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Giorgio ALMIRANTE

(Salsomaggiore 27 luglio 1914 – Roma 22 maggio 1988)

politico e giornalista italiano, esponente del MSI (Movimento Sociale Italiano);

Laurea in lettere; giornalista.


[Nel ? sposa a San Marino, con matrimonio civile, Gabriella Magnatti da cui divorzia poi in Brasile; dall'unione nasce Rita Almirante (n. 1949).
Nel 1969 sposa in seconde nozze, con matrimonio religioso – matrimonio "di coscienza", perché il divorzio non è ancora stato introdotto –, la signora Raffaella Stramandinoli [Assuntina] (Catanzaro, 15 agosto 1925), vedova, che, appena 17enne aveva sposato nel 1942 il marchese Federico de' Medici, calabrese, 21 anni più vecchio di lei, con il quale ebbe tre figli, Marco, Marianna e Leopoldo.
Nel 1974 la sua irregolare condizione familiare viene fatta oggetto di dibattito pubblico, in occasione del referendum sul divorzio, quando il MSI prende netta posizione per l'abrogazione di tale istituto giuridico.]

[Niente ha a che vedere con i Medici toscani al contrario invece dei Medici Tornaquinci (matrimonio di Francesco Giuseppe de' Medici con Margherita Teresa Tornaquinci, 1754) famiglia tuttora fiorente ed iscritta nell'Elenco Nobiliare Toscano - Delfino editore.]

___________________

Gruppi parlamentari:
- Misto: 1948 1 mag-20 lug 1953;
- MSI (Movimento Sociale Italiano): 1953 21 lug-24 mag 1972;
- MSI-DESTRA NAZIONALE: 1972 25 mag-22 mag 1988.

________________________

[Appartiene a una famiglia di origine aristocratica molisana: gli Almirante erano stati dal 1691 i duchi di Cerza Piccola (Cercepiccola).
Molti suoi parenti sono attori. Figlio di Mario, attore e direttore di scena nella compagnia di Eleonora Duse e in quella di Ruggero Ruggeri, e in seguito regista del cinema muto.
Il nonno Nunzio Almirante era anch'egli attore, e fratelli del padre sono anche gli attori Ernesto, Giacomo, Luigi. Legami di parentela c'erano anche con Italia Almirante Manzini, attrice del cinema muto.]


A causa del lavoro paterno, vivve i primi 10 anni di vita in giro per l'Italia.
Dopo molte vicissitudini la sua famiglia si stabilisce poi a Torino e infine a Roma.
[Egli stesso lavora in ambito cinematografico, come direttore del doppiaggio di diversi film, tra cui Luci della ribalta. Inoltre, durante il lavoro al giornale di Interlandi si occupa anche di critica cinematografica.]

Parallelamente agli studi, compiuti a Torino presso il "Liceo Classico Vincenzo Gioberti", inizia la sua carriera come cronista presso il quotidiano fascista «Il Tevere».
In questi anni si iscrive al Guf dell'Urbe e ne diviene fiduciario;
sulle colonne de «Il Tevere» si occupa anche di pubblicizzare le attività e lo spirito dell'organizzazione giovanile fascista.

1932
28 ottobre, si apre la "Mostra della Rivoluzione Fascista" in via Nazionale;

1933

monta come guardia d'onore alla "Mostra della Rivoluzione Fascista";

In questi anni si solidifica in lui la fede fascista, animato da una sincera e profonda lealtà verso il Duce ed il Fascismo, che non rinnegherà mai per il resto della vita.

