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Papa
Eugenio IV

(1431-47)

1441, dà in consegna a Firenze il territorio di San Sepolcro come pegno in attesa che il papato restituisca ai toscani i 25.000 fiorini d'oro che gli sono stati prestati da Cosimo de' Medici.
[Da questo fatto nasce la repubblica più piccola del mondo: Cospaia, un lembo di terra tra San Giustino e Sansepolcro]

Felice V
[Antipapa]
(1440-49)

Amedeo VIII di Savoia(Chambéry 1383-Ginevra 1451)

Concilio Ecumenico
di Basilea-Ferrara-Firenze-Roma
1431-45

1441, Firenze:
- in corso
«segue»

ANNO 1441





1441
REGNO di GERMANIA
e ducato d'Austria (Inferiore)
Friedrich III
Albero genealogico
(Innsbruck 1415 - Linz 1493)
figlio di Ernst I [il Ferreo], duca di Stiria, e di Zimburga di Masovia [Piasti];
[appartiene al ramo leopoldino degli Asburgo.]
1424-93, duca di Stiria, Carinzia, Carniola e Tirolo (Federico V);
[succeduto al padre]
1440-93, re di Germania e dei romani (Federico IV);
alla morte del cugino Alberto II riceve dai principi elettori sia la corona sia la tutela di Ladislao [Postumo] erede di tutti i territori posseduti dal ramo albertino degli Asburgo nonché delle corone di Boemia e d'Ungheria;



1452-93, imperatore del Sacro Romano Impero (Federico III);


Ladislaus [il Postumo]
Albero genealogico
(Komarom, Hungary 1440 - Praga 1457)
figlio di Alberto V d'Asburgo [l'Illustre] e di Elisabeth di Boemia;
1440-57, duca d’Austria;
[incoronato IV.1440]




1453-57, re d’Ungheria (László V);
1453-57, re di Boemia;



1441
-


1441
REGNO di POLONIA e REGNO di UNGHERIA
Ladislao III Jagellone II
Albero genealogico

(Cracovia 1424 - Varna 1444)
figlio di Ladislao II Jagellone;
1434-44, re di Polonia;
ancora sotto il tutore Z. Olesnicki, vescovo della capitale di Cracovia, duca di Siewierz e capo della nobiltà cattolica;
1440-44, re d'Ungheria (Ladislao V)


1441
-

1441
granducato di Lituania
Casimiro II
Albero genealogico

(Cracovia 1424 - Grodno 1492)
figlio di Ladislao II Jagellone;
1440-92, granduca di Lituania (Casimiro II);
eletto dalla nobiltà locale, con la sua nomina rende il paese indipendente di fatto dalla corona polacca;



1445-92, re di Polonia (Casimiro IV);


1441
-

1441
Albero genealogico

(Tangermünde 1413 - Neustadt sull'Aisch 1471)
figlio di Federico I e di Elisabetta di Baviera-Landshut;
1440-70, margravio ed elettore di Brandeburgo;
vero fondatore dello stato del Brandeburgo, divide il governo della marca con il fratello Federico [il Grosso] fino al 1463;

1441
Federico II [il Pacifico o il Placido o il Mansueto]
Albero genealogico

(† 1464)
figlio di Federico I e di Caterina di Brunswick-Wolfenbüttel;
1428-64, duca elettore di Sassonia;




1441
ducato di Baviera
Ludwig VII di Wittelsbach [il Barbuto]
Albero genealogico

(1365/1368-69 - Burghausen 1.5.1447)
figlio di Stefan III e di Taddea Visconti;
1413-43, duca di Baviera-Ingolstadt;
1416, conte di Mortain;


Heinrich XVI di Wittelsbach [il Ricco]
Albero genealogico

(1386 - Landshut 1450)
figlio di Friedrich II, duca di Baviera-Landshut, e di Maddalena Visconti;
1393-1450, duca di Baviera-Landshut;



