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Il Viandante

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Papi

872-882, Giovanni VIII;

882-884, Marino I;

884-885, Adriano III [santo];

885-891, Stefano V (VI);

ISLAM

880,

ANNI 880-889 d.C.





880-889
REGNO di GERMANIA
Carlo III [il Grosso]
Albero genealogico
(839 - Neidingen sul Danubio 888)
figlio di Ludovico I [il Germanico] re di Germania, e di Emma di Baviera, soffre sin da giovane di epilessia;
nell'876, dopo la morte del padre, ottiene l'Alamannia (o Svevia) e la Rezia;
880
rimasta vacante la corona imperiale per la morte dello zio Carlo II [il Calvo], dopo un periodo abbastanza lungo di contese politiche viene incoronato re d'Italia a Ravenna;
881-887, imperatore del Sacro Romano Impero;
incoronato a Roma;
882-887, re di Germania;
884
alla morte di Ludovico III di Neustria e Carlomanno II d'Aquitania diventa anche re di Francia;
884-887, re di Francia;
riunisce così il territorio che era stato di Carlo [Magno];
887
quando dà mano libera ai normanni sulla Borgogna, viene indetta la dieta di Treviri durante la quale viene deposto dai feudatari tedeschi ed esiliato [al suo posto Arnolfo di Carinzia].

Arnolfo di Carinzia
Albero genealogico
(850 ca - Ratisbona 899)
figlio naturale di Carlomanno, re di Baviera e re d'Italia, e della concubina Liutswinda;
876-898, margravio di Carinzia
[in eredità dal padre]
887-899, re di Germania;
[per elezione, dopo la deposizione di Carlo III [il Grosso];
888
per riunificare l'impero costringe Eudes, re dei franchi occidentali, e Rodolfo I, re di Borgogna, a divenire suoi vassalli;
889
scende in Italia attraverso il Brennero e a Trento riceve l'atto di sottomissione di Berengario I del Friuli;





896-899, imperatore del Sacro Romano Impero;

880-889
-

880-889
GRANDE MORAVIA
[primo stato slavo indipendente]
Svatopluk
(? - ?)
figlio di ?
870-894, re di Moravia;


880-889
-


880-889
Croazia-Dalmazia
Formatosi in uno stato embrionale già verso l'852.

Il processo di cristianizzazione, conclusosi nella seconda metà del IX secolo, è segnato tra i croati non soltanto dall'influenza del patriarcato di Aquileia, ma anche da quella dei discepoli di Cirillo e Metodio, alcuni dei quali si rifugiano sulle isole dalmate, introducendovi la lingua liturgica veteroslava e l'uso dell'alfabeto glagolitico.
Questa devianza, ammessa in un primo tempo dal papa Adriano II, è combattuta ai suoi successori.

[Joze Pirjevec, Serbi, Croati, Sloveni - Storia di tre nazioni, Universale Paperbacks, Il Mulino, Bologna 1995]



880-889
IMPERO ROMANO-ORIENTALE
Basilio I
(? - ?)
figlio di ;
867-886, basileios (imperatore)
fondatore della dinastia macedone, è un "moderato" rispetto agli altri perché proibisce di cavare ai delinquenti più di un occhio alla volta e ordina che venga loro amputata una sola mano; questo per dimostrare che i bizantini sono stati, sono e saranno crudeli; il loro mondo non solo è estraneo alla realtà ma anche ostile: a corte, invece di uomni normali, gli eunuchi; animali artificiali nei giardini; creature fiabesche, mai viste in natura, sulle pareti delle stupende stanze; una rappresentazione del cosmo nettamente in contrasto alle conoscenze scientifiche del tempo; di fatto i bizantini non amano né la natura né le scienze, anzi le disprezzano, insieme alla tecnica; conoscono la sfera a vapore di Erone, ma ne traggono solo "inutili" giocattoli; conoscono la ruota idraulica di Filone ma la applicano solo a fontane ornamentali; ignorano il riscaldamento centrale portato a perfezione dai romani; per loro è importante solo la tecnica dell'illusione;
Leone VI 
(? - ?)
figlio di ;
886-912, basileios (imperatore)

