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ANNO 1984

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Papa Giovanni Paolo II
(1978-2005)


AT&T
(American Telephone and Telegraph)

«segue da 1962»
1984, viene smembrata per effetto della legge antitrust;
«segue 1990»

Renault

«segue da 1975»
1984, con la "monovolume" Espace, ha un momento di rilancio;
«segue 1990»



Banca d'Italia: 1979-93
- Governatore: Carlo Azeglio Ciampi
- Direttore generale: Lamberto Dini.

Consob (20 gennaio 1984 - 1990)
- Presidente: Franco Piga (Dc).

 

IRI
(Istituto per la Ricostruzione Industriale)

. Presidente: R. Prodi (1982 - 1989)
.

1984

Gennaio
-

Ottobre
15,
Tribunale di Milano: in riferimento all'esposto del 1976 e all'indagine iniziata nel 1983, il giudice istruttore milanese Gherardo Colombo [con l'altro giudice istruttore milanese Giuliano Turone e il sostituto procuratore Guido Viola, ha già condotto delle inchieste su Michele Sindona] spicca un mandato di cattura per il reato di appropriazione indebita pluriaggravata e falso in bilancio a carico di:
- Fausto Calabria (a lungo direttore centrale dell'IRI e ora presidente di Mediobanca)
[dopo qualche giorno alla prigione di Lodi, viene ricoverato in stato di detenzione nella clinica milanese Quattro Marie; è sostituito alla presidenza di Mediobanca da Antonio Monti alto dirigente della Banca Commerciale Italiana],
- Sergio De Amicis (ex amministratore delegato di Italstat e poi presidente dell'Italscai e dell'Italstrade);
[viene condotto al carcere di Bergamo].
Lo stesso reato viene contestato a:
- Alberto Boyer (per tre anni direttore generale dell'IRI);
- Giuseppe Petrilli (presidente dell' IRI dall'ottobre 1960 al febbraio 1979, e poi senatore fino al giugno 1987);

Dicembre
14
, Tribunale di Milano: altro mandato di cattura per il reato di appropriazione indebita pluriaggravata e falso in bilancio a carico di:
- E. Bernabei(amm.re delegato dell'Italstat, il braccio "armato", lo stratega delle guerre di potere di A. Fanfani), ricoverato da un paio di settimane nella clinica Villa Flaminia a Roma;
18, il deputato radicale Massimo Teodori e altri deputati del suo partito presentano subito alla Camera una proposta di inchiesta parlamentare;
24, vigilia di Natale: il Tribunale della libertà di Milano concede gli arresti domiciliari a Fausto Calabria, Sergio De Amicis e E. Bernabei;

Per conflitto di competenza, l'indagine viene intanto trasferita a Roma. Dove sono finiti quei 243 Mdi di lire, principale oggetto dell'indagine?
Per un 20% ca (a tanto è potuto risalire il giudice romano con le sue indagini) sono stati distribuiti a pioggia a: faccendieri di partito, deputati, giornali in difficoltà, organizzatori di centri sociali cattolici, scultori, costruttori di chiese, rettori universitari, medici, studiosi di tossicodipendenze, in un giro di figli, mogli, suocere e nipoti ecc. ecc.
E il rimanente 80%? A finanziare i partiti.

 



Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.




Cassa per il mezzogiorno

1950, 10 agosto, viene istituito questo ente di diritto pubblico al fine di attuare entro dieci anni un piano di interventi sull'economia arretrata delle regioni meridionali: stanziati 1000 miliardi
- L. 29/7/1957, n. 634, proroga al 1965: stanziati, tra il 1957 e il 1965, 975 miliardi e 85 milioni
- L. 26/6/1965, n. 717, stanziati 1640 miliardi
- L. 6/10/1971, n. 853, proroga 
- D.L. 6/3/1976, n. 33, proroga 
1984, non viene prorogata
- L. 64/1986, ulteriore proroga fino al 1993 con l'istituzione, al posto della Cassa, dell' "Agenzia per la promozione e lo sviluppo del Mezzogiorno"
1993, in seguito al referendum abrogativo, l'Agenzia viene soppressa.

 



Banche

1984

Mediobanca

. Presidente: F. Calabria (Dc) (1979 - 1985)
. Amministratore delegato e Direttore generale: Silvio Salteri (1982 - ?)