Albrecht III di Wittelsbach [il Pio]
Albero genealogico

(Munich 1401 - Munich 1460)
figlio di Ernst I di Wittelsbach e di Elisabetta Visconti († 1432):
1438-60, duca di Baviera-Monaco;









1441
IMPERO BIZANTINO
Giovanni VIII Paleologo
Albero genealogico

(n. 1390 - m. 1448)
figlio di Manuele II;
1421-24, coimperatore;
1425-48, imperatore.
NEL 1440, tornato a Costantinopoli, trova nuove difficoltà nell'opposizione del clero all'unione tra le due chiese stabilita a Ferrara;


1441
Costantinopoli è assediata dai turchi.
-


1441
IMPERO di TREBISONDA
[impero trapesuntino]
Giovanni IV

(? - ?)
figlio di Alessio IV;
1429 (26 apr)- 1458, imperatore di Trebisonda - autokrátor dei romani;


Bailo veneziano
Vittore Duodo
(1440-41)
Niccolò Marcello
(1441-44)
[si insedia nel 1442]
-
?
[vice]
(1441-42)
1441
il governo genovese riceve una lagnanza da Filippo di Melode, abitante a Pera: lasua nave è stat trattenuta nel porto di trebisonda, forse per ordine dell'imperatore, menre le merci e i beni sono sati portati via con la forza.La richiesta del console di Caffa di restituire quanto è stato richiesto non vienen ascoltata e Melode si rivolge al suo doge Tomaso di Campofregoso il quale con una lettera cortese chiede all'imperatore di risarcire i danni al suddito genovese, in nome della tradizionale amicizia. Non ottenendo pagamentii immediati, il doge propone un dibattimento giudiziario della questione ad opera del podestà e dell'ufficio del commercio di Pera.
[Evidentemente non si tratta di una semplice espropriazione di merce, ma di una confisca a causa di infrazioni alla legge da parte dei genovesi.]


1441
IMPERO OTTOMANO
 

(1404 - 1451)
figlio di Mehmet I;
1421-44/1456-51, sultano;
1423-27, sottomissione dell'Anatolia;
nel 1439 annette la Serbia all'impero, inaugurando una nuova fase della politica ottomana, consistente nella trasformazione degli stati vassalli in province di un impero assoluto; il suo programma viene però ostacolato dagli ungheresi;



1441
assedio di Costantinopoli;
viene sconfitto dagli ungheresi, guidati da Giovanni Hunyadi;






1441
RUSSIA
Basilio II [il Cieco ]
Albero genealogico
(n. 1415 - m. 1462)
figlio di Basilio I;
1425-62, gran principe di Mosca;
nel 1439 rifiuta di sottoscrivere la riunione della chiesa ortodossa a quella romana approvata dal concilio di Firenze;

 
-
1441
-





1441
REGNO di FRANCIA
Carlo VII [il Vittorioso]
Albero genealogico
(Parigi 1403 - Mehun-sur-Yèvre 1462)
figlio di Carlo VI e di Elisabeth di Baviera-Ingolstadt;
1422-61, re di Francia;
[fino alle vittorie di Giovanna d'Arco il titolo non ha avuto per lui alcun significato]
nel 1429 viene incoronato a Reims;
nel 1435 si arriva alla riconciliazione con il duca di Borgogna Filippo III [il Buono];




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
-
Cancelliere-Guardasigilli
-
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1441
-




1441
ducato d’Angiò
Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1417, succeduto al padre, viene affidato allo zio materno Luigi, cardinale e duca di Bar; sposa in seguito Isabella figlia di Carlo II di Lorena;
1430-80, duca di Bar;
1430, eredita il ducato dallo zio cardinale Luigi;
1431-53, duca di Lorena;
1431, muore il suocero; pur dovendo diventare signore della regione, deve affrontare l'opposizione di Antonio di Vaudémont (appoggiato dal duca di Borgogna) che lo sconfigge e lo prende prigioniero a Bugnéville dove rimane in queste condizioni fino al 1432;
1434, l'imperatore Sigismondo suggella il suo diritto sulla Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
nel 1437, dopo essere stato prigioniero dal 1435 (già una prima volta nel 1431-32) del duca di Borgogna, ottiene la libertà (e il possesso della Lorena) solo grazie ad un enorme riscatto in danaro e in città;
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
1441
rimane in Italia meridionale cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;




