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Il gioco interrotto
(1867-70, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna)

 

Adriano CECIONI

(Fontebuona 1836-Firenze 1886) scultore, pittore, scrittore d'arte italiano.

1853
a Firenze frequenta per breve tempo l'Accademia dove ha come compagno T. Signorini;
a Firenze il Caffè Michelangelo diventa il centro di raccolta degli artisti più avanzati della penisola [i futuri "macchiaioli"] dove va maturando quella nuova pittura, antiaccademica, detta pittura di "macchia";
[Abbati, Altamura, Banti, Boldini, Borrani, Cabianca, Cecioni, Costa, D'Ancona, De Nittis, De Tivoli, Fattori, Lega, Morelli, Sernesi, Signorini, Zandomeneghi. È Diego Martelli, teorico del movimento e critico d'arte, una delle colonne portanti del gruppo "macchiaiolo", termine che sarà usato nel 1862 in senso spregiativo dal critico della «Gazzetta del Popolo», intendendo sottolineare l'antiaccademico rifiuto del disegno e della forma a favore dell'effetto.]

1859
terminati gli studi all'Accademia di Firenze, partecipa volontario alle campagne di indipendenza italiana;

1860
tornato a Firenze, fa parte attiva del gruppo dei macchiaioli del Caffè Michelangelo, di cui è considerato, con T. Signorini, il teorico e l'animatore;

1862
è l'anno di Aspromonte e le divergenze politiche hanno ormai disperso il gruppo di punta del Caffè Michelangelo;

1863
vinto il pensionato nell'Accademia di Firenze, si reca a Napoli, dove con G. De Nittis, M. De Gregorio e F. Rossano, fonda una scuola di paesaggio, detta la "scuola di Resina", che s'ispira in pittura ad intendimenti analoghi a quelli dei "macchiaioli" fiorentini;
[anche se su posizioni diverse, sostiene i principi del verismo con la "scuola di Posillipo"]

1866
chiude il Caffè Michelangelo;

- Suicida (1866, modellato a Napoli, ?)

1867
tornato a Firenze si dedica alla pittura;

- Il gioco interrotto (1867-70, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna)

1868
è a Parigi;

- Bambino col gallo (1868, gesso, Firenze, Galleria d'Arte Moderna)

1872
si reca a Londra dove vive facendo l'illustratore (collabora al «Vanity Fair»);

1877

- Bambino col gallo (1877, ?)

1880

- La madre (1880, gesso, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna)
[ispirerà al Carducci una delle sue Odi barbare]

1884
torna a Firenze definitivamente per assumervi la cattedra di disegno al magistero;

1886
muore a Firenze.

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