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Il Viandante - Militari - Juana Bormann

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Juana BORMANN o Johana BORMAN

(Birkenfelde, 10 settembre 1893 – carcere di Hameln, Bassa Sassonia 13 dicembre 1945)

guardia di numerosi campi di concentramento nazisti;

1914

1914 luglio - novembre 1918I Guerra Mondiale

1920
marzo, Berlino, (Kapp-Putsch): tentativo di un colpo di stato di estrema destra da parte di Wolfgang Kapp;
1° aprile, A. Hitler controlla il DAP (Deutsche Arbeiter Partei) e lo ribattezza NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei – Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori);

1923
9 novembre
, Monaco, fallito putsch di A. Hitler;

1931
H. Himmler e R.W. Darré creano lo SS RuSHA (Rasse-und Siedlungshauptamt (Ufficio delle SS per la Razza e il Reinsediamento);

1933
30 gennaio, A. Hitler è nominato cancelliere dal presidente del Reich P.L. von Hindenburg;
27 febbraio, incendio del Reichstag;
[I nazisti accusano immediatamente il partito comunista di aver preparato e commesso il crimine. L'incendio è l'inizio della rivoluzione… nasce una nuova era nella storia della Germania.]

1934
H. Himmler intanto mira a controllare direttamente tutte le forze di polizia del Paese. Mentre durante la Repubblica di Weimar ogni Lander aveva una sua polizia politica, i due amici ora centralizzano queste polizie creando la GESTAPA (Direzione della Polizia segreta di Stato).
[L'organizzazione ricalca il meccanismo burocratico utilizzato dalla già esistente polizia segreta prussiana.]

20 aprile, H. Göring, spinto da H. Himmler e dal ministro dell'Interno W. Frick, pone il primo al comando della GESTAPA che a sua volta controlla le SS (Schutzstaffel);
H. Himmler mette la GESTAPA sotto il comando di R. Heydrich che la ribattezza Gestapo (Geheime Staatspolizei - Polizia segreta dello Stato);
[Il compito della Gestapo è quello di investigare e combattere «tutte le tendenze pericolose per lo stato». Ha autorità di investigare sui casi di tradimento, spionaggio e sabotaggio, oltre ai casi di attacchi criminali al partito nazista e allo stato. Il potere della Gestapo più spesso abusato è lo Schutzhaft (custodia protettiva), di fatto il potere di imprigionare chiunque senza procedimento giudiziario, tipicamente nei campi di concentramento. Le persone imprigionate devono addirittura firmare il loro Schutzhaftbefehl (documento che dichiara che la persona viene imprigionata). Normalmente la firma viene estorta con la tortura.
Per il momento (e prima del 1939) il comando della Gestapo è sottoposto all'autorità degli ufficiali della Sicherheitspolizei und SD.
Gli ufficiali locali della Gestapo sono conosciuti come Gestapostellen e Gestapoleitstellen; questi ufficiali rispondono direttamente ai comandanti locali, conosciuti come Inspektor der Sicherheitspolizei und SD i quali, a loro volta, rispondono ai propri comandanti del Referat N della Gestapo e ai locali comandanti in capo delle SS e della polizia. ]

30 giugno, "notte dei lunghi coltelli";

2 agosto, il presidente del Reich P.L. von Hindenburg muore a Neudeck (futura Podzameck);

1935
15 settembre, vengono promulgate le Nürnberger Gesetze (Leggi di Norimberga);
[Insieme di tre leggi promulgate dal Reichstag dal NSDAP, convocato a Norimberga in occasione del 7º Raduno.
Tutte e tre le leggi sono pubblicate il giorno successivo sul Reichsgesetzblatt Parte I Nr. 100 con la postilla "am Reichsparteitag der Freiheit" (in occasione del raduno della libertà);
Le leggi comprendono:
- la "legge per la protezione del sangue e dell'onore tedesco" (RGBl. I S. 1146);
- la "legge sulla cittadinanza del Reich" (RGBl. I S. 1146);
- la "legge sulla bandiera del Reich": viene promulgata anch'essa alla stessa data e nella definizione delle "leggi di Norimberga", anche se orientamenti dell'epoca tendono a non comprenderla.
Tutte e tre le leggi saranno annullate il 20 settembre 1945 dalla Legge n. 1 della "Commissione alleata di controllo".]