Alessandro
(? - ?)
figlio di ;
886-913, basileios (imperatore)
in una grande raccolta di leggi (Libri basilici) stabiliscono la supremazia degli imperatori nei confronti dello stato e della chiesa; la popolazione agricola viene protetta contro lo sfruttamento esercitato dai latifondisti; la vita spirituale e artistica trova un terreno favorevole per svilupparsi.
880-889
-

880-889
Baghdad
Abbasidi
(Banu 'Abbas)
[37 califfi; ultimo della dinastia: al-Mustasim (1258)]
?

(? - ?)
figlio di
833-?, califfo di Baghdad;


880-889
-

 


880-889
DANIMARCA, SVEZIA e NORVEGIA - RUSSIA
Oleg
Albero genealogico
[dinastia Rjurikidi] († 912)
occupa Kijev [sempre secondo la Cronaca delle origini] che diventa capitale dello stato variago di Russia;
compie delle spedizioni vittoriose contro l'impero bizantino e la stessa Costantinopoli;

 
-
880-889




 
880-889
SACRO ROMANO IMPERO
Ludovico III
Albero genealogico

(863 ca - Saint Denis 882)
figlio di Ludovico II [il Balbo] e di Ansgarda di Borgogna;
879-882, re di Francia;
divide il trono con il fratello Carlomanno escludendo dalla successione il fratellastro Carlo [il Semplice], figlio di Adelaide, nato postumo e di discussa legittimità;
alcuni grandi feudatari, contestando anche la successione dei due fratelli, offrono la corona a Ludovico III [il Giovane], re di Germania;
880
per tacitare il rivale, i due fratelli gli cedono con il trattato di Ribemont la Lotaringia occidentale con Toul, Verdun, Cambray e Liegi; dopo essersi divisi il regno (a lui sono toccati i territori a nord della Loira) i due fratelli, alleatisi con Carlo III [il Grosso], combattono contro Bosone proclamatosi re della Borgogna Cisgiurana; in seguito affrontano le scorrerie dei normanni;
881
sconfigge i normanni a Saucourt;
882
muore e la sua successione è raccolta da Carlomanno.
884, morto Carlomanno, eredita Carlo il Grosso che, già re di Germania, si trova così ad unificare il primitivo impero carolingio.



Carlomanno
Albero genealogico

(? - 884)
figlio di Ludovico II [il Balbo] e di Ansgarda di Borgogna;
879-884, re di Francia;
divide il trono con il fratello Ludovico III escludendo dalla successione il fratellastro Carlo [il Semplice], figlio di Adelaide, nato postumo e di discussa legittimità;
alcuni grandi feudatari, contestando anche la successione dei due fratelli, offrono la corona a Ludovico III [il Giovane], re di Germania;
884
alla sua morte, eredita Carlo III [il Grosso] che, già re di Germania, si trova così ad unificare il primitivo impero carolingio.


Eudes
Albero genealogico

[Oddone] (860 ca - La Fère 898)
figlio del conte di Parigi Roberto [il Forte], uno dei più potenti feudatari di Francia;
866-898, conte di Parigi;
eredita il titolo e i vasti possessi del padre;
885
gli invasori normanni sono giunti (885-886) ad attaccare Parigi;
887
viene deposto Carlo III [il Grosso];
888
vince i normanni a Montfaucon-en-Argonne;
888-898, re di Francia;
consacrato re a Compiègne, mentre il legittimo erede carolingio (futuro Carlo III [il Semplice]) è ancora fanciullo, grazie al prestigio acquisito nella lotta contro gli invasori normanni;
consolida il suo potere con l'appoggio del re di Germania Arnolfo di Carinzia che però pretende in cambio il giuramento di fedeltà;


880-889
-


880-889
contea di Angiò
Ingelger o Enjeuger
Albero genealogico
(? - ?)
figlio di Tertulle, siniscalco del Gâtinais;
870-888, visconte d'Angiò;
per concessione di Carlo II [il Calvo].