1441
-

a

1441
ducato di Borgogna
Filippo III [il Buono]
Albero genealogico
(Digione 1396 - Bruges 1467)
figlio di Giovanni [Senza paura] e di Margherita di Baviera;
1419-67, duca di Borgogna e conte di Fiandra;
succeduto al padre, assassinato dagli armagnacchi;
nel 1428 acquista la contea di Namur;
nel 1430 eredita dal cugino Filippo di Saint-Pol il Brabante e il Limburgo;
nel 1433 ottiene definitivamente il possesso di Olanda, Zelanda, Hainaut;
1437-38, ribellione di Bruges;
1441
per via di negoziati ottiene il Lussemburgo;




 
-
1441
-



 
1441
ducato di Savoia
Ludovico
Albero genealogico
(Ginevra 1413 - Lione 1465)
figlio di Amedeo VIII [il Pacifico] e di Marie di Borgogna-Valois;
1431, alla morte del fratello maggiore Amedeo eredita il titolo di principe di Piemonte;
1434-65, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1434-65, duca di Savoia;
dopo l'abdicazione del padre;
1441
non riuscendo a continuare la politica paterna, si affida ad una accorta politica matrimoniale ma né il matrimonio del primogenito Amedeo con Iolanda, sorella del re francese Carlo VII, né il successivo matrimonio, contratto contro la volontà del re di Francia, della figlia Carlotta con il delfino (futuro Luigi XI) riusciranno ad arginare l'espansionismo francese;
cede al duca di Bourbon l'omaggio del paese di Dombe;


 
-
1441
-





1441
REGNO d'INGHILTERRA
Enrico VI
Albero genealogico

(Windsor 1421 - Londra 1471)
figlio unico di Enrico V e di Caterina di Valois;
1422-61, 1470-71, re d'Inghilterra;
ancora in fasce, poco dopo, alla morte del nonno Carlo VI, viene proclamato anche re di Francia;
sotto la reggenza degli zii Giovanni di Bedford (reggente in Francia) e Humphrey di Gloucester assiste impotente ai disastrosi risultati dell'ultima fase della guerra dei cent'anni;





1441
-


a

1441
REGNO di SCOZIA
Giacomo II
Albero genealogico

(Holyrood 1430 - Roxburgh 1460)
figlio di Giacomo I Stuart e di Joan Beaufort;
1437-60, re di Scozia;
divenuto re a soli 7 anni dopo l'assassinio del padre, si trova in mezzo alle lotte fra fazioni nobiliari dei Douglas-Livingstone e dei Crichton;




1441
-


a





1441
REGNO di PORTOGALLO
Alfonso V [l'Africano]
Albero genealogico
(Sintra, Lisbona 1432 - 1481)
figlio di Edoardo I e di Eleonora di Aragona;
1438-81, re di Portogallo;
1440-48, sotto la reggenza dello zio dom Pedro;



1441
-

1441
REGNO di ARAGONA
Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
succeduto al padre, tenta il grande disegno di riunificazione di Napoli alla Sicilia;
nel 1421, fattosi adottare dalla regina Giovanna II d'Angiò, si reca a Napoli con la sua corte;
nel 1423, in seguito a contrasti fra Catalogna e Aragona e lotte per la successione al trono di Castiglia, riporta la pace; si trattiene in patria fino al 1432;
nel 1433 ritorna definitivamente in Italia per conquistare prima e costruire poi il nuovo regno;
1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)
nel 1435, nel corso della battaglia navale di Ponza, viene fatto prigioniero da Filippo Maria Visconti; quando il destino della monarchia aragonese sembra ormai segnato, egli stipula con il duca di Milano una pace separata impegnandosi a pagare un forte riscatto, a rinunciare alle sue pretese sulla Corsica e sulla Toscana e a combattere Francesco Sforza;



