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Papa Pio VI
(1775-99)

1786, 25 ottobre, ispirata dal febronianesimo, la "puntazione di Ems" (Punktation o Accordo
tra i delegati dei principi-vescovi elettori di Treviri, Colonia, Magonza e Salisburgo, riassume in ventitré articoli le richieste di autonomia della chiesa tedesca nei confronti dell'autorità papale.

Sinodo di Pistoia
18-28 settembre

1786, rappresenta il culmine dell'attività riformatrice di Scipione de' Ricci e P. Tamburini;
preceduto da un'intensa attività nelle diocesi di Pistoia e Prato, esso rispecchia i contemporanei orientamenti del giansenismo europeo, con le sue venature febroniane, richeriste e giuseppiniste già evidenziate nei Cinquantasette punti ecclesiastici del granduca Pietro Leopoldo I dello stesso anno;
fortemente influenzato dalle tendenze parrochiste e inserito in un programma di "democrazia ecclesiastica" che mira a rivalutare il clero parrocchiale e la comunità dei fedeli di fronte alle accentuazioni gerarchiche della controriforma, il sinodo presenta i capisaldi di un rinnovamento dottrinale e disciplinare, quale riforma delle deliberazioni  tridentine, nei decreti della fede e della chiesa, della grazia, della predestinazione e dei fondamenti della morale, dei sacramenti, della preghiera, e costituisce il primo passo per una radicale trasformazione della chiesa toscana
delusa la speranza di un concilio nazionale toscano, scomparso Pietro Leopoldo I, le posizioni del sinodo vengono condannate dalla bolla Auctorem fidei (1794) di Pio VI.

Illuminatenorden (Illuminati di Baviera)

«segue da 1782»
1786, Karl IV Theodor, Elettore di Baviera, istigato dal clero cattolico, vieta le adunanze degli "illuminati", arresta e processa i loro dirigenti (fra cui due italiani: il marchese napoletano Costanzo di Costanzo (Paganica 1738 ca-Boemia 1800 ca) e il conte bolognese Alessandro Savioli) e rende pubbliche le dottrine estremiste da loro professate;
questo provvedimento allontana molti adepti dalla setta, che poco dopo cessa di esistere (qualche loggia si ricostituirà in Sassonia nel sec. XIX);
J.A. Weishaupt, sfuggito all'arresto, si rifugia presso il duca Ernesto di Gotha, anche lui iscritto all'ordine, e a Gotha muore.
[vedi: Marquis de Luchet, Essai sur la secte des illuminés, Paris, 1789]

 

ANNO 1786




1786
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1786
Gennaio
-


AUSTRIA - BOEMIA e UNGHERIA

Giuseppe II (Schönbrunn 1741 - Schönbrunn 1790)
primogenito di Francesco Stefano di Lorena (Francesco I) e di Maria Teresa d'Austria;
1764-90, re dei romani;
1765-90, imperatore del Sacro Romano Impero;
1780-90, re di Boemia e d'Ungheria;
il conte A.W. von Kaunitz-Rietberg, dal 1753 al servizio dell'Austria, continua a dirigerne la politica estera;
1786
-


Albero genealogico
 
POLONIA
Stanislao II Augusto (Voucyn, 17 gen 1732 – San Pietroburgo, 12 feb 1798)
figlio di Stanislaw Poniatowski e di ?;
1764-95, re di Polonia;
fatto eleggere, con l'appoggio prussiano e russo, dai Czartoryski;
1786
dopo la spartizione (1772), introduce una serie di riforme;


Albero genealogico
 
 

BAVIERA

Karl IV Theodor (Schloss Drogenbusch/Uccle 1724 - Munich 1799)
figlio del pfgf Johann Christian Joseph von Sulzbach e di Marie Anne Henriette de La Tour-d'Auvergne marchesa di Bergen-op-Zoom;
Kfst von der Pfalz (1742-99)
[Palatinato Renano (o Inferiore)]
1777-99, elettore di Baviera;
1786
-


Albero genealogico
PRUSSIA

Federico II [il Grande] (Berlino 1712 - Sans-Souci, Potsdam 1786)
figlio di Federico Guglielmo I e di Sofia Dorotea di Hannover;
1740-86, re di Prussia;
1786
Agosto
17
, muore.
- lascia un regno raddoppiato per territorio e quasi triplicato per popolazione (da 2.250.000 a 6.000.000 di abitanti) rispetto a quello che aveva ereditato dal padre;
- l'esercito prussiano raggiunge un effettivo di 200.000 uomini;
- 300.000 coloni tedeschi sono stati stanziati nella Prussia poco popolata e a predominante insediamento slavo;
- i domini della corona rappresentano circa un terzo dello stato ed è proprio in questi territori che egli è riuscito a migliorare le condizioni dei contadini mentre i grandi signori feudali (Junker) continuano ad opprimere i loro coloni.


Albero genealogico
Federico Guglielmo II(Berlino 1744-97)
figlio del principe Augusto Guglielmo (fratello di Federico II) e di Luisa di Brunswick-Wolfenbüttel;
1786-97, re di Prussia;
1786
-


Albero genealogico
 
SASSONIA

Federico Augusto III [il Giusto] (Dresda 1750-1827)
figlio del pr. elett. Federico Cristiano e di Antonietta di Baviera;
1763-1806, principe elettore di Sassonia;
1786
cerca di mantenersi neutrale nei conflitti tra Austria e Prussia;
1806-27, re di Sassonia (Federico Augusto I);


Albero genealogico
 
 




1786
IMPERO OTTOMANO

Abdul Hamid I

Albero genealogico

(1725-1789)
figlio di Ahmed III e di Rabia Semi, nonché fratello di Mustafà III;
1774-89, XXVII sultano;
1786
-

1786
-






1786
RUSSIA
Caterina II [la Grande]
Albero genealogico

(Stettino 1729 - Pietroburgo 1796)
(Sofia Federica Amalia) figlia del principe Cristiano Augusto di Anhalt-Zerbst, generale prussiano, e della principessa Giovanna Elisabetta di Holstein-Gottorp;
1762-96, imperatrice di Russia;
-


Ministro degli Esteri
-

1786
-
«segue da 1785»
COSACCHI
1783-87, è costituita l'armata dei "cosacchi del Dnepr" del mar Nero.
«segue 1787»

1785-1791, lo sceicco Mansur conduce la guerra di resistenza alla colonizzazione del Caucaso iniziata da Caterina II.







