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Sándor Károly Henrik Grosschmid de Mára o Sándor Márai

scrittore e giornalista ungherese;

(Košice, 11 aprile 1900 – San Diego, 22 febbraio 1989).
[Nato da una famiglia del patriziato sassone di Kassa (in seguito Košice, in Slovacchia).]

Agli inizi del secolo gli ebrei vengono a trovarsi in una situazione assai particolare. Sono presenti ovunque sia possibile affermarsi con il talento, la diligenza e la perseveranza; possono esercitare qualsiasi professione, e il libero accesso agli studi li avvia verso carriere brillanti; nella vita di società e negli uffici gli ebrei e i cristiani coltivano rapporti amichevoli, informali e "alla pari" – la dottrina della "razza ariana" è del tutto sconosciuta anche a coloro che più tardi le saranno devoti – ma naturalmente nessuno si sogna di considerare un ebreo battezzato un suo simile, così come non basta, agli occhi di un borghese americano, spruzzare un negro con poche gocce di acqua santa per trasformarlo in un uomo bianco.
Tuttavia di questo non si parla mai. Per un breve periodo l'antisemitismo scompare dai discorsi della gente; la borghesia, provvista di ogni ben di dio, conduce una vita talmente opulenta da non trovare alcun pretesto che giustifichi l'odio per gli ebrei.
Ma si può davvero dire che ebrei e cristiani vivano insieme all'interno della stessa classe sociale? No. Si limitano a vivere gl uni accanto agli altri… "Stimare" gli ebrei è una questione di buona educazione […]
[Confessioni di un borghese, p. 199.]

1913
trascorre il Natale nella casa del padre, da poco di proprietà di questi;

1914-18 - I Guerra mondiale;
all'inizio dell'estate è in vacanza nella proprietà dello zio (una moglie, due figlie e un figlio) che possiede un castello entro circa cinquecento iugeri tra pascoli e campi coltivati;
[È questo il periodo della sua fuga.]

[Confessioni di un borghese, : termina a questo punto la prima parte del libro.]

1917
i suoi coetanei vengono mandati su fronte dell'Isonzo: sedici dei suoi compagni di classe cadono in battaglia;

Il libro dei ricordi (1917, raccolta di poesie, sua prima opera)

1918
nella primavera dell'ultimo anno di guerra, un momento in cui la situazione è ormai inequivocabile, viene mobilitato;
[Mentre imperversa la "spagnola", una febbre sterminatrice, le donne "borghesi" vengono travolte dalla passione per il gioco delle carte; si giocano i soldi della spesa perché nessuno è in grado di mantenersi con ciò che guadagna!]

1919
febbraio, giornalista apprendista, iscritto al secondo anno di Lettere all'Università di Budapest è un giornalista apprendista, un cosiddetto "slappaj", presso il quotidiano «Magyarország»; a farlo assumere è stato Barna Búza, il ministro del governo Mihály Károlyi incaricato della distribuzione delle terre;
in questo periodo avviene la distribuzione delle terre a Kápolna (descritta da Krúdy);
[Barna Búza è un vecchio liberale onesto e sostenitore delle riforme, ex compagno di scuola di suo padre.]

[slappaj: espressione della Budapest di fine Ottocento-primo Novecento, che designava i giornalisti meno qualificati, spesso al seguito di importanti pubblicisti.
Deriva dal tedesco schleppen (portare, trascinare), che diventa slepp (scorta) attraverso la mediazione del Volksdeutsch e dell'jiddis della borghesia ebrea-tedesca di Pest, da cui provenivano la maggior parte degli intellettuali.]

ottobre, durante la rivoluzione si trova all'albergo Astoria la notte in cui il presidente e sua moglie vengono convocati lì da "palazzo Károlyi", perché la guarnigione di Budapest ha deposto le armi ed è passata dalla parte della rivoluzione;
egli scrive il suo servizio nella tribuna dei giornalisti parlamentari; il suo capo Gyula Török (il barbuto autore del famoso, in questi tempi, Anello dalla pietra verde, è suo patrono e precettore presso il giornale.
Nuovi personaggi si danno da fare intorno a Mihály Károlyi, prendendosi a gomitate, tra di essi Pál Kéri, un uomo di talento e particolarmente corrotto, uno di quelli che pochi mesi dopo convincerà il presidente a far uscire dal carcere Béla Kun, Szamuely e gli altri, e a cedere loro il potere;

