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Alessandro VI

(1492-1503)



ANNO 1500 bis

Alberus, Erasmus (Windecken? 1500 ca-Neubrandeburg 1553) letterato tedesco; studente a Wittenberg, si unì a M. Lutero e F. Melantone e divenne fervente propagatore delle idee della riforma;
Fabeln (1534, Favole, di tipo esopico, in cui satireggia il culto delle reliquie e dei santi e le pratiche della chiesa di Roma).

Argenti, Agostino (Ferrara, primi decenni XVI-1576) scrittore teatrale;
Lo Sfortunato (1567, commedia pastorale).

Balbi, Gasparo (XVI) mercante veneziano;
1579-88, compie un lungo viaggio nelle Indie Orientali (toccando Siria, Iraq, Ceylon e Birmania);
Viaggio delle Indie Orientali di G. B. gioielliere veneziano (Venezia 1590).

Baldovinetti, Ettore (XVI) letterato italiano di cui ci mancano notizie sulla vita;
Rinaldo appassionato (1528, poemetto di 334 stanze; una dozzina di ristampe nel Cinquecento).

Bandarino, Marco (Piove di Sacco, Padova XVI) letterato italiano, imitò goffamente L. Ariosto in:
Mandricardo innamorato (1535)
Rodomonte innamorato (1551).

Belo, Francesco (XVI/1) commediografo italiano;
Il Pedante (1529, satira del linguaggio latineggiante dei maestri di scuola).

Benzio, Trifone (menzionato anche coi nomi: Benci, Bentio, Benzi) (Assisi XVI) letterato e poeta italiano; vissuto a Roma, viaggiò per incarichi diplomatici; le sue opere a stampa, non numerose, sono disperse in opere cinquecentesche.

Bergadis (Creta XVI) poeta greco;
Riposo dalla fatica (poemetto in 558 versi).

Biffi, Giovanni Ambrogio (XVI-XVII) letterato italiano;
Prissian de Milan de la parnonzia milanesa (1606, trattatello di fonetica comparata del milanese e del fiorentino, pubblicato in appendice alla seconda edizione del vocabolario Varron milanes).

Boccarino, Bernardo (Arezzo XVI prima metà) letterato italiano, soggiornò a lungo in Francia;
Rime
Lettere
Elegie latine
.

Bonfadio, Jacopo (Gazzane, Salò XVI prima metà-Genova 1550) letterato e storico italiano; 
Annales Genuenses (scritti per incarico della repubblica di Genova sugli eventi del periodo 1528-1550).

Bosio, Giacomo o Bosius (XVI/2) storico milanese, vissuto a lungo a Roma;
Istoria della Sacra Religione e Milizia di San Giovanni Gerosolimitano (1594-1602, opera fondamentale per la storia dell'ordine dei cavalieri di Malta).

Brevio, Giovanni (Venezia ?- dopo il 1549) letterato italiano, sacerdote;
Rime e prose volgari (1545, comprende:
- De la miseria umana (quattro novelle), 
- Della vita tranquilla (trattatello) e
- sei novelle (l'ultima è un rafforzamento della favola Belfagor arcidiavolo di N. Machiavelli).

Blundeville, Thomas (sec. XVI) ammiratore e pupillo di Launcelot Browne;
The Theoriques of the Seven Planets (1602, opera cosmologica di carattere rigorosamente aristotelico-tolemaico, dedicata a Launcelot Browne)
Commento a Plutarco (dedicato alla regina Elisabetta I)
Art of Logike (1599, di un'arida ortodossia neoaristotelica).

Browne, Launcelot (sec. XVI)
convinto neoaristotelico (tanto da dare al proprio figlio il nome di Galeno)
1576, dopo aver studiato al St. John's College di Cambridge, riceve il titolo di Dottore in Medicina;
1584, viene ammesso a far parte del Royal College of Physicians.

Brusantini, Alessandro (XVI-XVII) letterato italiano, noto non tanto per le sue rime d'ispirazione morale e religiosa, ma perché A. Tassoni, facendo eco al generale disprezzo in cui lo tennero i Modenesi, e avendolo sospettato a torto autore di un opuscolo diffamatorio contro di lui diffuso nel 1614, lo immortalò nel conte di Culagna della Secchia rapita).

