Warning: include(..//PowerAuth.php) [function.include]: failed to open stream: No such file or directory in D:\inetpub\webs\viandanteit\sito24\work\ZZZVARI\Politici\Italiani\NCD\Alfano Angelino.php on line 5

Warning: include() [function.include]: Failed opening '..//PowerAuth.php' for inclusion (include_path='.;C:\PHPVersions\PHP52\includes') in D:\inetpub\webs\viandanteit\sito24\work\ZZZVARI\Politici\Italiani\NCD\Alfano Angelino.php on line 5
Il Viandante - Politici - Alfano Angelino

©

Il Viandante

in rete dal 1996


Se ti siamo stati utili effettua una
 

Nuova Ricerca

 

 

 

 

 


Angelino ALFANO

(Agrigento, 31 ottobre 1970)

uomo politico italiano, esponete dell a Democrazia cristiana;

[Figlio di Angelo Alfano, politico, e di Calogera Sciumé.
Fratello maggiore di Alessandro, laurea triennale in Economia conseguita nel 2009 a 34 anni, è stato direttore provinciale di Confcommercio Agrigento, segretario generale di Unioncamere Sicilia dal 2006 e segretario generale (2010-11) della Camera di commercio di Trapani.]

diplomato presso il liceo scientifico Leonardo di Agrigento;

laureato in giurisprudenza presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove è stato ospite del collegio "Cardinal Ferrari";

dottore di ricerca in diritto dell'impresa, avvocato;

ha iniziato la sua esperienza politica con la Democrazia Cristiana;

segretario provinciale del Movimento giovanile DC di Agrigento;

1994
a seguito della trasformazione della Democrazia Cristiana nel PPI (Partito Popolare Italiano), decide di aderire al neonato partito Forza Italia;
27-28 marzo, elezioni politiche;

15 aprile, elezioni politiche (XII Legislatura – 1994 15 aprile-8 mag 1996);
10 maggio-17 gennaio 1995 (I "governo Berlusconi");

1995
gennaio-gennaio 1996 ("governo Dini");

1996
9 maggio, elezioni politiche (XIII Legislatura – 1996 9 mag-29 mag 2001);
maggio-ottobre 1998 (I "governo Prodi");

eletto deputato all'Assemblea Regionale Siciliana (XII legislatura) per Forza Italia nel collegio di Agrigento;

1998
ottobre-dicembre 1999 (I "governo D'Alema");

1999
dicembre-aprile 2000, (II "governo D'Alema");

2000
aprile-giugno 2001 (II "governo Amato");

capogruppo di Forza Italia all'ARS (Assemblea Regionale Siciliana);

2001
30 maggio, eletto per la prima volta deputato (XIV Legislatura – 2001 30 mag-27 apr 2006) nella lista Forza Italia, coalizione di centrodestra, circoscrizione XXIV (Sicilia 1);
[Assume l'incarico di vicepresidente del Comitato per la Legislazione della Camera.]
11 giugno-23 aprile 2005 (II "governo Berlusconi");

2002
«
La Repubblica» rende conto della sua presenza al matrimonio (avvenuto nel 1996) della figlia di Croce Napoli († 2001), indicato dagli inquirenti come boss mafioso di Palma di Montechiaro;
[Tale presenza è testimoniata da un video amatoriale della festa.
All'epoca, neo-deputato all'Assemblea Regionale Siciliana, egli avrebbe salutato con affetto Croce Napoli.
In un primo momento egli dichiara a «La Repubblica» di non avere «nessuna memoria o ricordo di questo matrimonio» e che «non ho mai partecipato a matrimoni di mafiosi o dei loro figli, non conosco la sposa, Gabriella, né ho mai sentito parlare del signor Croce Napoli che lei mi dice essere stato capomafia di Palma di Montechiaro».
In seguito affermerà di aver ricordato di essere stato effettivamente a quel matrimonio ma di aver ricevuto l'invito dallo sposo e di non conoscere la sposa e la sua famiglia.]