1786
REGNO di FRANCIA
Louis XVI

figlio del delfino Luigi e di Maria Giuseppina di Sassonia;
1770, sposa Maria Antonietta d'Austria;
1774-92, re di Francia;


Principal ministre d'État
Ch. Gravier
conte di Vergennes
(1781 21 nov - 13 feb 1787)
Cancelliere
R.-N. de Maupeou
(1768 16 set - 1° lug 1790)
Guardasigilli
A.-Th. Hue de Miromesnil
(1774 24 ago - 8 apr 1787)
Sovrintendente
delle Finanze
Ch.-A. de Calonne
(1783 3 nov - 9 apr 1787)
Segretario di stato
agli Affari Esteri
Ch. Gravier
conte di Vergennes
(1774 21 lug - 13 feb 1787)
 

1786
1783-87, Ch.-A. de Calonne, attua la stessa politica di espedienti usata da J. Necker;

Maggio
31
, "Affaire du Collier de la Reine" (1774-86) «segue da 1785»: arriva la sentenza che ha un forte impatto nell'opinione pubblica:
. card. L.-R.-É. de Rohan-Guéménée: viene assolto;
. J. de Saint-Rémy de Valois, contessa de la Motte: viene condannata ad essere flagellata, marchiata e rinchiusa nella prigione delle prostitute e manicomio, la Salpêtrière;
. conte Nicholas de la Motte († 6 nov 1831), suo marito: viene condannato a vita alla galera in contumacia, perché presente, indisturbato, a Londra, dove si è recato per vendere quanto resta della collana di gioielli;
[Morirà in miseria e nella più squallida situazione morale. Fino all’ultimo momento (45 anni dopo i fatti) tenterà di scrivere l’ennesima memoria sull’ "affaire", piena di nefandezze inventate sui rapporti tra Maria Antonietta e la contessa di Polignac.]
. Marc Antoine Rétaux de Villette: viene punito con l’esilio perpetuo e la confisca di tutti i beni;
[Morirà povero e dimenticato da tutti nel 1797.]
. Nicole Leguay D'Oliva (1761? - 24 giugno 1789): viene assolta.
[Ha avuto un figlio, quando era ancora rinchiusa nella Bastiglia, da uno dei suoi ex amanti che, in seguito alla maternità, la sposa e la maltratterà per anni. Abbandonata dal marito si rifugerà in un convento dove la sua salute precaria si aggraverà ulteriormente e morirà a soli 28 anni.]

[La maggior parte degli storici giungeranno alla conclusione che:
- Maria Antonietta sia stata relativamente innocente,
- il cardinale di Rohan sia stato un povero ingenuo,
- i coniugi de la Motte abbiano agito in modo ingannevole, ognuno per i propri scopi.
E questa è anche l'opinione del Parlamento in merito, anche se esso non si pronuncia sulla regina.
Molta gente continuerà a pensare che la regina abbia usato la contessa per soddisfare il suo odio verso il cardinale di Rohan.
La delusione che Maria Antonietta manifesta per l'assoluzione dell'uomo e il fatto che egli, dopo aver perso le sue cariche, venga esiliato nell'abbazia di la Chaise-Dieu contribuiranno a rafforzare questa idea.
La contessa de la Motte riuscirà inoltre a scappare dalla Salpêtrière, e questo creerà il sospetto che la Corte l'abbia aiutata; l'assoluzione del cardinale di Rohan spinge molti a credere che la regina sia in torto.
Tutto ciò contribuisce molto ad accrescere l'impopolarità di Maria Antonietta.
La contessa de la Motte si rifugerà a Londra, dove pubblicherà le sue Mémoires, nelle quali accuserà la Regina.
Lo scandalo della collana di diamanti ha un ruolo importante negli anni che precedono la rivoluzione, perché contribuisce a screditare la monarchia francese. Maria Antonietta è una figura impopolare, e i pettegolezzi salaci sul suo conto la rendono più che un peso alla figura del marito. Non riesce mai a scrollarsi di dosso l'immagine di una donna che è stata capace di perpetrare una frode multimilionaria per i suoi scopi politici. Il fatto che circolino voci sulla sua vita sessuale e su tali beghe riguardanti gioielli non la avvicina certo al popolo. Inoltre lo scandalo spinge Luigi XVI ad avvicinarsi alla moglie, il che non lo aiuterà a risolvere i successivi dilemmi politici.]
[Fonti: Rielaborazione, per esigenze del sito, da:
- Wikipedia;
- www.nuovomonitorenapoletano.it; ecc.
- vedi ulteriori particolari nella pagina J. de Saint-Rémy de Valois.]
[Fine/Inizio]

Giugno
estate, il Tesoro ha più di 100 milioni di deficit, 250 milioni di debiti arretrati e quasi 255 milioni di anticipazioni, cioè quasi la metà delle entrate di un anno "spese in anticipazioni";
urge una soluzione per evitare la bancarotta imminente;

Dicembre
29
, Ch.-A. de Calonne convoca l'Assemblea dei Notabili;
[È sua intenzione riunire delle persone qualificate e di diverse condizioni per porre rimedio urgentemente al deficit di bilancio e al rifiuto del Parlamento di registrare nuovi editti per colmare il deficit.
il marchese di La Fayette, il marchese di Condorcet e Ch. Mercier Dupaty sono già a conoscenza del rapporto segreto pervenuto al re sullo stato delle finanze nell'agosto dello stesso anno, ma la convocazione è una sorpresa per tutti.]