Folco I [il Rosso]
Albero genealogico
(? - ?)
figlio di Ingelger, visconte d'Angiò;
888-938, conte di Angiò;



880-889
-
a


880-889
contea di Tolosa
Odo/Eudes
Albero genealogico
(† 918)
figlio di Raimund I;
875-918/9, conte di Tolosa;
sposa Gersende d'Alby;


880-889
-
a

 

880-889
REGNO di BORGOGNA
Bosone
Albero genealogico
(† 887)
conte d'Autun
nell'870 sua sorella Richilde sposa Carlo II [il Calvo];
nell'875 la corona imperiale passa a Carlo II [il Calvo];
nell'876 egli sposa Ermengarda figlia di Ludovico II [il Balbo];
pur nominato duca, congiura contro Carlo II [il Calvo];
nell'877, morto quest'ultimo, pretende la dignità regale in opposizione ai tre figli di Ludovico I [il Germanico] (Ludovico III, Carlomanno II, Carlo III) i quali, dopo aver avversato Carlo II [il Calvo], se ne atteggiano a successori;
nell'878 o 879, da un'assemblea di vescovi riunita a Mantaille, presso Vienne, si fa proclamare re della Bassa Borgogna e Provenza (o Provenza Cisgiurana);
878-887, re della Bassa Borgogna e Provenza;
887
morendo lascia il regno al figlio Ludovico [il Cieco].




Ludovico III [il Cieco]
Albero genealogico
(880/82 - 928)
figlio di Bosone, re della Bassa Borgogna e Provenza, e di Ermengarda († 890), unica figlia di Ludovico II re d’Italia;
887-928, re di Provenza;



900-902, 905, re d’Italia;
901-915, imperatore;




Rodolfo I
Albero genealogico
(† 912)
figlio di Corrado II di Auxerre della casata bavarese dei Welf;
888-912, re di Borgogna;
eletto dai signori laici ed ecclesiastici del ducato di Borgogna; si costituisce così in regno autonomo quella porzione del territorio assegnata a Lotario nel trattato di Verdun (843) e corrispondente alla zona compresa tra le Alpi e il Giura;
[da questo momento i re di questa regione saranno denominati re dell'Alta Borgogna o della Borgogna Transgiurana per distinguerli dai re della Bassa Borgogna e Provenza (come saranno detti quelli da Bosone in poi];
riconosce, insieme a Oddone, re dei franchi occidentali, una sorta di superiorità al re di Germania Arnolfo di Carinzia, futuro imperatore; scontratosi successivamente con lui per aver portato aiuto, nell'ntricata questione italiana, ad Anscario marchese di Ivrea, deve subire un'invasione dei suoi territori;




880-889


 

 


880-889
ANGLOSASSONI
Aelfred [il Grande]
Albero genealogico

(Wartage, Berkshire 848? - 899)
quintogenito di Etelwulfo;
853 e 855, ancora bambino, è due volte a Roma;
866, asceso al trono il fratello Etelredo, gli si affianca nella lotta contro i danesi che occupano gran parte del suolo britannico e ne sfruttano le risorse;
871-878, re del Wessex;
[corona ereditata alla morte del fratello]
a Ethendune riesce a battere Guthrun, re dei danesi, costringendolo al trattato di Wedmore nel quale vengono stabiliti nuovi e più vantaggiosi confini; a lui viene assegnato il territorio a sud del fiume Humber (ad esclusione di Essex, East Anglia e Midlands, annessi al Danelaw);
878-899, re degli anglosassoni;



880-889
-

a

 

880-889
REGNO di DANIMARCA
?
(? - ?)
839-?, re di Danimarca;






