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Papa
Benedetto XIV

(1740-58)

segretario di Stato: cardinale Silvio Valenti;
(dell'Entità si sa molto poco, forse perché il pontefice non tiene in simpatia i gesuiti, da sempre numerosi nelle file dello spionaggio papale)

1743, 11 marzo, con un breve ordina che per il futuro l'ufficio di Predicatore Apostolico venga affidato sempre ad un padre cappuccino;

cardinali:
Guidobbono Cavalchini Carlo Alberto (1683-1774)
(dal 1742).



 

ANNO 1743




Guerra di successione austriaca
[1740-48]
- Austria, Gran Bretagna, Olanda e Piemonte -
«»
- Francia, Spagna, Prussia, Baviera,
Sassonia, Svezia e Palatinato -

«segue da 1742»
1743
primavera, gli inglesi sbarcano sul continente e Giorgio II prende il comando delle operazioni contro i francesi; 

Settembre
l'Inghilterra, che ha trascinato in guerra anche l'Olanda, spinge Maria Teresa e Carlo Emanuele III a firmare il trattato di Worms per cui l'uno s'impegna a fondo contro i Borbone, mentre l'altra promette in cambio la cessione di alcuni territori della Lombardia;
il commodoro Marteen, entrato al comando di una flotta inglese nel golfo di Napoli, invia al re un ambasciatore per proporgli di diventare neutrale nelle guerre d'Italia: in caso affermativo, lo invita a richiamare le squadre napoteane dall'esercito del duca di Montemar; in caso di rifiuto la città di Napoli sarà bombardata;
non appena il re di Napoli richiama in patria le truppe guidate dal duca di Castropignano, la flotta inglese si allontana, ma da Capri, per altri dieci giorni, minaccia la città;
il duca di Montemar, privato dell'aiuto napoletano, diventa meno offensivo e viene quindi revocato (perduto il favore del re rimarrà venti leghe lontano dalla reggia e dalla città) e sostituito dal conte di Gages;

Ottobre
25
, la corte francese risponde al trattato di Worms stringendo con la Spagna un "secondo patto di famiglia" (trattato di Fontainebleau) diretto a dare a Filippo V di Borbone tutto il milanese, oltre Parma e Piacenza, dichiarando guerra all'Inghilterra e rimettendo in piedi una nuova coalizione antiasburgica, l' "unione confederale", cui aderiscono
- Federico II, re di Prussia, sempre timoroso per il suo possesso della Slesia, 
- Federico I, re di Svezia,
- gli elettori di Baviera e del Palatinato; 
Louis XV
decide di intraprendere una triplice campagna:
- in Italia (invasione del Piemonte),
- nei Paesi Bassi,
- in Inghilterra (dove cerca di fomentare una nuova rivolta giacobita);
in caso di un appoggio spagnolo nella sua lotta contro gli Absburgo e l'Inghilterra, la corte francese si impegna ad estendere e consolidare i possessi spagnoli in Italia, con il passaggio del milanese e del ducato di Parma e Piacenza dall'Austria all'infante Filippo, e con la riconquista di Minorca e Gibilterra da tempo occupate dagli inglesi; 
 





1743
REGNO di BOEMIA e d'UNGHERIA
Maria Teresa d'Absburgo
Albero genealogico

(Vienna 1717-1780)
figlia primogenita dell'imperatore Carlo VI e della principessa Elisabetta di Brunswick-Wolfenbüttel;
1736, 12 febbraio, sposa il duca di Lorena Francesco Stefano, ora granduca di Toscana e duca di Parma e Piacenza (futuro imperatore Francesco I);
1740-80, regina di Boemia e d'Ungheria;
[arciduchessa d'Austria e sovrana sotto vari titoli dei domini asburgici]
. principale collaboratore: conte Friedrich Wilhelm von Haugwitz;
1740-48, guerra di successione austriaca;


1743
Marzo
abbandonati alle loro sole forze, i francesi sono stati ben presto costretti ad abbandonare la Boemia di cui ora Maria Teresa riceve l'omaggio;
in seguito, per l'intervento di Giorgio II, re d'Inghilterra e principe di Hannover, i francesi sono costretti a ripassare anche il Reno;

a questo punto la vittoria di Simpach dà a Maria Teresa la Baviera ma, giudicando tale situazione pericolosa, Federico II ritiene necessario riprendere le armi;

LOMBARDIA
-



1743
REGNO di PRUSSIA
Federico II [il Grande]
Albero genealogico

(Berlino 1712 - Sans-Souci, Potsdam 1786)
figlio di Federico Guglielmo I e di Sofia Dorotea di Hannover;
1740-86, re di Prussia;
1740-48, guerra di successione austriaca;
1743
riprese le armi (dopo la vittoria austriaca di Simpach), cerca di guadagnare i principi tedeschi ai suoi progetti di riforma del Reich che privano gli Absburgo e i loro più sicuri sostegni;
non essendo compreso, deve tuttavia accontentarsi d'una alleanza con la Baviera, il Palatinato e l'Assia;





1743
SASSONIA - REGNO di POLONIA
Augusto III
Albero genealogico

(Dresda 1696 - 1763)
figlio di Augusto II e di Cristiana di Brandeburgo-Bareith;
1733-63, principe elettore di Sassonia (Ferdinando Augusto II);
1733-63, re di Polonia;
guerra di successione polacca (1733-38);
1743
ridotta dal 1738 a un protettorato della Russia;




1743
BAVIERA
Albero genealogico

(† 1745)
figlio di Massimiliano II Emanuele e di Maria d'Austria († 1694);
1726-45, elettore di Baviera;



1742-45, imperatore (Carlo VII);




1743
IMPERO OTTOMANO

Mahmud I

Albero genealogico

(1696-1754)
figlio di Mustafa II;
1730-54, sultano;
1743
-

1743
-





1743
RUSSIA
Elisabetta II
Albero genealogico

(Kolomenskoe, presso Mosca 1709 - Pietroburgo 1762)
figlia di Pietro [il Grande] e di Caterina I;
1741-62, imperatrice di Russia;