1936

1937
5 novembre, Berchtesgaden, nel corso di una riunione A. Hitler comunica che la Germania deve conquistarsi il Lebensraum [spazio vitale] in Europa orientale facendo uso della forza militare;
[Sono presenti anche W. von Fritsch, E. Raeder, W. von Blomberg e il ministro degli esteri K. von Neurath.]

1938
gennaio, scoppia lo "scandalo Blomberg-Fritsch";
marzo, A. Hitler procede all'annessione al Reich dell'Austria; "Anschluss"

maggio, in un discorso tenuto a Jüteborg, A. Hitler dice chiaro e netto davanti ai generali che la Germania "incorporerà la Cecoslovacchia;

29 settembre, viene firmato il patto di Monaco;

9-10 novembre, Kristallnacht "notte dei cristalli", progrom antisemita;
[Si dice che questa improvvisa violenza contro le proprietà degli ebrei sia stata causata dall'assassinio di E.E. vom Rath, terzo segretario presso l'Ambasciata tedesca a Parigi (ferito gravemente il giorno 7 novembre e morto due giorni dopo).]

Come riferirà lei durante il processo:

… 45enne, si arruola come Aufseherin (guardia, sorvegliante) nelle SS Ausiliarie "per guadagnare più denaro" e presta servizio presso il campo di concentramento di Lichtenburg, Sassonia, sotto il comando della Oberaufseherin (guardia superiore) Jane Bernigau con altre 49 donne delle SS;

 

1939
il comando della Gestapo passa ora (1939-41) direttamente sotto il comando del RSHA (Reichsicherheitshauptamt - Direzione generale per la Sicurezza del Reich) all'interno del quale viene denominata, a livello burocratico, Amt IV;

Dipartimento A (nemici)
(A1) Comunisti (-)
(A2) Controsabotaggio (-)
(A3) Reazionari e Liberali (-)
(A4) Omicidi (-)

Dipartimento B (sette e Chiese)
(B1) Cattolici (-)
(B2) Protestanti (-)
(B3) Massoni (-)
(B4) Ebrei (-), comandato da Adolf Eichmann e responsabile delle deportazioni dall'Europa occupata verso i campi di sterminio nel contesto della soluzione finale della questione ebraica - eufemismo utilizzato dai nazisti per indicare la Shoah del popolo ebraico.

Dipartimento C (amministrazione e affari di partito)
È l'ufficio centrale di amministrazione dell'intera struttura della Gestapo, responsabile delle schede di tutto il personale;
(C1), ?
(C2), ?
(C3), ?
(C4), ?

Dipartimento D (lavoratori stranieri)
(D1) Boemia e Moravia, Jugoslavia e Grecia (-)
(D2) Governatorato Generale in Polonia (-)
(D3) Stranieri nemici emigranti (-)
(D4) Territori occupati settentrionali e occidentali (-)
(D5) Territori occupati orientali (-)

Dipartimento E (contro-spionaggio)
(E1) Nel Reich (-)
(E1) Formazione politica (-)
(E1) Ad ovest (-)
(E1) In Scandinavia (-)
(E1) Ad est (-)
(E1) Nel sud (-)

Dipartimento F (polizia di frontiera e di confine)
(F1) Polizia di frontiera (-)
(F2) Passaporti (-)
(F3) Carte d'identità (-)
(F4) Polizia degli stranieri (-)
(F5) Ufficio centrale di identificazione (-)

Le guardie di frontiera della Germania rispondono direttamente alla Gestapo, con l'obiettivo di contrastare l'emigrazione e l'immigrazione da e per il Reich. Dopo l'inizio della seconda guerra mondiale, gli ufficiali della polizia di confine vengono posti sotto l'autorità militare.

 

23 agosto, Mosca, viene firmato il "patto Hitler-Stalin" [o "patto Molotov-Ribbentrop"]
[Patto di non aggressione di durata decennale stipulato fra la Germania nazista e l'Unione Sovietica, e firmato rispettivamente dal ministro degli Esteri sovietico Vjaceslav Molotov e dal ministro degli Esteri tedesco Joachim von Ribbentrop.]

