemente autoritario;


1969
[dal 1965 il paese ha proclamato unilateralmente l'indipendenza ed è uscito dal Commonwealth. ]
- Primo ministro
Jan Smith
(? - ?)
1969
le rappresentanze nazionaliste dell'elemento africano, costituite in origine in modo quasi esclusivo dal moderato nuovo-ANC (African National Congress) di A. Muzorewa, evolvono su posizioni più radicali;
continua la repressione razziale con l'istituzionalizzazione dell'apartheid;



1969
Mozambico
[provincia d'oltremare del Portogallo dal 1951;
dal 1964 il FRELIMO (Frente de Libertaçao de Moçambique) fronte unitario di liberazione, fondato dal leader Eduardo Mondlane, è passato alla lotta armata.
Nel 1965, J.C. Gwambe, stretto collaboratore di Eduardo Mondlane, ha fondato a Nairobi il COREMO (Comité revolucionario de Moçambique), fautore di un programma più oltranzista rispetto a quello del FRELIMO tacciato di eccessiva moderazione e tatticismo.]
-  
1969
Febbraio
3
, Dar es Salaam, Eduardo Mondlane è vittima di un attentato (esplosione di un plico imbucato nella Germania Occidentale);
il suo successore Uria Simango non riesce a conservare la necessaria coesione in seno al FRELIMO;
Kavandame e Uria Simango sono accusati da Marcelino dos Santos e d altri capi del FRELIMO di aver tradito e di essere passati dalla parte dei portoghesi;
con l'allontanamento di Uria Simango e con l'avvento alla guida del FRELIMO di Samora Machel come presidente, e di Marcelino dos Santos, come vicepresidente e incaricato degli Affari esteri, il movimento riprende notevole impulso grazie anche agli aiuti del Comitato di Liberazione dell'OUA (Organizzazione dell'unità africana), della Tanzania (che ospita le maggiori basi dei guerriglieri), della Zambia, dell'Algeria e dei Paesi socialisti.
Il movimento indipendentista riesce a liberare alcune zone del paese.


1969
[indipendente dal 26 giugno 1960]
- Presidente
?
(? - ?)

1969
mantiene buoni rapporti con la ex metropoli e con i paesi francofoni di orientamenteo politico moderato, cui si integra, dal punto di vista doganale entrando nell'OCAM (Organizzazione comune africana e malgascia);
la vita politica interna è dominata da una coalizione di partiti conservatori (Cartel des Republicains) facenti capo al PSD (Partito socialdemocratico del Madagascar e delle Comore) del presidente Ph. Tsiranana (che opera dal 1956) favorevole a una stretta collaborazione col Sudafrica e col Mozambico portoghese;




1969
Namibia
[l'Onu adotta questo nuovo nome per il territorio dell'ex Africa del Sud-Ovest dal 1918 in pratica, ma con decisioni unilaterali, annesso dal Sudafrica.]
-
1969
-




1969
[repubblica indipendente dal 1965, membro del Commonwealth, con capitale Gaborone;
s'intende sempre la regione a nord del fiume Malopo mentre la parte meridionale (British Bechuanaland) è colonia, dal 1895 annessa alla Colonia del Capo.]
-
1969
-



1969
[(ex Basutoland) divenuto indipendente nel 1966 all'interno del Commonwealth Britannico.]
- Presidente
?
(?-?)
1969
-



1969
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931).]
- Primo ministro
B.J. Vorster
(1966 - 1978)
[nazionalista]
dal 1966 l'Onu ha disposto il ritiro del Sudafrica dall'Africa del Sud-Ovest;
ancora scarsa l'incidenza delle forze progressiste bianche (United Party, Progressive Party, sostenuto dal finanziere Oppenheimer, National United Party);
sono in vigore: Mixed Marriages Act, Immorality Act, Suppression of Comunism Act, Group Areas Act, le leggi di polizia e quelle sulle riunioni sovversive, il Sabotage Bill e una serie di disposizioni che costringono alla clandestinità le organizzazioni politiche africane;
il primo ministro sostiene la secessione razzista della Rhodesia e appoggia l'azione del governo fascista di Lisbona in Angola e Mozambico;

1969
L'UCM promuove la fondazione della SASO (South African Students Organisation) come movimento scissionista separatosi dalla NUSAS (National Union of South African Students), organizzazione aperta a tutti i gruppi etnici ma costituita soprattutto da studenti bianchi di lingua inglese, dominata quindi da bianchi e "multirazziale".
La SASO ha un programma che si basa su una "coscienza nera", comprendente anche una "teologia nera".

