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Papi

741-752, Zaccaria [santo]:
751
nonostante abbia già cercato di dissuadere Rachis, re dei longobardi, dalla conquista di Perugia e della Pentapoli, ambedue i territori bizantini vengono occupati da Astolfo;
egli accetta allora la richiesta avanzata da Pipino III [il Breve] di riconoscergli il titolo di re dei franchi: si pongono così le basi dei futuri rapporti privilegiati della Santa Sede con la monarchia franca, sancendo così di riflesso il definitivo distacco politico di Roma da Bisanzio.

752-757, Stefano II (III) [santo], fabbricatore della Donatio Constantini.

757-767, Paolo I [santo]

Donazione di Costantino
Donatio Constantini

Documento apocrifo attribuito all'imperatore Costantino [il Grande].
Indirizzato a papa Silvestro II, esso espone l'ordine delle dignità ecclesiastiche e definisce i beni temporali della chiesa romana. La Donazione, detta anche "Constituto di Costantino" è una falsificazione: essa venne elaborata [probabilmente nel corso dell'VIII secolo, con Stefano II], per consolidare il potere della chiesa e in particolare della sede romana (forse in connessione con la concezione imperiale dell'età carolingia).
Alcuni sostengono che il documento sia stato redatto probabilmente nell'ambiente della cancelleria pontificia per sostenere l'appello di Stefano II a Pipino III [il Breve] (754).
La sua autenticità, posta in dubbio nel sec. X da Ottone I [non trovò nel documento le idonee garanzie formali], fu negata nel sec XV, sulla base di argomenti storici e filologici, da Niccolò da Cusa, da Lorenzo Valla e dal vescovo inglese Reginald Pecock († 1461).
Il documento, giunto in una versione latina e in una greca (i cui rapporti non sono del tutto chiari), consta essenzilamente di due parti:
- I parte: (che utilizza la celebre, apocrifa, Legenda sancti Sylvestri della fine del sec V) è di carattere agiografico e narra la leggenda della conversione al cristianesimo di Costantino [il Grande], guarito da papa Silvestro II;
- II parte, di carattere dispositivo, definisce i beni temporali della chiesa romana e le disposizioni relative alla posizione del papato nei confronti de potere civile. L'imperatore, secondo questa parte, avrebbe concesso al papa il primato su Antiochia, Costantinopoli, Alessandria e Gerusalemme insieme con il dominio su tutta l'Italia, ivi comprese Roma e "province, luoghi e civitates delle regioni occidentali"; il papa era anche fatto giudice supremo del clero.
Altre disposizioni stabiliscono l'equiparazione fra la gerarchia ecclesiastica e quella civile e disciplinano il governo dei beni temporali della chiesa. Inizialmente non utilizzato dai papi, il documento diverrà poi uno strumento efficace di politica papalista: il primo a usarlo ufficialmente sembra sia stato, nel 1053, Leone IX; poi entrò nel Decreto di Graziano e nelle Pseudo-decretali, e fu ritenuto autorevole persino da avversari del papato.
Va vista in ogni caso come l'atto di nascita dell'occidente. «Costantinopoli, contaminata dal pensiero orientale, viene isolata dall'Europa, quasi per ragioni igieniche»
[Gerhard Herm, I Bizantini, 1979/85].

Benedettini

«segue da 744»
sec. VIII, fondazione dell'abbazia di San Gallo (Svizzera).
753, il longobardo Anselmo fonda l'abbazia benedettina, poi cisterciense, di S. Silvestro a Nonantola (Modena).
«segue 822»

750-759 d.C.