abita nella pensione in via Rákóczi dove dove agonizza per settimane durante l'epidemia di influenza spagnola per poi riprendersi, tuttavia, senza medici e senza medicine;
è in queste settimane che si decide tutto: Beneš e i suoi stanno già balcanizzando la Monarchia, Miklós Horthy von Nagybánya e i suoi si preparano alla rivincita;

lascia l'Ungheria di M. Horthy von Nagybánya per iniziare il primo periodo di esilio volontario;
parte per Lipsia:
[Avventura con la moglie del macellaio di Metz.
Al "Café Merkur" cerca di tradurre, in qualche modo, alcune poesie di Franz Kafka, quasi sconosciuto in Germania. In questo periodo vengono tradotte in tedesco le liriche di Otokar Brezina, ed è la casa editrice Insel a incaricarsi di far conoscere a nuovi lettori la giovane letteratura ceca, fino a questo momento isolata dal resto del mondo.
Crede di aver scoperto un grande poeta nel giovane tedesco Kurt Heynecke; ammira August Stramm; appare il primo romanzo di Franz Werfel; Gottfried Benn, Theodor Däubler, René Schickele, Alfred Döblin collaborano alle nuove riviste letterarie. (
Soltanto le opere di F. Kafka e di F. Werfel sopravvivranno (a suo parere) alle mode e ai giudizi dei contemporanei. - Confessioni di un borghese, p. 252.).
Con Adrian van den Brocken Jr, un giovanotto di origine olandese conosciuto al "Café Merkur", fonda la rivista letteraria «Endymion» (di cui appare un solo numero): i costi divorano l'eredità dell'olandese (600 marchi).
La sua banca di riferimento (dove arrivano i soldi del padre) è la Knauth, Nachod und Kühne.]


per un breve periodo accarezza l'idea di scrivere in tedesco (alla fine sceglierà di scrivere nella lingua materna, l'ungherese): in questo periodo appaiono i suoi primi articoli sulla rivista satirica «Der Drache» dell'editore sassone Hans Reimann;
si iscrive ai corsi dell'Institut für Zeitungskunde dell'Università di Lipsia;
la Facoltà di Lettere gli rilascia un attestato in cui si dichiara che ha superato il primo semestre;
[L'Institut für Zeitungskunde è una specie di sezione o di filiale della Facoltà. Naturalmente la dirige un Consigliere segreto, un Geheimrat di nome Blücher (collaboratore, da giovane, della «Frankfurter Zeitung» ancora ai tempi del suo fondatore Leopold Sonnemann. Il filologo Johannes Kleinpaul segue gli allievi che vogliono "imparare" il mestiere di giornalista.]

(non terminerà mai gli studi di giornalismo senza quindi conseguire la laurea)

comincia a girovagare per la Germania;
all'indomani della rivoluzione di Gustav Landauer, è a Monaco (la città più stupida della Germania secondo Heinrich Mann);
[Alloggia alla pensione "Enghlischer Garten", insieme a vari snob inglesi e ungheresi. A Monaco, ogni settimana scoppia una piccola battaglia nelle strade.]

a Weimar va tutte le mattine nel parco, spingendosi fino alla casetta dove W. Goethe soleva schiacciare un pisolino…
[L'albergo "All'Elefante" ospita diversi degli amanti di W. Goethe…]

 

Le città tedesche dove si trattiene di più sono Lipsia, Weimar e Francoforte.


Continua ad uscire il settimanle letterario «Új Idök» (Tempi Nuovi (1894-1949).
[Di ottimo livello, soprattutto nei primi decenni del secolo, al quale collaborano tra l'altro lui e G. Krúdy.]

