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Il Viandante

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Papa
Urbano VIII

(1623-44)

Francescani

«segue da 1633»
1634, p. Bonaventura e p. Cherubino approdano sulle coste albanesi e poco dopo formano dei fedeli e con loro sorgono vocazioni religiose e martiri; tra gli altri due giovani francescani, uno albanese, l'altro tartaro vengono impalati.
La Missione trova posizione stabile nella pianura di Trosciani, un Rivotorto albanese costruito in otto giorni su di un'area piccolissima; nonostante questa estrema povertà essi ricevono dalla gente del paese l'alone di una leggenda regale e l'uno passa per il figlio del re di Spagna e l'altro del re di Roma [mah??!!, così dice fra Agostino Gemelli].
Quando la pianura è quasi conquistata al cattolicesimo i missionari tentano la scalata della montagna dove si annidano non solo i turchi ma tribù cristiane semiselvagge che li accolgono male e li respingono irritate perché essi combattono la poligamia. Le più accanite, due mogli illegittime, riescono ad uccidere due francescani: Salvatore d'Offida e Paolo da Mantova, poi altri ancora. Pochi anni dopo si conteranno centomila cattolici in Albania.
«segue 1647»


 

Gesuiti

«segue da 1633»
1634, maggio, p. Stefano Binet, in un lungo memoriale inviato all'ambasciatore francese a Venezia, difende i confratelli da quanti li accusano di tessere pericolosi intrighi.
Nel centenario della sua fondazione la Compagnia può contare su:
- 521 collegi,
- 49 seminari-convitti,
- 358 fra residenze, missioni, case di probazione e case professe, nelle quali operano 16.000 membri.
[vedi Domicilia]
«segue 1635»

ANNO 1634






1634
Sacro Romano Impero
Ferdinando II
Albero genealogico

(Graz 1578 - Vienna 1637)
figlio di Carlo d'Absburgo duca di Stiria e di Maria Anna di Baviera;
1596-1637, duca di Stiria e di Tirolo;
1617-27, re di Boemia;
1618-25, re d'Ungheria;
1619-37, imperatore del Sacro Romano Impero;
1634
per suo ordine viene assassinato Albrecht von Wallenstein;





Ferdinando III
Albero genealogico

(Graz 1608 - Vienna 1657)
figlio primogenito di Ferdinando II e di Maria Anna di Baviera;
1625-46, re d'Ungheria;
1627-46, re di Boemia;
1634
succeduto ad Albrecht von Wallenstein al comando delle armate imperiali sconfigge gli svedesi a Nördlingen;




1637-57, duca di Stiria e di Tirolo;
1637-57, imperatore del Sacro Romano Impero;



1634
-

 

Guerra dei Trent'anni
[1618-1648]
1630-35
guerra svedese

Gennaio
24
, l'imperatore toglie ad A. von Wallenstein il supremo comando e lo dà a Matthias Gallas;

Febbraio
22
, dichiarato traditore, in seguito alla delazione di O. Piccolomini, A. von Wallenstein viene messo al bando dell'impero insieme al suo luogotenente Terzky.
Abbandonato dai generali e dai colonnelli, seguito soltanto da una parte delle truppe rimaste fedeli tenta quindi di unirsi a Bernardo di Sassonia-Weimar ma si è deciso troppo tardi a passare al nemico;
25, a Eger viene raggiunto e ucciso a colpi di spada, insieme ai suoi seguaci più fedeli, dai dragoni irlandesi del col. Butler, emissari di Ferdinando II;

Settembre
5-6
, gli imperiali al comando di Matthias Gallas sconfiggono l'esercito svedese, agli ordini di Bernardo di Sassonia-Weimar e Gustaf Horn, a Nördlingen costringendolo ad abbandonare la Germania meridionale in mano agli Absburgo; la Francia è così costretta ad intervenire apertamente nel conflitto per salvare le forze protestanti dalla rovina; 
la sconfitta della Svezia è dovuta dal fatto che è mutato il quadro internazionale:
- il trattato tra Polonia e Russia,
- l'arrivo di un grande esercito spagnolo venuto dall'Italia attraverso la Valtellina,
- la defezione dell'elettore di Sassonia;
tutti fattori che indeboliscono la posizione della Svezia.


