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Averroismo latino
o
Aristotelismo radicale

«segue da 1126»
1270, dopo la diffusione nel 1260 dell'opuscolo di Alberto Magno De unitate intellectus contra Averroem, ne sono fondatori [detti averroistae dai contemporanei]:
- Sigieri di Brabante,
- Boezio di Dacia,
- Bernieri di Nivelles,
- Gosvin de la Chapelle
.
Condividono l'opinione di seguire il vero insegnamento di Aristotele ed i punti 2-3 del pensiero di Averroè (1126-1198).
punto 1) La loro tesi di separare fede e ragione non è accettata da Bonaventura e da Tommaso d'Aquino per il pericolo della doppia verità.
Nel Trecento avrà una ripresa a Bologna nel folto gruppo dei maestri della facoltà delle arti:
- Taddeo da Parma,
- Angelo d'Arezzo,
- Anselmo da Como,
- Matteo da Gubbio,
- Giacomo da Piacenza
.

ANNO 1270

"Grande interregno"
1251-73





1270
Re dei Romani
Richard
Albero genealogico
(Winchester 1209 - Berkhamstead 1272)
figlio secondogenito di John [Senza Terra] e di Isabella di Angoulême;
1225, conte di Cornovaglia;
dopo aver ottenuto l'investitura dal fratello Henry III d'Inghilterra;
1225-27, dopo aver conquistato la Guascogna, ne diventa governatore; tornato in patria, ha numerosi screzi col fratello di cui non condivide la politica;
1240, parte alla guida di truppe inglesi per la Terrasanta dove fortifica Ascalona e riscatta numerosi prigionieri cristiani; tornato in Europa, rifiuta l'offerta fattagli da Innocenzo IV di togliere a Friedrich II il regno di Sicilia giacché dell'imperatore si considera leale amico;
1243, sposa Sancia, figlia di Raimondo Berengario V di Provenza;
1253-54, durante la permanenza di Henry III in Francia, tiene la reggenza inglese;
1257-72, re dei romani;
la sua candidatura a imperatore, caldeggiata dall'arcivescovo di Colonia, viene votata da quattro principi elettori, mentre gli altri tre sostengono Alfonso X di Castiglia;
nel 1263, in Inghilterra, si offre quale mediatore tra il fratello Henry III e Simone di Montfort, capo di quell'opposizione baronale verso la quale egli ha già in passato manifestato aperte simpatie; fallito ogni tentativo di conciliazione, si schiera con il fratello contro i baroni ribelli;
nel 1264, (maggio) a Lewes, viene fatto prigioniero, assieme al fratello Henry III, da Simone di Montfort;
nel 1265, liberato dopo l'uccisione di Simone di Montfort, svolge un ruolo di pacificazione tra la corona e gli sconfitti;
nel 1269 ritorna in Germania, dove convoca la dieta di Worms e fa abolire gli esosi diritti di passaggio imposti dai castellani del Reno;



1270
-


1270
REGNO di BOEMIA
Ottocaro II [il Vittorioso]
Albero genealogico
(n. 1230 ca - Dürnkrut 1278)
figlio di Václav I [il Guercio], della dinastia dei Premyslidi, e di Kunigunde von Hohenstaufen († 1248);
1247-78, margravio di Moravia;
nel 1251, quando è ancora solo marchese di Moravia, viene scelto dalla nobiltà e dal clero austriaci per succedere all'ultimo rappresentante della dinastia dei Babenberg († 1246)
1251-76, duca d'Austria;
nel 1252 (div 1264) sposa Margarete d’Austria († 1267);
1253-78, re di Boemia;
succeduto al padre, rafforza il suo potere favorendo nei suoi domini le città e la borghesia mercantile e tenendo testa all'opposizione aristocratica;
nel 1254 riesce a consolidare il suo possesso dell'Austria, sconfiggendo il re ungherese Béla IV che glielo contesta e al quale lascia soltanto una parte della Stiria (pace di Buda);
nel 1260 sconfigge nuovamente Béla IV, strappandogli il resto della Stiria;
nel 1261 l'ostilità dei guelfi non tarda a farsi sentire e il nuovo papa Urbano IV si accorda con la corte di Francia per porre sul trono di Sicilia Carlo I d'Angiò, fratello minore di Louis IX [il Santo];
nel 1269 s'impadronisce della Carinzia e della Carniola;
[Dante, Purgatorio VII, 97-102; il suo potere e il suo prestigio militare e cavalleresco sono alle stelle]



1270
-

1270
ducato di Sassonia
Albero genealogico
(† 1286)
figlio di Albrecht I e di Helene von Braunschweig-Lüneburg;
1260-86, duca di Sassonia-Lauenburg;
[o Bassa Sassonia]
[nel 1272 si avrà la vera e propria divisione dei due rami.]
1270
sposa la p.ssa Ingeburg di Svezia († 1302);


Albrecht II [Degener]
Albero genealogico
(† 1298)
figlio di Albrecht I e di Helene von Braunschweig-Lüneburg;
1260-98, duca di Sassonia-Wittenberg;
[o Alta Sassonia]
[nel 1272 si avrà la vera e propria divisione dei due rami, di entrambi i quali Albrecht è considerato stipite.]