880-889
-

880-889
REGNO di NORVEGIA
Aroldo I [Bellachioma]
Albero genealogico
[Harfager] (850 ca - 933 ca)
figlio di Halfdan [il Nero];
860, dopo la morte del padre intraprende una serie di imprese;
nell'872, con la grande vittoria navale di Hafrsfjord, presso Stavanger, unifica sotto il suo dominio l'intera Norvegia, divenendone il primo re;
872-933 ca, re di Norvegia;
perseguita i pirati che infestano i mari del nord; conquista le isole scozzesi (Shetland, Orcadi, Ebridi), dalle quali un certo numero di vichinghi fuggono per rifugiarsi in Islanda;
880-889
-

 





880-889
REGNO delle ASTURIE
Alfonso III [il Grande]
Albero genealogico
(838 - Zamora 913)
figlio di Ordoño I, conte di Galizia;
866-910, re delle Asturie;
succeduto al padre;



 
880-889
-

880-889
contea di ARAGONA
?
Albero genealogico
(? - ?)
figlio di
838 ca-?, conte di Aragona;

880-889
-

880-889
conte di Barcellona
[divenuta contea indipendente in seguito alla dissoluzione dell’impero carolingio]
Wifredo I [il Peloso]
Albero genealogico
(† 897)
figlio di Sunifredo;
nell'877 sposa Winilda di Ampurias;
[a.f.: Guinidilda di Fiandra]
878-897, conte di Barcelona, Besalu, Girona, Osona, Urgel e Cerdagne;
[amplia la contea fino a Gerona e ad Ausona]


880-889
-

a

880-889
EMIRATO di CÓRDOBA
[ANDALUSIA – al-Andalus]
Omayyadi (banu Umayya=figli o discendenti di Umayya)
Una delle principali famiglie dei Coreisciti, l'aristocrazia della Mecca.
661-750, governatori dell'impero islamico;
756-929, governatori dell'emirato di Córdoba;
929-1031, governatori del califfato di Córdoba;
?

(? - ?2)
figlio di
852-?, emiro di Córdoba; [5°]





880-889
-

a


 

880-889
marchesato di Ivrea
contea di Torino
Anscario I
Albero genealogico

(Anchier) († 892/898 o 902)
(ucciso in battaglia da Hugues di Provenza)
conte di Oscheret (conte borgognone)
888-900 ca, marchese di Ivrea;
[marca istituita nell'888 da Guido, re d’Italia, e assegnatagli dopo il suo arrivo]
sposa Gisla/Gisela;






 
880-889
-


880-889
REGNO d'ITALIA
Berengario I
Albero genealogico
(850 ca - Verona 924)
figlio di Eberardo, marchese e duca del Friuli, e di Gisella, figlia di Ludovico [il Pio];
874-924, duca-marchese del Friuli;
888-924, re d'Italia;
eletto dopo la morte del deposto Carlo III [il Grosso];
889
sconfitto alla Trebbia dall'altro pretendente, Lamberto di Spoleto, perde la corona d'Italia; può tuttavia conservare la sua marca e continuare a portare il titolo di re;




915-924, imperatore del Sacro Romano Impero;

 
880-889
-


880-889
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Orso I Parteciaco
(o Patriziaco) (? - ?)
figlio di ;
864-881, doge di Venezia;
riduce le divergenze esistenti fra i veneziani e i popoli di Carnia per la giurisdizione della chiesa di Aquileia; dopo essere stato nominato protospatario dall'imperatore d'oriente, muore lasciando il dogato al figlio Giovanni.


Giovanni II Parteciaco
(o Patriziaco) (? - ?)
figlio di Orso I Parteciaco;
 881-887, doge di Venezia;
sotto di lui cominciano a dilatarsi i confini di Venezia; incarica il fratello Badoaro di ottenere il possesso della Terra di Comacchio, perché compresa nei confini dell'antica Venezia e situata quasi nel mezzo delle lagune;
il conte Marino, che tiene il dominio di questa terra, ordina ai suoi di sbarrargli il passo; colto nei confini di Ravenna, Badoero viene così bloccato, maltrattato, arrestato e poi liberato con promessa che si sarebbe astenuto dal continuare nel suo progetto; purtroppo muore poco dopo per le violenze subite; il doge, pieno di sdegno, prende allora con la sua armata la Terra di Comacchio, punisce con severi castighi i colpevoli e devasta inoltre il territorio di Ravenna resasi in parte colpevole dell'accaduto.
887, caduto in grave infermità, per assecondare la volontà del popolo, dichiara suo successore il fratello Pietro trattenedolo poi, una volta riabilitatosi, come collega nel ducato; alla sua morte elegge al suo posto il fratello minore Orso assieme al quale, deposte le insegne ducali (visto il popolo annoiato del suo governo), si ritira a vita privata.


