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Papa
Clemente XIV

(1769-1774)

segretario di stato: cardinale Pallavicini;


1774
Gennaio
14
, annuncia in concistoro la prossima restituzione dei territori pontifici occupati durante la "crisi" di Parma;
Marzo
23
, viene restituita Benevento;
Aprile
25
, viene restituito il Contado Venassino;

politica interna: vieta il cumulo dei benefici ecclesiastici, restringe le immunità;
inizia il prosciugamento delle paludi pontine;
protegge le arti e gli artisti, in particolare J.J. Winckelmann, inizia la raccolta del Museo Pio-Clementino;
Settembre
22/23
, muore tra atroci sofferenze e nasce il sospetto del suo avvelenamento ad opera dei gesuiti.
Neppure una relazione dei medici curanti P. Adinolfi e N. Saliceti contribuisce a fugare il dubbio.
[Secondo una leggenda (che troverà comunque posto in opere filogesuitiche del tardo '700) il papa avrebbe steso un nuovo breve il 29 giugno 1774 che revocava il primo, ricostitutendo così la Compagnia di Gesù.]

Conclave: 5 ottobre 1774 - 15 febbraio 1775.

cardinali:
Guidobbono Cavalchini Carlo Alberto (1683-1774)
(dal 1742).  

 

 

ANNO 1774




1774
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1774
Gennaio
-


AUSTRIA

Giuseppe II (Schönbrunn 1741 - Schönbrunn 1790)
primogenito di Francesco Stefano di Lorena (Francesco I) e di Maria Teresa d'Austria;
1764-90, re dei romani;
1765-90, imperatore del Sacro Romano Impero;
[e coreggente di Maria Teresa per gli stati ereditari]
il conte A.W. von Kaunitz-Rietberg, dal 1753 al servizio dell'Austria, continua a dirigerne la politica estera;
1774
in occasione della pace russo-turca di Küçük Kainarge (o Küciü'k Quainargè) acquista la Bucovina, finora soggetta all'impero ottomano;
1780-90, re di Boemia e d'Ungheria;


Albero genealogico
 
BOEMIA e UNGHERIA

Maria Teresa d'Absburgo (Wien 1717 - Wien 1780)
figlia primogenita dell'imperatore Carlo VI e della principessa Elisabetta di Brunswick-Wolfenbüttel;
1740-80, regina di Boemia e d'Ungheria;
[arciduchessa d'Austria e sovrana sotto vari titoli dei domini asburgici]
dal 1765 vedova dell'imperatore Francesco I, continua ad esercitare le sue funzioni;
1774
-


Albero genealogico
 
CROAZIA [dal 1096 fino al sec. XIX fa parte della corona ungherese; dal 1102 al 1918 l'Ungheria segnerà in maniera decisiva la storia croata; nel XIII secolo si stacca la Slavonia che ottiene un bano e una dieta propri.
Dal 1390 al 1409 fa parte, assieme alla Bosnia, del Regno di Croazia e di Dalmazia; dal 1409 ritorna a far parte dell'Ungheria.]
1774
negli anni Settanta giunge in Dalmazia anche lo scrittore padovano Alberto Fortis che nel suo celebre Viaggio in Dalmazia (Venezia 1774) inserisce la Canzone dolente della sposa di Hasan Aga che avrà enorme fortuna europea, contribuendo ad accendere fra gli intellettuali più attenti dell'epoca l'interesse per il mondo slavo.
[Tra i suoi lettori, oltre a Goethe, si trova anche Johann Gottfried Herder, che sarà tra i primi a pronosticare e annunciare nei suoi scritti la vicina resurrezione delle nazioni slave dall'anonimato agricolo-pastorale in cui le ha relegate la storia.]

[Joze Pirjevec, Serbi, Croati, Sloveni - Storia di tre nazioni, Universale Paperbacks, Il Mulino, Bologna 1995]
BOSNIA [Dal 1390 al 1409 fa parte, assieme alla Croazia, del Regno di Croazia e di Dalmazia; dal 1409 ritorna a far parte dell'Ungheria]
1774
-
POLONIA
Stanislao II Augusto (Voucyn, 17 gen 1732 – San Pietroburgo, 12 feb 1798)
figlio di Stanislaw Poniatowski e di ?;
1764-95, re di Polonia;
fatto eleggere, con l'appoggio prussiano e russo, dai Czartoryski;
1774
dopo la spartizione (1772), introduce una serie di riforme;


Albero genealogico
 
 

BAVIERA

Massimiliano III Giuseppe di Wittelsbach (Munich 1727 - Munich 1777)
figlio dell'imperatore Carlo VII e della arcid.ssa Maria Amelia d'Austria);
1745-77, elettore di Baviera;
1774
-


Albero genealogico
 
PRUSSIA

Federico II [il Grande] (Berlino 1712- Sans-Souci, Potsdam 1786)
figlio di Federico Guglielmo I e di Sofia Dorotea di Hannover;
1740-86, re di Prussia;
1774
-


Albero genealogico
 
SASSONIA

Federico Augusto III [il Giusto] (Dresda 1750-1827)
figlio del pr. elett. Federico Cristiano e di Antonietta di Baviera;
1763-1806, principe elettore di Sassonia;
1774
cerca di mantenersi neutrale nei conflitti tra Austria e Prussia;
1806-27, re di Sassonia (Federico Augusto I);

 

G.E. Lessing pubblica Von Duldung der Deisten. Fragment eines Ungenanten (1774).
[Contro di lui, come del resto contro molti altri rappresentanti del libero pensiero dell'epoca, quali Ramler, Büsching, Basedow, ecc., si scaglia uno dei caporioni del vecchio ortodossismo luterano, intransigente e prepotente, il pastore Giovanni Melchiorre Göze di Amburgo.]


Albero genealogico
 
 




1774
IMPERO OTTOMANO

Mustafà III

Albero genealogico

(1717-1774)
figlio di Ahmed III;
1757-74, sultano;
1774
Gennaio
21
, muore.

Abdul Hamid I

Albero genealogico

(1725-1789)
figlio di Ahmed III e di Rabia Semi, nonché fratello di Mustafà III;
1774-89, XXVII sultano;
1774
-

1774
Abdul Hamid I è costretto a firmare la pace di Küçük Kainarge che costa alla Turchia la perdita della Moldavia, della Valacchia e della Crimea.
Il khanato di Crimea perde così il suo stato di signoria vassalla dell'impero ottomano e diventa formalmente uno stato indipendente, ma di fatto entra nell'orbita d'influenza della Russia alla quale viene presto annesso.
La Russia riceve inoltre un indennizzo di guerra di 4 milioni di rubli e due importanti porti strategici sul Mar Nero.






1774
RUSSIA
Caterina II [la Grande]
Albero genealogico

(Stettino 1729 - Pietroburgo 1796)
(Sofia Federica Amalia) figlia del principe Cristiano Augusto di Anhalt-Zerbst, generale prussiano, e della principessa Giovanna Elisabetta di Holstein-Gottorp;
1762-96, imperatrice di Russia;
-


Ministro degli Esteri
-
1774
con il trattato russo-turco di Kücük Kainarge acquista le steppe tra il mar Nero e il mar d'Azov; proclama l'indipendenza della Crimea che viene affidata al governatore di Pietroburgo;
1773-74, la rivolta contadina guidata da E. Pugacëv sconvolge la Russia meridionale; occupata Kazan, Pugacëv che si fa passare per lo zar Pietro III, miracolosamente sfuggito alla morte, sembra minacciare l'assedio di Mosca ma incalzato dalle truppe richiamate dal fronte turco deve ripiegare; il favorito della regina Grigorij Orlov alla fine ha ragione degli insorti;





1774
REGNO di FRANCIA
Louis XV

(Versailles 1710 - 1774)
figlio di Luigi duca di Borgogna e di Maria Adelaide di Savoia;
1715-74, re di Francia;
a soli cinque anni, sotto la reggenza del duca di Orléans imposta dal parlamento contro l'esplicita volontà del re scomparso;
dal 1744, la favorita è Mme de Pompadour;
dal 1764 la sua favorita è Mme du Barry;
1774
Maggio
10
, muore.