1442-58. re di Sicilia;




1441
-




1441
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
JUAN II
Albero genealogico

(Toro 6 mar 1405 - Valladolid 20 lug 1454)
figlio di Enrico III [il Malaticcio] e di Catherine di Lancaster;
1406-1454, re di Castiglia e di Léon;
[sotto la reggenza dello zio e della madre.]


1441
-

1441
REGNO di NAVARRA
Giovanni II
Albero genealogico

(Medina del Campo 1397 - Barcellona 1479)
figlio di Ferdinando I e di Eleonora di Castiglia;
1415-16, viceré di Sicilia;
1425-79, re di Navarra;
succeduto alla morte di Carlo III [il Nobile], padre di sua moglie Bianca;
nel 1435 partecipa alla spedizione del fratello Alfonso V il Magnanimo per la conquista di Napoli ma viene catturato a Ponza e condotto a Milano dove riconquista la libertà grazie a Filippo Maria Visconti;
1441
alla morte della moglie Bianca nega al figlio Carlo, principe di Viana, il diritto di succedere alla madre sul trono di Navarra come previsto dal testamento della stessa sovrana;




1458-79, re d'Aragona;


1441
-
a




1441
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
Tomaso di Campofregoso
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di;
1415 4 lug - 23 nov 1421, doge di Genova;
1436 ? - 24 mar 1437, doge di Genova;
1437 24 mar - 18 dic 1442, doge di Genova;


1441
-


1441
ducato di Milano
Filippo Maria Visconti
Albero genealogico
(Milano 1392 - 1447)
figlio secondogenito di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti;
1402-47, conte di Pavia;
1412-47, duca di Milano;
Lotario Rusca rinuncia a Como, mentre Lodi viene tolta a Giovanni da Vignate;
nel 1417 si fa cedere Vercelli dal marchese di Monferrato;
nel 1418, sotto l'accusa di adulterio, fa decapitare la sua prima moglie Beatrice di Tenda;
sottrae Piacenza a Filippo Arcelli;
nel 1420 toglie Cremona a Cabrino Fondulo;
nel 1422 toglie Bergamo e Brescia a Pandolfo Malatesta; quando anche Genova si assoggetta ai Visconti, egli può rientrare da protagonista nel gioco politico dei grandi potentati italiani;
1426-27, lega antiviscontea;
nel 1428, con la prima pace di Ferrara, deve cedere a Venezia Brescia e Bergamo;
sposa la sua seconda moglie Maria di Savoia;
1431-33, lega antiviscontea;
con la seconda pace di Ferrara Filippo Maria Visconti deve cedere a Venezia Brescia e Bergamo;






 
1441
1437-41, lega antiviscontea; con la pace di Cremona deve cedere a Venezia anche Ravenna e accettare l'indipendenza di Genova e il dominio di Firenze sul casentino;


1441
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Francesco Foscari
Albero genealogico
(Venezia 19 giu 1373 – Venezia 1º nov 1457)
primogenito di Nicolò di Giovanni e di Caterina di Giovanni Michiel.
1423-57, doge di Venezia; [65°]


- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1441
Francesco Sforza si reca a Venezia dove poco dopo giunge il legato pontificio e gli ambasciatori dei principi della lega, mentre il senato nomina quattro senatori:
. Paolo Tron,
. Luigi Storlado,
. Tomà Michiel,
. Federico Contarini.

