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Nuova Ricerca

Papa
Benedetto XIV

(1740-58)

segretario di Stato: cardinale Silvio Valenti;
(dell'Entità si sa molto poco, forse perché il pontefice non tiene in simpatia i gesuiti, da sempre numerosi nelle file dello spionaggio papale)


1757
concordato con la Lombardia austriaca;

Paraguay, durante la rettifica della frontiera fra la Spagna e il Portogallo, avviene una rivolta degli Indios delle riduzioni, fomentata, secondo le accuse, dai gesuiti. I confessori gesuiti vengono quindi allontanati dalla corte



cardinali:
Guidobbono Cavalchini Carlo Alberto (1683-1774)
(dal 1742)

Francescani

«segue da 1751»
1757, Terra Santa, la vigilia della Domenica delle Palme, una banda di greci fanatici, eccitati dai monaci, assaltano il Santo Sepolcro per rapire e distruggere le lampade preziose offerte al Re dei Re dai sovrani d'Europa; i frati perdono con un terribile e improvviso decreto di Osman II, comprato dai greci, la basilica di Betlemme, parte del Santo Sepolcro e del Sepolcro della Madonna;
«segue 1758»


Congregazione
dell'Indice dei libri proibiti

«segue da 1753»
1757, papa
Benedetto XIV

toglie dall'Indice dei libri proibiti le pubblicazioni che sostengono l'ipotesi copernicana della mobilità della Terra. Vi restano ancora, tuttavia, il De revolutionibus di N. Copernico e il Dialogo di G. Galilei.
«segue 1758»

«Storia letteraria d'Italia»

«segue da 1756»
1757,
«segue 1758»

1757, Torino, Gianfrancesco Cigna, Joseph-Louis Lagrange e Angelo Saluzzo di Monesiglio fondano la Società Privata (poi Accademia delle Scienze dal 1783). Sulle memorie della Società, Lagrange avrebbe pubblicato i suoi risultati più rilevanti sul calcolo delle variazioni e sulla teoria delle funzioni.

ANNO 1757




Guerra dei sette anni
[1756-1763]
- Inghilterra e Prussia
«»
Francia, Austria, Russia, Polonia, Svezia 
e molti principi dell'impero -

«segue da 1756»
1757
ora che la dieta dichiara guerra d'impero al Brandeburgo, la Francia e la Svezia, potenze garanti – in virtù del trattato di Westfalia – delle «libertà germaniche», prendono, in questa loro veste, le armi e decidono il «rovesciamento delle alleanze»;

Maggio
, Luigi XV firma un accordo con la Russia e l'Austria, che ha come scopo principale la spartizione della Marca dell'est;
contro lo Stato nuovo che minaccia, se non di asservire la Germania, di rialzarla almeno della sua impotenza, la monarchia francese reagisce dunque con energia e chiaroveggenza;
per la prima volta infatti Parigi non esita a legare la propria politica a quella degli Absburgo che, eliminando da parte loro il rivale prussiano, compiono un supremo tentativo per fare dell'Austria la potenza dominante l'Europa centrale;
per raggungere tale scopo la corte di Vienna consente perfino alla cessione della Pomerania anteriore alla Svezia e della Prussia orientale alla Russia, commettendo così, dal punto di vista tedesco, l'errore di sacrificare ai propri risentimenti verso gli Hohenzollern l'integrità del mondo germanico.
Da questo momento appare chiaro come l'Austria non sarà mai il sostegno della nazione tedesca di cui cercherà anzi in ogni modo d'impedire l'avvento.
Onde per Vienna la riconciliazione e la collaborazione con Parigi, desiderosa di conservare lo statu quo oltre il Reno, costituiscono mete politiche del tutto ragionevoli.
Con tale unione infine realizzata dei due grandi regni cattolici, un nuovo raggruppamento di forze si attua in Europa:
- da una parte: Prussia ed Inghilterra, nuovamente avvicinata dalla Riforma;
- dall'altra: Austria, Francia e Russia.

Il mar.llo austriaco L.G.M. von Daun sconfigge Federico II nelle due battagie di Kolin e di Hochkirch, ma è poi sconfitto dallo stesso a Torgau.
Poi Kloster-Zeven. vergognosa capitolazione dell'esercito anglo-hannoveriano che permette ai francesi comandati dal mar.llo d'Estrée d'impadronirsi di Magdeburgo.

Giugno
18
, solo a Kolin Federico II perde 13.000 uomini e il fior fiore dei suoi ufficiali;
Federico II è costretto a togliere l'assedio a Praga;

Novembre
5
, Federico II sconfigge i francesi a Rossbach (comune della Germania a sud-ovest di Merseburgo);
Forze in campo:
- 22.000 prussiani
(con 72 cannoni),
al comando di Federico II,
contro

- 33.000 francesi, al comando del gen. principe di Soubise e
- 10.000 imperiali, al comando del duca di Sassonia gen. von Hildburghausen
(con 109 cannoni).
La battaglia inizia verso mezzogiorno quando i prussiani, coperti da una fila di colline culminanti nello Janusberg, muovono incontro al nemico che avanza, su pressione del comandante imperiale, per attaccarli. La cavalleria franco-imperiale, sorpresa da sinistra, è subito dispersa. Dopo di ciò i prussiani piombano sulle restanti truppe nemiche ancora in ordine di marcia; alle 16:30 la battaglia è già finita con la sconfitta delle forze alleate.
I francesi abbandonano il teatro della guerra e Federico II può così occupare la Sassonia.

Dicembre
5
, Leuthen (Slesia): Federico II sconfigge gli austriaci.
Forze in campo:
- 22.000 fanti e 12.000 cavalieri prussiani (con 167 cannoni), al comando del re Federico II;;
- 90.000 ca austriaci (con 200 cannoni), al comando del principe Carlo di Lorena.
Perdite:
- prussiani: 6.500 tra morti e feriti;
- austriaci: 10.000 tra morti e feriti (tra i morti il gen. Lucchesi), 12.000 prigionieri, 52 bandiere e 116 cannoni.
Tutta la Slesia, ad eccezione di Schweidnitz, cade in mano al re di Prussia.

Due suoi colpi di mano non compensano la sconfitta iniziale, e a due riprese le truppe russo-austriache raggiungono e taglieggiano Berlino;








1757
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1757
Gennaio
-


1757
SACRO ROMANO IMPERO
Francesco I
Albero genealogico

(Lunéville 1708-Innsbruck 1765)
figlio di Leopoldo duca di Lorena e di Elisabetta Carlotta d'Orléans;
1729-36, duca di Lorena e di Bar (Francesco III Stefano);
1736, 12 febbraio, sposa Maria Teresa d'Absburgo, arciduchessa d'Austria;
1737-65, granduca di Toscana (Francesco II);
a Firenze, dove non risiede, si fa rappresentare da un consiglio di reggenza;
1738-48, duca di Parma e Piacenza (Francesco II);
1745-65, imperatore del Sacro Romano Impero;
[l'imperatrice e consorte Maria Teresa gli ha affidato l'organizzazione del debito pubblico e la direzione delle finanze.]


