| – Emilio 
          COLOMBO
 (Potenza, 11 aprile 1920 – Roma, 24 giugno 2013) uomo politico italiano, esponente della Democrazia 
          cristiana;  militante dell'Azione cattolica; laureato in giurisprudenza, inizia la sua attività politica 
          come segretario generale della Gioventù di Azione Cattolica;       1946 eletto deputato (con 26.000 voti) all'Assemblea Costituente;
 [In seguito a questo successo elettorale, Francesco 
          Saverio Nitti, che in passato lo aveva definito un "sagrestanello", 
          sarà costretto ad ammettere: «È 
          un colombo che volerà».
 In seguito sarà rieletto, ininterrottamente, nelle Legislature 
          successive fino al 9 settembre 1992.]
 1948 rieletto deputato (I Legislatura);
 maggio-gennaio 1950, sottosegretario di Stato all'Agricoltura 
          e foreste (V "governo 
          De Gasperi");
 1950 gennaio-luglio 1951, sottosegretario di Stato all'Agricoltura 
          e foreste (VI "governo 
          De Gasperi");
 
 195214 giugno, viene eletto sindaco di Potenza, incarico che lascerà 
          nel dicembre 1954;
 1953giugno, rieletto deputato (II Legislatura);
 sottosegretario di Stato ai Lavori pubblici:
 16-28 luglio (VIII "governo 
          De Gasperi");
 agosto-gennaio 1954 ("governo 
          Pella");
 1954sottosegretario di Stato ai Lavori pubblici:
 18-30 gennaio (I "governo 
          Fanfani");
 febbraio-giugno 1955 ("governo 
          Scelba");
 
 1955 luglio-maggio 1957, ministro dell'Agricoltura e foreste 
           e Alto Commissario per l'alimentazione (I 
          "governo Segni");
 
 1957 maggio-giugno 1958, ministro dell'Agricoltura e foreste 
          e Alto Commissario per l'alimentazione ("governo 
          Zoli");
 
 1958 giugno, rieletto deputato (III Legislatura);
 luglio-gennaio 1959, ministro del Commercio con l'Estero 
          (II "governo 
          Fanfani");
 1959febbraio-febbraio 1960, ministro dell'Industria, commercio 
          e artigianato (II "governo 
          Segni");
 costituisce una commissione di giuristi e alti funzionari, della quale 
          assume la presidenza ma che nei fatti è guidata dal vicepresidente 
          Francesco Santoro Passarelli, con l'incarico 
          di allestire una proposta di riforma del diritto delle società;
 [A questo comitato seguiranno due successive commissioni 
          nominate dal ministro di Grazie e Giustizia pro tempore, e 
          il cammino della riforma si concluderà quindici anni più 
          tardi con l'emanazione della legge n. 216 
          del 7 giugno 1974.]
 1960ministro dell'Industria, commercio e artigianato:
 25 marzo-19 luglio ("governo 
          Tambroni");
 luglio-febbraio 1962 (III "governo 
          Fanfani");
 1962febbraio-maggio 1963, ministro dell'Industria, commercio 
          e artigianato (IV "governo 
          Fanfani");
 
 6 maggio, è uno dei maggiori artefici dell'elezione alla 
          Presidenza della Repubblica di A. 
          Segni (Dc) (fino al dicembre 1964), del quale è stato 
          uno dei principali collaboratori in occasione della Riforma agraria;
 
 1963
 maggio, rieletto deputato (IV Legislatura);
 ministro del Tesoro (dal 21 giugno 1963 al 6 agosto 
          1970):
 giugno-novembre 1963 (I "governo 
          Leone");
 dicembre-giugno 1964 (I "governo 
          Moro");
 
