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       – Daguerre, J. (1789-1851) 
        inventore francese della "dagherrotipia",  
        1839, dopo anni di esperimenti (1829-33, in collaborazione con con N. 
        Niepce - 1765-1833) perfeziona questo procedimento fotografico 
        diretto, cioè senza negativo, rimasto in uso fino al 1860. 
        Dagherrotipia: consisteva nella sensibilizzazione, mediante vapori 
        di iodio, di un sottile strato d'argento applicato elettroliticamente 
        su una lastra di rame, e nello sviluppo dell'immagine latente (prodotta 
        per l'esposizione alla luce) mediante vapori di mercurio e successivo 
        fissaggio con una soluzione di iposolfito di sodio. Il tempo di esposizione 
        variava fra i 10 e 15 minuti. L'immagine ottenuta (dagherottipo) non era 
        riproducibile. Nonostante le ridotte possibilità tecniche, la dagherrotipia 
        conquistò, nei decenni centrali del 1800 un pubblico sempre più vasto, 
        imponendosi anche come mezzo di informazione giornalistica e di vera e 
        propria espressione artistica. E' legittimo considerare questo procedimento 
        l'antefatto dello straordinario sviluppo della fotografia.  
        
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