1757
-
TOSCANA
-
 
1757
REGNO di BOEMIA e d'UNGHERIA
Maria Teresa d'Absburgo
Albero genealogico

(Vienna 1717-1780)
figlia primogenita dell'imperatore Carlo VI e della principessa Elisabetta di Brunswick-Wolfenbüttel;
1736, 12 febbraio, sposa il duca di Lorena Francesco Stefano, ora granduca di Toscana e duca di Parma e Piacenza (futuro imperatore Francesco I);
1740-80, regina di Boemia e d'Ungheria;
[arciduchessa d'Austria e sovrana sotto vari titoli dei domini asburgici]
. cancelliere di stato (1750-53): conte A.W. von Kaunitz-Rietberg; dal 1753 è il direttore della politica estera austriaca;
1756-63, guerra dei sette anni;



1757
-
LOMBARDIA
-



1757
REGNO di PRUSSIA
Federico II [il Grande]
Albero genealogico

(Berlino 1712 - Sans-Souci, Potsdam 1786)
figlio di Federico Guglielmo I e di Sofia Dorotea di Hannover;
1740-86, re di Prussia;
1740-48, guerra di successione austriaca;
1757
1756-63, guerra dei sette anni:





1757
SASSONIA - REGNO di POLONIA
Augusto III
Albero genealogico

(Dresda 1696-1763)
figlio di Augusto II e di Cristiana di Brandeburgo-Bareith;
1733-63, principe elettore di Sassonia (Ferdinando Augusto II);
1733-63, re di Polonia;
ridotta dal 1738 a un protettorato della Russia;



1757
BAVIERA
Massimiliano III Giuseppe di Wittelsbach
Albero genealogico

(† 1777)
figlio dell'imperatore Carlo VII e di Maria Amelia d'Austria († 1756)
1745-77, elettore di Baviera;


1757
Brunswick-Lüneburg
Giorgio
Albero genealogico

(Londra 1738 - Windsor 1820)
figlio di Federico Luigi principe di Galles e di Augusta di Sassonia-Gotha;
1751-60, duca di Brunswick-Lüneburg;



1760-1820, elettore di Hannover;
1760-1815, re di Gran Bretagna e Irlanda (Giorgio III);
1814-20, re di Hannover (Giorgio);






1757
IMPERO OTTOMANO

Osman III

Albero genealogico

(1699-1757)
figlio di Mustafa II e fratello minore di Mahmud I;
1754-57, sultano;
1757
Ottobre
30
, muore.

Mustafà III

Albero genealogico

(1717-1774)
figlio di Ahmed III;
1757-74, sultano;
1757
-

1757
in politica interna cerca di attuare una ripresa economica attraverso una rigida legislazione suntuaria;
poiché inoltre, i potenti giannizzeri e gli imam si oppongono a riforme nell'amministrazione statale e sono sempre pronti a minacciare rivolte, egli si assicura i servizi di generali stranieri per avviare una riforma della fanteria e dell'artiglieria dell'esercito. Istituisce inoltre accademie per la matematica, la navigazione e le scienze.





1757
RUSSIA
Elisabetta II
Albero genealogico

(Kolomenskoe, presso Mosca 1709 - Pietroburgo 1762)
figlia di Pietro [il Grande] e di Caterina I;
1741-62, imperatrice di Russia;




Ministro degli Esteri
-
1757
1756-63, guerra dei sette anni: con l'Austria e la Francia contro la Prussia;











1757
REGNO di FRANCIA
Louis XV

(Versailles 1710-74)
figlio di Luigi duca di Borgogna e di Maria Adelaide di Savoia;
1715-74, re di Francia;
a soli cinque anni, sotto la reggenza del duca di Orléans imposta dal parlamento contro l'esplicita volontà del re scomparso;
1726 11 giu-19 gen 1743, affida gran parte della politica del regno al proprio ex precettore, il card. A.-H. de Fleury;
dal 1744 la favorita è Mme de Pompadour;


Principal ministre d'État
-
Guardasigilli
Jean-Baptiste de Machault d'Arnouville
(1750 29 nov - 1° feb 1757)
Louis XV
(1° feb - 13 ott 1761)
Sovrintendente
delle Finanze
François Marie Peyrenc de Moras
(1756 24 apr - 25 ago 1757)
Jean de Boullongne
(1757 25 ago - 4 mar 1759)
Segretario di stato
agli Affari Esteri
Antoine Louis Rouillé
(1754 24 lug - 28 giu 1757)
F.-J. de Pierre de Bernis
abate, poi cardinale de Bernis
(28 giu - 9 ott 1758)
 
1757
guerra dei sette anni (1756-63);
In seguito al fallimento delle imprese commerciali del gesuita Lavallette nella Martinica e alle liti giudiziarie tra i suoi creditori e la Compagnia l'insorgere nell'opinione pubblica di una generale e decisa ostilità contro di essa; in seguito a questo episodio il parlamento di Parigi, filogiansenista, lancia un'offensiva organica contro i gesuiti, imitato ben presto dai parlamenti provinciali; decide n primo luogo di esaminare...
[In occasione dell'attentato di R.-F. Damiens, circolano voci che egli sia stato servitore presso i gesuiti e abbia appreso da loro le dottrine monarcomache.]


CANADA
[Il nome deriva dalla parola huron kanata – villaggio o insediamento – che venne utilizzata in riferimento agli indiani di Stadaconé dal navigatore bretone Jacques Cartier (1491-1557). Essa viene quindi applicata dai francesi anche al territorio di Micmac e Montagnais.
Il toponimo Nuova Francia è caduto progressivamente in disuso e nel sec. XVIII è sostituito da Canada o dai nomi delle altre regioni.]
Governatore generale della Nuova Francia
Pierre de Rigaud de Vaudreuil de Cavagnial
marchese di Vaudreuil
(1755 - 1760)
Intendente
François Bigot
(1748 - 1760)

1757
Agosto
3
, i franco-canadesi distruggono Fort William Henry (poi Lake George, New York) costruito nel 1755 all'estremità meridionale del Lago George;
[Oltre trenta anglo-americani vengono uccisi dopo essersi arresi alle predominanti forze franco-canadesi.
Il massacro è stato provocato proprio dalla incomprensione della mentalità indiana da parte del marchese L-J. de Montcalm de Saint-Véran.
I 2.500 indiani che hanno partecipato all'assedio rifiutano infatti di sottostare ai suoi ordini; egli infatti ordina loro di non procedere ad alcuna vendetta e contemporaneamente ne infiamma gli animi distribuendo loro bevande alcoliche in abbondanza.
L'episodio diverrà celebre grazie al successo di The Last of the Mohicans (1826), il romanzo dello scrittore statunitense J.F. Cooper e del successivo film…]

Novembre
François-Marie Picoté de Belestre (1716-1793) piomba con 300 uomini sugli insediamenti tedeschi di German Flatts, sulla sponda settentrionale del fiume Mohawk. Il villaggio viene raso al suolo e distrutto tutto ciò che non può essere portato via.
Dei 300 abitanti, 150 vengono portati in Canada, 32 vengono scalpati, e molti annegano nel tentativo di fuggire attraversando a nuoto il fiume.

Lo stesso anno arrivano in Canada, dalla Francia, tre figurinai di Lucca, noti come:
. Jean-Philippe Lucchesi (1736-1770),
. Paul Pellerin (fl.1757-1760),
. Charles Benoît (1738-post 1760).
[Di questi artigiani-artisti provenienti dalla penisola italiana, i primi di quella che sarà una lunga serie, soltanto il primo certamente non parteciperà all'esodo che seguirà la Conquista.]
Due canadesi di originari della penisola italiana che non partiranno sono:
. dott. Giovanni Fernando Spagnolini (1704-1764), medico, di Roma, probabilmente arrivato in Canada prima del 1733 al seguito delle truppe regolari della colonia, e
. Bonaventura Stalla (n. 1718-post 1748), di Rollo, un paese vicino ad Albenga.
Quest'ultimo, avendo mutato il suo nome in Jacques Bonaventure L'Étoile, ha sposato nel 1748 a Québec Marie-Joseph Amiot dando vita a una discendenza che utilizzerà il cognome L'Étoile, de L'Étoile o Litalien.
Il marinaio veneziano Nicola Venier (1722-1798), nel 1761 si fermerà invece a Québec.

