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Papa
Giovanni XXII

(Avignone 1316-34)

1319, invia in Italia il cardinale Bertrando del Poggetto con il compito di combattere i ghibellini e ricostituire lo Stato della Chiesa, spostandone la capitale a Bologna;

ANNO 1319






1319
ducato d'Austria e di Stiria
Friedrich III
Albero genealogico
(1289 - Gutenstein 1330)
secondogenito di Albrecht I d'Asburgo e di Elisabeth di Carinzia;
1308-30, duca d’Austria e Stiria (Friedrich I [il Bello]);
[ereditato il feudo alla morte del padre, con il trattato di Spira del 1309 lo divide con il fratello Leopold.]
1314-22, re di Germania e dei romani (Friedrich III);
alla morte dell'imperatore Heinrich VII la corona gli viene offerta da una fazione dei principi elettori contraria all'altra, favorevole a Ludwig IV [il Bavaro]; seguono anni di guerra civile;



Leopold I d'Asburgo
Albero genealogico
(1290 - Strassburg 1326)
terzogenito di Albrecht I d'Asburgo e di Elisabeth di Carinzia;
1309-26, duca d'Austria e di Stiria;
[con il trattato di Spira del 1309 divide il feudo con il fratello Friedrich I [il Bello].]
nel 1315, dopo aver sostenuto le aspirazioni del fratello, nella battaglia di Morgarten è duramente sconfitto dall'Unione Elvetica;


1319
dal 1314 è in atto una guerra civile;


1319
REGNO d'UNGHERIA
Charles I Robert
Albero genealogico

(Napoli 1288 - Višegrad 1342)
figlio di Charles Martell d'Angiò, re titolare d'Ungheria, e di Clemenza d'Asburgo;
1295, eredita dal padre, unitamente al diritto di successione alla corona di Sicilia, anche quello al trono ungherese;
1301, morto Andrea III Árpád, la corona d'Ungheria passa, dopo vari disordini sociali, a Venceslao III di Boemia (1301-05) poi a Otto III di Baviera (1305-08);
1308-42, re d'Ungheria (Charles I Robert o Caroberto I);
grazie all'appoggio papale, viene riconosciuto dalla dieta imperiale;







1319
-

1319
REGNO di BOEMIA
Jan [il Cieco]
Albero genealogico

(1296 - Crécy 1346)
figlio di Enrico IV conte di Lussemburgo e di Margaret di Brabante;
nel 1310 sposa Elisabeth/Eliska di Boemia, sorella di Venceslao III (ultimo re della dinastia dei Premyslidi) ed erede del regno di Boemia;
1310-46, re di Boemia;
1313-46, conte di Lussemburgo (Jean);
[alla morte del padre]








1319
-

1319
REGNO di GERMANIA
Ludwig IV [il Bavaro]
Albero genealogico
(1282 - Puch bei Fürstenfeldbruck 1347)
figlio secondogenito di Ludwig II, duca della Baviera superiore e conte del Palatinato, e di Matilde, figlia dell'imperatore Rodolfo d'Asburgo;
1294-1347, duca di Baviera [in Upper [Alta] Baviera];
1314-47, re di Germania;
nel 1317 toglie al fratello maggiore Rodolfo, che lo minaccia nei suoi stessi domini, la Baviera e il Palatinato;




1327-47, re d’Italia (1327-47);
1328-47, imperatore del Sacro Romano Impero;




Heinrich II
Albero genealogico

(Schloß Natternberg 1312 - Landshut 1333)
figlio di Otto III e di Agnes von Glogau;
1312-33, duca di Lower Baviera;








1319
dal 1314 è in atto una guerra civile;





1319
IMPERO BIZANTINO
Andronico II Paleologo
Albero genealogico

(Nicea, Asia Minore 1258 - Costantinopoli 1332)
figlio di Michele VIII;
1272-82, coimperatore;
1282-1328, imperatore;
nel 1305, sposando Violante figlia di Guglielmo VII del Monferrato, ne acquisisce il feudo;


Michele IX Paleologo
Albero genealogico

(n. 1277 - Tessalonica 1320)
nipote di Michele VIII;
1294-1320, coimperatore;
nel 1302, alla testa degli alleati alani, cerca di riconquistare ai turchi l'Asia Minore ma viene sconfitto a Magnesia;
nel 1304, nonostante la vittoria di Filadelfia ottenuta dalla compagnia catalana di Roger de Flor (mercenari chiamati già da Andronico) sui turchi, si consolida il dominio ottomano sull'Anatolia e si impianta in Grecia la signoria della stessa compagnia: gli almogavari;
nel 1305 egli tenta di opporsi agli almogavari, causa ormai di gravi disordini nell'impero, facendo uccidere Roger de Flor e affrontandoli presso la fortezza di Apros ma viene battuto e ferito sul campo non potendo così impedire il saccheggio della Tracia da parte loro;


