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Papi

657-672, Vitaliano [santo] ;

ISLAM

661-680, il califfo Muawija conquista Cipro, Rodi e Coo; occupa anche Smirne creando una base per assalire Costantinopoli;
i musulmani subiscono una disfatta.
segue

 

660-669 d.C.






660-669
IMPERO ROMANO-ORIENTALE
Costante II
641-668, basileios (imperatore)

Costante IV
668-685, basileios (imperatore)

660-669
-

660-669
IMPERO ISLAMICO
Omayyadi (banu Umayya=figli o discendenti di Umayya)
Una delle principali famiglie dei Coreisciti, l'aristocrazia della Mecca.
661-750, governatori dell'impero islamico;
756-929, governatori dell'emirato di Córdoba;
929-1031, governatori del califfato di Córdoba;
Abu Sufyan

Abu Sufyan († ?), capo degli Omayyadi, si mostra dapprima nettamente contrario alle predicazioni di Maometto, e solo in seguito aderisce all'islamismo ormai trionfante.



'Othman

(† ?)
?-?, califfo (il 1° della dinastia);
primo membro del clan omayyade ad assumere questa carica, contrariamente al resto della sua famiglia è stato uno dei primi credenti e genero del Profeta Maometto;
sia l'iniziale avversione alla nuova fede da parte del clan, sia il nepotismo del primo califfo creano malcontento fra i pii musulmani della "prima ora" e molti altri;
viene quindi assassinato, ma Mu'awiyya, figlio di Abu Sufyan, e governatore della Siria, non cede mai al successivo califfo 'Alì.


'Alì

(† 661)
?-?, califfo;
661
muore, assassinato da un kharigita.



Mu'awiyya

(† ?)
figlio di Abu Sufyan capo degli Omayyadi;
?-661, governatore della Siria;
661-684, califfo;
661
quando il califfo 'Alì muore assassinato da un kharigita, Mu'awiyya riesce facilmente a divenirne il successore, fondando il vero e proprio califfato omayyade con capitale a Damasco;
con quest'ultimo e i suoi successori, il califfato, da semplice teocrazia democratica degli inizi, si trasforma sempre più chiaramente in impero ereditario, nel quale gli interessi politici soverchiano quelli più puramente religiosi; forte pertanto è l'opposizione anti-omayyade che recluta seguaci soprattutto:
- fra i pii lodatori del tempo antico,
- fra i partigiani del 2° califfo 'Alì e i suoi figli Hasan e Husayn che si ritengono ingiustamente spodestati,
- fra i non arabi (soprattutto persiani) che vedono di malocchio il carattere troppo "arabo" dell'impero islamico;
dopo le prime rivolte e relative repressioni l'impero si rafforza.


660-669
-

a

 

segue


REGNO dei FRANCHI
[Periodo della storia franca che vede i regni di Austrasia e di Neustria-Burgundia contendersi la supremazia del potere merovingio]
660-669
REGNO di AUSTRASIA
Dagoberto II
Albero genealogico

(652 - foresta di Woëvre, Stenay 679) santo
figlio di Sigeberto III, re d'Austrasia;
656-661, 676-679, re dei franchi di Austrasia;
nel 656, alla morte del padre, per un raggiro del maggiordomo di palazzo Grimoaldo, viene tonsurato (cioè reso inabile a regnare) e mandato in un monastero irlandese mentre Grimoaldo diviene re d'Austrasia;
662
quest'ultimo viene spodestato da Ebroino, maggiordomo del re di Neustria Teoderico III;











Childeberto
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
661-673, re dei franchi di Austrasia;


....dubbi......


Childerico II
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Clodoveo II, re di Neustria e Borgogna, e di Batilde;
661-675, re dei franchi di Austrasia;


....dubbi......


Maggiordomo
[signore di fatto della politica interna del potere merovingio]
Grimoaldo
(? - ?)
[figlio del maggiordomo Pipino I [il Vecchio]
660-669
REGNO di NEUSTRIA
Clotario III
Albero genealogico
(652 ca - 673)
figlio di Clodoveo II, re di Neustria e Borgogna, e di Batilde;
657-673, re dei franchi di Neustria e di Borgogna;
succede al padre sotto la reggenza della madre Batilde e la stretta vigilanza dei maggiordomi di palazzo: Echinoaldo ed Ebroino;
alla scomparsa di Childeberto, re di Austrasia, assume anche questa corona divenendo quindi re dei franchi; in seguito deve cedere, d'accordo con il potente Ebroino, questa parte del regno al fratello Childerico II.