1270
ducato di Baviera
Ludwig II [il Severo]
Albero genealogico

(Heidelberg 1229 – ivi 1294)
figlio di Otto II [l’Illustre] e di Agnes Welfen († 1267), c.ssa del Palatinato;
1253-94, conte del Palatinato [Pfgf bei Rhein];
1253-94, duca di Upper [Alta] Baviera;




Heinrich I (o XIII)
Albero genealogico

(Landshut 1235 - Burghausen 1290)
figlio di Otto II [l’Illustre] e di Agnes Welfen († 1267), c.ssa del Palatinato;
nel 1244/50 sposa Elisabeth di Ungheria († 1271);
1253-90, duca di Lower [Bassa] Baviera;


lega del Reno
[Magonza, Worms, Colonia, Spira, StrHabsburg e Basilea]
1270
dal 1256, morto Guglielmo d'Olanda, l'importanza della lega è diminuita rapidamente; si è mantenuta tuttavia l'influenza politica ed economica delle città, su cui anche in seguito può appoggiarsi Rodolfo d'Habsburg nel suo tentativo di restaurazione dell'impero;


1270
REGNO d'UNGHERIA
Béla IV
Albero genealogico

(n. 1206? - † 1270)
figlio di Árpád II [il Gerosolimitano];
1235-70, re d'Ungheria;
incoronato mentre è ancora vivo il padre;
colonizza e cristianizza la Transilvania impegnandosi pure a recuperare i beni della corona alienati dal padre;
nel 1241, minacciato dall'invasione tatara, consente ai cumani di stabilirsi nel paese ma sulle rive del fiume Sajó subisce la sconfitta dei mongoli di Batu Khan: trova rifugio in Dalmazia, a Traù
nel 1243, dopo circa un anno di devastazioni da parte dei mongoli di Batu Khan, al loro ritiro inizia un'efficace politica di ricostruzione;
deve cedere ai veneziani Zara;
nel 1246, deciso a recuperare le parti occidentali del regno, sconfigge e uccide Federico II [il Guerriero] (Federico di Babenberg) (ultimo duca di Babenberg);
nel 1260, in una guerra per il possesso della Stiria, viene sconfitto da Ottocaro II di Boemia;
nel 1261 sconfigge i mongoli, tornati in Ungheria sotto la guida di Nogai Khan;
negli ultimi anni ci sono dei contrasti col figlio Stefano V che lo costringe a dividere il regno e pone la propria capitale a Sárospatak.



Stefano V
Albero genealogico

(n. 1239 - Buda 1272)
figlio del re Béla IV, viene assunto al trono accanto al padre in giovanissima età
1254-60, in seguito al trattato stipulato tra Béla e Ottocaro II Premysl, parte della Stiria viene occupata dagli ungheresi ed egli ne diventa governatore;
ottiene in seguito dal padre la Transilvania;
1262 ca, dopo un conflitto armato contro il padre, ottiene il dominio diretto e autonomo della parte orientale dell'Ungheria;
1264-65, si oppone vittoriosamente al tentativo di Béla di riaffermare la propria autorità;
combatte contemporanemente nei Balcani contro bulgari e bizantini;
1270-72, re d'Ungheria;
unico sovrano alla morte del padre, cerca una politica di avvicinamento al regno di Sicilia maritando la propria figlia Maria al figlio di Carlo I d'Angiò, il futuro re Carlo II;



1270
-



 

1270
IMPERO ROMANO-ORIENTALE
Michele VIII Paleologo
Albero genealogico

(Nicea 1224 ca - Pacomio 1282)
da giovane ha combattuto in Tracia agli ordini dell'imperatore Giovanni III Ducas Vatatze di cui sposa una nipote, Teodora Ducas;
1257, sotto Teodoro II cade per qualche tempo in disgrazia, perché sospettato di cospirare per impadronirsi del trono, e si rifugia presso il sultanato turco d'Iconio; viene poi perdonato;
1258, alla sua morte diventa tutore dell'erede Giovanni IV;
1259-1261, sovrano romano-orientale a Nicea;
incoronato a fianco di Giovanni IV;
nel 1260 ottiene la prima vittoria contro il francese Guillaume II de Villehardouin principe di Acaia che, fatto prigioniero, gli cede in cambio della libertà la piazza di Malvasia, la più forte tra tutte quelle della Morea;
nel 1261 si sbarazza del fanciullo Giovanni IV accecandolo ed esiliandolo; conclude quindi, con l'aiuto di Genova (trattato di Ninfeo), l'opera di restaurazione dell'impero bizantino a Costantinopoli già iniziato dai suoi predecessori; lo stesso anno (luglio) Melissene, generale niceano, si mette in marcia con un piccolo esercito lungo la costa del Marmara fino ai Dardanelli, per poi passare in Grecia; saputo dalle spie dell'avvicinarsi di truppe di mercenari latini appartenenti all'armata di Baldovino II (1237-1261), ex sovrano di Costantinopoli, le cattura e queste gli servono Costantinopoli in un vassoio; egli infatti dà loro tanto oro e le fa ritornare in città con l'ordine di aprire loro le porte al suo arrivo;
nella notte tra il 26 e il 27 luglio, i niceani attaccano e Costantinopoli ridiventa bizantina;
saputo dell'assalto, Baldovino II fugge con i suoi mentre Michele VIII Paleologo entra in una città piena di rovine: soltanto i quartieri del Corno d'Oro e la costa del Marmara pulsano di vita.
1261-1282, imperatore di Bisanzio;
I latini continuano a dominare sul ducato di Atene e a tener soggetto il principato di Acaia.
Eubea, Creta e la maggior parte delle isole dell'arcipelago sono in mano ai veneziani.
Chio e la grande striscia di terra sulla costa anatolica bagnata dal Mar Nero appartengono ai genovesi.
Continua la rivalità tra Trapezunte e l'Epiro.
nel 1264 riconquista la Bulgaria e l'Epiro, tornando addirittura ad imporre ai serbi e ai bulgari la sovranità temporale e spirituale di Costantinopoli;



1270
Nella seconda metà del XIII sec. esistono rapporti particolari tra l'impero e il governatore genovese semi-indipendente di Mitilene, Fasso, Lemno e di altre isole del Mar Egeo Dorino Gattilusi, e stirpe degli Zaccaria, che proprio in questo periodo ottiene dall'imperatore il permesso per l'esportazione monopolistica (revocata nel 1276) dell'allume dal Mar Nero attraverso Costantinopoli. I giacimenti si trovano entro i confini e vicino all'impero di Trebisonda.