 [In tale veste, non si discosta dalla linea della Banca 
          d'Italia, e applica una politica di ortodossia finanziaria (opposta 
          alla linea keynesiana preconizzata da Antonio 
          Giolitti, ministro del Bilancio dal 4 dicembre 1963 al 22 luglio 
          1964).]
  estate, la linea intransigente del Ministero del Tesoro e della Banca 
          d'Italia riesce ad arginare in breve tempo l'improvvisa e vertiginosa 
          impennata dell'inflazione, che rappresenterà un primo inquietante 
          segnale di quello che avverrà dieci anni più tardi in 
          occasione della prima crisi petrolifera;  1964 luglio-gennaio 1966, ministro del Tesoro (II 
          "governo Moro");
 
 1966 gennaio, presiede la riunione del Consiglio dei Ministri delle 
          Comunità Europee in cui viene raggiunto il "compromesso 
          di Lussemburgo" che reintegra la Francia al Mercato comune, dopo 
          il periodo detto della "sedia vuota";
 
 febbraio-giugno 1968, ministro del Tesoro (III 
          "governo Moro");
 
 1968giugno, rieletto deputato (V Legislatura);
 giugno-novembre, ministro del Tesoro, Bilancio e Programmazione 
          economica (II "governo 
          Leone");
 dicembre-luglio 1969 ministro del Tesoro (I 
          "governo Rumor");
 
 1969 agosto-27 marzo 1970, ministro del Tesoro (II 
          "governo 
          Rumor");
 
 1970 27 marzo-6 agosto, ministro del Tesoro (III 
          "governo 
          Rumor");
 6 agosto-17 febbraio 1972, presidente del Consiglio 
          [15º] (gabinetto centro sinistra);
 [Primo presidente espresso dalla Basilicata dall'avvento 
          della Repubblica, e secondo dall'Unità di Italia dopo Francesco 
          Saverio Nitti.]
   1972[Lo stesso anno Lucio Fulci 
          dirige il film Nonostante le apparenze... e purché 
          la nazione non lo sappia... All'onorevole piacciono le donne, 
          commedia satirica in cui vi sono dei chiari riferimenti a lui, presidente 
          del Consiglio. Lando Buzzanca è 
          infatti truccato appositamente per somigliare al politico, anche se 
          il regista sempre dichiarerà che la somiglianza è del 
          tutto casuale.]
 
 1-17 febbraio, ministro della Giustizia ad 
          interim ("governo Colombo");
 maggio, rieletto deputato (VI Legislatura);
 17-26 febbraio, ministro del Tesoro (I 
          "governo Andreotti");
 giugno-giugno 1973, ministro senza portafoglio 
          con delega per i compiti politici particolari e di coordinamento, con 
          speciale riguardo alla Presidenza della delegazione italiana all'ONU 
          (II "governo 
          Andreotti");
 
 [Lo stesso anno Lucio Fulci 
          dirige il film Nonostante le apparenze... e purché 
          la nazione non lo sappia... All'onorevole piacciono le donne, 
          commedia satirica in cui vi sono dei chiari riferimenti a lui, allora 
          presidente del Consiglio.[8] Lando Buzzanca fu infatti truccato appositamente 
          per somigliare al politico,[9][10] anche se Fulci ha sempre dichiarato 
          che la somiglianza era del tutto casuale.[8]]
 1973luglio-marzo 1974, ministro delle Finanze (IV 
          "governo Rumor");
 
 1974 ministro del Tesoro:
 marzo-ottobre (V "governo 
          Rumor");
 novembre-gennaio 1976 (IV "governo 
          Moro");
 
 1976luglio, rieletto deputato (VII Legislatura);
 12 febbraio-30 aprile, ministro del Tesoro (V 
          "governo Moro");
 1977eletto al Parlamento Europeo, ne diventa presidente;
 [L'ultimo nella composizione a suffragio indiretto 
          dell'assemblea comunitaria.]
 1979giugno, rieletto deputato (VIII Legislatura);
 gli viene attribuito il "Premio Carlo Magno";
 [È il terzo italiano a ricevere questa onorificenza 
          dopo Alcide De Gasperi (Dc) e A. 
          Segni (Dc).]
 1980si dimette dal Parlamento europeo;
 
 ministro degli Esteri:
 4 apr-27 settembre (II "governo 
          Cossiga");
 ottobre-maggio 1981 ("governo 
          Forlani");
 