– dal 1765 il parlamento è esiliato –



Louis XVI

figlio del delfino Luigi e di Maria Giuseppina di Sassonia;
1770, sposa Maria Antonietta d'Austria;
1774-92, re di Francia;


Principal ministre d'État
R.-N. de Maupeou
(1770 24 dic - 14 mag 1774)
Jean-Frédéric Phélypeaux
conte di Maurepas
(1774 14 mag - 21 no 1781)
Cancelliere
R.-N. de Maupeou
(1768 16 set - 1° lug 1790)
Guardasigilli
R.-N. de Maupeou
(1768 18 set - 24 ago 1774)
A.-Th. Hue de Miromesnil
(1774 24 ago - 8 apr 1787)
Sovrintendente
delle Finanze
J.-M. Terray
(1769 22 dic - 24 ago 1774)
A.-R.-J. Turgot
(1774 24 ago-12 mag 1776)
Segretario di stato
agli Affari Esteri
E.-A. de Vignerot du Plessis
duca d'Aiguillon
(1771 6 giu - 2 giu 1774)
Henri Léonard
Jean Baptiste Bertin

(1774 2 giu - 21 lug)
Ch. Gravier
conte di Vergennes
(21 lug - 13 feb 1787)
Segretario di stato
alla Marina
-
Pierre Étienne Bourgeois de Boynes
marquis de Boynes
(20 apr - 20 lug)
A.-R.-J. Turgot
(1774 22 lug - ?)
 

1774
Maggio
sale al trono proprio quando l'economia francese è entrata in una fase di recessione: cattivi raccolti nelle campagne, disoccupazione nelle città, diminuzione del commercio con l'estero
[durerà fino al 1790];
con una imprudente decisione intende ristabilire i parlamenti (centro dell'opposizione aristocratica contro la monarchia) annullando così la riforma giudiziaria del cancelliere R.-N. de Maupeou;

Giugno
2
, E.-A. de Vignerot du Plessis, duca d'Aiguillon, si dimette;

Agosto
24
, A.-R.-J. Turgot viene nominato controllore generale delle Finanze e ministro di Stato per avere accesso al Conseil d'En Haut;
[Comincia un periodo decisivo della Storia della Francia.]
presa dimora a "palazzo Mazarino", A.-R.-J. Turgot regola a 80.000 franchi gli emolumenti del controllore generale (fissati a 142.000 franchi); inoltre rinuncia alle spese di insediamento e che la regalia consentita al controllore generale dagli appaltatori generali in occasione di ciascun contratto d'affitto sia di 100.00 scudi alla firma del contratto stesso;
al posto dei collaboratori di J.-M. Terray egli chiama presso di sé l'economista P.-S. Dupont de Nemours, il marchese di Condorcet e l'abate A. Morellet, tutti e tre amici di lunga data, e anche Jean de Vaines, da lui conosciuto a Limoges, come direttore dei Domini;
30, J.-Ch.-P. Lenoir viene nominato Luogotenente generale della polizia di Parigi, succedendo all'amico Antoine de Sartine;
il conte d'Angivillier viene nominato direttore generale dei Bâtiments;

Settembre
13
, il decreto del Consiglio che stabilisce la libertà del commercio dei grani e delle farine all'interno del regno viene subito accolto con soddisfazione;
[Ciò nonostante, dalla fine dell'anno il prezzo del pane aumenterà notevolmente.]

Novembre
12
, Parigi, contro il parere di A.-R.-J. Turgot viene ristabilito il Parlamento;

 

 

"Affaire du Collier de la Reine" (1774-86): per anni i gioiellieri di Parigi Bohmer e Bassenge hanno collezionato pietre preziose con l'idea di venderle, dopo averle trasformate in un collier, alla contessa Du Barry, favorita del re Luigi XV;
dopo la morte del re, i gioiellieri pensano di offrirla alla nuova regina Maria Antonietta. Il suo costo è di 1.600.000 franchi, pari a circa 500 kg d'oro.
«segue 1778»




1774
Repubblica delle Sette Province Unite dei Paesi Bassi
Willelm V [il Batavo]
(The Hague 1748 - Braunschweig 1806)
figlio di Willelm IV d'Orange-Nassau e della p.ssa reale Anne di Gran Bretagna, Irlanda e Hannover, etc.;
principe di Nassau-Dietz
principe d’Orange
1751-95, statholder dei Paesi Bassi;
(22.10.1751-18.1.1795)

Olanda

 

Zelanda

 

Uthrecht

 

Frisia
 
Gheldria

 

Groninga

 

Overijssel

 

1774
-

 

 


1774
Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio III
Albero genealogico

(Londra 1738 - Windsor 1820)
figlio di Federico Luigi principe di Galles e di Augusta di Sassonia-Gotha;
1751-60, duca di Brunswick-Lüneburg (Giorgio);
1760-1820, elettore di Hannover;
1760-1815, re di Gran Bretagna e Irlanda;
dal 1761 è sposato con Sofia Carlotta di Mecklenburg-Strelitz;
dal 1765 soffre di una grave malattia mentale;

1814-20, re di Hannover;


 
Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
Frederick North Tory
Lord North
(1770 28 gen - 22 mar 1782)
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Segretari di Stato
-
Affari Esteri e Commonwealth
-
 
Affari Interni    
Giustizia    

1774
-

 


 


 
SCOZIA [dal 1° maggio 1707 è unita a Inghilterra e Galles]
-
-
-
-

1774
-


 
IRLANDA
-
-
-
-

1774
dal 1729 al parlamento di Dublino è stata riconosciuta dall'Inghilterra l'indipendenza legislativa;

Nord America Britannico
Governatore generale
Guy Carleton
(1768 - 1778)
-
-

1774
Il governo metropolitano impone il pagamento di tasse, gabelle e dazi finora largamente evasi e impedisce l'uso illimitato di cartamoneta provinciale. Non riconosce inoltre i poteri dei parlamenti provinciali, non ritira le sue truppe regolari lasciandole agli ordini di un comando militare unificato.

Giugno
17
, i precedenti disordini di piazza o manifestazioni simboliche portano ora alla convocazione unilaterale del Congresso Continentale, al quale partecipano i rappresentanti di 12 colonie o province su 19;

Settembre
5
, Filadelfia, si apre il Primo congresso continentale a cui partecipano i delegati di 12 colonie (esclusa la Georgia); 
ispirandosi a quanto Th. Jefferson ha esposto in una "Summary View" pubblicata alla vigilia del congresso, i delegati inviano alle autorità britanniche una protesta contro i Repressive Acts, redigono una "Dichiarazione dei diritti" e istituiscono una Association incaricata di far applicare drasticamente un nuovo "Non-importation and non-consumption Agreement": i coloni non iscritti alla Association si devono considerare "traditori della libertà di questo paese";
l'Association, organo chiaramente rivoluzionario, mette i coloni di fronte ad un drammatico dilemma:
- porsi contro la madrepatria,
- porsi a favore (loyalists);
l'ormai dichiarato conflitto è portato sul piano militare dallo sprovveduto gen. Th. Gage, governatore del Massachusetts; 
il drappello di soldati inviati a Concord (cittadina a 18 miglia a nord di Boston) per accertare l'esistenza di depositi clandestini di armi e per arrestare i capi del "movimento di liberazione" (S. Adams e J. Hancock) uccide lungo la strada, a Lexington, otto patrioti, raggiunge Concord, ma incalzato dagli insorti rientra precipitosamente a Boston, lasciando sul terreno 247 morti;

Comincia l'esodo: degli 80.000 lealisti che lasciano gli Stati Uniti una metà si rifugia in Gran Bretagna, in Florida, nelle Indie Occidentali e in Africa. L'altra metà sceglie quale terra di adozione le province del Nord America Britannico rimaste fedeli alla corona.
[Sono 40.000 i lealisti che si rifugeranno nel Québec e nella Nova Scotia.]