Luglio
dopo aver proposto il boicottaggio di un Parlamento (fantoccio) di colore formato da collaborazionisti, Victor Wessels, uno dei membri di maggiore spicco dell'anti-CAD e del Movimento di Unità in Sudafrica, diventa il bersaglio degli agenti filogovernativi di Upington;


 




1969
LEGA ARABA
Il 22 marzo 1945 è nata al Cairo questa lega fondata da Egitto, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Arabia Saudita e Yemen;
1953, Libia
1956, Sudan
1958, Tunisia e Marocco
1961, Kuwait
1962, Algeria.
Fa parte anche l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), presieduta da Yasir Arafat.
1968
-






1969

[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".
Il solco tra paese reale e paese legale si è approfondito, dopo la guerra arabo-israeliana, con l'afflusso in Libano di profughi e guerriglieri palestinesi.]

- Presidente
Charles Hélou
(1964 - 1970)
[conservatore]
1969
-




1969

[dall'aprile 1946 il paese ha conseguito la piena indipendenza; da febbraio 1958 federazione della Siria e dell'Egitto nella Repubblica Araba Unita (RAU).
La guerra arabo-israeliana le è costata la perdita delle alture del Golan.]

- Presidente
gen. Nur al-Din al Atasi
(1966 - 1970)
[neobaathista radicale]
[imprime alla politica siriana un indirizzo marcatamente dirigistico e filosovietico.]
1969
-


1969
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba"; dal 1949, dopo l'annessione della Palestina orientale (Cisgiordania) [40.000 kmq di superficie con poco meno di 1 Mne di abitanti], il Regno hashemita del Giordano viene comunemente chiamato Giordania.]
Hussein
(? - ?)
figlio di Talal;
1952-?, re del Regno hashemita del Giordano;

1969
Anche se l'esercito giordano e i commandos palestinesi cooperano contro la rappresaglia israeliana, infliggendo a Israele perdite mai subite in precedenza, le attività sempre più indipendenti delle organizzazioni palestinesi conducono a rappresaglie sempre più dure sul territoio giordano minacciando la stabilità della Giordania.
Le autorità militari e civili giordane sono divise tra coloro che vogliono favorire i commandos e coloro che ne vogliono frenare e controllare le attività.
Re Husayn e il presidente dell'OLP, Y. 'Arafat, sono favorevoli al compromesso, tuttavia il re deve battersi contro il crescente risentimento antipalestinese del suo esercito, soprattutto tra gli elementi ultralealisti di origine beduina, mentre Y. 'Arafat non riesce a controllare e a disciplinare i piccoli gruppi estremisti dell'OLP.
Dietro pressioni re Husayn acconsente alla formazione di un governo militare provvisorio.


1969
Gerusalemme, "internazionalizzata" dall'ONU, è divisa in due settori: la città vecchia (assegnata alla Giordania) e la città nuova (assegnata a Israele);
contro Israele operano:
- dal 1964 l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), che si è dotata di una sua forza militare (l'Esercito per la liberazione della Palestina) e viene finanziata dalla Lega araba;
- dal 1965 Al Fatah;
- dal 1967 il FPLP (Fronte Popolare per la liberazione della Palestina), fondato dal medico "il dentista" George Habbash, che, guidato da Wadi Haddad, è il primo a stabilire legami internazionali in campo terroristico, ed è ancora più militante di Al Fatah;
[secondo Claire Sterling, in The Terror Network, il dottor Habash è stato persuaso ad agire su scala internazionale dal ricco editore-playboy italiano Giangiacomo Feltrinelli e che è stato col suo denaro che Habash inviò il suo primo commando in Europa Occidentale nel 1968.]
dal FPLP si sono staccati alcuni gruppi ancor più di sinistra, quali il Fronte Popolare-Comando Generale di Ahmed Jibril e il Fronte popolare democratico di Nayef Hawatmeh (circa trecento membri, privo di democrazia e di popolarità);
guerra dei sei giorni (1967): ha consegnato di fatto l'intera Palestina storica a Israele, portando il numero dei profughi palestinesi intorno ai 2 milioni e mezzo e iscrivendo così il problema nazionale palestinese nel quadro più generale degli equilibri strategici del Vicino Oriente;
la tregua ordinata dall'ONU non riesce a consolidarsi e per oltre due anni lungo il "Canale di Suez" continuano a susseguirsi incursioni di commandos, combattimenti d'artiglieria e duelli aerei, mentre l'aviazione israeliana non rinuncia a colpire obiettivi strategici in territorio egiziano; 
si intensifica anche l'azione dei guerriglieri palestinesi contrastata dalle rappresaglie israeliane;
 