1270
IMPERO di TREBISONDA
[impero trapesuntino]
Giorgio

(? - ?)
figlio di ;

1266-1280, imperatore di Trebisonda - autokrátor dei romani;


1270
sotto la protezione degli imperatori greci, i genovesi cominciano a stabilirsi a Trebisonda e quasi monopolizzano il commercio di Costantinopoli e del Mar Nero.


1270
Principato di Acaia
(ca il Peloponneso)
Guillaume II de Villehardouin
-

(? - ?)
figlio di ?
1246-78, principe di Acaia;
nel 1267 diventa vassallo di Carlo I d'Angiò re di Sicilia;



1270
-

1270
REGNO di CIPRO e REGNO di GERUSALEMME
Ugo III [il Grande]
Albero genealogico

(† 1284)
figlio di Enrico di Poitiers († 1276) e di Isabella di Lusignano († 1264), principessa di Cipro, reggente di Gerusalemme (1263-64).
[tutti i discendenti di Enrico di Poitiers prendono il soprannome “di Lusignano”]
1261, reggente di Cipro;
1264, reggente di Gerusalemme;
1267-84, re di Cipro;
1269-84, re di Gerusalemme;
sposa Isabella d’Ybelin († 1324);






1270
-

1270
Serbia
Stefano IV Uroš I [il Grande]
(† monastero di Sopocani 1280)
figlio terzogenito di Stefano Primo Coronato e di Anna Dandolo;
1243-74 ca, re di Serbia;
salito al trono dopo i fratelli Radoslao e Vladislao, promuove lo sviluppo economico del paese incrementando l'attività estrattiva e l'esportazione del prodotto minerario (oro, argento, rame, piombo) sia verso Bisanzio sia, soprattutto, verso l'occidente;
nel 1258 allarga lo stato occupando le città di Prilep, Skopje e Kicevo; si scontrerà quindi in varie occasioni con l'impero niceno a fianco del despotato d'Epiro e di Manfredi di Sicilia;
1260-65, costruisce il monastero di Sopocani;
nel 1266 si scontra in varie occasioni con il restaurato impero bizantino a fianco di Carlo I d'Angiò;






 
-
1270
-

 

1270
RUSSIA
Daniele Nevskij
Albero genealogico
(† ?)
figlio di Alessandro Nevskij;
1263-1303, gran principe di Mosca;



Jaroslav III di Tver
Albero genealogico
(† ?)
figlio di Jaroslav II Vsevolodovic, duca di Vladimir, fratello di Alessandro Nevskij;
1263-72, duca di Novgorod; 



1270
-

 

 
1270
REGNO di FRANCIA
Louis IX [il Santo]
Albero genealogico
(Château de Poissy 1215 – Tunisi 1270, ucciso)
[santo, canonizzato 15.8.1297]
figlio primogenito di Louis VIII [il Leone] e di Blanca di Castiglia;
1226-70, re di Francia;
succeduto al padre, sotto la reggenza della madre;
- 1229 (aprile) trattato di Parigi;
nel 1234 sposa Margherita di Provenza (figlia di Raimondo Berengario V) che gli darà 11 figli, consolidando così l'autorità dei Capetingi in Linguadoca;
nel 1242 assume la pienezza dei poteri sovrani, affrancandosi completamente dalla madre e proseguendo in una politica di energica affermazione dell'autorità regia: costringe all'obbedienza i grandi vassalli, acquista alcune province da Tebaldo di Champagne;
le vittorie su Enrico III d'Inghilterra a Taillebourg e a Saintes, permettono una tregua nel conflitto che vede opposti ormai da un secolo Capetingi e Plantageneti, che sfocerà nella guerra dei cent'anni;
nel 1243, con la pace di Lorris, doma una nuova rivolta nei paesi meridionali costringendo Raimondo di Tolosa a riconoscere di nuovo integralmente gli accordi del "trattato di Parigi";
1248-54, ponendosi alla guida della lotta contro l'Islam, s'impegna in una crociata che, dopo una prima vittoria a Damietta, si concluderà con un disastro;
nel 1250 cade prigioniero ad al-Mansura; riacquistata la libertà dietro un versamento di un forte riscatto per sé e per il suo esercito, si trattiene ancora quattro anni a San Giovanni d'Acri intervenendo, grazie al suo prestigio, nei dissidi interni del regno latino di Gerusalemme e riorganizzandone efficacemente il sistema difensivo;
nel 1252 muore la madre Bianca di Castiglia, reggente in sua assenza;
nel 1254 fa ritorno in Francia;
nel 1256 viene scelto come arbitro dai suoi stessi feudatari per la successione alla contea di Fiandra;
nel 1258, con il trattato di Corbeil-Essonnes, ottiene che l'Aragona rinunci alle sue pretese sulla Provenza, la Linguadoca e la contea di Tolosa, mentre da parte sua rinuncia al Rossiglione;
- 1259, trattato di Parigi con Henry III d'Inghilterra;
1263-65, conia per primo in Francia monete auree e impone il corso delle sue monete a tutto il territorio regio;
nel 1264 è chiamato a pronunciarsi sulla controversia fra Henry III d'Inghilterra e i baroni a proposito degli Statuti di Oxford (Lit d'Amiens);
nel 1267, volendo riprendere la lotta contro i musulmani, decide la settima crociata nonostante l'opposizione dei feudatari; il finanziamento dell'impresa fa pesare sul regno un carico fiscale assai oneroso; 
1270
attacca Tunisi, ritenuto il centro vitale dell'Islam, senza aspettare l'arrivo del fratello Carlo, trattenuto in Sicilia;
Agosto
25
, mentre il caldo e la peste decimano l'esercito francese che assedia la città, egli stesso muore davanti alla città senza aver combattuto.
[sarà canonizzato da Bonifacio VIII nel 1297, dopo una rigorosa inchiesta compiuta dagli storiografi di corte quali il cavaliere Jean de Joinville e il monaco Guillaume de Saint-Pathus].