 

 
1786
FRANCIA
Louis Philippe II Joseph d'Orléans [Philippe Égalité]
Albero genealogico

(1747-Parigi 1793, ghigliottinato)
figlio di Louis Philippe I, duca d’Orléans, e di Louise Henriette de Conti;
1769, sposa Louise Marie Adélaïde de Bourbon-Penthièvre (1753-1821). [div. 1792/3]
duca d’Orléans (1785-93)





Luigi Filippo d'Orléans
Albero genealogico

(Parigi 1773-Claremont, Londra 1850)
primogenito di Luigi Filippo Giuseppe duca di Orléans e di Luisa Maria Adelaide di Borbone Penthièvre;
1785-93, duca di Chartres;
educato da Mme de Genlis, accetta al pari del padre la rivoluzione francese anche dopo la caduta della monarchia e combatte a Valmy e a Jemappes;


1793-1830, duca di Orléans;
1807-30, duca di Montpensier;
1830-48, re dei francesi;


Louis-Stanislas-Xavier
Albero genealogico

(Versailles 1755-Parigi 1824)
fratello minore di Louis XVI;
1755-1795, conte di Provenza;


1814-24, re di Francia (Louis XVIII);

 
Carlo Filippo
Albero genealogico

(Versailles 1757-Gorizia 1836)
fratello minore di Louis XVIe di Louis XVIII;
1757-1824, conte d'Artois;
1773, sposa Maria Teresa di Savoia, altra figlia del re di Sardegna Vittorio Amedeo III;


1824-30, re di Francia (Carlo X);


1786
Repubblica delle Sette Province Unite dei Paesi Bassi
Willelm V [il Batavo]
(The Hague 1748 - Braunschweig 1806)
figlio di Willelm IV d'Orange-Nassau e della p.ssa reale Anne di Gran Bretagna, Irlanda e Hannover, etc.;
principe di Nassau-Dietz
principe d’Orange
1751-95, statholder dei Paesi Bassi;
(22.10.1751-18.1.1795)

Olanda

 

Zelanda

 

Uthrecht

 

Frisia
 
Gheldria

 

Groninga

 

Overijssel

 

1786
-





1786
Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio III
Albero genealogico

(Londra 1738 - Windsor 1820)
figlio di Federico Luigi principe di Galles e di Augusta di Sassonia-Gotha;
1751-60, duca di Brunswick-Lüneburg (Giorgio);
1760-1820, elettore di Hannover;
1760-1815, re di Gran Bretagna e Irlanda;
dal 1761 è sposato con Sofia Carlotta di Mecklenburg-Strelitz;
dal 1765 soffre di una grave malattia mentale;

1814-20, re di Hannover;


 
Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
W. Pitt [il Giovane] Tory
(1783 19 dic - 14 mar 1801)
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Segretari di Stato
-
Affari Esteri e Commonwealth
-
 
Affari Interni    
Giustizia    

1786
-

 


 


 
SCOZIA [dal 1° maggio 1707 è unita a Inghilterra e Galles]
-
-
-
-

1786
-


 
IRLANDA
-
-
-
-

1786
dal 1729 al parlamento di Dublino è stata riconosciuta dall'Inghilterra l'indipendenza legislativa;
dal 1783 al parlamento di Dublino è stata di nuovo riconosciuta l'indipendenza legislativa; [?]

 

 

Nord America Britannico
Governatore generale
Frederick Haldimand
(1778- 1786)
Guy Carleton
barone Dorchester
(1786- 1796)
-
-

1786

Halifax, viene fondata la Charitable Irish Society.

 

 


[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

 

 




QUÉBEC
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.]
Governatore della provincia
Henry Hope
(1785 - 1786)
Guy Carleton
barone Dorchester
(1786 - 1790)

1786
-



 

 

TERRANOVA
Governatore della provincia
John Elliott
(1786 - 1788)

1786
-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
Governatore della provincia
-

1786
-

 

NEW BRUNSWICK
Governatore della provincia
-

1786
-

 

NOVA SCOTIA
[Dal 1763 comprende la Island of St. John e l'isola di Capo Bretone.]
Governatore della provincia
-

1786
-

 

ISOLA DI CAPO BRETONE
Governatore della provincia
-

1786
-

 

a

 

STATI UNITI d'AMERICA
[Unione di 13 Stati – dal 1783.]
CONGRESSO
-
-
-

1786
Gennaio
-

John Jay, al quale il Congresso ha affidato la carica di ministro degli Affari esteri, inizia una trattatvai con la Spagna per cui, in cambio di un limitato accesso ai mercati spagnoli, gli Stati Uniti rinunciano per 25 anni al diritto di servirsi del Mississippi.
Com'era da prevedersi, l'accordo non viene ratificato: cinque stati del sud votano contro, rendendo così impossibile raggiungere i nove voti favorevoli necessari all'approvazione.
Ma i coloni del West sono furibondi con John Jay, che s'è dimostrato disposto a sacrificare i loro interessi a vantaggio di quelli dei commercianti dell'est, e cominciano a parlare di costituire una repubblica occidentale indipendente sotto la protezione degli spagnoli. Alcuni di essi, come il gen. James Wilkinson, intavolano negoziati segreti con la Spagna e accettano finanziamenti spagnoli.

La debolezza dell'unione è tuttavia evidente soprattutto in campo finanziario.
Nel periodo 1781-86 soltanto un sesto del denaro richiesto viene fatto pervenire al Congresso: il che non basta a coprire neppure gli interessi del debito pubblico, per non parlare del debito principale, né a coprire le spese ordinarie del governo.
Il fallimento viene evitato soprattutto grazie all'abilità di Robert Morris, il sovrintendente alle Finanze, che ottiene nuovi crediti dall'Olanda.

