©

Il Viandante

in rete dal 1996


Se ti siamo stati utili effettua una

Nuova Ricerca

Papa
Clemente V

(Roma 1305-09
Avignone 1309-14)

1309-1312 culmine della causa tra Spirituali e Moderati.

Templari

«segue da 1307»
1310, a Sens sono mandati al rogo 54 cavalieri;
«segue 1312»

ANNO 1310


1310
ducato d'Austria e di Stiria
Friedrich I [il Bello]
Albero genealogico
(1289 - Gutenstein 1330)
secondogenito di Albrecht I d'Asburgo e di Elisabeth di Carinzia;
1308-30, duca d’Austria e Stiria;
[ereditato il feudo alla morte del padre, con il trattato di Spira del 1309 lo divide con il fratello Leopold.]




1314-22, re di Germania e dei romani (Federico III);



Leopold I d'Asburgo
Albero genealogico
(1290 - Strassburg 1326)
terzogenito di Albrecht I d'Asburgo e di Elisabeth di Carinzia;
1309-26, duca d'Austria e di Stiria;
[con il trattato di Spira del 1309 divide il feudo con il fratello Friedrich I [il Bello].]


1310
-


1310
REGNO d'UNGHERIA
Charles I Robert
Albero genealogico

(Napoli 1288 - Višegrad 1342)
figlio di Charles Martell d'Angiò, re titolare d'Ungheria, e di Clemenza d'Asburgo;
1295, eredita dal padre, unitamente al diritto di successione alla corona di Sicilia, anche quello al trono ungherese;
1301, morto Andrea III Árpád, la corona d'Ungheria passa, dopo vari disordini sociali, a Venceslao III di Boemia (1301-05) poi a Otto III di Baviera (1305-08);
1308-42, re d'Ungheria (Charles I Robert o Caroberto I);
grazie all'appoggio papale, viene riconosciuto dalla dieta imperiale;







1310
-

1310
REGNO di BOEMIA
Jan [il Cieco]
Albero genealogico

(1296 - Crécy 1346)
figlio di Enrico IV conte di Lussemburgo e di Margaret di Brabante;
nel 1310 sposa Elisabeth/Eliska di Boemia, sorella di Venceslao III (ultimo re della dinastia dei Premyslidi) ed erede del regno di Boemia;
1310-46, re di Boemia;



1313-46, conte di Lussemburgo (Jean);








1310
-

1310
REGNO di GERMANIA
Heinrich IV di Lussemburgo
Albero genealogico
(Valenciennes ? 1275 ca - Buonconvento, Siena 1313)
figlio di Heinrich III conte di Lussemburgo e di Beatrice di Beaumont-Avesnes;
1288-1310, conte di Lussemburgo [Heinrich IV]
[eredita dal padre]
1308-13, re di Germania [Heinrich IV];
[eletto grazie al fratello Baldovino vescovo di Treviri, suo efficace agente elettorale.]
nel 1309, il giorno dell'Epifania, viene incoronato;
1310
promette al papa di organizzare una crociata ed evita qualsiasi atto che possa provocare una rottura con il re di Francia;
fa la pace anche con gli Asburgo la cui aspirazione all'ereditarietà imperiale è stata fatta naufragare dalla sua elezione;
fa sposare al figlio Jean l'erede della corona boema, Eliska, per assicurare così l'unione della casata regia di Boemia e quella comitale di Lussemburgo; ora, più forte, si sente in grado di intervenire nel regno d'Italia, dove persiste la lotta fra città e fazioni;
[Dante lo ha venerato: Epistole V-VII; Divina Commedia: Purgatorio VI, 102; XXXIII, 43-45; Paradiso XVII, 82; XXX, 136-138]





1312-13, imperatore del Sacro Romano Impero [Heinrich VII];


1310
-






1310
-

1310



1310
Lower Baviera
Otto III
Albero genealogico

(Burghausen 1261 - Landshut 1312)
figlio di Heinrich I e di Elisabeth di Ungheria;
1290-1312, duca di Lower Baviera [Otto III];
nel 1305 sposa Viola di Teschen († 1317)
1305-08, re di Ungheria [Béla III];
[creato il 5.12.1305]