Ministro degli Esteri
-
1743
1740-48, guerra di successione austriaca: contro Maria Teresa;
pace di Abo: strappa alla Svezia la Finlandia meridionale;





1743
REGNO di FRANCIA
Louis XV

(Versailles 1710-74)
figlio di Luigi duca di Borgogna e di Maria Adelaide di Savoia;
1715-74, re di Francia;
a soli cinque anni, sotto la reggenza del duca di Orléans imposta dal parlamento contro l'esplicita volontà del re scomparso;
1726 11 giu-19 gen 1743, ha affidato gran parte della politica del regno al proprio ex precettore, il card. A.-H. de Fleury;


Principal ministre d'État
card. A.-H. de Fleury
(1726 11 giu - 29 gen 1743)
 
Guardasigilli
Henri François d'Aguesseau
(1737 20 feb - 27 nov 1750)
Sovrintendente
delle Finanze
Philibert Orry
(1730 19 mar - 5 dic 1745)
Segretario di stato
agli Affari Esteri
Jean-Jacques Amelot de Chaillou
(1737 22 feb - 26 apr 1744)
 

1743
1740-48, guerra di successione austriaca;

Agosto
31
, J.-P. Grandjean de Fouchy viene eletto segretario perpetuo dell'Académie royale des sciences al posto di Dortous de Mairan;
[Entrerà in funzione l'8 gennaio 1744 e terminerà il suo incarico il 24 luglio 1776.]


CANADA
[Il nome deriva dalla parola huron kanata – villaggio o insediamento – che venne utilizzata in riferimento agli indiani di Stadaconé dal navigatore bretone Jacques Cartier (1491-1557). Essa viene quindi applicata dai francesi anche al territorio di Micmac e Montagnais.
Il toponimo Nuova Francia è caduto progressivamente in disuso e nel sec. XVIII è sostituito da Canada o dai nomi delle altre regioni.]
Governatore generale della Nuova Francia
Charles de Beauharnois de la Boische
marchese di Beauharnois
(1726 - 1746)
Intendente
Gilles Hocquart
(1731 - 1748)

1743
da questo momento in poi le Fonderie Saint Maurice (Forges Saint-Maurice) vegno gestite direttametne dalla corona che riesce finalmente a renderle produttive e a esportare il prodotto tanto in Francia quanto nelle Antille.

 


1743
Repubblica delle Province Unite
Olanda
Statolder
vacante
[2° periodo: 1702-47]
 
Zelanda
Statolder
vacante
[2° periodo: 1702-47]
 
Uthrecht
Statolder
vacante
[2° periodo: 1702-47]
 
Frisia
Statolder Willelm IV d'Orange-Nassau (1711-47)
Gheldria
Statolder

Willelm IV d'Orange-Nassau (1722-47)

Groninga
Statolder Willelm IV d'Orange-Nassau (1718-47)
Overijssel
Statolder
vacante
[2° periodo: 1702-47]
 
Durante i periodi di vacanza dello statolderato, le province di Olanda, Zelanda e Uthrecht vengono governate esclusivamente dai loro stati, liberi da interventi autocratici.
Questo secondo periodo di vacanza dello statolderato terminerà con il passaggio ereditario agli statolder di Frisia del titolo ereditario di "statolder generale" di tutte le repubbliche.

 

1743
-

 


1743
Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio II
Albero genealogico
(† 1760)
figlio di re Giorgio I e di Sofia Dorotea di Lüneburg-Celle;
1714-27, principe di Galles;
1727-60, elettore di Hannover;
1727-60, re di Gran Bretagna e Irlanda;
dal 1737 è vedovo;


 
Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
Spencer Compton whig
1° conte di Wilmington
(1742 16 feb - 2 lug 1743)
Henry Pelham whig
(1743 27 ago - 7 mar 1754)
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Segretari di Stato
-
Affari Esteri e Commonwealth
-
 
Affari Interni    
Giustizia    

1743
dal 1707 è in vigore l'Atto d'unione che ha ratificato l'istituzione del nuovo parlamento della Gran Bretagna;


guerra dell'Oreccho di Jenkins (1739-43) tra Inghilterra e Spagna;

 


 
SCOZIA [dal 1° maggio 1707 è unita a Inghilterra e Galles]
-
-
-
-

1743
-


 
IRLANDA
-
-
-
-

1743
dal 1729 al parlamento di Dublino è stata riconosciuta dall'Inghilterra l'indipendenza legislativa;

Nord America Britannico
-
-
-
-

1743
-

 




TERRANOVA
Governatore della provincia
Thomas Smith
(1743)

1743
-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
Governatore della provincia
-

1743
-

 

NEW BRUNSWICK
Governatore della provincia
-

1743
-

 

NOVA SCOTIA
Governatore della provincia
-

1743
-

 

ISOLA DI CAPO BRETONE
Governatore della provincia
-

1743
-

 

a


1743
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano VI [il Pio]
Albero genealogico
(† 1746)
figlio di Federico IV e di Luisa di Mecklenburg-Güstrow;
1730-46, re di Danimarca e di Norvegia;



1743
-
NORVEGIA
1743
-
ISLANDA
1743
-


1743
REGNO di SVEZIA
Federico I
Albero genealogico
(Kassel 1676 - Stoccolma 1751)
figlio di Carlo I langravio d'Assia-Kassel;
1720-51, re di Svezia;


1743
dal 1721 si è sfasciato il grande impero baltico svedese;
guerra contro la Russia: trattato di Abo: sconfitto, deve cedere parte della Finlandia;




1743
Portogallo
Giovanni V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Lisbona 1689 - 1750)
figlio di Pietro II di Braganza e di Maria Sofia di Baviera-Neuburg;
1707-50, re di Portogallo;
1741-50, "Maestà fedelissima"
[titolo ottenuto dalla Santa Sede per sé e per i suoi discendenti.]