1319
nel 1318 il dominio si rafforza per l'estinguersi della dinastia rivale degli Angeli in Epiro e in Tessaglia;

1319
IMPERO di TREBISONDA
[impero trapesuntino]
Alessio II
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Giovanni II;
1297-1330, gran comneno di Trebisonda - autokrátor dei romani;
sotto il suo dominio ormai si trova soltanto il territorio ad est di Chirisonda (Giresun), città, la seconda dell'impero per importanza, che egli riesce a salvaguardare;

1319
Luglio
la crisobolla, con la quale vengono definiti i diritti della colonia veneziana a Trebisonda, costituisce la risposta alle richieste della Repubblica di Venezia e del suo doge Giovanni Soranzo e viene consegnata all'ambasciatore veneziano Michele Pantaleone (poco dopo il suo ritorno a Venezia assumerà l'alto incarico di capo della Quarantia).
In pratica, ai veneziani è consentito:
- allestire uno scalo a Trebisonda,
- visitare tutte le città e le fortezze dell'impero,
- condurre liberamente il commercio,
- fondare una fattoria,
- eleggere un bailo,
- avere un apparato amministrativo "secondo i termini della Romania";
per l'insediamento veneziano viene assegnato un appezzamento di terreno vicino a Leontocastron, con una superficie di ca 17.689 mq.
[Il limite dell'appezzamento è di 227 passi (Beryal), cioè 531,63 m.; 1 passo=234,2 cm.]
Nella bolla non si palla di alcun pagamento per il territorio. Tuttavia i veneziani (come pure i genovesi)sono obbligai a versare al fisco tributi sul commercio, consistenti inun dazio d'entrata o di transito
[20/28 aspri se la merce proviene dal mare, 12/14 aspri se proviene da terra, 1 aspro in favore del console.
Tasse sulle transazioni commerciali:
- tra un veneziano e un non veneziano: il venditore paga una tassa del 3% sul valore; entrambi un 1,5% ciascuno, per la pesatura della merce.
- tra veneziani: solo una tassa "netta" sulla pesatura (se ha luogo); in pratica la transazione viene considerata come una faccenda interna della fattoria.
Una merce non venduta è del tutto esente da imposte.
Per il commercio di metalli e pietre preziose e di tessuti costosi, si paga solo un dazio d'entrata.
Quando i mercanti veneziani vendono a Trebisonda merci portate via terra dalla Persia e dalla Grande Armenia, il dazio dovuto dal venditore diminuisce fino all'1% ma, in caso di vendita di tessuti fini, di seta o di stoffe intessute d'oro, va pagato anche nel caso in cui la transazione avvenga all'interno della colonia.
Tutte le tasse previste sono considerate un privilegio. Ma, malgrado ciò, esse rappresentano un contrasto sorprendente con la piena libertà finanziaria dei veneziani a Costantinopoli.
Sin dall'inizio il governo trapesuntino è riuscito ad ottenere condizioni più vantaggiose per sé dalla permanenza di mercanti stranieri sul proprio territorio. In questo Trebisonda è agevolata dalla mancanza di precedenti di completa immunità per il commercio straniero nel Ponto; (vedi 1204)
veneziani e genovesi hanno sempre tutelato molto gelosamente i privilegi di cui erano in possesso e praticamente non hanno mai acconsentito ad una loro riduzione.
[Se si fosse potuto verificare il precedente di un commercio libero, esso ora, in questi anni dei conflitti, servirebbe a pretesto per le richieste dei venezinai e dei genovesi, ciò che non avviene; i genovesi, in particolare, preferiscono equiparare la situazione a Costantinopoli e a Trebisonda nel medesimo periodo e non fanno appello all'autorità dei Comneni bizantini, che per di più sono gli antenati della dinastia trapesuntina; i tentativi dei genovesi di ottenere con la forza delle armi un'estensione dei privilegi concessi dal basileus bizantino Michele VIII Paleologo non hanno successo a Trebisonda.]
Nell'accordo con i veneziani, Alessio II precisa il diritto di questi ultimi ad avere una propria chiesa, sacerdoti e una confraternita (diritto sancito anche nelle crisobolle del 1364 e 1367). Di diritti analoghi godono anche i genovesi, ma nella crisobolla si dice che i veneziani possono erigere il tempio e nominare il clero di proprio arbitrio, cioè separatamente dai genovesi.
Ambedue i quartieri hanno i propri templi, strettamente collegati con l'organizzazione amministrativa delle fattorie.