1939 settembre - aprile 1945II Guerra Mondiale

1° settembre, A. Hitler attacca la Polonia;

lo stesso anno viene incaricata di sorvegliare un gruppo di lavoro al campo femminile di Ravensbrück, nei pressi di Berlino;

1940

10 maggio - 25 giugno, campagna di Francia

 

1941
viene creato l'ufficio centrale di comando della Gestapo;

1º marzo, H. Himmler effettua il primo sopralluogo ad Auschwitz (in seguito Auschwitz I) complimentandosi con Rudolf Höß per il lavoro finora svolto ma esponendo nel contempo nuovi e grandiosi progetti per Auschwitz;
[Il campo dovrà essere ampliato fino a poter accogliere 30.000 prigionieri e nel contempo si dovrà creare un nuovo campo nell'area del villaggio di Birkenau (che diverrà Auschwitz II) della capienza di 100.000 internati.
Inoltre sarà necessario fornire 10.000 detenuti per la costruzione di un grande impianto per la produzione di gomma sintetica (Buna) di proprietà della IG Farben in località Dwory.]

6 aprile, inizia l'invasione della Grecia e della Jugoslavia;
13 aprile, Belgrado viene occupata dalle truppe tedesche;
27 aprile, Atene viene occupata dalle truppe tedesche;
28 aprile, l'operazione balcanica si conclude con l'evacuazione delle forze britanniche;

invasione dell'Unione Sovietica

22 giugno, inizia la campagna di Russia "Operazione Barbarossa";

29 luglio, Rudolf Höß viene convocato a Berlino da H. Himmler per partecipare ad un incontro (strettamente confidenziale) nel quale vengono definiti i particolari per l'ampliamento di Auschwitz e la creazione del nuovo campo di Auschwitz II - Birkenau nel contesto della prevista soluzione finale ordinata da A. Hitler;

agosto, dopo l'incontro con H. Himmler, Rudolf Höß ha un incontro con A. Eichmann, architetto delle deportazioni del genocidio, per discutere la "Soluzione finale della questione ebraica";
[L'incontro puntualizza alcune questioni tecniche: si decide l'impiego di un gas, non ancora ben precisato per le previste uccisioni visto che la morte mediante fucilazione sarebbe un compito troppo pesante (e poco efficiente) per le SS destinate all'incarico. Nel contempo vengono esaminati il sito, nei pressi di Birkenau, sul quale sarebbero sorte le camere a gas ed i forni crematori.
L'incontro si conclude con l'impegno da parte di A. Eichmann di riferire a lui circa l'esistenza di qualche gas di facile produzione e che non richieda installazioni particolari, e di cui gliene parlerà in proposito.]

Viene intanto costruito per i prigionieri un Arbeitslager (campo di lavoro) della IG-Farben a Monowitz – a circa 10 chilometri da Auschwitz – che contiene anche un Arbeitsausbildungslager (campo di educazione del lavoro) per i prigionieri non ebrei considerati non all'altezza degli standard di lavoro tedeschi.
[IG-Farben ha fatto costruire il campo di concentramento di Auschwitz III Monowitz a proprie spese.]

Per tutta la seconda metà dell'anno proseguono intanto alacremente, sotto la sua supervisione, lavori di costruzione di Auschwitz II - Birkenau;
[Questo, tuttavia, diverrà operativo, come centro di sterminio, solo nella primavera 1942.]

1942
20 gennaio, Conferenza di Wannsee (sobborgo berlinese);
[Vengono formalizzati i dettagli della " Soluzione finale della questione ebraica ", politiche che culmineranno nella Shoah.];

15 febbraio, giunge ad Auschwitz I il primo convoglio di deportati ebrei provenienti dall'Alta Slesia che vengono immediatamente uccisi con il "Zyklon B" e i cui corpi vengono poi cremati;
Le informazioni ricevute sui metodi con i quali i tedeschi in Polonia realizzano il massacro degli ebrei includono resoconti di convogli carichi di adulti e bambini destinati a Oswiencim vicino a Cracovia».
(«New York Times», 25 novembre 1942, p.10]

Arthur Liebehenschel entra a far parte del WVHA (SS-Wirtschafts- und Verwaltungshauptamt - Ufficio centrale economico ed amministrativo delle SS);
[Questo nuovo ufficio, comandato da Oswald Pohl, che ingloba il precedente Ispettorato dei campi di concentramento divenuto Amtsgruppe D (dipartimento D) del WVHA, è sorto per ottimizzare la gestione delle finanze delle SS e lo sfruttamento della manodopera internata nei campi.]

