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ANNO 1857

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Papa Pio IX
(1846-78)



Almeida, Josè Valentim Fialho de (VIla de Frades 1857-Cuba 1911) scrittore, giornalista portoghese;
A cidade do vicio (1882, La città del VIzio)
Os gatos (1889-94, I gatti, saggio)
Lisboa galante (1890, Lisbona galante)
Pasquinadas (1890, Pasquinate, saggio)
O pais das uvas (1893, Il paese dell'uva).

Antona-Traversi, Camillo (Milano 1857-Saint-Briac, Ille-et-Vilaine 1934) commediografo italiano;
[Fratello di Giannino.]
1907, si trasferisce a Parigi, dov'è segretario di Gabrielle Réjane e del suo teatro, subentrando nell'incarico a Dario Niccodemi; collabora anche col "Grand-Guignol" scrivendo numerosi atti unici;
Le Rozeno (1891, tra i più rappresentativi del teatro naturalista italiano)
Parassiti (1899)
Strozzini (1906)
U. Foscolo (1927, saggio)
vita di G. D'Annunzio (1933, saggio)
Le grandi attrici del tempo andato (1929-1930, saggio).

Azevedo, Aluísio Tancredo Gonçalves de o Azevedo, Aluísio (São Luis, Maranhão 1857-Buenos Aires 1913) narratore e commediografo brasiliano, autore di romanzi e di commedie di successo, in collaborazione al fratello Artur (1855-1908);
A casa de pensão (1884, La pensione)
O homem (1887, L'uomo)
O cortiço (1890, Il falansterio o L'abitazione collettiva).

Bang, Herman Joachim (Als, Yutland 20 aprile 1857/8 – Ogden 29 gennaio 1912) scrittore danese;
[Ultimo rampollo di un'antica ricchissima famiglia, si trova orfano giovanissimo con un capitale di ben 2.000 lire.
È soprattutto conosciuto per aver rivoluzionato la tecnica del romanzo. Claude Monet lo definisce come il primo scrittore "impressionista".]

1877, si laurea in filosofia all'Università di Copenaghen;
lavora quindi come giornalista scrivendo per i quotidiani «Dagbladet» e «Nationaltidende» e i periodici «Ude og Hjemme» e «København»;
Realisme og Realister (1878, critica letteraria)
Kritiske Studier og Udkast (1880, critica letteraria)
Tunge Melodier (1880, racconto breve)
Haabløse Slægter (1880, Razze senza speranze o Generazioni senza speranza, suo primo romanzo)
[È proibito da un funzionario di polizia troppo zelante e, come solitamente avviene in casi simili, il suo nome diventa immediatamente popolare in Danimarca.]
dopo lo scandalo suscitato, lascia la Danimarca e si trasferisce a Parigi, dove introduce e mette in scena per la prima volta Ibsen e Strindberg al Teatro dell'Opera;
Herhjemme og Derude (1881, saggio)
Præster (1883, racconto breve)
Fædra (1883, Fedra, romanzo)
1884, debutta come attore;
Excentriske Noveller (1885, Novelle eccentriche, raccolta)
Stille Existenser (1886, Esistenze tranquille, raccolta di novelle)
Ved Vejen (1886, romanzo)
Stuk (1887, romanzo)
Tine (1889, romanzo)
Under Aaget (1890, Sotto il giogo, , raccolta di novelle)
Les quatre diables. Excentrisk Novelle (1890, racconto breve)
Ti Aar. Erindringer og Hændelser (1891, memorie)
1894, lavora anche come stage director a Parigi;
Ludvigsbakke (1896, romanzo)
1898-1901, lavora anche come stage director al Folketeater di Copenaghen;
Det hvide Hus (1898, memorie; La casa bianca, Iperborea, 2012)
Det graa Hus (1901, memorie)
Sommerglæder (1902, romanzo)
Mikaël (1904, romanzo)
De uden Fædreland (1906, romanzo)
costantemente attaccato dalla stampa danese perché omosessuale, trascorre gran parte della sua vita all'estero (Berlino, Vienna, Meiningen e Praga);
Teaterindtryk fra Rusland (1911, saggio)
1912, muore durante una tournée di letture negli Stati Uniti.


