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Papi

337-352, Giulio I [santo]:
il suo arbitrato sulla questione della legittimità del vescovo Atanasio viene respinto dagli orientali;

352-366, Liberio;

(355-356, Felice II).

Catari
[katharós=puro]

Epifanio chiama
"novaziani" alcuni di loro mentre Agostino definisce con questo nome un gruppo di manichei;
«segue 950»

350-359 d.C.

EUROPA

GALLIA

350, la politica finanziaria di Costante provoca una prima rivolta con Magnenzio;
351, questi viene scofitto da Costanzo con l'apporto di barbari chiamati appositamente in Gallia;
357, Giuliano, cesare, sconfigge duramente gli alamanni a Strasburgo nella battaglia di Argentoratum, pacificando il territorio e promuovendo la rinascita economica attraverso una politica di riduzione di imposte e di oculata amministrazione;

SPAGNA

350,

 

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BRITANNIA

 

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CINA

Che-Hu [Dinastia dei Chao anteriori]
333-?, imperatore della Cina;
352, la dinastia scompare

357-589, invasioni di popolazioni barbariche e divisione dell'impero in regni autonomi, diversi nel nord e nel sud;

I Kié occupano il trono dei Wei per un certo periodo. I K'iang, a loro volta, occupano un territorio che comprende l'odierno Sze chuan e una parte del Tibet. Infine nel Nord Ovest una quarta tribù, ramificazione della precedente, costituisce un altro regno barbaro. Alla fine… si costituisce un'ulteriore orda, forse più forte delle altre, quella degli Sien-Pi. È la quinta e ultima degli "Hu" cioè delle tribù straniere che occupano il nord dell'impero cinese

Dal 317 i Ts'in (noti come "Ts'in orientali") si sono ritirati a Nanchino (fino al 420)

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EGITTO
30 a.C.-641 d.C. Epoca romana e bizantina.
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Agostino, Aurelio (Tagaste, oggi Souk-Ahras, Algeria 354-Ippona 430) padre della chiesa di lingua latina, santo;
[Nato da padre pagano, Patricius, battezzato solo poco prima della morte, e da madre cristiana, Monica.]
374, dopo aver studiato l'Hortensius di Cicerone, aderisce al manicheismo;
375-383, maestro di retorica a Cartagine; si trasferisce quindi a Roma;
384, a Milano, per interessamento del praefectus urbi  Simmaco, ha una cattedra di retorica; qui subisce l'influenza di Ambrogio e, anche tramite suo, si rivolge al neoplatonismo  (Plotino e Porfirio);
387, superato il manicheismo e dopo la rinuncia del sapere retorico, dopo alcuni anni di meditazione nel ritiro di Cassiciacum, riceve il giorno di Pasqua da Ambrogio il battesimo; 
Confessiones (397-401, in 13 libri, Confessioni; gli ultimi tre libri riguardano i primi capitoli della Genesi)
De civitate Dei (413-426, in 22 libri)
[Libro ritenuto per secoli il modello della teologia cristiana della storia. Vi si legge per es. in VII, 30: «Adoriamo quel Dio che regola inizi, sviluppo e fine delle guerre, quando in tal modo il genere umano deve essere purificato e punito; Egli ha creato e dirige il fuoco di questo mondo, così gagliardo e impetuoso secondo l'armonia dell'immensa natura […]. Egli conosce e coordina le cause prime e le cause seconde».
Nel XX secolo, la migliore teologia elaborata nel "secolo dei genocidi" (il Novecento, appunto) non sarà più in grado di sostenre questa visione tradizionale rispecchiata nelle sue parole e presente in molti altri Padri della Chiesa, scolastici, teologi moderni (cattolici, ortodossi e protestanti non fa differenza). Per il cattolicesimo sembra invece che nel Novecento non sia accaduto nulla e tutto possa continuare come ai tempi di Agostino, di cui il catechismo (art. 311) ripropone l'aberrante sofisma: «Dio non è in alcun modo, né direttamente né indirettamente, la causa del male morale. Però, rispettando la libertà della sua creatura, lo permette e, misteriosamente, sa trarne il bene».
[Vito Mancuso, Io e Dio, Garzanti 2011]

De Trinitate (in 15 libri)
Contra academicos (in 3 libri)
De immortalitate animae
De doctrina christiana (in 4 libri)
De vera religione
Retractationes (426, in cui passa in rassegna tutta la sua attività di scrittore, giudicando se stesso con estrema sincerità)
inoltre: 363 sermones e 270 epistole;
«si crede a patto di comprendere e si comprende a patto di credere»

Isidoro di di Pelusio (2/IV sec. d.C.-449) abate nel monastero egiziano di Pelusio, santo;
autore di un copiosissimo epistolario comprendente oltre 200 lettere che costituiscono una delle più importanti fonti storiche per gli studi sulla Chiesa greca.

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Roma e Costantinopoli

 

337-361, Costanzo II, imperatore
romano-orientale
,
350, morte di Costante;
351-354, Gallo cesare in oriente; sua uccisione;
355, Giuliano (332-363, figlio di Giulio Costanzo) cesare in Gallia;
Costanzo a Roma; rimozione dell'altare della Vittoria dalla Curia;

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