- Presidente
?
(? - ?)
- Primo ministro
L. Eshkol
(1963 - 1969)
Golda Meir
(1969 - 1974)
[MAPAL]
[MAPAL (Organizzazione sionistica mondiale - Partito laburista)]
[kibbuz e moshav] i kibbutznik ricoprono circa il 15% delle cariche politiche al vertice e il 30% di tutti i seggi nel parlamento unicamerale (Knesset); rappresentano in pratica una specie di aristocrazia: i "galiziani".]
1969
il primo ministro L. Eshkol continua a sviluppare con successo i rapporti con gli Stati Uniti, l'Europa occidentale e il Terzo Mondo;
alla morte del primo ministro, viene eletta al suo posto Golda Meir;

Dicembre
il piano del segretario di stato americano Rogers prevede un parziale ritiro di Israele dai territori occupati nel 1967;
23, l'URSS lo respinge con una nota;

- Egitto (fascia di Gaza)
1969
-
- Giordania (Cisgiordania)

1969
Febbraio
IV assemblea nazionale palestinese: Yasser Arafat, di al-Fath, è eletto presidente dell'OLP; l'attivismo del movimento palestinese si sostituisce gradualmente all'immobilismo dei regimi arabi;

 


1969
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
Faysal I ibn 'Abd al-Aziz
Albero genealogico
(Riyadh 1905 - 1975)
figlio di 'Abd al-Aziz III discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1932-53, ministro degli esteri, primo ministro e comandante in capo dell'esercito, durante il regno del padre, domina la vita politica del paese dopo l'avvento del fratello Sa'ud il cui malgoverno e i cui sperperi consegnano gradualmente il governo nelle sue mani;
1957, ministro delle finanze;
1958-60, primo ministro;
1962-64, ancora primo ministro;
1962-67, profondamente ostile alla politica di Nasser e ai regimi arabi progressisti, sostiene la lunga guerriglia monarchica contro il regime repubblicano dello Yemen sostenuto dall'Egitto;
[si presenta come l'animatore della corrente più avanzata della famiglia reale anche se nello stesso tempo è fautore convinto della funzione dell'Arabia Saudita come paladina dell'ortodossia islamica e come tale è nemico dichiarato di tutti gli esperimenti laici e socialisti]
1963, alla Mecca fonda la "Lega del mondo musulmano" che intende aggregare le forze conservatrici dell'Islam in funzione antinasseriana;
1964-75, re dell'Arabia Saudita;
divenuto sovrano, dopo aver fatto abdicare il fratello Sa'ud, contribuisce ad un parziale risanamento economico del paese tentando di conferire all'Arabia Saudita il ruolo di stato guida dei paesi arabi moderati;
1962-67, intervento contro il governo repubblicano nordyemenita;
1969
-


1969
[sceiccato indipendente dal 16 giugno 1961;
la nuova costituzione (1963) prevede la formazione di un'assemblea nazionale con elezioni su base individuale (i partiti sono messi al bando).
Nel 1963 si sono svolte le prime elezioni, su base individuale (i partiti sono messi al bando), per la formazione dell'assemblea nazionale.]
Sabah al-Salim al-Sabah

(? - 1977)
fratello di 'Abd Allah al-Salim al-Sabah;
1965-77, sceicco del Kuwait;



1969
-

1969
EMIRATI ARABI
[Monarchie assolute legate alla Gran Bretagna da vari trattati; nel 1968 gli Emirati Arabi vengono informati che la Gran Bretagna si ritirerà dal Golfo entro il 1971.]
- Bahrein
?  
(?-?)
?-?, emiro del Bahrein;
1969
-
- Qatar
?  
(?-?)
?-?, emiro del Qatar;
1969
-
Stati della Tregua (Trucial States)
- Abu Dhabi
?  
(?-?)
?-?, emiro di Abu Dhabi;
1969
nel 1958 è stata trovata un'ingente quantità di petrolio e il paese viene subito chiamato il "nuovo Kuwait" anche se la sua popolazione ammonta a meno di 50.000 abitanti;
- Dubai
?  
(?-?)
?-?, emiro di Dubai;
1969
-
- Sharja
?  
(?-?)
?-?, emiro di Sharja;
1969
-
- Ajman
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ajman;
1969
-
- Umm al-Qaiwain
?  
(?-?)
?-?, emiro di Umm al-Qaiwain;
1969
-
- Ras al-Khaimah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ras al-Khaimah;
1969
-
- Fujayrah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Fujayrah;
1969
-


1969
Yemen
(imamato)
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
? 
[dal 1962 è in atto una lunga guerra civile, dal 1967, l'Egitto ha ritirato le sue truppe d'appoggio;
le forze realiste, nelle regioni settentrionali, conducono la guerriglia con l'appoggio dell'Arabia Saudita.]