1743
-

a

1743
REGNO di SPAGNA
Filippo V
(Versailles 1683 - Madrid 1746)
nipote di Luigi XIV di Francia e di Maria Teresa (figlia del re di Spagna Filippo IV);
duca d'Angiò (Filippo);
1700-06, duca di Brabante (Filippo);
1700-13, re di Napoli e Sicilia;
1700-46, re di Spagna;
1743
1740-46, guerra di successione austriaca;
nel tentativo di recuperare per il figlio Filippo il ducato di Parma e Piacenza e di consolidare le conquiste già effettuate in Italia, si allea con la Francia (trattato di Fontainebleau);

1743
-
guerra dell'Oreccho di Jenkins (1739-43) tra Inghilterra e Spagna;
a




1743
SAVOIA - REGNO DI SARDEGNA
Carlo Emanuele III
Albero genealogico

(Torino 1701-1773)
figlio di Vittorio Amedeo II di Savoia e di Anna Maria d'Orléans;
1715-30, principe di Piemonte;
1730-73,
- conte di Aosta, Maurienne, Nizza e Asti;
- marchese di Saluzzo e Monferrato;
- re di Cipro e Gerusalemme [titolare];
- re di Sardegna e duca di Savoia;

1746-73, marchese di Finale e Oneglia;


1743
1740-48, guerra di successione austriaca: alleato con l'Austria contro Francia e Spagna;


Pietro Giannone, da lui arrestato nel 1736 per ingraziarsi la curia romana, è detenuto nelle carceri piemontesi e ci rimarrà fino alla morte [1748].

1743
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Domenico Canevari
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1742 20 feb - 20 feb 1744, doge di Genova;


1743
-



1743
REPUBBLICA DI VENEZIA
Pietro Grimani
Albero genealogico
(Venezia 5 ott 1677 - Venezia 7 mar 1752)
figlio di Pietro e di Caterina Morosini;
1741-52, doge di Venezia; [115°]

1743
-



1743
ducato di Modena
Francesco III d'Este
Albero genealogico
(Modena 1698 - Varese 1780)
figlio di Rinaldo I e di Carlotta Felicita di Brunswick-Lüneburg;
1737-80, duca di Modena;
sposa Carlotta Aglae di Orléans;


1743
1740-48, guerra di successione austriaca: il suo stato è occupato dagli austro-piemontesi;


1743
Granducato di Toscana
Francesco II
Albero genealogico

(Lunéville 1708-Innsbruck 1765)
figlio di Leopoldo duca di Lorena e di Elisabetta Carlotta d'Orléans;
1729-36, duca di Lorena e di Bar (Francesco III Stefano);
dal 1732 governatore in Ungheria;
dal 12 febbraio 1736 marito di Maria Teresa d'Absburgo (dal 20 ottobre 1740 Maria Teresa d'Austria, regina di Boemia e d'Ungheria);
1737-65, granduca di Toscana;
1738-48, duca di Parma e Piacenza;
1745-65, imperatore del Sacro Romano Impero (Francesco I);


1743
TOSCANA
[a Firenze, dove non risiede, si fa rappresentare da un consiglio di reggenza.]
il card. Neri Corsini (nipote del papa) capeggia l'opposizione alla reggenza e alle sue riforme condotta dal più antico patriziato e fomenta la tensione fra Roma e la Toscana sollecitando condanne papali dei provvedimenti giurisdizionalistici adottati dalla reggenza;
PARMA
-


1743
REGNO di NAPOLI e SICILIA
Carlo VII
Albero genealogico
(Madrid 1716 - 1788)
quintogenito di Filippo V re di Spagna e di Elisabetta Farnese;
1732-34, duca di Parma e Piacenza (don Carlos);
grazie ai diritti ereditari fatti valere dalla madre;
1735-59, re di Napoli e di Sicilia;
[titolo che gli sarà riconosciuto ufficialmente nel 1738]
quando occupa il Regno di Napoli, B. Tanucci lo segue e qui viene nominato ministro di giustizia;
1743
1740-48, guerra di successione austriaca: si schiera con i franco-ispani;


1759-88, re di Spagna (Carlo III);

NAPOLI
Ministro di giustizia
B. Tanucci
(1735 -1759)

1743
affida ad una Giunta di giureconsulti l'incarico di compilare un codice ricavandolo "ex immanibus constitutionum, capitulorum, rituum, pragmaticarum et rescriptorum voluminibus".
[Il lavoro durerà 11 anni, condotto particolarmente dal segretario perpetuo della Giunta, Giuseppe Pasquale Cirillo, professore di diritto municipale nell'Università. Ma il codice, compiuto nel 1752, non entrerà mai in vigore e l'opera sarà pubblicata, come del Cirillo, soltanto nel 1789.]




SICILIA
Viceré
Bartolomeo Corsini
(1737 - ?)
1743
la peste imperversa a Messina e a Reggio.
 

a




Aelders, Etta Palm d' (Olanda 1743-) politica olandese;
1770, vedova di un sedicente barone, prende la residenza a Parigi;
1790, 26 novembre, fa la sua prima apparizione in pubblico: al "Cercle social" pronuncia un discorso di un "femminismo ragionevole";
1791, fonda la "Société patriotique et de bienfaisance des Amies de la Vérité"" dove fa un apprezzato intervento; è l'inizio di una campagna denigratoria nei suoi confronti;
1793, gennaio, lascia la Francia.

Balsamo, Giuseppe o Alessandro conte di Cagliostro (Palermo 1743-San Leo, Pesaro 1795) avventuriero siciliano, fondatore e «gran cofto» della massoneria di rito egiziano;
1758, appena quindicenne, prende l'abito dei confratelli della carità a Caltagirone, ma ben presto fugge a Palermo;
1768, sposa a Roma (o a Palermo?) Lorenza Feliciani;
1780, arriva in Francia dove cura il cardinale de Rohan che fa la sua fortuna, e le sette d'illuminati rinforzano ancora il suo successo;
1785, implicato nello "scandalo della collana", viene imprigionato alla Bastiglia ed è poi costretto a fuggire da Parigi [a.f.: viene assolto];
1789, arrestato a Roma subisce un clamoroso processo;
1791, 7 aprile, viene condannato a morte;
1795, commutatagli la condanna a morte nel carcere a vita dal papa, muore di stenti nella fortezza di San Leo.