1310
IMPERO BIZANTINO
Andronico II Paleologo
Albero genealogico

(Nicea, Asia Minore 1258 - Costantinopoli 1332)
figlio di Michele VIII;
1272-82, coimperatore;
1282-1328, imperatore;
nel 1305, sposando Violante figlia di Guglielmo VII del Monferrato, ne acquisisce il feudo;


Michele IX Paleologo
Albero genealogico

(n. 1277 - Tessalonica 1320)
nipote di Michele VIII;
1294-1320, coimperatore;
nel 1302, alla testa degli alleati alani, cerca di riconquistare ai turchi l'Asia Minore ma viene sconfitto a Magnesia;
nel 1304, nonostante la vittoria di Filadelfia ottenuta dalla compagnia catalana di Roger de Flor (mercenari chiamati già da Andronico) sui turchi, si consolida il dominio ottomano sull'Anatolia e si impianta in Grecia la signoria della stessa compagnia: gli almogavari;
nel 1305 egli tenta di opporsi agli almogavari, causa ormai di gravi disordini nell'impero, facendo uccidere Roger de Flor e affrontandoli presso la fortezza di Apros ma viene battuto e ferito sul campo non potendo così impedire il saccheggio della Tracia da parte loro;


1310
-

1310
IMPERO di TREBISONDA
[impero trapesuntino]
Alessio II
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Giovanni II;
1297-1330, gran comneno di Trebisonda - autokrátor dei romani;
sotto il suo dominio ormai si trova soltanto il territorio ad est di Chirisonda (Giresun), città, la seconda dell'impero per importanza, che egli riesce a salvaguardare;

1310
-

1310
Osmanli od Ottomani
Osman I
(1288 - 1326)
ha fondato uno stato turco presso Konya;
nel 1308 conquista Efeso, l'ultimo porto egeo dell'impero d'oriente; negli anni successivi s'impossessa anche degli altri porti del Mar Nero appartenenti a Costantinopoli, diventando così uno dei più potenti e temuti gazi o ghazi [uccisori di cristiani] dell'Asia minore; autonominatosi sultano dà ai suoi possedimenti il superbo nome di mémalik i osmaniyé (Osmanli od Ottomani).
1308-26, "capo" degli Ottomani;






1310
-

1310
REGNO di SERBIA
Stefano VI Uroš II Milutin
(† 1321)
primogenito di Stefano IV Uroš I;
1282-1321, re di Serbia;
nel 1308 tratta con Carlo di Valois un'alleanza antibizantina senza però rompere del tutto con l'impero;






 
-
1310
1301-12, lunga guerra con il fratello Stefano V Dragutin, bano di Macva;
si riavvicina all'impero bizantino;