Lo stesso anno l'esploratore inglese Samuel Hearne (1745-1792) stabilisce Cumberland House (poi Cumberland Lake, Saskatchewan) per conto della Hudson'a Bay Company, il suo primo posto di commercio lontano dalla costa.
Da questo momento comincia una vera e propria guerra tra la compagnia inglese e i commercianti di Montréal, molti dei quali sono scozzesi che impiegano voyageurs francocanadesi. Questi ultimi sono inizialmente organizzati in piccoli gruppi formati da un numero molto limitato di soci.

Costa settentrionale dell'Oceano Pacifico (territorio corrispondente più o meno alla futura British Columbia – il cui confine meridionale sarà in seguito fissato dal trattato dell'Oregon (1846) – e ai futuri stati americani di Washington e Oregon: gli spagnoli, che hanno navigato lungo le coste della California fin dal sec. XVI, con le spedizioni guidate dagli ufficiali di marina:
. Juan Josef Perez Hernandez (c.1725-1775), nel 1774,
. Bruno de Heceta (fl.1775), nel 1775,
. Juan Francisco de a Bodega y Quadra (1743-1794), nel 1792-93),
. Alessandro (Alejandro) Malaspina (c.1755-1810), nel 1791,
[Uno spagnolo di origine tosco-emiliana, nato a Mulazzo, nel ducato di Parma e Piacenza; nel 1754 ha iniziato la sua più che ventennale carriera nella marina spagnola. Imprigionato per motivi politici nel 1795, esiliato sei anni più tardi, morirà a Pontremoli.]
hanno esplorato le coste della British Columbia e dell'Alaska, nonché le Isole della Regina Carlotta.
Gli spagnoli si sono mossiverso nord per contrastare le attività in partenza dalla Siberia condotte dalla Russia.


[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

Lo stesso anno Patrick Henry afferma che «le distinzioni fra la gente della Virginia, della Pennsylvania, di New York e della North Carolina non esistono più».
[Come si vedrà in seguito, sarà molto lontana dalla realtà. I pregiudizi locali resteranno infatti sempre vivi.]

 

 




QUÉBEC
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.]
Governatore della provincia
Hector T. Cramahé
(1770 - 1782)

1774
Giugno
22
, tramite il Quebec Act, che ripropone riformandole le grandi linee del Regio Proclama, la corona regala ai papisti del Québec buona parte dell'ovest;
[Le grandi linee della riforma sono già state abbozzate tra la fine del 1765 e l'inizio del 1766 dal governo di Charles Watson-Wentworth, marchese di Rockingham (1730-1782) che però non è riuscito a condurla a buon termine.]
Il Quebec Act è l'ultima di quelle leggi con le quali il parlamento britannico tenta di riorganizzare il proprio sistema coloniale e che gli americani definiscono "intollerabili".
[A differenza di altre leggi, tuttavia, le misure in essa contenute resteranno per lungo tempo alla base delle relazioni tra Gran Bretagna e la provincia del Québec. Esse influenzeranno profondamente lo sviluppo del Nord America Britannico anche successivamente al Constitutional Act (1790).]
Dal punto di vista della riorganizzazione territoriale del Nord America, il Quebec Act ribadisce la necessità di limitare l'espansione verso ovest.
La regione posta tra i fiumi Ohio e Mississippi, inclusi i Grandi Laghi e fino ai confini della Louisiana spagnola a ovest, viene posta sotto la giurisdizione di Québec. Ciò favorisce le esigenze dei commercianti di Montréal piuttosto che quelle degli speculatori terrieri delle antiche province americane.
A sud del nuovo Québec il Territorio Indiano concepito nel 1763 viene confermato sotto la diretta giurisdizione della corona britannica.
Contemporaneamente anche il Labrador, le Ile-de-la-Madeleine e l'isola di Anticosti vengono restituiti al Québec, del quale vengono dunque ribaditi i tradizionali legami economici con le regioni delle pescherie e del legname.
[I futuri confini interni tra Labrador e Québec, oggetto di perenne disputa tra le due province, deriveranno da una decisione del 1927 che il Québec non accetterà mai formalmente.]
Il Quebec Act prevede che la provincia sia retta dal governatore e da un consiglio legislativo composto da 17-23 membri di nomina governativa. Il sistema è identico a quello in vigore nel 1763, tranne che per il maggior numero dei consiglieri [sic].

Il Quebec Act concede ai cattolici di assumere cariche pubbliche e ben 7 cattolici (su 22 membri) siedono nel primo consiglio legislatvio nominato dalla corona dopo la nuova legge.


 

TERRANOVA
Governatore della provincia
Molyneux Shuldham
(1772 - 1774)

1774
-

 

TERRANOVA
[Dal 1763 con la costa del Labrador, Iles-de-la-Madeleine e l'isola di Anticosti.]
Governatore della provincia
Molyneux Shuldham
(1772 - 1774)

1774
-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
Governatore della provincia
-

1774
-

 

NOVA SCOTIA
[Dal 1763 comprende la Island of St. John e l'isola di Capo Bretone.]
Governatore della provincia
-

1774
-

 

Nord America Britannico (2)
[15] NEW HAMPSHIRE
Governatore
-
-

1774
-

 





[14] MASSACHUSETTS
Governatore
-
-

1774
Nei primi mesi dell'anno il parlamento approva una serie di leggi repressive (Coercive Acts), che le colonie soprannominano "Intolerable Acts - leggi intollerabili":
- viene chiuso il porto di Boston finché non sia stato pagato un indennizzo per il tè distrutto;
- viene rivista la Carta del Massachusetts in modo da accrescere i poteri dell'esecutivo;
- viene disposto il trasferimento in Inghilterra dei casi di omicidio perpetrati su chi cerchi di imporre la legge;
- viene imposta a tutte le colonie una nuova disposizione sull'acquartieramento delle truppe.
[Queste leggi repressive, lungi dall'isolare il MASSACHUSETTS, hanno invece l'effetto di unire le colonie in sua difesa.]


[13] RHODE ISLAND
Governatore
-
-

1774
-


[12] CONNECTICUT
Governatore
-
-

1774
-

[11] NEW YORK
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-
-

1774
-

 

[10] NEW JERSEY
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-
-

1774
-

 

[09] PENNSYLVANIA
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-
-

1774
Settembre
5
, Philadelphia, giungono in città i delegati di 12 colonie per il 1° Congresso continentale.
[Gli animi dei coloni sono già ulteriormente infiammati dall'approvazione del Quebec Act (vedi Canada) visto dalle colonie più antiche come una conferma di nefasti disegni britannici.
[Il riconoscimento della posizione di privilegio della chiesa cattolica in Canada sembra, soprattutto agli abitanti della NUOVA INGHILTERRA, "puzzare troppo di papismo".
La continuazione del sistema legale francese, che non prevede il pocesso per giuria, pare preludere all'autocrazia.
Per di più, l'ampliamento verso sud e ovest dei confini del Québec fino all'Ohio e al Mississippi, annulla tutte le rivendicazioni territoriali in quella zona e pare un deliberato tentativo di bloccare l'espansione verso ovest.]

Mentre al Congresso i delegati sono tutti d'accordo sulla necessità di un'azione concertata, sulle prime si trovano divisi quanto alla sua forma.
I conservatori sono favorevoli allo schema di federazione imperiale avanzata da Joseph Galloway della PENNSYLVANIA.
[Il "piano di unione" di Joseph Galloway legherebbe le colonie con una costituzione scritta e costituirebbe un parlamento continentale, il "gran consiglio", che condividerebbe con il parlamento inglese il potere in merito alle questioni coloniali.]
Ma il Congresso respinge la proposta per un solo voto e prosegue appoggiando le "risoluzioni del Suffolk" (adottate da una riunione di contea del Massachusetts) che:
- sollecitano l'opposizione ai Coercive Acts,
- reclamano la costituzione di un governo coloniale rivale che dovrà riscuotere le tasse e organizzare una milizia,
- suggeriscono rigorose sanzioni economiche contro la Gran Bretagna.
Prima dia aggiornare i lavori, il Congresso:
- stende una Dichiarazione dei diritti,
- inoltra una petizione al re e al parlamento chiedendo giustizia,
- costituisce un'Associazione continentale che prevede accordi di non importazione, non esportazione e non consumo a partire dal 1° novembre 1774.