1984
-
Maggio
24
, E. Cuccia, membro del CdA, illustra a R. Prodi, presidente dell'IRI, le linee di un progetto di redistribuzione delle quote azionarie e di controllo di Mediobanca fra le tre banche di interesse nazionale e i grandi soci privati che porterebbe alla sostanziale privatizzazione di Mediobanca;

Luglio
30
, in un memorandum accluso a una lettera a Pietro Rastelli, direttore finanziario dell'IRI, E. Cuccia include il progetto da lui illustrato verbalmente a R. Prodi;
[Dopo aver ricapitolato le varie vicende dell'Istituto, aver affrontato il tema della sua internazionalizzazione e visto che si è mostrata proficua la collaborazione con le banche straniere, soprattutto con la Lazard, si legge nel memorandum che è giunto il momento di fare un ulteriore decisivo passo in avanti nei programmi di internazionalizzazione di Mediobanca.
Ciò, a sua volta, richiede che "si riesca a costituire un 'sindacato di blocco' a cui faccia capo almeno il 50,1% del capitale di Mediobanca con la partecipazione paritetica delle Bin – le tre banche di interesse nazionale – e di soci privati, sia italiani che esteri, e che tra questi vi sia almeno una 'banca d'affari' estera in posizione preminente".
Un punto successivo del memorandum specifica che, date le dimensioni assunte dall'Istituo, anche una modesta partecipazione azionaria comporta un investimento molto significativo: "…anche la risposta più favorevole non potrà contemplare […] che quote comprese per ciascun partecipante fra l'1 e il 2% del capitale di Mediobanca".
In tali condizioni, scrive E. Cuccia, si è pensato che la soluzione possa essere trovata nell'apportare, da parte di Lazard "almeno in gran parte, a Mediobanca la sua partecipazione nelle Assicurazioni Generali, ricevendone in cambio azioni della banca italiana".
In sostanza, si legge, "secondo gli schemi operativi in corso d'azione, la Banca Lazard dovrebbe sottoscrivere un aumento di capitale di Mediobanca ad essa riservato che le darebbe una partecipazione nell'istituto di circa il 20%".
Insieme con altri soci esteri e italiani, tale percentuale potrebbe salire al 26,25%: le Bin "ne vincolerebbero altrettanto, per cui il Sindacato controllerebbe il 52,5%".]

[Come si può notare, in questa prima formulazione del progetto, il possesso azionario complessivo delle Bin scenderebbe nettamente al di sotto del 50%, per l'esattezza a poco meno del 42% del capitale di Mediobanca, del quale il 26,25% sarebbe conferito nel sindacato azionario mentre il restante 15,55% sarebbe conservato dalle Bin fuori sindacato.
Secondo le consuetudini di Mediobanca, del progetto di privatizzazione esposto da E. Cuccia a R. Prodi e messo per iscritto nel memorandum inviato a Pietro Rastelli non viene data comunicazione esterna.
[Né l'IRI – come risulterà – reagirà per iscritto a questa proposta di E. Cuccia. La notizia esploderà come una bomba più tardi…]

Novembre
16
, in un articolo apparso su «Repubblica», Cesare Merzagora rende noto di aver incontrato E. Cuccia per discutere di "una forte divergenza di vedute […] su una presunta privatizzazione di cartapesta";
24, in un ulteriore intervento Cesare Merzagora dà maggiori dettagli sull'operazione. In particolare rivela che l'idea di E. Cuccia è di sterilizzare buona parte del possesso azionario delle Bin per formare un sindacato paritetico con una serie di banche private. Egli aggiunge che gli risulta che R. Prodi sia contrario, ma che spetta al governo farsi sentire e impedire questo "sacrificio di Origene" dell'IRI.
[È evidente che il riferimento alla posizione di R. Prodi conferma che le informazioni sul progetto sono state attinte dall'IRI che evita, però, almeno per il momento di prendere esplicitamente posizione sul'argomento.]
Ovviamente gli articoli di Cesare Merzagora fanno esplodere un violento caso politico.
Il momento per l'intervento è scelto bene anche perché Mediobanca è sotto i riflettori per l'arresto del suo presidente, Fausto Calabria, in una inchiesta sui fondi neri accumulati dall'IRI.