 

 

1757
Repubblica delle Sette Province Unite dei Paesi Bassi
Willelm V [il Batavo]
(The Hague 1748 - Braunschweig 1806)
figlio di Willelm IV d'Orange-Nassau e della p.ssa reale Anne di Gran Bretagna, Irlanda e Hannover, etc.;
principe di Nassau-Dietz
principe d’Orange
1751-95, statholder dei Paesi Bassi;
(22.10.1751-18.1.1795)
[Reggente: Anna d'Orange (1751-59)]

Olanda

 

Zelanda

 

Uthrecht

 

Frisia
 
Gheldria

 

Groninga

 

Overijssel

 

1757
-



1757
Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio II
Albero genealogico
(† 1760)
figlio di re Giorgio I e di Sofia Dorotea di Lüneburg-Celle;
1714-27, principe di Galles;
1727-60, elettore di Hannover;
1727-60, re di Gran Bretagna e Irlanda;
vedovo dal 1737, nel 1751 gli è morto anche il primogenito Federico Luigi principe di Galles; 


 
Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
W.A. Cavendish whig
4° duca di Devonshire
(1754 16 nov - 25 giu 1757)
Th. Pelham-Holles whig
1° duca di Newcastle
(1757 2 lug - 26 mag 1762)
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Segretari di Stato
-
Affari Esteri e Commonwealth
-
 
Affari Interni    
Giustizia    

1757
guerra dei sette anni (1756-63);


 


 
SCOZIA [dal 1° maggio 1707 è unita a Inghilterra e Galles]
-
-
-
-

1757
-


 
IRLANDA
-
-
-
-

1757
dal 1729 al parlamento di Dublino è stata riconosciuta dall'Inghilterra l'indipendenza legislativa;

Nord America Britannico
Comandante in capo delle truppe britanniche
John Campbell
conte di Loudoun
(1756 - 1758)
-
-

1757
guerra dei sette anni (1756-63);

 




TERRANOVA
Governatore della provincia
Richard Edwards
(1757 - 1759)

1757
-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
Governatore della provincia
-

1757
-

 

NEW BRUNSWICK
Governatore della provincia
-

1757
-

 

NOVA SCOTIA
Governatore della provincia
-

1757
-

 

ISOLA DI CAPO BRETONE
Governatore della provincia
-

1757
-

 

a

1757
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Federico V
Albero genealogico
(Copenaghen 1723 - 1766)
figlio di Cristiano VI e di Sofia di Brandeburgo-Kulmbach;
1746-66, re di Danimarca e di Norvegia;



1757
-
NORVEGIA
1757
-
ISLANDA
1757
-

 

1757
REGNO di SVEZIA
Adolfo Federico II
Albero genealogico

(Gottorp 1710 - Stoccolma 1771)
figlio di Cristiano Augusto duca di Holstein-Gottorp, vescovo luterano di Lubecca, e di Albertina Federica di Baden-Durlach;
1744, 29 agosto, sposa la p.ssa Luise Ulrike di Prussia (1720-1782), sorella di Federico [il Grande];
1751-71, re di Svezia;




1757
-




1757
REGNO di PORTOGALLO
Giuseppe I
Albero genealogico

(Lisbona 1714-1777)
figlio di Giovanni V di Braganza [il Magnanimo] e di Marianna d'Austria;
1729, sposa Maria Vittoria, infante di Spagna;
1750-77, re di Portogallo;
capo del governo il marchese di Pombal;

Nel 1755 Lisbona è stata distrutta dal terremoto.


1757
-


a

1757
Spagna
Ferdinando VI

(Madrid 1713-Villaviciosa 1759)
figlio di Filippo V e di Maria Luisa Gabriella di Savoia;
1729, sposa l'infanta Barbara di Portogallo (1711-1758);
1746-59, re di Spagna;


1757
-


a




1757
SAVOIA - REGNO DI SARDEGNA
Carlo Emanuele III
Albero genealogico

(Torino 1701-1773)
figlio di Vittorio Amedeo II di Savoia e di Anna Maria d'Orléans;
1715-30, principe di Piemonte;
1730-73,
- conte di Aosta, Maurienne, Nizza e Asti;
- marchese di Saluzzo e Monferrato;
- re di Cipro e Gerusalemme [titolare];
- re di Sardegna e duca di Savoia;
1746-73, marchese di Finale e Oneglia;

- il Piemonte confina a est con il Ticino -

1757
-



1757
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Giovanni Giacomo Grimaldi
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1756 22 giu - 22 giu 1758, doge di Genova;


1757
-


1757
REPUBBLICA DI VENEZIA
Francesco Loredan 
Albero genealogico
(Venezia 9 feb 1685 - Venezia 19 mag 1762)
figlio di Andrea e di Caterina Grimani;
1752-62, doge di Venezia; [116°]

1757
-



1757
ducato di Modena
Francesco III d'Este
Albero genealogico
(Modena 1698 - Varese 1780)
figlio di Rinaldo I e di Carlotta Felicita di Brunswick-Lüneburg;
1737-80, duca di Modena;
1757
dal 1755, capitano generale delle truppe austriache in Italia e amministratore della Lombardia [fino all'arrivo dell'arciduca Ferdinando], lasciato a Modena un consiglio di reggenza, vive tra Milano e Varese dove si fa costruire una splendida villa;




1757
-

1757
Ducato di Parma e Piacenza
Felipe di Borbone

(Madrid 15 mar 1720 - Alessandria, Italy 18 lug 1765?)
figlio di Filippo V e di Elisabetta Farnese;
1738, 16 agosto, sposa la p.ssa Louise-Elisabeth di Borbone, sorella di Louis XV;
1748-65, duca di Parma e Piacenza;
valendosi dell'opera del ministro G.-L. du Tillot;



1757
-


1757
REGNO di NAPOLI e SICILIA
Carlo VII
Albero genealogico
(Madrid 1716 - 1788)
quintogenito di Filippo V re di Spagna e di Elisabetta Farnese;
1732-34, duca di Parma e Piacenza (don Carlos);
grazie ai diritti ereditari fatti valere dalla madre;
1735-59, re di Napoli e di Sicilia;
[titolo che gli sarà riconosciuto ufficialmente nel 1738]
quando occupa il Regno di Napoli, B. Tanucci lo segue e qui viene nominato ministro di giustizia;
1740-48, guerra di successione austriaca: si schiera con i franco-ispani;
1757


1759-88, re di Spagna (Carlo III);

NAPOLI
Ministro di giustizia
B. Tanucci
(1735 -1759)
Ministro degli esteri
B. Tanucci
(1755 -1759)

1757
-




SICILIA
Viceré
G. Fogliani
(1755 - 1773)
1757
-
 

a




Addington, Henry – visconte Sidmouth (1757-1844) politico inglese;
protetto da William Pitt [il Giovane] gli succede a capo del governo; firma il trattato di Amiens ma, col riaccendersi della guerra con la Francia, deve poi cedere il governo a William Pitt [il Giovane];
1805, nominato pari, diviene presidente del Consiglio privato; la sopravvenuta ostilità di William Pitt [il Giovane], obbliga poi il re Giorgio III a dimetterlo dalla carica;
dopo Austerlitz, e la morte di William Pitt [il Giovane], entra nel "governo Fox-Grenville" come lord del sigillo privato;
1812, ministro dell'Interno, conserva la carica per dieci anni, assai difficili a causa dei disordini verificatisi nel Paese, che egli fronteggia con grande decisione.