Maggiordomo
[signore di fatto della politica interna del potere merovingio]
Ebroino
(? - 683)




 

660-669
EPTARCHIA ANGLOSASSONE

- Angli: Northumbria, Mercia, East Anglia,
- Sassoni: Essex, Wessex, Sussex,
- Juti: Kent e isola di Wight.

REGNO di NORTHUMBRIA (dal 528)
[(da Humber) comprende le province di Lancaster, Yorck, Durham, Cumberland, Westmorland e la parte meridionale della Scozia fino a Detroit d’Edimburgo]
Oswiu

(† ?)
figlio di Etelfredo;
642-670, re di Northumbria;



REGNO di MERCIA (dal 575)
[comprende il cuore del paese, cioè le province di Chester, Nottingham, Shrewsbury, Derby, Stafford, Oxford, Buckingham, Bedford, Huntington, Lincoln, Nord-Hampton, Rutland, Leicester, Warwick, Worcester, Heereford e Gloucester]
Wulfhere

(† ?)
figlio di
658-675, re di Mercia;


REGNO di EAST ANGLIA (dal 546)
[(Angli Orientali) comprende il Norfolk, il Suffolk e una piccola parte del Cambridgeshire]



644 ca-825, occupazione da parte del regno di Mercia



REGNO di ESSEX
[(Eastseax, Sassoni Orientali) comprende le contee di Middle-Sex e d’Essex, con una parte di quella di Hartford fondata da Erkenvin nel 727]
Sigeberto

(† ?)
figlio di
650-660, re di Essex;
riaffermazione del paganesimo e nomina a vescovo del missionario Ceadda;

666-inizio sex. IX, il regno è vassallo della Mercia


REGNO di WESSEX
[(Sassoni occidentali) comprende tutta la costa meridionale dell’Inghilterra, le contee di Berckshire, Southampton, Wilt, Somerset, Dorset, Devonshire e Cornovaglia]
?

(† ?)
?-?, re di Wessex;



REGNO di SUSSEX (dal 477)
[Sassoni Meridionali]
?

(† ?)
?-?, re di Sussex;



REGNO di KENT (dal 456)
[Kent e isola di Wight]
?

(† ?)
616-?, re del Kent;
nel 617, nella supremazia sugli stati a sud del fiume Humber, gli subentra Redwald, re di East Anglia;



660-669
-

a



660-669
SPAGNA




660-669
-

a







660-669
REGNO dei LONGOBARDI
Ariperto I
Albero genealogico
(† 661)
figlio di Gundoaldo, il fratello di Teodolinda fatto da Autari duca di Asti;
653-661, re dei longobardi;
conduce una politica filocattolica e filoromana adottando misure ostili alla parte ariana;
661
alla sua morte il regno viene diviso tra i due figli Pertari e Godeperto.
Pertari
Albero genealogico
[o Pertarito o Bertarido] († 688)
figlio di Ariperto I, re dei longobardi;
661-662, 671-688, re dei longobardi;
riconosciuto dopo la morte del padre, pone la sua residenza a Milano dove però deve dividere il trono con il fratello Godeperto, di tendenze filoariane;
662
quando Godeperto viene ucciso da Grimoaldo I (che egli ha chiamato in suo aiuto) e si insedia al suo posto, si rifugia presso gli avari;
più tardi, riconciliatosi con Grimoaldo I, può far ritorno in Italia e stabilirsi a Pavia;
Godeperto
Albero genealogico
[o Godeberto] († 662)
figlio di Ariperto I, re dei longobardi;
661-662, re dei longobardi;
riconosciuto dopo la morte del padre, deve però dividere il trono con il fratello Pertari;
662
viene ucciso da Grimoaldo I che ne sposa la sorella Teodora.
Grimoaldo I
Albero genealogico
(Friuli 600 ca - Pavia 671)
figlio di Gisulfo duca del Friuli;
647-662, duca di Benevento; (Grimoaldo)
succeduto al fratello Radoaldo I;
661
coinvolto nella lotta scatenata per la successione al trono italico da parte di Godeperto e Pertari, figli e successori dello scomparso re Ariperto I, si schiera a fianco del primo;
662
sposata Teodora, sorella di Godeperto e Pertari, si sbarazza anche di quest'ultimo, uccidendolo;
662-671, re dei longobardi; (Grimoaldo I)
663
sconfigge i bizantini di Costante II a Forino, presso Salerno [più tardi li vincerà ancora in Romagna e in Veneto]; deve quindi ritornare al nord dove Pertari, da lui graziato, sta raccogliendo a Pavia molti sostenitori per rovesciarlo;
mentre quest'ultimo si è rifugiato presso il franco Clotario III, re di Neustria e di Borgogna, i franchi varcano le Alpi e arrivano fino ad Asti dove però egli riesce a fermarli; ciò nonostante, per il momento nessuna conseguenza negativa nei rapporti franco-longobardi;
quando Lupo, duca del Friuli [reggente al tempo della sua campagna contro Costante II] gli si ribella, è costretto per piegarlo a ricorrere all'aiuto degli avari, parte dei quali si insediano poi in Friuli;
660-669
-