 È fautore di una linea di chiaro orientamento 
          atlantista, anche se non sempre in totale accordo con l'amministrazione 
          americana, come nel caso della cosiddetta "guerra dell'acciaio", 
          quando l'Italia respinge le richieste statunitensi di sanzioni economiche 
          verso l'Unione Sovietica.
 1981giugno-agosto 1982 ministro degli Esteri (I 
          "governo Spadolini");
 1982ministro degli Esteri:
 23 agosto-13 novembre (II "governo 
          Spadolini");
 dicembre-aprile 1983 (V "governo 
          Fanfani");
 
 
 1983luglio, rieletto deputato (IX Legislatura);
 
 1985presidente dell'Unione dei cristiano-democratici europei;
 1986presidente (fino al 2003) dell'Istituto Giuseppe Toniolo di 
          Studi Superiori, ente fondatore della Università Cattolica 
          del Sacro Cuore;
 
 1987 luglio, rieletto deputato (X Legislatura);
 luglio-marzo 1988, ministro del Bilancio e Programmazione 
          economica  ("governo 
          Goria");
 
 1988 aprile-luglio 1989, ministro delle Finanze ("governo 
          De Mita";
 
 1989 rieletto al Parlamento Europeo;
 
 1992aprile, rieletto deputato (XI Legislatura), fino al 9 settembre;
 luglio-aprile 1993, ministro degli Esteri (I 
          "governo 
          Amato");
 [Nell'assumere questo incarico si dimette dal Parlamento 
          italiano.]
 agosto, pur senza incarichi di partito e uscito dal Parlamento 
          (le sue dimissioni si sono rese necessarie perché in quest'occasione 
          la Segreteria della Dc ha stabilito l'incompatibilità 
          tra la carica di ministro e quella di parlamentare), milita nel PPI 
          (fino al 2001);
 
 1993presidente (fino al 1995) dell'Internazionale Democratico-Cristiana;
 1994partecipa attivamente alla transizione della Democrazia Cristiana 
          nel nuovo PPI (Partito Popolare Italiano) di Mino 
          Martinazzoli;
 luglio, in occasione del primo congresso del PPI, 
          è tra i principali sostenitori della segreteria di Rocco 
          Buttiglione;
  1995 nella querelle che divide il PPI tra i favorevoli 
          a un'alleanza di centrodestra con Silvio Berlusconi 
          (guidata dal segretario Rocco Buttiglione) 
          e i favorevoli a un'alleanza col centrosinistra con Romano 
          Prodi (guidata da Gerardo Bianco 
          e dal presidente Giovanni Bianchi), egli 
          aderisce alla linea di Gerardo Bianco, 
          prendendo le distanze da Rocco Buttiglione;
 2001abbandona il PPI in polemica con la dirigenza che non 
          gli ha riservato un collegio al Senato per le elezioni politiche;
 passò quindi a Democrazia Europea di Sergio 
          D'Antoni che lo candida al Senato in un collegio della Basilicata, 
          dove tuttavia non viene eletto;
 