Novembre
20
, accordo di pace di Cavriana: poiché il duca di Milano desidera che la pace venga firmata in territorio neutrale, il congresso si riunisce in Cavriana, luogo già del duca di Mantova ed ora posseduto da Francesco Sforza.
Con uniforme consenso e riserva del papa, la pace viene siglata. In base alle sue clausole:
a) il duca di Milano concede in sposa a Francesco Sforza la figlia Bianca, assegnandole in dote la città di Cremona e il suo territorio;
b) ai veneziani rimangono i seguenti possessi:
- in Lombardia, le città di Brescia, Bergamo, Lonato e Peschiera;
- nella parte del Lago di Garda, Riva,Torbole e Penetra;
- in Romagna, Ravenna;
entro il termine di due anni saranno restituite:
- al pontefice: Bologna,
- al duca di Milano: le terre perdute nella Giera d'Adda,
- al marchese di Mantova: le terre perdute del mantovano;
- ai fiorentini: quanto è stato loro occupato da Astor di Faenza, ed egli deve ottenere la libertà;
i genovesi sono sciolti dalla dipendenza del duca di Milano.


 

1441
Repubblica di Firenze
Cosimo de' Medici [il Vecchio]
Albero genealogico

(Firenze, 27 set 1389 – Careggi, 1º ago 1464)
figlio di Giovanni di Bicci, fondatore del Banco Medici (1397), e di Riccarda [Nannina] de’ Bueri;
1416, sposa Contessina de’ Bardi († 1473), figlia di Alessandro de’ Bardi, conte di Vernio;
1429-64, signore de facto di Firenze;
1439, gonfaloniere di giustizia;



 

 
1441
-


1441
Ancona
Francesco Sforza
Albero genealogico
(San Miniato, Pisa 1401-Milano 1466)
figlio di Muzio Attendolo [Sforza] e della sua compagna Lucia di Torsciano;
1424-26, viceré della Calabria;
1430, condottiero al servizio di Filippo Maria Visconti, in lotta contro Venezia;
morta la sua prima moglie gli viene offerta in sposa da Filippo Maria Visconti la figlia e unica erede Bianca Maria;
1433-66, marchese di Ancona;
gonfaloniere della chiesa per l'Umbria, è ora al servizio del pontefice;
nel 1440, ancora gonfaloniere della chiesa per l'Umbria ma tornato l'anno precedente al servizio dei veneziani contro Milano, dopo la sconfitta del Piccinino ad Anghiari non vuole varcare l'Adda e penetrare in territoiro visconteo, prodigandosi viceversa perché si arrivi alla pace;
1441
con la pace di Cremona ha finalmente in sposa Bianca Maria Visconti;





1450-66, duca di Milano;






 
1441
-


1441
REGNO di NAPOLI e REGNO di SICILIA
Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)




1442-58. re di Sicilia;

– vedi sopra –




Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1430-80, duca di Bar;
1431-53, duca di Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;




– vedi sopra –




1441
-
a




'Ali-Sher Nava'i (herat, Afghanistan 1441-Asterabad, Iran 1501) poeta turco ciagataico, autore di oltre 3000 componimenti, raccolti in 4 canzonieri, d'ispirazione erotico-mistica, 5 poemi imitati dal persiano Nizami:
Lo stupore dei giusti
Farhad e Shirin
Lailà e Mag'nun
I sette viandanti
La muraglia di Alessandro
;
L'amico dei cuori (trattato in prosa ritmica)
Il giudizio delle due lingue (in cui istituisce un confronto tra il turco e il persiano deducendone la superiorità della propria lingua nazionale).

