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ANNO 1862

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Papa Pio IX
(1846-78)



Adam, Paul (Parigi 1862-1920) romanziere francese;
Chair Molle (1885, Carne debole)
Le mystère des foules (1895, Il mistero delle folle)
Le temps et la vie (1899-1903, Il tempo e la vita)
L'année de Clarisse (?) .

Barrès, Maurice (Charmes-sur-Moselle, Lorena 1862-Neuilly-sur-Seine 1923) scrittore francese, nazionalista: intervenne nei giornali «La Cocarde» e «Le Drapeau»;
Le culte du moi Trilogia: Sous l'oeil des barbares (1888, Sotto l'occhio dei barbari); Un homme libre (1889, Un uomo libero), Le jardin de Bérénice (1891, Il giardino di Berenice)
Le roman de l'énergie nationale – Ciclo: Les déracinés (1897, Gli sradicati), L'appel au soldat (1900.L'appello al soldato),  Leur figures (1902, I loro ceffi)
Les bastions de l'est – Trilogia: Au service de l'Allemagne (1905, Al servizio della Germania), Colette Baudoche (1909), Le génie du Rhin (1921, Il genio del Reno)
La colline inspirèe (1913, La collina inspirata)
Mes cahiers (postumi 1929-54, Diari, in 13 voll.).

Bettini, Pompeo (Verona 1862-Milano 1896) poeta italiano, socialista, collaboratore della «Critica sociale» di F. Turati
Versi ed acquerelli (1887, raccolta; alcune poesie e recensioni sono pubblicate sulla rivista «vita moderna» dell'amico Giovanni Macchi)
Manifesto del partito comunista  di K.H. Marxe F. Engels (1892, prima traduzione italiana, pubblicata su «Lotta di classe»)
I Cairoli (1894, teatro)
I VIncitori (1896, dramma sui profittatori delle guerre risorgimentali, con Ettore Albini che lo tradusse in milanese: La guêra)
Cà Panighetta (commedia inedita, in milanese)
Il marito ricco (commedia inedita)
Poesie (1897, prima raccolta postuma; 1942, nuova edizione curata da B. Croce, che segna l'inizio di una loro rivalutazione).

Bracco, Roberto (Napoli 1862-Sorrento, Napoli 1943) drammaturgo italiano, giornalista, collaboratore del «Corriere del mattino», del «Corriere di Napoli» e de «Il Piccolo»;
Una donna (1893)
Maschere (1893)
L'infedele (1894)
Don Pietro Caruso (1895, dramma di tipo veristico, rappresentato anche a Parigi e, con l'interpretazione di Ermete Zacconi, a Vienna)
Il trionfo (1895)
Sperduti nel buio (1901)
Maternità (1903)
La piccola fonte (1905)
Notte di neve (1905)
I fantasmi (1906)
Il piccolo santo (1909)
Smorfie gaie e smorfie tristi (1909 e segg., in 5 voll., novelle)
Ad armi corte (1910).

Conradi, Hermann (Jessnitz, Anhalt 1862-Würzburg 1890) poeta e narratore tedesco;
Lieder eines Sünders (1887, Canti d'un peccatore)
Adam Mensch (1889, Adamo uomo; romanzo che fece scandalo).

Elskamp, Max (Anversa 1862-1931) poeta belga di lingua francese
Dominical (1892, Domenicale)
La louange de la vie (1898, La lode della vita)
La chanson de la rue Saint-Paul (1922, La canzone della rue Saint-Paul)
Aegri somnia (1924).

