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Athos VALSECCHI

(Gravedona, Como 26 novembre 1919 – Roma, 20 luglio 1985)

uomo politico italiano, esponente della Democrazia cristiana;

[Dal matrimonio con Marisa Gallegioni ha avuto tre figli, Ermanno, Giovanna e Francesco.]

vive fin da bambino fra i piccoli agricoltori della Valchiavenna;
[Impara così a conoscere i problemi dell'allevamento che ha sempre rappresentato la principale attività delle aziende familiari nella montagna alpina.]
si laurea in lettere;
tenente di complemento degli Alpini;
da giovanissimo svolge un'intensa attività come pubblicista, trattando maggiormente e appassionatamente i temi di economia montana e impegnandosi nel miglioramento delle condizioni di vita delle genti montanare;

1948
28enne, viene eletto a larghissima maggioranza alla Camera dei deputati;
[Grazie al suo impegno, assolto affiancando il ministro Ezio Vanoni, le popolazioni della Valtellina e della Valchiavenna.]

Membro della Commissione Finanza e Tesoro della Camera.

1951-56
sindaco di Chiavenna (Sondrio);

1953
eletto deputato;
1953: Vice Presidente della Commissione Finanza e Tesoro della Camera
1953-1958: Membro della Commissione Industria e Commercio
1953-1958: Segretario della Giunta per i trattati di Commercio e legislazione doganale
1953-1958: Commissario per la vigilanza nell'Amministrazione del Debito Pubblico

1954

1954-1958: Membro del Comitato del Gruppo Parlamentare per la Camera della Democrazia Cristiana e Segretario della Commissione elettorale del partito stesso per le materie attinenti ai bilanci e per la moneta.

1956
Presidente del Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero Montano per l'Adda (1956-1985)
Altre cariche:
Presidente dell'Istituto per l'Economia Europea
Presidente della Federazione Provinciale dei Coltivatori diretti di Sondrio
Presidente della Federazione dei Consorzi dei Bacini Imbriferi Montani (Federbim)
Presidente d'Onore della Fondazione per i Problemi Montani dell'Arco Alpino
Presidente della società Carlo Erba di Milano
Presidente della società Fisac di Como.

1957

1957-1960: Membro dell'Assemblea Parlamentare Europea e Vice Presidente della Commissione per il Bilancio e l'amministrazione della stessa


1958
eletto deputato;
luglio-gennaio 1959, sottosegretario al Bilancio (ministro Giuseppe Medici ) (II "governo Fanfani");

1958-60, presidente dei Comitati di Cooperazione economica italo-tedesco ed italo-francese;

1959
febbraio-febbraio 1960, sottosegretario alle Finanze (ministro P.E. Taviani) (II "governo Segni");

1960

1960 - Presidente della Commissione Finanza e Tesoro della Camera.


1963
dicembre-giugno 1964, sottosegretario alle Finanze (ministro R. Tremelloni) (I "governo Moro");

1964
luglio-gennaio 1966, sottosegretario alle Finanze (ministro R. Tremelloni) (II "governo Moro");

1964-70, sindaco di Chiavenna (Sondrio);

1966
febbraio-giugno 1968, sottosegretario alle Finanze (ministro L. Preti) (III "governo Moro");

1968

giugno-novembre, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri (II "governo Leone");
dicembre-agosto 1969, ministro dell'Agricoltura e Foreste (I "governo Rumor");

1969
agosto-marzo 1970, ministro delle Poste e Telecomunicazioni (II "governo Rumor");


1971
membro del Comitato Direttivo del Gruppo Parlamentare della Dc;

1972
17-26 febbraio, ministro della Sanità (I "governo Andreotti")
luglio-luglio 1973, ministro delle Finanze (II "governo Andreotti")

[Anno dell'introduzione dell'I.V.A. (Imposta sul Valore Aggiunto) che sostituisce l'Ige (Imposta Generale sulle Entrate). L'acronimo I.V.A. fviene "ribattezzato" in Imposta Valsecchi Athos.]

[Lo stesso anno, egli scopre che una parte degli utili delle lotterie nazionali da anni affluisce su un conto speciale del Ministero; si tratta di somme consistenti che nessuno ha mai usato. Negli stessi giorni il Comandante la Guardia di Finanza descrive al Ministro la situazione in cui versa la GdF: auto vecchie, mezzi navali obsoleti, un solo cantiere in tutta Italia, niente mezzi aerei.
Valorizzando i fondi del conto "dimenticato", egli decide di porre rimedio a questa situazione disastrosa e compra 200 Alfa Romeo, mezzi navali nuovi, alcuni elicotteri "Nardi" e fa sistemare i tre cantieri Alto Adriatico, Mar Ligure e Sud.
Questi provvedimenti gli valgono l'importante onorificenza di “Appuntato ad Honorem" della Guardia di Finanza che lo parifica in grado al Generale di livello più elevato e lo affianca a pochissimi altri insigniti, tra cui D'Annunzio e Puccini.]


Presidente della Federbim. Presidente della Carlo Erba.

successivamente viene eletto Senatore;

Ricoprì numerosi incarichi parlamentari e di governo, che tuttavia non lo indussero mai a tralasciare l'intensa attività in favore dell'agricoltura montana e dell'allevamento nella zona alpina, appoggiando numerose iniziative e promuovendone di nuove.
Appena nominato Presidente del Consorzio B.I.M. (Bacino Imbrifero Montano dell'Adda) si impegna nel potenziare la selezione zootecnica attraverso lo sviluppo del libro genealogico. L'iniziativa in dodici anni permise di incrementare il numero dei soggetti selezionati da 6.875 a 15.600 con un conseguente miglioramento del patrimonio zootecnico, uno sviluppo produttivo e una valorizzazione commerciale.
Contemporaneamente, attraverso una sostanziale integrazione alla Legge 27 novembre 1956, n. 1367, condusse una campagna di profilassi degli allevamenti provinciali contro la tubercolosi e la brucellosi bovina. L'attuazione del piano da lui sostenuto portò, nel volgere di otto anni, al riconoscimento da parte del Ministero della Sanità dell'indennità per le due affezioni. L'esito positivo della campagna di profilassi fu dovuto anche al risanamento dei ricoveri, ottenuto dal B.I.M. impegnando un monte premi annuale di 40 milioni di lire. In pochi anni le stalle malsane, che erano una triste caratteristica dell'allevamento valtellinese, furono completamente rinnovate e migliorate.
L'azione personale di Athos Valsecchi fu essenziale nel mobilitare tutte le energie locali e nel rimuovere la tradizionale diffidenza dei piccoli allevatori montanari. A riconoscimento di questi meriti l'Associazione Provinciale Allevatori di Sondrio il 16 ottobre 1966, alla presenza del Ministro per l'Agricoltura e le Foreste, gli conferì la Medaglia d'Oro al merito.

1985
20 luglio, muore a Roma.

 

 

 

 

Fonti
- Altre

 

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