Dicembre
6
, C. Darida (Dc), ministro delle Partecipazioni statali, è chiamato in Parlamento davanti alla Commissione bilancio della Camera;
il ministro solleva una serie di perplessità dietro le quali si vede con chiarezza la contrarietà assoluta sua, del governo e soprattutto dell'IRI; egli osserva inoltre che "tenuto conto che solo le 3 banche di interesse nazionale hanno titolo per fare ufficialmente proposte, si deve rilevare che da parte delle stesse non è stata formalizzata alcuna proposta";
14, la Commissione bilancio del Senato ascolta:
. G. Goria (Dc), ministro del Tesoro;
. C. Darida, ministro delle Partecipazioni statali;
. R. Prodi, presidente dell'IRI;
[Molto prudente nelle sue dichiarazioni, e pur facendo comprendere di non essere favorevole al progetto che E. Cuccia gli ha esposto, non prende una posizione recisa, dichiarando anzi di essere in linea di massima favorevole alla internazionalizzazione di Mediobanca.]
21, R. Prodi, presidente dell'IRI, rende una propria testimonianza davanti alla Commissione bilancio della Camera; questa volta è molto più esplicito: dichiara che è venuto a conoscenza del progetto nel mese di maggio, che ha riflettuto a lungo sul tema e ha comunicato, in un colloquio con il dr. E. Cuccia del 15 ottobre, la propria contrarietà;
[Egli spiega che non lo convinceva lo scambio, da parte di Lazard, delle azioni Generali con azioni Mediobanca, ma soprattutto criticava l'idea che le Bin dovessero sindacare solo una parte delle azioni da loro possedute.
In polemica, infine, con la frase attribuita ad E. Cuccia secondo cui "le azioni si pesano e non si contano", afferma che per l'opinione pubblica «è sempre meno accettabile una vecchia ipotesi per cui le azioni valgono per la loro qualità (o meglio per la qualità del loro azionista) e non per la loro quanitità».
Questo, del resto, è esattamete ciò che aveva scritto Cesare Merzagora su «Repubblica».]
Naturalmente, tranne le posizioni espresse in Commissione dal rappresentante del Pri, i maggiori partiti si schierano tutti dalla parte di R. Prodi contro ogni ipotesi di riduzione del peso delle Bin nell'azionariato di Mediobanca.
Di fronte a queste prime reazioni sostanzialmente negative, E. Cuccia sottopone a R. Prodi una nuova formulazione del progetto nel quale si accoglie l'idea che le Bin mantengano nel patto di sindacato il 50% delle azioni Mediobanca e cioè conservino una partecipazione più consistente di quella dei privati, ma si prevede esplicitamente che la direzione del patto sia affidata a un numero paritetico di membri espressi rispettivamnte dalle Bin e dai privati e che su certe materie il voto avvenga "pro capite e non in base al numero delle quote possedute".

«segue 1985»

Gruppo Sanpaolo

«segue da 1982»
Presidente:
. Gianni Zandano, (1983-98)
Direttore generale:
. Carlo Gay, (1980-85).
1984, nuove acquisizioni:
- Banca Provinciale Lombarda
(ca 140 sportelli e oltre 2.700 dipendenti);
- Bankhaus Brull und Kallmus con sede a Vienna e una filiale a Linz, piccola banca austriaca che può fare da ponte verso il promettente Est europeo (primo caso di partecipazione maggioritaria di un gruppo bancario italiano in un'istituzione creditizia austriaca); compra direttamente il 54% delle azioni e un altro 20% attraverso il Banco Lariano; a vendere è il Creditanstalt Bankverein, la maggiore banca austriaca, cerniera tra l'Europa occidentale e l'orientale;
l'istituto a questo punto può vantare 600 punti operativi e il terzo posto nella classifica relativa ai maggiori gruppi creditizi italiani;
«segue 1985»

IMI
(Istituto mobiliare italiano) 

«segue da 1962»
1984, avvia i primi fondi comuni di investimento di diritto italiano (Imicapital, Imi 2000, Imimond)
«segue 1991»

Nuovo Banco Ambrosiano

«segue da 1983»
- Presidente: Giovanni Bazoli,
- Direttore generale: Pierdomenico Gallo.
«segue 1985»

Banca Popolare di Vicenza

- Presidente: avv. Romolo Todescato, (1983-85)
- vicepresidente: ?,
- Consiglieri:
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
- Collegio Sindacale:
. ?,
. ?,
. ?,

Direttore generale: Carlo Pavesi (1983-87)

Cassa di Risparmi e Depositi di Prato

«segue da 1983»
- Presidente: Silvano Bambagioni, (1971-87)
- Direttore generale: Arturo Prospero, (1978-87)
("Banchiere dell'anno" 1983, dal «Mondo»);
1984, La cassa occupa ca 870 dipendenti e il suo presidente si occupa anche della "Venerabile Arciconfraternita della Misericordia" e scrive su «Progress», bimestrale di Costume, Cultura, Economia e Finanza pubblicato dalla cassa sin da novembre 1975;
collaboratori illustri alla rivista: Antonino Zichichi ("L'uomo e la scienza") e, dal 1983, G. Andreotti ("Finestrina sul mondo");
Una seconda ispezione della Banca d'Italia (dopo quella nel 1981) trova 120 Mdi di lire di sofferenze (cifra ancora in linea con la media nazionale);
Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.
«segue 1985»

