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Papa
Eugenio IV

(1431-47)

Concilio Ecumenico
di Basilea-Ferrara-Firenze-Roma
1431-45

1436, Basilea:
- in corso
«segue»

 

1436, Leon Battista Alberti, nei trattati dedicati alla pittura e alla scultura, descrive la costruzione "legittima", fornendo la prima definizione del metodo rigoroso per disegnare in prospettiva.

ANNO 1436





1436
REGNO d'UNGHERIA e REGNO di BOEMIA
Sigismondo di Lussemburgo
Albero genealogico

(Norimberga 1368 - Znojmo, Moravia 1437)
figlio dell'imperatore Carlo IV e di Elisabetta di Pomerania;
1387-1437, re d'Ungheria;
1410-33, re di Germania e dei romani;
1419-37, re di Boemia;
ma la nobiltà hussita rifiuta di riconoscere i suoi diritti al trono; egli si fa incoronare a Praga alla testa di una spedizione di crociati;
1420-22, subisce delle sconfitte da parte dei nobili hussiti;
nel 1423 cede il ducato di Sassonia-Wittenberg a Federico I di Wettin;
1433-37, imperatore del Sacro Romano Impero;
[incoronato a Roma da Eugenio IV.]


1436
grazie alla politica di conciliazione condotta negli ultimi anni nei confronti degli hussiti moderati (specie della nobiltà cui fa ampie concessioni) e soprattutto dopo l'approvazione degli accordi (i Compactata) tra gli hussiti e la chiesa di Roma, viene riconosciuto re di Boemia anche dagli hussiti;

Hussiti

«segue da 1434»
1436, l'accordo tra la chiesa di Roma e gli hussiti moderati è approvato in Boemia come legge regionale: i cosiddetti Compactata che definiscono la particolare posizione degli hussiti cechi nel quadro della chiesa cattolica; a sua volta Sigismondo è riconosciuto re di Boemia; 
su questa base sorge in Boemia la chiesa utraquisita o calistina (dal latino calix, calice);
intanto i tobariti continuano a rifiutare i Compactata che considerano un'insidia da parte di Roma;
«segue 1462»



1436
ducato d'Austria
Alberto V d'Asburgo [l'Illustre]
Albero genealogico
(Vienna 1397 - Neszmély, Ungheria 1439)
figlio di Alberto IV [il Paziente] e di Johanna di Baviera;
1404-39, duca d'Austria;
-1423, sposa Elisabeth di Boemia, erede di Boemia e d’Ungheria, figlia dell’imperatore Sigismondo;
1423-39, margravio di Moravia;




1437-39, re di Boemia (Albrecht);
1437-39, re d'Ungheria (Albert);
1438-39, re di Germania (Albrecht II);


Friedrich III
Albero genealogico
(Innsbruck 1415 - Linz 1493)
figlio di Ernst I [il Ferreo], duca di Stiria, e di Zimburga di Masovia [Piasti];
[appartiene al ramo leopoldino degli Asburgo.]
1424-93, duca di Stiria, Carinzia, Carniola e Tirolo (Federico V);
[succeduto al padre]



1440-93, re di Germania e dei romani (Federico IV);
1452-93, imperatore del Sacro Romano Impero (Federico III);


1436
-



1436
REGNO di POLONIA
Ladislao III Jagellone II
Albero genealogico

(Cracovia 1424 - Varna 1444)
figlio di Ladislao II Jagellone;
1434-44, re di Polonia;
ancora sotto il tutore Z. Olesnicki, vescovo della capitale di Cracovia, duca di Siewierz e capo della nobiltà cattolica;



1440-44, re d'Ungheria (Ladislao V)


1436
-

1436
Albero genealogico

(Norimberga 1372 - Kadolzburg, Franconia 1440)
figlio di Friedrich V, burgravio di Norimberga e principe dell'impero, e di Elizabeth von Meissen;
[ha notevoli domini personali ereditati sia dal padre sia dal fratello Giovanni.]
1398-1427, burgravio di Norimberga; (Friedrich VI)
1415-40, elettore di Brandeburgo []; (Friedrich I)
nel 1431 comanda le truppe imperiali nella seconda guerra contro gli hussiti;