 



750-759
IMPERO ROMANO-ORIENTALE
Costantino V
741-775, basileios (imperatore)
convoca un sinodo nella residenza estiva di Giustiniano per dare ufficialità all'iconoclastia; gli adoratori di immagini vengono trucidati, accecati, resi muti, messi al rogo; ne segue una fuga in massa verso l'Italia e la Crimea [forse è il monachesimo emigrato da Bisanzio che ha esportato il culto delle icone nel sud della Russia [Igor Smidlic] ];
il conflitto tra iconoclasti (distruttori di immagini) e iconoduli (adoratori di immagini) imperverserà per 80 anni;


750-759
-

750-759
Baghdad
Abbasidi
(Banu 'Abbas)
[37 califfi; ultimo della dinastia: al-Mustasim (1258)]
'Abd Allah Abu al-'Abbas

(† al-Anbar 754)
discendente di 'Abbas (zio di Maometto);
750-754, califfo di Baghdad;
[1° califfo della dinastia]
giunto al potere dopo aver sconfitto in Egitto il valoroso califfo Marwan II fa strage degli Omayyadi (su oltre 80 trova scampo soltanto 'Abd al-Rahman I);
grazie all'appoggio delle popolazioni iraniche e con un'abile propaganda legittimata in favore degli Alidi, poi messi in disparte, imposta il suo governo in modo spiccatamente religioso;
con la fondazione della nuova capitale Baghdad (VIII/2) il centro dell'impero musulmano si sposta ad oriente favorendo il passaggio dalla monarchia patriarcale a quella assoluta sul modello persiano; durante l'epoca abbaside viene portato a compimento l'assetto politico e amministrativo del vasto impero con la fusione delle varie popolazioni non arabe nel disegno della fede comune e la civiltà islamica raggiunge l'apice del suo splendore.



al-Mansur

(? - ?)
fratello di 'Abd Allah Abu al-'Abbas, 1° califfo della dinastia;
754-775, califfo di Baghdad;
tra i 37 califfi di Baghdad della dinastia, la massima potenza politica viene realizzata con lui;


750-759
-

 

segue


750-759
REGNO dei FRANCHI
Childerico III
Albero genealogico
(? - ?)
figlio di Chilperico II;
741-751, re dei franchi;
750
re fantoccio (l'ultimo di una serie), viene deposto.

Pipino III [il Breve]
Albero genealogico
(Jupille, Liegi 714 ca - Saint-Denis 768)
figlio di Carlo [Martello], maggiordomo d’Austrasia e di Neustria, e di Rotrude;
[considerato l'effettivo fondatore della dinastia e della potenza carolingia]
741-768, maggiordomo di Neustria, Burgundia e Aquitania; (Pipino)
751-768, re dei franchi;
previa approvazione di papa Zaccaria e dopo aver ottenuto, da un'assemblea riunita a Soissons, la deposizione di Childerico;
753
il pontefice Stefano II, alle prese con l'espansione longobarda di Astolfo, si reca in Francia, ospite dell'abate Fulrado, per chiedere aiuto al re dei franchi;
754
accettato l'invito di papa Stefano II, scende in Italia;
Aprile
all'assemblea di Quierzy conferma la cessione alla chiesa delle future conquiste (promissio carisiaca);
Luglio
in Saint-Denis gli viene accordata dal papa una seconda consacrazione, assieme alla regina Berta, nonché il titolo, per sé ed i suoi figli, Carlo e Carlomanno, di Patricius romanorum;
[Trattasi di una pura usurpazione, da parte del papa, di un diritto dell'imperatore d'Oriente, dignità già tradizionalmente spettante all'esarca di Ravenna e che implicava il compito della difesa di Roma.]
nella prima discesa in Italia, sconfigge Astolfo;
756
nella seconda discesa in Italia sconfigge Astolfo, costringendo il re longobardo a sottomettersi ai franchi e a consegnare al pontefice l'Esarcato, da loro tolto ai bizantini; sulla base di questa cessione coatta, che non tiene in alcun conto i diritti dell'imperatore d'oriente, ha inizio il Patrimonio di San Pietro;
tornato in patria, combatte contro i sassoni e strappa agli arabi la Settimania (752-759) solamente dopo la morte del duca aquitano Waiferio;