660-669
VENEZIA

660-670, l'ordine sociale continua ad essere assicurato dall'opera dei Tribuni che (ogni isola elegge il suo) si riuniscono tutti assieme per deliberare nei casi riguardanti il bene comune.




660-669
ducato di Tuscia
[568-774, sotto l’occupazione longobarda, la marca di Toscana o di Tuscia è organizzata in ducato con centro principale Lucca]
?
Albero genealogico
(† ?)
figlio di ?
?-?, duca di Tuscia (Toscana);




660-669
-



660-669
ducato di Spoleto
[chiamato anche marchesato o marca, per i suoi compiti militari contro i saraceni e i bizantini]
?
Albero genealogico

(? - ?)
?-?, duca di Spoleto;






660-669
-


660-669
ducato di Benevento
Grimoaldo I
Albero genealogico

(Friuli 600 ca - Pavia 671)
figlio di Gisulfo duca del Friuli;
647-662, duca di Benevento;
succeduto al fratello Radoaldo I;
662-671, re dei longobardi; (Grimoaldo I)

– vedi REGNO d'ITALIA –

Romualdo
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Grimoaldo I, re dei longobardi, e di Teodora, sorella di Godeperto e Pertari (figli di re Ariperto I, re dei longobardi);
662-677, duca di Benevento;
sposa Teoderada;




660-669
[il cattolicesimo fa progressi decisivi]




CINA

Kao-Tsung [Dinastia T'ang]
650-683, imperatore della Cina;
tra le concubine, la preferita è Wu Tso-t'ien;
657-670, l'impero cinese si estende fino a Taškent e alla Corea;

segue

GIAPPONE

Fujiwara

668, il principe Naka, salito al trono con il nome di Tenchi, ribattezza Nakatomi in Fujiwara (Piana dei Glicini, dal luogo, punto di incontro dei due congiurati, dove stava un cespuglio di glicini); 
la Grande Riforma Taika, quella per cui hanno combattuto, sembra di fatto ledere i diritti delle famiglie aristocratiche, in realtà la riforma rivendica allo Stato la proprietà e il controllo delle terre a riso, ridistribuendo in tal modo il potere economico e sottraendo ai clan familiari la ricchezza del paese; lo Stato, una volta avuto il controllo delle terre, provvede a distribuirle secondo il sistema cinese dei campi di sostentamento; le terre vengono divise in campi della stessa misura secondo il sistema jori; alla fine della suddivisione che prevede tre fasi, un quadrato da circa 800 metri di lato, diviso in 36 quadrati uguali e a sua volta "tagliato" in dieci strisce, dette tan, si procede all'assegnazione; ogni maschio di più di sei anni riceve due tan e ogni femmina i 2/3, con l'obbligo di coltivarli a riso e di pagare tasse in natura o sotto forma di servizio militare; il sistema è ottimo solo in teoria perché sin dall'inizio l'aristocrazia non intende perdere i propri privilegi; alcune zone risicole vengono infatti escluse dalla distribuzione, si dotano templi e santuari di grandi estensioni di terreno, in perpetuo e esenti da tasse, si assegnano in proprietà privata, esenti sempre da tasse, territori che privati sono in grado di bonificare; ma le deroghe più pesanti a questa distribuzione le troviamo a favore delle famiglie aristocratiche. Esse ottengono delle assegnazioni speciali di terre, in rapporto al loro rango e alle cariche pubbliche ricoperte; queste terre sono esenti da tasse e il loro reddito può venire riscosso direttamente dagli assegnatari, senza alcun versamento allo Stato;
la famiglia Fujiwara con il suo rango di nobiltà elevato, vicina agli interessi dell'imperatore, beneficia in larga parte di queste assegnazioni speciali e consolida in questo modo la base economica del suo potere. 
«segue»



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