Durante l'inverno 1774-75 la protesta coloniale si trasforma in una ribellione aperta per quanto non ancora dichiarata.
Vengono eletti comitati di ispezione per garantire la stretta osservanza delle calusole dell'Associazione e la punizione di che le viola.
Le assemble coloniali assumono i poteri di governo e iniziano i preparativi per la difesa.
È chiaro, o almeno dovrebbe esserlo, che soltanto le concessioni sostanziali da parte britannica potranno comporre pacificamente la vertenza.

 

[08] DELAWARE
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-
-

1774
-

 

[07] MARYLAND [Colonia reale dal 1750 ]
Governatore
-
-

1774
-






[06] VIRGINIA
Governatore
-
-

1774
Maggio
Jamestown
, sul fiume James: l'assemblea della colonia dirama l'invito per una riunione intercoloniale;

 





[05] NORTH CAROLINA
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1774
-

[04] SUD CAROLINA
Governatore
-
-

1774
-

[03] GEORGIA
Governatore
-
-

1774
-

[02] WEST FLORIDA
Governatore
-
-

1774
-


[01] EAST FLORIDA
Governatore
-
-

1774
-


a


1774
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano VII
Albero genealogico
(1749 - 1808)
figlio di Federico V e di Luisa d'Inghilterra;
1766-1808, re di Danimarca e di Norvegia;



1774
-
NORVEGIA
1774
-
ISLANDA
1774
-


1774
REGNO di SVEZIA
Gustavo III
Albero genealogico
(Stoccolma 1746 - 1792)
figlio di Adolfo Federico e di Luisa Ulrica sorella di Federico il Grande;
1771-92, re di Svezia;
1973, 19 agosto [1° colpo di Stato];


1774
-




1774
REGNO di PORTOGALLO
Giuseppe I
Albero genealogico

(Lisbona 1714-1777)
figlio di Giovanni V di Braganza [il Magnanimo] e di Marianna d'Austria;
1729, sposa Maria Vittoria, infante di Spagna;
1750-77, re di Portogallo;
capo del governo: marchese di Pombal;


1774
-


a

1774
REGNO di SPAGNA
Carlos III

(Madrid 1716-1788)
quintogenito di Filippo V re di Spagna e di Elisabetta Farnese;
1732-34, duca di Parma e Piacenza (Carlo);
1735-59, re di Napoli e di Sicilia (Carlo VII);
[vedi sotto]
1759-88, re di Spagna;
1774
-


1774
-
a





1774
SAVOIA - REGNO DI SARDEGNA
Vittorio Amedeo III
Albero genealogico

(Torino 1726 - Moncalieri 1796)
figlio di Carlo Emanuele III di Savoia e di Polissena Cristina d'Assia-Rheinfelds;
?-1773, duca d'Aosta;
1730-73, principe di Piemonte;
1773-96
- conte di Aosta, Maurienne, Nizza e Asti;
- marchese di Saluzzo, Monferrato, Finale e Oneglia;
- duca di Savoia re di Cipro e Gerusalemme [titolare];
- re di Sardegna e duca di Savoia;


1774
-



1774
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Pier Franco Grimaldi
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1773 26 gen - 26 gen 1775, doge di Genova;


1774
-


1774
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"

Alvise IV Mocenigo

Albero genealogico

(Venezia 19 mag 1701 - Venezia 3 dic 1778)
figlio di Alvise IV Marcantonio e di Paolina Badoer;
1763-78, doge di Venezia; [118°]


- nunzio pontificio: ? (?-?);
- ambasciatore a Roma: Alvise Tiepolo (1770 -?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
- ambasciatore di Francia: ? (?-?)

1774
Gennaio
una conferenza tra l'Aggiunto sopra i monasteri e la Deputazione ad Pias Causas incomincia a presentare progetti e piani che in gran parte saranno accolti dal Senato:
- progetti per le scuole ex-gesuitiche,
- piani di liquidazione dei beni e utilizzo delle rendite (che non sono poi così considerevoli come si pensava),
- azioni per un improbabile recupero dei capitali della ex famiglia gesuitica veneta investiti all'estero.



1774
ducato di Modena
Francesco III d'Este
Albero genealogico
(Modena 1698 - Varese 1780)
figlio di Rinaldo I e di Carlotta Felicita di Brunswick-Lüneburg;
1737-80, duca di Modena;
1774
dal 1755, capitano generale delle truppe austriache in Italia e amministratore della Lombardia [fino all'arrivo dell'arciduca Ferdinando], lasciato a Modena un consiglio di reggenza, vive tra Milano e Varese dove si fa costruire una splendida villa;




1774
-

1774
Ducato di Parma e Piacenza
Ferdinando di Borbone
Albero genealogico

(Parma 1751 - Badia di Fontevivo, Parma 1802)
figlio di Filippo di Borbone e di Luisa Elisabetta di Francia;
suo precettore fu il filosofo Condillac ma nulla rimarrà di illuministico nel suo spirito mediocre e bigotto;
1762, dicembre, muore di vaiolo la sua promessa sposa Marie Johanna di Absburgo (1750-1762);
1765-1802, duca di Parma e Piacenza;
1767, 15 ottobre, a 16 anni muore di vaiolo anche la sua seconda promessa sposa Marie Josephe di Absburgo;
dal 1769 è sposato con la duchessa Maria Amalia (1746-1804) figlia di Maria Teresa d'Absburgo;
1774
-



Primo ministro
-
1774

 


1774
Granducato di Toscana
Pietro Leopoldo I
Albero genealogico
(Vienna 1747-1792)
terzogenito di Francesco Stefano di Lorena (Francesco I) e di Maria Teresa d'Austria;
viene educato a Vienna da C.A. Martini e F. Thurn;
1765-90, granduca di Toscana;
1767-75, si avvale del consiglio e dell'iniziativa di riformatori studiosi di economia, come P. Neri, A.M. Tavanti, F.M. Gianni;
1770-79, a Livorno l'editore Aubert ristampa l'Encyclopédie;
1790-92, imperatore del Sacro Romano Impero
e re di Boemia e d'Ungheria;


 

1774
Pistoia, "affaire delle monache" : il vescovo di Pistoia Federigo Alamanni, ultra 80enne, per provvedere a molti disordini sorti nei conventi di Santa Caterina e di Santa Lucia, è obbligato a prenderne la direzione per espresso comando del principe e col consenso del collegio cardinalizio.
[Esiste perfino una supplica del 1642, firmata dal gonfaloniere e da altri rappresentanti del pubblico di Pistoia, dove viene esposto l'indecente contegno tenuto dai frati domenicani nei conventi di Santa Caterina e Santa Lucia e chiesto al principe di provvedere.
I vecchi saggi della città noo si stupiscono più di tanto; ben sanno che pure alcune loro anziane parenti monache si sono lamentate del cattivo contegno dei frati e hanno espresso più volte il desiderio di essere poste alle dipendenze del vescovo…]
Dicembre
19
, il vescovo Federigo Alamanni allontana dai conventi di Santa Caterina e di Santa Lucia i domenicani che ne avevano la cura spirituale (e materiale!).
Per molto tempo ancora le monache non riconosceranno i sacerdoti e i regolari posti sia dal vescovo Federigo Alamanni, sia da quello successivo, Ippoliti. Le monache di Santa Lucia addirittura rifiuteranno per anni i sacramenti.