Philippe III [l'Ardito]
Albero genealogico
(Poissy 1245 - Perpignano 1285)
figlio di Louis IX [il Santo] e di Margherita di Provenza;
1270-85, re di Francia;
dopo aver ricevuto il giuramento di fedeltà dai baroni e dai cavalieri francesi, alla morte del padre che egli ha seguito nella crociata di Tunisi;
dopo aver concluso con i mauri una tregua di dieci anni, torna in Francia arricchito dei domini dei parenti morti di peste durante la crociata;

 
1270
-


1270
Fiandra e Hainaut
? d'Avesnes
Albero genealogico
-

1257-78, conte di Hainaut;


Guy de Dampierre
Albero genealogico
(† 1279)
figlio di ? e di ? ;
nel 1223 sposa Margheritte II († 1280), contessa di Fiandra, Hainault e Namur, sposata in prime nozze (annull. 1221) con Bouchard d’Avesnes]
1256-79, conte di Fiandra;
- 1256, arbitrato del re di Francia Louis IX [il Santo]
[l'Hainaut va al fratellastro]




1270
-


1270
Tolosa
Jeanne
Albero genealogico
(1220 - 1271)
figlia di Raimund VII e di Sancha di Aragona;
nel 1241 sposa Alphonse († 1271), conte di Poitiers, fratello di Louis IX;
1249-71, contessa di Tolosa;


   


 
-
1270
-

1270
SAVOIA
Filippo I
Albero genealogico
(1207 - 1285)
figlio di di Tommaso I, conte di Savoia, ecc. e di Margherita del Genevois († 1257) e fratello di Pietro II [il Piccolo Carlo Magno];
arcivescovo di Lione (non è prete)
1246-67, vescovo di Valenza;
nel 1267 sposa Adelheid von Andechs (Adelaide di Borgogna) († 1279);
1268-85, conte di Savoia, Aosta, Belley e Maurienne;






 
-
1270
-





1270
REGNO d'INGHILTERRA
Henry III
Albero genealogico
(Winchester 1207 - Westminsteer 1272)
figlio primogenito di John [Senza Terra] e di Isabella di Angoulême;
1216-72, re d'Inghilterra;
succeduto al padre dopo essere stato affidato alla protezione della Santa Sede;
durante i suoi primi anni di regno operano come capi del governo William Marshall, conte di Pembroke, e, più tardi, il legato papale Pandolfo, mentre Peter des Roches, vescovo di Winchester, funge da "guardiano" del giovane re;
nel 1227 assume direttamente il potere ma, pur avendo giurato per tre volte la Magna Charta, governa come se questo documento non esista;
nel 1230, contro il parere del justiciar (presidente della corte di giustizia) Hubert di Burgh, conduce un'inconcludente spedizione in Guascogna e Bretagna;
nel 1232, allontanato Hubert di Burgh, inizia a regnare non certo dimostrando capacità
nel 1236 sposa Eleonora di Provenza, figlia del conte Raimondo Berengario V;
nel 1237, nonostante l'opposizione del fratello Richard, conte di Cornovaglia, e dei baroni, si circonda di favoriti francesi, fra i quali sono i parenti di Eleonora di Provenza, sua moglie (lo zio Bonifacio di Savoia sarà eletto arcivescovo di Canterbury);
la sua stretta alleanza con il papato favorisce l'approvazione di pesanti esazioni a vantaggio della curia romana e il prevalere del clero forestiero;
nel 1242 viene disastrosamente sconfitto a Taillebourg, dopo aver voluto riconquistare i territori perduti dal padre in Francia (Angiò, Bretagna, Normandia, Turenna) con l'imposizione di duri sacrifici al paese;
fallisce anche nel tentativo di collocare il figlio Edmondo sul trono di Sicilia, e di ottenere, per il fratello, la corona imperiale;
nel 1243, nonostante le proteste finora avanzate dall'arcivescovo di Canterbury Edmondo Rich e dal vescovo di Lincoln Roberto Testagrossa contro gli arbitri del sovrano, i nobili riescono ad opporsi efficacemente solo quando la loro guida viene presa da Simone di Montfort, conte di Leicester e cognato del re;
nel 1253, durante la sua assenza, la moglie Eleonora di Provenza è nominata gurdasigilli contribuendo con il proprio operato a provocare la rivolta dei baroni; 
- 1258, Provisions of Oxford (provvisioni di Oxford), poi confermate (1259) dalle Provisions of Westminster, approvate dal gran consiglio e accettate dal re con pubblico giuramento;
nel 1261 vengono abolite dallo stesso Henry III che ha ottenuto dal papa Urbano IV l'invalidazione del giuramento;
nel 1264 ottiene un giudizio a lui favorevole da parte di Louis IX [il Santo], scelto come arbitro;
- 1264-67, "guerra dei baroni";
nel 1264, a Lewes, presso Brighton i ribelli prevalgono, facendolo prigioniero assieme a suo fratello Richard e facendosi cedere come ostaggio l'erede al trono Edward (futuro Edward I); la moglie Eleonora di Provenza si rifugia in Francia;
nel 1265 Simone di Montfort convoca il famoso parlamento, al quale sono invitati anche i cavalieri e i borghesi; ma Edward, riuscito a fuggire, conduce le truppe regie alla vittoriosa battaglia di Evesham (a sud-est di Worcester) nella quale Simone di Montfort rimane ucciso;
ritornata dalla Francia a capo di un esercito, la madre Eleonora di Provenza restaura il potere regio;
nel 1267 mentre la rivolta può dirsi schiacciata, in effetti ormai l'Inghilterra è stata preparata da Simone di Montfort e i suoi a decisivi sviluppi costituzionali;
da questo momento egli è re solo di nome, lasciando l'effettiva direzione della cosa pubblica al figlio Edward; 