Bécu, Marie-Jeanne – contessa du Barry (Vaucouleurs, Mosa 1743-Parigi 1793) gentildonna francese;
1759, dama di compagnia di madame Lagarde, moglie di un appaltatore di imposte;
1764, amante del conte Jean Du Barry;
1768, ne sposa il fratello Guillaume;
1769, presentata a corte, diventa la favorita di Louis XV ma deve affrontare l'ostilità del delfino (futuro Louis XVI) di sua moglie Maria Antonietta e del primo ministro conte É.-F. de Choiseul;
1770, la caduta di quest'ultimo e la sua sostituzione con il duca E.-A. d'Aiguillon rappresenta per lei un successo e domina così incontrastata a corte;
1774, dopo la morte di Louis XV cade in disgrazia e si ritira nei suoi domini di Louveciennes; più tardi si riavvicina a corte ed è una delle prime ad iniziare la diffamazione di Maria Antonietta (l'ha soprannomina"la petite rousse");
1789, durante la rivoluzione si schiera, cercando di riscattarsi, a favore della monarchia mantenendo, nei suoi frequenti viaggi a Londra, il contatto con gli emigrati;
1793, arrestata, prima in giugno e poi a settembre, viene ghigliottinata l'8 dicembre successivo sotto l'accusa di aver dissipato denaro dello stato.
[Non servì a niente aver dato le sue ricchezze in mano ai rivoluzionari per salvarsi, e nemmeno le sue suppliche strazianti sul palco del patibolo.]

Boetti, Giovanni Battista o profeta Sheykh Mansur ("Il Vittorioso") (Piazzano [a.f.: Piazzone], parrocchia del mandamento di Camino, nel Monferrato, 2 giugno 1743 – Monastero di Soloveckij, isola nel Mar Bianco 1798) ecclesiastico e avventuriero italiano.
[Figlio di Spirito Bartolomeo, notaio, e di Margherita Montalto.]

Caritat, Marie-Jean-Antoine-Nicolas – marchese di Condorcet o Nicolas de Condorcet (Ribemont, Aisne 1743-Bourg – la Reine, Parigi 28 marzo 1794, suicida) filosofo, matematico, economista, politico francese, girondino.

Conforti, Francesco (Calvanico, Salerno 1743-Napoli 1799) teologo e politico napoletano, sacerdote nel 1766;
De veritate christianae religionis (1771)
Anti-Grozio
1796, arrestato (i motivi non sono ben chiari), matura la sua adesione alla Repubblica Napoletana;
1799, ministro dell'interno, patrocina la legge per la confisca dei beni ai nobili emigrati al seguito dei Borbone; arrestato durante la restaurazione dal cardinale F. Ruffo, viene condannato a morte.

Derzavin, Gravil Romanovic (Karmaci o Sokura, governatorato di Kazan' 1743-Zvan'ka, governatorato di Novgorod 1816) poeta russo
In morte del principe Mescerskij (1779)
A Felica (1782, dedicata a Caterina II)
Dio (1784)
La cascata (1791-94, considerazioni sulla morte)
A Eugenio, Vita a Zvan'ka (1807, inno alla vita edonistica)
Ode sulla mortalità
Saggio sulla poesia lirica
Memorie
.

Desprez, Louis-Jean (Auxerre 1743-Stoccolma 1804) architetto e pittore francese, al servizio di Gustavo III di Svezia dal 1784; suo il progetto del castello e del parco di Haga, mai realizzato 
Viaggio pittoresco a Napoli e in Sicilia dell'abate di Saint-Non (illustrazioni).

Devérité, Louis-Alexandre (Abbeville 26 novembre 1743 – Abbeville 31 maggio 1818) politico francese;
figlio di un libraio, abbraccia la carriera giuridica e diventa avvocato al parlamento;
alla morte del padre riprende il lavoro paterno divenendo stampatore-libraio;
La Vie et les doléances d'un pauvre diable pour servir de ce qu'on voudra aux États-Généraux (1789)
allineatosi alle nuove idee rivoluzionarie, allo scoppio della Rivoluzione stampa il foglio patriota «Les Annales picardes», diviene membro della società "Gli Amici della Costituzione" ed è uno dei quadri della Guardia nazionale di Abbeville;
1791, è nominato ufficiale municipale della città e, come tale, arriva a contenere diverse sommosse dovute a una mancanza di grano;
1792, 14 settembre 1792, viene eletto (13° su 17, con 457 voti su 469 votanti) deputato per il dipartimento della Somme alla Convenzione nazionale; favorevole ai Girodnini, rappresenta la corrente ocnserevatrice dell'Assemblea;
1793, gennaio, al processo di Luigi XVI contesta con veemenza il diritto della Convenzione a giudicare il sovrano, e vota per l'appello al popolo, per la detenzione e il bando alla pace e per il rinvio dell'esecuzione; poi se ne sta tranquillo: non vota la messa in stato d'accusa di J.-P. Marat e non protesta contro le giornate del 31 maggio e del 2 giugno; difende comunque dei magistrati d'Amiens chiamati alla sbarra della Convenzione per aver sostenuto i Girondini;
8 luglio, avendo tuttavia inviato ad uno dei suoi amici le Observations sur la nouvelle constitution di N. de Condorcet, viene decretato d'arresto su proposta di A. Dumont; egli allora si nasconde a Parigi per evitare la ghigliottina;
nle frattempo A. Dumont viene inviato in missione nella Somme e, controllando i suoi documenti, stabilisce la sua innocenza;
13 ottobre, poiché nessuno ha preso la sua difesa, Amar lo iscrive nella lista dei 73 deputati girondini decretati d'arresto; egli protesta inviando una lettera alla Convenzione ma per nove mesi è costretto a rimanere nascosto;
1794, dopo il 27 luglio (9 Termidoro) viene reintegrato dalla Convenzione su una mozione proposta dal suo vecchio nemico A. Dumont;
1795, ottobre, viene rieletto al Consiglio degli Anziani da oltre una decina di dipartimenti ma egli continua a rappresentare la Somme; per due anni siede in questa assemblea tra i moderati senza far rumore;
in seguito viene nominato dal Direttorio conservatore delle acque e foreste della Somme;
1799, 9-10 novembre (18 Brumaio, Anno VII), colpo di stato di N. Bonaparte ed inizio del Consolato;
le sue simpatie realiste gli impediscono di riprendere le sue funzioni;
il Consolato lo nomina giudice istruttore presso il Tribunale civile d'Abbeville;
[Occuperà questa funzione fino alla riorganizzazione dei tribunali nel 1811.]
1818, 31 maggio, muore nella sua città natale.