Pietro I Candiano o Sanuto
(? - ?)
figlio di ;
887, doge di Venezia;
vedendo la città di nuovo molestata dai narentani spedisce una squadra di navi per combatterli; non ottenendo quanto desiderato, affronta personalmnete l'impresa ma dopo una sanguinosa battaglia la sua galea viene circondata ed egli stesso perde la vita con la maggior parte della sua armata.
Al suo posto per sei mesi riprende la carica ancora Giovanni II Parteciaco fino a che con calma viene eletto Pietro Tribuno.


Pietro Tribuno
(? - ?)
figlio di ;
888-912, doge di Venezia;
888
fa fabbricare una grossa muraglia che, iniziando dal luogo detto Castello, si estende fino a proteggere le parti più abitate ed interne, e fa porre di traverso al canal grande una grossa catena;
intanto gli Unni [o Magiari], dopo aver devastato le province del Friuli e di Venezia ed occupato Treviso, si stanno avvicinando alle isole; entrati con molte navi in laguna, danno alle fiamme Eraclea, devastano Equilio e Jesolo infierendo poi su Chioggia e Capo d'Arzere: sono pronti ad attaccare Rialto.


880-889
-




880-889
Toscana
Adalberto I
Albero genealogico

(† 886)
figlio di Bonifacio II;
?-886, conte di Lucca;
846 ca-886, governatore della Corsica;
846 ca-886, marchese di Toscana;
sposa Rottilde, figlia di Guido di Spoleto;





Adalberto II [il Ricco]
Albero genealogico

(† 915)
figlio di Adalberto I e di Rottilde di Spoleto;
886-915, marchese di Toscana;
sposa Ingelberga e poi, in seconde nozze, Berta di Lorena, vedova del conte Teobaldo e figlia di re Lotario.





880-889
-



880-889
ducato di Spoleto
[chiamato anche marchesato o marca, per i suoi compiti militari contro i saraceni e i bizantini]
Lamberto I
Albero genealogico

(† 871)
figlio di Guido I;
866-871, duca di Spoleto;








Guido di Spoleto
Albero genealogico
(† presso il Taro 894)
figlio di Lamberto I († 871) duca di Spoleto e discendente, attraverso la nonna paterna Adelaide, di Pipino re d'Italia; appartiene ad un'illustre famiglia franca di origine borgognona;
?-894, conte di Camerino;
880-894, duca di Spoleto; ingrandisce il ducato paterno e, voltosi verso sud, sconfigge ripetutamente i saraceni;
887
dopo la deposizione di Carlo III [il Grosso], si reca in Francia e a Langres di Borgogna viene eletto re; dopo aver aspirato inutilmente alla corona di Francia, torna in Italia per opporsi a Berengario I del Friuli contendendogli la corona d'Italia;
889
dopo l'incerta battaglia di Brescia, sconfigge l'avversario sulla Trebbia, affluente di destra del Po;
Febbraio
viene eletto re a Pavia;
889-894, re d'Italia;



891-894, imperatore del Sacro Romano Impero;