1942-10 novembre 1943
, Arthur Liebehenschel viene assegnato, in qualità di comandante, all'ufficio D1/Zentralamt (Ufficio di amministrazione centrale) e vice di Richard Glücks (comandante dell'interno Amtsgruppe D);

marzo, fa parte della squadra di donne designata per la sorveglianza ad Auschwitz, in Polonia;
[Seppur di bassa statura, si distingue per la sua crudeltà. Le vittime la chiamano "Wiesel" e "la donna con i cani".]

viene quindi ulteriormente spostata a Budy, un "sottocampo" vicino dove continua i suoi abusi contro i prigionieri;

[Delle 55.000 guardie che prestano servizio nei campi di concentramento nazisti, circa 3.700 sono donne. Nel 1942, le prime guardie donna giungono ad Auschwitz e Majdanek da Ravensbrück. L'anno successivo il regime nazista comincerà ad escludere le guardie donne a causa della scarsa attenzione nella sorveglianza.]

1943

8 settembre, l'Italia firma l'armistizio;

autunno, Oswald Pohl, decide che Auschwitz abbia raggiunto dimensioni tali da richiedere una suddivisione e la nomina di più comandanti.
Vengono così creati i campi di:
- Auschwitz I (Stammlager - ossia il campo originario) al comando di Arthur Liebehenschel,
- Auschwitz II (noto anche come Birkenau), al comando di Friedrich Hartjenstein,
- Auschwitz III (ossia il campo di Monowitz, sede dell'impianto Buna-Werke di proprietà della IG-Farben, più i sub-campi esterni) al comando di Heinrich Schwarz.
[Nonostante la creazione di tre unità di comando indipendenti, l'amministrazione di Auschwitz rimane unica e concentrata presso il lager principale comandato da Arthur Liebehenschel che, di fatto, rappresenta l'autorità di comando più elevata dell'intero complesso ricoprendo la carica di Standortältester (comandante anziano del presidio).]

11 novembre, Arthur Liebehenschel viene nominato comandante di Auschwitz in sostituzione di Rudolf Höß andato a ricoprire il posto del primo al WVHA;

1944
1° maggio, ufficialmente Rudolf Höß viene nominato solo ora nell'incarico di comandante del D1/Zentralamt, infatti in questo periodo viene attuata la deportazione degli Ebrei ungheresi.
[Unica comunità ebraica ancora parzialmente risparmiata tra quelle sottoposte direttamente ed indirettamente al dominio nazionalsocialista. Ciò è possibile anche grazie alla complicità del governo ungherese che dopo l'occupazione tedesca, ha iniziato ad emanare leggi antisemite e sono molti i filonazisti che sono andati al potere.]

8 maggio, Rudolf Höß ritorna ad Auschwitz, per sovrintendere alla "Ungarn-Aktion" – denominata poi in suo onore "Aktion Höß";

In questo periodo il complesso di sterminio di Auschwitz II - Birkenau raggiunge il suo massimo potenziale distruttivo con la morte di circa 400.000 vittime in circa tre mesi di «operazioni».
In qualità di Standortältester (comandante anziano del presidio), egli supervisiona con la solita efficienza l' "Ungarn-Aktion" estromettendo il comandante nominale di Birkenau Josef Kramer;
[Nel corso del processo intentatogli nel dopoguerra, Josef Kramer si giustificherà dicendo che lui gli ha ordinato di non occuparsi delle operazioni di sterminio degli ebrei ungheresi.]

I convogli vengono dirottati direttamente nel campo di concentramento di Auschwitz, l'unico centro di sterminio ancora a disposizione nei territori occupati, comodo per l'arrivo dei vagoni ferroviari e nascosto agli occhi del mondo. Dopo una sommaria selezione i prigionieri ungheresi ritenuti sani e forti – chiamati Depot-Häftlinge - detenuti in deposito – vengono alloggiati temporaneamente nel settore BII di Birkenau senza essere segnati nei registri del lager.