Duplain, Pierre Jacques detto Duplain-Lanet (Lione 1743 – Parigi 1820) politico francese.

Ewald, Johannes (Copenaghen 1743-Humleback 1781) scrittore danese
Rolf Krage (1770)
Le beatitudini di Rungstedt (1773)
La morte di Baldur (1775).

Fiorentino, Salomone (Monte San Savino 1743-Firenze 1815) poeta italiano
Poesie (1815, in 2 voll.).

Galanti, Giuseppe Maria (Santacroce del Sannio, Benevento 1743-Napoli 1806) scrittore politico napoletano;
1777, fonda una "Società letteraria e tipografica";
Elogio del Genovesi (1777)
Descrizione… del contado di Molise (1781)
Nuova descrizione storica e geografica delle Sicilie (1787-90, in 4 tomi, Napoli)
Testamento forense (1806, atto di accusa contro i raggiri del foro napoletano e documento dei suoi ideali di riformatore).

Gentili, Antonio (1743-1798) militare corso;
combatte con P. Paoli per l'indipendenza della Corsica;
1789, aderisce alla Rivoluzione;
1794, passa nell'esercito d'Italia;
in seguito ha l'incarico di impadronirsi di Corfù.

Guibert, Jacques-Antoine-Hippolyte, conte di (1743-1790) scrittore francese, autore di libri sulla tattica militare.

Haüy, René Just (Saint-Just-en-Chaussée 28 febbraio 1743 – Parigi 3 giugno 1822) mineralogista e religioso francese, considerato tra i fondatori della cristallografia moderna;
[Fratello di Valentin Haüy, fondatore del primo istituto scolastico francese per ciechi.]
compie i suoi studi giovanili al Collège de Navarre e al Collège de Leimone; maturata la vocazione religiosa, viene ordinato sacerdote e, negli anni successivi, viene nominato abate onorario della cattedrale di Notre-Dame;
[Il suo interesse per le scienze naturali e le scienze della terra è rivolto inizialmente verso la botanica, ma ben presto si appassiona allo studio delle caratteristiche geometriche dei cristalli e di alcune loro proprietà fisiche come la piroelettricità.
Tra i suoi maggiori contributi alla cristallografia, viene ricordata la formulazione della legge cristallografica omonima, l'intuizione che la sfaldatura dei minerali è la dimostrazione di un ordine geometrico interno, e la teoria della molecola integrante – elaborata per spiegare la legge della costanza dell'angolo diedro e la succitata "legge di Haüy" – secondo la quale ogni cristallo è costituito dalla ripetizione di un parallelepipedo elementare submicroscopico che ne mantiene le stesse caratteristiche geometriche.
La "teoria della molecola integrante", seppure parzialmente errata, fornirà al suo allievo Gabriel Delafosse, nel 1840, la base deduttiva per il concetto di cella elementare, il dominio fondamentale del reticolo di traslazione (formulato compiutamente, nel 1845, come "reticolo di Bravais") in cui può essere idealizzato il reticolo cristallino. L'esistenza del reticolo cristallino sarà successivamente dimostrata, nel secondo decennio del XX secolo, sulla base degli esperimenti sulla diffrazione dei raggi X da parte dei cristalli, effettuati (e variamente interpretati) da Laue, Bragg (padre e figlio) e Ewald.]

1783, entra a far parte della "Commissione dei pesi e delle misure" dell'Accademia delle scienze francese;
Essai d'une théorie sur la structure des crystaux (1784)
Exposition raisonné de la théorie de l'électricité et du magnétisme, d'après les principes d'Æpinus (1787)
1793, assieme ad A.-L. Lavoisier, egli determina il valore della nuova unità di massa del sistema metrico, che prenderà il nome di chilogrammo [le grave, primo nome del chilogrammo], su incarico della "Commissione dei pesi e delle misure" dell'Accademia delle scienze francese;
De la structure considérée comme caractère distinctif des minéraux (1793)
Exposition abrégé de la théorie de la structure des cristaux (1793)
Extrait d'un traité élémentaire de minéralogie (1797)
Traité de minéralogie (1801, 5 voll.)
1802-22, titolare di una cattedra alla "Faculté des arts" della Sorbonne, insegna mineralogia al "Muséum national d'histoire naturelle";
Traité élémentaire de physique (2 voll. 1803, 1806)
Tableau comparatif des résultats de la cristallographie, et de l'analyse chimique relativement à la classification des minéraux (1809)
Traité des pierres précieuses (1817)
1822,
Traité de cristallographie (1822, 2 vol.)
3 giugno, muore Parigi e viene sepolto nel cimitero di Père Lachaise di Parigi.
[È autore di numerosi articoli per svariate riviste scientifiche, le più prestigiose delle quali sono «Journal de physique» e gli «Annales» del "Muséum national d'histoire naturelle".]

Jacobi, Friedrich Heinrich (Düsseldorf 25.1.1743-Monaco 10.3.1819) filosofo tedesco;
[Fratello del poeta Johann Georg (1740-1814); fu amico di J.G. Hamann.]
Allwills Briefsammlung (1775, Epistolario di Allwill, romanzo)
Woldemar
(1777, romanzo)
Lettere a Mosè Mendelssohn sulla dottrina di Spinoza
(1785) [1632]
David Hume e la fede (1787)
Lettere a Fichte (1789)
Trattato sull'impresa del criticismo di portare la ragione all'intelletto (1802)
Le cose divine e la loro rivelazione (1811, contro F.W.J. Schellingal quale l'autore rimprovera di usare un linguaggio cristiano in senso panteistico)
Epistolario.