Edward I
Albero genealogico
(Westminster 1239 - Burghby Sands, presso Carlisle 1307)
figlio di Henry III e di Eleonora di Provenza;
dopo essersi appoggiato al capo dei baroni in lotta contro il re suo padre, Simone di Montfort, si riconcilia con il sovrano che lo mette a capo delle forze reali;
1254, è investito da Louis IX [il Santo] re di Francia del ducato di Guascogna; sposa Eleonora di Castiglia che gli dà il futuro Edward II;
1264-67, "guerra dei baroni";
nel 1264 viene sconfitto dai baroni a Lewes;
nel 1265 si riscatta a Evesham dove i baroni sono sconfitti e lo stesso barone Simone di Montfort ucciso; da questo momento governa di fatto l'Inghilterra mentre suo padre si tira gradualmente in disparte;
1270
a fianco dell'alleato Louis IX [il Santo] partecipa alla crociata rimanendo a lungo in Terrasanta;




1272-1307, re d'Inghilterra;

arcivescovo di Canterbury
Edmond Rich
( 1233 - ?)

1270
dal 1235 Roberto Grossatesta è vescovo di Lincoln;


a

1270
REGNO di SCOZIA
Alessandro III
Albero genealogico

(† 1286) (s.f.)
figlio di Alessandro II e di Margherita d’Inghilterra († 1275);
sposa Iolanda di Dreux († 1322/1330), contessa di Montfort-l’Amaury;
1249-86, re di Scozia;
nel 1263 sconfigge il re norvegese presso Largs;


John Baliol

(n. 1249 ca - Château-Gaillard, Normandia 1315)
terzogenito di John Baliol è, per via di madre, imparentato con la famiglia reale di Scozia;
1269-1315, signore di Galloway;



1292-96, re di Scozia;


1270
-


a

1270
REGNO di DANIMARCA
Erik V Klipping [il Guercio]
Albero genealogico
(n. 1249 - † 1286)
figlio di Cristoforo I;
1259-86, re di Danimarca;
sale al torno in un momento in cui il proceso di centralizzazione monarchica iniziato dal nonno Valdemaro II subisce una battuta d'arresto; è infatti costretto dall'alto clero e dalla nobiltà a sottostare più volte all'assemblea dei grandi feudatari (Danehof);
nel 1266, conclusa la guerra con la Scozia iniziata dal padre, si dedica ad importanti riforme legislative in vari campi dell'amministrazione;



1270
-

1270
REGNO di NORVEGIA
Magnus VI Lagaböter [il Legislatore]
Albero genealogico
(n. 1238-† 1280)
figlio di Haakon IV;
1263-80, re di Norvegia;
dopo essere già stato riconosciuto re finché il padre era in vita;


1270
-

 


1270
REGNO di PORTOGALLO
Affonso III
Albero genealogico
(Coimbra 1210 - Lisbona 1279)
figlio di Affonso II [il Grasso] e di Urraca di Castiglia († 1220);
nel 1235 (div 1253) sposa la c.ssa Matilda di Boulogne († 1262);
nel 1253 sposa Brites=Beatrix († 1303), figlia naturale di Alfonso X re di Castiglia;
1248-79, re di Portogallo (usurpatore del fratello);







1270
-

a



1270
REGNO di CASTIGLIA e REGNO di LEÓN
Alfonso X [il Saggio]
Albero genealogico

(Toledo 1221 - Siviglia 1284)
primogenito di Ferdinando III e di Beatrice di Svevia;
partecipa come principe ereditario alle imprese contro gli Almohadi conquistando il regno di Murcia; rivendica anche i diritti della casa di Castiglia sull'Aquitania, cedendoli poi alla sorellastra Eleonora andata in sposa a Edward d'Inghilterra;
1252-84, re di Castiglia e León;
- 1256, Tavole Alfonsine;
nel 1257, dopo aver presentato la sua candidatura al trono imperiale, come erede di Filippo di Svevia, assume il titolo di "re dei romani" ma trova subito opposizioni da parte delle cortes, dei nobili e del papa;





1270
-
a


1270
REGNO di NAVARRA
[Dal 1234 il regno è diventato un'enclave francese in territorio spagnolo;
nel 1284 la corona di Navarra sarà addirittura congiunta a quella francese in seguito al matrimonio di Giovanna I con Filippo [il Bello];
il regno tornerà indipendente nel 1328]
Thibaut II
Albero genealogico

(1238 – Trapani 1270)
figlio di Thibaut I [il Grande] e di Marguerite de Bourbon [Dampierre] († 1256);
conte di Champagne e di Brie (Thibaut V)
1253-70, re di Navarra;
nel 1255 sposa Isabelle di Francia († 1271), figlia di Louis IX [il Santo]
1260 ca-1270, conte di Bigorre;
[dopo aver acquistato i diritti sulla contea da Simone di Montfort († 1265) e riconosciuto il vescovo del Puy come signore sovrano della stessa]
nel 1263, acquista a Porcien il castello e dintorni dal signore proprietario Roul;