Bugatti, Gaspare (Milano, metà del XVI) storico italiano; è fra gli autori della biblioteca di don Ferrante nei Promessi sposi di A. Manzoni;
Istoria universale dal principio del mondo all'anno 1569 (1571).

Busini, Giambattista (Firenze XVI) scrittore italiano;
Lettere a B. Varchi sopra le cose seguite in Firenze dal 1527 al 1530.

Cademosto, Marco (Lodi XVI/1) narratore italiano, vissuto a Roma, caro a Leone X;
1527, nel sacco di Roma perde molte delle novelle da lui composte;
Sonetti e altre rime (1544, le sei superstiti).

Caetano, Scipione (Roma XVI) poeta italiano;
Rime (dedicate a Maria de' Medici).

Calco o Calchi, Tristano (Milano- m. 1516) storico milanese, cancelliere di Ludovico il Moro;
Storia di Milano (dalle origini fino al 1313).

Camilli, Camillo (XVI) letterato senese,
noto per una traduzione di Ovidio e per una goffa aggiunta di cinque canti alla Gerusalemme liberata nei quali canta della conversione di Erminia e del suicidio di Armida.

Campagnola, Domenico (Venezia? 1500-Padova 1564) pittore e incisore italiano, allievo di Giulio (1482-1515 ca)
Trionfo della fede (incisione).

Cellario, Francesco o Francesco Cellaria († 1569) francescano, riformatore italiano zwingliano, elencato dagli eretici italiani della sconda generazione fra i loro precursori;
ottiene una cattedra di retorica all'università di Basilea dove abbandona il travestimento umanistico del suo nome, Cellarius, per riprendere il tedesco Borrhaus;
tra gli iscritti, sotto il suo rettorato, troviamo C.S. Curione, B. Ochino, Francesco Stancaro, ecc.;
tra i suoi amici anche il savoiardo S. Castellion;
De operibus Dei (1527)
[Vi sostiene l'interpretazione zwingliana dei Sacramenti con tanto radicalismo da avvicinarsi a quella sostenuta più tardi da Camillo Renato. Ma la sua opera principale in questo senso è posteriore a questo periodo primo, periodo dell'attività di C.S. Curione a Basilea, essendo stata pubblicata nel 1555, mentre un'altra ancora viene pubblicata nel 1561.
Egli condivide:
- con gli anabattisti, la identificazione della Chiesa Romana con l'Anticristo, il distacco dal quale deve essere radicale, e la polemica contro la "filosofia", cioè contro la dottrina e la cultura filosofica delle scuole;
- con gli umanisti, il concetto di microcosmo e dell'importanza dell'uomo nell'universo.]

1569, viene bruciato a Roma in uno spettacolare autodafé.
[Alla sua cattura, avvenuta con uno stratagemma in territorio svizzero, reagirono i grigioni ponendo una taglia sull'inquisitore di Como P.A. Casanova.].

Del Carretto, Galeotto dei marchesi di Savona († 1530) autore drammatico italiano;
Il tempio d'amore (1519, commedia)
Nozze di Psiche e Cupidine (1519, dialogo)
Timon greco (1520, commedia)
I sei contenti (1542, commedia)
Sofonisba (1546, tragedia).

Delicado, Francisco (n. Cordoba-Venezia 1534?) scrittore spagnolo;
Lozana andaluza (1528, satira anticlericale, pubblicata a Venezia).

Deloney, Thomas (attivo a Londra tra il 1543 e il 1600 ca) scrittore inglese, precursore elisabettiano del realismo popolaresco di D. Defoe;
The Gentle Craft (1597, La nobile arte; spunto per La festa dei calzolai di Th. Dekker).

Dragut in turco Turghud (Asia Minore 1500 ca-Malta 1565) corsaro barbaresco;
1538, si segnala in assalti a navi veneziane nell'Egeo e nella vittoria turca di Prevesa;
1538, catturato in Corsica dai genovesi di Giannettino Doria, è condannato alle galere;
1544, viene riscattato da Khayr al-Din (Barbarossa, il bey di Algeri);
1550, la conquista di Mehedia da parte di Andrea Doria lo induce a trasferire la sua base nell'isola di Djerba;
1551, postosi al servizio di Solimano [il Magnifico], toglie ai cavalieri di San Giovanni la città di Tripoli;
1556, ne diviene signore estendendo il suo dominio su Gafsa e Kairouan e controllando da Djerba le comunicazioni tra Algeri e Costantinopoli;
1560, difende l'isola dalla spedizione del duca di Medinaceli, viceré di Sicilia, e di Gian Andrea Doria;
1565, partecipa all'assedio turco di Malta dove muore decapitato da una cannonata.