1634
Brandeburgo
Albero genealogico

(Berlin 1595 - Königsberg 1640)
figlio di Johann Sigismund Hohenzollern e di Anna di Prussia;
1616, sposa la p.ssa Elisabeth Charlotte von Simmern (1597-1660);
1619-40, elettore di Brandeburgo;
1619-40, duca di Cleves e di Prussia;


1634
Sassonia
Albero genealogico

(Dresda 1585 - 1656)
figlio di Cristiano I e di Sofia di Brandeburgo;
1611-56, principe elettore di Sassonia;
succeduto al fratello Cristiano II;
1630-35, guerra dei trent'anni (periodo svedese):
alleato con Gustavo Adolfo di Svezia;
1634
con la morte del suo alleato Gustavo Adolfo di Svezia, conclude con l'imperatore la pace separata di Praga, ottenendo in premio la Lusazia o il Lausitz [poi confermatagli dai trattati di Vestfalia];
[L'imperatore Ferdinando II pone per condizione a Giovanni Giorgio, sovrano finora di un paese di fede esclusivamente luterana, che nel Lausitz superiore e inferiore nulla sia immutato nei diritti che la Chiesa cattolica nelle sue varie istituzioni ed i singoli cattolici vi godevano sotto il precedente governo.]

1634
Baviera e Alto Palatinato
Albero genealogico

(Monaco di Baviera 1573 - Ingolstadt 1651)
figlio di Guglielmo V e di Renata di Lorena;
1597-1623, duca di Baviera;
nel 1616, con il Codex Maximilianeus ha unificato per la prima volta le norme giuridiche e le leggi in tutta la Baviera;
1619-20, nelle lotte contro l'insurrezione ceca, la "Lega cattolica" fa trionfare gli interessi degli Absburgo sconfiggendo l'esercito ceco nella battaglia della Montagna Bianca, presso Praga;
1623-51, primo principe elettore di Baviera e depositario dell'Alto Palatinato;
dal 1632, dopo l'invasione della Baviera da parte di Gustavo Adolfo di Svezia, si è dovuto schierare nuovamente con Wallenstein [in precedenza si era messo alla testa del partito che ne chiedeva l'allontanamento];



1634
REGNO di POLONIA
Ladislao IV Vasa
Albero genealogico

(Cracovia 1595 - 1648)
figlio di Sigismondo III e di Anna d'Austria;
1632-48, re di Polonia;
1630-35, guerra svedese;


1634
pace di Polanów: concluso vittoriosamente il conflitto, assicura alla Polonia i territori contesi, Livonia e Estonia;


 

 



1634
IMPERO OTTOMANO
Murad IV [il Prode]
Albero genealogico

(1612 - 1640)
figlio di Ahmet I e di Kösem Mähpeyker (di origini greche),
1623-40, sultano;
1634
ormai 22enne, con il sostegno dalle forze politiche inizia ad assegnare incarichi ai suoi consiglieri e governa a pieno titolo.




Gran Visir
-

1634
-



 

 



1634
RUSSIA
Michele III Romanov
Albero genealogico

(n. 1596 - Mosca 1645)
figlio del boiaro Fëdor Nikitic Romanov (futuro patriarca di Mosca col nome di Filarete) e di Maria Ivanovna della stirpe dei Rjurik;
1598-1613, "periodo dei torbidi".
1613-45, zar di Russia;
1619-33, il vero protagonista della politica nazionale è in realtà il padre (Patriarca Filarete) che ha riunificato nella sua persona potere temporale e potere ecclesiastico;


 
-
1634
-


 

 



 

1634
Francia e Navarra
Luigi XIII

(Fontainebleau 1601-Saint-Germain-en-Laye 1643)
figlio di Enrico IV e di Maria de' Medici;
1610-43, re di Francia e di Navarra;

 

Primo ministro
A.-J. du Plessis
duca di Richelieu
(1624 - 4 dic 1642)
Cancelliere
P. Séguier
(1633 28 feb - 19 dic 1635)
Sovrintendente delle Finanze
Claude de Bullion; Claude Bouthillier
(1632 - 1640)
Segretario di stato agli Affari Esteri
Léon Bouthillier
conte di Chavigny e di Buzancay
(1632 18 mar - 23 giu 1643)
 

1634
fonda l'Académie française;

 

Nord America
ACADIA
Governatore
-
-

1634
Port Royal,

 

CANADA
[Il nome deriva dalla parola huron kanata – villaggio o insediamento – che venne utilizzata in riferimento agli indiani di Stadaconé dal navigatore bretone Jacques Cartier (1491-1557). Essa viene quindi applicata dai francesi anche al territorio di Micmac e Montagnais.]
Luogotenente della Nuova Francia
Samuel de Champlain
(1633 - 1635)

1634
Dopo la firma del Trattato di Saint-Germain-en-Laye le prime navi francesi sono ritornate a Québec e la colonia ha ricominciato il suo lento cammino.