[In Margine alla vita, 1929, Edizioni Delta Milano ]

Ben Jehuda, Eliezer (Lushky, Lituania 1857-Gerusalemme 1922) linguista e giornalista ebreo lituano;
[Il suo cognome originario era Perelmann.]
1881, si trasferisce in Palestina con la moglie, dove predica la colonizzazione agricola e l'uso dell'ebraico: è lui il primo a parlarlo come lingua quotidiana, suscitando l'opposizione di coloro che considerano l'ebraico una lingua puramente sacra e dotta, e crea diversi neologismi in parte rimasti nell'uso;
1889, già fondatore e direttore di quattro giornali ebraici, è tra i creatori del Consiglio della lingua (ora Accademia della lingua ebraica)
Thesaurus totius hebraitatis (di cui pubblica in vita i primi dieci volumi; l'opera, in 17 voll, sarà completata nel 1959).

- Crispolti, Filippo (Rieti 25 apr 1857-Roma 4 mar 1942) giornalista, autore di studi letterari, e politico italiano, deputato, senatore a vita, figura rappresentativa del laicato cattolico nel primo dopoguerra; direttore di periodici cattolici tra cui il «Momento» di Torino;
fece parte del gruppo di Giovanni Grosoli e Carlo Santucci che uscirono dal Ppi per passare a collaborare con B. Mussolini;
1926, ottobre, è nominato presidente della ricostituita giunta della Federazione Bancaria Italiana.

Gissing, George (Wakefield 1857-Saint-Jean-de-Luz 1903) narratore inglese, espulso dall'università di Manchester (fu sorpreso a rubare per aiutare una prostituta che poi sposò) visse di ingrati lavori di compilazione
Demos (1886)
Thyrza (1887)
New Grub Street (1891)
Odd Women (1893, Donne scompagnate)
By the Ionian Sea (1901, Sulle rive dello Ionio)
The Private Papers of Henry Ryecroft (1903, raccolta di saggi).

Gjellerup, Karl Adolph (Roholte 1857-Dresda 1919) scrittore danese, approdato al buddhismo, premio Nobel assieme a H. Pontoppidan nel 1917
Brunilde (1884, teatro)
Minna (1889, romanzo autobiografico)
Il mulino (1896).

Illica, Luigi (Castell'Arquato, Piacenza 1857-Colombarone, Pavia 1919) letterato e commediografo italiano;
L'ereditaa di Felis (1891, in dialetto milanese)
Libretti:
Wally di A. Catalani (1892)
Andrea Chenier di Ugo Giordano (1896)
La Bohème di G. Puccini (1896, con G. Giacosa)
Iris di P. Mascagni (1898)
Tosca di G. Puccini (1900, con G. Giacosa)
Manon Lescaut di G. Puccini (1903)
Madama Butterfly di G. Puccini (1904, con G. Giacosa).

Korzeniowski, Konrad [Joseph Conrad] (Berdicev, Ucraina 1857-Bishopsbourne, Kent 1924) scrittore inglese di origine polacca.

Lanson, Gustave (Orléans 1857-Parigi 1934) critico letterario francese;
1904, professore alla Sorbona e direttore dell'École Normale Supérieure;
Monografie esemplari per il metodo storico:
Bossuet (1890), Boileau (1892), Corneille (1898), Voltaire (1906); 
Storia della letteratura francese (1894, grande opera).

Perelmann, Jehuda Eliezer  o Jehuda Eliezer Ben (Lushky, Lituania 1857-Gerusalemme 1922) linguista e giornalista ebreo lituano
Thesaurus totius hebraitatis (compilatore del primo monumentale dizionario della lingua ebraica; i primi 10 voll. da alef a mem; opera completata in 17 voll. solo nel 1959).

Pontoppidan, Henrik (Fredericia 1857-Copenaghen 1943) scrittore danese, figlio di un pastore luterano, interruppe gli studi di ingegneria per volgersi alla letteratura;
Ali tarpate (1881)
La comunità di Sandinge (1883)
Quadri di paese (1883)
Dalle capanne (1887)
Trilogia:
Terra (1891)
La terra promessa (1892)
Il giorno del giudizio (1895) 
Vecchio Adamo (1894)
Cantico dei cantici (1896)
Pietro il fortunato (1897-98)
Il regno dei morti (1912-16)
1917, premio Nobel per la letteratura ex aequo con K.A. Gjellerup;
Il paradiso dell'uomo (1927)
Thora Van Deken (1927)
Memorie (1937-40, in 4 voll.).