Feydeau, Georges (Parigi 1862-1921) commediografo francese; figlio di Ernest-Aimé, uno scrittore che vive di rendita, discendente da un marchese Feydeau de MarVIlle frequentatore della corte di Luigi XIV e autore tra l'altro, oltre a romanzi convenzionali, di Fanny (1858) che suscitò scandalo rendendolo celebre per un anatema che l'arcivescovo di Parigi gli scagliò contro; la madre era una splendida e giovane polacca, Lodzia Zelewska, sposata in seconde nozze [sembra che George fosse figlio di Badinguet, dato che si diceva che la madre avesse affascinato a corte il duca di Morny, fratellastro dell'imperatore, e lo stesso Napoleone III); 
1873, il padre muore e la madre si risposa con Henry Fouquier critico drammatico del «Figaro»;
[* scritti in collaborazione con Maurice Desvallières]
Par la fenêtre (1881)
Amour et piano (1883)
Gibier de potence (1884)
Tailleur pour dames (1886, Sarto per signora)
Les fiancés de Loches (1888, *)
L'affaire Édouard (1889, *) 
C'est une femme du monde (1890, atto unico, *) 
Le mariage de Barillon (1890, *) 
Monsieur Nounou (1890, *) 
Champignol malgré lui (1892, Champignol suo malgrado, *) )
Le ruban (1894, *) 
L'hôtel du libre échange (1894, L'albergo del libero scambio, *)
Le dindon (1896, Il somaro [lett. "tacchino", ma non si addice al personaggio] )
La dame de chez Maxim (1899, La dama di chez Maxim)
L'âge d'or (1905, *) 
Occupe-toi d'Amélie (1908, Occupati d'Amelia)
Du marriage au divorce (1908-16, Dal matrimonio al divorzio, raccolta di atti unici)
Cent millions qui tombent (1911, Cento milioni piovuti dal cielo, incompiuto) .

Hauptmann, Gerhart (Obersalzbrunn, Bassa Slesia 1862-Agnetendorf 1946) scrittore tedesco, il "nuovo Goethe" della Germania di Weimar,  fratello dello scrittore Carl (1858-1921);
Promethidenlos (1885, Destino di Prometidi, poema)
Bahnwärter Thiel (1885, Il casellante Thiel, novella "studio")
Vor Sonnenaufgang (1889, Prima del sorgere del sole, dramma, fa scandalo quando vene rappresentato alla Freie Bühne)
Das Friedensfest (1890, La festa della pace)
Einsame Menschen (1891, Creature solitarie)
Die Weber (1892, I tessitori)
Hanneles Himmelfahrt (1893, L'ascensione di Annele, teatro)
Die versunkene Glocke (1896, La campana sommersa, teatro)
Fuhrmann Henschel (1898, Il carrettiere Henschel)
Rose Bernd (1903)
Und Pippa tanzt (1906, E Pippa balla, teatro)
Der Narr in Christo Emanuel Quint (1910, Il folle in Cristo Emanuel Quint)
1912, premio Nobel;
[Un esempio di censura dal basso: ha dovuto sostenere una lunga lotta contro la proibizione di quasi tutti i suoi lavori teatrali fra il 1889 e il 1913.]
Der Ketzer von Soana (1914, L'eretico di Soana, novella edita nel 1918).

Levertin, Oscar (Gryt, Norrköping 1862-Stoccolma 1906) scrittore svedese, di origine ebraica
Leggende e canzoni (1891)
Nuove poesie (1894)
Novelle rococò (1899)
Figure svedesi (1903, condizionarono la generazione contemporanea anche come ideale manifesto di poetica)
Re Salomone e Morolfo (1905).

Maeterlinck, Maurice (Gand 1862-Orlamonde, Nizza 1949) scrittore belga di lingua francese, nato in una famiglia borghese di antica origine fiamminga, amico dei simbolisti Ch. Van Lerberghe e G. Le Roy; premio Nobel per la letteratura (1911), la sua fama e la sua influenza sulla letteratura europea e nordamericana furono enormi;
1885, si laurea in giurisprudenza
1886, si trasferisce a Parigi dove entra in rapporto diretto con l'ambiente poetico simbolista di Villiers de l'Isle-Adam; abbandona la carriera forense;
Les serres chaudes (1889, Le serre calde)
La princesse Maleine (1889, La principessa Maleine, dramma, con cui inizia il "teatro dell'orrore")
L'intruse (1890, L'intrusa)
Les aveugles (1890, I ciechi)
Pelléas et Mélisande (1892, nuova versione di Tristano e Isotta)
1895, ha un felice rapporto con l'attrice francese Georgette Leblanc;
Aglavaine et Sélysette (1896, teatro)
Douze chansons (1896, Dodici canzoni, versi)
Le trésor des humbles (1896, Il tesoro degli umili)
La sagesse et la destinée (1898, La saggezza e il destino)
La vie des Abeilles (1901, La vita delle api)
[Uno dei best-seller scientifici della prima metà del Novecento.]
L'intelligenza dei fiori (1907)
L'oiseau bleu (1909, L'uccello azzurro, favola)
La vita delle formiche (1930).

