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ATENE

447-438, costruzione del Partenone;
437-436, conquista di Anfipoli da parte degli ateniesi;
435 ca, conflitto fra Corinto e Corcira. I corinzi vengono battuti a Leucimma;
433, alleanza fra Atene e Corcira;
433-432, rinnovo dei trattati ateniesi con Reggio e Leontini;
432, Potidea si ribella alle imposizioni ateniesi. Decreto ateniese contro Megara. La lega peloponnesiaca si dichiara per la guerra;
431-404, guerra del Peloponneso;
431, attacco tebano a Platea. Invasione dell'Attica;
430, seconda invasione dell'Attica. La peste ad Atene, Caduta di Potidea;

439-430 a.C.

IMPERO PERSIANO
525 a.C. I successori di Ciro II [il Grande] conquistano con relativa facilità l'Egitto dando l'avvio a una denominazione straniera che si protrarrà per duemila anni.
SIRIA e PALESTINA [provincia occidentale]
  La lingua ufficiale è l'aramaico.
EGITTO
Dinastie
1075-332 a.C.: Epoca tarda
XXVII
(525-402)

Re di Persia
Prima dominazione persiana.
Rivolte di Inaro (460-454 a.C.) e di Amirteo.

 

CINA

Periodo dei Regni combattenti
(529-222 a.C.)

?
?-? a.C., imperatore della Cina;
continuano a succedersi sul trono i Chou, a capo di un impero che è tale solo di nome.
È la volta del ? successore di Wen Wang.
? a.C., Lo yang (valle del Lo), il sovrano celebra immancabilmente i culti degli antenati, del Cielo e della Terra, seguendo formule antiche di secoli; ma l'autorità dell'imperatore viene esercitata solo su una minima parte del territorio cinese. Nel rimanente regna l'anarchia. Ogni principe, ogni duca di un feudo autonomo celebra il culto come gli pare.

Nel conglomerato di piccoli stati si distinguono tre stelle di prima grandezza, i regni di:
- Ts'i;
- Ch'u (di derivazione militare);
- Ts'in (di derivazione aristocratica o feudale).
Seguono numerosi principati di minore importanza ma che svolgono tutavia un ruolo politico e militare non trascurabile: Wei, Chao, Han, Lu, Song, Yen.



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Antistene (Atene 436 ca-365 ca a.C.) filosofo greco, discepolo di Socrate e fondatore della scuola cinica; scrisse anche dialoghi, interpretazioni di Omero e orazioni scolastiche.

Archita (Taranto 430 ca-360 ca a.C.) filosofo greco, appartenente alla scuola pitagorica;
gli sono attribuiti scritti riguardanti diversi rami del sapere: dalla politica alla fisica, dalla matematica alla filosofia.
Fra le idee più originali, di cui esistono testimoianze, si ricordano il tentativo di applicare alla musica procedimenti di natura matematica e la dimostrazione dell'impossibilità di esprimere il numero irrazionale con numeri frazionari. Dal punto di vista filosofico sembra che, anche per l'influsso esercitato su di lui dal pensiero di Platone, abbia accettato la componente idealistica del pitagorismo, soprattutto per quanto concerne la natura soprasensibile dei numeri.
È ricordato anche per la cosiddetta colomba, il primo meccanismo volante di cui si abbia notizia.
[Una delle sue domande: «Se mi trovassi ai confini del mondo, per esempio, nella regione delle stelle fisse, mi sarebbe possibile allungare una mano o un bastone nello spazio esterno, o no?».
Gli risponderà Alessandro di Afrodisia (Quaestiones 3.12, 106, 35-107,4) sostenendo l'impossibilità di estendere la propria mano nel nulla.]


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ROMA

438, gli etruschi di Fidene, con improvvisa defezione, cacciano la guarnigione romana, tolgono di mezzo i legati della città di Roma e, postisi agli ordini del re di Veio, Larth Tolumnias, scendono in guerra. Davanti alle mura di Fidene il capo etrusco cade però in duello con il console romano Aulo Cornelio Cosso il quale, issata la testa del nemico su una lancia, passa al galoppo tra le file dei combattenti nemici mettendo così in fuga i fidenati e i veienti.
437, Roma torna all'attacco di Veio con i consoli M. Cornelio Maluginense e L. Papirio Crasso i quali, dopo aver depredato e saccheggiato il territorio della città vicina, entrano nel territorio della città-stato di Falerii, alleata degli etruschi;
435, assediata e presa Fidene dai romani, Veio e Falerii inviano ambasciatori a tutte le città etrusche, chiedendo che sia subito convocato il consiglio supremo dei capi della Lega dei Dodici Popoli: i rappresentanti etruschi si riuniscono quindi nel tempio di Voltumna sul lago di Bolsena, ma la delegazione di Veio non riceve dalle altre città-stato l'aiuto sperato.
Esse infatti sono tutte prese a rafforzare mura e fortificazioni essendo giunta la notizia che i celti stanno avanzando verso l'Appennino.
Disperata, Veio prende ancora una volta l'iniziativa e in una battaglia sconfigge tre comandanti romani; i fidenati allora si ribellano onde i veienti trasferiscono nella loro città la base delle operazioni belliche.

430, gli etruschi perdono Capua, la capitale della Lega campana; il suo destino decide anche di quello di tutta la regione che ben presto cade sotto l il dominio delle popolazioni italiche;
di tutte le città etrusche della Campania, una sola resiste ancora a lungo a ogni attacco dei sanniti: Pompei;
anche Cuma incontra lo stesso destino: la potente città greca fortificata, che per lunghi decenni ha saputo sfidare gli etruschi, viene sopraffatta dal selvaggio impeto dei barbari; solo Napoli, sua gemella, riesce ancora a tenere, come pure le isole di Ischia e di Capri su cui vegliano i siracusani;

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