750-759
REGNO di NEUSTRIA
Carlo [Magno]
Albero genealogico
[Carlomagno o Carlo I [il Grande]]
(742 - Aquisgrana 814)
figlio primogenito del "maggiordomo" Pipino III [il Breve] e di Berta (o Bertranda), figlia di Cariberto di Laon;
749, viene legittimato all'atto del matrimonio fra Pipino III [il Breve]] e Berta;
754
viene insignito a Saint-Denis, assieme al padre e al fratello minore Carlomanno, del titolo di Patricius romanorum da papa Stefano II;
758-814, re di Neustria;
designato dal padre;




768-814, re di Borgogna;
771-814, re dei franchi;
774-814, re dei longobardi;
800-814, imperatore del Sacro Romano Impero;



750-759
REGNO di AUSTRASIA
Carlomanno
Albero genealogico

(751 - Samoussy, Laon 771)
figlio cadetto di Pipino III [il Breve] e di Berta (o Bertranda), figlia di Cariberto di Laon;
754
viene insignito a Saint-Denis, assieme al padre e al fratello maggiore Carlo, del titolo di Patricius romanorum da papa Stefano II;



768-771, re d'Austrasia;




750-759
-



 

 

 

750-759
EPTARCHIA ANGLOSASSONE

- Angli: Northumbria, Mercia, East Anglia,
- Sassoni: Essex, Wessex, Sussex,
- Juti: Kent e isola di Wight.

REGNO di NORTHUMBRIA (dal 528)
[(da Humber) comprende le province di Lancaster, Yorck, Durham, Cumberland, Westmorland e la parte meridionale della Scozia fino a Detroit d’Edimburgo]
?

(† ?)
figlio di ;
685-?, re di Northumbria;




REGNO di MERCIA (dal 575)
[comprende il cuore del paese, cioè le province di Chester, Nottingham, Shrewsbury, Derby, Stafford, Oxford, Buckingham, Bedford, Huntington, Lincoln, Nord-Hampton, Rutland, Leicester, Warwick, Worcester, Heereford e Gloucester]
?

(† ?)
figlio di
?-757, re di Mercia;



Offa II

(† ?)
figlio di
757-796, re di Mercia;
diventa definitivamente signore dei domini del Kent e del Sussex;


REGNO di EAST ANGLIA (dal 546)
[(Angli Orientali) comprende il Norfolk, il Suffolk e una piccola parte del Cambridgeshire]



644 ca-825, occupazione da parte del regno di Mercia



REGNO di ESSEX
[(Eastseax, Sassoni Orientali) comprende le contee di Middle-Sex e d’Essex, con una parte di quella di Hartford fondata da Erkenvin nel 727]



666-inizio sex. IX, il regno è vassallo della Mercia


REGNO di WESSEX
[(Sassoni occidentali) comprende tutta la costa meridionale dell’Inghilterra, le contee di Berckshire, Southampton, Wilt, Somerset, Dorset, Devonshire e Cornovaglia]
?

(† ?)
?-?, re di Wessex;



REGNO di SUSSEX (dal 477)
[Sassoni Meridionali]
?

(† ?)
?-?, re di Sussex;



REGNO di KENT (dal 456)
[Kent e isola di Wight]
?

(† ?)
?-?, re del Kent;



750-759
-

a






750-759
EMIRATO di CÓRDOBA
[ANDALUSIA – al-Andalus]
Omayyadi (banu Umayya=figli o discendenti di Umayya)
Una delle principali famiglie dei Coreisciti, l'aristocrazia della Mecca.
661-750, governatori dell'impero islamico;
750
…questi fermenti, coagulati dall'abile propaganda degli Abbasidi, finiscono per portare il crollo della dinastia: l'intera famiglia viene sterminata nel massacro compiuto da Abu al-Abbas, califfo di Baghdad;
756-929, governatori dell'emirato di Córdoba;
la dinastia continua nella lontana Spagna (al-Andalus in arabo);
929-1031, governatori del califfato di Córdoba;
'Abd al-Rahman I

