– Castelnuovo, Guido (Venezia 14 ago 1865 - Roma 27 apr 1952) matematico italiano;
[Figlio dello scrittore Enrico.]
Calcolo delle probabilità (1919)
Spazio e tempo secondo le vedute di A. Einstein (1923)
1944, commissario del CNR (Consiglio nazionale delle ricerche);
1945, presidente dell'Accademia dei Lincei;
1950, senatore a vita.
[Autore di 101 pubblicazioni scientifiche.]

– Dercum, Francis Xavier (Filadelfia 1865-1931) medico americano, da cui il "morbo di Dercum";
Manuale clinico delle malattie mentali (1913)
Isteria e compensazione accidentale (1916).

– Kistjakovskij, Vladimir Aleksandrovic (Kijev 1865-Mosca 1952) chimico sovietico le cui ricerche hanno trovato applicazione in galvanostegia e nella raffinazione dei metalli.

– Palatini, Francesco (Bassano Veneto 1865-Castell'Azzara 1940) matematico italiano;
insegnante nelle scuole superiori di Torino, è attivo nella ricerca e nella pubblicazione di manuali scolastici.

– Wassermann, August von (Bamberga 1865-Berlino 1925) medico e microbiologo tedesco; da cui "reazione di Wassermann";
1902, assistente e poi professore nell'Istituto per le malattie infettive di R. Koch;
1906, direttore della sezione di terapia sperimentale e di biochimica;
1913, direttore del nuovo istituto di terapia sperimentale della Kaiser Wilhelm-Gesellschaft di Berlino-Dahlem.

– Zeeman, Pieter (Zonnemaire 1865-Amsterdam 1943) fisico olandese, allievo di H. Kamerlingh Onnes e di H.A. Lorentz; da cui "effetto Zeeman";
1897, professore di fisica all'università di Amsterdam, si dedica in particolare allo studio sperimentale delle relazioni tra magnetismo e propagazione della luce, proseguendo le ricerche iniziate da M. Faraday nella prima metà dell'Ottocento;
1902, premio Nobel per la fisica.

– Zsigmondy, Richard Adolf (Vienna 1865-Gottinga 1929) chimico austriaco, assistente di A. Kundt all'università di Berlino e poi ricercatore presso le vetrerie Schott di Jena, fu tra i fondatori della chimica dei colloidi; con l'aiuto dell'ottico H.F. Siedentopf mise a punto un microscopio che consentiva l'osservazione di corpuscoli molto piccoli in sospensione in un liquido; il nuovo strumento che venne chiamato ultramiscroscopio;
1907, professore all'università di Gottinga;
1925, premio Nobel per la chimica.