Aubert du Bayet, Jean Baptiste Annibal (Baton Rouge 19 agosto 1757 – Costantinopoli 7 dicembre 1797) militare e diplomatico francese;
[Figlio di un capitano di fanteria.]
1775, partecipa, appena 18enne, alla Guerra di indipendenza americana in qualità di sottotenente;
1791, viene eletto deputato dei dipartimenti di Isère e presidente dell'Assemblea Nazionale Costituente;
1793, partecipa all' "assedio di Magonza" e difende la città al fianco del gen. J.-B. Kléber prima di capitolare, cosa che poi lo porta all'arresto durante il Terrore;
liberato dal Direttorio, è nominato comandante in capo dell'esercito delle coste di Cherbourg;
1794, sostituisce il gen. J.-B. Bouchotte, dimissionario, al Ministero della Guerra;
1796, 8 febbraio, lascia il ministero della Guerra e diviene ambasciatore di Costantinopoli, dove s'impegnò per ricreare le relazioni diplomatiche tra la Francia e la Turchia;
1797, 7 dicembre, muore a Costantinopoli.

Augereau, Pierre-François-Charles (1757-1816) generale francese e maresciallo di Francia;
1792, di origine popolare, si arruola volontario;
si trova a Napoli, come sergente, invitato (o condotto) dal barone Salis dei Grigioni e dal colonnello Pommereul che stanno restaurando l'esercito del regno;
si distingue nella Vandea e nell'armata dei Pirenei;
prende parte alla prima campagna d'Italia, rivelando notevoli doti militari ad Arcole e a Castiglione;
1797, 18 fruttidoro, Parigi: d'accordo col Direttorio, è l'esecutore del colpo di stato;
è nominato da Napoleone maresciallo e duca di Castiglione;
18 brumaio, si schiera contro Bonaparte ma poi ha da lui il comando dell'esercito d'Olanda; si distingue a Jena, a Eylau, in Spagna;
1812, interviene nella campagna di Russia;
1813, prende parte alla battaglia di Lipsia;
1814, si sottomette a Louis XVIII passando ai Borbone e ricevendo il titolo di pari;
1815, durante i Cento giorni, al ritorno di Bonaparte dall'Elba, fa vani sforzi per riavere il suo favore perché viene respinto;
alla seconda restaurazione i Borbone rifiutano i suoi servigi.

Bartsch, Adam von (Vienna 1757-1821) incisore e scrittore d'arte austriaco, conservatore della raccolta di incisioni nella Hofbibliothek di Vienna
Pittore incisore (1803-21, in ventuno volumi, catalogo delle incisioni dal '400 al '600, in lingua francese)
Introduzione all'incisione (Lipsia 1821).

Beaufranchet d'Ayat, Louis Charles Antoine de (Ayat-sur-Sioule 24 novembre 1757 – Vichy 2 luglio 1821) militare e politico francese;
[Cugino e padrino del famoso gen. Louis Charles Antoine Desaix.
Molti autori lo hanno considerato un figlio illegittimo di Luigi XV di Francia ma ciò è abbastanza improbabile poiché il bambino, nato dall'amore di Luigi XV e la sua amante Marie-Louise O'Murphy, è una ragazza, nata il 24 maggio 1754, Agathe Louise di Saint André († all'età di 20 anni). Ma la "Belle Morphise" (come era soprannominata l'amante del re) sposa Jacques de Beaufranchet, nel novembre 1755, padre di Louis Charles Antoine che nasce due anni più tardi, nel 1757.]

1792, 1° settembre, è nominato maresciallo di campo;
1793, assiste alla morte di re Luigi XVI;
[Sarà accusato, a torto, di avere ordinato il rullo di tamburi durante l'esecuzione del re poiché quest'atto è da ricondursi a Santerre.]
combatte alle Guerre di Vandea;
1794, partecipa alle "Colonne infernali", comandando una colonna della II armata agli ordini del gen. N. Haxo;
1805, sotto l'impero, diventa deputato del Puy-de-Dôme;
1806, diviene ispettore generale degli Haras.

– Blake, William (Londra 1757-1827) poeta, pittore e incisore inglese, figlio di un commerciante;
1767-71, primi rudimenti di disegno alla scuola di Henry Pars;
1772-78, apprendista di James Basire, incisore ufficiale della Society of Antiquares;
Poetical sketches (1771-78, Abbozzi [schizzi] poetici, pubblicati nel 1783 a spese di J. Flaxman e di Mrs Mathew)
1784, apre a Londra un negozio di stampe con il compagno James Parker; qui pubblica i suoi libri di poesie con illustrazioni eseguite da lui stesso;
Songs of innocence (1789, Canti dell'innocenza; raccolta poetica incisa su rame e decorata con disegni dell'autore secondo quella tecnica particolare di illuminated printing (stampa alluminata o miniatura a stampa*);
The marriage of heaven and hell (1790, Il matrimonio del cielo e dell'inferno)
America (1793)
The book of Urizen (1794, Il libro di Urizen)
Songs of experience (1794, Canti dell'esperienza, *)
The book of Thel (1789, Il libro di Thel)
Vision of the daughters of Albion (1793, Visioni delle figlie di Albione)
Milton (1804)
Jerusalem (1804, Gerusalemme)
Vala, or the four Zoas (postumo, Vala, o i quattro Zoas).
[I libri prodotti con le sue stesse mani sono unici sia per la tecnica con cui sono stati eseguiti sia per il loro contenuto letterario. Egli ha disegnato e inciso ogni pagina come un tutt'uno - testo e illustrazioni insieme - alla maniera dei libri silografici del primo Quattrocento ed è ritornato anche alla colorazione a mano, tentando così di combinare l'individualismo dello scriba medievale con i vantaggi tecnici della riproduzione meccanica. I risultati raggiunti sono di altissimo valore, ma sono anche l'impresa di un genio solitario, inimitabile come la sua poesia.
S.H. Steinberg, Cinque Secoli di Stampa, Einaudi 1962.].


Boguslawski, Wojciech (Glinne, Poznán 1757-Varsavia 1829) drammaturgo e attore polacco, oltre ottanta opere teatrali;
1780, entra nella compagnia del Teatro di Varsavia;
Enrico IV va a caccia (1780)
1783, direttore del teatro;
La battuta di caccia di Enrico VI (1792, prima commedia storica polacca)
Miracolo presunto [o Il falso miracolo] ossia i Cracoviani e i Montanari (1794, I rappres.; 1841, ed. postuma)
Storia del teatro nazionale (1820-21).

Bottot, François-Marie (1757-1838) giudice di pace durante la Rivoluzione, P.-F. Barras gli affida la direzione della sua segreteria personale;
1799, 18 brumaio, viene mandato a Saint-Cloud ad esaminare la situazione: piomba su N. Bonaparte all'uscita della seduta del Consiglio degli Anziani; un mese dopo va in prigione, per essere poi espulso dalla Francia.