In questo periodo i nemici principali dei genovesi sono i corsari di Sinope e i veneziani che proprio quest'anno hanno ottenuto dei privilegi a Trebisonda. Con i primi è in corso una continua lotta armata (Trebisonda non vi prende parte; essa stessa viene attaccata e incendiata).


1319
Osmanli od Ottomani
Osman I
(1288 - 1326)
ha fondato uno stato turco presso Konya;
nel 1308 conquista Efeso, l'ultimo porto egeo dell'impero d'oriente; negli anni successivi s'impossessa anche degli altri porti del Mar Nero appartenenti a Costantinopoli, diventando così uno dei più potenti e temuti gazi o ghazi [uccisori di cristiani] dell'Asia minore; autonominatosi sultano dà ai suoi possedimenti il superbo nome di mémalik i osmaniyé (Osmanli od Ottomani).
1308-26, "capo" degli Ottomani;






1319
-

1319
REGNO di SERBIA
Stefano VI Uroš II Milutin
(† 1321)
primogenito di Stefano IV Uroš I;
1282-1321, re di Serbia;
nel 1308 tratta con Carlo di Valois un'alleanza antibizantina senza però rompere del tutto con l'impero;
1301-12, lunga guerra con il fratello Stefano V Dragutin, bano di Macva;
nel 1311 si riavvicina all'impero bizantino;
1301-12, dopo una lunga guerra con il fratello Stefano V Dragutin, bano di Macva, gli toglie il banato;
nel 1313 offre ad Andronico II il suo appoggio militare contro i turchi;




 
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1319
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1319
RUSSIA
Giorgio III
Albero genealogico
(† ?)
figlio di Andrea III Nevskij;
1303-25, principe di Mosca e di Vladimir; 

 
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1319




1319
REGNO di FRANCIA e REGNO di NAVARRA
Philippe V [il Lungo]
Albero genealogico
(n. 1291/4 - Longchamps 1322)
secondogenito di Philippe IV [il Bello] e di Giovanna I, regina di Navarra;;
1307, sposa Giovanna, figlia di Ottone IV conte palatino di Borgogna, da cui riceve in dote la Franca Contea;
1311, conte di Poitiers;
1316, alla morte del fratello Louis X [il Rissoso], che lascia una figlia (Giovanna nata dalla prima moglie Margherita di Borgogna) e la moglie Clemenza d'Ungheria in attesa di un figlio, egli ottiene prima la reggenza, poi (dopo la morte, a pochi giorni dalla nascita, dell'erede al trono Giovanni I [il Postumo]) la corona;
1316-22, re di Francia (Philippe V [il Lungo]);
1316-22, re di Navarra (Philippe II);
nel 1317, gli stati generali, ratificando la sua ascesa al trono contro i diritti della nipote Giovanna, sanciscono tacitamente l'esclusione delle donne dalla successione;
1319
conclusa una pace con la Fiandra (con la cui casata s'imparenta dando in moglie la sua terza figlia a Luigi di Nevers, futuro conte di Fiandra), si dedica a riforme amministrative, tra cui la riorganizzazione della camera dei conti (preposta all'esazione fiscale) e l'incompiuto progetto di unificazione delle monete, dei pesi e delle misure francesi.



 
1319
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1319
VALOIS
Charles II di Valois
Albero genealogico
(1270 - Nogent-le-Roy 1325)
figlio di Philippe III [l’Ardito], re di Francia, e di Isabella di Aragona († 1271);
1270-1325, conte di Valois, di Chartres e di Perche;
1285, conte di Alençon;
[ricevuta in dono dallo zio conte Pietro († s.f.) e donata al figlio più giovane Charles [il Magnanimo]
nel 1290 sposa Marguerite († 1299), contessa d’Angiò e del Maine, figlia di Charles II re di Napoli;
1299-1325, conte d’Angiò e del Maine (Carlo III);
1301-25, imperatore di Costantinopoli;
nel 1302 la mancanza di rifornimenti, la peste che decima le truppe lo convingono, per evitare un disastro, ad avanzare trattative di tregua che si concludono con la pace di Caltabellotta;



 
1319
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1319
Fiandra
Robert III "di Béthune"
Albero genealogico
(1249 ca - Ypres 1322)
figlio di Guy de Dampierre, margravio di Namur e conte di Fiandra, e di Matilda de Bethune, erede di Bethune, Dendermonde, Richebourg e Warneton;
1305-22, signore di Bethune e di Dendermonde;
1305-22, conte di Fiandra e di Nevers;



 
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1319
la Fiandra perde Lille, Douai e Béthune.

