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Papa
Gregorio XIII

(1572-85)
muore.

Papa
Sisto V

(1585-90)

Felice Peretti da Montalto (Grottammare, Ascoli Piceno 1520-Roma 1590) di umilissime origini (figlio di un giardiniere) entra a dodici anni nell'ordine dei francescani minori;
1548, si laurea in teologia a Fermo;
1561, procuratore e vicario generale dell'ordine, vescovo di sant'Agata dei Goti e poi di Fermo;
1570, cardinale, indicato da ora come "cardinal Montalto"; consultore dell'Inquisizione romana per volere di Pio V;
malvisto da Gregorio XIII;
1585
Aprile
24
, viene eletto papa (dai cardinali medicei ed estensi, più vicini alla Francia, contro i Farnese, filospagnoli).
[Dietro la sua elezione c'è comunque l'intervento di Filippo II ?!]
Grande accentratore, tenta la bonifica delle paludi pontine, introduce il gelso, raccoglie nel tesoro di Castel Sant'Angelo quattro milioni di scudi come fondo di riserva.
Diffonde la vendita degli uffici nonché l'appalto perpetuo di altri.
Conduce una dura repressione contro il brigantaggio, molto diffuso nello Stato della Chiesa: impone grosse taglie sui banditi, facendole sborsare dai parenti o dai paesi d'origine, assicurando l'impunità a chi permette la cattura dei complici.
Fa rispettare fermamente la legge, dimostrando la superiorità del potere centrale e non facendo distinzione tra poveri e altolocati.
Fa costruire strade e acquedotti (uno si chiama ancora dell'Acqua Felice), innalzare obelischi (celebre quello neroniano in Piazza San Pietro) e grandiosi edifici: l'ala sistina del Palazzo Vaticano, quello del Laterano, la Biblioteca Apostolica, la Scala Santa…) e porta a termine la cupola di San Pietro.
Dà a Roma un'impronta prettamente cattolico-controriformista, che vediamo ancora oggi. 
Favorisce la ripresa cattolica nei paesi protestanti, cura le missioni in America e in Asia, riforma gli ordini religiosi.
Preferisce al chiesa di Santa Maria Maggiore, è legato a Francesco d'Assisi ed il suo scrittore prediletto è Bonaventura da Bagnoregio. Fa un'edizione critica di Ambrogio e dà un nuovo testo inappellabile della Bibbia. Egli segue una sola linea:
la difesa e la diffusione della Religione cattolica in ogni paese, quindi:
- che gli Ugonotti non prevalgano in Francia,
- che la Francia sia una grande potenza cattolica per frenare il cesaro-papismo della Spagna,
- che la Spagna intervenga - ma non troppo - ad aiutare i cattolici di Francia e d'Inghilterra,
- che tutti gli stati cristiani rivolgano una buona volta le armi contro il turco.
Tutta la sua politica è qui, senza incertezze.

Gesuiti

«segue da 1584»
[col generale C. Acquaviva (1581-1615) si potenzia la compagnia]
1585, papa Sisto V manda un avviso al generale con cui lo informa di aver cambiato il nome dell'ordine da "Compagnia di Gesù" (ritenuto offensivo ma pure scomodo in quanto obbliga a scoprire il capo ogni volta lo si nomini) a "Ordine di Ignazio" ma nessuno adotterà il nuovo nome;
[vedi Domicilia]
«segue 1586»

ANNO 1585



1585
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1585
-

 



 
1585
Sacro Romano Impero
Rodolfo II
Albero genealogico

(Vienna 1552 - Praga 1612)
primogenito di Massimiliano II e di Maria d'Absburgo figlia di Carlo V;
1572-1608, re d'Ungheria;
1575-1611, re dei romani e di Boemia;
1576-1608, arciduca di Alta e Bassa Austria, Carinzia, Stiria e Carniola
1576-1612, imperatore del Sacro Romano Impero;