 

1774
REGNO di NAPOLI e SICILIA
Ferdinando IV
Albero genealogico
(Napoli 1751 - 1825)
figlio di Carlo III re di Spagna e di Maria Amalia di Sassonia;
1759-99, 1799-1806, 1815-16, re di Napoli;
1759-1816, re di Sicilia (Ferdinando III);
dal 1768 è sposato con la duchessa Marie Karoline di Absburgo (1752-1814);



1816-25, re delle Due Sicilie (Ferdinando I di Borbone);

NAPOLI
Primo ministro
marchese della Sambuca
(1768 apr - 1785)

1774
Una nuova legge obbliga i magistrati:
- a pubblicare le motivazioni delle sentenze,
- a chiedere al re una nuova legge se manca nei codici, o l'interpretazione autentica di un'altra se dubbia.
I magistrati del regno, ritenendo offesa la dignità e l'indipendenza dei giudici, si ribellano minacciando di disobbedire, di dare le dimissioni e altro ancora.
Il Supremo Consiglio (è la prima delle magistrature, ordinata in quattro sezioni o ruote; la sua decisione a sezioni riunite ha forza di legge), a sezioni riunite, espone al re gli errori e i danni del nuovo statuto pubblicando il loro pensiero ragionato. Ma il re, grazie all'intervento del giovane G. Filangieri, risponde con un editto dichiarando essere decoro del magistrato la certezza della giustizia, ecc.. Con esso egli rigetta quindi le eccezioni proposte, biasima i ritardi nell'inadempimento del decreto e termina dicendo che il re perdona nella umana fragilità e nelle assuefazioni del Supremo Consiglio i sofismi escogitati ed esposti nel suo foglio; spera che l'obbedienza dei magistrati prevenga e disarmi la giustizia indivisibile dalla sovranità.
Nessuno dei magistrati rassegna le dimissioni e la comune ragione migliora.
Un'antica prammatica dei principi aragonesi aveva stabilito nel regno il sindacato per gli amministratori del denaro pubblico e per i magistrati.
I re succeduti agli aragonesi non applicarono questi ordinamenti, mentre Carlo VII li riprese. Ora l'attuale re accresce questa prammatica ma senza alcun risultato concreto.
[I sindacatori nella città capoluogo sono gli Eletti delle Piazze mentre nelle altre città sono i cittadini scelti dal popolo in parlamento. Per ogni anno il cimento dura 40 giorni (20 a ricevere e 20 a discutere le accuse) mentre l'ufficiale messo sotto inchiesta rimane privo di impiego e di autorità. Tutti, anche il semplice plebeo, possono accusarlo di ingiustizia o di giustizia negata: se viene assolto, lettere patenti stabiliscono la sua innocenza, al contrario viene aperto un giudizio nei suoi confronti.]
Sono ancora in voga, come ai tempi di Carlo VII, i giudizi criminali; e per lo stesso processo inquisitorio, gli stessi scrivani inquisitori, tortura e supplizi agli accusati [anche se assai rari].
Altre leggi applicate:
- È mantenuto il "giudizio del truglio" (o "giudizio in concordia"), anzi adottato più di frequente e peggiorato perché non interrogata la volontà del condannato né il suo consenso necessario.
[Trattasi di un sistema spiccio di giudizio, per cui giudice e difensore pattuiscono tra di loro una pena per l'accusato, scavalcando tutta la lunga procedura.]
- I ladri, detti "saccolari" (dal rubar nelle tasche), sono puniti con due tratti di corda « …per prove benché indiziarie, con processo inquisitorio ancorché non compiuto, e non inteso l'accusato, né difeso».
- La reggia va rispettata. Comprende tutte le case del re, le ville, le abitazioni di campagna o di caccia, gli atri, le corti, le officine dei suddetti edifizi, comunque dal re non abitati: per chi brandisce un'arma in questi luoghi c'è la pena di morte.
- Sono puniti i franco-massoni (così chiamati dall'editto) equiparati ai rei di maesta, giudicabili dal tribunale di stato con forma ad modum belli. Pena la morte. Poco dopo una nuova legge affianca ai franco-massoni altre adunanze segrete, pericolose alla quiete dello stato, all'autorità del sovrano.
- Cominciano i sospetti di regno.
- La pena per chi legge i libri di Voltaire è la galera per tre anni.
I tratti di corda, più rari nella procedura, sono più frequenti come pena.


SICILIA
Viceré
[dal 1773 la Sicilia è senza viceré]
1774
-
 

a




Baily, Francis (Newburg, Bangor 1774-Londra 1844) astronomo inglese, presidente per molti anni della «Royal Society» di Londra.

Barbieri, Giuseppe (Bassano 1774-Padova 1852) abate benedettino di Praglia, docente di diritto, filologia, ed estetica all'Università di Padova, splendido poeta georgico; allievo di M. Cesarotti, fu maestro di N. Tommaseo;
1795, già preparato all'insegnamento, entra tra i benedettini a Praglia;
1810, quando Napoleone I sopprime l'Abbazia di Praglia e l'Eremo di Rua, egli è autorizzato a continuare le sue lezioni a Padova, partendo però da Torreglia Alta (Colli Euganei);
I Colli Euganei (Padova 1811, poemetto)
Veglie Tauriliane (Padova 1821, con cui dà rinomanza al paese di Torreglia nel padovano; pubblicate assieme a Tauriliae descriptio, Lodi di Torreglia, di N. Tommaseo)
1848, debilitato sotto l'Austria, viene subito riabilitato per ordine dello stesso
N. Tommaseo, divenuto ministro della pubblica istruzione nel Governo provvisorio della risorta Repubblica di Venezia;
1852, muore a Padova;
1869, le sue spoglie vengono traslate dal cimitero di Torreglia Alta (dove aveva voluto essere sepolto) al sepolcro monumentale eretto nella chiesa parrocchiale vicina di S. Sabino, con il busto dello scultore Ceccon e l'epigrafe dettata da Andrea Cittadella Vigodarzere; in questa occasione tiene il discorso Antonio Tolomei, deputato e sindaco di Padova, della villa sul Mirabello che apparterrà poi alla sua lontana nipote, signora Pia Tolomei in Bruno
.

– Bentinck, William lord (Portland 1774-Parigi 1839) militare e politico inglese, whig;
1811, ministro plenipotenziario in Sicilia e comandante delle forze inglesi nel Mediterraneo;
1812, fa approvare dal parlamento feudale siciliano la «costituzione del '12»;
1814, marzo-aprile, occupate Livorno e Genova pubblica un proclama nel quale promette la concessione dell'indipendenza agli italiani;
1815, viene richiamato in patria dal primo ministro R.S. Castlereagh;
1827, è nominato governatore del Bengala;
1833-35, governatore generale dell'India, combatte contro la setta dei thug ed elimina la crudele pratica del «suti» (il rogo delle vedove sul cadavere del marito).

Braham, John (1774-1856) tenore di successo e compositore; cantò al Covent Garden, a Bath e sul palcoscenico del Drury Lane.
A volte si esibì in duetti con la sua compagna, Nancy Storace.
La coppia fu molto legata a Emma Hamilton.
Si deve loro un tema musicale che porta il nome di sir William Douglas-Hamilton, un canto funebre composto in memoria dell'ammiraglio H. Nelson, intitolato La morte di Nelson.

Brooke, Thomas-Henri (1774-1849) segretario del Consiglio di Sant'Elena durante la prigionia di N. Bonaparte;
governatore provvisorio dell'isola dopo la partenza di Hudson Lowe e fino all'arrivo di Walker.

Campe de Rosamel, Claude Charles Marie du (château de Rosamel a Frencq, Pas-de-Calais 24 giugno 1774 – Parigi 27 marzo 1848) ammiraglio e politico francese.