Settembre
i rappresentanti di cinque stati, riuniti ad Annapolis (MARYLAND) per discutere problemi commerciali, propongno per l'anno seguente una convnezione di tutti gli stati da tenersi a Philadelphia, "per studiare quegli ulteriori provvedimenti necessari a rendere la costituzione del governo federale adeguata alle esigenze dell'Unione".
Il Congresso, sulle prime, non è entusiasta dell'iniziativa, ma dopo la ribellione di Daniel Shays invita gli stati a mandare delegati alla convenzione "per il solo ed esplicito proposito di riesaminare gli Articoli della confederazione ".

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




[15] NEW HAMPSHIRE
Governatore
-
-

1786
-

 





[14] MASSACHUSETTS
Governatore
-
-

1786
In estate, la parte occidentale dello stato ribolle di malcontento.
Quando la legislatura di stato si aggiorna senza aver dato ascolto alle richieste degli agricoltori che vogliono valuta cartacea e leggi che prolunghino la scadenza delle ipoteche non pagate, succedono disordini: folle tumultuanti corrono qua e là impedendo ai tribunali di discutere le cause per debiti.
In autunno, gli scontenti hanno trovato il loro capo in Daniel Shays, un agricoltore andato in fallimento che era stato capitano nella guerra d'indipendenza.
Daniel Shays
guida una banda armata di 1200 uomini verso l'arsenale federale di Springfield.
[Entro il febbraio successivo gli insorti saranno dispersi dalla milizia locale. La ribellione di Daniel Shays, comunque, oltre a indurre il parlamento dello stato a fare concessioni ai debitori, allarma i conservatori di tutto il paese evocando lo spettro della rivoluzione sociale.
Insieme ai fatti del RHODE ISLAND, la ribellione di Daniel Shays dà una spinta decisiva al movimento già in corso per consolidare i poteri del governo centrale.]


[13] RHODE ISLAND
Governatore
-
-

1786
-


[12] CONNECTICUT
Governatore
-
-

1786
-

[11] NEW YORK
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-
-

1786
-

 

[10] NEW JERSEY
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-
-

1786
-

 

[09] PENNSYLVANIA
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-
-

1786
-

 

[08] DELAWARE
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-
-

1786
-

 

[07] MARYLAND
Governatore
-
-

1786
-






[06] VIRGINIA
Governatore
-
-

1786
-

 





[05] NORTH CAROLINA
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1786
-

[04] SUD CAROLINA
Governatore
-
-

1786
-

[03] GEORGIA
Governatore
-
-

1786
-

a



1786
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano VII
Albero genealogico
(1749 - 1808)
figlio di Federico V e di Luisa d'Inghilterra;
1766-1808, re di Danimarca e di Norvegia;
sotto la reggenza del figlio Federico;


Federico VI
Albero genealogico
(Copenaghen 1768 - 1839)
figlio di Cristiano VII e di Caterina Matilde d'Inghilterra;
1784, appena ammesso al Consiglio di stato, estromette il padre demente dal potere proclamandosi reggente;
1784-1808, reggente al trono di Danimarca e Norvegia;
per impulso suo e del primo ministro A.P. Bernstorff, viene dato sviluppo al commercio e all'industria ed hanno notevole diffusione le idee illuministiche;



1808-39, re di Danimarca;
1808-14, re di Norvegia;


Primo ministro e ministro degli Esteri
A.P. Bernstorff
(1784 - ?)
1786
-
NORVEGIA
1786
-
ISLANDA
1786
-


1786
REGNO di SVEZIA
Gustavo III
Albero genealogico
(Stoccolma 1746 - 1792)
figlio di Adolfo Federico e di Luisa Ulrica sorella di Federico il Grande;
1771-92, re di Svezia;

1786
-




1786
REGNO di PORTOGALLO
Maria I di Braganza
Albero genealogico

(Lisbona 1734-Rio de Janeiro 1816)
figlia di Giuseppe I e di Maria Vittoria;
1777-1816, regina di Portogallo;


Pietro III
Albero genealogico

(Lisbona 1717-1786)
figlio di Giovanni V di Braganza [il Magnanimo] e di Marianna d'Austria;
1760, sposa Maria, figlia di suo fratello Giuseppe I;
1777-86, re (consorte) di Portogallo;
1786
dopo non aver mai esercitato alcun potere, muore.


1786
-


a

1786
REGNO di SPAGNA
Carlos III

(Madrid 1716 - 1788)
quintogenito di Filippo V re di Spagna e di Elisabetta Farnese;
1732-34, duca di Parma e Piacenza (Carlo);
1735-59, re di Napoli e di Sicilia (Carlo VII);
[vedi sotto]
1759-88, re di Spagna;
1786
-


1786
-

a




1786
SAVOIA - REGNO DI SARDEGNA
Vittorio Amedeo III
Albero genealogico

(Torino 1726 - Moncalieri 1796)
figlio di Carlo Emanuele III di Savoia e di Polissena Cristina d'Assia-Rheinfelds;
?-1773, duca d'Aosta;
1730-73, principe di Piemonte;
1773-96
- conte di Aosta, Maurienne, Nizza e Asti;
- marchese di Saluzzo, Monferrato, Finale e Oneglia;
- duca di Savoia re di Cipro e Gerusalemme [titolare];
- re di Sardegna e duca di Savoia;


1786
-



1786
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Gian Carlo Pallavicino
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1785 6 giu - 6 giu 1787, doge di Genova;


1786
-


1786
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Paolo Renier

(Venezia 21 nov 1710 - Venezia 13 feb 1789)
quintogenito di Andrea di Daniele e di Elisabetta Morosini (ramo di San Tomà); ha nove fratelli;
1779-89, doge di Venezia; [119°]



- nunzio pontificio: ? (?-?);
- ambasciatore a Roma: Alvise Tiepolo (1770 -?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
- ambasciatore di Francia: ? (?-?)
1786
-