1436
Federico II [il Pacifico o il Placido o il Mansueto]
Albero genealogico

(† 1464)
figlio di Federico I e di Caterina di Brunswick-Wolfenbüttel;
1428-64, duca elettore di Sassonia;




1436
ducato di Baviera
Ludwig VII di Wittelsbach [il Barbuto]
Albero genealogico

(1365/1368-69 - Burghausen 1.5.1447)
figlio di Stefan III e di Taddea Visconti;
1413-43, duca di Baviera-Ingolstadt;
1416, conte di Mortain;





1436
IMPERO BIZANTINO
Giovanni VIII Paleologo
Albero genealogico

(n. 1390 - m. 1448)
figlio di Manuele II;
1421-24, coimperatore;
1425-48, imperatore.


1436
Costantinopoli è assediata dai turchi.
La preparazione del Concilio è in pieno svolgimento ed ora è Bisanzio a farsi promotrice dell'invito a tutte le chiese ortodosse. Da Costantinopoli parte per Trebisonda e l'Iberia un diplomatico bizantino, il latinofilo Andronico Iagaris. Egli ha l'incarico di radunarne i rappresentanti per il marzo-aprile 1437 nella capitale bizantina, per il Concilio. Poco dopo giungono a Costantinopoli il metropolita di Trebisonda Doroteo e l'inviato dell'imperatore, Giovanni Macroduca. I membri del Concilio di Basilea, che pure mostrano interesse per le trattative con il Patriarcato di Costantinopoli e con la Chiesa di Trebisonda in particolare, vengono a conoscenza delle misure prese per convocare il Concilio attraverso i propri inviati e attraverso le bolle papali.
Gli sforzi comuni della diplomazia bizantina e papale assicurano quindi la partecipazione dei rappresentanti di Trebisonda al Concilio di Ferrara e di Firenze.

1436
IMPERO di TREBISONDA
[impero trapesuntino]
Giovanni IV

(? - ?)
figlio di Alessio IV;
1429 (26 apr)- 1458, imperatore di Trebisonda - autokrátor dei romani;
aspira a un avvicinamento con Genova, giacché si scontra con l'opposizione dinastica, a capo della quale vi è suo fratello Alessandro, genero del governatore di Mitilene, il genovese Dorino I Gattilusi;


Bailo veneziano
Paolo Vallaresso
(1434-36)
Benedetto Gabriel
(1436-38)
Console genovese
Desermo Cataneo
(1436)
1436
Marzo
l'imperatore viene informato della liberazione di Genova dal dominio del duca di Milano; gli si chiede di confermare e rispettare i precedenti accordi importanti con la repubblica di Genova, mentre al console di Trebisonda si ordina di fornire notizie dettagliate sulla siituazione nel Ponto.


1436
IMPERO OTTOMANO
 

(1404 - 1451)
figlio di Mehmet I;
1421-44/1456-51, sultano;
1423-27, sottomissione dell'Anatolia;



1436
assedio di Costantinopoli;





1436
RUSSIA
Basilio II [il Cieco ]
Albero genealogico
(n. 1415 - m. 1462)
figlio di Basilio I;
1425-62, gran principe di Mosca;

 
-
1436
-



1436
REGNO di FRANCIA
Carlo VII [il Vittorioso]
Albero genealogico
(Parigi 1403 - Mehun-sur-Yèvre 1462)
figlio di Carlo VI e di Elisabeth di Baviera-Ingolstadt;
1422-61, re di Francia;
[fino alle vittorie di Giovanna d'Arco il titolo non ha avuto per lui alcun significato]
nel 1429 viene incoronato a Reims;
nel 1435 si arriva alla riconciliazione con il duca di Borgogna Filippo III [il Buono];




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
-
Cancelliere-Guardasigilli
-
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1436
-




1436
ducato d’Angiò
Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1417, succeduto al padre, viene affidato allo zio materno Luigi, cardinale e duca di Bar; sposa in seguito Isabella figlia di Carlo II di Lorena;
1430-80, duca di Bar;
1430, eredita il ducato dallo zio cardinale Luigi;
1431-53, duca di Lorena;
1431, muore il suocero; pur dovendo diventare signore della regione, deve affrontare l'opposizione di Antonio di Vaudémont (appoggiato dal duca di Borgogna) che lo sconfigge e lo prende prigioniero a Bugnéville dove rimane in queste condizioni fino al 1432;
1434, l'imperatore Sigismondo suggella il suo diritto sulla Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
dal 1435 ancora prigioniero del duca di Borgogna;