Brezovacki, Tito (Zagabria 1757-1805) scrittore croato, sacerdote;
Matija studente negromante (1804)
Diogene, ovvero il servo di due fratelli smarriti (1805).

Cabanis, Pierre-Jean-Georges (Cosnac, Corrèze 1757-Rueil, Parigi 1808) medico e filosofo francese;
[Attirato dal mondo delle Lettere ma costretto agli studi di Medicina dalla famiglia, diviene l'amico e il medico di Mirabeau così pure di numerosi Girondini ai quali fornirà del veleno nel 1793. È membro del gruppo degli "Ideologi" e discepolo di Condillac.
Durante la Rivoluzione sposa Charlotte de Grouchy, sorella di Sophie de Condorcet, divenendo quindi il cognato del marchese di Condorcet.]

Grado di certezza della medicina (1788, pubblicato un decennio più tardi)
Colpo d'occhio sulle rivoluzioni e la riforma della medicina (1795, pubblicato nel 1804)
Des rapports du physique et du moral (1795, Rapporti tra il fisico e il morale dell'uomo, pubblicato nel 1802) (a.f.: pubblicato 1799).

Chabot, Louis-François (1757-1837) generale francese;
1797, governatore delle isole Ionie;
1799, deve capitolare davanti all'assedio dei turco-russi;
ha il comando della IX divisione militare a Montpellier che conserva fino all'abdicazione di N. Bonaparte.

Chachin, Joseph-Marie (1757-1825) ingegnere francese;
ingegnere in capo del Calvados durante la Rivoluzione;
1799, dopo il 18 Brumaio gli viene affidata la sistemazione del porto di Cherbourg;
è creato barone da Louis XVIII.

Chasseboeuf, François-Costantin de – conte di Volney (Craon, Angiò 1757-Parigi 1820) filosofo e politico francese, esponente fra i più lucidi e appassionati degli "ideologues";
dopo aver studiato diritto e medicina, viaggia nel Vicino Oriente, dove impara l'arabo, interessandosi alla cultura musulmana; trasferitosi a Parigi, entra nel gruppo dei filosofi e uomini politici legati a P.H. d'Holbach, a J.-O. de la Mettrie, a P.-J.-G. Cabanis, a Mme Anne Helvétius e alla sua "Société d'Auteuil"; si dedica con passione alla campagna per l'elezione degli Stati generali, ai quali partecipa come rappresentante del terzo stato del siniscalcato dell'Angiò; 
Viaggio in Egitto e in Siria (1787)
1791, segretario dell'assemblea costituente, dà un rilevante contributo all'elaborazione della costituzione; 
Le rovine ossia meditazioni sulle rivoluzioni degli imperi (1791)
1794, amico e collaboratore di G. Mirabeau, si schiera poi a fianco dei girondini per cui viene arrestato durante il "Terrore"; liberato dopo il 9 termidoro, entra nel consiglio per l'istruzione pubblica ed è chiamato alla cattedra di storia dell'École normale; senatore nel periodo napoleonico e membro della camera dei pari sotto Louis XVIII;
Semplificazione delle lingue orientali (1795)
Alfabeto europeo applicato alle lingue asiatiche (1819)
L'ebraico semplificato (1820).

Clermont-Tonnerre, Stanislas Marie Adélaïde, conte di (château d'Hamonville, Mandres-aux-Quatre-Tours (Barrois) 8 novembre 1757 - Parigi 10 agosto 1792, defenestrato) politico francese;
[Figlio maggiore del marchese François-Joseph de Clermont-Tonnerre (1726-1809) e della prima moglie Marie Anne de Lentilhac de Gimel, e nipote del duca Gaspard de Clermont-Tonnerre, mar.llo di Francia.
- 1782, sposa Marie Louise Joséphine Delphine de Rosières de Sorans (1766 dic - 26 ott 1832, Parigi); nascono tre figli, uno solo dei quali, la figlia maggiore, arriverà alla maggiore età. Ella sposerà, nel 1803, Esprit Louis Charles Alexandre Savary de Lancosme (1784-1853), figlio di Louis-Alphonse Savary de Lancosme.
Marie Louise Joséphine è dama di compagnia (1782-1789) di Madame Élisabeth, sorella di Louis XVI. Ella sposerà in seconde nozze, nel 1802, l'ultimo marchese di Talaru, dalla cui unione non nasceranno eredi.
Colto, grande oratore, di buona famiglia ma senza risorse, vicino agli enciclopedisti e fautore di una monarchia costituzionale.]

colonnello del reggimento di corazzieri di Royal-Navarre; colto, grande oratore, di buona famiglia ma senza risorse, è vicino agli enciclopedisti;
1787, è tra i nobili che si schierano contro il re e Lomenie de Brienne a favore dei Parlamenti e che chiedono gli Stati Generali nell'intento di restaurare l'antico ordine;
1788, 7 giugno, nei disordini di Grenoble si rifiuta di sedare con le armi le manifestazioni "la famosa Sassaiola"; viene così fatto prigioniero dai rivoltosi guidati da A.-P. Barnave e J.-J. Mounier;
fa parte della società segreta "di Viroflay" nata per organizzare la propaganda di preparazione agli Stati Generali;
1789, 25 giugno, liberale e favorevole alla monarchia costituzionale all'inglese, è a capo, con il duca d'Orléeans, dei 47 deputati eletti agli Stati Generali della nobiltà che si riuniscono al Terzo Stato, dopo il "giuramento della Pallacorda"; 4 agosto, vota l'abolizione dei privilegi, proposta dal visconte di Noailles; 17 agosto, viene eletto presidente;
ottobre, con la sconfitta del partito dei monarchiens, diventa oppositore della Rivoluzione; fonda il "club degli Imparziali";
dicembre, in un discorso che diverrà celebre egli prende posizione per l'accesso degli ebrei alla cittadinanza francese dichiarando: «Il faut tout refuser aux Juifs comme nation et tout accorder aux Juifs comme individus»;
[Fautore di una monarchia costituzionale all'inglese, sostiene la formazione di due Camere e il veto assoluto per il re che egli propone di investire della dittatura. Avec Pierre Victor Malouet, il fonde le club des Amis de la Constitution monarchique, qui réunit les conservateurs de l'Assemblée partisans d'une monarchie tempérée à l'anglaise, les monarchiens, et rédige avec Jean-Pierre Louis de Fontanes le Journal des Impartiaux. À deux reprises il est élu à la présidence de l'Assemblée. Le 28 mars 1791, la municipalité de Paris ordonne la fermeture du club.]
1790, gennaio, con P.-V. Malouet forma il "Circolo degli Amici della Costituzione" o "Club des Impartiaux" di tendenza monarchica, e con Jean-Pierre Louis de Fontanes redige il «Journal des Impartiaux»;
per due volte viene eletto presidente dell'Assemblea;
1791, 28 marzo, la municipalità di Parigi ordina la chiusura del "Club des Impartiaux"; 21 giugno, al momento della fuga del re a Varennes, viene arrestato;
[Lo stesso anno le sue opinioni sono raccolte e stampate in 4 voll. in 8°.]
1792, 20 giugno, tenta invano con P.-V. Malouet e Montmorin di organizzare la fuga del re; 10 agosto, divenuto molto impopolare, viene letteralmente defenestrato dalla folla inferocita.