 

1934
18 gennaio, viene sciolta alla Camera la XXVIII Legislatura;
23 gennaio, altra "infornata" di senatori;
24 febbraio, altra "infornata" di senatori;

25 marzo
, è convocato il collegio unico nazionale per l'approvazione della lista dei deputati designati, formata dal Gran Consiglio del Fascismo;
25 marzo, (XXIX Legislatura (1934 28 apr - 2 mar 1939) collegio unico nazionale;
6 aprile, altra "infornata" di senatori;
27 aprile, altra "infornata" di senatori;
28 aprile, sono convocati il Senato e la nuova Camera;

1935

guerra di Etiopia (1935-36);

1936

guerra civile spagnola (1936 18 lug-1° apr 1939);

1937

si laurea in Lettere con una tesi sulla fortuna di Dante Alighieri nel Settecento italiano con l'italianista Vittorio Rossi;
continua intanto la collaborazione con «Il Tevere» divenendone caporedattore;
[Vi rimarrà legato fino alla chiusura avvenuta nel 1943.]

in questo periodo svolge la sua attività professionale prevalentemente nell'ambito giornalistico e cinematografico;

1938
nel mondo culturale ed accademico italiano, è tra i firmatari del Manifesto della razza e collabora (1938-42) alla rivista «La difesa della razza» come segretario di redazione;

1939

marzo, (XXX Legislatura – (1939 23 mar - 2 ago 1943 - I della Camera dei fasci e delle corporazioni);

1940

17 maggio, data dell'ultima seduta pubblica del Senato del Regno;

II guerra mondiale
(1940-45)

allo scoppio della guerra viene mandato come ufficiale di complemento in Sardegna, ma chiede ed ottiene una promozione come corrispondente di guerra;
parte quindi per la Libia al seguito della "Divisione 23 marzo" delle Camicie nere, e partecipa alla Campagna del Nordafrica;
corrispondente di guerra in Libia, firma molti articoli apparsi sul quotidiano fascista «Il Tevere»;
viene decorato con la croce di guerra al valor militare per essere stato tra i primi ad entrare a Sollum e Sidi Barrani;

1941

 

1942

 

1943


24/25 luglio
, seduta del Gran consiglio del Fascismo: "Ordine del giorno Grandi";

25 luglio 1943 - 23 maggio 1948, Ordinamento provvisorio;

25 lug-17 apr 1944, (I "governo Badoglio");

– 1943 23 set - 25 apr 1945 –
RSI (Repubblica Sociale Italiana)
[o Repubblica di Salò]

dopo l'8 settembre aderisce alla RSI arruolandosi nella Guardia Nazionale Repubblicana con il grado di capomanipolo;

 

1944
22 apr-5 giu, (II "governo Badoglio");

30 aprile, RSI (Repubblica Sociale Italiana): è nominato capo gabinetto del ministero della Cultura Popolare presieduto da Fernando Mezzasoma;

18 giugno-12 dicembre, (II "governo Bonomi");
12 dicembre-21 giugno 1945, (III " governo Bonomi");

1945
25 aprile-set 1946, pur non essendo ufficialmente ricercato, rimane in clandestinità;
[In tale periodo, secondo numerose testimonianze, trova rifugio presso un amico di famiglia ebreo, Emanuele Levi, che può così sdebitarsi per il fatto di essere stato, lui e la sua famiglia, da lui a sua volta salvato durante la guerra, che aveva nascosto questa famiglia ebrea nella foresteria del Ministero della Cultura Popolare durante i rastrellamenti.]

27 aprile, B. Mussolini viene "passato per le armi" a Giulino di Mezzegra (Como);

21 giugno-10 dicembre, ("governo Parri);

22 set-2 giu 1946, Consulta nazionale;
[Organismo a carattere consultivo istituito dal (III "governo Bonomi") con decreto luogotenenziale n. 146 del 5 aprile 1945 – composta da membri designati dai partiti del Cln o da altri partiti o scelti, sempre attraverso nomina governativa, tra personalità del periodo prefascista; egli ricopre la carica di Presidente fino al termine dei lavori nel giugno 1946.
Presidente della Consulta: conte Carlo Sforza.]