 
1319
SAVOIA
Amedeo V [il Grande]
Albero genealogico

(Castello di Bourget 1253 ca - Avignone 1323)
figlio di Tommaso II e di Beatrice Fieschi;
nel 1272 sposa Sibilla di Beaugé († 1294), erede di Bresse;
1285-1323, conte di Savoia, Aosta e Maurienne, Aosta e Maurienne;
[creato dall’imperatore Enrico VII, per aver fatto levare l’assedio di Rodi ai Turchi.]
1291-1323, signore di Berna;
[dopo aver occupato Morat.]
nel 1310, in lotta con i feudatari del Delfinato e con gli Asburgo, si allea a Philippe IV [il Bello] re di Francia;
fa sposare al figlio Edoardo una principessa reale francese e sposa egli stesso Maria di Brabante, cognata di Enrico VII; viene quindi investito dall'imperatore della contea di Asti e nominato principe imperiale e vicario in Lombardia;
1310-23, conte di Asti;
1310-23, principe imperiale e vicario in Lombardia;

1313-23, signore di Ivrea;
[investito dall'imperatore, anche per volere degli abitanti.]
nel 1314 entra nella lega formata in Piemonte contro Roberto d'Angiò re di Napoli ma poco dopo lascia al nipote Filippo gli affari d'Italia e ritorna in Savoia;
nel 1316 partecipa alla liberazione di Rodi assediata dai turchi [qualcuno sostiene di no];




[stabilisce la successione per via primogenita maschile]



 
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1319
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1319
REGNO d'INGHILTERRA
Edward II
Albero genealogico

(Caernarvon Castle 1284 - Berkeley, Gloucestershire 1327)
quarto figlio di Edoardo I e di Eleonora di Castiglia;
1302-07, principe di Galles;
1307-27, re d'Inghilterra;
nel 1308 sposa Isabella di Francia; richiama in patria alcuni suoi compagni esiliati dal padre, tra cui il guascone P. Gaveston che ottiene in breve tempo un grande potere personale;
nel 1311 i baroni guidati da Tommaso di Lancaster costituiscono il Lords Ordainers (comitato baronale) riuscendo ad imporre al re una serie di ordinanze che limitano le prerogative regie per quanto riguarda le finanze, le dichiarazioni di guerra e la nomina dei dignitari;
nel 1312 P. Gaveston viene assassinato;
nel 1314 subisce una dura sconfitta a Bannockburn contro Roberto Bruce che sancisce l'indipendenza della Scozia;
solo grazie ai nuovi appoggi di Hugh le Despenser e suo figlio, riesce ad avere il sopravvento sull'opposizione baronale;



1319
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a

1319
REGNO di SCOZIA
Roberto I
Albero genealogico
(Turnberry, Ayrshire 1274 - Cardross 1329)
figlio di Roberto VII Bruce e della c.ssa Margaret di Carrick;
1292-1313, conte di Carrick [Roberto VIII Bruce];
1304-29, 9° lord di Annandale;
1306-29, re di Scozia [Robert I];
[incoronato in Scone Abbey 27.3.1306]
dal 1306 è costretto a rimanere sulle difensive nel sud-ovest della Scozia;
nel 1307 la morte di Edward I, mentre era in viaggio verso la Scozia, gli permette di passare all'offensiva;
nel 1314, a Bannockburn, l'esercito scozzese da lui comandato riporta una decisiva vittoria sulle superiori forze inglesi guidate da Edward II;




1319
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a

1319
REGNO di DANIMARCA
Erik VI Menved [il Cattivo]
Albero genealogico
(n. 1274 - † 1319)
figlio di Erik V e di Agnese di Brandeburgo;
1286-1319, re di Danimarca;
nel 1303 mira a restaurare l'autorità monarchica appoggiandosi dapprima alla chiesa di Roma, di cui riconosce la suprema autorità, quindi destreggiandosi tra le contese della nobiltà che trova appoggi nella vicina Norvegia;



Magnus VII Eriksson
Albero genealogico
(n. 1316 - † 1374)
figlio del duca Erik, della casa dei Folkung, e di Ingeborg unica figlia di re Haakon V di Norvegia;
1319-55, re di Norvegia;
[in seguito alla morte del nonno materno.]
1319-62, re di Svezia (Magnus II Eriksson);
[in seguito alla deposizione dello zio Birger.]