Consalvi, Ercole (Roma 1757-Anzio, Roma 24 gennaio 1824) prelato e politico italiano;
frequenta il seminario [collegio diocesano ecclesiastico] istituito da Henry Stuart († 1807, duca di York, ultimo degli Stuart), vescovo di Frascati;
1800, 11 agosto, è nominato cardinale diacono di Santa Maria ad martyres (Panteon) e, subito dopo, prosegretario di stato dal pontefice neoeletto Pio VII;
1801, conclude il concordato con N. Bonaparte;
1806, è costretto ad abbandonare la segreteria;
1809, si reca in esilio in Francia;
1813, cerca di indurre Pio VII a sconfessare il concordato di Fontainebleau;
1815, al Congresso di Vienna ottiene la ricostituzione integrale dello Stato della Chiesa e viene ripristinato nella carica di segretario di stato;
1823, combattuto dai cardinali più conservatori o «zelanti», viene allontanato dalla curia romana;
1824, 14 gennaio, è nominato prefetto di Propaganda da papa Leone XII; 24 gennaio, muore.

Desmousseau, Antoine-François (1757-1830) politico francese;
prima della Rivoluzione è avvocato al parlamento di Parigi;
1791, sostituto del procuratore delll Comune;
dopo il 9 Termidoro è incaricato dell'amministrazione della capitale;
nell'anno VII è amministratore del dipartimento della Senna;
dopo la Restaurazione si ritira dalla vita pubblica.

Fay, Marie-Charles-César-Florimond de – conte di La Tour Maubour (Grenoble 1757-Parigi 1831) politico francese;
[Discendente da un'antica famiglia; fratello del marchese Marie-Victor-Nicolas de Fay (1768-1850).] 
1789, viene eletto deputato della nobiltà; credendo possibile un tentativo di compromesso tra l'alta borghesia e parte della nobiltà, aderisce al partito del marchese di La Fayette e fa parte della missione incaricata di ricondurre Louis XVI da Varennes a Parigi;
1792, generale di brigata, emigra all'indomani dell'iniziativa rivoluzionaria del 10 agosto che vanifica definitivamente ogni tentativo di conciliazione con la monarchia ed insieme col marchese di La Fayette viene arrestato dagli austriaci;
1797, si lega a N. Bonaparte;
1806, è senatore dell'impero e durante i cento giorni ancora bonapartista;
1819, fa parte della camera dei pari.

Fontanes, Jean-Pierre Louis de (Niort 6 marzo 1757 – Parigi 17 aprile 1821) poeta e politico francese;
[Figlio di Marcellin de Fontanes († 1774), di origini protestanti, ispettore di manifattura a Niort, e di Jeanne de Sède († 1776), fervente cattolica, già vedova con tre figli.
Fratello di Dominique (1751-1772).
Ambedue i figli nati dalla loro unione furono battezzati per volere della madre.
Coniuge: Lione 1792, sposa Chantal Cathelin, una ricca ereditiera.
Figli:
. Imberthe (1793-1794, morto di vaiolo);
. Christine (1801-?).]

riceve un'educazione molto severa da preti giansenisti a La Foye-Monjault; in seguito torna dalla famiglia e prosegue gli studi presso il collegio dell'Oratorio di Niort; dopo aver perso l'intera famiglia in pochi anni, viene accolto da amici di famiglia che cercano di aiutarlo perché riprenda l'attività del padre, a cui però egli non è interessato;
1777, si trasferisce a Parigi per dedicarsi alla scrittura, da sempre una sua passione; pubblica le sue poesie e le prime produzioni per l'«Almanach des Muses» e il «Mercure de France»; conosce la zia della futura imperatrice Josephine de Beauharnais, Fanny de Beauharnais, che lo presenta al suo amante Claude Joseph Dorat, poeta alla moda che lo introduce nei circoli letterari;
egli scrive molto incontrando un discreto successo e divenendo amico del filosofo Joseph Joubert, del poeta André Chénier e di François-René de Chateaubriand;
1789, allo scoppio della Rivoluzione francese, essendo piuttosto moderato, appoggia la monarchia illuminata;
1792, si ritira a Lione dove, grazie al matrimonio con Chantal Cathelin, una ricca ereditiera, hanno fine le sue difficoltà finanziarie; Lione viene conquistata dai monarchici; scampato ad un bombardamento della città da parte delle truppe guidate da Joseph Fouché, riesce a fuggire in tempo in Normandia per tornare poi a Parigi;
1794, in seguito alla caduta di M. Robespierre, diviene membro dell'Institut de France; il 18 fruttidoro è costretto a fuggire di nuovo; si rifugia in Inghilterra, dove ritrova il suo amico François-René de Chateaubriand, emigrato dopo il 1792;
1799, dopo il colpo di Stato del 18 brumaio rientra a Parigi; diviene critico per il «Mercure de France» e si conquista il favore del primo console N. Bonaparte; viene quindi nominato professore di lettere del Collège des Quatre-Nations e membro dell'Institut de France; molti dei suoi scritti sono un'apologia di N. Bonaparte che lo richiama a presiedere il Corpo Legislativo;
1808, 17 mar-16 feb 1815, Grand maître de l'Université (in pratica ministro della Pubblica Istruzione), nominato da Napoleone I;
mantiene l'incarico anche sotto Louis XVIII.

– Gillray, James (1757-1815, suicida) caricaturista politico inglese; assieme a Cruikshank e Rowlandson uno dei migliori del suo genere.
La sua opera venne pubblicata in vol. di 582 pp. e in un supplemento di altre 45 nel 1874 da Thomas Wright, seguendo le lastre originali.

Hébert, Jacques-René (Alençon, Orne 1757-Parigi 1794) politico francese, di modeste origini;
1789, aiuto procuratore, deciso fautore della rivoluzione, diventa a Parigi uno dei membri più autorevoli dei "cordiglieri";
1790, fonda il giornale «Le Père Duchesne» che traduce in termini immediatamente aggressivi, volutamente plebei, i principi critici e l'ironia degli enciclopedisti;
1792, sostituto procuratore della Comune, diventa il portavoce dei "sanculotti" e in particolare degli "hebertisti", gruppo di estrema sinistra che riconosce in lui il difensore inflessibile dell'ideologia antimoderata nei processi contro Maria Antonietta, contro G.-J. Danton, i girondini, i nuovi fautori dell'iniziativa privata, gli accaparratori;
1793, maggio, membro del club dei Cordiglieri viene arrestato ma subito rilasciato in seguito alla pressione popolare;
1794, marzo, arrestato in seguito alla repressione di germinale dell'estrema sinistra, è condannato e ghigliottinato assieme ad altri hébertisti. 
[La sua figura fu contraddittoria: attaccò per tatticismo gli "arrabbiati", sebbene il suo gruppo ne condividesse sostanzialmente le idee; partecipò all'instaurazione del culto della Dea Ragione, ma poi si preoccupò di discolparsi dall'accusa di ateismo.
Egli non sembra identificarsi in tutto e per tutto con l'hébertismo, movimento che tentò di orientare la spinta rivoluzionaria verso un étatisme o socialismo di stato, e di affidare immediatamente l'esercizio del potere a un gruppo ristretto di specialisti della rivoluzione, capaci di soddisfarne spietatamente le esigenze (di qui la simpatia che l'hébertismo suscitò in L.-A. Blanqui).]