1920
passa quindi a Francoforte;
[In fondo alla Liebigstrasse, nell'antico castello dei Rothschild, circondato da un grande parco e custodito giorno e notte da guardie armate, abita la vecchia signora Gudula, il membro più anziano della famiglia. Una volta all'anno riceve la visita dei figli e dei parenti, Rothschild di Parigi, di Londra e di Vienna.
In questo periodo egli trascorre gran parte del suo tempo al "Café Hauptwache", un elegante locale nella piazza centrale della città. È qui che scopre lo scrittore alsaziano René Schickele, del quale ricorderà soltanto un certo "patriottismo europeo". La parola "europeo" è quindi già nell'aria prima ancora che Koudenhove-Kalergi e Bronislaw Hubermann lancino il loro progetto paneuropeo!]

in questa città, frequentando un seminario all'università, conosce il nuovo amico Hanns Erich;
[Due anni più di lui, è figlio di un ricco industriale della Slesia; sta preparando una tesi di laurea su Spinoza ed è membro del Partito socialdemocratico tedesco, nonché di quell'altra "alleanza internazionale".
Sin dal primo momento egli pensa sia omosessuale, ma non ne avrà mai le prove… Quando i nazionalsocialisti occuperanno il Reich sarà deportato in un campo di concentramento e di lui non si saprà più nulla.]

In questo periodo la «Frankfurter Zeitung», l'unico giornale in tutta la Germania ad avere fama mondiale, la terza pagina è curata da tre redattori: il responsabile Geck, il critico Bernhard Diebold e Willo Uhl, «alcolizzato affettuoso e geniale, totalmente inaffidabile». Alla rubrica letteraria collaborano Thomas Mann, S. Zweig, Gerhart Hauptmann e tuttii i grandi nomi della cultura mitteleuropea.
La redazione del giornale si trova nella Eschersheimer Landstrasse, una viuzza secondaria del centro cittadino. (Sarà l'unico foglio a non essere subito espropriato dai nazisti.)

Qui conosce Klein che traduce dall'ungherese ed è il primo a rendere nota al mondo la nuova letteratura ungherese. Vive assieme ad una contessa (figlia di un ambasciatore della monarchia austro-ungarica e di una baronessa austriaca) e due cani inseparabili. Costei, ammalata, fuggita un giorno da casa per andare direttamente a Davos, conosce perfettamente il tedesco, il francese, lo spagnolo e l'inglese e ha tradotto Upton Sinclair e Ch. Péguy.

Dopo un anno lascia Francoforte assieme a una donna (ha dieci anni più di lui ed è in attesa di divorzio) ma che subito dopo abbandona.

1921
è a Berlino;
la situazione è grave, la svalutazione del marco continua inesorabile;
vive con un'attrice ma sono solo amici;
[Lei lo vuole convincere che «la sofferenza purifica e innalza lo spirito» ma questa vieta teoria di derivazione russo-germanica lo lascia del tutto indifferente. Del resto la qualità delle opere di Oscar Wilde non migliorò certo dopo la sua reclusione e La ballata del carcere di Reading dimostrava soltanto che un grande talento è capace di resistere a tutto, persino all' «esperienza vissuta»….]

grazie all'educazione bilingue si fa un nome redigendo in tedesco note di costume e cronache di viaggio per la «Frankfurter Zeitung», uno dei fogli più prestigiosi della Germania di Weimar;

Se a Francoforte aveva cominciato a bere, a Berlino è già un alcolizzato.
[Comincia la giornata con i liquori più pesanti e la conclude con la vodka.]

1922
vive agiatamente per un certo periodo a Berlino, prima della disastrosa crisi inflazionistica che in questi anni colpisce la Germania;
in inverno Lola Matzner, una piccola ragazza provinciale viziata di buona famiglia, di origini ebraiche di Kassa, arriva a Berlino per dimenticare la storia amorosa con un amico dello scrittore…

1923
all'inizio della primavera, ancor prima di compiere 23 anni, sposa Ilona [Lola] Matzner;
[Primi hippy – come dichiarerà lo scrittore – non celebrano nessun "matrimonio", si limitano a "firmare" un pezzo di carta davanti all'ufficiale dello stato civile; uno dei testimoni, pescato per strada, è il poeta István Szegedi; l'altro è il padre della sposa, precipatotsi a Pest in preda al terrore dopo aver appreso che i due giovani stavano per firmare.
La coppia, che resterà unita 62 anni e otto mesi, non riuscirà ad avere figli. Più tardi, alla fine della seconda guerra mondiale, adotterà un orfano di guerra, János.]


poche settimane dopo, inviato a Parigi, come corrispondente della «Frankfurter Zeitung, vi si trasferisce con la moglie; i due vanno ad abitare in una stanza sulla Rive gauche;
[Dovrebbe rimanerci due/tre settimane e invece vi rimarrà sei anni.
In questo periodo familiarizza con la poesia francese attraverso la lettura di F. Villon, P.-M. Verlaine, P. Claudel, S. Mallarmé e Ch. Péguy. E sono soprattutto Ch. Péguy e S. Mallarmé (il più caro dei suoi maestri) che sente vicino: la loro poesia gli parla con la stessa voce familiare che anni prima gli arrivava dai libri di F. Kafka.]