Jefferson, Thomas (Shadwell, Virginia 13 aprile 1743 - Monticello, Charlottesville, Virginia 4 luglio 1826) politico americano;
1801, 4 marzo-4 marzo 1809, 3º presidente degli Stati Uniti d'America.

Klaproth, Martin Heinrich (Wernigerode, Harz 1743-Berlino 1817) chimico, mineralogista e farmacista tedesco; esercitò dapprima la professione di farmacista;
1789, dedicatosi alle ricerche chimiche, scopre l'uranio [(U), nome da lui dato in onore dell'astronomo britannico F.W. Herschel, scopritore del pianeta Urano] in campioni di pechblenda provenienti dalla località boema di Joachimsthal (poi Jachymov) nell'Erzgebirge; non riesce tuttavia ad ottenere l'uranio allo stato elementare, ma solo il biossido; 
[il primo a ricavare uranio metallico sarà nel 1841 il chimico francese Eugène-Melchior Péligot (1811-1890); vedi A.-H. Becquerel];
1792, sostenitore delle idee di A.L. Lavoisier e seguace delle teorie antiflogistiche, introduce nella farmacopea una nuova nomenclatura, adottata poi anche fuori della Germania;
1794, scopre che l'ittria (la nuova terra esaminata dal chimico finlandese Johan Gadolin trovata vicino a Ytterby, un paesino della Svezia) si può separare in due terre una delle quali seguita a chiamarla ittria, mentre all'altra dà il nome di ceria (dal pianetino scoperto da poco, Cerere); 
[In seguito saranno separate ulteriormente dal chimico svedese Carl Gustav Mosander che ottiene una serie di terre diverse: sono tutti ossidi di elementi nuovi, chiamati metalli delle terre rare
nel 1907, ne vengono identificati 14; in base alle loro proprietà di emissione dei raggi X, vengono assegnati a questi elementi i numeri atomici che vanno dal 57 (lantanio) al 71 (lutezio).
I primi chimici chiamavano terra qualsiasi sostanza che fosse insolubile in acqua e restasse inalterata se riscaldata. Queste terre comprendevano quelli che oggi chiamiamo ossido di calcio, ossido di magnesio, anidride silicica, ossido ferrico, ossido di alluminio e così via, composti che in pratica costituiscono il 90% della crosta terrestre. L'ossido di magnesio e l'ossido di calcio sono leggermente solubili, e, in soluzione, presentano proprietà alcaline (cioè opposte a quelle degli acidi): per questo motivo furono chiamati terre alcaline; quando H. Davy, partendo da queste terre, isolò i metalli calcio e magnesio, essi vennero chiamati metalli alcalino-terrosi. Questa denominazione finì per essere applicata a tutti gli elementi che rientrano nella colonna della tavola periodica che contiene il magnesio e il calcio. (vedi M.S. Tswett)]

1810, diventa professore ordinario di chimica a Berlino; socio dell'Accademia delle scienze di Berlino, succede a A. von Humboldt alla presidenza della commissione incaricata di riorganizzare l'istituzione; 
oltre a studiare a fondo la composizione chimica di vari minerali, arrivò a scoprire nuovi elementi (uranio, titanio, zirconio, cerio) e a dimostrare la falsità della supposta natura elementare di molte sostanze.

Lavoisier, Antoine-Laurent (Parigi 1743-8 maggio 1794, ghigliottinato) chimico francese, considerato il fondatore della chimica moderna per aver riconosciuto e dimostrato il principio che è alla base della scienza chimica: il principio della conservazione della materia;
[Prima di lui il fenomeno della combustione era dominato dalla "teoria del flogisto" di G.E. Stahl secondo la quale quando una sostanza brucia cede una sua parte, detta appunto flogisto [arso], all'aria; egli, grazie anche alle informazioni di J. Priestley, ne dimostra l'infondatezza, con ragionamenti ed esperienze, in modo definitivo; dimostra che tutti gli ordinari fenomeni di combustione sono altrettanti casi di combinazione dell'ossigeno dell'aria col metallo il quale cresce di peso per l'ossigeno che con esso si è combinato; dimostra inoltre che l'acqua non è un corpo semplice, ma è formata dall'unione di determinati pesi d'ossigeno e di idrogeno; scompone poi il presunto elemento aria in ossigeno e azoto. L'elenco dei trentatré elementi da lui compilato, comprende anche la calce e la magnesia [vedi Humphry Davy].
di ricca famiglia borghese, frequentò le migliori scuole di Parigi e si laureò in legge (come suo padre avvocato morto quando egli aveva solo 5 anni) pur continuando ad interessarsi di problemi scientifici; l'amicizia con l'astronomo N.L. Lacaille, il botanico B. de Jussieu e il geologo J.E. Guettard (che seguì in alcune spedizioni) lo indusse ad un impegno sempre più crescente;
1764, pubblica il suo primo lavoro, uno studio sul gesso;
1768, per questo viene chiamato dall'Académie des Sciences; per liberarsi delle preoccupazioni economiche, investe il patrimonio familiare in un consorzio per l'esazione di dazi e tributi, divenendo così membro della Ferme-générale;
1771, sposa la figlia, sua prossima assistente in laboratorio, di uno dei soci più autorevoli del consorzio stesso;
Memoria sulla combustione (1777)
Metodo di nomenclatura chimica (1787)
1789, fonda le «Annales de chimie» uno dei primi giornali di chimica anche oggi esistente; viene eletto all'Assemblea nazionale come rappresentante della nobiltà della regione di Orléans;
Trattato elementare di chimica (1789)
[Legge di Lavoisier: la somma delle masse delle sostanze reagenti è uguale alla somma delle masse delle sostanze prodotte dalla reazione.]
1792, dopo la proclamazione della repubblica diventa tesoriere dell'Académie des Sciences;
1793, viene arrestato e condannato a morte assieme a tutti i membri del consorzio esattoriale di cui fa parte;
1794, 8 maggio, viene ghigliottinato.