Mori RintaroÖgai Mori (Shimane-ken 1862-Tokyo 1922) scrittore giapponese, laureatosi in medicina, scelse la carriera di ufficiale medico
1884-88, soggiorna in Germania dove ha contatti con la letteratura europea; ritornato in patria inizia un'intensa attività di traduttore di opere letterarie occidentali in giapponese (alcune traduzioni sono considerate classici della letteratura giapponese) 
Anitra selvatica (1913)
Heihachiro Oshio (1914, romanzo biografico)
Chusai Shibue (1916, romanzo biografico)
La barca sul Takase (1916).

Parodi, Ernesto Giacomo (Genova 1862-Firenze 1923) filologo e critico italiano, allievo di P. Rajna e di A. Bartoli, perfezionò i suoi studi nell'università di Lipsia; professore di filologia romanza nell'Istituto superiore di Firenze, collaborò all' «archivio glottologico italiano»
Frammenti di un libro di conti di banchieri fiorentini (1887)
Il Tristano Riccardiano (1896)
1906, succede a M. Barbi nella direzione del «Bollettino della società dantesca italiana»
Poesia e storia nella «Divina Commedia» (1920)
Il «ConVivio» (1921)
Il «Fiore» e il «Detto d'Amore» (1922).
Poeti antichi e moderni (1923)
Lingua e letteratura (1957, postumo).

Pistelli, Ermenegildo (Camaiore, Lucca 1862-Firenze 1927) filologo e scrittore italiano, scolopio, allievo di G. VItelli insegnò per molti anni nelle scuole medie ottenendo poi la cattedra di latino e greco nell'Istituto di studi superiori di Firenze
1906-20, collabora al «Giornalino della domenica» di L. Bertelli (Vamba)
Profili e caratteri (1921)
Le pistole di Omero (1917, già pubblicato sul Giornalino…; una serie di lettere, attribuite ad un immaginario ragazzo fiorentino Omero Redi, che mettono in caricatura le deficienze e le storture della scuola  italiana)
Lettere a un ragazzo italiano (1927)
Eroi, uomini e ragazzi (1927)
Commento ai Promessi sposi di A. Manzoni (1930, postumo)
Memorie di Omero Redi (1932, postumo).

Porter, William Sidney o O. Henry (Greensboro, Carolina del Nord 1862-New York 1910) scrittore statunitense, di povere origini e di scarsa cultura, venne imprigionato per malversazione di fondi della banca in cui era impiegato e in prigione cominciò a scrivere dei racconti che, con grande successo, cominciò a pubblicare sul giornale «The New York World»;
Cabbages and Kings (1904, Cavoli e re)
The Four Millions (1906, I quattro milioni)
Heart of the West (1907, Cuore del West).

Praga, Marco (Milano 1862-Varese 1929) commediografo italiano;
[Figlio di Emilio (1839-1875).]
seguì gli studi di ragioneria e dovette adattarsi a un non congeniale lavoro d'ufficio prima di potersi affermare, poco meno che trentenne, come autore drammatico; spese molte energie nell'organizzazione della "Società italiana autori ed editori", di cui fu presidente; autore di circa 20 commedie; rifiutò A.P. Cechov e il teatro grottesco e fu quasi sempre ostile ai nuovi fermenti italiani ed europei;
Mater dolorosa (1889, dal romanzo di G. Rovetta)
Le vergini (1889)
La moglie ideale (1890, portata in trionfo da E. Duse)
Alleluja (1892)
La biondina (1893, romanzo)
Storie di palcoscenico (1895, racconti)
Il dubbio (1899)
L'ondina (1903)
1912-15, capocomico della compagnia stabile del Teatro Manzoni in Milano;
La porta chiusa (1913)
Il divorzio (1915)
1919, critico teatrale de «L'Illustrazione italiana»;
Anime a nudo. Lettere di donne e di fanciulle (1920)
Cronache teatrali (1920-29, in 11 voll.). 

Prévost, Marcel (Parigi 1862-vianne, Lot-et-Garonne 1941) scrittore francese
Les demi-vierges (1894, Le semivergini)
Les vierges fortes (1900, Le vergini forti)
Lettres à Françoise (1902-12, Lettere a Francesca)
Les anges gardiens (1913, Gli angeli custodi)
Fébronie (1933).