Lascia la poesia.… e lascia la Germania.

nella capitale francese non riesce tuttavia a mantenere lo stesso tenore di vita del passato e in poco tempo si ritrova in gravi ristrettezze economiche;
nello stesso periodo pubblica alcuni libriccini in ungherese che in seguito ripudierà;
Lola si ammala gravemente e deve subire un intervento chirurgico;
in inverno si mettono in viaggio per l'Italia;

1924
dopo una sosta di qualche giorno sulla Costa Azzurra (a Montecarlo delapidano gli ultimi spiccioli), arrivano a Genova e da qui raggiungono Firenze;
qui una crisi divide i due coniugi: lei fa ritorno a casa a Kassa, lui rimane a Firenze;
[«La città è un covo del fascismo in erba. Chi non ha vissuto i primi tempi del fascismo in Italia non sarà mai in grado di comprendere il segreto del successo di questo movimento».
Confessioni di un borghese, p. 365.]

visita Bologna e Venezia;
quando Lola fa ritorno a Firenze si recano assieme a Torino (lui vuole vedere la casa di Lajos Kossuth) e poi partono per Parigi;

a Parigi trovano casa in Rue Cambon, sulla Rive droite, e conoscono una Parigi completamente diversa dalla precedente;

1925
compie un viaggio in Egitto, Palestina e Siria;

nei fine settimana, da Parigi si reca spesso a Londra;

1926

1927

 

Sulle tracce degli dèi (1927)
[Resoconto lucido e appassionato di un viaggio in Egitto, Palestina e Siria.]

1928
fa ritorno in Ungheria e si stabilisce a Budapest, disorientato e confuso, in cerca di un nuovo lavoro e della possibilità di comporre prose più lunghe ed elaborate nella lingua madre.

[Corrisponde a questo periodo la sua fase più produttiva… decine di lavori, 22 dei quali tradotti in seguito in tedesco.]

è il primo a recensire le opere di F. Kafka;

1930

I ribelli (1930)

1932

Csutora (1932)
[Truciolo - storia di un cane di razza "Puli".
Adelphi Edizioni SpA Milano 2002 ]

1934

Egy pólgar vallomásai (1934-35, apparso per la prima volta in due volumi)
[Confessioni di un borghese - Adelphi Edizioni SpA Milano 2003.
È considerato da molti il suo capolavoro.]

L'isola (1934)

12 ottobre, muore il padre.

[Confessioni di un borghese, : termina a questo punto la seconda parte del libro.]

1935

Divorzio a Buda (1935)

1939

Eszter hagyatéka (1939)
[L'ereditŕ di Eszter - Pubblicato in Italia nel 1989.
Adelphi Edizioni SpA Milano mar 2007 ]

1940

Vendégjáték Bolzanóban (1940)
[La recita di Bolzano - Adelphi Edizioni SpA Milano 2000;
Edizione Mondolibri SpA Milano 2000 ]

Szindbád hazamegy (1940)
[Sindbad torna a casa - Adelphi Edizioni SpA Milano 2013;
riferito allo scrittore Gyula Krúdy (Sinbad) (1878-1933), considerato il suo maestro dall'autore.]