1969
-



1969
Yemen Meridionale
(Asia occidentale)
[dal 1967 ha raggiunto la totale indipendenza dalla Federazione degli Emirati Arabi del Sud.]
 

1969
-


1969
[il tribalismo beduino e i giacimenti di petrolio del Dhufar sono all'origine della rivolta accesasi sotto l'egida dell'Arabia Saudita.]
? 
[dal 1962 il paese è in rivolta]

1969
la rivolta iniziata nel 1962, sotto l'egida dell'Arabia Saudita, si trasforma in movimento guerrigliero rivoluzionario sotto la guida del PFLO (Fronte popolare per la liberazione dell'Oman), collegato alla sinistra sud-yemenita;






1969
[nel 1958, alla guida del movimento clandestino degli "ufficiali liberi", 'Abd al-Karim Kassem ha rovesciato con un colpo di stato la monarchia hascemita di re Faysal instaurando la repubblica; nel 1963 un nuovo colpo di stato militare è promosso dal partito baath iracheno.]
- Presidente del Consiglio del Comando della rivoluzione
gen. Ahmad Hassan Bakr
(1968 lug - 1979)
[partito baath iracheno]
- vicepresidente
[I presidente conferisce al partito maggiori aperture, pur opponendosi a qualsiasi soluzione federativa con l'Egitto.]
1969
il vicepresidente civile del Consiglio Rivoluzionario, Saddam Hussein, un leader nato, dalla scaltra determinazione, assume il controllo dei servizi di sicurezza interna e dell'ala militare del Ba'at partito baath iracheno (o Ba'at);
riemergerà più tardi come braccio forte del regime.
Kurdistan (iracheno)
1969
le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1969
Iran
[dal 1951 è stata nazionalizzata l'industria petrolifera;
fautore in politica estera del blocco atlantico, mantiene in politica interna uno stretto controllo del potere con l'appoggio dell'esercito e dei gruppi conservatori; contemporaneamente, grazie agli enormi introiti derivanti dal petrolio, inizia una rapida politica di industrializzazione e di riforme sociali che mutano bruscamente il volto del paese e suscitano lo scontento dei gruppi religiosi più conservatori, promotori di manifestazioni e attentati contro la sua politica;
dal 1959 fa parte della Cento (Central Treaty Organization - Organizzazione del patto centrale), un'alleanza tra Gran Bretagna, Pakistan, Iran e Turchia.
Nnonostante le prime elezioni a sistema bipartitico (1960), la dialettica politica è ancora tutta racchiusa entro la cerchia degli "uomini del re"; la sinistra è discriminata e il Tudeh (Partito comunista) è fuori legge.
Dal gennaio 1963 [rivoluzione bianca] al primo referendum per l'approvazione della legge elettorale, dell'emancipazione della donna, dell'istruzione generalizzata e soprattutto di un'incisiva riforma agraria, seguono altre riforme in campo istituzionale, economico e finanziario.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;
nel 1955 aderisce al patto di Baghdad;
nel 1967 (26 ottobre) Fara Diba viene incoronata imperatrice di Persia;


- Primo ministro
-
1969
-









Al-Suvailem, Samir Saleh Abdullah [Chattab] (1969-2002) combattente estremista forse saudita o giordano;
combatté in Afghanistan contro l'Armata rossa, poi in Cecenia e in parecchie repubbliche del Caucaso;
2002, 19 marzo, viene sicuramente ucciso con del veleno contenuto in una lettera spedita da un conoscente.

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«Il Mondo»

«segue da 1966»
1969, 30 ottobre, ricompare per opera di A. Benedetti fedele all'immagine precedente, ma con sempre meno fortuna;
«segue 1971»

«Il Manifesto»

1969, 23 giugno, esce il primo numero della rivista che fa capo alla sinistra del Pci;
tra i fondatori e capi del gruppo:
. Luigi Pintor,
. Rossana Rossanda,
. Lucio Magri,
. Aldo Natoli,
. Luciana Castellina,
altri,
nonché con l'avallo di Pietro Ingrao;
cinque mesi dopo sono radiati dalle file del Pci; pubblico accusatore l'implacabile Natta, unico difensore Lucio Lombardo Radice;
del gruppo parlamentare autonomo subito costituito alla Camera fanno parte anche
. Massimo Caprara,
. Liberato Bronzuto;
«segue 1970»


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