1310
RUSSIA
Giorgio III
Albero genealogico
(† ?)
figlio di Andrea III Nevskij;
1303-25, principe di Mosca e di Vladimir; 

 
-
1310





1310
REGNO di FRANCIA
Filippo IV [il Bello]
Albero genealogico
(Fontainebleau 1268 - 1314)
figlio di Philippe III [l’Ardito], re di Francia, e di Isabella di Aragona († 1271);
1285-1314, re di Francia;
nel 1300 fa prigioniero Guido di Dampierre, conte di Fiandra, che nel conflitto con Edoardo I aveva appoggiato gli inglesi, mentre l'esercito regio ne occupa il territorio; seguono alcune violente ribellioni popolari nelle città fiamminghe;
nel 1301, per difendere i propri diritti e la sua autorità sul clero francese, entra una seconda volta in conflitto con Bonifacio VIII: intende giudicare il vescovo Bernardo Saisset, reo di complotto; contro le successive decisioni del papa, convoca a Parigi un'assemblea congiunta dei rappresentanti (eletti in sede locale) della nobiltà, del clero e della borghesia urbana (il "terzo stato") [i futuri stati generali]: organismo puramente consultivo;
nel 1302 le milizie delle città fiamminghe infliggono all'esercito francese la disfatta di Courtrai;
nel 1303, con la pace di Parigi, che lascia immutata la situazione, si concludono le ostilità con Edoardo I;
dopo l'impresa francese in Italia e la morte di Bonifacio VIII egli minaccia di far aprire, dinanzi a un concilio, un processo per giudicare la fede e le opere del suo grande nemico;
nel 1304, impegnando tutte le sue forze, riesce ad avere ragione delle milizie delle città fiamminghe con la vittoria di Mons-en-Pévèle;
nel 1305, con il trattato di Athis Mons, si conclude la guerra con le milizie fiamminghe: alla Francia è riconosciuto il possesso di alcune castellanie (Douai, Lille, Bethune) situate in territorio fiammingo;
il suo trionfo sulla Santa Sede viene assicurato dall'elezione sul soglio pontificio di Clemente V;
nel 1307 fa aprire il processo contro i templari; dà ordine di arrestare tutti i templari francesi moltissimi dei quali muoiono sotto tortura e altri vengono mandati al rogo;
nel 1308 il matrimonio tra sua figlia Isabella di Francia con Edward II d'Inghilterra assicura un nuovo periodo di tregua tra le due dinastie;
nel 1309 un altro suo trionfo sulla Santa Sede è assicurato dal trasferimento della sede papale ad Avignone.




 
1310
-

1310
REGNO di NAVARRA
Luigi X [il Rissoso]
Albero genealogico
(Parigi 1289 - Vincennes 1316)
figlio di Filippo IV [il Bello] e di Giovanna I, regina di Navarra;
1305-16, re di Navarra;
[dopo la morte della madre.]



1314-16, re di Francia;



 
1310
-

1310
VALOIS
Charles II di Valois
Albero genealogico
(1270 - Nogent-le-Roy 1325)
figlio di Philippe III [l’Ardito], re di Francia, e di Isabella di Aragona († 1271);
1270-1325, conte di Valois, di Chartres e di Perche;
1285, conte di Alençon;
[ricevuta in dono dallo zio conte Pietro († s.f.) e donata al figlio più giovane Charles [il Magnanimo]
nel 1290 sposa Marguerite († 1299), contessa d’Angiò e del Maine, figlia di Charles II re di Napoli;
1299-1325, conte d’Angiò e del Maine (Carlo III);
1301-25, imperatore di Costantinopoli;
nel 1302 la mancanza di rifornimenti, la peste che decima le truppe lo convingono, per evitare un disastro, ad avanzare trattative di tregua che si concludono con la pace di Caltabellotta;



 
1310
-

1310
Fiandra
Robert III "di Béthune"
Albero genealogico
(1249 ca - Ypres 1322)
figlio di Guy de Dampierre, margravio di Namur e conte di Fiandra, e di Matilda de Bethune, erede di Bethune, Dendermonde, Richebourg e Warneton;
1305-22, signore di Bethune e di Dendermonde;
1305-22, conte di Fiandra e di Nevers;



 
-
1310
-


1310
SAVOIA
Amedeo V [il Grande]
Albero genealogico

(Castello di Bourget 1253 ca - Avignone 1323)
figlio di Tommaso II e di Beatrice Fieschi;
nel 1272 sposa Sibilla di Beaugé († 1294), erede di Bresse;
1285-1323, conte di Savoia, Aosta e Maurienne, Aosta e Maurienne;
[creato dall’imperatore Enrico VII, per aver fatto levare l’assedio di Rodi ai Turchi.]
1291-1323, signore di Berna;
[dopo aver occupato Morat.]
1310
in lotta con i feudatari del Delfinato e con gli Asburgo, si allea a Philippe IV [il Bello] re di Francia;
fa sposare al figlio Edoardo una principessa reale francese e sposa egli stesso Maria di Brabante, cognata di Enrico VII; viene quindi investito dall'imperatore della contea di Asti e nominato principe imperiale e vicario in Lombardia;
1310-23, conte di Asti;
1310-23, principe imperiale e vicario in Lombardia;