2005
23 aprile–17 maggio 2006 (III "governo Berlusconi");
coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia;
succede a Gianfranco Miccichè, guidando la corrente maggioritaria di Forza Italia alleata con il presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro;

2006
28 aprile, rieletto deputato (XV Legislatura – 2006 28 apr-28 apr 2008) per Forza Italia, nella circoscrizione XXIV (Sicilia 1);
[Componente della Commissione Bilancio.]
maggio-aprile 2008 (II "governo Prodi");

 

Primo e unico segretario nazionale del Popolo della Libertà.

2008
29 aprile, rieletto deputato (XVI Legislatura – 2008 29 apr-14 mar 2013) con il Popolo della Libertà;
8 maggio-27 luglio 2011, ministro della Giustizia (IV "governo Berlusconi");
[Succede a Luigi Scotti, che a sua volta aveva sostituito Clemente Mastella, dopo le dimissioni che avevano determinato la caduta del II "governo Prodi".
Con i suoi 37 anni è il più giovane ministro della Giustizia della storia repubblicana.
È indagato dalla Procura di Roma per abuso d'ufficio, ma successivamente il procedimento viene archiviato.]

Tra i principali provvedimenti approvati, nell'anno, anche di concerto con altri ministeri:

Il cosiddetto "lodo Alfano" (suo primo provvedimento), convertito nella legge 22 luglio 2008;
[Unica nel panorama europeo, essa prevede la sospensione dei processi a carico delle quattro più alte cariche dello Stato (Presidente della Repubblica, Presidente del Senato, Presidente della Camera dei deputati e Presidente del Consiglio) per l'intera durata del loro mandato.
Nell'ottobre 2009 la legge sarà dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale per violazione degli artt. 3 e 138 della Costituzione Italiana.]

Decreto legge 23 maggio 2008, n. 92, convertito nella legge 24 luglio 2008, n. 125 (I decreto sicurezza).
[Prevede la trattazione prioritaria dei processi relativi ai reati di maggiore allarme sociale. Sopprime il patrocinio a spese dello Stato (cd. gratuito patrocinio) ai soggetti già condannati con sentenza definitiva per i reati di associazione mafiosa, di associazione finalizzata al contrabbando, di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.
Contiene importanti misure in materia di prevenzione antimafia (amplia la possibilità di applicare il sequestro e la confisca, anche in caso di morte della persona; i beni mobili sequestrati alla mafia potranno essere usati per esigenze di polizia giudiziaria, protezione civile o tutela dell’ambiente; prevede la nullità dei trasferimenti e delle intestazioni fittizi compiuti, anche a titolo oneroso, su beni nei due anni antecedenti la proposta della misura di prevenzione).]


Decreto legge n. 151/2008, convertito nella legge 186/2008 (II decreto sicurezza).
[Contiene misure contro il racket delle estorsioni e dell’usura.
Ha incrementato, per un importo pari a 30 milioni di euro, il Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso. Prevede l’utilizzo delle forze armate per il controllo del territorio nelle aree ove risulti maggiore la densità dei fenomeni di emergenza criminale.]

2009

Tra i principali provvedimenti approvati, nell'anno, anche di concerto con altri ministeri:

L'inasprimento del carcere durissimo per i mafiosi (art. 41 bis), il Codice Unico Antimafia;
[In relazione all'art. 41 bis, il capomafia siciliano Totò Riina, intercettato all'interno del carcere in cui è detenuto all'ergastolo, lamenta ad un suo interlocutore l'eccessiva durezza del ministro nei confronti della mafia, definendolo "una canaglia".
In precedenza, lo stesso anno, anche il figlio di Totò Riina, Giuseppe Salvatore, secondo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Luigi Rizza, ha reagito all'inasprimento dell'art. 41 bis voluto con determinazione dal ministro, arrivando a progettare un attentato contro il ministro medesimo.]

Legge 23 aprile 2009, n. 38 (Legge contro lo Stalking)
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori.



Legge 30 giugno 2009, n. 8
[Istituzione della Banca Dati nazionale del DNA e del laboratorio centrale e disciplina dei prelievi, di fondamentale importanza per l’identificazione degli autori dei delitti.]