Fortini, Pietro (?-1562) autore senese
Le Giornate delle Novelle dei Novizi
Le piacevoli et amorose Notti dei Novizi (Raccolta di 80 novelle, sulle 120-150 programmate, divisa in due parti il cui unico manoscritto si trova nella Biblioteca di Siena).

Giuntini, Francesco (1522-1599) frate carmelitano fiorentino;
Dopo aver lavorato alla stamperia dei Giunti, andò in Francia ad apostatare. La vita in un Paese cattolico non gli dovette naturalmente tornar facile, se poi ritrattò in Santa Croce di Lione, città dove continuò a fare il correttore di stampe, finché non restò sepolto sotto le rovine della sua biblioteca.»
Carlo Falconi, Gli Spretati. O del diritto all'apostasia, 1958; 2003, Kaos Edizioni , Milano.]


Grillo, Angelo (Genova XVI-S. Giovanni di Parma 1629) letterato italiano; benedettino, fu abate del monastero S. Paolo in Roma; fondatore dell'Accademia degli Umoristi, fu amico di T. Tasso;
Lettera su Praglia (Padova 1600, Colli Euganei).

Holinshed, Raphael († Bramcote 1580 ca) storico inglese;
Chronicles of England, Scotland and Ireland (1577, Cronache di Holinshed, composte assieme a W. Harrison, R. Stanyhurst e E. Campion).

Huayna Capac († 1525) imperatore inca;
1493, succede a Túpac Yupanqui portando la potenza dell'impero al suo massimo splendore, completando la sottomissione delle tribù quechua e aymara e facendo portare a compimento imponenti opere pubbliche; 
ebbe due figli:
- Huáscar, erede legittimo (avuto dalla sorella) a cui toccò il regno di Cuzco
- Atahualpa (avuto da una concubina, figlia dell'ultimo sovrano di Quito, Huayna Capac) a cui lasciò il governo di Quito;

alla sua morte scoppiò tra i fratelli un violento conflitto che si concluse con la sconfitta e la morte di Huáscar e che facilitò l'avanzata e la vittoria (1532) di F. Pizarro.

Muhammad I († 1557) fondatore e primo califfo della dinastia sa'diana del Marocco (1549-57), figlio dello sceriffo Muhammad del Sous, alla sua morte si impadronì con il fratello Ahmad, di Marrakech e la governò in qualità di vassallo del sovrano wattaside di Fez; mentre il fratello si ritirava a Tafilatet, egli occupò Agadir, Safi e Azemmour;
1549, occupa anche Fez assumendo il titolo di califfo;
1554, con l'aiuto del fratello Ahmad e dei turchi rioccupa Fez dopo che gli è stata tolta dai wattasidi;
1557, viene fatto assassinare dai turchi non appena si allea con gli spagnoli.

Reubenì, David (n. 1500 ca-Badajoz 1535) avventuriero ebreo, forse di origine ashkenazita;
1524, approda a Venezia, provenendo dal Vicino Oriente e si dichiara ambasciatore e fratello di un presunto re della tribù di Ruben (una delle dieci tribù ebraiche scomparse) venuto a chiedere l'aiuto cristiano contro l'Islam; da Venezia si reca a Roma e da qui, con lettere commendatizie di Clemente VII, in Portogallo;
1525, il suo arrivo suscita grande emozione tra i marrani portoghesi, come già ha impressionato i romani: il marrano Solomon Molcho torna all'ebraismo, si dà a studi cabalistici e si proclama messia;
1532,  dopo aver dovuto lasciare il Portogallo, si reca con Molcho alla dieta imperiale di Ratisbona per ottenere l'adesione di Carlo V ai loro utopici progetti, ma entrambi sono arrestati e bruciati sul rogo: Molcho a Mantova nel 1532, Reubenì a Badajoz tre anni dopo.
Ci è rimasto un suo diario.