1319
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1319
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
Alfonso XI [il Giusto]
Albero genealogico

(Salamanca 1311 - Gibraltar 1350, peste)
figlio di Ferdinando IV [el Ajurno] e di Costanca di Portogallo († 1312);
1312-50, re di Castiglia e di León;
[regna a 2 anni]





1319
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1319
REGNO di ARAGONA
Jaime II [il Giusto]
Albero genealogico

(Valencia 1267 - Barcelona 1327)
secondogenito di Pietro III d'Aragona e di Costanza, figlia di Manfredi re di Sicilia;
1285-1296, re di Sicilia (Giacomo I)
1291-1327, re d'Aragona;
nel 1312 muore la prima moglie Bianca d'Angiò;


1319
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a

1319
REGNO di MAIORCA
Sancio I
Albero genealogico
(† 1324)
figlio di Giacomo II e di Esclaramunde de Foix;
1311-24, re di Maiorca;


1319
-
a



1319
PIEMONTE
Filippo I di Savoia-Acaia
Albero genealogico
(1278 - 1334)
figlio di Tommaso III e di Guye de Chalon (o Guia di Borgogna);
1282-1334, signore del Piemonte [dal 1282 unito alla Savoia];
1285, atto di Giaveno;
1295, si sottrae alla tutela dello zio Amedeo V, conte di Savoia, Aosta e Maurienne, riaffermando nel contempo la sua sovranità su Pinerolo e Torino;
nel 1300 ha in feudo Cavorre per l'estinzione dei castellani;
nel 1301 sposa Isabella di Villehardouin, erede del principato di Acaia, tentando invano di opporsi agli irrequieti feudatari locali;
1301-07, principe di Acaia;
nel 1302, confidando nell'esito della lotta che Filippo d'Angiò sta sostenendo contro l'imperatore greco, passa in Grecia;
nel 1304, ritornato in Piemonte, si unisce ad Enrico VII di Lussemburgo, di cui è vicario a Pavia, Novara e Vercelli;
nel 1305 ha in feudo Gassino;
nel 1307 si collega con gli Angioini, prima combattuti;
el 1313 con un trattato ristabilisce buoni rapporti con lo zio Amedeo V che segue contro Roberto re di Napoli;





 
1319
è, per il momento, alleato con i Visconti contro gli Angioini;


1319
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
Vicari di re Roberto di Napoli
?
(1318-35)

1319
-


1319
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Giovanni Soranzo
Albero genealogico
(Burano 1240 - Venezia 31 dic 1328)
figlio di ?;
1312-28, doge di Venezia; [51°]
- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
1319
-



1319
REGNO di NAPOLI
Robert I [Il Buono/il Saggio]
Albero genealogico
(1277 - 1343)
figlio di Charles II [lo Zoppo] re di Napoli e di Gerusalemme e di Maria, erede d’Ungheria;
conte di Provenza
1297, sposa Yolanda d’Aragona († 1302 ca);
1304, sposa Sancha di Maiorca († Napoli 1345);
1309-1343, re di Napoli;
1309-1343, re di Gerusalemme [titolare];


1319
-
a

1319
REGNO di SICILIA
Federico II
Albero genealogico

(n. 1272 - presso Paternò, Catania 1337)
figlio di Pietro III d'Aragona e di Costanza, figlia di Manfredi;
1296-1337, re di Sicilia;
1302, re di Trinacria;
[titolo riconosciuto dalla pace di Caltabellotta]
nel 1308 diviene la speranza dei ghibellini italiani e di quelli che dalla discesa dell'imperatore in Italia si attendono la pacificazione;
1311-37, duca di Atene e di Neopatria;
[sovrantà offertagli dai mercenari almogavari della cosiddetta "Compagnia catalana"
[il ducato di Atene resterà sotto la sovranità aragonese fino al 1385.]
1313-14, denuncia con chiarezza i trattati di Caltabellotta, assumendo di nuovo il titolo di re di Sicilia e dichiarandone erede il proprio figlio Pietro; nella guerra che riprende contro gli Angioini egli può contare sull'appoggio dei ghibellini genovesi;



1319
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a




Tommasuccio da Foligno beato o Tommaso Unzio (Valmacinaia, Nocera Umbra 1319-Foligno, Perugia 1377) predicatore e autore di profezie in versi.

Ugurgieri, Cecco o Ciampolo di Meo Mellone degli (Siena 1319-?) volgarizzatori
Eneide ????? o ??? Compendio della Commedia in 100 terzine (1350, ma tramandato anonimo sino all'Ottocento).

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