Kaland (Avventura; dramma rappresentato nel 1940 per la prima volta a Budapest)

1941

Az igazi (1941)
[Romanzo composto di due lunghi monologhi; per l'edizione tedesca del 1949 (Wandlungen der Ehe) ne aggiunge un terzo, scritto durante il suo esilio italiano; nel 1980 quest'ultimo viene da lui rielaborato e dato alle stampe, insieme all'epilogo, con il titolo Judit…és az utóhang (Judit… e un epilogo).
[La donna giusta - (4 parti) Adelphi Edizioni SpA Milano 2004. ]

 

1942

A gyertyák csonkig égnek (Budapest 1942)
[Le braci - I ediz. apr 1998, Adelphi Edizioni SpA Milano 1998;
- Adelphi Edizioni SpA Milano 2008. ]

Cielo e terra (1942)

A kassai polgárok (1942, I borghesi di Kassa, dramma, messo in scena nello stesso anno)

1943

La chiave (racconto scritto e pubblicato lo stesso anno su una rivista di Budapest)

Sirály (1943)
[Il Gabbiano - Adelphi Edizioni SpA Milano 2011.]

1944

Termina le pubblicazioni «Pesti Hirlap» (La Gazzetta di Pest) (1878-1944), quotidiano indipendente provvisto di un supplemento illustrato.
Altri giornaletti per l'infanzia: «Az Én Újságom» (Il mio giornale), «Zászlónk» (La nostra bandiera).

6 giugno, la casa in via Mikó e l'appartamento di famiglia si trovano ancora al loro posto mentre la famiglia è sfollata a Leányfalu;
tre mesi dopo tutto sarà distrutto… anche lo stile di vita;

1945
all'ufficio notarile di Pécs adotta legalmente un bimbo di 4 anni: János Babocsay;
[Sono presenti i genitori del piccolo che la guerra ha separato. Gente cosiddetta "semplice" dell'Oltredanubio. Il padre è un falegname.
A New York il figlio adottivo frequenterà il liceo dei paolini, quindi una scuola professionale di elettrotecnica; per due anni presterà servizio militare in Alaska e sarà congedato come "honorable", con il grado di caporale. Lavorerà in seguito per vent'anni per l'azienda Digital come sales manager ottenendo nuovi incarichi ogni tre o quattro anni; il trasloco e l'acquisto della nuova casa saranno finanziati dall'azienda.]

Szabadulás (1945)
[Liberazione - scritto in meno di tre mesi nell'estate 1945, rimarrà inedito fino al 2001.
- Adelphi Edizioni SpA Milano 2008. ]

1946
vive a Budapest;

A novér (1946)
[La sorella - Adelphi Edizioni SpA Milano 2006.]

1947
vive a Budapest;

1948
vive a Budapest;
perseguitato dai comunisti, abbandona per sempre il suo paese e si ritira in Svizzera;

da questo momento anche la moglie Ilona [Lola] Matzner comincia a scrivere un diario, dove registra quotidianamente ogni evento, che lo scrittore leggerà dopo la sua morte (1986);
[Oltre un centinaio di quaderni: alcuni si trovano a San Diego ma molti altri ancora a Budapest.
«Il diario tu lo scrivevi per gli altri, io lo scrivevo per te.» scrive al marito.]

1950
lasciata la Svizzera si ritira con la moglie sulla collina di Posillipo a Napoli, vivendo sempre in condizioni precarie;
[Una traccia di tale soggiorno rimane nel romanzo Il sangue di San Gennaro, del 1965.]

1951
inizia la sua collaborazione a «Radio Free Europe» dove tiene (1951-1967) una rubrica settimanale;

1952
si stabilisce a New YorK e continua a scrivere in lingua madre;
[Fino alla metà degli anni novanta non sarà pubblicato in inglese.]

1956
risiede a New York;

1957
acquisisce la cittadinanza statunitense;

San Gennaro Vére (Baden Baden 1957)
[Il sangue di San Gennaro - Adelphi Edizioni SpA Milano 2010.]

1964

Der Wind kommt vom Westen (1964)
[Il Vento viene da Ovest - Immagini di un viaggio americano - Arnoldo Mondadori Editore SpA Milano 2009.]

1967
maggio, preparativi per il viaggio;

[Dopo 15 anni trascorsi a New York dove… «Non sono riuscito ad entrare in relazione con nulla. Un fallimento totale, sul piano umano e letterario. Di mio, in inglese, non è stato pubblicato neanche un rigo; gentaglia ostile, parassiti dappertutto. La partenza è un fallimento totale, e al tempo stesso un sollievo.»]

