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Papa
Gregorio XIII

(1572-85)

1576, Giovannni Carga (al seguito del cardinal Benedetto Lomellino da Genova al concilio di Trento), segretario di un cardinale e uomo di lettere, riferendosi proprio al decreto conciliare sulla Scrittura emanato trentanni prima, fa una proposta.
Essendo i testi sacri e liturgici pieni di errori di stampa (anche seimila errori in una ristampa dei decreti tridentini) che finiscono per sconvolgerne il senso, onde evitare ciò una tipografia romana dovrebbe tirare la prima edizione sotto la supervisione di un collegio di editori e di correttori di bozze designati dal papa. Revocati tutti i privilegi precedentemente concessi, godrebbe in perpetuo di diritti esclusivi ovunque validi. Il Maestro del Sacro Palazzo o altri dignitari pontifici incaricati della sorveglianza sulle stanmpe autenticherebbero i primi esemplari da inviare a principi, vescovi ed inquisitori, i quali veglierebbero acché i tipografi locali stampino copie perfettamente conformi al testo romano. I correttori impiegati a proprie spese dagli stampatori dovrebbero essere approvati dall'inquisitore, mentre ogni imprecisione sarebbe punita dalle autorità dello Stato con sanzioni pecuniarie.
La sua proposta non ha effetti immediati.

Gesuiti

«segue da 1575»
generale: Everardo Mercuriano o Mercurián (1573-81);
1576,
[vedi Domicilia]
«segue 1577»

Ugonotti

«segue dal 1575»
1576, viene costituita la lega cattolica (o santa unione), associazione dei cattolici francesi a direzione aristocratica, per combattere l'unione calvinista;
i Guisa, già impegnati nel 1561 in un primo tentativo di coalizione [triumvirato] dopo la pace di Etigny (o di Monsieur) favorevole agli ugonotti, rompono gli indugi e guidano in proprio la lotta confessionale emarginando l'indeciso Enrico III di Valois, al quale Enrico di Guisa [lo Sfregiato] pensa di sostituirsi; inutilmente Enrico III tenta di mettersi a capo della lega;
Enrico di Navarra, fuggito dalla corte dove è tenuto prigioniero, si rimette a capo degli ugonotti e si prende la rivincita;
7 maggio, con l' editto di Beaulieu Enrico III re di Francia riconosce agli ugonotti la libertà di culto in tutta la Francia (fuorché Parigi) e il possesso di otto places de sûreté, nelle quali essi si accampano in armi. L'editto rinnega i principi della strage di san Bartolomeo di cui Enrico III era stato l'organizzatore assieme alla madre Caterina de' Medici;
«segue»

ANNO 1576

Peste

1576-77
la "peste di san Carlo" colpisce Milano;
21 ottobre, con decreto il cardinale C. Borromeo affida ai padri cappuccini il governo del Lazzaretto ed elegge p. Paolo Bellintani deputato del Magistrato della Sanità con il compito di «far osservare tutto quello che da noi è stato ordinato e si ordinerà; dandosi autorità di far detenere, esaminare ed ancora interrogare con tormenti li malfattori, ovvero li imputati, od indiciati di alcun delitto…»
[Federico Odorici, Cronisti e Documenti storici Lombardi (Milano 1817, presso Colombo Francesco).]

 



1576
Sacro Romano Impero
Massimiliano II
Albero genealogico

(Vienna 1527 - Ratisbona 1576)
figlio di Ferdinando I e di Anna Jagellone, fu educato in Spagna;
1544, partecipa alla campagna di Carlo V contro la Francia;
1547, partecipa alla campagna di Carlo V contro la Lega di Smalcalda;
1548, sposa Maria, figlia di Carlo V;
1548-50, luogotenente in Spagna;
1562-75, re dei romani e di Boemia;
1563-72, re di Ungheria;
1564-76, arciduca di Alta e Bassa Austria, Carinzia, Stiria e Carniola
1564-76, imperatore del Sacro Romano Impero;
cerca di assicurare la libertà religiosa ai luterani con un compromesso che scontenta sia i cattolici sia i protestanti;
nel 1573 gli è stata offerta anche la corona di Polonia, ma vani sono i suoi sforzi per assicurarsela;
nel 1575 ha ottenuto dalla dieta di Ratisbona la designazione del figlio Rodolfo come proprio successore;

