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Papi 
         708-715, Costantino; 
         715-731, Gregorio II 
         [santo]; 
        ISLAM 
        717 
          Settembre 
          1°, il califfo Suleiman 
          [santo Teofane, Cronaca universale] 
          fa rotta per Costantinopoli e getta l'ancora davanti alle mura meridionali; 
          Leone III ha dato ordine in tempo di salpare 
          alle sue navi che incendiano quelle del nemico; 
          Ottobre 
          8, il califfo muore e gli succede Omar; 
          nel frattempo il generale Mardasan si è 
          spinto con l'esercito arabo fino a Nicea e Nicomedia, ma i comandanti 
          imperiali si lanciano subito all'assalto con la fanteria, debellano 
          il nemico e lo mettono in fuga; colpiti da una grave carestia, gli arabi 
          sono costretti a nutrirsi di tutti gli animali morti provocando lo scoppio 
          di una pestilenza che miete numerose vittime; anche i bulgari muovono 
          loro guerra: 22.000 arabi, sembra, rimangono uccisi. 
          Gli arabi si ritirano e non tornano più; già possiedono 
          però l'Iran, l'intera costa nordafricana e sono spinti fino alla 
          Spagna e all'India. La conquista di Costantinopoli è loro negata. 
          
         
           
          
         
          
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         710-719 d.C.  
        
         
         
         
        
  
        
           
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               CINA 
              Chong-Tsung
                [Dinastia T'ang] 
                figlio di Kao-Tsung; 
                683-710, imperatore della Cina;  
                il giovane principe 
                Li Long-ki, che ha ucciso la moglie 
                dell'imperatore, è l'uomo forte del momento ma rispetta 
                il padre; 
              Juei-Tsung
                [Dinastia T'ang] 
                padre di Li 
                Long-ki; 
                710-713, imperatore della Cina;  
                taoista (la dottrina di Lao-tzu), 
                si sente sopraffatto dagli avvenimenti; 
                713, abdica in favore del figlio Li 
                Long-ki; 
              Hiuan-Tsung
                [Dinastia T'ang] 
                trattasi 
                del giovane principe 
                Li Long-ki, 
                713-762, imperatore della Cina;  
                28enne, pieno di brillanti qualità, inaugura un regno che 
                durerà oltre quarant'anni, che finirà male ma resterà 
                uno dei più grandi della storia della Cina grazie agli 
                scrittori, ai poeti, agli artisti… ma certo non uno dei più 
                felici per il popolo cinese; 
                già all'inizio del regno una strepitosa vittoria cinese 
                sui Turchi occidentali permette di assicurare l'egemonia dell'impero 
                sulle oasi del Tarim e soprattutto sulle piccole città-regno 
                di Quarahahr, Koutsha, Khotam e Kashgar, indispensabili tappe 
                sulla via degli scambi commerciali; 
                715, i Turchi si occupano del suo principale nemico, il Khan Bak-chor, 
                lo rovesciano, gli tagliano la testa e la mandano all'imperatore; 
                il nipote e successore dell'ucciso stringe quindi una stretta 
                alleanza con Ch'ang-an.  
                Anche se la Cina è ora in pace con i Turchi, ci sono i 
                Tibetani (Tu-Fan) che nel corso dei decenni sono diventati sempre 
                più inquieti; fra l'altro essi hanno imposto il loro dominio 
                al Gilgit, un piccolo regno montuoso sulla strada del Tarim; 
                il generale coreano Kao Sien-ché, 
                a servizio dell'impero, ripulisce la regione in due riprese. 
                Con la vittoria sui turchi occidentali inizia l'espansione verso 
                ovest ma i cinesi finiscono ora col trovarsi di fronte agli Arabi 
                e la marcia trionfale si arresta; dopo aver distrutto l'impero 
                sassanide, gli Arabi si sono spinti con le loro conquiste fino 
                alla Transoxiana, imposto il loro protettorato ai re di Buchara 
                e di Samarcanda, e raggiunto Taskent; 
                 
                 
                
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               GIAPPONE 
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               Fujiwara 
               «segue 
                da 710» 
                 
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