10 dicembre-13 luglio 1946 (I "governo De Gasperi);

1946

2 giugno, Proclamazione della Repubblica;

22 giugno, entra in vigore la cosiddetta "amnistia Togliatti";
25 giugno-31 gennaio 1948, Assemblea costituente;

13 luglio-2 febbraio 1947, (II "governo De Gasperi);
[I governo della Repubblica.]

autunno, partecipa alla fondazione dei Fasci di Azione Rivoluzionaria insieme a Pino Romualdi e Clemente Graziani;
inizia inoltre a scrivere sul settimanale «Rivolta Ideale», una delle maggiori riviste della politica di destra di questi anni e insieme a Cesco Giulio Baghino si avvicina al "Movimento italiano di unità sociale";
26 dicembre, partecipa a Roma alla riunione costitutiva del partito politico di destra MSI (Movimento Sociale Italiano);

1947
2 febbraio-31 maggio, (III "governo De Gasperi)

31 maggio-23 maggio 1948, (IV "governo De Gasperi);

15 giu-15 gen 1950, segretario del MSI (Movimento Sociale Italiano);

1948
18 aprile, eletto deputato (I Legislatura – 1948 8 mag - 24 giu 1953) per l'MSI, nella circoscrizione CUN;
alla Camera dei deputati entra a far parte del gruppo Misto;


23 maggio-27 gennaio 1950 (V "governo De Gasperi);

1950
27 gennaio-26 luglio 1951, (VI "governo De Gasperi);

1951
26 luglio-16 luglio 1953 (VII "governo De Gasperi);

1952

conosce a Roma Raffaella Stramandinoli [Assuntina] che, sposata con il marchese Federico de' Medici, si separa dal marito;
[Dai due nascerà nel 1958 Giuliana, che porterà il cognome de' Medici perché il marchese la riconoscerà per evitare che venga considerata una figlia illegittima.]

1953
7 giugno, rieletto deputato (II Legislatura – 1953 25 giu - 11 giu 1958) per l'MSI, nel Collegio Unico Nazionale;

21 luglio, vicepresidente del gruppo MSI alla Camera dei deputati;


16 luglio-17 agosto, (VIII "governo De Gasperi);
17 agosto-18 gennaio 1954, ("governo Pella);

1954
18 gennaio-10 febbraio, (I "governo Fanfani);
10 febbraio-6 luglio 1955, ("governo Scelba);

1955
6 luglio-19 maggio 1957 (I "governo Segni");

1957
19 maggio-1° luglio 1958, ("governo Zoli");

1958
25 maggio, rieletto deputato (III Legislatura – 1958 12 giug - 15 mag 1963) per l'MSI, nel Collegio Unico Nazionale;
1° luglio-15 febbraio 1959 (II "governo Fanfani);

1959
15 febbraio-25 marzo 1960, (II "governo Segni");

1960
25 marzo-26 luglio, ("governo Tambroni);
26 luglio-21 febbraio 1962, (III "governo Fanfani);

1962
21 febbraio-21 giugno 1963, (IV "governo Fanfani);

1963
28 aprile, rieletto deputato (IV Legislatura – 1963 16 mag - 4 giu 1968) per l'MSI, nella circoscrizione di Roma;
21 giugno-4 dicembre, (I "governo Leone");
4 dicembre-22 luglio 1964, (I "governo Moro");

1964
22 luglio-23 febbraio 1966, (II "governo Moro");

1966
23 febbraio-24 giugno 1968 (III "governo Moro");

1968
19 maggio, rieletto deputato (V Legislatura – 1968 5 giu-24 mag 1972) per l'MSI, nella circoscrizione di Roma;
24 giugno-12 dicembre 1968, (II "governo Leone");

9 luglio, presidente del gruppo MSI alla Camera dei deputati;

12 dicembre-5 agosto 1969, (I "governo Rumor");

1969
29 giu-13 dic 1987, segretario dell'MSI;
[Con lui l'MSI diventa il quarto partito italiano.]