1786
ducato di Modena
Ercole III d'Este
Albero genealogico
(Modena 1727 - Treviso 1803)
figlio di Francesco III e di Carlotta Aglae di Orléans;
1741, sposa Maria Teresa Cybo-Malaspina, erede del ducato di Massa e Carrara che assicura così al piccolo ducato estense uno sbocco sul mare;
1780-96, duca di Modena;




1786
-

1787
Ducato di Parma e Piacenza
Ferdinando di Borbone
Albero genealogico

(Parma 1751 - Badia di Fontevivo, Parma 1802)
figlio di Filippo di Borbone e di Luisa Elisabetta di Francia;
suo precettore fu il filosofo Condillac ma nulla rimarrà di illuministico nel suo spirito mediocre e bigotto;
1762, dicembre, muore di vaiolo la sua promessa sposa Marie Johanna di Absburgo (1750-1762);
1765-1802, duca di Parma e Piacenza;
1767, 15 ottobre, a 16 anni muore di vaiolo anche la sua seconda promessa sposa Marie Josephe di Absburgo;
dal 1769 è sposato con la duchessa Maria Amalia (1746-1804) figlia di Maria Teresa d'Absburgo;
1787
-



Primo ministro
-
1787

 


1786
Granducato di Toscana
Pietro Leopoldo I
Albero genealogico
(Vienna 1747-1792)
terzogenito di Francesco Stefano di Lorena (Francesco I) e di Maria Teresa d'Austria;
viene educato a Vienna da C.A. Martini e F. Thurn;
1765-90, granduca di Toscana;
1790-92, imperatore del Sacro Romano Impero
e re di Boemia e d'Ungheria;


 
1786
promulga il nuovo codice penale, direttamente ispirato ai Dei delitti e delle pene di C. Beccaria, che abolisce:
- la pena di morte e la tortura,
- il delitto di lesa maestà,
- la confisca dei beni del reo;
1786, dopo aver appoggiato il vescovo di Pistoia Scipione de' Ricci per una riforma della chiesa toscana in senso giansenista, le tesi ricciane vengono proposte nel sinodo diocesano;

 

1786
REPUBBLICA DI S. MARINO
[Repubblica del Titano]
Il più antico Stato indipendente d'Europa
Capitani reggenti
? (?-?)
? (?-?)
1786
«segue da 1740»
il card. Luigi Valenti Gonzaga, legato pontificio per la Romagna, pone l'assedio alla repubblica ma, fortunatamente, Pio VI disapprova l'intervento ed essa si salva;

«segue 1815»


1786
REGNO di NAPOLI e SICILIA
Ferdinando IV
Albero genealogico
(Napoli 1751 - 1825)
figlio di Carlo III re di Spagna e di Maria Amalia di Sassonia;
1759-99, 1799-1806, 1815-16, re di Napoli;
1759-1816, re di Sicilia (Ferdinando III);
dal 1768 è sposato con la duchessa Marie Karoline di Absburgo (1752-1814);



1816-25, re delle Due Sicilie (Ferdinando I di Borbone);

NAPOLI
Primo ministro
marchese
D. Caracciolo
(1786 gen - 1789)
[dal 1775 Maria Carolina d'Absburgo è entrata nel consiglio di stato.]
Ministro degli Esteri
J.F.E. Acton
(1776 - ?)
Ministro della Marina
J.F.E. Acton
(1779 - ?)
Ministro della Guerra
J.F.E. Acton
(? - ?)
1786
Gennaio
18
, il marchese D. Caracciolo viene richiamato a Napoli dove succede al primo ministro marchese della Sambuca;
Giugno
stringe un nuovo trattato di navigazione con la Sardegna e con la repubblica di Genova.



SICILIA
Viceré
Francesco d'Aquino ,
principe di Caramanico
(1786 gen - 1795)
1786
tra le sue opere è degna di nota la messa al bando del Sant'Uffizio applaudendo al popolo palermitano che, impedito a distruggere il palazzo dell'Inquisizione, riduce in frantumi la statua di marmo di san Domenico, brucia gli archivi e, divelte le porte delle carceri, libera gli infelici che vi stavano rinchiusi; agli smemorati viene ben ricordato l'auto-da-fé del 1724;
arriva come nuovo viceré Francesco d'Aquino, principe di Caramanico (dopo essere stato ambasciatore a Londra e a Parigi grazie al suo rivale di J.F.E. Acton che è riuscito finora a ternerlo lontano da Napoli), il quale riesce ad ottenere dal parlamento [e così anche nel 1790] l'approvazione al progetto di catasto e la modificazione della Deputazione del regno, decretando che la sua composizione deve rappresentare proporzionalmente la forza politica ed economica dei tre bracci (feudale, ecclesiastico e demaniale), diminuendo in tal modo la preponderanza assoluta del braccio baronale, che prima ricopriva tutti e dodici i posti.


 

a




Amici, Giovanni Battista (Modena 1786-Firenze 1863) fisico e astronomo italiano, costruttore in particolare di telescopi e microscopi.

Arago, François Jean Dominique (Estagel, 26 febbraio 1786 – Parigi, 2 ottobre 1853) matematico, fisico, astronomo e politico francese;
Rapporto sulla dagherrotipia (1839, primo bilancio sulle conoscenze fotografiche).

Bellotti, Felice (Milano 1786-1858) letterato italiano, amico di V. Monti (che si servì dei suoi consigli per la versione dell'Iliade); assunse una posizione intermedia nella polemica tra classicisti e romantici;
tradusse in endecasillabi sciolti (prime traduzioni complete in italiano) i tragici greci:
Sofocle
(1813 e 1844)
Eschilo (1821)
Euripide (1829 e 1851)
nonché:
Odissea di Omero
Argonautiche di Apollonio Rodio (in versi sciolti)
I Lusiadi di Camões (in ottave);
La figlia di Jefte (1834, tragedia d'argomento biblico).

Binet, Ph. M. (1786-1856) matematico.
[Teorema di Binet.]