1585
-



1585
ducato di Sassonia
Augusto I
Albero genealogico

(Freiberg, Chemnitz 1526 - Dresda 1586)
figlio secondogenito di Enrico [il Pio] e di Caterina di Meclemburgo;
1548, sposa Anna, figlia di Cristiano III di Danimarca;
1553-86, principe elettore di Sassonia;
1580, per riunire i luterani in polemica tra loro, patrocina la pubblicazione della professione di fede detta "Formula di concordia";



1585
ducato di Prussia
Alberto II
Albero genealogico

(† 1618)
figlio di Alberto I e di ?;
1568-1618, duca di Prussia;
caduto in demenza, i suoi stati sono governati dal parente, l’elettore di Brandeburgo


1585
ducato di Württemberg




1585
ducato di Baviera
Guglielmo V
Albero genealogico

(† 1626)
figlio di Albrecht V [il Magnanimo] e di Anna d'Austria;
1579-97, duca di Baviera;


1585
Palatinato
Federico IV [il Giusto]
Albero genealogico
(Amberg 1574 - Heidelberg 1610)
figlio di Ludovico VI e di Elisabetta di Assia-Kassel;
1583-1610, elettore del Palatinato;
alla morte del padre, sotto la tutela dello zio Giovanni Casimiro il quale restaura il calvinismo come religione di stato nel Palatinato;







1585
Mainz [Magonza]








1585
REGNO di POLONIA
[nel 1569 è avvenuta l'unione di Lublino (unificazione della Polonia e della Lituania)]
István I Bathory
Albero genealogico

(† 1586)
figlio di Janos - Somlyó (si appoggia agli Absburgo);
?-1576, voivoda di Transilvania;
1575-86, re di Polonia; (Stefano I Báthory)



Cancelliere
J. Zamoyski
(1576 - ?)
1585
dalla dieta di Varsavia è stata sancita la convivenza pacifica fra le varie confessioni cristiane in territorio polacco.

- Galizia e Rutenia: ortodosse;
- Danzica, Torun e Elblag: luterane;
- Piccola Polonia e Lituania: calviniste;
oltre a gruppi di anabattisti e correnti antitrinitarie.





1585
IMPERO OTTOMANO
Murad III
Albero genealogico
(1546-1595)
figlio di Selim II e di Afife Nur-Banu (la veneziana Rachel o Cecilia Baffo);
1574-95, sultano;


Gran Visir
Sokollu Mehmet Pascià
(1566 - ?)
1585
-










1585
RUSSIA
Fëdor I [Teodoro I] Ivanovic Rjurik
Albero genealogico

(1557 - 1598)
figlio di Ivan IV [il Terribile] e di Anastasia Romanova;
1580, sposa Irene, sorella del boiaro Boris Godunov;
1584-98, zar di Russia;
debole di mente, affida il governo dapprima allo zio materno Nikita Romanov, poi al boiaro Boris Godunov;

 
-
1585







1585
REGNO di FRANCIA
Enrico III
Albero genealogico
(1551 - 1589)
figlio di Enrico II e di Caterina de' Medici;
[ultimo dei Valois-Orléans]
1574-89, re di Francia;
nel 1584, morto suo fratello Francesco duca d'Alençon, suo cognato Enrico di Navarra rimane l'unico erede al trono [in quanto marito di Margherita di Valois, sua sorella];
la lega allora si accorda con Filippo II di Spagna (accordo segreto di Joinville) per sostenere la candidatura alla successione di un anziano zio del re, il cardinale Carlo di Borbone;




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
Pomponne de Bellièvre 
(1574 - 1588)
Cancelliere-Guardasigilli
Philippe Hurault
conte di Cheverny
(1578 set - 31 ago 1588)
Segretari di stato agli Affari Esteri
Claude Pinard
signore di Comblisy e di Cramailles
(1570 13 set - 1588)
[ha lasciato un Trattato della caccia reale.]
-
Nicolas de Neufville
signore di Villeroy
(1567 28 ott - 1588) 
 
1585
il re, se da un lato cerca di contrastare la pressione ugonotta, dall'altro si trova sovrastato dalla lega, condotta dai Guisa e sostenuta dalla Spagna, scoppia così la "guerra dei tre Enrichi";