1436
-

a

1436
ducato di Borgogna
Filippo III [il Buono]
Albero genealogico
(Digione 1396 - Bruges 1467)
figlio di Giovanni [Senza paura] e di Margherita di Baviera;
1419-67, duca di Borgogna e conte di Fiandra;
succeduto al padre, assassinato dagli armagnacchi;
nel 1428 acquista la contea di Namur;
nel 1430 eredita dal cugino Filippo di Saint-Pol il Brabante e il Limburgo;
nel 1433 ottiene definitivamente il possesso di Olanda, Zelanda, Hainaut;




 
-
1436
guastatisi i rapporti con l'Inghilterra (a causa della nascente rivalità commerciale tra le manifatture di panni fiamminghe e quelle inglesi) e minacciato dall'imperatore Sigismondo III che gli contesta il Brabante, giunge, con il trattato di Arras alla riconciliazione con il re di Francia Carlo VII e alla composizione del conflitto tra armagnacchi e borgognoni [quasi 300 anni di lotte]; raggiunta la pace può così dedicarsi all'unificazione dei suoi stati cui giungerà attraverso numerose riforme dell'organizzazione politico-amministrativa, giudiziaria e militare;





1436
ducato di Savoia
Amedeo VIII [il Pacifico]
Albero genealogico
(Chambéry 1383 - Ginevra 1451)
figlio di Amedeo VII e di Bona di Berry;
1391-1416, conte di Savoia;
si deve a lui la pace di Bicêtre;
nel 1410 Margherita di Joinville gli cede le ragioni che le competono in quanto vedova del conte di Ginevra Oddo di Thoire e di Villars;
nel 1411 viene investito dall'imperatore Sigismondo dei suoi stati, è nominato anche vicario imperiale per la Lombardia e conte palatino;
si deve a lui il trattato di Bruges;
1416-1434, duca di Savoia;
fonda San Domenico in Bourg e un castello in Torino;
nel 1418, alla morte di Lodovico di Savoia-Acaia, acquisisce i domini del Piemonte accresciuti di Fossano, Savigliano, Chieri, Mondovì e tanti altri luoghi;
nel 1419, con il trattato di Chambéry, acquista definitivamente Nizza;
nel 1422, alla morte di Lodovico di Poitiers, eredita il contado di Valenza e di Die; s'impossessa della contea del Valentinois; per quanto riguarda Ginevra, dove anche la Camera imperiale avrebbe delle pretese, finalmente egli riceve da Sigismondo l'investitura; spedisce soccorsi all'imperatore Sigismondo in guerra contro gli hussiti;
nel 1424 assegna al primogenito Ludovico il titolo di principe di Piemonte, già portato dall'estinta linea dei Savoia-Acaia;
nel 1425 entra nella lega di Venezia e Firenze contro i Visconti; spedisce soccorsi al re di Cipro contro i maomettani; fonda Santa Chiara in Vaud;
nel 1427 compra Vercelli dal duca di Milano a patto di lasciare la lega di Venezia e Firenze;
il 2 dicembre 1427, con un trattato vengono stabilite le nozze tra Maria sua figlia e Filippo Maria Visconti;
nel 1432 Villars viene fatto contado;


Ludovico
Albero genealogico
(Ginevra 1413 - Lione 1465)
figlio di Amedeo VIII [il Pacifico] e di Marie di Borgogna-Valois;
1431, alla morte del fratello maggiore Amedeo eredita il titolo di principe di Piemonte;
1434-65, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1434-65, duca di Savoia;
dopo l'abdicazione del padre;


 
-
1436
-

 



1436
REGNO d'INGHILTERRA
Enrico VI
Albero genealogico

(Windsor 1421 - Londra 1471)
figlio unico di Enrico V e di Caterina di Valois;
1422-61, 1470-71, re d'Inghilterra;
ancora in fasce, poco dopo, alla morte del nonno Carlo VI, viene proclamato anche re di Francia;
sotto la reggenza degli zii Giovanni di Bedford (reggente in Francia) e Humphrey di Gloucester assiste impotente ai disastrosi risultati dell'ultima fase della guerra dei cent'anni;