6 giugno, D-Day, inizio dell'invasione finale ad ovest;
20 luglio, Rastenburg, fallisce il colpo di stato tentato contro A. Hitler;

quando cominciano le sconfitte per la Germania nazista, ella viene trasferita al campo ausiliario di Hindenburg (vicino a Zabrze) in Polonia;

1945
gennaio, torna nel campo di concentramento di Ravensbrück;
[Ravensbrück si trova nei pressi della località di Fürstenberg, nella parte settentrionale della provincia del Brandeburgo, a circa 90 chilometri a nord di Berlino.]

marzo, viene trasferita al campo di concentramento di Bergen-Belsen, vicino Celle, dove presta servizio sotto Josef Kramer, Irma Grese ed Elisabeth Mühlau Volkenrath (tutti avevano già prestato servizio con lei a Birkenau);

15 aprile, le truppe Britanniche fanno irruzione nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, trovando oltre 10.000 cadaveri e 60.000 superstiti.
I liberatori costringono tutto il personale delle SS a trasportare i corpi.

più tardi viene incarcerata ed interrogata dai militari;

30 aprile, A. Hitler si toglie la vita insieme alla sua amante Eva Braun (ufficialmente sposata il giorno precedente);

17 settembre-17 novembre, 1° PROCESSO DI BELSEN [Lüneburg, Bassa Sassonia]:

La corte ascolta i testimoni riguardo agli omicidi da lei commessi ad Auschwitz e a Bergen-Belsen e secondo numerose testimonianze:
«a volte slegava il suo grande e feroce pastore tedesco e lo scagliava contro i prigionieri indifesi.»

17 novembre, considerata colpevole di tutti i capi d'accusa, viene condannata all'impiccagione;

13 dicembre, viene giustiziata, da Albert Pierrepoint, nella prigione di Hamelin, Bassa Sassonia.
[Il suo boia, Albert Pierrepoint, scriverà più tardi: «Attraversò il corridoio con un'espressione vecchia e tirata [...] Stava tremando mentre era posizionata sulla scala. In tedesco mi disse: 'Anch'io ho i miei sentimenti'.»]

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Ventitreesimo giorno - venerdì 12 ottobre 1945

PROVA DEL CONVENUTO JUANA BORMANN

JUANA BORMANN, giurato, esaminato dal maggiore MUNRO - Sono un tedesco, single, nato il 10 settembre 1893, a Birkenfelde, nella Prussia orientale. Mi sono unito alle SS come impiegato civile il 1 ° marzo 1938, perché potevo guadagnare più soldi e all'inizio ho lavorato in cucina. Sono arrivato ad Auschwitz da Ravensbrück il 15 maggio 1943 e sono andato a Birkenau. Quando sono arrivato, ho lavorato per tre settimane sul Kommando che è andato fuori dal campo, chiamato Kommando Babetz, e poi ha assunto le funzioni all'interno del campo di Birkenau fino alla fine di dicembre 1943. Successivamente sono andato in un distaccamento appartenente a Birkenau chiamato Budy, a circa un'ora di viaggio dal campo.

È stato detto che mentre eri a Birkenau hai preso parte attiva alle selezioni delle camere a gas. È vero? - No, non sono mai stato presente a queste selezioni. Dovevo essere presente al roll-call mattutino e al roll-call notturno, ma nient'altro.

Un gran numero di testimoni ha detto che ricordano di averti visto con un cane. Hai avuto un cane? - Sì, l'ho portato con me. L'ho dato a Sturmbannführer Hartjenstein all'inizio di giugno. Voleva prenderlo quando andò a caccia, e io lo ripresi all'inizio di marzo del 1944, quando il cane si ammalò.

Hai fatto in modo che questo cane attaccasse gli internati? - No.

I testimoni Szafran e Wohlgruth hanno entrambi detto che hai fatto attaccare il tuo cane da donna e che ti sei vantato con un SS di passaggio di quello che hai fatto? - I prigionieri lo hanno affermato, ma non è vero. Non ho mai avuto un lupo - segugio. Non ho mai esortato il cane ad attaccare i prigionieri e devo aggiungere che a Birkenau non ho mai avuto il cane.

Nella sua deposizione, la signora Vera Fischer disse che eri responsabile delle donne prigioniere fuori dal campo e che avevi un grosso cane che ti attaccava se diventavano deboli e incapaci di lavorare correttamente, che molte di loro erano portato in ospedale e morto per avvelenamento del sangue e molti altri furono inviati al blocco 25, il che significava sempre andare nella camera a gas. Che cosa hai da dire al riguardo? - Non è vero. Non sono mai andato con Kommandos fuori dal campo, ho sempre lavorato all'interno.