Legge 15 luglio 2009, n. 94 – (Legge in materia di sicurezza pubblica).
[Contiene norme in materia di misure antimafia, immigrazione clandestina, repressione dei reati contro il patrimonio e degli altri reati che minano gravemente la sicurezza pubblica. La legge ha reso più efficaci le norme sul sequestro e la confisca dei beni mafiosi e è introdotta, per la prima volta, la responsabilità degli enti nel cui interesse sono commessi reati di criminalità organizzata. Sul piano amministrativo, il provvedimento conferisce nuovi poteri ai prefetti e contiene una nuova disciplina in materia di scioglimento dei consigli comunali e provinciali infiltrati dalla mafia.]

Legge 23 luglio 2009, n. 99 –
[Contiene misure per il contrasto della contraffazione (fenomeno spesso connesso alla criminalità organizzata) e per la tutela penale della proprietà industriale.
Prevede sanzioni più severe nei casi di contraffazione, importazione o esportazione di prodotti recanti la falsa indicazione “Made in Italy”.
Prevede sanzioni pecuniarie a carico di società che traggono vantaggio dalla commissione dei delitti contro l’industria e contro il diritto d’autore.
Prevede la confisca dei locali ove vengono prodotti, depositati, detenuti per la vendita o venduti i materiali contraffatti, salvaguardando il diritto del proprietario in buona fede.
Inoltre, contiene norme più efficaci per le indagini per i reati di contraffazione (possibilità per le forze di polizia di compiere attività “sotto copertura”).]


ottobre, il pentito di mafia di Racalmuto, Ignazio Gagliardo, lo accusa di aver chiesto aiuti elettorali alla mafia, per mezzo del padre anch'egli politico;

2010
anno turbolento per il Popolo della Libertà, segnato anzitutto dall'uscita di Futuro e Libertà prima dal partito e poi dalla maggioranza;

2011
maggio, si tengono le elezioni amministrative che segnano un netto arretramento del PdL e più in generale della coalizione a sostegno di Silvio Berlusconi;
1° giugno, immediatamente dopo l'esito di tali elezioni, l'ufficio di presidenza del PdL decide di designarlo nuovo segretario politico del partito;
1º luglio, dopo la modifica allo statuto del partito (non prevede la figura del segretario, ma solo del presidente), viene ufficializzata la sua carica di segretario politico del PdL;
27 luglio, si dimette dalla carica di Guardasigilli;
ottobre, pubblica il libro:

La mafia uccide d'estate (2011, dove egli racconta i tre anni e mezzo alla guida del Ministero della Giustizia, un percorso umano e politico nel panorama della Giustizia dell'Italia)
[Racconta "cosa significa fare il ministro della Giustizia in Italia", tra lentezze e ritardi dei processi, proposte di riforma del sistema e inevitabili resistenze da parte dei magistrati.
Fatto il suo ingresso (9 maggio 2008) a via Arenula in qualità di ministro della Giustizia, si trova subito coinvolto nella serie di commemorazioni delle tante persone - magistrati, preti, medici, politici, giornalisti, membri delle forze dell’ordine - cadute durante la loro eroica e implacabile lotta contro la mafia: in maggio Giovanni Falcone; in luglio Paolo Borsellino, Boris Giuliano e Rocco Chinnici; in agosto Ninni Cassarà; a settembre Carlo Alberto Dalla Chiesa, Pino Puglisi, Mauro De Mauro e Rosario Livatino...
Uccisi in anni diversi, ma sempre, curiosamente, nel corso della più lunga e calda stagione del Meridione italiano.
Il libro è l’autobiografia politica di un "antimafioso siciliano berlusconiano" e il racconto di un percorso che culmina nel triennio da Guardasigilli dedicato a fronteggiare tre grandi emergenze:
- la mafia,
- la lentezza dei processi e
- il sovraffollamento delle carceri.
In questo libro, egli spiega come, attraverso gli strumenti della giustizia, anche la politica ha contribuito a combattere la criminalità organizzata, e ricorda quali azioni il suo ministero ha intrapreso per rendere efficiente il nostro sistema giudiziario e per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri. E, in particolare, si sofferma sul tentativo di attuare una riforma costituzionale della giustizia volta a favorire un armistizio tra politica e magistratura (il cosiddetto "Lodo Alfano").]

2013
25 febbraio, rieletto deputato (XVII Legislatura – 2013 25 feb-…) con il Popolo della Libertà;
[19 marzo-18 novembre: Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente;
dal 18 novembre: NCD (Nuovo Centrodestra).]