Saussure, Ferdinand de (Ginevra 1857-Vufflens, Vaud 1913) linguista svizzero, concordemente considerato il fondatore della linguistica moderna; studiò linguistica a Lipsia e a Berlino
Saggio sul sistema primitivo delle vocali nelle lingue indoeuropee (1879)
1880, insegna all'università di Parigi dove ha per allievi, tra gli altri, A. Meillet, M. Grammont e P. Passy
1891, si trasferisce a Ginevra dove tiene la cattedra di sanscrito e di lingue indoeuropee
1906, si aggiunge la cattedra di linguistica generale; a Ginevra ha per allievi C. Bally, A. Riedlinger e A. Séchehaye, in seguito curatori delle sue lezioni
Corso di linguistica generale (1913, a cura degli allievi, in quanto il maestro distruggeva le sue note dopo i corsi)
Raccolta di pubblicazioni scientifiche (1922, raccolta delle sue opere minori)
L'edizione critica del Corso, resa possibile dalle fondamentali ricerche interpretative di R. Godel e di T. De Mauro, venne allestita da R. Engler nel 1967 e sgg..

Sommaruga, Angelo (Milano 1857-1941) editore e giornalista italiano;
1876, a Cagliari, dove si è impiegato presso una società mineraria, fonda il giornale «La Farfalla» d'intonazione popolare e anticlericale; ne continua poi la pubblicazione a Milano, legandosi d'amicizia con C. Dossi e altri esponenti della "scapigliatura"; dopo un duello con P. Valera, si trasferisce a Bologna e poi a Roma;
1881-85, a Roma svolge la parte più importante della sua attività di editore, polarizzando attorno ad alcune intelligenti e spregiudicate iniziative i fermenti mondano-letterari della neocapitale; pubblica oltre 130 opere di autori nuovi o già affermati come G. D'Annunzio, E. Panzacchi, G. Carducci, G. Verga, M. Serao, G. Salvadori, E. De Amicis, L. Capuana ecc.;
numerose le riviste uscite dai suoi torchi tra cui: «La Domenica letteraria» diretta da F. Martini, «Il Messaggero illustrato», «Le Forche caudine», «Nabab»; su tutte s'impone la «Cronaca bizantina» (1881-85);
Giudicatemi (1885, con cui si difende in seguito alla soppressione della rivista «Cronaca bizantina» gravemente compromessa dal gusto dello scandalo)
1885, viene condannato a sei anni di carcere; più tardi si trasferisce all'estero, in Francia e in Argentina dove tenta nuove avventure commerciali; ridotto in miseria, trascorre gli ultimi anni a Milano scrivendo il suo libro di memorie
Cronaca bizantina (1881-85) (1941).

Sudermann, Hermann (Matziken, Klaipeda 1857-Berlino 1928) scrittore tedesco, compì a Königsberg e a Berlino studi storici e filosofici e fu insegnante prima di dedicarsi completamente al suo lavoro letterario;
1881-82, giornalista presso il «Deutsches Reichsblatt»
Frau Sorge (1887, La signora in grigio)
Geschwister (1888, Fratelli e sorelle)
Der Katzensteg (1889, Il ponte del gatto)
Die Ehre (1889, L'onore, teatro; recitato da Sarah Bernhardt a Parigi e da Eleonora Duse in Italia)
Sodoms Ende (1891, Fine di Sodoma)
Schmetterlingsschlacht (1895, Battaglia di farfalle)
Das Glück im Winkel (1896, La felicità nel cantuccio)
Johannisfeuer (1901, Fuochi di San Giovanni)
Es lebe das Leben! (1902, Viva la vita!)
Stein unter Steinen (1905, Pietra fra pietre)
Das Hohe Lied (1908, Il Cantico dei Cantici)
Litauische Geshichten (1917, Storie lituane)
Die Raschhoffs (1919, I Raschhoff).

Tóth, Béla (1857-1907) letterato e storico ungherese della cultura, autore di raccolte di aneddoti, proverbi, fiabe e leggende ungheresi.

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