5 agosto-27 marzo 1970, (II "governo Rumor");

1970
27 marzo-6 agosto, (III "governo Rumor");
6 agosto-17 febbraio 1972, ("governo Colombo");

1972
17 febbraio-26 giugno, (I "governo Andreotti");
7-8 maggio, rieletto deputato (VI Legislatura – 1972 25 mag - 4 lug 1976) per l'MSI - Destra Nazionale, nella circoscrizione di Roma;
26 giugno-7 luglio 1973 (II "governo Andreotti");

1973
7 luglio-14 marzo 1974, (IV "governo Rumor");

1974
14 marzo-23 novembre, (V "governo Rumor");
23 novembre-12 febbraio 1976, (IV "governo Moro");

1976
12 febbraio-29 luglio, (V "governo Moro");
5 luglio, rieletto deputato (VII Legislatura – 1976 lug-19 giu 1979) per l'MSI - Destra Nazionale nella circoscrizione di Roma;
29 luglio-11 marzo 1978, (III "governo Andreotti");

1978
11 marzo-20 marzo 1979, (IV "governo Andreotti");

1979
20 marzo-4 agosto, (V "governo Andreotti");
3 giugno, rieletto deputato (VIII Legislatura – 1979 20 giu-11 lug 1983) per l'MSI - Destra Nazionale, nella circoscrizione di Lecce;
4 agosto-4 aprile 1980, (I "governo Cossiga");

1980
4 aprile-18 ottobre, (II "governo Cossiga");
18 ottobre-28 giugno 1981 ("governo Forlani");

1981
28 giugno-23 agosto 1982, (I "governo Spadolini");

1982
23 agosto-1° dicembre, (II "governo Spadolini");
1° dicembre-4 agosto 1983, (V "governo Fanfani);

1983
26 giugno, rieletto deputato (IX Legislatura – 1983 12 lug-1 lug 1987) per l'MSI - Destra Nazionale, nella circoscrizione di Napoli;
4 agosto-1° agosto 1986, (I "governo Craxi");

1986
1° agosto-17 aprile 1987 (II "governo Craxi");

1987
17 aprile-28 luglio, (VI "governo Fanfani);
14 giugno, rieletto deputato (X Legislatura – 1987 2 lug-22 apr 1992) per l'MSI - Destra Nazionale, nella circoscrizione di Napoli;
28 luglio-13 aprile 1988, ("governo Goria");

viene eletto segretario dell'MSI il giovane G. Fini, "sponsorizzato" da "donna Assunta";

1988
24 gen- 22 mag, presidente dell'MSI;

13 aprile-22 luglio 1989, ("governo De Mita");


22 maggio, muore a Roma.

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La sua morte non riduce l'ingerenza nella vita del partito di "donna Assunta", che ha modo di criticare la segreteria di Pino Rauti.
Fortemente critica nei confronti della svolta di Fiuggi con la quale il Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale diventa Alleanza Nazionale.
Nel 2007 partecipa all'assemblea costituente de La Destra di Francesco Storace, stigmatizzando la fusione di Alleanza Nazionale con Forza Italia nel Popolo della Libertà e la successiva scissione che porterà G. Fini a fondare Futuro e Libertà.

[https://youtu.be/PIL7jp-Cmpo]

 

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Pubblicato il 8 febbraio 2013

Rita Almirante vs Giuliana De’ Medici: in ballo l’eredità politica di Giorgio Almirante - See more at: http://www.blitzquotidiano.it/foto-notizie/rita-almirante-vs-giuliana-de-medici-giorgio-almirante-1469177/#sthash.tRFNhva6.dpuf

Buongiorno,
vorrei farvi notare che quanto scrivete circa Giuliana De’ Medici: ossia che la stessa è la mia sorellastra, al momento, non è corretto in quanto:
1- da tutti i documenti in mie mani quanto affermato dalla Sig.ra Assunta non risulta, al momento, vero.
2- la sottoscritta, proprio per amore di verità, ha promosso una azione a tal riguardo presso il Tribunale Civile di Roma.
Grazie per l’attenzione
cordiali saluti
Rita Almirante.