– Carascosa, Michele (Paternò, Catania 1774-Napoli 1853) militare napoletano;
1799, ufficiale dell'esercito Borboneco, aderisce alla Repubblica Partenopea e va in esilio dopo la sua caduta;
1806, tornato a Napoli con i francesi, diventa generale sotto G. Murat;
1815, dopo la restaurazione, passa al servizio dei Borbone;
1820, Ministro della guerra nel governo costituzionale;
1821, dopo aver comandato una parte dell'esercito napoletano contro gli austriaci, esula in Inghilterra;
Memorie storiche, politiche e militari sulla rivoluzione del Regno di Napoli nel 1820 e 1821 (1823)
1848, tornato a Napoli è nominato membro della camera dei pari.

– Carena, Giacinto (Carmagnola 1778-Torino 1859) filologo e scienziato italiano;
Osservazioni intorno ai vocabolari della lingua italiana (1831)
Vocabolario domestico o Prontuario di vocaboli attinenti a parecchie arti, ecc. (1845, per il quale A. Manzoni gli indirizza la lettera Sulla lingua italiana).

Demidoff, Nikolaj Nikiticprincipe di S. Donato (1774-1828) ricco mecenate russo;
[Figlio dello scienziato e mecenate Nikita jr e nipote dell'industriale Akinfij.]
i Demidoff, diventati sempre più europei come gusti e inclinazioni, grazie ai loro frequenti soggiorni in Francia e in Italia, incorrendo per questo anche nell'ira degli zar, sono considerati ricchissimi committenti ma anche barbari orientali: sono troppo europei per i Russi e troppo russi per potersi considerare europei;
1787-92, si distingue nella guerra contro i Turchi; più tardi, durante l'invasione napoleonica, finanzia un intero reggimento alla cui testa combatte eroicamente;
1797, dopo aver condotto una vita sregolata si trova indebitato per centinaia di migliaia di rubli, tanto da dover chiedere il permesso allo zar per ipotecare le proprie dimore moscovite; il matrimonio con Elisabetta Stroganoff sistema tutto: la giovane appartiene alla più ricca, nobile e importante famiglia russa di questi tempi, le cui origini risalgono al 1500; porta in dote 320.000 rubli e il marito… si calma; assieme a lei viaggia per l'Europa per conoscere le più recenti invenzioni applicate alle tecniche metallurgiche: visita Inghilterra, Germania, Francia e Italia, ed invita l'eminente prof. Ferri a stabilirsi in Russia;
1802-1807, al prof. Ferri affida la direzione tecnica degli stabilimenti uralici, promuove inoltre l'esportazione di ferro e di rame, mantenendo rapporti commerciali con l'Europa e la Turchia; per questi nuovi progetti si dota di una flotta di sei navi, delle quali una viene costruita in Italia;
battutosi contro Napoleone, è ambasciatore a Firenze dove raccoglie una cospicua collezione di oggetti d'arte e promuove varie opere umanitarie;
1812, lo zar, per stimolare gli imprenditori, emana un editto che consente ai proprietari di miniere di sfruttare eventuali giacimenti d'oro scoperti nelle loro proprietà; stimolato da questa possibilità Nikolaj inizia, come tanti altri, la ricerca;
1823, trovate fortunatamente sabbie aurifere vicino alla fabbrica di Nizhnij-Tagil, ne comincia lo sfruttamento;
1824, acquistato a Parigi il suo eclettico amore per il collezionismo, si stabilisce a Firenze dove acquista, lungo la via che porta a Prato, una vastissima tenuta a S. Donato in Polverosa; qui, dove vive a lungo, viene insignito del titolo di "principe di S. Donato" dal granduca di Toscana; 
1825, è la volta di una miniera di platino; ma nonostante questa intelligente e costante cura degli affari, egli è un uomo di mondo e di cultura;
1826, sempre a S. Donato inizia un complesso edilizio formato da villa, teatro, odeon per la musica, stalle e scuderie; il luogo, pur in posizione paludosa e malsana, viene prescritto dai medici a chi è di costituzione delicata;
1828, nei quattro anni prima di morire, stupisce e scandalizza la nobiltà di provincia con la sua "corte dei miracoli"; dopo di lui i suoi due figli Paolo e Anatolij continuano ad essere munifici mecenati dei maggiori artisti del tempo, francesi, italiani e russi.

Drouot, Antoine (1774-1847) militare francese;
generale, segue Napoleone I all'isola d'Elba di cui diviene governatore;
non approva il progetto del suo ritorno in Francia, ma lo segue ugualmente ed è uno dei primi ad entrare a Parigi;
1815, compreso nell'articolo primo dell'ordinanza di Louis XVIII, si costituisce volontariamente come prigioniero;
si ritira a Nancy presso un fratello farmacista;
1847, muore a Nancy dove ricopriva la carica di presidente della Società d'Agricoltura.

Giordani, Pietro (Piacenza 1774-Parma 1848) letterato italiano, monaco benedettino nel 1797 dismise l'abito talare nel 1800;
Panegirico di Napoleone (1807)
Panegirico ad Antonio Canova (1810)
Esequie di Giambattista Galliadi (1811)
1815, espulso da Bologna per le sue idee liberali, va a Milano;
1816, redattore della «Biblioteca italiana» vi pubblica la versione del celebre discorso di Mme de Staël Sulla maniera e l'utilità delle traduzioni origine del grande dibattito tra romantici e classicisti; alla polemica partecipa egli stesso con la Lettera di un italiano ai compilatori della «Biblioteca italiana» in cui confuta le idee della scrittrice francese raccomandando la fedeltà alla tradizione letteraria nazionale; grazie ad un'eredità può far ritorno a Piacenza dove si dedica alle riforme sociali della sua città;
A un giovane italiano. Istruzioni per l'arte di scrivere (1821)
1824, esiliato, si trasferisce prima a Firenze e poi a Parma dove ha la protezione della duchessa Maria Luisa;
Sul vero nelle arti della parola e del disegno (1827)
Sugli asili d'infanzia (1844)
Opere (1854-63, in 14 voll., raccolta di scritti).

Girtin, Thomas (Londra 1775-1802) acquerellista e incisore inglese;
Vedute di Parigi (incisioni).

Lacuée, Gerard (1775-1805) militare francese;
accompagna N. Bonaparte in Egitto;
1799, dopo il 18 Brumaio è suo aiutante di campo.

Lallemand, Charles-François-Antoine (1775-1839) militare francese;
aiutante di campo di N. Bonaparte, partecipa alla campagna d'Egitto e torna in patria con lui;
prende parte a tutte le campagne dell'Impero fino a Waterloo;
preso prigioniero dagli inglesi, viene internato in un forte di Malta;
liberato, va negli Stati Uniti dove tenta con tutti i mezzi di liberare Napoleone I da Sant'Elena;
1830, dopo la rivoluzione, torna in Francia dove Luigi Filippo gli concede il comando della Corsica.

Mezzofanti, Giuseppe Gaspare (Bologna 1774-Roma 1849) ecclesiastico e linguista italiano (conoscitore di oltre cinquanta lingue e dialetti), precorse taluni risultati della linguistica moderna;
1797, ordinato sacerdote, riceve la cattedra di arabo nell'università di Bologna;
1803, la cattedra è trasformata in quella di lingue orientali;
1815, si aggiunge il greco;
1833, succede ad A. Mai come conservatore della Biblioteca Vaticana;
1838, è eletto cardinale;
Epistolario (fondamentale).

Muiron, Jean-Baptiste di (1774-1796) militare francese;
combatte all'assedio di Tolone agli ordini di N. Bonaparte rimanendo gravemente ferito;
il 13 vendemmiaio N. Bonaparte gli conferisce il comando della batteria che difende la Convenzione;
1796, divenuto generale in capo dell'armata d'Italia, è nominato da N. Bonaparte suo aiutante di campo; muore dopo pochi giorni sul ponte d'Arcole facendogli scudo col suo corpo.