[stabilisce la successione per via primogenita maschile]



 
-
1310
-





1310
REGNO d'INGHILTERRA
Edward II
Albero genealogico

(Caernarvon Castle 1284 - Berkeley, Gloucestershire 1327)
quarto figlio di Edoardo I e di Eleonora di Castiglia;
1302-07, principe di Galles;
1307-27, re d'Inghilterra;
nel 1308 sposa Isabella di Francia; richiama in patria alcuni suoi compagni esiliati dal padre, tra cui il guascone P. Gaveston che ottiene in breve tempo un grande potere personale;



1310
-


a

1310
REGNO di SCOZIA
Roberto I
Albero genealogico
(Turnberry, Ayrshire 1274 - Cardross 1329)
figlio di Roberto VII Bruce e della c.ssa Margaret di Carrick;
1292-1313, conte di Carrick [Roberto VIII Bruce];
1304-29, 9° lord di Annandale;
1306-29, re di Scozia [Robert I];
[incoronato in Scone Abbey 27.3.1306]
dal 1306 è costretto a rimanere sulle difensive nel sud-ovest della Scozia;
nel 1307 la morte di Edward I, mentre era in viaggio verso la Scozia, gli permette di passare all'offensiva;




1310
-


a

1310
REGNO di DANIMARCA
Erik VI Menved [il Cattivo]
Albero genealogico
(n. 1274 - † 1319)
figlio di Erik V e di Agnese di Brandeburgo;
1286-1319, re di Danimarca;
nel 1303 mira a restaurare l'autorità monarchica appoggiandosi dapprima alla chiesa di Roma, di cui riconosce la suprema autorità, quindi destreggiandosi tra le contese della nobiltà che trova appoggi nella vicina Norvegia;



1310
placatesi le contese della nobiltà, che trovava appoggi nella vicina Norvegia, e raggiunta quindi la pace interna, prende ad espandere il regno verso sud: conquista Rostock e, estesa la sua influenza fino a Lubecca, esercita il suo controllo su tutto il territoiro fino all'Elba;
ben presto il costo di tali imprese si farà però sentire nelle finanze dello stato danese;



1310
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
Ferdinando IV [el Ajurno]
Albero genealogico

(Seville 1285 - Jaen 1312)
figlio di Sancho IV [il Bravo] e di Maria Alfonsa signora di Molina y Mesa;
1295-1312, re di Castiglia e di León;
[regna a 10 anni]
nel 1302 sposa Costanca di Portogallo († 1313)


1310
-
a

1310
REGNO di ARAGONA
Jaime II [il Giusto]
Albero genealogico

(Valencia 1267 - Barcelona 1327)
secondogenito di Pietro III d'Aragona e di Costanza, figlia di Manfredi re di Sicilia;
1285-1296, re di Sicilia (Giacomo I)
1291-1327, re d'Aragona;


1310
-
a

1310
REGNO di MAIORCA
Giacomo II
Albero genealogico

(Barcellona 1243 - Palma de Majorca 1311)
figlio cadetto di Giacomo I [il Conquistatore] e di Iolanda o Violante d’Ungheria;
1262-1311, re di Maiorca;
[regno vassallo alla corona di Aragona, costituito nel 1262]
nel 1272 sposa Esclaramunde de Foix;
conte di Roussillon e Cerdagne;
signore di Montpellier;



1310
-
a



1310
PIEMONTE
Filippo I di Savoia-Acaia
Albero genealogico
(1278 - 1334)
figlio di Tommaso III e di Guye de Chalon (o Guia di Borgogna);
1282-1334, signore del Piemonte [dal 1282 unito alla Savoia];
1285, atto di Giaveno;
1295, si sottrae alla tutela dello zio Amedeo V, conte di Savoia, Aosta e Maurienne, riaffermando nel contempo la sua sovranità su Pinerolo e Torino;
nel 1300 ha in feudo Cavorre per l'estinzione dei castellani;
nel 1301 sposa Isabella di Villehardouin, erede del principato di Acaia, tentando invano di opporsi agli irrequieti feudatari locali;
1301-07, principe di Acaia;
nel 1302, confidando nell'esito della lotta che Filippo d'Angiò sta sostenendo contro l'imperatore greco, passa in Grecia;
nel 1304, ritornato in Piemonte, si unisce ad Enrico VII di Lussemburgo, di cui è vicario a Pavia, Novara e Vercelli;
nel 1305 ha in feudo Gassino;
nel 1307 si collega con gli Angioini, prima combattuti;