Carimmo
(Cassa di Risparmio molisana-Monte Orsini)

«segue da 1983»
-
Presidente:Nicola Eny Di Lisa, di Roccavivara (Campobasso), dal 1975;
1984, l'inchiesta del 1982 ha lasciato dei dubbi in Banca d'Italia.
Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.
«segue 1985»

Banca Popolare Abruzzese Marchigniana

1984, nasce dalla fusione della Banca Popolare di Teramo e le Popolari di San Benedetto del Tronto e Castel di Sangro;
sarà il secondo nucleo della Banca Popolare dell'Adriatico.

Carical
(Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania)

1984
- Presidente: Francesco Del Monte, ingegnere pesarese, professore all'università di Calabria, tecnico stimato di area democristiana, legato all'andreottiano Carmelo Pujia (ragioniere, perito commerciale, pensionato e deputato di Catanzaro);
- vice presidente: Luigi [Gino] Bloise (Psi), dottore in pedagogia, professore, già sindaco di Cassano Ionio, già senatore del Psi per due legislature;
- direttore generale: Francesco Sapio;
[direttore ormai da quindici anni, democristiano e buon amico del deputato europeo Dario Antoniozzi (già più volte ministro per i Beni Culturali, il Turismo e spettacolo e la Ricerca scientifica, a sua volta figlio di Florindo Antoniozzi, direttore generale della Carical per trent'anni e predecessore di Francesco Sapio).]
Del comitato di gestione fanno parte:
- Antonio Gentile (Psi, craxiano),
- Francesco Samengo (Dc, legato al deputato Carmelo Pujia),
- Mario Mancini (Dc, della Lucania).

Presenta crediti in sofferenza per 131 Mdi di lire, posizioni incagliate per 106 Mdi e sconfinamenti per altri 22 Mdi.
Cifre considerate non rischiose dallo stesso ministro del Tesoro Giovanni Goria, "non distanti comunque dalla media nazionale" (considerato il rapporto tra le sofferenze al netto degli interessi e gli impieghi alla sola clientela).
Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.
«segue 1985»



Michele Sindona

1984

[segue]

 

Fonti:
- Claudio Castellacci, Mani pulite, 1977,
- Lombard, Soldi truccati - Feltrinelli 1980, I ed.,
- Gianluigi Nuzzi, Vaticano SpA, chiarelettere 2009, I ed..





Lombardfin

1984

Maggio
Paolo Mario Leati (46enne) e Dionisio G. Csopey (35enne) si dividono: il primo resta il boss di Lombardfin, il secondo, ceduta la propria quota, diventa il boss di Eurocambi, altra società di servizi finanziari pure operante con successo.

Proseguono intanto le indagini della Sec sull' "abbuffata di insider trading" [risale al 1981, in Italia non è ancora reato]:
Edgard Miles Bronfman, Giuseppe B. Tomé, Paolo Mario Leati della Lombardfin.

«segue 1985»




Enel

Consiglio di Amministrazione (1981-86)
(8 consiglieri + presidente)

Presidente: Corbellini (Dc), designato da Prodi
Vicepresidente: Inghilesi (Psi), designato da De Michelis
Consigliere: Bitetto (Psi), designato da Craxi
Consigliere: Lizzeri (Psi), designato da Donat Cattin
Consigliere: Fittipaldi (Psi), designato da Antonio Gava
Consigliere: Maschiella (Pci), designato da ?
Consigliere: Faletti (Pri), designato da Gunnella
Consigliere: Caffarena (Pli), designato da Altissimo
Consigliere: Averardi (Psdi), designato da Longo




Luciano Sgarlata


Settembre 
Previdenza, la società di Luciano Sgarlata i cui 800 agenti hanno rastrellato denaro presso i piccoli risparmiatori sotto la sigla Overseas Trade Center (con cui ha sponsorizzato anche le magliette della squadra di calcio del Pisa) può ora contare su oltre ventimila clienti (soprattutto in Campania, Veneto e Friuli) i quali, con un investimento medio di 13 Mni di lire a testa, hanno portato nelle casse del finanziere ca 270 miliardi.
[Qualche anno fa era finito nelle prigioni svizzere, condannato a due anni di carcere per "truffa continuata, falsità continuata e falsa indicazione di società commerciale". Poi era stato rispedito in Italia, dopo essere stato bandito da tutti i cantoni della Svizzera per un quindicennio.]
Quando chi si è affidato a Previdenza comincia a chiedere il rimborso dei propri investimenti, di capitali non ce ne sono quasi più, come appurerà il commissario liquidatore Filippo Satta.
«segue 1985»





1984

Milano, avendo smesso dal 1982 di distribuire mazzette, la grande impresa di costruzioni facente capo a Luciano Rodi rimane esclusa da tutti gli appalti.