Hohenzollern-Hechingen, Féderic-François-Kavier, principe di (1757-11844) militare austriaco;
generale, si distingue a Mantova e a Caldiero;
a Wagram sopporta con Hiller il peso maggiore dell'attacco francese.

– Hutchinson, John Hely (1757-1832) militare inglese;
generale, comanda le truppe britanniche in Egitto contro N. Bonaparte.

Lamberti, Anton Maria (Venezia 1757-Belluno 1832) poeta italiano, console dei Cavalieri di Malta a Venezia; con la fine della repubblica dovette ritirarsi a Belluno dove ebbe un modesto impiego; tradusse in veneziano alcuni componimenti di G. Meli;
Poesie (1817, raccolta in 3 voll. della sua abbondante produzione dialettale; da ricordare la celeberrima canzonetta La gondoleta (scritta nel 1788 per Maria Querini Benzon e musicata dal tedesco Johan Simon Mayr)
Memorie degli ultimi cinquant'anni della repubblica di Venezia (inedito).

Lameth, Charles (1757-1832) politico francese;
[Fratello di:
. Théodore (1756-1854);
. Alexandre (1760-1829).]

1789, elettto per la nobiltà d'Artois agli Stati generali; liberale, si riunisce al Terzo stato, poi anima il Club dei Foglianti;
1792, febbraio, viene promosso maresciallo di campo;
10 agosto, dopo tale data chiede di essere messo in congedo e si stabilisce ad Amburgo;
dopo aver servito Napoleone Bonaparte, si riunisce a Luigi XVIII e, più tardi, a Luigi-Filippo.

Lajard, Pierre Auguste (Montpellier 20 aprile 1757 – Parigi 12 giugno 1837) politico francese.

La Rochefoucauld-Bayers, Jean barone di (1757-1834) militare francese;
ufficiale di cavalleria sotto il vecchio regime, all'inizio della Rivoluzione emigra divenendo capo di S.M. nell'esercito di Condé;
in seguito è al servizio del conte di Provenza per organizzare dei complotti all'interno della Francia consolare;
viene creato pari da Louis XVIII.

Lidner, Bengt (Göteborg 1757-Stoccolma 1793) poeta svedese, rimasto orfano giovanissimo; rappresentante dello "Sturm und Drang" svedese, protagonista della rivolta del sentimento contro i canoni illuministici;
1779, si stabilisce a Stoccolma;
1780, con il favore di Gustavo III, conquistato da alcuni suoi drammi, intraprende viaggi in Germania e Francia;
La morte della contessa Spartara (1783)
Il giudizio universale (1788, ispirato a Milton e Klopstock e inserito nella lirica "cimiteriale" europea).

Montchenu, Claude-Marie-Henri de (1757-1831) militare francese;
1788, ufficiale;
1789, all'inizio della Rivoluzione emigra;
1799 , dopo il 18 Brumaio ritorna a Parigi;
1814, durante la prima Restaurazione si autonomina conte;
1815, dopo il Congresso di Vienna offre i suoi servigi a Talleyrand che lo manda a sant'Elena come commissario del governo francese.

Montesquiou-Fezensac, François-Xavier-Marc-Antoine de (Marsan 3 agosto 1757 – Cirey-sur-Blaise 4 febbraio 1832) abate e politico francese;
[Marito di Charlotte-Jeanne Béraud de la Haie de Riou.]
1789, deputato del Clero agli Stati Generali, difende gli antichi privilegi;
emigrato, torna in Francia come agente realista;
1814, alla prima Restaurazione è il portavoce di Louis XVIII presso la commissione di redazione della Carta Costituzionale;
viene nominato pari di Francia,
1816, diviene membro dell' "Académie française" (dove occupa il seggio n. 15 fino alla morte);
1821, viene creato duca.

Motier, Marie-Joseph-Paul-Roch-Yves-Gilbert de – marchese di La Fayette (castello di Chavaniac, Alvernia 1757-Parigi 1834) militare e politico francese.

Pepoli, Alessandro (Venezia 1757-Bologna 1796) drammaturgo italiano, ricco erede di una nobile famiglia, investì parte del patrimonio in iniziative culturali: a Venezia fondò la Tipografia Pepoliniana, a Bologna fece costruire un teatro;
Saggio di libertà sopra vari punti (1782, in cui sostiene i diritti dei contadini)
La gelosia snaturata, ossia Don Carlo (1783, tragedia)
Virginia (1783, tragedia)
Meleagro (1785, opera buffa)
Ladislao (1796, commedia).

Pleyel, Ignaz Joseph (Ruppersthal, Austria Inferiore 1757-Parigi 1831) compositore, editore di musica e fabbricante di pianoforti francese di origine austriaca
1807, oltre ad una casa editrice, fonda una fabbrica di pianoforti.

Real, Pierre-François (1757-1834) funzionario francese;
1792, sostituto procuratore della Comune;
messo in prigione assieme a G.-J. Danton, ne esce dopo il 9 Termidoro e comincia a inveire contro il regime tirannico di M. Robespierre;
1799, dopo aver iniziato la carriera di polizia, diventa commissario del governo presso l'amministrazione centrale della Senna;
al ritorno di N. Bonaparte dalla campagna d'Italia è uno dei primi iniziati al colpo di stato; N. Bonaparte, per ricompensa, lo nomina consigliere di Stato; è proprio lui a scoprire il complotto di Cadoudal;
1808, è creato conte;
durante i Cento giorni, divenuto prefetto di polizia, viene rimproverato da Napoleone I per la sua debolezza;
rifiutatosi di aprire le porte di Parigi al nemico deve aprirle lo stesso J. Fouché che lo mette subito nelle liste di proscrizione.

Rodinò, Gaetano (Catanzaro 1757-1848) scrittore napoletano, uno dei protagonisti della Repubblica Partenopea;
[Figlio di Cesare e di Giovanna Cauzi (o Cavazzi).]
Racconti storici ad Aristide suo figlio (1800, pubblicati da Benedetto Maresca in Archivio storico per le province napoletane, anno 1881)
condannato per questo alla deportazione dal Regno, è in Francia e poi nella Repubblica cisalpina, a Milano;
Lettere di Lord Bolingbroke sulla storia, tradotte in italiano da G.R (1800, Tipografia Milanese, Milano anno XI)
1803, Tornato a Napoli, viene condannato di nuovo alla reclusione nella ‘fossa’ della Favignana;
nel decennio francese ha incarichi amministrativi in diverse province;
1820-21, coinvolto nei moti, è condannato alla relegazione nell’isola di Pantelleria;
rilasciato, vive poi a Napoli;
1847, muore a Napoli.
[Vedi anche Morte di Rodinò, della Storia degli ultimi fatti di Napoli fino a tutto il 15 maggio 1848, che riferisce dell’elogio proferito da Mariano d’Ayala.].