Enrique I [il Grosso]
Albero genealogico

(1244 ca - Pamplona 1274)
figlio di Thibaut II e di Marguerite de Bourbon [Dampierre] († 1256);
sposa Blanche d'Artois († 1302)
conte di Champagne e di Brie (Enrique III)
1270-74, conte di Bigorre;
1270-74, signore di Porcien;
1270-74, re di Navarra;




 
1270
-

1270
REGNO di ARAGONA
Jaime I [il Conquistatore]
Albero genealogico
(Montpellier 1207 - Valencia 1276)
figlio di Pedro II [il Cattolico] e di Maria di Montpellier;
1213-76, re di Aragona;
nel 1229 si separa dalla prima moglie Eleonora di Castiglia, da cui non ha avuto figli, e sposa Iolanda (Violante) d'Ungheria;
1229-76, re delle Baleari;
1229-35, conquista delle Baleari;
1238-76, re di Valencia;
dopo aver conquistato Valencia, in mano agli Almohadi;
nel 1239 conquista Maiorca;
nel 1251 muore la seconda moglie Iolanda d'Ungheria e sposa Teresa Vidaura;
nel 1262 costituisce con testamento il regno di Maiorca, vassallo della corona d'Aragona, a favore del figlio cadetto Giacomo e comprendente le isole Baleari, le contee di Rossiglione e Cerdaña e la città di Montpellier, con capitale a Perpignano;




1270
REGNO di MAIORCA
[isole Baleari, contee di Rossiglione e Cerdaña e la città di Montpellier, con capitale a Perpignano.]
Jaime I
Albero genealogico
(Barcelona 1243 - Palma de Majorca 1311)
figlio di Jaime I [il Conquistatore] e di Violante (Iolanda) d’Ungheria († 1251);
conte di Roussillon e Cerdagne
signore di Montpellier
(Jaime II)
nel 1272 sposa Esclaramunda di Foix († 1299);
1262-1311, re di Maiorca (Jaime I);
[regno costituito con testamento, appositamente per lui, dal padre]






1270
-

a



1270
Saluzzo
Tommaso I
Albero genealogico
(† 1296)
figlio di Manfredo III e di Beatrice di Savoia († 1259);
sposa Luisa di Ceva († 1291 ca).
1244-96, marchese di Saluzzo;
 
1270
-



1270
Monferrato
Guglielmo VIII [il Grande]
Albero genealogico
(† 1292)
figlio di Bonifacio II [il Gigante] e di Margherita di Savoia († 1254);
sposa Elena del Bosco;
sposa Isabel de Clare († 1271), figlia di Richard II conte di Gloucester;
1253-92, marchese di Monferrato;
1262-84, re di Salonicco [titolare]
nel 1265, per motivi politici, abbandona la tradizionale linea ghibellina della casata per avvicinarsi a Carlo d'Angiò al momento della sua venuta in Italia, per staccarsene poi quando si accorge che al re francese interessano anche le città piemontesi;
1266-67, 1278-92, signore di Ivrea;




1278-82, signore di Milano (1278-82)



1270
-

1270
Gorizia e Tirolo
Mainardo IV
Albero genealogico

(† 1295)
figlio di Mainardo III, della casa degli Ariboni, conte di Gorizia e conte del Tirolo (Mainardo I);
1258-95, conte di Gorizia;
1258-95, conte del Tirolo (Mainardo II)
succeduto assieme al fratello Alberto II, sposa Elisabetta di Wittelsbach, vedova di Corrado IV di Hoenstaufen che gli porta in dote i beni ereditati dal primo marito nella valle dell'Inn;





Alberto II
Albero genealogico

(† 1304)
figlio di Mainardo III, della casa degli Ariboni, conte di Gorizia e conte del Tirolo (Mainardo I);
1258-71, conte del Tirolo (Alberto II);




1271-1304, conte di Gorizia (Alberto II)




1270
-



1270
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Lorenzo Tiepolo
Albero genealogico
(Venezia ? - Venezia 15 ago 1275)
figlio del doge Jacopo e di ?;
1268-75, doge di Venezia; [46°]
- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
1270
grave è ora la situazione interna, per la sterilità dei raccolti nei terreni d'Italia e per le difficoltà finora incontrate nell'accaparrare merci per colpa delle incursioni genovesi; non essendo sufficienti gli aiuti da parte di padovani, trevisani e ferraresi, la repubblica decide di aggravare le imposizioni sui vascelli che navigano in Adriatico;
si lamentano i bolognesi che inviano i loro ambasciatori per protestare e nello stesso tempo dichiarare che in caso continui l'imposizione userebbero la forza; sospettosa, Venezia invia Marco Badoer con nove galee alla bocca del Po [bocca di Primaro] il quale scoprendeo i bolognesi intenti a costruire un forte, si appresta a costruirne un altro in pochi giorni dalla parte di Sant'Alberto munendolo di presidio; alla fine giunge in forze Marco Gradenigo che sconfigge i bolognesi costringendoli a chiedere la pace; in cambio viene loro offerta l'esenzione dai dazi, ma soltanto per una determinata quantità di prodotti;
si lamentanoanche gli anconetani che però, diversamente dai bolognesi, inviano una petizione al pontefice il quale incarica l'abate di Nervesa ad occuparsi della questione; questi afferma che nel concilio di Lione è stato dichiarato giusto e dovuto l'assoluto dominio dei veneziani sopra le acque dell'Adriatico e di conseguenza legittima è la loro autorità di imporre e di esigere i dazi del transito;