I gesuiti riescono ad entrare in Huronia e fondano la loro prima missione presso gli Huron dell'ovest (Attignaouantans) nel villaggio di Ihonatiria (ribattezzato Saint-Joseph).

 




1634
Repubblica delle Province Unite
[sette province settentrionali]
Federico Enrico
Albero genealogico

(† 1647)
figlio di Guglielmo I [il Taciturno] e di Luisa di Coligny;
conte di Nassau
principe di Orange

1625-47, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;
[presidente del Consiglio di Stato.]




1634
-


1634
Paesi Bassi
[dieci province meridionali]
Leopoldo Guglielmo d'Absburgo
Albero genealogico

(† 1662)
figlio dell'imperatore Ferdinando II e di Maria Anna di Baviera († 1616);
arciduca d'Austria;
1621-62, governatore dei Paesi Bassi;




1634
-

 

 

1634
Inghilterra e Scozia
Charles I
Albero genealogico

(Dunfermline 1600-Londra 1649)
figlio di James I e di Anna di Danimarca;
1625-49, re d'Inghilterra e Scozia;
1627-28, il vincolo di parentela con la Francia non gli impedisce di prendere le difese degli ugonotti assediati a La Rochelle contro Luigi XIII e Richelieu;

- il parlamento è sciolto dal 1629 -

 

Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
-
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
-

1634
Marzo
25
, due bastimenti inglesi, l'Arche e la Colombe, depositano non lontano dalle rive del Potomac duecento famiglie cattoliche della Gran Bretagna; della spedizione fanno parte anche i due gesuiti p. White e p. Altham;
esse sono venute sotto la guida di uno dei figli di lord Baltimore (il grande convertito) a prendere possesso di queste terre appena ottenute dal suo re perché servano d'asilo non solo ai cattolici perseguitati in patria, ma perché vi regni anche la libertà religiosa; il governatore, infatti, dichiara espressamente che egli non tormenterà mai, per causa di religione, alcuno della provincia che crede in Gesù Cristo.
Il primo villaggio di pellegrini viene chiamato Sainte-Marie in ricordo del giorno del loro sbarco (festa dell'Annunciazione); diviene più tardi una città chiamata Baltimora; la nuova colonia riceve il nome di Maryland chiamata così dallo stesso Charles I in onore della sua sposa Henriette-Marie di Francia.
[Figlia di Henri IV re di Francia, morirà nel 1669 in esilio e in miseria.


 

 

 

 

SCOZIA
-
-
-
-
1634
-
 
IRLANDA
-
-
-
-

1634
-

 
Nord America
-
-
-
-

1634
-

VIRGINIA
Governatore
-
-

1634
Jamestown, sul fiume James;






MARYLAND [Dal nome della regina Enrichetta Maria]
Governatore
-
-

1634
-






NUOVA INGHILTERRA
Governatore
-
-

1634
-





MASSACHUSETTS
Governatore
avv. John Winthrop
(1629 - ?)

1634
-
La corte generale diviene bicamerale:
- la camera alta è composta dal governatore e dai suoi "assistenti",
- la camera bassa è composta dai deputati;
per far passare una legge è necessario il consenso di entrambe le camere.
Il governo rappresentativo non indebilisce né l'autorità dei puritani né il carattere religioso della comunità biblica.
Il Massachusetts non è una teocrazia in senso stretto poiché il clero non occupa cariche secolari, ma chiesa e stato sono strettamente collegati.
I predicatori puritani, unica autorità che possa interpretare le Scritture, sono molto influenti: teologi autorevoli come John Corron, "il più famoso studioso e apologista ufficiale dello stile di vita della Nuova Inghilterra" vengono regolarmente consultati dai dirigenti politici.
Come in Europa, è scontato che lo stato abbia il dovere di mantenere e proteggere la religione. Ogni città deve erigere un edificio per il culto, si impongono tasse per pagare gli stipendi ai ministri ecclesiastici e la frequenza alle cerimonie religiose come la limitazione delle attività nel giorno di sabato sono imposte per legge. Per di più le autorità civili trattano con mano dura l'eterodossia.
Ai bestemmiatori vengono mozzate le orecchie, battisti e quaccheri vengono fustigati, multati ed espulsi.
[Quattro quaccheri che sono tornati nella colonia dopo esser stati banditi, vengono impiccati sulla pubblica piazza di Boston.]
L'intolleranza della baia del Massachusetts incoraggia gli insediamenti in altre zone della Nuova Inghilterra.