Steiner, Heinrich (?-?) editore tedesco;
1530 ca, dopo aver iniziato come stampatore di trattatelli religiosi in favore dei riformatori, si specializza nel rendere accessibile al pubblico tedesco la letteratura straniera, prevalentemente italiana;
Emblemata di Andrea Alciati (1531, prima edizione, contenente centoquattro "emblemi" in latino con novantotto silografie)
Opere del Petrarca (1532, traduzione tedesca, con duecentosessantun silografie).

Timoneda, Juan (Valencia ?-1583) scrittore spagnolo, libraio;
pubblicò a sue spese le opere di di Lope de Rueda;
Turiana (1564-65, raccolta di scritti teatrali).
El patrañuelo (1567, silloge di racconti)
Auto de la oveja perdida (1575, Mistero della pecora perduta).

Venier, Lorenzo (?-1550) poeta veneziano;
Zaffetta (1535)
Tariffa delle puttane di Venezia (1540)
Puttana errante (1541).

Vignale, Antonio de Buonagiunti o l'«Arsiccio intronato » (?-1559) scrittore erotico fondatore a Siena dell'Accademia degli Intronati;
La Cazzaria (1531)
Libro del perché (altra versione de La Cazzaria).


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Accarisi, Alberto o Alberto Accarisio (Cento, Ferrara XVI) grammatico  e lessicografo italiano;
Grammatica volgare (1536)
Vocabolario, grammatica et ortographia de la lingua volgare, con ispositioni di molti luoghi di Dante, del Petrarca e del Boccaccio (1543).

Accetto, Torquato (Trani?, 2/XVI) letterato italiano, vissuto ad Andria dove fu in relazione con la cerchia di G.B. Manso, amico e biografo di T. Tasso;
Rime (1621, 1626, 1638)
Della dissimulazione onesta (1641, trattato, riscoperto nel XX secolo).

Albicante, Giovanni Alberto (Milano XVI) letterato e storico italiano, protetto da Alfonso d'Avalos, governatore di Milano; ebbe due aspre polemiche con P. Aretino e con A.F. Doni;
Historia della guerra del Piemonte (1538)
Trattato de l'intrar in Milano di Carlo V (1541).

Anonimo (XVI)
Everyman, dramma inglese la cui prima edizione venne curata da J. Skot intorno al 1530; la prima rappresentazione dell'opera è del 1901 curata da W. Poel.
Nota per l'adattamento che ne fece nel 1912 (Jedermann) H. von Hofmannsthal.

Anonimo (XVI)
Viazo da Venesia al Sancto Jherusalem (Bologna 1500, edito da Rubiera).

Belo, Francesco (Roma XVI) commediografo italiano
Il Pedante (1529)
El Beco (1538).

Bressius, Maurizio o Bresso (XVI) matematico;
Metrices Astronomicae (Parigi 1581, edito da Gourbin)
[Tentativo di costruire una matematica sulla base del numero 60. Nelle pagine conclusive l'autore riporta una complicata tabella denominata Canon Hexacontadon (definita l' "oracolo di Bresso" da Giordano Bruno), il cui scopo è quello di facilitare i calcoli all'interno di un sistema matematico che arrivi solo fino a 60.].

Citolini, Alessandro (XVI)
Lettera in difesa della lingua italiana (1540)
Tipocosmia (Venezia 1561)
[Vengono satireggiati i tentativi, quale quello effettuato da Giulio Camillo, di raccogliere tutto lo scibile universale nello spazio di un unico "teatro" della memoria.
A parte il tono faceto, il testo prefigura il problema dell'autoreferenzialità, che si verifica, nel campo dell'informatica, quando un programma finisce per costituire un loop, fornendo alla mente dati che essa già possedeva, dal momento che era stata la mente stessa ad elaborare il programma.].


Desprez, François o François De Serpz (XVI) incisore francese
Les songes drolatiques de Pantagruel…pour la récreation des Bons esprits (1562, presentato come opera postuma di Rabelais; gli incubi risultano per la maggior parte ricalcati da I Sette Peccati capitali, Le Sette Virtù, I pesci grossi mangiano i pesci piccoli e Le Tentazioni di sant'Antonio di Breughel [il Vecchio]).
Recueil de la diversité des Habits (1565, disegnato da François De Serpz; ispirato ai bestiarii umani di Noël Garnier, 1540 e a volte vere e proprie copie delle Icones animalium di K. von Gesner, 1550).
Recueil des Effigies des Rois de France (1567).
Venne scoperto grazie agli studiosi: P.P. Plan nel 1904, Jean Porcher nel 1936 e nel 1959, Jan Baltrusaitis nel 1960.