Leroy de Montflobert, Pierre-Nicolas-Louis [Dix-Août], (Coulommiers 21 marzo 1743 - Parigi 7 maggio 1795, ghigliottinato), rivoluzionario francese;
[Figlio di Pierre-Jacques Le Roy des Noncourtes du Mée, capocaccia del duca d'Orléans, e di Jeanne-Élisabeth Lefort de La Villeneuve.]
diviene ufficiale del duca d'Orléans;
1790, 21 novembre, viene eletto sindaco di Coulommiers, al posto di Michel-Martial Cordier (1749-1821), nominato giudice di pace due giorni prima;
1792, 21 settembre, dopo l'abolizione della monarchia, egli prende il soprannome [Dix-Août], in riferimento alla giornata del 10 agosto; 17 agosto, viene nominato giurato del tribunale – detto "Tribunale del 10 agosto";
1793, 10 marzo, viene nominato giurato del Tribunale rivoluzionario appena istituito;
1795, 6 maggio (17 Fiorile, Anno III), giudicato nello stesso tempo di A.-Q. Fouquier de Tinville, viene condannato a morte;
7 maggio (18 Fiorile, Anno III), viene ghigliottinato in place de Grève con altri 15 coimputati.

Lindet, Thomas (1743-1823) ecclesiastico francese;
[Fratello di Robert (1746-1825) politico francese.]
1789, curato a Bernay, viene eletto dal clero d'Evreux agli Stati generali; e figura tra i preti più favorevoli alla Rivoluzione;
1791, vescovo costituzionale, rieletto alla Convenzione, si sposa e lavora al Comitato d'Istruzione pubbica;
1796, rieletto al Consiglio degli anziani, terminerà la sua carriera come avvocato a Bernay.

Manfredini, Federico (1743-1829) politico italiano;
al servizio dei granduchi di Toscana;
1801, quando N. Bonaparte trasforma la regione in Regno d'Etruria, è creato ministro governatore del nuovo Stato.

Marat, Jean-Paul [L'Ami du peuple] (Boudry, Neuchâtel 1743-Parigi 13 luglio 1793, assassinato) politico e pensatore francese;
[Figlio di un ex sacerdote sardo, convertitosi al calvinismo.]

Mauvillon, Jakob (Lipsia 8 marzo 1743-Braunschweig 11 gennaio 1794) economista liberale tedesco;
[Di discendenza ugonotta, era figlio di Eleazar Mauvillon (1712-1779)]
professore di politica a Brunswick, in campo economico sostiene una filosofia del laissez-faire radicale, che include proposte per la privatizzazione di tutte le scuole e il sistema postale, da finanziare privatamente piuttosto che con le tasse;
mentore del liberale francese Benjamin Constant, esprime anche un libertarismo radicale incentrato sulla libertà di stampa e di espressione, come rivelato in una lettera ad Ernst Theodor Langer bibliotecario alla biblioteca "Herzog August" di Wolfenbüttel; egli pensa che i veri barbari sono quelli che mettono ostacoli alla libertà di stampa e ostacolano la ricerca in teologia, filosofia e politica, in breve, coloro che emettono decreti sulla censura, emendamenti sulla religione e che proibiscono alle persone di leggere o pensare.

Paley, William (Peterborough, 14 luglio 1743 – Lincoln, 25 maggio 1805) filosofo e teologo inglese, pastore anglicano;
Principles of Moral and Political Philosophy (1785)
[Argomenta a favore del vegetarianismo etico, sostenendo che l'intero genere umano potrebbe evitare di uccidere gli animali, dato che, a differenza di altre specie, ha la possibilità di vivere in buona salute senza nutrirsi di carne.]
Natural Theology: or Evidences of the Existence and Attributes of the Deity, Collected from the Appearances of Nature (1802)
[Sostiene che la struttura complessa delle cose viventi e i notevoli adattamenti delle piante e degli animali richiedano un disegnatore intelligente.
È soprattutto noto per l’introduzione dell’analogia dell’orologiaio per dimostrare l’esistenza di Dio. L'autore scrive che se viene ritrovato un orologio, è più ragionevole pensare che qualcuno l'abbia dimenticato e che sia stato fatto da un orologiaio, e non da forze naturali.]


Rabaut Saint-Etienne, Jean-Paul detto Rabaut-Saint-Étienne (Nîmes 14 novembre 1743 – Parigi 5 dicembre 1793, ghigliottinato) pastore protestante e politico francese;
[Figlio del pastore Paul Rabaut, e fratello di Jacques Antoine Rabaut-Pommier e di Pierre-Antoine Rabaut-Dupuis.]
compie gli studi di teologia al seminario protestante di Lausanne;
1764, 11 novembre, consacrato pastore a Lausanne, diviene poi pastore aggiunto di suo padre a Nîmes;
cerca in tutti i modi di ottenere i diritti giuridici per i protestanti francesi e, con questo scopo, incontra a Parigi il marchese di La Fayette e il ministro di Luigi XVI, Malesherbes, che è favorevole a una evoluzione legislativa in favore dei protestanti;
1786, redige una memoria per appoggiare questa rivendicazione;
1787, 7 novembre, a Versailles il re promulga l' "Editto di tolleranza";
[Questo editto permette ai protestanti di ricoprire uno stato-civile senza doversi convertire al cattolicesimo. Cet édit permet aux protestants de recouvrer un état-civil sans devoir se convertir au catholicisme. Dimenticando i limiti, egli sottolionea che la «la reconnaissance n’exclut point l’espérance, elle l’autorise».]
1790, 15-28 marzo, viene eletto presidnete dell'Assemblea costituente;
1791, partecipa all'elaborazione della Costituzione emanata quest'anno;
propone diversi decreti relativi all'organizzazione della Guardia nazionale e della Gendarmeria nazionale;
avendo l'Assemblea costituente decretato che nessuno dei suoi membri pissa far parte dell'Assemblea KLegislativa, si consacra alal scrittura e redige un :
Précis de l’histoire de la Révolution (1791)
1792, ultimo deputato eletto de l’Aube alla Convenzione nazionale, dove siede sui banchi dei girondini, diviene membro del Comitato dell'agricoltura;
alla Convenzione denuncia la violazione della legge da parte della Comune di Parigi e propone di dichiarare re Luigi XVI colpevole e di far decidere al popolo l'applicazione della pena;
1793, gennaio, al momento del processo di re Luigi XVI vota per la sua colpevolezza, per la ratificazione del giudizio del popolo, per la detenzione finché dura la guerra e la messa al bando a pace avvenuta, e per il rinvio;
24 gennaio-7 febbraio, esercita la presidenza dell'Assemblea;
15 marzo, viene eletto membro della Commissione dei Sei incaricata di sorvegliare il Tribunale straordinario;
si pronuncia per la messa in stato d'accusa di J.-P. Marat;
21 maggio, è nominato membro della Commissione dei Dodici, istituita per trovare i complotti e le cospirazioni che minacciano la rappresentanza nazionale;
28 maggio, stabilisce un rapporto che giustifica l'arresto di J.-R. Hébert;
2 giugno, viene arrestato con i girondini;
5 dicembre (15 Frimaio, Anno I), viene ghigliottinato.