 
1310
-


1310
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Pietro Gradenigo
Albero genealogico
(Venezia 1251 - Venezia 13 ago 1311)
figlio di Marco (1224-1263) e di Anna Giustinian (1225-?).
1289-1311, doge di Venezia; [49°]
- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
1310
l'infelice guerra di Ferrara e l'interdetto papale su Venezia sollevano contro il doge un'ondata di ostilità di cui si fanno portavoce:
- Bajamonte Tiepolo (nipote del doge Lorenzo Tiepolo e pronipote di Bohemond di Brienne principe el minuscolo stato di Rascia, in Bosnia) (ostile per essere stato costretto a risarcire la pubblica cassa dei denari amministrati nel governo di Modone e Corone),
- Marco Querini, suo suocero (ostile per essere stato privato del comando dell'armata che diretta da Andrea Dandolo era stata rotta e disfatta dai genovesi),
- Badoero Badoer.
Nella casa di Marco Querini a Rialto matura la congiura che, fidando sulla rivolta popolare, mira a rovesciare il doge e a portare al potere Bajamonte Tiepolo. A nulla servono le esortazioni a desistere di Giacomo Querini, fratello di Marco Querini, e di confidare nei possibili prossimi cambiamenti, vista anche la veneranda età del doge.
Il piano prevede che l'assalto al palazzo ducale sia attuato da tre forze concentriche: due colonne di armieri, guidate da Bajamonte Tiepolo e da Marco Querini, sarebbero giunte da terra, attraverso le Mercerie; un terza, sotto il comando di Badoero Badoer, sarebbe dovuta sbarcare sulla Riva degli Schiavoni.

Giugno
15
, festa di san Vito, isola di Rialto: (poco prima dell'alba scoppia sulla città un violento temporale) dopo aver incendiato i Processi dell'Offizio della pace e saccheggiato i pubblici Fondachi, i congiurati si dividono in due grosse squadre che si dirigono verso Piazza San Marco (Bajamonte Tiepolo prende la via della Merceria mentre Marco Querini s'incammina per la contrada di San Basso).

Il doge intanto, che già avvertito segretamente ha fatto disporre le proprie milizie intorno a piazza San Marco, chiama a raccolta tutta la popolazione, facendo suonare le campane a martello per tutte le contrade, incitandola a difendere la patria dalla perfidia dei ribelli.

Iniziata la zuffa Marco Querini con uno dei figli viene subito ucciso, appena attraversato il Ponte dei Dai (Dadi), da Marco Giustiniani ma l'arrivo di Bajamonte Tiepolo fa subito infuocare la mischia ed il sangue scorre ormai da ambo le parti.
I congiurati, incalzati dal popolo, sono respinti verso calle dei Fabbri, le Mercerie e Rialto dove, distrutto il ponte e ritirate dalla loro parte le barche, si fortificano.
[Le cronache riferiscono anche di un favorevole intervento involontario (caduta di un vaso sulla testa del portabandiera del gruppo di Bajamonte Tiepolo proprio all'imbocco della piazza dov'è l'Orologio) di Giustina Rossi la quale sarà per questo gesto premiata. Lei ed i suoi eredi pagheranno un affitto per l'abitazione che occupano che non supererà mai i 15 ducati annui per altri cinque secoli fino alla caduta della Repubblica.]

Bajamonte Tiepolo, uscito col favore della notte dalla città con molti dei suoi seguaci, ripara nella signoria di Padova, poi a Treviso e infine in Dalmazia, senza più riuscire a dar vita ad altre sollevazioni.