Rodolfo II
Albero genealogico

(Vienna 1552 - Praga 1612)
primogenito di Massimiliano II e di Maria d'Absburgo figlia di Carlo V;
1563, inviato in Spagna viene educato in senso rigidamente cattolico dallo zio Filippo II;
1572-1608, re d'Ungheria;
1575-1611, re dei romani e di Boemia;
1576-1608, arciduca di Alta e Bassa Austria, Carinzia, Stiria e Carniola
1576-1612, imperatore del Sacro Romano Impero;

L'avvenire appare molto oscuro per il Deutschum che ha già visto iniziare il suo smembramento. Ora, sotto il nuovo imperatore, il pericolo si aggrava ancora. Non che, benché educato in Spagna dai gesuiti, sia un fanatico, incline ad una nuova guerra religiosa. Al contrario: come i suoi due predecessori ambisce a svolgere una parte di conciliatore e d'arbitro; ma irresoluto, timido e più adatto alle scienze e alle arti (dedito specialmente all'astronomia ed all'alchimia) che alla politica, finisce per ammalarsi di mania di persecuzione, che non gli permetterà di governare normalmente; onde tutti gli spiriti chiaroveggenti si trovano ora d'accordo nel ritenere che gli avvenimenti seguiranno il loro corso fatale, senza la possibilità di un qualsiasi atto ad arrestarli.
Con lui inizia la reazione cattolica.



1575
a differenza del padre, Rodolfo II impone dure restrizioni agli evangelici (specialmente nei ducati austriaci governati dal fratello arciduca Ernesto) giungendo a deporre l'arcivescovo Gerardo di Colonia che ha aderito al protestantesimo;
nella sua crociata contro i protestanti è sostenuto dai gesuiti (e dal teologo M. Klesl, poi cardinale) i suoi più ascoltati consiglieri;



1576
ducato di Sassonia
Augusto I
Albero genealogico

(Freiberg, Chemnitz 1526 - Dresda 1586)
figlio secondogenito di Enrico [il Pio] e di Caterina di Meclemburgo;
1548, sposa Anna, figlia di Cristiano III di Danimarca;
1553-86, principe elettore di Sassonia;



1576
ducato di Prussia
Alberto II
Albero genealogico

(† 1618)
figlio di Alberto I e di ?;
1568-1618, duca di Prussia;
caduto in demenza, i suoi stati sono governati dal parente, l’elettore di Brandeburgo


1576
ducato di Württemberg




1576
ducato di Baviera
Albrecht V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Munich 1528 - Munich 1579)
figlio di Guglielmo IV [il Costante] e di Marie Jakobäa di Baden-Sponheim ;
1546, sposa l'arcid.ssa Anna d’Austria;
1550-79, duca di Baviera;

1576
Palatinato
Federico III [il Pio]
Albero genealogico

(Simmern 1515 - Heidelberg 1576)
figlio di Giovanni II di Simmern;
1557-76, conte di Simmern;
1559-76, elettore del Palatinato;
nel 1561 si è convertito dal luteranesimo al calvinismo ed è il primo principe dell'impero ad adottare il credo ginevrino, ponendosi così in contrasto con le clausole della pace di Augusta [unica scelta concessa tra luteranesimo e cattolicesimo];
nei suoi domini perseguita luterani e cattolici, favorisce con sovvenzioni economiche gli ugonotti francesi;







Ludovico VI
Albero genealogico
(† 1583)
figlio di Federico III [il Pio] e di Maria di Brandeburgo-Ansbach;
1576-83, elettore del Palatinato-Simmern;
[abbraccia la confessione d’Ausburg e unisce al suo dominio l’Abbazia di Franckendal e la prevosteria di Seltz]








1576
Mainz [Magonza]








1576
REGNO di POLONIA
[nel 1569 è avvenuta l'unione di Lublino (unificazione della Polonia e della Lituania)]
István I Bathory
Albero genealogico

(† 1586)
figlio di Janos - Somlyó (si appoggia agli Absburgo);
?-1576, voivoda di Transilvania;
1575-86, re di Polonia; (Stefano I Báthory)



Cancelliere
J. Zamoyski
(1576 - ?)
 
1576
dalla dieta di Varsavia è stata sancita la convivenza pacifica fra le varie confessioni cristiane in territorio polacco.

- Galizia e Rutenia: ortodosse;
- Danzica, Torun e Elblag: luterane;
- Piccola Polonia e Lituania: calviniste;
oltre a gruppi di anabattisti e correnti antitrinitarie.