Müllner, Adolf (Langendorf, Weissenfels 1774-Weissenfels 1829) scrittore tedesco;
Der 29 Februar (1812, Il 29 febbraio, atto unico)
Die Schuld (1816, La colpa)
König Yngurd (1817, Re Yngurd).

Pignatelli, Girolamo - principe di Moliterno (Napoli 1774-1848) generale napoletano, educato a Torino dove il padre era ambasciatore;
1792-96, prende parte alle campagne dell'esercito piemontese contro la Francia;
1798, scoppiata la guerra tra il regno di Napoli e la Francia, recluta a sue spese due reggimenti di cavalleria e si distingue nella difesa di Capua; nominato "generale" dal popolo napoletano dopo la fuga della corte, scende a patti con J.-E. Championnet, ma il direttorio non ratifica gli accordi stipulati e quando si reca a Parigi viene trattenuto sotto sorveglianza; in seguito si riaccosta ai Borbone;
1806, si adopera per organizzare la guerriglia antifrancese in Calabria, nelle Marche e in Abruzzo.

Renault, Cécile (1774 – Parigi, 17 giugno 1794, ghigliottinata) donna realista francese;
1794, 17 giugno, accusata di aver voluto assassinare M. Robespierre, durante il Regime del Terrore, viene ghigliottinata in Place de la Nation a Parigi assieme ad altre 53 persone.

Saint-Cyr-Nugues, barone di (1774-1842) generale francese;
1791, entra nell'esercito;
1799-1811, si distingue nelle campagne d'Italia, di Germania, di Polonia e di Spagna;
1815, nei primi anni della Restaurazione è autore di un piano di difesa delle frontiere;
1830, capo del personale al ministero della Guerra;
lascia numerose pubblicazioni su argomenti militari.

Saluzzo Roero, Diodata o Glacilla Eurotea (Torino 1774-1840) poetessa italiana, membro dell'Arcadia; la sua lirica venne intitolata Le rovine;
Versi (1796; 1816, II ediz. accresciuta, in 4 voll.)
Erminia e Tullia (1817, tragedia)
Ippazia, ovvero delle filosofie (1827 e 1830, romanzo in versi)
Novelle (1830, otto)
Poesie postume (1843).

Savary, Anne-Jean-Marie-René - duca di Rovigo (Marcq 26 aprile 1774 – Parigi giugno 1833) politico e generale francese;
[Terzo figlio di un maggiore dell'esercito francese.]
appena sedicenne inizia la carriera militare;
1792, ufficiale di cavalleria nell'armata del Reno e aiutante di campo del gen. Ferino, partecipa all'ominima campagna sotto i generali Custine, Ch. Pichegru e J.-V.-M. Moreau;
1797, promosso comandante di battaglione segue il gen. Desaix nella campagna d'Egitto come suo aiutante di campo;
ritornato in Europa partecipa alla seconda campagna d'Italia;
1802, alla morte del gen. Desaix viene nominato aiutante di campo dello stesso N. Bonaparte nonché capo della sua polizia particolare e della gendarmeria addetta alla sua persona;
[È lui che, vicino a Desaix al momento della sua morte nella battaglia di Marengo, porta il suo corpo al quartier generale.]
1803, generale di brigata, comandante della guarnigione di Vincennes, presiede la commissione che giudica il duca d'Enghien assumendosi quindi la responsabilità delle misure illegali che ne hanno preceduto l'esecuzione;
1804, si segnala in particolar modo in occasione della "congiura Cadoudal-Pichegru";
1805, divenuto generale di divisione, combatte ad Austerlitz ed a Jena; è incaricato di una missione segreta in Russia;
1807, generale del V corpo d'armata, al posto del gen. Lannes, protegge Varsavia dopo la battaglia di Eylau; 16 febbraio, riporta la vittoria contro i russi nella battaglia di Ostrolenka;
partecipa brillantemente alla campagna in Germania ricevendo, dopo le battaglie di Heiselberg e Friedland, il titolo di duca di Rovigo; poco dopo è nominato governatore della Prussia orientale; dopo la pace di Tilsit diviene ambasciatore plenipotenziario a San Pietroburgo;
1808, durante la guerra di Spagna si reca nella penisola iberica per indurre il re Carlo VI a fare il viaggio di Baiona;
1810, prende il posto di J. Fouché al ministero della Polizia di Napoleone I (fino al 1814) ma con poco successo;
1812, al momento della cospirazione di C.-F. de Malet, viene rinchiuso per qualche ora in prigione dai cospiratori, e sostituito da uno di essi;
1814, è uno degli ultimi a lasciare Napoleone I e uno dei primi a riunirsi a lui dopo il ritorno dall'Elba; accompagna Maria Luisa d'Asburgo-Lorena a Blois.
1815, fedele a Napoleone I durante i Cento Giorni, diviene Pari di Francia e capo supremo della gendarmeria, e lo segue anche a Waterloo;
1816, arrestato a bordo del "Bellerophon-Bellerofonte" e trattenuto prigioniero a Malta, riesce a fuggire a Smirne, dove si avventura in speculazioni finanziarie nelle quali sperpera gran parte del suo patrimonio;
1817, torna in Austria per difendersi nel processo a lui intentato per la partecipazione all'esecuzione del duca d'Enghien;
1818, gli viene consentito di tornare a Smirne;
1819, ottiene di poter ritornare in Francia ove viene ben accolto e riabilitato ma non viene reintegrato nel suo ultimo incarico;
1831, 1° dicembre, Luigi Filippo gli affida l'alto comando in Algeria ove s'impadronisce di Bona dando corso attivamente alla colonizzazione;
1833, a causa dell'eccessiva violenza delle sue azioni (ufficialmente per ragioni di salute) viene richiamato in patria; giugno, muore a Parigi.

Senfft Pilsach, Federico Cristiano conte di (1774-1853) diplomatico sassone;
1806, ambasciatore di Sassonia a Parigi;
dietro raccomandazione di Napoleone I, diventa ministro degli Esteri del suo paese;
in effetti egli, pur non essendo partigiano dell'imperatore dei francesi, odia la Prussia.

Southey, Robert (Bristol 1774-Keswik, Lake District, Cumberland 1843) poeta e prosatore inglese; durante gli studi ad Oxford aveva abbracciato con fervore la causa della rivoluzione francese, e ideato, insieme all'amico S.T. Coleridge, il fallimentare progetto di una comunità utopica da fondare nel Nordamerica, la Pantisocrazia;
Wat Tyler (1794, dramma, pubblicato a sua insaputa nel 1817 gli procura dei grossi fastidi compresa un'interrogazione alla camera dei comuni)
Thalaba (1801)
1803, dopo viaggi in Portogallo e Spagna si ritira nel distretto dei laghi dove, non lontano da W. Wordsworth e S.T. Coleridge (divenuto suo cognato), conduce una vita d'intenso lavoro letterario divenendo anche regolare collaboratore della «Quarterly Review»;
St Michael's well (Il pozzo di San Michele)
Deil's thougths (I pensieri del diavolo, scritto insieme a S.T. Coleridge e imitato da G. Byron e P.B. Shelley)
Blenheim's battle (La battaglia di Blenheim)
Life of Nelson (1813, Vita di H. Nelson)
1813, diventa poeta laureato;
Life of Wesley (1820, Vita di Wesley)
The doctor (1834-47, Il medico; zibaldone di riflessioni, notazioni e curiosità varie; contiene anche la famosa favoletta dei tre orsi).