«segue 1985»

Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.

 

"Lodo Mondadori"

1984

primavera, la CIR (Compagnie Industriali Riunite) di Carlo De Benedetti diventa socio di maggioranza della Arnoldo Mondadori Editore.
Nello stesso periodo, S. Berlusconi inizia ad acquisire quote consistenti della società editrice, rimanendo tuttavia socio di minoranza.
La Mondadori e S. Berlusconi sono inoltre comproprietari (50% ciascuno) del canale televisivo «Rete 4».

 

«segue 1985»

Fonti: Varie





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Tasso d'inflazione: 10,6%.

Confindustria: presidente Luigi Lucchini.

Gennaio
F. Piga (Dc), ex magistrato, grande veterano dei ministeri romani, diventa presidente della Consob [si era fatto il nome di Pier Giusto Jaeger, triestino, laureato in legge ad Harvard, docente all'Università di Milano]; l'istituto di via Isonzo è d'ora in poi governato dalla Dc;
in Borsa l'arrivo dei "fondi" ridurrà in qualche modo l'influenza dei grandi gruppi, ma non impedirà l' "azione di concerto".

Febbraio
a fine mese i Fondi comuni di investimento mobiliare  pronti a partire sono 37;

Marzo

Aprile

Maggio

Giugno
20,
parte il primo Fondo comune di investimento mobiliare  autorizzato in Italia: è Gestiras, promosso dalla Ras, che investe in titoli di Stato (Bot e Cct), in obbligazioni e in alcune azioni: quota minima 5 Mni di lire;

Luglio

Agosto

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre
ENI: F. Reviglio porta il deficit a 114 miliardi;

grazie a due decreti varati dal governo Craxi (convertiti in legge nel 1985) l'imprenditore S. Berlusconi ha il controllo di fatto monopolitistico della rete dell'emittenza televisiva privata;
R. Prodi continua nella sua strada di risanamento dell'IRI ma incontra difficoltà politiche quando intende, per esempio, privatizzare la tenuta di Maccarese, vicino a Roma, molto inefficiente ed in perdita; lo stesso accade quando intende privatizzare la San Giorgio (piccolo produttore di elettrodomestici).

IP

«segue da 1983»
1984, le attività di raffinazione (assorbite dall'ANIC nel 1975) e di commercializzazione passano all'AGIP Petroli, mentre le attività minerarie (minerali non ferrosi) passano all'AGIP Miniere
«segue 1990»

Zanussi

«segue da 1970»
1984, passa sotto il controllo della svedese Electrolux, leader mondiale nel settore degli elettrodomestici.

Parmalat

«segue da 1982»
1984, il gruppo lattiero-caseario di Calisto Tanzi, al quale sono state affiancate altre produzioni (succhi di frutta, derivati del pomodoro, prodotti da forno, yogurt, vegetali), acquista posizioni da leadership, raggiungendo un fatturato di 635 Mdi di lire con un'esposizione bancaria di 100 Md [160 secondo R&S, la società di analisi di Mediobanca];
la società è costituita da:
- 71,34% famiglia Tanzi;
- 19,40% avv. Enzo Costa e la moglie Angela Fontanesi,
- 5,26% Alberto Rota, direttore della produzione,
- 4% Guido Larini;
«segue 1985»

Fininvest

«segue da 1982»
1984, settembre, acquista Retequattro per 135 Mdi da Leonardo Forneron Mondadori, presidente della società;
poco dopo entra a far parte dell'azionariato della Mondadori, contribuendo con una piccola quota alla formazione del patto di sindacato racchiuso nell'Amef, la società che ha in portafoglio il 50,3% della casa editrice che ha come azionisti, oltre alla famiglia Formenton (Cristina Mondadori madre di Luca Formenton) e a Mimma e Leonardo Forneron Mondadori, anche;
- Pirelli
- Rocca
- Moratti
- Jody Vender
- Merloni
- …. 
dicembre, acquista il restante 48% di Sorrisi e Canzoni Spa per 23 Mdi;
«segue 1990»

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