 2003 14 gennaio, è nominarto senatore a vita da Carlo 
          Azeglio Ciampi;
 24 novembre, viene coinvolto nell'inchiesta sul giro di droga 
          e prostituzione detta "operazione Cleopatra", 
          sostenendo che il suo consumo avviene per fini terapeutici;
 [Il politico porgerà, in seguito, le sue scuse 
          alla Nazione.]
 2006dopo le elezioni politiche, sostiene con il suo voto il II 
          "governo Prodi";
 nella XVI legislatura aderisce al gruppo dell'UDC-SVP-Autonomie 
          al Senato, insieme ai colleghi senatori a vita Francesco 
          Cossiga e Giulio Andreotti;
 2011a Losanna viene insignito della medaglia d'oro della Fondazione 
          Jean Monnet in riconoscimento dei suoi meriti nella nascita 
          e nello sviluppo della Comunità Economica Europea e dell'Unione 
          Europea;
 201315 marzo, nella seduta di apertura della XVII legislatura, è 
          presidente provvisorio dell'assemblea in quanto componente anagraficamente 
          più anziano, in sostituzione del senatore a vita Giulio 
          Andreotti (avendo quest'ultimo rinunciato all'ufficio per motivi 
          di salute);
 16 marzo, ancora presidente provvisorio dell'assemblea;
 Nel corso della seconda seduta è eletto e proclamato il nuovo 
          presidente del Senato, Pietro Grasso;
 6 maggio, muore Giulio Andreotti 
          ; è lui ora il più anziano senatore in carica e l'unico 
          padre costituente ancora in vita;
 24 giugno, muore a Roma.
     GOVERNO COLOMBO 1970 6 agosto-17 febbraio 1972   Il governo Colombo fu il ventiseiesimo governo della Repubblica Italiana, 
          il quinto della V legislatura. Rimase in carica dal 6 agosto 1970 al 
          17 febbraio 1972 per un totale di 560 giorni, ovvero 1 anno, 6 mesi 
          e 11 giorni.Indice [nascondi]
 1 Composizione
 2 Presidente del Consiglio dei ministri
 3 Vicepresidente del Consiglio dei ministri
 4 Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio dei ministri
 5 Ministeri senza portafoglio
 6 Ministeri
 6.1 Affari esteri
 6.2 Interno
 6.3 Grazia e Giustizia
 6.4 Bilancio e Programmazione Economica
 6.5 Finanze
 6.6 Tesoro
 6.7 Difesa
 6.8 Pubblica Istruzione
 6.9 Lavori Pubblici
 6.10 Agricoltura e Foreste
 6.11 Trasporti e Aviazione Civile
 6.12 Poste e Telecomunicazioni
 6.13 Industria, Commercio e Artigianato
 6.14 Sanità
 6.15 Commercio con l'Estero
 6.16 Marina Mercantile
 6.17 Partecipazioni Statali
 6.18 Lavoro e Previdenza Sociale
 6.19 Turismo e Spettacolo
 7 Collegamenti esterni
 Composizione
 Camera dei Deputati Seggi
 Democrazia Cristiana
 Partito Socialista Unificato
 Partito Repubblicano Italiano
 Südtiroler Volkspartei
 Totale Maggioranza 266
 91
 9
 3
 369
 Partito Comunista Italiano
 Partito Liberale Italiano
 Movimento Sociale Italiano
 PSI di Unità Proletaria
 PDI di Unità Monarchica
 Totale Opposizione 177
 31
 24
 23
 6
 261
 Totale 630
 Senato della Repubblica Seggi
 Democrazia Cristiana
 Partito Socialista Unificato
 Partito Repubblicano Italiano
 Südtiroler Volkspartei
 Totale Maggioranza 135
 46
 2
 2
 185
 PCI-PSI di Unità Proletaria
 Partito Liberale Italiano
 Movimento Sociale Italiano
 PDI di Unità Monarchica
 Totale Opposizione 101
 16
 11
 2
 130
 Totale 315
 Composizione del governo:
 Democrazia Cristiana
 Partito Socialista Italiano
 Partito Socialista Democratico Italiano
 Partito Repubblicano Italiano (fino al 1º marzo 1971)
 
 Presidente del Consiglio dei ministri 1970 6 agosto-17 febbraio 
          1972Emilio Colombo (DC)
 
 Vicepresidente del Consiglio dei ministriFrancesco De Martino (PSI)
 
 Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio dei ministriDario Antoniozzi (DC), Aurelio Curti (DC), Giuseppe Di Vagno (PSI), 
          Francesco Fossa (PSI), Giovanni Zonca (DC)
 
 Ministeri senza portafoglio
 Compiti politici particolari e di coordinamento, con speciale 
          riguardo alla presidenza della delegazione italiana all'Onu 
          Giuseppe Lupis (PSDI)
 