 

1270
REGNO di SICILIA
Carlo I d'Angiò
Albero genealogico

(1226 - Foggia 1285)
ultimogenito di Louis VIII [il Leone], re di Francia, e di Blanca di Castiglia († 1252);
1246-85, conte d’Angiò e del Maine [per patrimonio];
dal testamento paterno gli viene assegnata la contea dell'Anjou (Angiò) da cui prende il nome la dinastia da lui fondata;
1246, sposa Béatrice de Provence († 1267), figlia di Raimondo Berengario V e di Beatrice di Savoia, ed erede (1245) delle contee di Provenza e di Forcalquier delle quali egli diventa signore;
nel 1248 partecipa con il fratello Louis IX [il Santo] alla crociata;
al suo ritorno, pur contiuando ad obbedire al fratello, persegue una politica personale di penetrazione nelle terre imperiali prossime alla sua contea di Provenza;
1258-62, occupa i feudi imperiali in Piemonte;
nel 1263 papa Urbano IV gli offre la corona del regno di Sicilia, ora sotto il dominio di Manfredi; con l'aiuto del nuovo papa Clemente IV egli prepara la sua venuta in Italia: nominato senatore di Roma, stringe alleanza con le principali potenze guelfe dell'Italia settentrionale e centrale in modo da non trovare ostacoli durante il suo passaggio;
nel 1265 (maggio), rispondendo agli appelli del papa, dopo essersi imbarcato a Marsiglia, giunge via mare a Ostia e di qui a Roma dove cinge solennemente la corona di Sicilia;
1265-85, re di Sicilia [per dono del papa e per conquista];
dopo aver invaso il regno, grazie ai massicci prestiti dei banchieri guelfi e all'arrivo via terra delle sue truppe;
nel 1266 (febbraio) vince Manfredi nella battaglia di Benevento;
nel 1268 (agosto) con la vittoria di Tagliacozzo si garantisce da ulteriori pretese sveve alla corona; (ottobre) a Napoli, elimina fisicamente Konrad II [Corradino] – Konrad V, l'ultimo Hohenstaufen;
nel 1269 affida i compiti principali di governo a francesi e, soprattutto, a suoi fedeli della contea di Provenza introducendo inoltre un sistema feudale di tipo francese in tutto il regno: il primo responsabile del processo di ruralizzazione e d'impoverimento cui il meridione d'Italia viene sottoposto;
del regno di Sicilia egli fa il centro per un'audace politica egemonica cercando di imporre a vario titolo il suo predomino sull'Italia;
1270
già padrone di parte del Piemonte e senatore di Roma, approfitta della vacanza del trono imperiale e della prerogativa pontificia di nominare i vicari imperiali in tempo di interregno per impadronirsi anche della carica di vicario imperiale per l'Italia centrale, e soprattutto per la Toscana dove si presenta in veste di paciarus generalis (pacificatore generale) e dove copre, in varie città, il ruolo di signore o di podestà, naturalmente favorendo la parte guelfa;
Siena, di tradizione ghibellina, gli si sottomette;
suo progetto primario è tuttavia stabilire un vero e proprio impero mediterraneo: egli fa sue così e porta avanti con maggior vigore le linee fondamentali della politica di Manfredi: interesse nei confronti dell'Africa musulmana, intervento nelle cose balcaniche, protezione dell'ex imperatore d'oriente Baldovino II di Courtenay e politica tesa a persuadere la corte pontificia che l'organizzazione di una crociata generale in Terrasanta ha come prima sua necessaria tappa la riconquista latina di Costantinopoli;
intrattiene intanto rapporti diplomatici con il khan mongolo di Persia, con il re d'Ungheria Béla IV, con il re di Bosnia vassallo di questo, al fine di legarli a un'impresa che sia al tempo stesso antisaracena e antibizantina;
dalla crociata tunisina, dove il fratello trova la morte, ottiene il ristabilimento di un tributo da parte dell'emiro di Tunisi al re di Sicilia, nonche una sorta di egemonia sul Mediterraneo centrale;


1282-85, re di Napoli [per dono del papa e per conquista];
re di Gerusalemme [titolare]


1270
-
a

 




CINA

Li-Tsung [Dinastia Sung]
?-?, imperatore della Cina;
[Dal 1138 la dinastia regna nella parte a sud, più popolata e più attiva, con capitale Hang chou.]
1270, la capitale conta 1 milione di abitanti;

Mongolia

Kubilai
fratello minore di Mongka;
1259-79, gran khan dei Mongoli;
1270, continua dal 1268 l'assedio delle città Siang Yang e Fan cheng;

segue

GIAPPONE

 

 



Cavalca, Domenico (Vico Pisano 1270-Pisa 1342) frate domenicano, scrittore religioso;
Specchio di croce
Specchio di peccati
Trattato della pazienza
Disciplina degli spirituali
Trattato delle trenta stoltizie
Frutti della lingua
Esposizione del Simbolo degli Apostoli

Volgarizzamenti:
Gli Atti degli Apostoli
Vite dei santi padri (Vitae Patrum)
Il Diario di San Gregorio (da De vita et miraculis patrum italicorum)
Epistola di San Girolamo ad Eustachio
Il Pungilingua (rifacimento di Summa virtutum et vitiorum di Fra Guglielmo di Francia o Guglielmo Peraldo).

Cino da Pistoia (Pistoia 1270 ca-1336/37) poeta e giurista italiano, ghibellino;
Lectura super codicem (commento al «codice giustinianeo», ben tre incunaboli)
Lectura super digestum vetus
Consilia
Quaestiones
Vari sonetti, ballate e canzoni.

