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Giuseppe [Pinuccio] TATARELLA

(Cerignola, 17 settembre 1935 – Torino, 8 febbraio 1999)

uomo politico italiano, esponente del MSI (Movimento Sociale Italiano);

[Fratello di Salvatore, esponente di Futuro e Libertà per l'Italia.]

laureato in giurisprudenza, avvocato e giornalista;

1956

Democrazia e religione (1956, Gruppo Universitario Fiamma, Foggia)

1960


Nel feudo di Moro (1960, Agenzia Sudas, Bari)

1964


Lo scandalo edilizio al Comune di Bari (1964, Agenzia Sudas, Bari)

1978


La semieleggibilità a parlamentare del consigliere regionale. Commento critico alla sentenza politica n. 5 del '78 della Corte Costituzionale (1978, Edizioni Puglia d'oggi, Bari)

Movimento Sociale Italiano (1979-1994),

1979
20-31 marzo (V "governo Andreotti");
20 giugno, eletto deputato (VIII Legislatura) per il MSI-Destra Nazionale nella circoscrizione di Bari-Foggia;
agosto-marzo 1980 (I "governo Cossiga");

1980
4 aprile-27 settembre (II "governo Cossiga");
ottobre-maggio 1981 ("governo Forlani");

1981
giugno-agosto 1982 (I "governo Spadolini");

1982
23 agosto-13 novembre (II "governo Spadolini");
dicembre-aprile 1983 (V "governo Fanfani);

1983
12 luglio, eletto deputato (IX Legislatura) per il MSI-Destra Nazionale;
agosto-giugno 1986 (I "governo Craxi");

1986
agosto-marzo 1987 (II "governo Craxi");

1987
17 aprile-luglio (VI "governo Fanfani);
congresso di Sorrento: esponente dell'area moderata (in seguito "Destra Protagonista") del MSI, è l'artefice della vittoria che porta Gianfranco Fini al vertice del MSI;
2 luglio, eletto deputato (X Legislatura) per il MSI-Destra Nazionale;
luglio-marzo 1988 ("governo Goria");

1988
aprile-luglio 1989 ("governo De Mita");

1989
luglio-marzo 1991 (VI "governo Andreotti");

1991
aprile-aprile 1992 (VII "governo Andreotti");

1992
23 aprile, eletto deputato (XI Legislatura) per il MSI-Destra Nazionale;
giugno-aprile 1993 (I "governo Amato");

1993
aprile-aprile 1994 ("governo Ciampi");

1994
è tra i fondatori del progetto di AN (Alleanza Nazionale) (1994-1999).

15 aprile, eletto deputato (XII Legislatura) per AN (Alleanza Nazionale);
10 maggio-17 gennaio 1995, ministro delle Poste e Telecomunicazioni (I "governo Berlusconi") nonché vice presidente del Consiglio dei ministri;
[Si autodefinisce «ministro dell'Armonia» e con tale appellativo continuerà ad essere ricordato.
È depositario di un disegno di legge sulle frequenze televisive, ma la caduta improvvisa del governo fa naufragare la proposta.]


1995
gennaio-gennaio 1996 ("governo Dini");
Capogruppo (1995-99) alla Camera di AN dal 1995

1996
9 maggio
, eletto deputato (XIII Legislatura) per AN (Alleanza Nazionale);
[Vice presidente della Commissione parlamentare bicamerale per le riforme istituzionali presieduta da Massimo D'Alema.]
maggio-ottobre 1998 (I "governo Prodi");

1998

Bari, la cultura nella piazza mediterranea, (1998, Edizioni del Roma, Napoli)

1999
8 febbraio, muore a Torino.
[Il suo seggiosarà preso, dopo elezioni suppletive, dal fratello Salvatore, in seguito esponente di Futuro e Libertà per l'Italia.]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonti
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