Viesse de Marmont, Auguste-François-Frédéric – duca di Ragusa (Châtillon-sur-Seine, 20 luglio 1774 – Venezia, 22 marzo 1852) militare francese;
[Figlio di un ufficiale proveniente dalla piccola nobiltà.]
dopo aver studiato matematica a Digione entra nella scuola d'artiglieria di Châlons, dove incontra N. Bonaparte stringendo amicizia con lui;
1796, durante la campagna d'Italia, quale colonnello comandante dell'artiglieria ippotrainata, guida la splendida e fulminea azione di avvicinamento e copertura che consente l'assalto al Monte Medolano, nel corso della battaglia di Castiglione; lo segue ancora come aiutante di campo nella spedizione in Egitto, dove si distingue ed ottiene la promozione a generale di brigata;
1799, fa ritorno sul suolo europeo con N. Bonaparte; 18 Brumaio, è presente al colpo di Stato;
1800, a capo dell'artiglieria nella seconda campagna d'Italia si distingue nella battaglia di Marengo ed è promosso generale di divisione;
1801, diviene ispettore generale d'artiglieria;
1804, grand'ufficiale della Legion d'Onore, la più alta onorificenza dell'Impero; rimane tuttavia contrariato per non essere stato incluso nella lista degli ufficiali promossi al grado di maresciallo;
1805, assegnato al comando di un corpo d'armata, è incaricato dell'occupazione della Stiria, distinguendosi nella battaglia di Ulma; 
1806, comanda le truppe dell'armata d'Olanda; mandato in Dalmazia a prendere possesso della regione, occupa la Repubblica di Ragusa;
[Per i cinque anni seguenti fungerà da governatore civile e militare della Dalmazia, dando avvio a grandi lavori pubblici che lo renderanno benvoluto fra la popolazione.]
1808, ha il titolo di duca di Ragusa;
1809, chiamato da Napoleone I a partecipare alla guerra della quinta coalizione, marcia su Vienna e dà il suo contributo nelle fasi terminali della campagna; segnalatosi a Wagram, è fatto maresciallo dell'impero;
1809-11, governatore generale delle Province Illiriche;
1810, luglio, è convocato con urgenza per succedere al gen. Massena al comando dell'armata francese in Spagna settentrionale e partecipa alla presa di Ciudad Rodrigo ed alle manovre preventive della battaglia di Salamanca; subisce tuttavia una netta sconfitta ad opera del duca di Wellington, e nell'occasione rimane gravemente ferito al braccio e al fianco destro; si ritira in Francia;
1813, aprile, è a malapena guarito quando, in occasione della guerra della sesta coalizione, Napoleone I lo pone al comando di un corpo d'armata, dimenticando le passate irritazioni per la sconfitta sul suolo spagnolo; ferito a Lipsia;
1814, 30 marzo, difende valorosamente Parigi e poi per ordine dell'imperatore ripiega sull'Essonne finché, convinto da Talleyrand, dirige le sue truppe verso la Normandia mettendo in gravissime difficoltà Napoleone I che si considera tradito; aderisce alla Restaurazione ed è nominato ministro di stato;
da Louis XVIII è creato pari di Francia e comandante della guardia reale;
1830, a capo della guardia regia, allo scoppio della rivoluzione, e governatore di Parigi decide di evacuare la città;
Mémoires (1856, postume).

 

 

Ritiratosi in Francia, Marmont era a malapena guarito quando nell'aprile 1813, in occasione della guerra della sesta coalizione, Napoleone lo pose al comando di un corpo d'armata, dimenticando le passate irritazioni per la sconfitta in suolo spagnolo. Marmont si distinse ancora una volta nelle battaglie di Lützen, Bautzen e Dresda, nonché nella grande campagna difensiva del 1814 fino all'ultima battaglia alle porte di Parigi.

In quest'ultima occasione, Marmont - con a disposizione circa 20.000 uomini - prese una decisione politica che gli costò la nomea di ingrato e traditore: concluse una convenzione segreta e il suo corpo d'armata si arrese al nemico. Tale fu lo stupore e l'indignazione di molte parti dell'esercito che venne coniato il termine ragusade (tratto dal titolo del duca) per riferirsi a un tradimento. Di fronte alla notizia (sparsasi il 2 aprile) che Napoleone, alla testa di 170.000 uomini, avrebbe marciato su Parigi, le forze alleate presero la decisione di evacuare la capitale, ma tale ordine non fu mai impartito in quanto Marmont concluse un accordo in virtù del quale le truppe da lui comandate si sarebbero allontanate dal teatro delle ostilità. In tal modo Marmont accelerò la fine dell'Impero.


Viaggio in Sicilia, 1840
Con la Restaurazione degli equilibri politici prenapoleonici, Marmont continuò a ricoprire incarichi pubblici, ma il suo tradimento non gli fu da molti mai perdonato. Divenne maggiore generale della Guardia Reale, e nel 1820 duca di Santo Spirito e grand'ufficiale dell'ordine di San Luigi. Fu poi in Austria, dove funse da tutore al duca di Reichstadt.

Guidò la fallita repressione della Rivoluzione di Luglio, che causò il rovesciamento di Carlo X, ultimo sovrano Borbone di Francia.

Il generale Marmont dedicò molto tempo della sua vecchiaia alla stesura delle sue Memorie, un'importante cronaca della storia militare dell'epoca. Morì a Venezia, il 22 marzo 1852.



Wessemberg, Ignaz Heinrich Karl barone von (Dresda 1774-Costanza 1860) ecclesiastico tedesco, collaborò con l'arcivescovo Dalberg di Magonza a un piano di riforma della chiesa tedesca che ha l'appoggio di Napoleone I:
- formazione di una chiesa nazionale tedesca con un proprio primate,
- rifiuto della giurisdizione romana, 
- supremazia del concilio sul papa, 
- non ingerenza della chiesa negli affari dello stato;
1815, al congresso di Vienna difende questo suo programma di riforma di stampo illuministico, della cura delle anime, della liturgia e del clero, ma viene respinto dal cardinal E. Consalvi e dal nunzio G. Severoli;
La chiesa tedesca (1815)
1817, deve recarsi a Roma per giustificarsi;
1822, nonostante il voto dei capitoli, gli vengono rifiutate le cattedre vescovili di Friburgo e Rottenburg per cui, rimasto privo di ufficio, dedica il resto della sua vita all'insegnamento e all'attività di scrittore;
La posizione della Santa Sede di fronte allo spirito del XIX secolo (1833).

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La rivoluzione industriale

«segue da 1769»
1774, Scheele scopre il cloro.
A Manchester e nei dintorni ci sono trentamila operai cotonieri.
«segue 1775»

Stampa

«segue da 1773»
1774
Germania
esce il Werther di J.W. Goethe, altro best-seller.
Francia
Parigi, viene venduta all'asta la biblioteca (7984 lotti di libri e manoscritti italiani) del diplomatico belga Albert-François Floncel (1697-1773).
Catalogo della libreria (Parigi, Cressonnier, 1774).
Italia
Firenze
a cura del bibliotecario A.M. Bandini esce Catalogus Codicum Latinorum (Firenze, Typis Cæsaris, 1774-77).
[Il catalogo, quattro volumi in-folio grande, scheda i manoscritti latini.]
«segue 1775»

Monete

«segue da 1663»
1774, con l'avvento del vapore, il proprietario di una zecca privata, l'industriale di Birmingham Matthew Boulton e il suo direttore, l'ingegnere James Watt, ne applicano l'uso alla laminazione del metallo, al taglio dei tondelli e alla coniazione delle monete.
Superati gli inevitabili problemi tecnici, i due mettono a punto interi impianti per zecche che saranno l'origine della loro fortuna. 
Verso la fine del XVIII secolo diventano rinomati fornitori di numerosi Stati, dalla Danimarca alla Russia.
1774, qualche mese prima dell'inizio delle ostilità il Congresso americano decide (fiducioso negli esiti bellici) di emettere una carta moneta per supportare gli sforzi rivoluzionari. Questa valuta, non convertibile, si basa sulla "piastra" spagnola, prendendone il nome "storpiato". La sua emissione si gonfia fino a poter contare in circolazione dollari per 451 milioni (1781)
«segue 1810»

 

 

«Ephémérides du citoyen»

«segue da 1769»
1774-76, N. Baudeau, con la protezione del ministro A.-R. Turgot, pubblica le «Nouvelles éphémerides économiques», prosecuzione ideale del periodico precedente;
«segue 1789»

 

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