Luglio
10
, con decreto vengono nominati i dieci nobiluomini del Consiglio dei Dieci, una magistratura straordinaria, poi divenuta perpetua.

Bajamonte Tiepolo, non avendo accettato la benigna decisione di essere confinato per soli quattro anni nell'isola di Schiavonia, viene bandito in perpetuo dalla città con una taglia di 2000 ducati per chi lo ucciderà; la sua abitazione e quella di Marco Querini vengono rase al suolo mentre nei confronti dei congiurati pentiti (persone di ogni ceto, perfino ecclesiastici) viene usato il perdono ristabilendo in questo modo la quiete a Venezia.
Poiché è pensiero comune che la salvezza sia derivata dalla provvidenza divina, viene decretato che nel giorno dedicato ai santi Vito e Modesto si recasse il doge col senato alla chiesa eretta in onore di questi santi al fine di rendere i dovuti ringraziamenti.



1310
REGNO di NAPOLI
Robert I [Il Buono/il Saggio]
Albero genealogico
(1277 - 1343)
figlio di Charles II [lo Zoppo] re di Napoli e di Gerusalemme e di Maria, erede d’Ungheria;
conte di Provenza
1297, sposa Yolanda d’Aragona († 1302 ca);
1304, sposa Sancha di Maiorca († Napoli 1345);
1309-1343, re di Napoli;
1309-1343, re di Gerusalemme [titolare];


1310
-
a

1310
REGNO di SICILIA
Federico II
Albero genealogico

(n. 1272 - presso Paternò, Catania 1337)
figlio di Pietro III d'Aragona e di Costanza, figlia di Manfredi;
1296-1337, re di Sicilia;
1302, re di Trinacria;
[titolo riconosciuto dalla pace di Caltabellotta]
nel 1308 diviene la speranza dei ghibellini italiani e di quelli che dalla discesa dell'imperatore in Italia si attendono la pacificazione;


1310
-
a




  Gilde Albornoz o Albornoz Egidio (Cuenca, Nuova Castiglia 1310 ca-Viterbo 1367) ecclesiastico e uomo politico spagnolo, giurista;
Liber constitutionum sanctae matris Ecclesiae (1357) o Constitutiones Aegidianae (rimaste in vigore sino alla riforma gregoriana del 1816).

Le Coq, Robert (Montdidier, Piccardia 1310 ca-Calahorra, Spagna 1368) uomo politico e prelato francese, di origine borghese
1345, č giŕ segreto strumento di Carlo il Malvagio, re di Navarra
1347, mentre la Francia č impegnata nella guerra dei cent'anni, egli inizia una folgorante carriera politica, tanto da diventare consigliere del re Giovanni II ed ottenere l'investitura di vescovo duca di Laon
1351, diventa pari di Francia
1356-57, č deputato agli stati generali; approfittando della prigionia del sovrano (caduto in mano inglese nel 1356) appoggia la rivolta dei borghesi parigini guidati da Etienne Marcel battendosi per limitare il potere regio rappresentato in questo momento dal delfino Carlo e per far cadere la dinastia regnante a vantaggio di Carlo il Malvagio
1359, in seguito alla vittoria del delfino la sua posizione diventa insostenibile ed č costretto a rifugiarsi in Spagna dove ottiene il vescovado di Calahorra.

Pucci, Antonio (Firenze 1310ca-1388) rimatore italiano
Cantari romanzeschi (Gismirante, Bruto di Bretagna, La reina d'oriente)
Sirventesi
(informano sull'inondazione del 1333, sulla carestia del 1346, sulla peste del 1348, ecc.)
La guerra di Pisa (sulla guerra tra Firenze e Pisa 1362-1364)
Centiloquio (riduzione in versi della Cronica di G. Villani)
La proprietŕ di Mercato Vecchio (sulle usanze dei popolani fiorentini).

Giovanni dalle Celle o da Catignano (1310 ca-1396) frate vallombrosano.

Torna su

Nuova Ricerca