Maramaldo, Fabrizio (sec. XVI) uomo d'armi calabrese
1527, mercenario al servizio degli imperiali, partecipa al sacco di Roma
1530, durante l'assedio di Volterra da parte degli imperiali, Francesco Ferrucci fa impiccare un messaggero di Maramaldo inviato nella città; 3 agosto, quando Ferrucci nella battaglia di Gavinana è ferito e fatto prigioniero, viene portato nel campo degli imperiali dove Maramaldo decide di finirlo di propria mano; (in questo periodo storico i soldati professionisti hanno il diritto al trattamento di prigionieri di guerra, mentre i semplici cittadini sono considerati irregolari).

Martínez de Irala, Domingo (Vergara inizi XVI-Paraguay 1557) esploratore spagnolo;
1536, al seguito di Pedro de Mendoza partecipa alla fondazione di Buenos Aires; esplora con Juan de Ayolas il Rio Paraná e alcune regioni del Paraguay;
1537, è nominato governatore del Rio del Plata;
1542, viene sostituito da Álvar Nuñez Cabeza de Vaca;
1543-44, da quest'ultimo ha l'incarico di cercare un accesso via terra per il Perù;
1545, in seguito a una rivolta dei coloni di Asunción è chiamato dai ribelli a succedere a Álvar Nuñez Cabeza de Vaca; organizza varie spedizioni contro gli indios guarani e subayas; in attesa che anche da Madrid gli venga confermato il titolo di governatore (adelantado) riorganizza le colonie da lui amministrate e fonda varie città fra le quali Ciudad Real e Santa Cruz.

Morcillo, Fox (XVI) filosofo spagnolo, ammiratore di Juan Luis Vives;
De demonstratione, eiusque necessitate ac vi (1556)
[In cui sostiene la possibilità di conoscere una cosa purché si sia stabilito un metodo esatto di ricerca.]
De natura philosophia (1560)
[Dichiara che il metodo geometrico è da considerarsi il più soddisfacente e che le definizioni, gli assiomi e le ipotesi delle scienze matematiche gli sembrano vere e certe, in quanto in grado, se non altro, di stabilire delle proposizioni probabili.].

Naharro, Torres (XVI) uno dei fondatori del teatro spagnolo
La Propaladia
El concilio de los galantes y de la  cortesanas de Roma.

Nizolio, Mario (XVI) filosofo italiano;
De veris principiis et vera ratione philosophandi contra pseudophilosophos (1553)
[Sviluppa una forma radicale di nominalismo derivata da Guglielmo di Ockham in cui vengono rifiutate tanto le idee trascendenti di Platone quanto gli universali astratti della logica di Aristotele. Estendendo la sua condanna a tutta la tradizione peripatetica da Boezio fino ad Alberto Magno, Tommaso d'Aquino e G. Duns Scoto, egli critica la tendenza a passare dalla sfera del linguaggio a quella delle essenze eterne.].

Rossi, Nicolò di Aristotile de' o Zoppino (XVI), tipografo, editore e libraio italiano;
Stampò Opere di Serafino Aquilano (Bologna 1503; Venezia dal 1505 al 1541) pure consociato con Vincenzo de Polo e altri.
Come libraio editore, fece stampare a Venezia, Milano (1504), Pesaro (1510), Ancona (1514), Perugia (1524).
Trai suoi libri, ricchi di xilografie, si ricordano buone edizioni di autori italiani (P. Aretino, Ariosto, Bibbiena, Boiardo, Vittoria Colonna, Tebaldeo, ecc.), traduzioni di classici latini (Apuleio, Virgilio) ed altri.
Marca tipografica: effigie di san Nicola in cattedra con le iniziali N e Z.

Watt, Joachim von (?-?)
Il contadino (sulla polemica tra cattolici e protestanti, è attaccato Thomas Murner)



– Thomas Naogeorg
Pammachius

– A. Lobwasser
Il Salterio (traduzione dal francese; canonica per il calvinismo tedesco.

– Sixt Birk
Susanna


Marieken Van Nieumeghen
o Marietta di Nimega .

il più famoso dei "miracoli" della letteratura neerlandese tardo medievale.

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