 
1585
REGNO di NAVARRA
Enrico di Navarra
Albero genealogico

(Pau 1553 - Parigi 1610)
figlio di Antonio di Borbone re di Navarra e di Giovanna d'Albret regina di Navarra, fu da quest'ultima educato alla fede calvinista;
1572-1610, re di Navarra;
nel 1577, fuggito dalla corte dove era tenuto in condizioni di semiprigionia, torna alla sua fede e alla vita delle armi;
nel 1585, alla morte di Francesco duca d'Alençon, ultimo dei figli di Enrico II, diventa l'erede presuntivo al trono di Francia;



1589-1610, re di Francia (Enrico IV);

1585
-



1585
ducato di Lorena e di Bar
Carlo III (o II) [il Grande]
Albero genealogico

(1542 - 1608)
figlio di François I e di Christine di Danimarca;
1545-1608, duca di Lorena e di Bar;
sotto la tutela della madre e dello zio;
1548-50, il breve scontro con l'Inghilterra si conclude con l'acquisto di Boulogne da parte della Francia;
nel 1557 è entrato nella maggiore età;

1585
-



1585
Repubblica delle Province Unite
[sette province settentrionali]
Maurizio
Albero genealogico

(Dillenburg, Nassau 1567 - L'Aia 1625)
secondogenito di Guglielmo I [il Taciturno] e di Anna di Sassonia;
1584-1625, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;
[presidente del Consiglio di Stato.]




1618-25, conte di Nassau;
1618-25, principe di Orange;


1585
-



1585
Paesi Bassi
[dieci province meridionali]

-

governatore
[inviato da Filippo II]
Alessandro Farnese
duca di Parma
(1578 - ?)

1585
Unione di Arras: le province meridionali (Belgio) sono sottomesse a Filippo II.






1585
REGNO d'INGHILTERRA e d'IRLANDA
Elisabetta I
Albero genealogico
(Greenwich 1533 - Richmond, Surrey 1603)
figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena;
1558-1603, regina d'Inghilterra;
dal 1559 è in vigore l' Uniformity Act;
nell'estate del 1579 il duca d'Alençon, erede al trono di Francia, si reca di persona in Inghilterra per corteggiarla;
1577-80, Francis Drake rinnova l'impresa compiuta da Magellano circumnavigando il globo (e saccheggiando al suo passaggio le coste occidentali dell'America spagnola);



1585
Walter Raleigh dà inizio alla colonizzazione della Virginia [così chiamata in onore della "regina vergine": Elisabetta, appunto];
la regina firma un accordo con i rappresentanti olandesi per il mantenimento di un corpo di spedizione inglese oltre Manica;
Marzo
2
, William Parry, capo dei cospiratori cattolici, subito dopo il processo viene giustiziato; Thomas Morgan, pure incarcerato per la sua partecipazione al complotto, sarà scarcerato dopo quattro mesi; Edmond Neville duca di Westmoreland è rimesso in libertà senza alcuna accusa a suo carico, ma è costretto a lasciare l'Inghilterra (morirà a Roma nel 1619 dove è vissuto sotto la protezione di papa Paolo V];



IRLANDA
-
-
-
-
1585
dal 1560 è in vigore l' Uniformity Act;



a

1585
REGNO di SCOZIA
Maria [Stuarda]
Albero genealogico

(Linlithgow, Edimburgo 1542 - Fotheringhay, Northamptonshire 1587)
figlia di Giacomo V e di Maria di Guisa;
1542-67, regina di Scozia;
sotto la reggenza della madre;
dal 1548 vive in Francia dove viene educata;
nel 1558 ha sposato il delfino Francesco (ora Francesco II);
nel 1560, dicembre, è morto il marito;
dal 1561 si trova in Scozia;
nel 1566 ha sposato il giovane lord Henry Stuart Darnley, cattolico e imparentato con le famiglie reali d'Inghilterra e di Scozia;
dal 1568 è mantenuta sotto vari pretesti in una prigionia appena mascherata in Inghilterra da Elisabetta I;
nel 1571 viene rinchiusa in una lugubre prigione nel castello di Sheffield;
dal 1572 (dopo la notte di san Bartolomeo) è diminuito ancora il numero dei suoi sostenitori;