Boiardo, Matteo Maria (Scandiano 1441-Reggo Emilia 1494) poeta italiano, di nobile famiglia, figlio di Giovanni, conte di Scandiano, e di Lucia Strozzi sorella di Tito Vespasiano; Feltrino Boiardo, il nonno, uomo colto e amico di umanisti;
1451, rimane orfano di padre;
1460, morto il nonno e anche lo zio Giulio Ascanio, rimane solo ad amministrare il feudo ed i beni familiari; compie frequenti viaggi a Reggio, Modena e Ferrara, dove partecipa alla vita della corte;
Carmina de laudibus Estensium (1463) 
Pastoralia (1464, 10 egloghe, virgiliane per modi e contenuti)
1469-71, ama Antonia Caprara (l'ispiratrice di Amorum libri tres)
1471, compie un viaggio a Roma, come cortigiano al seguito degli Estensi;
1473, …e a Napoli;
1476, costretto dalle liti patrimoniali con i parenti, si trasferisce a Ferrara, dove da Ercole I d'Este riceve incarichi e onori; pochi anni dopo sposerà Taddea Gonzaga di Novellara;
Epigrammata (1476)
Vite degli eccellenti capitani di Cornelio Nepote (in volgare)
Ciropedia di Senofonte (in volgare, ma dal latino di P. Bracciolini)
Amorum libri tres (1469-76, canzoniere, 180 rime divise in tre libri, comprendenti ciascuno 50 sonetti e 10 componimenti diversi; ispirato dall'amore per Antonia Caprara, è il più importante risultato della lirica volgare quattrocentesca)
Orlando innamorato (1476; 1482, I libro, 29 canti; II libro, 31 canti; 1493, III libro, incompiuto alla stanza 26 del canto IX; da questo punto L. Ariosto riprenderà l'argomento per il suo Orlando furioso; vedi rifacimento di F. Berni e quello di L. Domenichi)
1480-83, gli viene affidato il governatorato di Modena (è capitano);
Pastorale (1482-83)
Timone (versione, dal latino dell'Aurispa, dell'omonimo dialogo di Luciano)
Altre traduzioni:
Chronicon imperatorum di Riccobaldo da Ferrara
L'Asino d'oro di Apuleio
Le Storie di Erodoto dal latino di L. Valla
1487, gli viene affidato il governatorato di Reggio Emilia, fino alla morte.

Trivulzio, Gian Giacomo (Milano 1441-Chartres 1518) condottiero italiano, di famiglia magnatizia milanese, partecipò alle imprese dei duchi Francesco I e Galeazzo Maria Sforza; membro del consiglio di reggenza di Gian Galeazzo Sforza, si oppose al Moro, ma in seguito entrò al suo servizio, 
1487, 1487 passa agli Aragona di Napoli; in occasione dell'invasione di Carlo VIII si schiera con la Francia;
1499, prende Milano per conto di Luigi XII, che lo nomina maresciallo di Francia e governatore del ducato; esperto generale, riporta per la Francia importanti vittorie (Agnadello 1509, Marignano 1515) ma la sua politica indipendente fa nascere alla corte francese dubbi sulla sua lealtà e muore in disgrazia.

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«segue da 1440»
Fatti tecnici
l'inchiostro grasso tipografico, nero e nitido, non sembra aver sostituito in xilografia il vecchio inchiostro a base di nero fumo, generalmente bruno e troppo fluido, se non dopo l'apparizione del libro a stampa. Sempre dopo, il torchio sostituisce nell'industria xilografica l'antico sistema del tampone che permetteva di stampare  il foglio su una facciata sola.
La xilografia è certamente un valido supporto alla diffusione della stampa.
«segue 1442»

"Certame coronario"

1441, 22 ottobre, in Santa Maria del Fiore a Firenze su iniziativa di L.B. Alberti si tiene il "Certame coronario", gara poetica in volgare sul tema dell'amicizia; 
segna il risorgere dell'uso letterario della lingua italiana dopo gli entusiasmi esclusivistici per il latino del primo umanesimo; 
vi prendono parte otto rimatori; alcuni sono di ispirazione popolare e di scarsa cultura come Anselmo di Giovacchino Calderoni; 
altri, invece, sono dotti umanisti come: 
- Ciriaco d'Ancona,
- Leonardo di Piero Dati e
- l'Alberti stesso; 
la giuria, composta di dieci segretari pontifici, non aggiudica il premio (una corona di lauro in argento), ma l'iniziativa ha ugualmente un notevole significato storico.

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