Immanuel ben Shelomoh o Immanuel Romano o Manoello Giudeo (Ceprona, Roma 1270 ca- Fermo 1330 ca) poeta ebreo italiano;
Vari componimenti, tra cui un'imitazione della «Commedia»
Bisbidis (frottola)

Niccolò da Lyra o Lyranus (Lyre, Normandia 1270 ca-Parigi 1349) religioso e teologo francese, frate francescano, "doctor planus o utilis"
["Si Lyranus non lyrasset, totus mundus delirasset".]
Postillae perpetuae in vetus et novum testamentum o Postillae perpetuae in universam Sacram Scripturam (Postilla letteralis)
[Con quest'opera il pensiero francescano entra nella letteratura informativa e divulgtiva del Trecento.
Assieme a lui da ricordare anche Giovanni da Wales che raccoglie argomenti e detti non solo della Bibbia e dei Padri, ma dei filosofi e dei poeti pagani, e commenta ed applica alla vita cristiana le Metamorfosi di Ovidio: Expositio super moralitates fabularum Ovidii, primo esempio di quella larghezza negli studi e di quel bisogno di collegamento tra mondo classico e mondo cristiano che è già vivo in R. Bacon e che distinguerà Bernardino da Siena.
Il Francescanesimo entra invece nella letteratura didattica con due libri catechistici scritti dai teologi, predicatori, mistici tedeschi Marquardo da Lindau (Buch der zehen Gebot) e Otto da Passau (Der gulden Thron).
La letteratura francesca del Trecento va dal canto XI del Paradiso danteso alle inimitabili traduzioni del Floretum e della Legenda trium sociorum, dall'Arbor Vitae di Ubertino da Casale al Liber conformitatum (parallelo tra la vita di Gesù e Francesco d'Assisi) generalmente attribuito a fra Bartolomeo da Pisa.]

Michele da Cesena o fra Michelino (Cesena 1270 ca-Monaco di Baviera 1342) religioso italiano, fondatore dei "Micheliti"
1316, eletto ministro generale dei francescani, assume il governo dell'ordine;
1322, quando il capitolo generale di Perugia approva la definizione che Cristo e gli apostoli non hanno avuto proprietà alcuna, Giovanni XXII abbandona la politica conciliante verso i francescani e in tre bolle successive (1322-24) dichiara eretico chiunque neghi che Cristo e gli apostoli siano stati proprietari;
1327, giunge ad Avignone dove è stato convocato da Giovanni XXII con l'accusa di collusione con Ludovico il Bavaro e di aspirare alla tiara; qui stringe segreta alleanza con Bonagrazia da Bergamo e con Guglielmo di Ockham
1328, 26 maggio, con costoro fugge alla volta di Pisa dove trova ospitalità presso Ludovico il Bavaro; al seguito di questi si trasferisce poi a Monaco di Baviera dove rimane sino alla morte;
1331, un capitolo dell'ordine, convocato dal nuovo ministro generale Guiral Ot e tenuto a Perpignano, lo espelle dall'ordine;
Lettere
Appellazioni
Commento alle Sententiae di Pietro Lombardo

Mondino de' Liuzzi o Mondino de' Liucci (Bologna 1270 ca-† 1326) anatomista italiano, medico personale di Roberto d'Angiò e professore nell'ateneo di Bologna, svolse in modo del tutto saltuario attività politico-diplomatica;
1315, nello studio bolognese ripristina la tradizione della scuola di Alesandria (Erofilo, Erasistrato) ponendo la dissezione del cadavere alla base degli studi di anatomia umana;
Anatomia (1316, opera considerata il primo vero trattato di anatomia umana, libro di testo fondamentale fino alla seconda metà del sec. XVI).

Sanudo, Marin [il Vecchio] o Torsello (Venezia 1270 ca-1343 ca) scrittore e uomo politico veneziano;
[Figlio di Marco, dei Sanudo del ramo di San Severo.]
fu iniziato ben presto dal padre ai commerci e viaggiò a lungo in Egitto, Terrasanta e nell'oriente latino;
Conditiones Terrae Sanctae (1306, prima stesura; 1309 presentazione a Clemente V)
Opus Terrae Sanctae (con il precedente come primo libro; 1321, presentazione a Giovanni XXII)
Liber secretorum fidelium crucis (Francia 1323, nuova redazione della precedente)
Storia della Romània
Lettere.

Wallace, William (Elderslie 1270 ca-Londra 1305) eroe nazionale scozzese, appartenente alla piccola nobiltà, divenne improvvisamente il capo della rivolta nazionale contro gli inglesi che occupano la Scozia nel corso del conflitto tra Edoardo I d'Inghilterra e il re scozzese s;
braccato per l'uccisione di un inglese, organizza bande di ribelli popolani e contadini riuscendo ad infliggere numerosi scacchi alle truppe di occupazione; 
1297, maggio, raccolto in breve un notevole seguito, sconfigge un esercito inglese a Stirling Bridge e quindi sconfina in Inghilterra devastando il Northumberland e il Cumberland;
1298, acclamato "guardiano del regno" tenta di organizzare lo stato e di consolidare la spinta indipendentistica, ma le speranze scozzesi sono troncate dalla repentina reazione militare di Edoardo I che lo sconfigge a Falkirk; 
1299, riuscito a fuggire, ripara dapprima in Francia alla corte di Filippo IV il Bello;
1300, ripara a Roma presso Bonifacio VIII cercando, senza apprezzabili esiti, alleati anti-inglesi;
1305, rientrato in Scozia viene catturato con il tradimento presso Glasgow e quindi impiccato a Westminster.

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