Helena Koper nella sua deposizione dichiarò che eri la peggior persona odiata nel campo, che eri responsabile del negozio di abbigliamento e che avevi sempre con te un grosso cane che mettevi sui prigionieri. Ha detto che una volta che ti ha visto avvicinarsi a una donna prigioniera, prendere qualcosa dalla tasca, quindi, afferrandola per i capelli, l'hai gettata a terra e che mentre era sdraiata a terra lasci andare il cane e mordere lei così severamente che era una massa di sangue. Ha detto che dopo che un dottore aveva esaminato la donna non c'era movimento dal corpo e ai prigionieri era stato ordinato di portarla su una barella al Blocco 25. Ha anche detto che in un'altra occasione le hai messo il cane addosso, cosa che l'ha morsa così che doveva essere in ospedale per sei settimane. Queste affermazioni sono vere? - No, non sono mai stato responsabile dei negozi di abbigliamento e nel 1944 non ero a Birkenau.

Nella deposizione di Kelisek afferma che nell'estate del 1944 era una delle Strafkommando di 70 donne la cui punizione era di rimanere nello stesso posto tutto il giorno e colpire il terreno con una scelta. Dice che un giorno eri al comando e, non essendo soddisfatto del lavoro di un gruppo di una decina di ragazze, hai messo il tuo cane sul gruppo in modo che mordesse prima lei e poi la sua amica che le stava accanto. Quest'ultima era così gravemente morsa che dovette essere ricoverata in ospedale dove, dopo circa due settimane, morì. Hai fatto ciò che questa affermazione dice di aver fatto? - Posso solo ripetere che nell'estate del 1944 non ero mai stato a Birkenau e che non ero mai andato con Kommandos fuori dal campo.

Dora Silberberg nella sua deposizione dice che stava lavorando con un gruppo di lavoro fuori dal campo e che una sua amica si sentiva molto male e non poteva andare a piedi sul posto di lavoro, quindi doveva essere assistita, e quando arrivava lì aveva sedersi perché era così debole. Dice che ti ha detto che questa sua amica era troppo malata per lavorare e che l'hai colpita in faccia, facendole cadere due denti e che hai ordinato al cane di attaccare la ragazza, che era seduta per terra. Quando tornarono al campo quattro ragazze dovettero portare con sé questa ragazza morsa che fu portata in ospedale e in seguito morì. È tutto vero? - No.

Puoi suggerire qualche ragione o spiegazione per cui questi testimoni dovrebbero fornire tali prove? - Non lo so.

Eri l'unico Aufseherin a Birkenau con un cane? - No, c'erano diversi Aufseherinnen che avevano cani neri. Il mio cane non era nero. Due Aufseherinnen di nome Kuck e Westphal avevano addestrato ufficialmente i cani. Il mio cane era mio, non un cane ufficiale, e non mi era permesso di farlo prigioniero. Se lo avessi fatto, avrei ricevuto una punizione severa.

Che aspetto avevano questi Aufseherinnen? - Kuck era molto simile a me e spesso ci scambiavamo l'una con l'altra come ho sentito in seguito dai prigionieri. Anche Westphal era buia, ma era più alta di me.

I testimoni Rogenwayg e Sunschein hanno detto che picchi spesso le persone. È giusto? - No.

Hai mai colpito ragazze? - Sì, quando non hanno obbedito agli ordini o fatto ciò che è stato loro chiesto di fare, allora ho colpito i loro volti o incassato le orecchie, ma mai in modo tale da farmi cadere i denti.

È stato detto che hai somministrato un trattamento selvaggio e brutale agli internati mezzo affamati e che picchiavi le donne con un manganello di gomma. È vero? - No, non sapevo nemmeno cosa fosse un manganello di gomma fino al carcere di Celle, quando ne vidi uno per la prima volta nelle mani di un soldato britannico.

Siwidowa dice nella sua deposizione che hai picchiato molte donne prigioniere per aver indossato bei vestiti, che hai spogliato le donne prigioniere e le hai fatte fare esercizi faticosi. È vero? - Potrei aver tolto i loro vestiti perché hanno cercato di portarli fuori dal campo e venderli alla popolazione civile, ma di certo non li ho battuti e non avevo il diritto di farli fare sport.