Saliceti, Antoine-Christophe o Salicetti (Saliceto, Bastia 1757-Napoli 1809) politico francese;
si laurea in legge presso l'università di Pisa;
nel vecchio regime è avvocato al Consiglio superiore della Corsica;
1789, eletto deputato del Terzo Stato per la Corsica agli Stati generali, si trasferisce in Francia; in tale veste è favorevole all'annessione dell'isola alla Francia;
1792, eletto alla Convenzione, viene inviato come commissario in Corsica;
1793, è inviato come rappresentante in missione a Tolone dove si lega a N. Bonaparte e lo favorisce nella carriera facendogli ottenere il comando dell'artiglieria;
1796, commissario del Direttorio presso l'armata d'Italia, svolge funzioni di mediazione tra rivoluzionari italiani e francesi;
1797, negozia con la Santa Sede l'armistizio; membro del consiglio dei cinquecento, è contrario al colpo di stato del 18 brumaio e perciò viene compreso nelle liste di proscrizione;
1800, graziato da N. Bonaparte, è inviato a Lucca e poi a Genova;
1801, qui fa votare l'annessione;
1806, passato a Napoli, è ministro della polizia e della guerra con Giuseppe Bonaparte, ma con l'arrivo di G. Murat viene allontanato dall'incarico per i suoi legami col "partito" francese;
mandato a Napoli allo sbarco degli inglesi in Calabria vi ristabilisce l'ordine predisponendone la difesa; muore all'indomani di un pranzo misteriosamente (si dice avvelenato).

Spencer, Georgiana lady – lady Cavendish, – duchessa del Devonshire (Althorp, 7 giugno 1757 - Londra 30 marzo 1806) nobildonna inglese;
[Figlia di John Spencer, I conte Spencer (discendente di John Churchill, I duca di Marlborough) e sorella di George Spencer, II conte Spencer, politico whig. Fu la prima moglie di lord William Cavendish, V duca di Devonshire, e madre di W.G. Spencer Cavendish, VI duca di Devonshire.
La sua discendente più nota, anche se indiretta (discende infatti dal fratello di Georgiana, il II conte Spencer), è indubbiamente lady Diana Spencer.]
.

Stein, Heinrich Friedrich Karl barone von (Nassau 1757-Kappenberg, Vestfalia 1831) politico tedesco, di antica famiglia di baroni dell'impero.

Stella, Anton Fortunato (1757-1833) tipografo ed editore veneto; noto per i suoi rapporti con G. Leopardi e N. Tommaseo;
[i suoi eredi sono ricordati come editori della prima corrente "Bibliografia italiana" (1835-1846), della "Biblioteca amena e istruttiva per le donne gentili" e della "Biblioteca italiana" diretta da G. Acerbi e venduta in abbonamento tra oltre 1500 associati.].

Terrier de Monciel, Antoine-Marie-René, marchese di (Dole 12 agosto 1757 – Semsales, Cantone di Friburgo Svizzera 29 agosto 1831) politico francese;
[Figlio di ? († 1771), diplomatico in Germania.]
ufficiale sotto l'Ancien Régime, poi presidente del Direttorio del dipartimento dello Jura;
1790, sindaco di Dole;
1792, giugno, è nominato ministro dell'Interno; 10 agosto, dopo tale data emigra in Svizzera;
rientrato in Francia nell'Anno XII, vive in profondo ritiro nel castello del Deschaux.

Thimbrune, Jean-Baptiste-Cyrus de – visconte di Valence (1757-1822) militare francese;
alla vigilia della Rivoluzione è primo scudiero del duca d'Orléans e colonnello del reggimento dei dragoni di Chartres;
1789, diserta con Doumouriez;
sotto il Consolato torna in Francia;
1805, è nominato senatore da Napoleone I;
1808, è creato conte;
1815, alla vigilia di Waterloo è incaricato della difesa della riva sinistra della Senna a Parigi;
Louis XVIII lo colloca a riposo.

Tyler, Royall (Boston 1757-Brattleboro, Vermont 1826) scrittore statunitense, laureato a Harvard, giurista, ricopre poi l'alta carica di presidente della suprema corte di giustizia; autore anche di drammi e poesie;
The Contrast (1790, Il contrasto, prima commedia americana, rappresentata nel 1787, non priva di originalità anche se modellata sull'esempio di R.B. Sheridan)
The Algerine Captive (1797, Lo schiavo algerino, romanzo).

Vancouver, George (King's Lynn, Norfolk 1757-Petersham, Surrey 1798) navigatore inglese, arruolatosi tredicenne nella marina;
1772-75, prende parte  a un viaggio di J. Cook;
1776-80, prende parte ad un secondo viaggio di Cook; presta in seguito servizio per nove anni nelle colonie delle Indie occidentali;
1791, ha il comando della spedizione incaricata di esplorare le coste occidentali dell'America del nord, cedute dalla Spagna; doppiato il capo di Buona Speranza, toccate l'Australia, Tahiti, le isole Hawaii, giunge in America dove compie accuratissimi rilievi, dall'odierna California fino alla Columbia Britannica e all'isola che oggi porta il suo nome;
1794, torna in patria;
Viaggio alla scoperta dell'oceano Pacifico settentrionale e intorno al mondo (1798, postumo).

Zurlo, Giuseppe (Baranello, Campobasso 1757-Napoli 1828) politico napoletano, formatosi a Napoli nel clima dell'illuminismo, a contatto di uomini come F.M. Pagano e G. Filangieri;
1781, intraprende una brillante carriera amministrativa e giudiziaria;
1783, membro di una commissione inviata in Calabria dopo il terremoto, è in seguito giudice ordinario della vicaria civile, consigliere del sacro regio consiglio, consigliere dell'udienza di guerra e casa reale;
1798, direttore della segreteria d'azienda (cioè delle finanze); nei moti popolari che precedono l'entrata dei francesi a Napoli, corre un serio pericolo di vita e durante la Repubblica Napoletana si tiene in disparte;
1799-1803, è la persona di maggior rilievo del restaurato governo Borboneco e conduce una strenua battaglia per il riordinamento delle finanze e la riforma della pubblica amministrazione;
1808, consigliere di stato sotto G. Murat;
1809, ministro della giustizia;
1809-15, ministro dell'interno;
Rapporto generale sulla situazione del regno di Napoli per gli anni 1806-1811 (1813)
1820, nel governo rivoluzionario ricopre la carica di primo ministro per alcuni mesi, come vecchio murattiano.

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«segue da 1756»
1757,
Francia
Gravelot illustra un Decameron in italiano e uno in francese;
«segue 1758»

Almanacchi

«segue da 1756»
1757
Almanacco popolare:
- Gran Zoroastro (1757-59-64);
Almanacco speciale o Annuario:
-
«segue 1763»

Accademia
delle Scienze

1757, Torino, per iniziativa di tre giovani studiosi, Giuseppe Angelo di Saluzzo Monesiglio, Luigi Lagrange e Giovanni Cigna (un chimico, un matematico e un medico) nasce la Privata società scientifica.
Pochi anni dopo, Vittorio Amedeo di Savoia, entusiasta dei suoi risultati, le ottiene dal padre Carlo Emanuele III il nome di Società Reale.
Quando sale al trono le conferisce il titolo di Reale Accademia delle Scienze (sul modello di quelle di Berlino, di Pietroburgo e di Parigi, volute da Leibniz, Pietro il Grande e J.-B. Colbert), assegnandole una sede prestigiosa nel palazzo costruito un secolo prima dal Guarini.
Torino è già un importante punto di scambi culturali tra Italia e Francia, e il prestigio dell'Accademia cresce rapidamente, guadagnandole l' attenzione dei massimi studiosi del tempo.
Tra i soci:
. Eulero,
. d'Alembert,
. B. Franklin,
. L. Spallanzani,
. Alessandro Volta ;
e poi ancora in
. U. Foscolo,
. Champollion,
. …
«segue 1835»

Krupp

«segue da 1751»
1757, rimasta vedova, Helene Amalie Krupp comincia a fare con un certo capitale a disposizione i primi investimenti in campo minerario;
«segue 1792»

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