Saint-Martin, Louis-Claude de (Amboise, Indre-et-Loire 1743-Aulnay, Parigi 1803) teosofo francese, allievo di Martines de Pasqualis, criticò l'orientamento materialista della teosofia del maestro e propose una concezione della realtà ispirata al misticismo di J. Böhme e di E. Swedenborg;
Gli errori e la verità, ossia gli uomini richiamati al principio della scienza universale (1775)
Quadro naturale dei rapporti che esistono tra Dio, l'uomo e l'universo (1782)
L'uomo del desiderio (1790)
Ecce homo (1792)
Il coccodrillo, ossia la guerra del bene e del male (1799)
Lo spirito delle cose (1801).

Soave, Francesco (Lugano 1743-Pavia 1806) educatore e poligrafo italiano; padre somasco, insegnò a Parma e nel ginnasio di Brera a Milano; il più notevole studioso del sensismo di Condillac;
Novelle morali (1782)
1786-89, dirige le scuole primarie pubbliche istituite in Lombardia;
Istituzioni di logica, metafisica ed etica (1791)
Vera idea della rivoluzione di Francia (1795, per cui deve ritirarsi a Lugano, dove al collegio Sant'Antonio ha come scolaro A. Manzoni)
1803, rientrato in patria per interessamento di Napoleone I, tiene fino alla morte la cattedra di analisi delle idee nell'università di Pavia;
Saggio sull'intelligenza umana di J. Locke (traduzione).

Toussaint, François-Dominique detto Toussaint-Louverture (Santo Domingo 1743-forte di Joux, presso Pontarlier 1803) politico haitiano;
[Discendente da un illustre capo africano ma figlio di due schiavi di Santo Domingo.]
1789, all'inizio della Rivoluzione è sorvegliante di una piantagione;
1791, durante la rivolta degli schiavi prende le parti degli spagnoli;
1794, quando la Convenzione concede l'uguaglianza politica ai negri, egli passa al servizio della Francia;
allo scoppio della rivolta nera di Santo Domingo si impone sugli altri capi rivoluzionari convincendo la popolazione di colore ad appoggiare la Francia rivoluzionaria, che ha abolito la schiavitù;
1795, divenuto generale delle truppe di Santo Domingo, in seguito al trattato di Basilea che ha assegnato alla Francia anche la parte spagnola dell'isola viene eletto governatore generale a vita di Santo Domingo;
egli continua tuttavia la lotta per creare una repubblica nera, di cui si nomina presidente, espellendo i piantatori francesi e respingendo  tentativi di sbarco anglo-francesi;
1802, costretto a capitolare di fronte alle preponderanti forze del generale Leclerc, inviato da N. Bonaparte [spinto da coloro che hanno interessi nell'isola e dalla stessa Josephine] viene inviato prigioniero in Francia.

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«segue da 1742»
1743
Italia
Firenze,
un editto di Francesco II riforma drasticamente le procedure di revisione libraria ponendo tutto sotto il controllo granducale e lasciando all'Inquisizione la sola competenza per i libri religiosi. In ogni caso l'autorizzazione finale deve spettare all'autorità regia. Di fronte alle vivaci reazioni del sant'Uffizio il Consiglio di Reggenza resiste, cercando anche di impedire i tentativi ecclesiastici di insinuarsi presso i librai, i quali, nel timore di scomuniche, continuano a chiedere di nascosto l'imprimatur del padre inquisitore. L'editto va comunque al di là del tentativo di regolare i rapporti tra Chiesa e Stato e cerca di riordinare tutta la materia della stampa. Si impone tra l'altro il divieto di tenere stamperie private in casa e l'obbligo di dare pubblicità all'iniziativa tipografica. In Toscana un'autonomia particolare, in parte in controtendenza al proposito in questi anni di accentrare nella capitale tutte le attività di controllo, ha Livorno a cui si deve, tra l'altro, una delle due ristampe italiane della Encyclopédie e la prima edizione Dei delitti e delle pene di C. Beccaria.
Inghilterra
Londra, esce parte del Catalogus Bibliotecæ Harleianæ (1743-45, in 5 voll., stampato da Thomas Osborne, con prefazione del dr. Johnson) della biblioteca cioè di Robert e Edward Harley, primo e secondo conte di Oxford.
William Oldys vi scheda 7639 manoscritti e 50.000 libri a stampa raccolti negli anni, assieme a 14.236 lettere e documenti, da Robert Harley (1661-1724), ministro della regina Anna e da suo figlio Edward (1689-1741).
[Nel 1992 un esemplare in legatura coeva con ex libris di William Constable sarà posto in vendita a New York per 3500 $.]

«segue 1744»

 

Almanacchi

«segue da 1735»
1743,
Almanacco popolare
:
- Casamia;
- Barbanera di Foligno; 
Almanacco speciale o Annuario:
-
«segue 1751»

 

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