 Interventi straordinari nel Mezzogiorno Paolo Emilio Taviani (DC)
 
 Problemi relativi all'attuazione delle regioni Eugenio Gatto (DC)
 
 Rapporti fra Governo e Parlamento Carlo Russo (DC)
 
 Ricerca scientifica Camillo Ripamonti (DC)
 
 Riforma della pubblica amministrazione Remo Gaspari (DC)
 
 MINISTERI
 Affari esteriMinistro Aldo Moro (DC)
 Sottosegretari Alberto Bemporad, Mario Pedini, Angelo Salizzoni
 
 InternoMinistro Franco Restivo (DC)
 Sottosegretari Nello Mariani, Adolfo Sarti, Franco Nicolazzi, Ernesto 
          Pucci
 
 Grazia e GiustiziaMinistro Oronzo Reale (PRI) fino al 01/03/71
 Emilio Colombo (DC) interim dal 01/03/71
 Sottosegretari Michele Pellicani, Erminio Pennacchini
 
 Bilancio e Programmazione EconomicaMinistro Antonio Giolitti (PSI)
 Sottosegretari Barbaro Lo Giudice
 
 FinanzeMinistro Luigi Preti (PSDI)
 Sottosegretari Gioacchino Attaguile, Luigi Borghi, Giuseppe Machiavelli
 
 TesoroMinistro Mario Ferrari Aggradi (DC)
 Sottosegretari Antonio Bisaglia, Venerio Cattani, Bonaventura Picardi, 
          Dante Schietroma, Giuseppe Sinesio
 
 DifesaMinistro Mario Tanassi (PSDI)
 Sottosegretari Mario Marino Guadalupi, Vito Lattanzio
 
 Pubblica IstruzioneMinistro Riccardo Misasi (DC)
 Sottosegretari Oddo Biasini (fino al 01/03/71), Elena Gatti Caporaso, 
          Pier Luigi Romita, Elio Rosati
 
 Lavori PubbliciMinistro Salvatore Lauricella (PSI)
 Sottosegretari Vincenzo Russo, Vincenzo Scarlato, Attilio Zannier
 
 Agricoltura e ForesteMinistro Lorenzo Natali (DC)
 Sottosegretari Attilio Iozzelli, Primo Silvestri, Giuseppe Tortora, 
          Giovanni Venturi
 
 Trasporti e Aviazione CivileMinistro Italo Viglianesi (PSI)
 Sottosegretari Onorio Cengarle, Sebastiano Vincelli
 
 Poste e TelecomunicazioniMinistro Giacinto Bosco (DC)
 Sottosegretari Luigi Angrisani, Bernardo D'Arezzo, Aldo Venturini
 
 Industria, Commercio e ArtigianatoMinistro Silvio Gava (DC)
 Sottosegretari Giuseppe Amadei, Loris Biagioni, Lucio Mariano Brandi, 
          Oscar Mammì
 
 SanitàMinistro Luigi Mariotti (PSI)
 Sottosegretari Maria Pia Dal Canton, Girolamo La Penna, Maria Vittoria 
          Mezza
 
 Commercio con l'EsteroMinistro Mario Zagari (PSI)
 Sottosegretari Corrado Belci, Renzo Forma
 
 Marina MercantileMinistro Salvatore Mannironi (DC) deceduto il 06/04/71
 Gioacchino Attaguile (DC) dal 10/04/71
 Sottosegretari Paolo Cavezzali, Vittorio Cervone
 
 Partecipazioni StataliMinistro Flaminio Piccoli (DC)
 Sottosegretari Francesco Principe (PSI)
 
 Lavoro e Previdenza SocialeMinistro Carlo Donat-Cattin (DC)
 Sottosegretari Fernando De Marzi, Leandro Rampa, Mario Toros
 
 Turismo e SpettacoloMinistro Gianmatteo Matteotti (PSDI)
 Sottosegretari Franco Evangelisti, Gianni Usvardi
 
   
 
 
 
 
 
 
 
 
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