(Damasco 731 - Mérida 788)
fondatore della dinastia omayyade di Spagna;
nipote del califfo Hisham;
755
unico sopravvissuto alla strage degli Omayyadi compiuta da Abu al-Abbas, sbarca in Spagna;
756
fonda a Córdoba un emirato indipendente dal califfo abbaside di Baghdad;
756-788, emiro di Córdoba;
estende il suo dominio sull'intera Spagna musulmana, superando l'opposizione del particolarismo arabo e scontrandosi con i franchi che assediano invano Saragozza [Rotta di Roncisvalle];

750-759
-

a


 

750-759
REGNO dei LONGOBARDI
Astolfo
Albero genealogico
(† 756)
fratello di Rachis;
744-756, duca del Friuli;
749-756, re dei longobardi;
acclamato re a Milano dopo aver costretto all'abdicazione il fratello Rachis;
750-751,
occupa i residui domini bizantini dell'Esarcato (con Ravenna) e della Pentapoli;
753
fa attaccare il ducato romano dai longobardi di Benevento;
755
alle iniziative di papa Stefano II, che mira a un'alleanza con i franchi in funzione antilongobarda, reagisce con la mobilitazione generale; il suo esercito, condotto in val di Susa per resistere alle truppe franche di Pipino III [il Breve], viene sconfitto alle chiuse di San Michele ed egli è costretto a sottoscrivere la pace di Pavia; 756
deciso a non rispettare le clausole territoriali dell'accordo, attacca Roma;
Aprile
tornato a Pavia, viene ancora battuto da Pipino III [il Breve] alle chiuse di San Michele e costretto ad una pace più duratura, rinuciando alla maggior parte delle sue conquiste;
Dicembre
muore per una caduta da cavallo, durante una caccia;
(dalla moglie Geltrude non ha avuto figli).
Alla sua morte, il fratello Rachis (costretto all'abdicazione nel 749) tenta di recuperare il trono ma l'appoggio fornito dal papa al suo rivale Desiderio ne determina il successo ed egli è costretto a tornare a Montecassino].
Desiderio
Albero genealogico
(† Corbie, Somme 774 ca)
figlio di ?
?-756, duca di Tuscia;
alla morte di Astolfo (duca del Friuli e re dei longobardi) viene proclamato re;
756-774, re dei longobardi;
759
associa alla corona il figlio Adelchi;
grazie all'appoggio dei duchi stabilitisi a sud del fiume Po, contro i duchi che sostengono il suo rivale Rachis in quanto decisi a proseguire la politica antipontificia di Astolfo; mantiene quindi inizialmente buoni rapporti con il papato entrando per questo in conflitto con i re dei franchi che ormai si ritengono i legittimi difensori della sede pontificia;


 
750-759
-


750-759
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Diodato Orso
(? - ?)
742-755, doge di Venezia;
755
mentre è intento a progettare un forte al porto di Brondolo, si sparge la voce che questo non sia contro un eventuale attacco delle forze longobarde, che già hanno invaso Ravenna, bensì per creare una futura prigione; reo di una affettata tirannide, viene così assalito da alcuni congiurati guidati da Galla, cittadino di Malamocco, il quale, dopo aver fatto accecare il doge, s'installa al suo posto. Dopo solo un anno però il popolo gli toglie il governo e lo acceca.

Domenico Monegario
(? - ?)
756-764
, doge di Venezia;
nonostante gli siano affiancati due tribuni, governa con ferocia;


750-759




750-759
ducato di Tuscia
[568-774, sotto l’occupazione longobarda, la marca di Toscana o di Tuscia è organizzata in ducato con centro principale Lucca]
 

 






750-759
-



750-759
ducato di Spoleto
[chiamato anche marchesato o marca, per i suoi compiti militari contro i saraceni e i bizantini]
Alboino
Albero genealogico

(? - ?)
757-758, duca di Spoleto;
758
viene deposto da re Desiderio;





Agiprando
Albero genealogico

(? - ?)
?-?, duca di Spoleto;




750-759
-


750-759
ducato di Benevento
?
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di ;
?-?, duca di Benevento;

 




Arechi II
Albero genealogico

(734-787)
figlio di ;
758-787, duca di Benevento;
(insediato da re Desiderio)