880-889
-

segue



CINA

? [Dinastia T'ang]
?-?, imperatore della Cina;
880, Huang-Ch'ao, il letterato ribelle istigatore della rivolta dei contadini, s'impadronisce di Ch'ang-an e toglie ogni carica ai membri della famiglia reale; ma l'imperatore è riuscito a fuggire, rifugiandosi nello Shan si del nord, presso Li Kuo-yong, un generale Cha T'o di 28 anni che ha già assimilato la civiltà cinese e lo dimostra con la lealtà e la devozione all'imperatore; egli comanda alcune legioni di cavalieri tutti vestiti di nero che vengono chiamati i "corvi di Li Kuo-yong"; alla loro testa piomba su Ch'ang-an.
A questo punto tocca a Huang-Ch'ao cercare rifugio nello Shan tung dove viene però inseguito dal nemico e ucciso in combattimento.
Ora Li Kuo-yong, restaurala monarchia e riporta la corte nella capitale che, spogliata e devastata, offre uno spettacolo desolante.
La dinastia è alla fine. Chiamando in suo aiuto tutti capi militari della zona l'imperatore non ha più scampo perché i signori della guerra hanno ormai adocchiato il trono.
Chou-Wen, un capobanda più che un generale, uno che governa i suoi uomini con il terrore e con la ferocia (ha fatto tatuare sul viso i suoi uomini con il contrassegno del reggimento: in caso di diserzione diventano automatici il riconoscimento e la decapitazione), per disfarsi del suo ingombrante rivale, Li Kuo-yong, lo invita a un grande banchetto e lo fa ubriacare in modo di mandargli contro una banda di spadaccini. Ma i suoi compagni stanno all'erta e, nel momento critico, riescono a far evadere il loro capo dal castello.



GIAPPONE

Fujiwara

«segue da 870»
884, Mototsune, il successore di Yoshifusa, ottiene il titolo di reggente di un imperatore adulto (Kampaku), carica passata sotto il nome di Cancelliere; 
il monopolio di questi titoli diventa la base del forte ascendente che la famiglia eserciterà sulla corte per oltre due secoli;
i Fujiwara riescono in pratica ad impadronirsi del potere e a conservarlo senza usare la violenza; essi non dispongono di forze militari tali da poter basare sulle armi il loro predominio e quando devono ricorrere ad esse lo fanno come ultima risorsa; 
uno dei metodi per mantenere il potere è la "politica dei matrimoni"; i capi Fujiwara provvedono regolarmente le consorti del l'imperatore, tutte rigorosamente della famiglia; arrivati a questo punto il capofamiglia è sempre inevitabilmente suocero o nonno di un imperatore, con dei legami con la famiglia imperiale sempre più stretti; gli imperatori non vengono mai consultati in questi giochi di spartizione di potere: spesso sposano una zia quando sono ancora dei bambini e prima che manifestino un qualche spirito di indipendenza vengono costretti ad abdicare; quando l'imperatore ha assolto al suo compito di mettere al mondo un erede con una donna Fujiwara, può o meglio deve abdicare. 
Il controllo, come si vede, è completo; il consiglio amministrativo dei Fujiwara (Mandokoro) si è da tempo sostituito all'amministrazione centrale conservata solo per emanare norme e decreti, ma con un valore puramente formale; il paese viene così governato dagli atti emanati dal Consiglio dei Fujiwara, ma mai essi cadranno nella tentazione di far cadere un regnante per sostituirsi a lui. 
Meglio servirsi del prestigio della famiglia imperiale piuttosto che diventare imperatori.
Alla fine del secolo, Tokihira deve affrontare il suo avversario più temibile, il gran saggio Sugawara No Michizane, la figura politica più eminente del paese, con una personalità tale da influenzare perfino la condotta degli imperatori; 
«segue 890»

 



Al-Masudi (888 ca-957) viaggiatore e geografo arabo di Baghdad;
Muraj al Dhahab
(Campi auriferi e miniere di pietre preziose).


[Per quanto riguarda le maree, riteneva fossero dovute a variazioni periodiche della quantità totale delle acque; attribuiva tali variazioni a periodiche trasformazioni di aria in acqua e viceversa.
L'idea sarà riproposta in Europa da Egidio Colonna (1247-1316) il fondatore della scuola agostiniana.
Lucio Russo, Flussi e riflussi. Indagine sull'origine di una teoria scientifica, Feltrinelli 2003.] ]



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