Questa lettera è stata inviata alla redazione di «Blitz quotidiano» dalla figlia di Giorgio Almirante. Secondo la sua versione, lei è l’unica discendente dell’ex segretario del Movimento Sociale Italiano. Mentre secondo donna Assunta Almirante anche sua figlia Giuliana De’ Medici ha come padre Almirante.
Non è solo una questione di albero genealogico: l’eredità politica di cotanto padre non è cosa secondaria in un momento in cui le due donne, 66 anni Rita e 55 anni Giuliana, dopo una vita riservata hanno deciso di candidarsi in due rami dell’ex Msi che si trovano opposti alle elezioni Regionali in Lazio e non solo. Nelle liste di "Futuro e Libertà" di Gianfranco Fini c’è Rita Almirante, mentre con "La Destra" di Francesco Storace è candidata Giuliana De’ Medici.
Ma facciamo un passo indietro. Nel 1952 Giorgio Almirante è ancora sposato con Gabriella Magnatti, mentre donna Assunta è ancora la Raffaella Stramandinoli che ha sposato il marchese Federico De’ Medici. Come è poi andata lo abbiamo raccontato su Blitz:
Quando Giorgio Almirante e Raffaella Stramandinoli, detta Assunta, si incontrarono erano entrambi sposati, e ovviamente non tra di loro. Assunta si era unita in matrimonio con un uomo decisamente più anziano di lei, circa 20 anni: il marchese De Medici. Dalla loro unione nacquero tre figli: Marco, Marianna e Leopoldo. Giorgio Almirante si era invece sposato a San Marino e avrebbe divorziato poi, in Brasile.
Quando i due si incontrarono era il 1952, e il divorzio allora in Italia non era possibile. Ovviamente ci si poteva lasciare, anche dalle rispettive moglie e/o mariti, ma legge non riconosceva questa via per cui, legalmente, era impossibile separarsi. E i figli che nascevano fuori dal matrimonio erano figli illegittimi. Questa era la cornice in cui nacque Giuliana, la figlia di Giorgio e Assunta (secondo la versione di della Stramandinoli, ndr) che Alemanno vorrebbe ora in Campidoglio.
Giuliana nacque De’ Medici, non nel senso che il vecchio marchese fu ingannato ma fu anzi, come la stessa donna Assunta ha raccontato, “il mio primo marito, che era un uomo generoso, una persona perbene, nonostante ci fossimo già separati, (che) le volle dare il suo nome”. Volle cioè riconoscerla per non “marchiarla” con lo status di illegittima. Continua la vedova Almirante: “Giuliana de’ Medici è figlia mia e di Giorgio Almirante. Quando nacque non c’era la possibilità del riconoscimento perché ancora non c’era il divorzio”.
I due infatti, all’inizio della loro relazione, erano tecnicamente concubini. E lo furono, almeno agli occhi della Chiesa, sino a quando non furono uniti in un matrimonio “di coscienza” da un amico monsignore. Racconta sempre donna Assunta: “Lui (Giorgio) era sposato solo civilmente a San Marino e potemmo sposarci con un “matrimonio di coscienza” davanti a un nostro amico monsignore, in clinica, a Villa del Rosario dove nel ’69 lui si era ricoverato. Per la verità io non volevo sposarmi un’altra volta, pur sapendo che per la società quella era una legalizzazione. Ero uno spirito libero, io. Mi convinse il monsignore: “E se Giorgio muore?”, mi disse. Allora accettai”. Però “non facemmo neppure una foto, Giorgio era in vestaglia. Finalmente non avrei firmato più come Raffaella De Medici, una cosa che per lui era una mortificazione, una rabbia vera”.
Così grazie ad un matrimonio “di coscienza”, cioè segreto, come anche il diritto canonico lo definisce, i due furono finalmente sposati. Sposati grazie al diritto canonico appunto, che riconosce la possibilità di celebrare matrimoni anche al di là delle regole concordatarie.
Donna Assunta ha già detto per chi vota: per sua figlia Giuliana. Mentre sulla questione della paternità solo un esame del Dna potrebbe dare una risposta. Ma quell’esame finora non è stato mai fatto.
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