Giacomo VI
Albero genealogico

(Edimburgo 1566 - Londra 1625)
figlio di lord Henry Stuart Darnley e di Maria [Stuarda];
1567-1625, re di Scozia;
incoronato a un anno, dopo la deposizione della madre, ha come reggenti vari nobili scozzesi protestanti e come precettore G. Buchanan;




1603-25, re d'Inghilterra (Giacomo I);



1585
-


a

1585
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Federico II
Albero genealogico
(Haderslev 1534 - Antvorskov 1588)
figlio di Cristiano III e di Dorotea di Sassonia-Lauenburg;
1559-88, re di Danimarca e di Norvegia;
1563-70, "guerra dei sette anni": la pace di Stettino sancisce lo status quo;




1585
tra i più floridi anni nella storia della Danimarca;.
NORVEGIA
1585
-
ISLANDA
1585
-

1585
REGNO di SVEZIA
Giovanni III Vasa
Albero genealogico
(Stegeborg 1537 - Stoccolma 1592)
figlio di Gustavo I e di Margherita Lauenhaupt;
1556-92, duca di Finlandia;
dal 1563 è tenuto in prigione dal fratello Erik XIV, re di Svezia;
1563-70, "guerra dei sette anni";
1568-92, re di Svezia;
1572-83, guerra contro la Russia;
1585
dopo la morte della prima moglie e dopo aver troncato le trattative con la Santa Sede, sposa una luterana;.




1585
-






1585
REGNO di SPAGNA e REGNO di PORTOGALLO
Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico
(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
1556-98, re di Spagna;
1580-98, re di Portogallo;


SPAGNA
1585
-


PORTOGALLO
1585
-








1585
ducato di SAVOIA
Carlo Emanuele I
Albero genealogico
(Rivoli 1562 - Savigliano 1630)
figlio di Emanuele Filiberto [Testa di Ferro] e di Margherita di Angoulême;
1580-1630, principe di Piemonte;
conte di Aosta, Maurienne e Nizza
;
duca di Savoia
;
1580-1630, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
1585
sposa Caterina (Catalina Michaella) d'Absburgo-Spagna († 1597), figlia di Filippo II;




1588-1630, marchese di Saluzzo;

 
1585
-



1585
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Gerolamo Chiavari
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1583 4 nov - 4 nov 1585, doge di Genova;


Ambrogio Di Negro
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1585 8 nov - 13 nov 1587, doge di Genova;


1585
-


1585
ducato di Milano

dal 1535 il ducato,
come previsto dal congresso di Bologna,
è stato devoluto all'impero [in pratica agli Absburgo].



Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico

(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
1556-98, re di Spagna;
1580-98, re di Portogallo;



– vedi Spagna –

 

1585
-



1585
ducato di Mantova e di Monferrato
Guglielmo I
Albero genealogico
(1538 - 1587)
figlio di Federico II e di Margherita Paleologo, e fratello di Francesco III;
1550-87, duca di Mantova e marchese del Monferrato;
[dal 1561 è sposato con Eleonora von Habsburg.]
1574-87, 1° duca del Monferrato;



1585
-
a

1585
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Nicolò da Ponte

(Venezia 15 gen 1491 - Venezia 30 lug 1585)
figlio di Antonio e di Regina Spandolino, originaria di Costantinopoli;
1578-85, doge di Venezia; [87°]
1585
Luglio
30
, muore.

Essendogli premorto il figlio (1558), lasciò i suoi beni al nipote Nicolò con il quale, morto nel 1590 senza eredi, si estinse il ramo dei Da Ponte cui apparteneva.

