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       1841 
        Si aprono i 
        primi studi per ritratti fotografici. 
      1843 
         
        Il pittore scozzese D.O. Hill e il 
        chimico scozzese R. Adamson realizzano 
        le loro prime calotipie (in pochi anni realizzeranno circa 1700 fotografie, 
        in prevalenza ritratti). 
      1844 
        W.H. Fox Talbot pubblica 
        The Pencil of Nature. 
      1845 
        Lo scrittore e critico inglese John Ruskin 
        diventa entusiasta della fotografia. 
      1847 
        Niépce de Saint-Victor inventa 
        il negativo su vetro all'albumina. 
      1848 
        I fratelli Langenheim 
        (Usa) proiettano delle fotografie positive trasparenti. 
      1849 
        Brewster realizza lo stereoscopio. 
      Il francese Maxime Du Camp diventa 
        fotografo e con l'inglese F. Frithe 
        in compagnia di Flaubert viaggia in 
        Medio Oriente di cui fa conoscere paesaggi e monumenti; H. 
        Le Secq fotografa centinaia di cattedrali, castelli e palazzi 
        del suo paese; i fratelli L.A. e A.B. 
        Bisson scalano le Alpi per riprendere cime e ghiacciai; G.F.
        Tournachom detto Nadar
        (1820-1910) si dedica a tutti i generi di fotografia e lascia una traccia 
        profonda essendo il primo a eseguire le riprese con luce elettrica ed 
        il primo ad eseguirle da un pallone aerostatico. 
      1850 
        Scott Archer inventa la 
        "tecnica del coliodio umido" che rivoluzionerà la fotografia. 
        
  
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