 





1634
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano IV
Albero genealogico
(Frederiksborg 1577 - Copenaghen 1648)
figlio di Federico II e di Sofia di Mecklenburg;
1588-1648, re di Danimarca e di Norvegia;
1611-13, combatte contro Carlo IX di Svezia per il dominio sul Baltico riuscendo ad impadronirsi dell'isola di Öland;




1634
1618-48, guerra dei trent'anni: mantiene tutti i suoi territori;
NORVEGIA
1634
-
ISLANDA
1634
-

 

1634
REGNO di SVEZIA
Cristina
Albero genealogico
(Stoccolma 1625 - Roma 1689)
figlia di Gustavo II Adolfo e di Maria di Brandeburgo;
1632-54, regina di Svezia;
sotto la reggenza di un consiglio di aristocratici presieduto da Axel Oxenstierna;




1634
1618-48, guerra dei trent'anni: -






1634
REGNI DI SPAGNA, NAPOLI e SICILIA
Filippo IV
Albero genealogico

(Valladolid 1605 - Madrid 1665)
figlio di Filippo III e di Margherita d'Austria;
1615, sposa Isabella di Borbone, figlia di Enrico IV re di Francia;
1621-1665, re di Spagna; [compreso Portogallo]
1621-1665, re di Napoli e Sicilia;
- 1618-48, guerra dei trent'anni: accanto agli Absburgo;
[ciò aggraverà, rendendolo poi irreversibile, il declino della potenza spagnola.]
- 1623-26, guerra di Valtellina;
- 1627-31, guerra per la successione al trono di Mantova;

1634
-

NAPOLI
Viceré
Manuel de Zunica y Fonseca
conte di Monterey
(1631 - 1637)
Nunzio apostolico
-

1634
-


SICILIA
Viceré
-
1634
-
a



 

1634
SAVOIA
Vittorio Amedeo I
Albero genealogico

(Torino 1587 - Vercelli 1637)
secondogenito di Carlo Emanuele I e di Caterina d'Absburgo-Spagna;
1630-37, principe di Piemonte
conte di Aosta, Maurienne, Nizza e Asti
marchese di Saluzzo
duca di Savoia
;
1630-37
, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);

 

 

1634
-


1634
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Giovanni Stefano Doria
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1633 5 lug - 5 lug 1635, doge di Genova;


1634
-

 

1634
ducato di Mantova e del Monferrato
Carlo I
Albero genealogico

(1580 - 1637)
figlio di Luigi o Ludovico Gonzaga (3° figlio del 1° duca di Mantova) e di Enrichetta di Cléves [Henriette de La Marck] erede dei ducati di Nevers e di Rethel;
1595-1637, duca di Nevers e di Rethel;
1599, sposa Caterine de Lorraine et Majenne († 1618);
1621, duca di Mayenne;
1627-37, duca di Mantova e del Monferrato;


1634
-


 

1634
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Francesco Erizzo
Albero genealogico

(Venezia 18 feb 1566 - Venezia 3 gen 1646)
secondo dei quattro figli maschi di Benedetto e di Marina Contarini;
1631-46, doge di Venezia; [98°]

- nunzio pontificio: G.B. Agucchia (1623 - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
- ambasciatore sabaudo: A. Provana (1605- ?)