1576
IMPERO OTTOMANO
Murad III
Albero genealogico
(1546-1595)
figlio di Selim II e di Afife Nur-Banu (la veneziana Rachel o Cecilia Baffo);
1574-95, sultano;


Gran Visir
Sokollu Mehmet Pascià
(1566 - ?)
1576
-












1576
REGNO di FRANCIA
Enrico III
Albero genealogico
(1551 - 1589)
figlio di Enrico II e di Caterina de' Medici;
[ultimo dei Valois-Orléans]
1574-89, re di Francia;




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
Pomponne de Bellièvre 
(1574 - 1588)
Cancelliere-Guardasigilli
card. René de Birague
vescovo di Soissons
(1573 17 mar - set 1578)
Segretari di stato agli Affari Esteri
Claude Pinard
signore di Comblisy e di Cramailles
(1570 13 set - 1588)
[ha lasciato un Trattato della caccia reale.]
Simon Fizes
barone di Sauves
(1567 22 ott - 1579)
Nicolas de Neufville
signore di Villeroy
(1567 28 ott - 1588) 
 

1576
-

Maggio
pace di Beaulieu;

gli ugonotti intanto riescono a poco a poco a conquistare sempre maggiori facoltà tanto da essere sin d'ora designati come: "ceux de la réligion prétendue reformée";
[Per ottenere una posizione giuridica stabile dovranno comunque attendere l'Editto di Nantes del 1598.]



1576
REGNO di NAVARRA
Enrico di Navarra
Albero genealogico

(Pau 1553 - Parigi 1610)
figlio di Antonio di Borbone re di Navarra e di Giovanna d'Albret regina di Navarra, fu da quest'ultima educato alla fede calvinista;
1572-1610, re di Navarra;
1576
Febbraio
riesce a fuggire dalla corte dove era tenuto in condizioni di semiprigionia e torna alla sua fede e alla vita delle armi;



1589-1610, re di Francia (Enrico IV);

1576
-



1576
ducato di Lorena e di Bar
Carlo III (o II) [il Grande]
Albero genealogico

(1542 - 1608)
figlio di François I e di Christine di Danimarca;
1545-1608, duca di Lorena e di Bar;
sotto la tutela della madre e dello zio;
1548-50, il breve scontro con l'Inghilterra si conclude con l'acquisto di Boulogne da parte della Francia;
nel 1557 è entrato nella maggiore età;

1576
-

 
1576
Olanda, Zelanda e Utrecht
Guglielmo I [il Taciturno]
Albero genealogico

(Dillenburg, Nassau 1533 - Delft 1584)
figlio di Guglielmo VIII di Nassau-Dillenburg;
1559-84, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;
nominato statolder (governatore) da Filippo II;
nel 1564 ha allontanato il cardinale Granvelle cui era affidata l'organizzazione ecclesiastica dei Paesi Bassi;




governatore
[inviato da Filippo II]
don Giovanni d'Austria
(1576 - 1578)

1576
rivolta dei gueux: la rivoluzione, ora nazionale, coinvolge via via anche i cattolici che firmano con i calvinisti l'unione di Gand (pacificazione di Gand) assumendo così un significato nazionale e autonomistico oltre che religioso;

Novembre
8
, Pacificazione di Gand: concepita in senso decisamente favorevole alle province calvinistiche dell'Olanda e della Zelanda, rispetto alle quali si conviene che il solo culto permesso sia il riformato, non riesce di fatto a pacificare né da un lato né dall'altro gli animi;





1576
REGNO d'INGHILTERRA e d'IRLANDA
Elisabetta I
Albero genealogico
(Greenwich 1533 - Richmond, Surrey 1603)
figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena;
1558-1603, regina d'Inghilterra;
dal 1559 è in vigore l' Uniformity Act;



1576
-


IRLANDA
-
-
-
-

1576
dal 1560 è in vigore l' Uniformity Act;

a

1576
REGNO di SCOZIA
Maria [Stuarda]
Albero genealogico

(Linlithgow, Edimburgo 1542 - Fotheringhay, Northamptonshire 1587)
figlia di Giacomo V e di Maria di Guisa;
1542-67, regina di Scozia;
sotto la reggenza della madre;
dal 1548 vive in Francia dove viene educata;
nel 1558 ha sposato il delfino Francesco (ora Francesco II);
nel 1560, dicembre, è morto il marito;
dal 1561 si trova in Scozia;
nel 1566 ha sposato il giovane lord Henry Stuart Darnley, cattolico e imparentato con le famiglie reali d'Inghilterra e di Scozia;
dal 1568 è mantenuta sotto vari pretesti in una prigionia appena mascherata in Inghilterra da Elisabetta I;
nel 1571 viene rinchiusa in una lugubre prigione nel castello di Sheffield;
dal 1572 (dopo la notte di san Bartolomeo) è diminuito ancora il numero dei suoi sostenitori;