1968
si trasferisce di nuovo in Italia stabilendosi a Salerno dove vive isolato dal mondo culturale ma vicinissimo ai ceti popolari, fino al maggio 1980;
[Quando il figlio János si sposa, americanizza il proprio nome rifiutando la sua discendenza ungherese, creando così un grave contrasto con i genitori.
Lo scrittore e la moglie decidono quindi di tornare in Italia, e si stabiliscono a Salerno all'inizio del 1968.]

1972

Föld, Föld!… Emlékezések (1972)
[Terra, terra!… - Adelphi Edizioni SpA Milano 2005.]

[pp. 318-322. nell'ultimo anno a Budapest (1947) non legge i classici conosciuti, riveriti e amati, cioè le opere di János Arany, Mihály Vörösmarty e Mór Jókai, o quelli della grande generazione del XIX secolo, Zsigmond Móricz, Dezsö Kosztolányi, Krúdy e Mihály Babits, ma gli scritti di romanzieri e poeti meno noti, in parte dimenticati…
Kner di Gyoma e Tevan di Békéscsaba, Gyula Szini (Il pagliaccio), Tömörkény, Lovik, László Paál, Cholnoky, Csontváry, Géza Csáth, Tamás Moly, Sándor Térey.
Critici: Ambrus, Péterfy, Riedl, Schöpflin.
Giornalisti: László Lakatos,
Poeti: Menyhért Szász, István Szegedi, Zoltán Somlyó
ecc., ecc.

1980
maggio, a causa di un'infezione intestinale mal curata, decide di ritornare a San Diego;

Diario (tenuto dal 1943 al 1983)

1985
febbraio, 72enne, muore a Budapest il fratello avvocato Gábor, suo "lettore" affidabile;

17 novembre
, mentre prova a leggere l'Etica di Spinoza, si interrompe a metà, prova disgusto: «Sono soltanto parole, parole e nient'altro. La realtà è muta.».

1986
4 gennaio, la moglie Ilona [Lola] Matzner muore di cancro;
La causa immediata del decesso è chiaramente un'embolizzazione da trombosi da endocardite asettica.»]

14 gennaio, viene cremata;

4 febbraio, le sue ceneri vengono sparse nelle acque dell'oceano;

27 novembre, muore a Budapest il fratello minore Géza;

Dal 1980 al 1986 a San Diego si sono suicidate 18.000 persone: oltre la metà avevano più di 65 anni e hanno usato un'arma, perché non si fidavano del veleno.

1987
23 aprile, a 46 anni muore in seguito ad una trombosi il figlio adottivo János;

lo scrittore comincia ad isolarsi sempre più;

1988
a chi gli chiede quale ricordo abbia di Kassa risponde: «Sta tutto nello spazio di un'unica parola: era una città "europea". Non sono molte le città ungheresi di cui si possa dire questo.».

A Garrenek muve (1988, Opera dei Garren, edita da István Vörösváry)
[I romanzi dell'opera sono:
- A zendülök (I ribelli, 1930);
- Idegen emberek (Gli estranei, 1931);
- A féltékenyek (I gelosi, 1937);
- Sértödöttek (Gli offesi I-III, 1947-1948).]


Nel 1996 l'editore ungherese Helikon ripubblicherà l'intero ciclo in tre volumi:
- I - contiene I ribelli e I gelosi;
- II - sotto il titolo A hang (La voce) raccoglie Gli estranei e la prima parte de Gli offesi;
- III - intitolato Jelvény és jelentés (Simbolo e significato), contiene la seconda parte de Gli Offesi e Utóhang. Sereghajtók (Epilogo. Retroguardia), ovvero la terza parte de Gli Offesi a cui fu cambiato il titolo, che nella prima stesura era Müvészet és szerelem (Arte e amore, 1948).
[Quest'ultimo romanzo, benché stampato, vide andare l'intera tiratura al macero (si era appena insediato il regime comunista), escluse alcune copie messe in salvo dai tipografi.]

Roger (ultimo suo romanzo progettato e mai scritto)

1989
febbraio, San Diego, si suicida con un colpo di pistola alla tempia.
[Secondo le sue volontà, il corpo viene cremato e le ceneri vengono disperse nel Pacifico.
Sul lungomare di Salerno gli sarà eretto nel 2007 un busto in bronzo, poi rubato all'inizio del 2009.]