1634
Marzo
26
, la Terraferma veneta
vive un particolare momento di crisi economica e sociale dovuto alle carestie, epidemie e guerre capitate nei cinque anni appena trascorsi; poiché ha come riflesso spontaneo l'aumento vertiginoso della criminalità, viene eletto capitano di Brescia Francesco Corner;
Agosto
il Senato invia a Brescia ill provveditore generale Zorzi per inquisire sui numerosi delitti;
Settembre
Brescia, il capitano neoeletto Francesco Corner fa il suo ingresso in città;
[terminerà l'incarico nel febbraio del 1636, avendo come colleghi, inizialmente Bartolomeo Gradenigo e poi, dal dicembre 1634, G. B. Querini.]
dovendosi occupare anche dell'ordine pubblico, proibisce subito il porto abusivo delle armi da fuoco "causa principale de tutti li mali";
Novembre
Brescia, come non bastasse, giungono in città i sindaci inquisitori in Terraferma, muniti di poteri straordinari.
L'intervento di questi magistrati, caratterizzato da una procedura rapida e sommaria, insensibile ai poteri giurisdizionali dei rettori e ai privilegi goduti dalle città suddite, suscita immediatamente la reazione di Francesco Corner e di Bartolomeo Gradenigo,;
26, con un dispaccio indirizzato al Senato, Francesco Corner e Bartolomeo Gradenigo, presentano le loro sdegnate proteste per il procedere intransigente e troppo severo dei sindaci. L'opposizione più decisa sorge però nel seno del Consiglio cittadino, direttamente colpito nei propri privilegi. Infatti, mentre l'attività giudiziaria penale è, a Brescia, di esclusiva competenza dei rettori veneziani, quella civile è affidata in gran parte ai "consoli di quartiere" della città, le cui sentenze cadono in appello al magistrato del "savio", appartenente al locale Collegio dei dottori. La procedura dei sindaci, che contempla l'esecuzione immediata delle sentenze e il rinvio in appello a magistrature superiori veneziane, induce i deputati e il Consiglio della città ad eleggere due oratori con l'incarico di recarsi a Venezia per esprimere al Senato le loro rimostranze. Una decisione sgradita a Venezia.
Dicembre
13
, nel dispaccio inviato a Venezia rileva che i condottieri di milizie interpretano male le leggi che concedono a cinque loro servitori il porto d'arma da fuoco, poiché essi scelgono loro "adherenti" e persone che di queste licenze o si servono per soli lor privati rancori et interessi".


 

 

1634
ducato di Modena e Reggio
Francesco I d'Este
Albero genealogico

(Modena 1610 - Santhià 1658)
figlio di Alfonso III e di Isabella di Savoia;
1629-58, duca di Modena e Reggio;

 

 

1634
-


 

 

1634
Granducato di Toscana
Ferdinando II de' Medici
Albero genealogico
(Firenze 1610 - 1670)
figlio del granduca Cosimo II e della granduchessa Maria Maddalena d'Austria;
1621-70, granduca di Toscana;

 
1634
-


 

 



Congregazione per le cause dei santi

Ha il compito di provvedere alle cause di beatificazione dei servi di Dio o di canonizzazione dei beati ed ha competenza universale, valida cioè anche per le chiese orientali.
Anche se l'intervento dei pontefici in materia (dopo le canonizzazioni da parte dei vescovi) data sin dal secolo IX, Urbano VIII contribuisce ora in modo definitivo a disciplinare la riserva assoluta dei giudizi di canonizzazione alla Santa Sede.
[Dal secolo XVIII la trattazione delle cause di canonizzazione sarà avocata in via esclusiva a Roma.]

Struttura tipo di direzione:
- cardinale prefetto,
- cardinali membri,
- vescovi diocesani (da 7 a 14),
- segretario,
- sottosegretario,
- consultori,
- altri.

La congregazione è divisa in tre uffici:

1°, ufficio giudiziario, assomma le competenze più numerose dovendo anzitutto vagliare le richieste inviate dai vescovi per poter aprire una causa, e quindi valutare il contenuto dei libelli (quelli cioè inviati alla congregazione e dove sono illustrati gli elementi su cui si basa la causa stessa).
Qualora nell'esame dei libelli intervengano dei dubbi, questi vengono discussi in un congresso particolare nel quale intervengono con suffragio pro rei veritate:
. segretario,
. sottosegretario,
. promotore generale della fede,
. relatore generale,
. sottopromotore generale,
- tre consultori
.
A pronunciare la sentenza di merito sull'argomento provvede invece una congregazione specifica composta da:
. cardinale prefetto,
. cardinale ponente,
. tre cardinali (minimo),
che esaminano la discussione e i voti espressi nel congresso particolare.
Al congresso ordinario della congregazione compete, quindi, il giudizio sulla validità dei processi istruttori che si sono svolti.
Una competenza specifica del 1° ufficio, assolta con formalità particolari, è quella che riguarda i miracoli che sarebbero stati fatti per intercessione del soggetto. All'esame di questi miracoli si provvede con una procedura complessa nella quale è previsto:
a) il giudizio medico-legale di due membri della consulta medica che viene illustrato in una relazione;
b) l'esame e la discussione del problema nell'ambito di un congresso particolare sulla base del giudizio medico-legale, delle animadversiones del promotore generale e della risposta dell'avvocato, dei voti dei consultori, della relazione scientifica dei medici consultori;
c) la discussione e la decisione della congregazione plenaria.