Giacomo VI
Albero genealogico

(Edimburgo 1566 - Londra 1625)
figlio di lord Henry Stuart Darnley e di Maria [Stuarda];
1567-1625, re di Scozia;
incoronato a un anno, dopo la deposizione della madre;
Reggente (1570-80): J. D. Morton;
Precettore: G. Buchanan;




1603-25, re d'Inghilterra (Giacomo I);



1576
-


a

1576
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Federico II
Albero genealogico
(Haderslev 1534 - Antvorskov 1588)
figlio di Cristiano III e di Dorotea di Sassonia-Lauenburg;
1559-88, re di Danimarca e di Norvegia;
1563-70, "guerra dei sette anni": la pace di Stettino sancisce lo status quo;




1576
tra i più floridi anni nella storia della Danimarca;.
NORVEGIA
1576
-
ISLANDA
1576
-

1576
REGNO di SVEZIA
Giovanni III Vasa
Albero genealogico
(Stegeborg 1537 - Stoccolma 1592)
figlio di Gustavo I e di Margherita Lauenhaupt;
1556-92, duca di Finlandia;
dal 1563 è tenuto in prigione dal fratello Erik XIV, re di Svezia;
1563-70, "guerra dei sette anni";
1568-92, re di Svezia;



1576
1572-83, guerra contro la Russia;






1576
REGNO di PORTOGALLO
Sebastiano
Albero genealogico

(Lisbona 1554 - Alcázarquivir, odierna Ksar el-Kebir, Marocco 1578)
figlio postumo dell'erede al trono Giovanni di Braganza;
1557-78, re di Portogallo;
[1557-68, sotto la reggenza del prozio cardinale Enrico.]




1576
-
a

1576
REGNO di SPAGNA
Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico
(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
dal 1543 è reggente della Castiglia e dell'Aragona, dal 1545 è vedovo e dal 1548 si trova presso il padre a Bruxelles;
nel 1550 ha fatto ritorno in Spagna;
nel 1551 ha ricevuto il giuramento del regno di Navarra;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
dopo l'incoronazione ricevuta dal padre, ha lasciato la Spagna per sposare la regina d'Inghilterra Maria Tudor;
1556-98, re di Spagna;
nel 1559 è morta la seconda moglie Maria Tudor;
1559-60, agisce contro il protestantesimo in Spagna e contro ogni supposto eretico assicurato dall'ortodossia tridentina;
nel 1561 Madrid è stata elevata al rango di residenza reale;
nel 1567 ha attuato l'assimilazione religiosa forzata dei mori dell'Andalusia e di Granada;
nel 1568 la morte della terza moglie Elisabetta di Valois ha allentato i rapporti con la corte francese; si è pure aggiunta la tragedia domestica che lo ha costretto ad imprigionare il figlio primogenito don Carlos (Carlo d'Austria);
nel 1570 sposa (quarto matrimonio) la nipote Anna d'Austria che gli darà cinque figli [tra cui l'erede al trono Filippo III];
1568-71, conduce contro i mori insorti dell'Andalusia e di Granada una vera e propria guerra;
1571, battaglia navale di Lepanto;
1573-74, Tunisi viene prima riconquistata ma poi perduta;






1580-98, re di Portogallo;

 
1576
-







1576
ducato di SAVOIA
Emanuele Filiberto [Testa di Ferro]
(Chambéry 1528 - Torino 1580)
figlio di Carlo III [il Buono] e di Beatrice di Portogallo;
1536-80, principe di Piemonte;
1538-80, conte d'Asti;
1553-80, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1553-80, duca di Savoia;
1553-80, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
nel 1553 è stato nominato luogotenente generale e comandante supremo dell'esercito spagnolo in Fiandra;
1556, governatore dei Paesi Bassi;
nel 1560 la pace di Cateau-Cambrésis gli ha restituito i suoi stati (ad eccezione di alcune fortezze, rimaste ancora in mano francese e spagnola, e del territorio ginevrino a cui è riconosciuta l'indipendenza); la pacificazione è stata sancita dal suo matrimonio con Margherita d'Angoulême, duchessa di Berry, figlia di Francesco I, re di Francia. 
nel 1560 ha trasferito la capitale da Chambéry a Torino;
nel 1562 ha recuperato Torino;
il 7 febbraio 1563 è entrato ufficialmente a Torino;

 
1576
-



1576
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Prospero Centurione Fattinanti
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1575 17 ott - 17 ott 1577, doge di Genova;


1576
-


1576
ducato di Milano

dal 1535 il ducato,
come previsto dal congresso di Bologna,
è stato devoluto all'impero [in pratica agli Absburgo].



Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico

(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
1556-98, re di Spagna;



1580-98, re di Portogallo;



– vedi Spagna –

 

1576
-



1576
ducato di Mantova e di Monferrato
Guglielmo I
Albero genealogico
(1538 - 1587)
figlio di Federico II e di Margherita Paleologo, e fratello di Francesco III;
1550-87, duca di Mantova e marchese del Monferrato;
[dal 1561 è sposato con Eleonora von Habsburg.]
1574-87, 1° duca del Monferrato;



1576
-
a

1576
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Alvise I Mocenigo
Albero genealogico

(Venezia 26 ott 1507 - Venezia 4 giu 1577)
figlio di Tommaso e di Lucrezia Marcello;
1570-77, doge di Venezia; [85°]


- nunzio pontificio: Giovanni Battista Castagna (1573 15 giu - giu 1577)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1576
dall'autunno scorso la peste miete vittime in città;

Il Senato veneziano comunica al cardinale Alessandro Farnese che non autorizzerà la stampa di un un'opera storica diffamatoria della memoria di Paolo III e quando l'autore ed un ignoto tipografo cercano di pubblicarla, Roma riesce a fermarli (lettere del cardinal Tolomeo Galli del 4 febbraio e del nunzio a Venezia Giambattista Castagna dell'11 febbraio) attraverso il Sant'Uffizio di Venezia.

Con un vescovo in famiglia si possono restaurare patrimoni in declino, ma diventa difficile, per i parenti dell'eletto, resistere ad eventuali pressioni di Roma. Conscio di ciò il pontefice raccomanda al nunzio Giovanni Antonio Facchinetti di accarezzare i vescovi veneti imparentati con membri del governo e, inversamente, cardinali e vescovi veneziani cercano a Roma favori per nipoti e parenti poveri.
I legami di sangue possono più della ragion di stato anche per i senatori e dignitari ecclesiaatici.
L'intrico delle questioni e la molteplicità degli interessi in gioco determinano l'andamento di ogni trattativa tra la Repubblica e Roma. La riluttanza a sottoscrivere un accordo formale lascia aperta la porta a nuove controversie, ma al tempo stesso i due contendenti sono costretti a riconoscere che non possono rinunciare ad alcune delle loro prerogative.
Così, come Venezia ha acconsentito alla facoltà del pontefice di promulgare i dogmi, la Sede Apostolica ha finito per accettare il sistema che garantisce al governo veneziano il controllo sulla chiesa locale.
Come in ogni stato dell'Europa cattolica, i principi e il clero governano insieme una società in cui le sfere dei rispettivi poteri sono tutt'altro che chiaramente distinte.
Nella realtà dei fatti, alla base delle relazioni veneto-pontifice stanno aggiustamenti pragmatici e sottili intelligenze.
Quando la Chiesa di Roma intraprende l'opera della Controriforma, il patriziato veneziano ne soppesa i risvolti alla luce delle sue responsabilità nei confronti:
- di Dio,
- della locale gerarchia ecclesiastica,
- dei suoi propri membri,
- delle altre potenze politiche,
- delle continue controversie con i pontefici (ultimo ma non meno importante).

La famiglia di tipografi Zanetti, probabilmente in seguito alla peste, si trasferisce a Roma e risolleva le sorti dell stampa.
[Bartolomeo Zanetti, originario di Brescia, ha intrapreso l'attività a Venezia nel 1535, pubblicando, tra l'altro, la Bibbia del Brucioli.
Gli è succeduto Cristoforo Zanetti, attivo lungo gli anni Sessanta del secolo e fino al 1576.]
È ora la volta di Daniele Zanetti, che però si ferma subito, dopo aver pubblicato qualche titolo quest'anno.
Francesco Zanetti, probabilmente suo erede, comincia ora a stampare Roma (circa 170 edizioni dal 1576 al 1591).
[Morto costui, sarà la volta di Luigi Zanetti (140 edizioni tra il 1590 e il 1599). Il nome degli Zanetti non s'incontrerà più a Venezia fino al 1596, quando un altro Daniele Zanetti, forse un giovane parente, pubblicherà alcuni libri ebraici: 25 titoli tra il 1596 e il 1600]