1436
-


a

1436
REGNO di SCOZIA
Giacomo I
Albero genealogico

(Dunfermline 1394 - Perth 1437)
figlio di Roberto III Stuart;
1406-37, re di Scozia;
1406-1424, è in ostaggio dei sovrani inglesi mentre reggente è il duca d'Albany;
nel 1424 viene liberato dietro riscatto potendo così, dopo diciotto anni, salire sul trono;
cerca di imporre riforme tendenti a disciplinare lo strapotere dei grandi nobili, i più ribelli dei quali non esita a giustiziare; riassesta le finanze del regno;

1436
-


a

1436
REGNI di DANIMARCA, di NORVEGIA
e di SVEZIA
Erik III
(n. 1382 - Rügenwalde 1459)
(Erik) figlio di Vratislav VII duca di Pomerania e di Ingeborge discendente dai re danesi;
1389-1439, re di Norvegia;
1396-1439, re di Danimarca (Erik VIII);
1396-1439, re di Svezia (Erik XIII);
[sovrano effettivo solo dal 1412, dopo la morte della zia Margherita.]




1436
per sottrarsi al malcontento che frattanto si è diffuso anche in Danimarca e in Norvegia, ripara nell'isola di Gotland;
deposto simultaneamente dai tre regni e minacciato dalla flotta svedese, deve per forza ritirarsi nel ducato natale.
NORVEGIA
1436
-
ISLANDA
1436
-
SVEZIA
1436
-



1436
REGNO di PORTOGALLO
Edoardo I (Duarte)
Albero genealogico
(Viseu 1391 - Thomar 1438)
figlio di Giovanni I[il Grande] e di Philippa di Lancaster;
1433-38, re di Portogallo;



1436
-

1436
REGNO di ARAGONA
Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
succeduto al padre, tenta il grande disegno di riunificazione di Napoli alla Sicilia;
nel 1421, fattosi adottare dalla regina Giovanna II d'Angiò, si reca a Napoli con la sua corte;
nel 1423, in seguito a contrasti fra Catalogna e Aragona e lotte per la successione al trono di Castiglia, riporta la pace; si trattiene in patria fino al 1432;
nel 1433 ritorna definitivamente in Italia per conquistare prima e costruire poi il nuovo regno;
1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)
nel 1435, nel corso della battaglia navale di Ponza, viene fatto prigioniero da Filippo Maria Visconti; quando il destino della monarchia aragonese sembra ormai segnato, egli stipula con il duca di Milano una pace separata impegnandosi a pagare un forte riscatto, a rinunciare alle sue pretese sulla Corsica e sulla Toscana e a combattere Francesco Sforza;



1442-58. re di Sicilia;




1436
-




1436
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
JUAN II
Albero genealogico

(Toro 6 mar 1405 - Valladolid 20 lug 1454)
figlio di Enrico III [il Malaticcio] e di Catherine di Lancaster;
1406-1454, re di Castiglia e di Léon;
[sotto la reggenza dello zio e della madre.]


1436
-

1436
REGNO di NAVARRA
Giovanni II
Albero genealogico

(Medina del Campo 1397 - Barcellona 1479)
figlio di Ferdinando I e di Eleonora di Castiglia;
1415-16, viceré di Sicilia;
1425-79, re di Navarra;
succeduto alla morte di Carlo III [il Nobile], padre di sua moglie Bianca;
nel 1435 partecipa alla spedizione del fratello Alfonso V il Magnanimo per la conquista di Napoli ma viene catturato a Ponza e condotto a Milano dove riconquista la libertà grazie a Filippo Maria Visconti;




1458-79, re d'Aragona;


1436
-
a



1436
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
Governo di otto Capitani di Libertà
(1435 27 dic - 28 mar 1436)
Isnardo Guarco
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di;
1436
1436 28 mar-3 apr, 3 apr - ?, doge di Genova;


Tomaso di Campofregoso
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di;
1415 4 lug - 23 nov 1421, doge di Genova;
1436
1436 ? - 24 mar 1437,

1437 24 mar - 18 dic 1442;