2°, ufficio del promotore generale della fede, il cui ruolo è fondamentale per i giudizi di beatificazione e canonizzazione in quanto tende a proporre le controdeduzioni che possono farsi e quindi a rendere più rigoroso e dialetticamente fondato l'esame che si svolge sul problema: esso, infatti, interviene sia nelle discussioni generali che portano a decisioni sulle cause, sia nei congressi particolari dove si trattano problemi specifici, o incidentali rispetto alla causa principale.

3°, ufficio storico-agiografico, è competente per tutto quanto riguarda la cause antiche, quelle per le quali, in assenza di testimonianze dirette, si deve procedere all'esame di una documentazione antica, e di non facile interpretazione.

Alla congregazione spetta quindi esprimere il parere sui libelli e autorizzare l'avvio dei processi istruttori, giudicare della loro validità ed emettere le sentenze definitive sulla beatificazione o canonizzazione delle persone interessate.
Tutti gli esami necessari vengono fatti prima nell'ambito di un congresso particolare, e poi conclusi in una congregazione plenaria.
Le decisioni adottate nelle plenarie devono essere riportate al pontefice che decide se mandare avanti la causa o se si debba procedere ad un nuovo esame.
La decisione pontificia di archiviare la causa può essere rivista solo se intervengono nuovi e validi elementi e se il papa lo autorizzi espressamente.
[cfr Motu proprio Sanctitas clarior del 19 marzo 1969]

«segue 1983»


 

* R.E.U. (Regimini Ecclesiae Universae) del 15 agosto 1967 .

- Carlo Cardia, Il governo della Chiesa, Il Mulino 1984.



Baldovini, Francesco (Firenze 1634-1716) poeta italiano, amico di Salvatore Rosa e in rapporto con i maggiori letterati toscani del suo tempo (Redi, Fagiuoli);
Lamento di Cecco da Varlungo (1694, idillio rusticale in quaranta stanze; prende spunto da una novella di Boccaccio [Decameron,VIII, 2] ).

Berneri, Giuseppe (Roma 1634-1701) poeta e commediografo italiano;
Il Meo Patacca, ovvero Roma in feste ne' trionfi di Vienna (1695, poema eroicomico in dialetto romanesco, il cui protagonista divenne una vera e propria maschera del teatro popolare di Roma).

Buragna, Carlo (Cagliari 1634-Napoli 1679) letterato italiano, poeta antimarinista e petrarcheggiante;
1660, si trasferisce a Napoli dove è seguace dell'antiaristotelico Tommaso Cornelio.

Etherege, George (Bermuda? 1634-Parigi 1691) commediografo inglese;
The Comical Revenge, or Love in a Tub (1664, La vendetta comica, ovvero l'amore nella tinozza)
She Would if she Could (1668, Vorrebbe se potesse)
The Man of Mode (1676, L'uomo alla moda).

Kara Mustafà o Qara Mustafà (Merzifon, Anatolia 1634/35-Belgrado 1683) gran visir ottomano;
1676, succede al cugino Ahmet Köprülü nella carica di gran visir; dopo una spedizione infelice contro la Polonia, quando gli ungheresi insorgono contro l'Austria risponde alle loro richieste di aiuto sperando di costruire sulla disfatta degli Asburgo un impero musulmano d'occidente di cui egli sarebbe sultano;
1683 pone l'assedio di Vienna, ma sconfitto da Giovanni Sobieski deve desistere dall'impresa; ritiratosi a Belgrado viene fatto giustiziare da Maometto IV.

– Kingo, Thomas Hansen (Slangerup 1634-Odense 1703) poeta danese;
Chrysillis (1669)
Astrée e Canzoni dell'Astrée (raccolte dal traduttore danese S. Terkelsen d'Urfè (1648-54)
Hosianna. o umilissima e devotissima felicitazione (1671)
Corali spirituali (1674)
Libro dei salmi della commissione (1699, testo ufficiale della chiesa luterana di Danimarca e Norvegia).