774-787, principe di Benevento e di Salerno;




750-759
-


 

 

CINA

Hiuan-Tsung [Dinastia T'ang]
trattasi del giovane principe Li Long-ki,
713-762, imperatore della Cina;
la Cina è in pace con i turchi ma gli arabi hanno raggiunto Taskent, ai confini con l'impero;
751
Samarcanda, l'armata del generale Kao Sien-ché, a servizio dell'impero, viene circondata e schiacciata da una coalizione turco-araba.
[Giornata storica, che decide il destino dell'Asia centrale, o perlomeno del Turchestan. Invece di diventare cinese, sta per entrare nella sfera musulmana. René Grousset.]
L'imperatore s'innamora intanto della bella Yang Kuei-fei, conosciuta anche con il soprannome di Yu-Huan (l'Anello di Giada), per la quale (ma anche per i suoi familiari) fa follie.
La rivolta non tarda a manifestarsi.
Un governatore delle province del Nord, Ngan Lu-chan a capo di una marea di rivoltosi si abbatte sulla capitale (si proclama imperatore).
L'imperatore è obbligato a fuggire verso ovest, verso il paese del Ch'u, accompagnato naturalmente da Yang Kuei-fei e dalla sua famiglia, e scortato dalla Guardia Imperiale.
A mano a mano che si allontana da Ch'ang-an e si inoltra nella montagna ostile, nel cuore dei soldati s'insinua però la nostalgia per il paese perduto e… avviene così la ribellione. Le Guardie Imperiali accusano i favoriti dell'imperatore di essere la causa del loro destino ingiusto, si gettano sui parenti di Yang Kuei-fei, li sgozzano e poi reclamano la testa della favorita stessa la quale, lungo la strada, davanti agli occhi del suo imperatore disperato, è costretta ad impiccarsi sul ciglio della strada.
755
mentre l'imperatore continua la marcia verso l'esilio, suo figlio ed erede designato Su Tsung si ritira a Kansu con le truppe lealiste che l'hanno proclamato imperatore; può contare inoltre sul grande generale Kuo Tseu-yi, incrollabilmente fedele alla dinastia, ma ciò non basta a riconquistare l'impero, a strapparlo alle sgrinfie dell'usurpatore Ngan Lu-chan.
Su Tsung chiede aiuto al potente regno degli Uiguri che occupa tutta la Mongolia e, dato il prestigio della sua dinastia, non gli viene negato.
Grazie ad un esercito che si unisce alle sue forze, inizia la riconquista dell'impero perduto.





segue

GIAPPONE

Fujiwara

«segue da 740»
750, ;
«segue 760»

«segue»

 

Benedetto di Aniane (750 ca-Cornelimünster, Aquisgrana 821) monaco francese, santo, figlio del conte visigoto Agilulfo (Aigulfo) di Maguelonne (Linguadoca); ritenuto il secondo fondatore dell'ordine benedettino;
774 ca, fattosi benedettino a Sainte-Seine (Digione), fonda nei possedimenti della sua famiglia presso il fiume Aniane un monastero che sottopone inizialmente ad una rigida disciplina poi moderata nello spirito benedettino; dopo aver collaborato con Carlo [Magno] alla riforma monastica, è chiamato a proseguire l'opera da Ludovico il Pio;
815, quest'ultimo erige per lui l'abbazia di Inde o Cornelimünster per farne un centro di riformatori;
816-17, adoperatosi per assicurare nei monasteri dell'impero l'osservanza della Regola di san Benedetto, promuove il sinodo riformatorio ad Aquisgrana dal quale esce la più notevole ristrutturazione della vita benedettina (Capitulare Institutum, 817) anteriore al sorgere del movimento cluniacence; ritenuto il secondo fondatore dell'ordine scrisse la Concordia Regularum (a difesa della sua riforma)
Liber ex regulis diversorum Patrum collectio
Disputatio adversus Felicianam impietatem (in polemica con l'adozionista Felice di Urgel (condannato nel 794) ).

 

 

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