– Corcos, Vittorio Matteo (Livorno 1859-Firenze 1933) pittore, ritrattista;
allievo del Morelli e del Bannat;
dipinse ritratti delicatissimi di donne, copertine di libri, manifesti di pubblicità, illustrazioni per giornali e numerosissimi quadri di genere.


– Steinien, Théophile-Alexandre o Jean Caillou (Losanna 1859-Parigi 1923) pittore, cartellonista e disegnatore svizzero naturalizzato francese;
1881, entra come disegnatore in una fabbrica di tessuti a Mulhouse; per consiglio del pittore svizzero F. Bocion, si trasferisce a Parigi, in pieno fermento per l'Esposizione universale del 1889: i cartelloni di J. Chéret coprono le palizzate;
esordisce come cartellonista per il cabaret "Chat Noir" di R. Salis, poi passa al "Mirliton" di A. Bruant eseguendo disegni per gli omonimi giornali satirici, illustrando le canzoni di Bruant e pubblicando fino al 1889 storie in immagini a firma Jean Caillou; 
divenuto collaboratore satirico di quasi tutte le riviste satiriche o politiche parigine («Gil Blas», «L'assiette au beurre», «Le chambard socialiste», «Le rire», «La voix du peuple», «La révolte»), da illustratore populista di scene di strada, si trasforma in "artista impegnato", vicino al socialismo e all'anarchismo, sulla scia di P. Signac, di C. Pissarro e altri; 
è a contatto con A. Langen, fondatore e direttore del «Simplicissimus» (che nel 1896 lo chiama a Monaco come consulente e con cui viaggia nell'Europa del nord) e collabora con giornali italiani;
1885, cartellonista industriale (TrouVIllesur-Mer-Hôtel de Paris, Compagnia delle cioccolate e dei tè, Motocicli Comiot ecc.);
autore di ca 200 tele, ha un'avvertibile influenza sul giovane Picasso sbarcato a Parigi nel 1900.