[Paul F. Grendler, L'Inquisizione Romana e l'Editoria a Venezia 1540-1605, Il Veltro Editrice, Roma 1983]



1576
ducato di Ferrara, Modena e Reggio
Alfonso II d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1533 - 1597)
figlio di Ercole II e di Renata di Francia;
1552-54, in contrasto col padre, fugge e combatte nelle Fiandre;
1557-58, combatte contro gli spagnoli in Italia;
1559-97, duca di Ferrara, Modena e Reggio;
nel 1560 ha allontanato da corte la madre, per le sue tendenze protestanti, che fa ritorno in Francia ritirandosi nel proprio feudo di Montargis;
nel 1567 è morta la prima moglie Lucrezia de' Medici;


 
1576
-


1576
Granducato di Toscana
Francesco I
Albero genealogico

(Firenze 1541 - 1587)
figlio di Cosimo I e di Eleonora di Toledo;
1564, comincia già ad assumere responsabilità di governo a fianco del padre, ma sarà più la vita fastosa di corte ad attirarlo più che gli impegni politici;
1574-87, granduca di Toscana;
un ruolo determinante hanno i suoi ministri G.B. Concini e Belisario Vinta grazie ai quali viene consolidato l'apparato burocratico del granducato, avviato da Cosimo I, una certa ripresa del commercio grazie specialmente all'ampliamento urbanistico di Livorno affidato all'architetto B. Buontalenti;

1576
-


1576
ducato di Urbino
Francesco Maria II della Rovere
Albero genealogico
(n. 1548 - Casteldurante, oggi Urbania, Urbino 1631)
figlio di Guidobaldo II e di Vittoria Farnese ;
1565-68, compie un soggiorno presso la corte spagnola;
1570, sposa Lucrezia d'Este che non gli darà figli;
1571, combatte eroicamente a Lepanto;
1574-1631, duca di Urbino;
scaccia i ministri del padre e sopprime molte tasse;
geloso della sua autonomia, non vuole nel suo ducato né l'inquisizione, né i gesuiti e protegge gli ebrei;
si separa da Lucrezia d'Este;





 
1576
-



1576
REGNO di NAPOLI e di SICILIA
Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico

(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
dopo l'incoronazione ricevuta dal padre, ha lasciato la Spagna per sposare la regina d'Inghilterra Maria Tudor;
1556-98, re di Spagna;



1580-98, re di Portogallo;



– vedi sopra –


NAPOLI
Viceré
-
Nunzio apostolico
-

1576
-


SICILIA
Viceré
G. Toledo
(1564 - 1577)
1576
-

 




Davila, Arrigo Caterino (Piove di Sacco, Padova 1576-San Michele di Campagna, Verona 1631) storico italiano
Historia delle guerre civili di Francia (1630, in 15 libri, dalla morte di Enrico II al 1598)
Il teatro del mondo.

Diodati, Giovanni (1576-1649) pastore e professore di teologia a Ginevra;
[Figlio di Carlo, difensore dell'ortodossia calvinista al sinodo di Dordrecht.]
Istoria del concilio Tridentino di P. Sarpi (traduzione in francese)
Bibbia (1607, traduzione italiana, rivista e ampliata nel 1641; versione ufficiale dei protestanti italiani fino alla Riveduta di G. Luzzi (1921-30); 1644, traduzione francese; non ha uguale fortuna).

Marston, John (Wardington, Oxfordshire 1576-Londra 1634) drammaturgo inglese, figlio di un avvocato, abbandonò gli studi legali per dedicarsi al teatro;
The Scourge of Villanie (1598, La sferza della furfanteria)
Antonio's Revenge (1602 ca, La vendetta di Antonio)
The Malcontent (1604, Il malcontento)
Eastward Hoe (1605, Via, verso est, con Ben Jonson e Chapman)
The Insatiate Countesse (1609, La contessa insaziata).

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«segue da 1575»
1576
Venezia
. Francesco Rampazetto ha finora pubblicato 78 edizioni (1553-1576);
. Andrea Arrivabene ha finora pubblicato 82 edizioni (1536-1576);
. Ludovico Avanzo ha pubblicato finora 30 edizioni (1556-1576);
. Francesco Rocca ha pubblicato 17 titoli (1550 -1576);
«segue 1577».

 

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