– Börne, Ludwig (Francoforte 1786-Parigi 1837) scrittore e giornalista tedesco, appartenente al movimento della "Junges Deutschland" (Giovane Germania); 
1818, fonda la rivista  «Die Wage» (dal 1836 «Balance»)
Briefe aus Paris (1832-34, Lettere da Parigi, dove si fa portavoce del liberalismo francese).

Borsieri, Pietro (Milano 1786-Belgirate, Novara 1852) letterato e patriota italiano, allievo di U. Foscolo;
Avventure letterarie di un giorno (1816, un autentico manifesto romantico e, per la precisione, il secondo in ordine di tempo)
1818, è tra i fondatori del «Conciliatore»;
1822, in quanto complice di F. Confalonieri, viene processato;
1824, è condannato a 14 anni di carcere allo Spielberg;
1836, dopo dodici anni di carcere, la pena gli viene commutata nell'esilio ed è così deportato in America, dove vive poveramente a New York, a Princeton e a Filadelfia, insegnando italiano;
1838, rientra in Europa;
1840, rientrato in Italia, grazie ad un'amnistia, prende parte alle cinque giornate di Milano, ma, dopo la battaglia di Custoza, deve riparare in Piemonte dove conduce un'esistenza misera fino alla morte.

– Chevreul, Michel-Eugène (Angers 31 agosto 1786 – Parigi 9 aprile 1889) chimico fisico francese;
[Figlio di un medico e fisiologo. Nel suo certificato di nascita compaiono le firme di numerosi parenti, quali il padre, nonno e un pro-zio, tutti chirurghi.
Dopo aver condotto per molti anni studi sugli acidi grassi e sulle loro applicazioni nell'arte e nella scienza, sarà riconosciuto come l'inventore delle margarine e considerato anche uno dei pionieri della gerontologia.
Il suo nome sarà inciso sulla Torre Eiffel.]

17enne, si reca a Parigi;
1805, entra nel laboratorio chimico di L.-N. Vauquelin, diventando poco dopo suo assistente al "Museo nazionale di storia naturale" di Francia;
1830, succede a L.-N. Vauquelin nella cattedra di "Chimica organica" al museo suddetto;
1839, pubblica i suoi studi sulla colorazione tessile e sulla luce e il colore (disegnando il famoso cerchio cromatico che avrebbe preso in seguito il suo nome):
De la loi du contrasté simultané des couleurs et de l'assortiment des objets coloriés, considéré d'après cette loi dans ses rapports avec la peinture (Paris 1839)
[In questi studi viene esposto il principio del "contrasto simultaneo", ovvero l'aumento di luminosità dovuto all'accostamento di due colori complementari.
Egli ha notato che ogni colore steso su un foglio bianco presenta ai lati un'aura del suo colore complementare, così se si accostano due colori complementari l'aura di uno rafforza quella dell'altro aumentandone la luminosità.
I suoi studi saranno ripresi verso il 1885 dal pittore francese Georges Seurat (Parigi, 2 dic 1859 – Gravelines, 29 mar 1891), pioniere del "Puntinismo" (corredato delle sue ricerche sul punto e la sovrapposizione del colore).
L'opera avrà un'influenza capitale sui pittori neo-impressionisti e non soltanto su di ess.i]

comincia i propri studi sugli "effetti dell'invecchiamento del corpo umano poco prima della propria morte";
1889, 9 aprile, muore a Parigi alla ragguardevole età di quasi 103 anni.

Cottolengo, Giuseppe Benedetto (Bra 1786-Chieri 1842) ecclesiastico italiano, santo;
1811, sacerdote;
1818, canonico della chiesa del Corpus Domini di Torino;
1832, apre un ricovero per ammalati privi di assistenza nella zona di Valdocco (Piccola casa della divina provvidenza) ponendola sotto gli auspici di san Vincenzo de' Paoli; fonda diverse congregazioni, maschili e femminili tra cui, in collaborazione con Maria Nasi Pullini, quella delle suore vincenzine.

Crockett, David o Davy (presso Limestone, Tennessee 1786-Alamo, Texas 1836) pioniere e politico statunitense, entrato nella leggenda dopo la morte eroica incontrata nella difesa di Forte Alamo (San Antonio, Texas) assediato dai messicani
1821-25, membro dell'assemblea legislativa del Tennessee
1827-31, deputato whig al congresso
1833-35, deputato whig al congresso.

De Launay, Claudio Gabriele (Duingt, Savoia 1786-Torino 1850) militare e politico piemontese;
1815, dopo aver militato nell'esercito austriaco, dopo la restaurazione milita in quello sardo;
1843-48, viceré di Sardegna;
1848, ottobre, comandante militare di Genova;
1849, marzo-maggio, incaricato della presidenza del consiglio da Vittorio Emanuele II dopo la sconfitta di Novara, deve lasciare il posto a M. d'Azeglio di idee più liberali.

Desbordes - Valmore, Marceline (Douai 1786-Parigi 1859) scrittrice francese, moglie e compagna (1817-23) dell'attore tragico Valmore, infelicemente innamorata di Olivier, lo scrittore H. de Latouche (editore delle poesie di A. Chénier), cessò l'attività letteraria nel 1843; inclusa tra i "Poeti maledetti" da P. Verlaine, fu al centro di un preciso interesse critico da parte di Ch.-A. de Sainte-Beuve che gli dedicò numerosi studi;
Elégies et Romances (1818, Elegie e Romanze)
Les veillées des Antilles (1829, Veglie delle Antille, novelle)
Pleurs (1833, Lacrime)
L'atelier d'un peintre (1833, romanzo autobiografico)
Pauvres fleurs (1839, Poveri fiori)
Bouquets et prières (1843, Mazzi di fiori e preghiere).

Despans-Cubières, Amédée Louis (Parigi, 4 marzo 1786 – Parigi, 6 agosto 1853) militare e politico francese.

Fáy, András (Kohány 1786-Pest 1864) scrittore ungherese
Favole e aforismi (1820)
Casa Bélteky (1832, primo romanzo sociale della letteratura ungherese).