28 aprile-21 febbraio 2014, ministro dell'Interno e vicepresidente del Consiglio dei ministri ("governo Letta");
18 luglio, nell'assemblea dei senatori il PD (Partito Democratico) decide di votare contro la sfiducia;
19 luglio, il Senato della Repubblica Italiana discute la mozione di sfiducia presentata da SEL e Movimento 5 Stelle contro il ministro dell'Interno;
il Senato boccia la mozione con 226 no, 55 sì e 13 astenuti;
alcuni senatori del PD, in dissenso con la linea del proprio partito, decidono di astenersi;

30 settembre, assieme agli altri ministri del PdL presenta, su indicazione del presidente del PdL Silvio Berlusconi, che vuole così reagire alla linea del PD (Partito Democratico) di votare a favore della decadenza dello stesso Silvio Berlusconi da senatore, dimissioni "irrevocabili", che successivamente vengono respinte dal presidente del consiglio Enrico Letta;
[La decisione di Enrico Letta si pone come sostegno all'azione politica svolta dai cinque ministri del PdL che, insieme ad altri esponenti del partito, convincono Silvio Berlusconi a recedere dalla decisione di votare la sfiducia al Governo.
Il dibattito interno al PdL tra:
- falchi (o lealisti), decisi a sfiduciare il "governo Letta" per andare a elezioni anticipate;
- colombe (o governativi), propensi invece a proseguire la collaborazione coi democratici e coi montiani almeno sino al 2015,
determina un'incrinatura nei rapporti tra lui e Silvio Berlusconi che - temporaneamente ricucita - sfocerà di lì a poco nella scissione tra le due correnti del partito.]

18 ottobre, a causa dei numerosi naufragi e dell'emergenza umanitaria nello stretto di Sicilia, inaugura l'operazione militare e umanitaria "Mare Nostrum";
[Questa operazione ha due scopi principali: quello di salvaguardare la vita in mare e di contrastare il traffico illegale di migranti.]

novembre, allorché i filogovernativi del PdL annunciano la decisione di non entrare a far parte della rinata Forza Italia, partito rifondato da Silvio Berlusconi insieme ai lealisti, avviene la scissione tra le due correnti del PdL (Partito della Libertà);

contemporaneamente egli annuncia la costituzione di gruppi parlamentari autonomi al Senato e alla Camera con il nome di NCD (Nuovo Centrodestra);
15 e 18 novembre, i gruppi parlamentari vengono effettivamente costituiti;

2014
21 febbraio, nominato ministro dell'Interno ("governo Renzi"), continua ad essere capo delegazione del suo partito, l'NCD, nel governo;
13 aprile, viene eletto presidente dell'NCD;

agosto, dopo le incessanti richieste da parte sua perché l'Unione Europea si mobiliti in aiuto dell'Italia, il Commissario europeo per gli affari interni Cecilia Malmström dichiara che l'operazione "Mare Nostrum" sarà sostituita dal programma europeo "Frontex Plus";
30 agosto, lancia il progetto "Campo praticabile", programma coordinato dal ministero e dai vertici della Polizia per contrastare il fenomeno della violenza negli stadi;

successivamente, tramite una serie di incontri in Europa, egli riesce ad ottenere il sostegno di alcuni paesi come Francia, Germania e Spagna che si dichiarano pronti a sostenere l'introduzione del programma "Frontex Plus";

settembre, vola in Egitto per incontrare in veste di presidente di turno del Consiglio dei ministri degli interni dell'Unione Europea, il presidente della Repubblica Araba d'Egitto Abd al-Fattah al-Sisi con il quale stringe un accordo secondo il quale l'Egitto rafforzerà i controlli alle frontiere per contrastare il fenomeno dei flussi migratori irregolari;
7 ottobre, invia una circolare a tutti i prefetti d'Italia affinché invitino formalmente i sindaci a cancellare, ove effettuate, le trascrizioni dei matrimoni gay celebrati all'estero, e avvertano che, "in caso di inerzia, si procederà al successivo annullamento d'ufficio degli atti illegittimamente adottati".


 

Fonti
- Altre

 

Torna su

 

Nuova Ricerca