Da Wikipedia

Opere pubblicate in Ungheria
1918 Emlékkönyv (it. Album), poesie
1924 A mészáros (it. Il macellaio) romanzo breve
1931 Idegen emberek 1-2 (it. Gente estranea), romanzo
1932 Csutora, romanzo
1933 A szegények iskolája (it. La scuola dei poveri), poesie
1934 A sziget (it. L'isola), romanzo
1934-35 Egy polgár vallomásai I-II (it. Le confessioni di un borghese), romanzo
1936 Válás Budán (it. Divorzio a Buda), romanzo
1936 Kabala (it. Cabala), racconti brevi
1940 Kaland (it. Avventura), dramma
1940 Vendégjáték Bolzanóban (it. La recita di Bolzano), romanzo
1940 Szindbád hazamegy (it. Sindbad torna a casa), romanzo
1941 Mágia (it. Magia), racconti brevi
1941 Az igazi (it. La donna giusta)
1942 Ég és föld (it. Cielo e terra), romanzo-saggio
1942 A kassai polgárok (it. I cittadini di Kassa), un dramma allegorico sulla lotta dei cittadini di Kassa per la legge e la giustizia nel Medioevo
1946 A novér (it. La sorella), romanzo
1947 Európa elrablása (it. Il rapimento d'Europa), articolo sulle esperienze personali di Márai in occidente dopo la seconda guerra mondiale


Opere scritte e pubblicate durante l'esilio
1952 Béke Ithakában
1958 Napló (1945–1957) (it. Diario), libro di memorie pubblicato a Washington
1960 Egy úr Velencébol
1965 San Gennaro vére
1968 Napló 1958–1967 (et. Diario), diario, pubblicato a Roma
1970 Ítélet Canudosban
1971 Rómában történt valami
1972 Föld, föld...! (it. Terra, terra!)
1975 Erosíto
1976 Napló (1968–1975) (it. Diario), diario, pubblicato a Toronto
1978 A delfin visszanézett (it. Il delfino guardò indietro), raccolta di poesie, pubblicato a Monaco
1980 Judit... és az utóhang
1982 Jób... és a könyve
1983 Harminc ezüstpénz
1985 Napló (1976–1983) (it. Diario), diario, pubblicato a Monaco
1988 A Garrenek muve


Opere pubblicate postume
1991 Ami a Naplóból kimaradt (1950–1952)
1992 Ami a naplóból kimaradt (1945-46) (it. Diario: Quel che resta)
1993 Ami a Naplóból kimaradt (1947)
1994 Ismeretlen kínai költo
1997 Napló (1984–1989)
1998 Ami a Naplóból kimaradt (1948)
1999 Ami a Naplóból kimaradt (1949)
2000 Szabadulás (it. Liberazione)
2000 Vándor és idegen
2001 Eszter hagyatéka és három kisregény
2002 Tájak, városok, emberek
2002 Magyar borok
2003 Írók, költok, irodalom
2003 Kedves Tibor!
2003 Ami a Naplóból kimaradt (1953–1954-1955)
2003 Oroszország Márai Sándor szemével
2004 Lucrétia fia
2004 Japán kert I-II.
2004 Bölcsességek januártól decemberig
2004 Ajándék a végzettol
2005 Kitépett noteszlapok
2005 Lomha kaland
2005 A régi szereto

Opere pubblicate in italiano [Letti]
Divorzio a Buda, Baldini & Castoldi, 1938; Adelphi, 2002
L'amante del sogno, Baldini & Castoldi, 1941
Le braci, Adelphi, 1998
L'eredità di Eszter, Adelphi, 1999; Adelphi, 2004
La recita di Bolzano, Adelphi, 2000; Adelphi, 2005
I ribelli, Adelphi, 2001
Truciolo, Adelphi, 2002

Confessioni di un borghese, Adelphi, 2003
La donna giusta, Adelphi, 2004

Terra, terra!... Ricordi, Adelphi, 2006
La sorella, Adelphi, 2006
L'isola, Adelphi, 2007
Liberazione, Adelphi, 2008
L'ultimo dono, Adelphi, 2009
Il vento viene da Ovest, Mondadori, 2009
Il sangue di San Gennaro, Adelphi, 2010
Il gabbiano, Adelphi, 2011
Sindbad torna a casa, Adelphi, 2013

 

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