Gabler, Georg Andreas (1786-1853) filosofo, sostenitore della più intrinseca concordanza tra hegelismo e cristianesimo.

Gesenius, Wilhelm (Nordhausen 1786-Halle 1842) semitista tedesco
Grammatica ebraica (1813, 1909 28° ediz.)
Storia della lingua e della scrittura ebraica (1815)
Thesaurus philologicus criticus linguae hebraicae et chaldaeae Veteris Testamenti (1829-42)
Scripturae linguaeque Phoeniciae monumenta quae supersunt (1837).

Haynau, Julius Jacob von (Monaco di Baviera 1786-Kassel 1853) militare austriaco, figlio naturale di Guglielmo I, elettore d'Assia, dopo aver preso parte alle campagne contro la Francia napoleonica nell'esercito austriaco, prestò servizio nel Lombardo-Veneto sotto il maresciallo J. Radetzky raggiungendo il grado di generale;
1848, si distingue a Custoza;
1849, 23 marzo-1° aprile, reprime l'insurrezione delle dieci giornate di Brescia meritando il soprannome di "iena di Brescia"; agosto, comanda l'esercito che batte gli insorti ungheresi a Temesvár, ottenendo poi la carica di governatore dell'Ungheria, che reggerà con metodi dittatoriali fino al 1850.

Hobhouse, John Cam (1786-1869) scrittore inglese;
[Figlio di un eminente politico inglese.]
amico di G. Byron, all'arrivo di Louis XVIII si trova a Parigi;
1815, al ritorno di Napoleone I dall'isola d'Elba pubblica un libro di cui si parla nel Memoriale.

Huchet, Charles-Angélique – conte di La Bedoyere (1786-1815) militare francese;
[Discendente da un'antica famiglia bretone e marito di Georgine de La Bedoyere.]
aiutante di campo di J. Lannes e in seguito di Eugenio di Beauharnais è un elemento prezioso a Borodino e, durante il passaggio delle truppe francesi attraverso la Germania ostile, aiuta efficacemente quest'ultimo;
tornato in Francia, cede alle suppliche di sua moglie, realista fervente, entrando al servizio di Louis XVIII;
1815, al ritorno di Napoleone I dall'isola d'Elba si mette di nuovo a disposizione dell'imperatore, che lo crea generale e pari di Francia, e lo segue a Waterloo;
durante il dibattiuto sulla questione dell'abdicazione di Napoleone I, egli, con un celebre discorso, sostiene alla Camera dei Pari la causa dell'imperatore;
dopo la resa di Parigi va a vivere a Riom;
arrestato, nonostante l'intervento di Alessandro I viene condannato a morte.

Ibrahim Pascià (Cavalla 1786 o 1789-Il Cairo 1848) pascià d'Egitto; 
1816-19, dopo essersi messo in luce nel conflitto contro i wahhabiti, ha una parte di rilievo nella guerra contro i greci ribellatisi contro il dominio ottomano;
1823, è comandante dell'esercito e della flotta egiziani in Morea;
1827, ottobre, sconfitto a Navarino dalle flotte congiunte d'Inghilterra, Francia e Russia intervenute a fianco dei greci, è richiamato in patria;
1832-33, durante la prima guerra turco-egiziana ottiene ancora dal padre il comando dell'esercito egiziano e con le sue vittorie riesce a strappare la Siria all'impero ottomano;
1839-40, con la ripresa della seconda guerra turco-egiziana è costretto ad abbandonarla, nonostante i successi militari, per l'intervento delle potenze europee; richiamato in Egitto, si occupa dell'ammodernamento dell'amministrazione e dello sviluppo dell'economia;
1848, governa al posto del padre, il pascià Mehmet Ali uscito di senno, ma muore pochi mesi dopo aver ricevuto l'investitura ufficiale del sultano.

Kerner, Justinus Andreas Christian (Ludwigsburg 1786-Weinsberg, Württemberg 1862) scrittore tedesco, medico, considerato il caposcuola dei cosiddetti "poeti svevi"
Reiseschatten (1811, Silhouettes di viaggio)
Die Seherin von Prevorst (1829, Veggente di Prevorst; la famosa Friederike Hauffe).

Manno, Giuseppe (Alghero, Sassari 17 marzo 1786 – Torino, 25 gennaio 1868) magistrato, politico e storico italiano.

Napier, sir Charles (1786 - ) militare inglese;
[Il maggiore dei figli del capitano della marina reale Charles Napier di Murchiston-Hall.]
1799-1805, entrato nella marina come volontario di prima classe, serve a bordo del Martin, del Renown e del Greyhound;
1805, novembre, è nominato luogotenente;
1807, marzo comandante in capo del brick di Polstack;
1808, agosto, passa sul Recruit, brick di diciotto cannoni, col quale mette in fuga la corvetta francese la Diligente armata di 22 pezzi; rimane gravemente ferito;
1809, inviato nella Martinica, contribuisce alla sua sottomissione dopo aver catturato il vascello francese Hautpoul di 74 cannoni e piantato lo stendardo inglese sul forte Odoardo;
1813, comanda la Furieuse quando prende possesso dell'isola di Ponza; i suoi servigi prestati nella spedizione contro Alessandria sotto il capitano Mordon, lo portano al comando dell'Eurialo e in seguito della Galatea;
1815-29, non presta servizio attivo;
1833, guerra del Portogallo, succede all'ammiraglio Sertorius nel comando della flotta di Don Pedro, riportando una vittoria sulla flotta di Don Miguel che gli vale il titolo di Conte del Capo S. Vincenzo;
1839, prende il comando del Powerfull, 84 cannoni, e diviene secondo comandante dell'ammiraglio sir Robert Stopford nelle forze impiegate nelle coste della Siria;
1840, 10 settembre, sbarca a Dijournie e assalta Sidon facendo quasi tremila prigionieri; 9 ottobre, rompe l'armata egiziana di Ibrahim Pascià contribuendo non poco alla sottomissione di Beirut come pure dell'armata di Soliman Pascià; prende parte all'attacco di San Giovanni d'Acri; sbarcato ad Alessandria conclude una convenzione con Mehemet Ali; il parlamento inglese gli invia la croce dell'ordine del Bagno; la Russia gli invia la croce di S. Giorgio e la Prussia lo nomina cavaliere di seconda classe dell'aquila rossa;
1841, novembre, ritornato dall'Oriente è nominato aiutante di campo navale della regina; viene eletto rappresentante del parlamento di uno dei più importanti e popolosi distretti di Londra: la parrocchia di Marylebone;
1846, contrammiraglio;
1853, vice ammiraglio;
1854-56, guerra di Crimea.