Rahir, Édouard (Épernay 1862 – Parigi nel 1924) libraio e bibliografo francese;
1878, entra nella libreria parigina della Société Morgand e Fatout, specializzata in libri francesi antichi, divenendo ben presto il principale impiegato della ditta;
[L'attività era stata fondata da Damascène Morgand († 1897) e Charles Fatout († 1882) nel 1875. Dopo la morte di Charles Fatout, la Société Morgand & Fatout viene sciolta, e Damascène Morgand continua sotto il suo nome da solo, fino al 1897.]
1897, entra in società con Damascène Morgand e, dopo la morte di questi lo stesso anno, diviene proprietario della libreria dove ha per clienti ed amici tutti i grandi bibliofili del suo tempo, il duca d'Aumale, Pierpont Morgan, Beraldi, Lebeuf de Mongermont, lord Carnarvon, Fairfax Murray, Adolphe Bordes, i baroni James e Ferdinand de Rothschild.
[I suoi cataloghi, specie quelli della serie del «Bulletin Morgand», sono modelli di precisa e sicura erudizione. La "Bibliothèque de l'amateur" (Parigi 1907 e 1924) è della massima utilità per i bibliofili. La sua biblioteca privata, venduta in varie aste dal 1926 al 1935, frutterà circa venti milioni.
Alla fine degli anni Trenta, ad aggiudicarsi i capolavori della "raccolta Rahir" sarà un altro importante bibliofilo, M. Jeanson (1885-1942) legato in particolare all'appassionante argomento della caccia.]


Salgari, Emilio (Verona 1862-Torino 1911, suicida) narratore italiano.

Salvadori, Giulio (Monte San Savino, Arezzo 1862-Roma 1928) poeta e critico letterario italiano, insegnante nei licei di Ascoli Piceno e di Albano fu poi chiamato alla cattedra di letteratura italiana all'Università Cattolica di Milano
Minime (1882)
1883, collabora alle riviste romane dell'editore A. Sommaruga: «La Domenica letteraria», «Fanfulla della domenica», «Cronaca bizantina»
1883-84, attraversa una crisi religiosa che dalle iniziali posizioni darwiniste lo porta ad abbracciare lo spiritualismo cattolico
Canzoniere civile (1889)
Ricordi dell'umile Italia (1918)
Liriche e saggi (1933, in 3 voll., postumo)
Lettere (1976, in 2 voll., postumo).

Schnitzler, Arthur (Vienna 1862-1931) prosatore e drammaturgo austriaco, figlio di un noto professore universitario di laringoiatria; cominciò a scrivere molto presto, venendo a contatto con gli scrittori del gruppo Jung-Wien (Giovane Vienna) che si riunivano nel caffè Griensteidl; animatore del gruppo era H. Bahr, ma di esso facevano parte anche S. Salzmann (o Felix Salten), H. von Hofmannsthal, A. Schnitzler, P. Altenberg, R. Beer-Hofmann; è fra i rappresentanti più significativi  e più validi della letteratura austriaca fin de siècle;
1885, dopo gli studi di medicina a Vienna si laurea, lavorando poi come medico ospedaliero; 
Reichtum (1889, Ricchezza)
Anatolio (1890)
Sterben (1892, Morire)
1893, assistente del padre al policlinico di Vienna, alla sua morte decide di dedicarsi all'attività letteraria;
Blumen (1894, Fiori)
Liebelei (1895, Amoretto; rappresentata al Burgtheater di Vienna gli procura successo e notorietà)
Die Frau des Weisen (1896, La moglie del saggio)
Reigen (1896-97, Girotondo, teatro)
Die Toten schweigen (1897, I morti tacciono)
Paracelsus (1898, teatro)
Der grüne Kakadu (1898, Il pappagallo verde, teatro)
Il velo di Beatrice (1900, teatro)
Frau Berta Garlan (1900, La signora Berta Garlan)
Leutnant Gustl (1901, Il sottotenente Gustl)
Der einsame Weg (1903, La strada solitaria, teatro)
Der Weg ins Freie (1905-08, La strada verso la libertà, romanzo)
Professor Bernhardi (1912, Il professore Bernhardi, teatro)
Frau Beate und ihr Sohn (1913, La signora Beate e suo figlio)
Casanovas Heimfahrt (1917, Il ritorno di Casanova)
Flucht in die Finsternis (1913-17, Fuga nelle tenebre, pubblicata solo nel 1931)
Traumnovelle (1921-25, Doppio sogno)
Fräulein Else (1923, La signorina Else)
Fuga nelle tenebre (1931).

Sittenfeld, Konrad o Konrad Alberti (Breslavia 1862-Berlino 1918) scrittore tedesco, fondatore a Berlino nel 1890 del « Deutsche Bühne » assieme a Bleibtreu
Der Kampf ums Dasein (1888-95, La lotta per l'esistenza).