Hai ritenuto necessario a volte inscatolare le orecchie delle ragazze? - Se non obbedivano agli ordini o se facevano ripetutamente cose che erano

vietato. È stato molto difficile controllarli. Birkenau era un campo molto grande.
Alla fine sei andato a Belsen? - Sì, a metà febbraio 1945; Mi è stato affidato il compito di prendermi cura del porcile tra i recinti degli uomini. Sono venuto in contatto solo con le mie 18 donne prigioniere che ho avuto tutto il tempo che ero lì.

Makar nella sua deposizione dice che in due occasioni ti ha visto picchiare donne prigioniere per aver rubato verdure e vestiti. È vero? - No.

Hai mai provato a lasciare le SS? - Sì, nel 1943 ho inviato una lettera al nostro Oberaufseherin, affermando che volevo lasciare la SS. Ha inviato la lettera e l'ho ricevuta con l'avviso che l'autorizzazione non era stata concessa. Più tardi una fabbrica voleva avere la mia assistenza e mi scrissero una lettera che mi diceva che dovevo andare, ma non era permesso.

Esame incrociato del colonnello BACKHOUSE - Eri molto peggio di tutti gli altri Aufseherinnen nel trattamento degli internati? - Non lo so; Volevo solo mantenere l'ordine.

Gli altri Aufseherinnen hanno colpito gli internati che non hanno fatto come gli era stato detto? - Non ho mai visto altri Aufseherinnen schiaffeggiare o colpire prigionieri.

Sei una donna molto piccola, vero? - Sì.

Hai detto che per tutto il tempo che eri a Birkenau non avevi avuto questo cane con te? - No, l'ho dato a Hartjenstein.

Riesci a capire perché Hoessler e tutti i testimoni che hanno menzionato il tuo nome ti considerano una piccola donna con un cane molto grande? - Hoessler mi conosce da Budy, dove ho avuto il mio cane. Dove gli altri hanno avuto l'idea non lo so.

Le altre due donne che hai menzionato e che hanno avuto cani, le hanno messe agli internati? - Non l'ho mai visto.

Cos'è il Kommando Babetz di cui ci hai parlato? - Era un campo per lavorare a Kommandos, e i prigionieri erano rimasti lì. Era a circa un'ora di cammino da Birkenau.

Su cosa erano impiegati i prigionieri? - Era una grande proprietà, ei prigionieri lavoravano nei campi lì, ma non li accompagnavo quando uscivano perché avevano le loro guardie delle SS. Sono rimasto solo nel blocco.

Qual è stato il tuo lavoro a Birkenau stesso quando sei entrato nel campo? - Ho dovuto controllare i blocchi, vedere i letti fatti bene e se tutto era pulito e mantenere l'ordine. Ero l'unico Aufseherin a farlo.

Com'è allora che non hai mai partecipato alle selezioni? - Non ho avuto il tempo di frequentarli, e non mi piaceva l'idea di frequentarli.

Ho visto Hoessler in parecchie selezioni? - No.

Non hai mai visto alcuna selezione? - No.

Non hai mai visto alcun trasporto arrivare nel campo? - Ai miei tempi i trasporti arrivavano più lontano dal campo. Le uniche persone che venivano nel campo erano persone che tornavano dal loro lavoro.

Non hai mai visto festeggiare al crematorio? - No.

Il crematorio era appena fuori dal Lager in cui lavoravi. Le persone non venivano regolarmente portate giù in camion o in marcia lungo la strada principale per il crematorio? - Ho visto camion sulla strada, ma non sapevo dove fossero andati.

Mentre entravano i gruppi di lavoro, era tuo dovere vedere che le donne non stavano in piedi ma entravano nel loro blocco? - Sì. Le donne avevano un certo tempo che erano fuori servizio e potevano camminare, ma quando dovettero andare nei blocchi era mio dovere vedere che lo facevano.

Non è stato in una di queste occasioni in cui un gruppo di lavoro è appena tornato che hai affidato il tuo cane alla donna di cui hanno parlato sia Szafran che Wohlgruth? - Ho ripetutamente detto che non avevo il mio cane a Birkenau.

Prima di unirti alle SS, qual è stato il tuo impiego nella missione in cui hai lavorato? - Era un manicomio e lì mi occupavo dei malati. Sono stato pagato 15-20 marchi al mese.

Cosa ti è stato pagato dalle SS quando ti sei iscritto? - 150-190 marchi al mese.