1436
-


1436
ducato di Milano
Filippo Maria Visconti
Albero genealogico
(Milano 1392 - 1447)
figlio secondogenito di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti;
1402-47, conte di Pavia;
1412-47, duca di Milano;
Lotario Rusca rinuncia a Como, mentre Lodi viene tolta a Giovanni da Vignate;
nel 1417 si fa cedere Vercelli dal marchese di Monferrato;
nel 1418, sotto l'accusa di adulterio, fa decapitare la sua prima moglie Beatrice di Tenda;
sottrae Piacenza a Filippo Arcelli;
nel 1420 toglie Cremona a Cabrino Fondulo;
nel 1422 toglie Bergamo e Brescia a Pandolfo Malatesta; quando anche Genova si assoggetta ai Visconti, egli può rientrare da protagonista nel gioco politico dei grandi potentati italiani;
1426-27, lega antiviscontea;
nel 1428, con la prima pace di Ferrara, deve cedere a Venezia Brescia e Bergamo;
sposa la sua seconda moglie Maria di Savoia;
1431-33, lega antiviscontea;
con la seconda pace di Ferrara Filippo Maria Visconti deve cedere a Venezia Brescia e Bergamo;






 
1436
-


1436
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Francesco Foscari
Albero genealogico
(Venezia 19 giu 1373 – Venezia 1º nov 1457)
primogenito di Nicolò di Giovanni e di Caterina di Giovanni Michiel.
1423-57, doge di Venezia; [65°]


- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1436
-


 

1436
Repubblica di Firenze
Cosimo de' Medici [il Vecchio]
Albero genealogico

(Firenze, 27 set 1389 – Careggi, 1º ago 1464)
figlio di Giovanni di Bicci, fondatore del Banco Medici (1397), e di Riccarda [Nannina] de’ Bueri;
1416, sposa Contessina de’ Bardi († 1473), figlia di Alessandro de’ Bardi, conte di Vernio;
1429-64, signore de facto di Firenze;



 

 
1436
-


1436
Ancona
Francesco Sforza
Albero genealogico
(San Miniato, Pisa 1401-Milano 1466)
figlio di Muzio Attendolo [Sforza] e della sua compagna Lucia di Torsciano;
1424-26, viceré della Calabria;
1430, condottiero al servizio di Filippo Maria Visconti, in lotta contro Venezia;
morta la sua prima moglie gli viene offerta in sposa da Filippo Maria Visconti la figlia e unica erede Bianca Maria;
1433-66, marchese di Ancona;
gonfaloniere della chiesa per l'Umbria, è ora al servizio del pontefice;





1450-66, duca di Milano;






 
1436
-


1436
REGNO di NAPOLI e REGNO di SICILIA
Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)




1442-58. re di Sicilia;

– vedi sopra –




Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1430-80, duca di Bar;
1431-53, duca di Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);




– vedi sopra –




1436
-
a


segue



Bossi, Donato (1436-1500 ca) cronista milanese, esercitò a Milano l'arte notarile;
Chronica (dalle origini del mondo sino al 1492; interessante in particolare per la storia del periodo visconteo).

Cammelli, Antonio o il Pistoia (Pistoia 1436-Ferrara 1502) rimatore toscano, vissuto alla corte di Niccolò da Correggio e in seguito presso Ercole I d'Este di Ferrara; caduto in disgrazia, ottiene un altro breve incarico per intercessone di Isabella d'Este, vagando poi negli ultimi anni della sua vita di corte in corte lamentandosi della sua miseria;
Sonetti faceti (533 sonetti, postumi, 1865, 1884, 1908, alla maniera del Burchiello e preceduti da un "dialogo dei morti" di tipo lucianeo, dedicati a Isabella d'Este)
Pamphila (1499, tragedia, rifacimento della novella di G. Boccaccio di Ghismonda e Guiscardo [Decameron, IV, I]
Filostrato e Panfila (1508, postumo, tragedia in volgare).