Stein, Aurél (Budapest 1862-Kabul 1943) orientalista di origine ungherese.

Wharton, Edith Newbold Jones(New York 1862-Saint-Brice-Sous-Fôret, Val d'Oise 1937) scrittrice statunitense, proveniente da un'antica e facoltosa famiglia di New York, fu educata privatamente e si formò una solida cultura grazie alla ricchissima biblioteca paterna;
1885, sposa (matrimonio infelice) il banchiere bostoniano Edward Wharton, afflitto da gravi disturbi mentali;
1902, divorzia dal marito e si stabilisce definitivamente in Francia;
The Valley of Decision (1902, La valle della decisione, romanzo storico ambientato in Italia)
The House of Mirth (1905, La casa dell'allegria [gioia])
The Fruit of the Tree (1907, Il frutto dell'albero)
Ethan Frome (1911, racconto lungo, suo capolavoro)
Da cui il film omonimo del 1993, Ethan Frome - La storia di un amore proibito, di John Madden.
The Custom of the Country (1913, L'usanza del paese, da cui trarrà ispirazione S. Lewis)
Summer (1917, Estate)
The Age of Innocence (1920, L'età dell'innocenza, scritto quando dura ancora penosamente il vuoto lasciato dalla morte del grande amico H. James)
Da cui il film del 1993 di Martin Scorsese.
A Son at the Front (1923, Un figlio al fronte)
The writing of fiction (1925, L'arte narrativa, saggio)
The Children (1928, romanzo)
Da cui il film del 1990, Children - Ragazzi, di Tony Palmer, già filmato nel 1929 in The Marriage Playround.
A backward glance (1934, Uno sguardo all'indietro, autobiografia)
The Old Maid (La vecchia zitella, da cui il film del 1939, Il grande amore, di Edmund Goulding)
vedi I Patiti del Giallo.

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«segue da 1861»
1862
Inghilterra
Londra
esce il catalogo di un'altra asta di libri organizzata (1849-65) da
Guglielmo Libri.
[Dove figura un certo numero di false legature antiche: "Canevari", legature alle armi attribuite di Diana di Poitiers, di Maioli e Grolier.]
Un'altra asta di 713 lotti (solo manoscritti), ancora di Guglielmo Libri, vede come acquirente (133 lotti per 1215 £) sir Thomas Phillipps, la cui rivalità nei confronti del libraio Quaritch fa lievitare i prezzi.
[È in questa occasione che la Biblioteca Lindesiana costituice il nucleo del proprio fondo manoscritti.]
«segue 1863»

1862, L'amico di casa, Almanacco popolare, Anno Nono [Torino, Stamperia dell'Unione Tipografico-Editrice 1861]

R. Bemporad e f. S.A.

«segue da 1840»
1862, la casa editrice dei fratelli Felice e Alessandro Paggi passa al genero di Alessandro Paggi, Roberto Bemporad (Firenze 1835-1889) e poi a suo figlio Enrico (Firenze 1868-1944) con cui è in società;
«segue 1894

La scapigliatura
(traduz. di bohème)

1861, C. Arrighi, con il romanzo La scapigliatura e il 6 febbraio, dà vita a questo movimento letterario e artistico le cui propaggini arriveranno fino alla fine del secolo;
tratto comune dei letterati scapigliati è l'opposizione radicale alla mentalità e ai modelli di vita borghesi, accompagnata da una profonda istanza di rinnovamento nell'espressione artistica e al rifiuto delle tarde esperienze romantiche;
in questa prospettiva essi si richiamano a esperienze letterarie straniere più o meno prossime: il maledettismo francese (Ch. Baudelaire), l'umorismo inglese (Sterne, Dickens, Thackeray) e tedesco (Heine), il demoniaco e il fantastico di un Hoffmann;
tra i milanesi:
- G. Rovani
- E. Praga
- A. e C. Boito
- I.U. Tarchetti
- C. Dossi

tra i piemontesi:
- G. Faldella
- A.G. Cagna
- G. Camerana

i pittori:
- T. Cremona
- D. Ranzoni
- L. Conconi

ecc.
con il termine di "seconda scapigliatura" si designano invece quegli scrittori che, richiamandosi al primo gruppo scapigliato, pongono al centro della propria attività letteraria intenti di documentazione e di denuncia sociale: ne è principale esponente P. Valera.
[vedi G. Mariani, Storia della scapigliatura]

 

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