Orlov, Aleksej Fëdorovic (Mosca 1786-Pietroburgo 1861) politico russo;
[Nipote di Grigorij Grigor'evic (1734-1783) il favorito di Caterina II.]
1805, partecipa alle campagne contro Napoleone 
1825, ha una parte di primo piano nella repressione del moto decabrista;
1829, divenuto intimo collaboratore di Nicola I, partecipa alle trattative di pace di Adrianopoli
1833, partecipa alla firma del trattato di Unkiar-Skelessi
1844, dirige la terza sezione della cancelleria imperiale (controllando così la polizia)
1853-56, tenta inutilmente di ottenere l'intervento dell'Austria a fianco della Russia nella guerra di Crimea
1856, rappresenta il suo Paese al congresso di Parigi dove, per evitare che venga sollevata la questione polacca, deve promettere a Napoleone III delle riforme in Polonia; è nominato presidente del consiglio di stato
1861, è contrario all'emancipazione dei servi.

Piontkowski, Carlo Federico (1786-1849?) militare di origine polacca;
1814, dopo aver asserito di aver preso parte a molte battaglie servendo nell'esercito del re di Sassonia, va all'isola d'Elba dove, ammesso al seguito di N. Bonaparte, lo accompagna poi a Parigi ricevendo per ricompensa il grado di luogotenente;
1815, quando l'ex imperatore va a Sant'Elena sembra che egli vi sia mandato dal governo inglese come spia, ma in seguito è richiamato in Europa, anche per desiderio dello stesso illustre prigioniero.

Potter, Louis de (Bruges 1786-1859) politico belga, di nobile famiglia; 
1811-23, vive a lungo in Italia per i suoi studi in gioventù di storia della chiesa;
Considerazione sulla storia dei principali concili (1816)
Lo spirito dei principali concili (1816)
Lo spirito della chiesa o considerazioni sulla storia dei concili e dei papi (1821)
Vita di Scipione de' Ricci, vescovo di Pistoia e di Prato (1825)
1823, tornato nei Paesi Bassi, appoggia la causa di Guglielmo I, apprezzandone la politica anticlericale;
Lettera di Demofilo (1828)
1828, si mette a favorire, in funzione antiolandese, l'alleanza tra i liberali e i cattolici belgi subendo per questo una condanna e poi l'esilio;
1830, settembre, allo scoppio della rivoluzione belga ritorna trionfalmente a Bruxelles ed entra a far parte del governo provvisorio; 4 ottobre, è proclamata l'indipendenza del Belgio; 10 novembre, deluso della struttura data al nuovo stato (una costituzione monarchica a sistema elettorale censitario al posto dell'auspicata repubblica federativa, poggiante su profonde riforme sociali) si ritira in volontario esilio a Parigi;
1839, dopo essere rientrato in Belgio ed essersi occupato di politica tenta ancora di appoggiare un ritorno all'unione tra Belgio e Olanda.

Seguin, Marc (Annonay, Ardèche 1786-1875) ingegnere francese, formatosi sotto la guida dello zio J.M. Montgolfier
1821, introduce ad Annonay la fabbricazione del panno e dei feltri usati nell'industria della carta; si dedica poi allo studio dei ponti sospesi con cavi metallici che già cominciano ad essere realizzati negli Stati Uniti e in Gran Bretagna;
1825 a Tournon, sul Rodano, viene inaugurato un ponte di questo genere su progetto della società Seguin; nel tentativo di migliorare il modello americano di battello a vapore, si occupa della realizzazione di una caldaia a tubi, poi applicata alle locomotive da G. Stephenson
1824-33, sostituendo l'uso della ghisa con quello del ferro, ha un ruolo importante nella costruzione della ferrovia francese Lione-Saint-Etienne.

Vianney, Giovanni Battista Maria o santo curato d'Ars (Dardilly, Lione 1786-Ars-sur-Formans, Ain 1859) ecclesiastico francese, santo, devoto alla Santissima Trinità e al culto dell'eucarestia;
1818, viene inviato come parroco ad Ars, dove riesce a vincere l'ostilità della popolazione e i penitenti vengono da lui anche da lontano;
Discorsi (postumi).
Nel 1959, in occasione del centenario della sua morte, Giovanni XXIII emana l'enciclica Sacerdotii nostri primordia, per riproporre l'attualità dell'azione pastorale del curato.

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«segue da 1785»
1786
Germania
Lipsia, in una relazione "ufficiosa" sulla fiera del libro si afferma che per le opere non narrative seicento copie sono considerate il massimo vendibile.
Francia
Carta: Léorier Delisle de Langlée, pubblica le opere del marchese di Vilette su carta di altea.
Inghilterra
viene fondato l' "Her Majesty's Stationery Office" al puro scopo di arginare lo spreco di denaro pubblico determinato dal fatto che ciascun ministero acquistava per porprio conto carta, inchiostri ceralacca e simili.
[Diventerà l'editore dello stato (tipo Poligrafico dello stato in Italia); 
«segue 1787»

 

«segue da 1771»
1786, viene liquidato ed il suo debito iscritto nel Monte di Santa Teresa.
Fine

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