Cisneros, Francisco Jiménez de (Torrelaguna 1436-Roa 1517) cardinale spagnolo, vicerè di Spagna;
nato da una famiglia di hidalgos stabilitasi a Torrelaguna, nel feudo dei Mendoza, studia diritto a Salmanca e poi si reca a Roma;
nonostante l'opposizione del cardinal Carillo, si aggiudica l'arcipretato di Uceda;
1484, si ritira presso i francescani nel convento della Salceda;
1486 ca, veste l'abito dei Frati Minori, passando i successivi tre anni di vita quasi anacoretica prima di assumere le più alte cariche dell'Ordine, della Chiesa e dello Stato;
si aggiudica l'arcipretato di Uceda, nonostante l'opposizione del cardinal Carillo;
1495, arcivescovo di Toledo;
vara severe riforme relative ai monasteri e al clero secolare;
1498, per combattere l'ignoranza religiosa, fonda l'università di Alcalá (in otto anni con 42 cattedre), dove fa insegnare teologia, greco ed ebraico da docenti di Salamanca e di Parigi (invita anche Erasmo da Rotterdam);
1449, si comporta con durezza verso i mori;
1502, ottiene una sanzione che costringe i mori alla conversione o all'esilio;
1507, cardinale; Grande Inquisitore di Castiglia;
[Nella sua azione riproduce il programma francescano di Bonaventura e di Bacone. La sua nomina segna una reazione agli eccessi dei suoi predecessori]
merito suo sono la definitiva vittoria sui Barbareschi e la conquista di Orano condotta a sue spese;
Complutensis (1514-20, Bibbia poliglotta d'Alcalà, edita sotto la sua direzione)
1516, alla morte di Ferdinando II, diventa reggente di Aragona.

Coloccio, Marcantonio [Colocci, Cocci] o Marcantonio Sabellico (Vicovaro, Roma 1436 ca-Venezia 1506) storico, membro dell'Accademia romana; insegnò retorica a Udine, Venezia e Verona;
Rerum Venetarum ab urbe condita libri ad Marcum Barbadicum (1487, storia di Venezia dalle origini, più tardi continuata da Pietro Bembo)
Enneades sive Rapsodiae historiarum (compendio di storia universale, sino al 1504, in 92 libri)
De latinae linguae reparatione (dialogo).

Müller, Johann o Regiomontano (1436-76) astronomo e matematico tedesco di Königsberg, vescovo di Regensburg;
De triangulis (1533, postumo)
[In cui dimostra, tra l'altro, la soluzione errata proposta da Niccolò Cusano circa la quadratura del cerchio.]

Raimondo di Sabunda o di Sebonde e de Sebiuda (n. Barcellona-Tolosa 1436) medico, filosofo e teologo spagnolo
Liber creaturarum (1484, postumo col titolo Theologia naturali ; tradotto in francese nel 1569 da Montaigne).

Valdezoc[h] Valdizocco, Bortolamio de (Val o Vo di Zocco o Vo di Calcara - Bocca d'Orsato o S. Orsola, Padova 1436-?) tipografo padovano;
[Figlio di Alvise.]
[Il nonno era falegname; la famiglia, benestante, abitava a S. Bartolomeo, ovvero nella contrada ponte Altinate a Padova; il padre, doctor in utroque, fu attivo nel collegio dei giudici e in quello dei giuristi e nel 1439 giudice all'ufficio giudiziario del cavallo; fu anche massaro dell'Arca di Sant'Antonio.]
primogenito di sei figli, inizia gli studi di diritto ma non si laurea;

1472-76, a questo periodo risale, in particolare, la sua attività editoriale;
[La bottega ha sede, come tante altre nel periodo, tra porta Altinate, la chiesa di Santa Sofia e la via S. Biagio, ovvero nel centenato di S. Biagio, la zona delle scuole pubbliche dove gli stessi bidelli, per i facili guadagni, finiscono col farsi tipografi.]
Nel primo anno di attività si serve di uno stampatore prussiano, Martinus Siebeneichen [de septem arboribus], che abita presso di lui.
Fiammetta di G. Boccaccio (1472)
Canzoniere e Triumphi di F. Petrarca (1472, III edizione del Petrarca italiano)
Guerrin Meschino di Andrea da Barberino (1473, romanzo cavalleresco)
De aeterna temporalique Christi generatione di Paolo Morosini o Mauricenus (1473)
seguono altri libri scolastici;
De modo studendi in utroque iure di Giovan Giacomo Cane [precettore di Bernardo Bembo] (1476, ultimo libro che esce dalla sua bottega)
1477, inizia la sua attività di imprenditore: vende libri e si mescola, a vario titolo, in imprese di altri; continua a collaborare con Paolo Maufer e la sua attività non si discosta molto da quella del primo stampatore padovano: Lorenzo Canozi di Lendinara.

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