Lemene, Francesco de (Lodi 1634-Milano 1704) poeta italiano;
Della discendenza e nobiltà de' maccheroni (1654, poema eroicomico)
Sorta di conversione in seguito a grave malattia nel 1680
Dio (1684)
Rosario di Maria Vergine (1691)
Cantate a voce sola
Ariette (1692-1726, Poesie diverse, in 2 voll.)
La sposa Francesca (1703, in dialetto lodigiano).

Mitelli, Giuseppe Maria (Bologna 1634-1718) pittore, incisore, illustratore e caricaturista bolognese;
E' finita la commedia
La farina del diavolo va tutta in crusca.


Mehmet Vani Efendi (1634 ca-Bursa/Kestel il 1° ottobre 1685) uomo spirituale turco, antagonista del frate cappuccino Marco d'Aviano;
vissuto ed educato in ambiente cosmopolita e pluriculturale, fu il vero ispiratore dei sogni universalistici dell'Impero ottomano, tesi alla conquista intermedia di Vienna e finalmente alla presa di Roma;
sempre a fianco del generalissimo Kara Mustafà, più volte rincuorò e rinvigorì con le sue parole e il suo esempio l'esercito turco.


Erich Feigl, Halbmond und Kreuz.
Marco d'Aviano und die Rettung Europas (biografia in cui viene pure presentato l'antagoista turco del frate d'Aviano a cui va riconosciuto lo stesso spessore spirituale e la stessa importanza strategica: si tratta di - verificare -

Pioche de la Vergne, Marie-Madeleine – contessa di La Fayette (Parigi 1634-1693) scrittrice francese;
La princesse de Montpensier (1642, La principessa di Montpensier)
Zayde (1670)
La princesse de Clèves (1678, La principessa di Clèves)
La comtesse de Tende (1724, postuma, La contessa di Tenda)
Histoire d'Henriette d'Angleterre (1720, postuma, La storia di Enrichetta d'Inghilterra)
Correspondance (1725, postumo, Epistolario)
Mémoires de la court de France pour les annés 1688 et 1689 (1731, postume).

Quesnel, Pasquier (Parigi 1634-Amsterdam 1719) teologo francese, giansenista;
1657, entra nella congregazione dell'Oratorio ed insegna al seminario di Saint-Magloire, dove stringe amicizia con A. Arnauld;
Abregé de la morale de l'Evangile (1671, Compendio della morale del Vangelo, sarà sviluppata da *)
Opera omnia di Leone Magno (1675)
1684, raggiunge A. Arnauld nell'esilio di Bruxelles, condividendone le sorti per un decennio;
Nuovo Testamento in francese con riflessioni morali su ogni versetto
(1693 sgg.; sviluppo della precedente *)
1703-04, riesce a sottrarsi, con un'avventurosa fuga in Olanda, alla detenzione in una prigione di Malines in cui è stato rinchiuso per ordine del governo spagnolo;
[Reo di aver utilizzato la proibitissima traduzione della Bibbia di Mons e di sostenere proposizioni esplicative gianseniste.]
1713, papa Clemente XI, sollecitato pure da Luigi XIV, con la Bolla Unigenitus condanna 101 articoli del Nuovo Testamento…, assestando al giansenismo il colpo definitivo.

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Compagnia Unita delle Indie Orientali
(Vereenigde Oost-Indische Compagnie)
[Olanda]

1634-41, ottiene il monopolio del Giappone.

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«segue da 1633»
1634,

«segue 1635»

 

 

Académie française

1634, Parigi, per volontà del cardinale Richelieu ha consacrazione ufficiale questo istituto letterario nato dalle riunioni di un gruppo di amici che intorno al 1630 s'incontravano a Parigi, in casa di Valentin Conrart, per discutere di letteratura;
per statuto le funzioni originarie consistono nel salvaguardare la purezza e l'integrità della lingua francese; per raggiungere tale scopo l'accademia pubblica un dizionario (la prima edizione uscirà nel 1694), una grammatica e due trattati di retorica e di arte poetica;
anche dopo la morte di Richelieu, è ufficialmente protetta dallo stato, dal re prima e poi dal presidente della repubblica; il grande prestigio conosciuto nel secolo XVII subisce in seguito un parziale declino; soppressa durante la rivoluzione francese, perché ritenuta ostile alle idee liberali, viene poi ricostituita da Napoleone
tra i suoi membri (in numero di 40) figurano sempre i più grandi nomi della letteratura francese come pure del mondo artistico, scientifico e politico.

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