Dove sei andato per primo quando ti sei unito alle SS? - A Lichtenburg, in Sassonia, dove ho lavorato in cucina. Rimasi lì dal 1938 al maggio 1939, quando l'intero campo fu evacuato a Ravensbrück. Rimasi a Ravensbrück fino al 1943, dove lavorai un anno in cucina, un anno fuori Kommandos, e poi nella tenuta di Obergruppenführer Pohl.

Quando hai acquisito il tuo cane? - Nel giugno del 1942 l'ho comprato mentre lavoravo nella tenuta di Pohl.

Stavi supervisionando gruppi di lavoro in quella tenuta? - Sì, c'era una squadra di 150 prigionieri lì.

Non è qui che hai addestrato il tuo cane ad attaccare i prigionieri? - Era il mio cane privato e non avevo il permesso di addestrarlo a tale scopo. Adoro i cani e questo è il motivo per cui l'ho avuto. Era molto obbediente.

Quindi se avesse attaccato una donna non ci sarebbe dubbio che lo facesse senza ordini? - Non l'ha mai fatto.

Non ci sono almeno cinque diverse occasioni in cui il tuo cane è stato accusato di aver attaccato donne diverse sui tuoi ordini. Sono tutti abbastanza falsi? - Non è vero.

Hai parlato di giardinaggio e di non tornare mai più a Birkenau. In effetti era fuori Kommando di Birkenau, a mezz'ora di cammino, e le persone venivano regolarmente trasferite l'una dall'altra, no? - No, era un distaccamento permanente di Birkenau.

Da dove vengono i prigionieri e dove sono tornati? - Sono venuti da Birkenau. Durante tutto il tempo che ero lì non ci sono stati cambiamenti.

Avevi con te il tuo cane? - Sì.

Il tuo cane non era forse un sinonimo nel campo? - I prigionieri giocavano con il mio cane.

Herta Ehlert, accusata n. 8, afferma nella sua dichiarazione: "Dalla mia conoscenza di Juana Bormann e dal lavorare con lei credo che le storie sulla sua brutalità nei confronti dei prigionieri siano vere, anche se non ne sono stato testimone. ho visto il cane che aveva e sentito che era solito lasciarlo libero ai prigionieri. Anche se non l'ho visto, posso benissimo crederlo come vero. " Che ne dici? - È una bugia.

Che cosa è successo ai tuoi maiali a Belsen quando il campo è stato liberato? - C'erano 52 maiali. Ho sentito che i prigionieri hanno preso quei maiali e li hanno massacrati durante la notte, verso il 14 o il 15 aprile.

Di cosa stavi nutrendo i maiali? - Ricciolo di patate e rape.

E quello era mentre i prigionieri stavano morendo di fame? - Durante il periodo in cui ero lì è stato quello che abbiamo ottenuto per loro.

Riesaminato dal maggiore MUNRO - Avevi il tuo cane a Belsen quando arrivarono le truppe britanniche? - Sì.

Ti è stato preso? - No, non sapevo nemmeno che sarei stato arrestato. Ho lasciato il cane nella mia stanza.

DALL'AVVOCATO DEL GIUDICE - Ti è mai stata mostrata una fotografia di Aufseherin Kuck? - No.

Di quali blocchi ti occupavi a Birkenau? - Con tutti i blocchi.

Quali compiti svolgeva Kuck in quel momento? - Stava lavorando con i Kommandos.

Indossavi l'uniforme? - Sì, l'uniforme che indosso adesso.

Kuck indossava una divisa simile? - Avevamo tutti la stessa uniforme.

Quando dici che Kuck era come te, intendi nella tua figura o nella tua faccia, o in entrambi? - Avevamo le stesse dimensioni. Se fosse come me in faccia non posso dire. Era più giovane di me, a metà o alla fine degli anni '30.

L'unica somiglianza tra te e lei è che eri entrambe piccole donne? - Sì, sui volti che non posso dire.

Un prigioniero ti ha mai indirizzato a delle osservazioni ovviamente scambiandoti per Kuck in qualsiasi momento? - No.

Kuck era a Birkenau durante il periodo in cui eri lì? - Ci siamo visti più volte.

Questa donna era in un distacco che era statico e fuori Birkenau in quel momento? - Sì.

Quindi normalmente non sarebbe stata a Birkenau? - Per un certo periodo lavoravamo insieme e per un certo periodo lavorava in un distaccamento fuori Birkenau.

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