Pasquale Cicogna

(Venezia 27 mag 1509 - Venezia 2 apr 1595)
figlio di Gabriele e di Marina Manolesso;
sposa Laura Morosini, morta prima della sua elezione al dogato;
1585
Agosto
18
, viene eletto doge, dopo diciannove giorni di ininterrotte votazioni (ben 53) e superata la contrapposizione tra Emo e Morosini;
1585-95, doge di Venezia; [88°]
Uomo religiosissimo, un papalista vicino alla chiesa di Roma, insieme ai due procuratori di San Marco Antonio Bragadin e Jacopo Foscarini; lo stesso Gerolamo Lippomano che condivide le loro idee è vicino alla Spagna e al papa; vorrebbero l'abdicazione della repubblica!!
Sisto V si lamenta con l'ambasciatore veneziano Lorenzo Priuli che «molti delli monasteri di monache di Venezia e della diocesi di Torcello sono in mal stato, e ridotti alcuni di loro a pubblici postriboli».

- nunzio pontificio:
. Lorenzo Campeggi (1581 6 mag 1581 - giu 1585)
. Cesare Costa (1585 22 giu - dic 1587)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1585
-

Il cardinale Michele Bonelli, nipote del vecchio Pio V, chiede un privilegio veneziano per la Vita del gloriosissimo papa Pio Quinto scritta dal suo segretario Giovanni Girolamo Catena.
Il Senato acconsente ma facendo presente che si tratta di favori del tutto particolari [e così nel 1592].

Viene fatto decapitare un nobile che evocava demoni.
Alcuni scritti di magia, come l'Agrippa, sono assolutamente banditi.

[Paul F. Grendler, L'Inquisizione Romana e l'Editoria a Venezia 1540-1605, Il Veltro Editrice, Roma 1983.]



1585
ducato di Ferrara, Modena e Reggio
Alfonso II d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1533 - 1597)
figlio di Ercole II e di Renata di Francia;
1552-54, in contrasto col padre, fugge e combatte nelle Fiandre;
1557-58, combatte contro gli spagnoli in Italia;
1559-97, duca di Ferrara, Modena e Reggio;
nel 1560 ha allontanato da corte la madre, per le sue tendenze protestanti, che fa ritorno in Francia ritirandosi nel proprio feudo di Montargis;
nel 1567 è morta la prima moglie Lucrezia de' Medici;


 
1585
nonostante raccolga alla sua corte diversi letterati e artisti, tutti hanno con lui rapporti tempestosi [T. Tasso stesso viene relegato (1579-86) nell'Ospedale di Sant'Anna];


1585
Granducato di Toscana
Francesco I
Albero genealogico

(Firenze 1541 - 1587)
figlio di Cosimo I e di Eleonora di Toledo;
1564, comincia già ad assumere responsabilità di governo a fianco del padre, ma sarà più la vita fastosa di corte ad attirarlo più che gli impegni politici;
1574-87, granduca di Toscana;
un ruolo determinante hanno i suoi ministri G.B. Concini e Belisario Vinta grazie ai quali viene consolidato l'apparato burocratico del granducato, avviato da Cosimo I, una certa ripresa del commercio grazie specialmente all'ampliamento urbanistico di Livorno affidato all'architetto B. Buontalenti;

1585
-


1585
ducato di Urbino
Francesco Maria II della Rovere
Albero genealogico
(n. 1548 - Casteldurante, oggi Urbania, Urbino 1631)
figlio di Guidobaldo II e di Vittoria Farnese ;
1565-68, compie un soggiorno presso la corte spagnola;
1570, sposa Lucrezia d'Este che non gli darà figli;
1571, combatte eroicamente a Lepanto;
1574-1631, duca di Urbino;
scaccia i ministri del padre e sopprime molte tasse;
geloso della sua autonomia, non vuole nel suo ducato né l'inquisizione, né i gesuiti e protegge gli ebrei;
si separa da Lucrezia d'Este;





 
1585
-



1585
REGNO di NAPOLI e di SICILIA
Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico

(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
dopo l'incoronazione ricevuta dal padre, ha lasciato la Spagna per sposare la regina d'Inghilterra Maria Tudor;
1556-98, re di Spagna;
1580-98, re di Portogallo;



– vedi sopra –


NAPOLI
Viceré
-
Nunzio apostolico
-

1585
-


SICILIA
Viceré
-
1585
-




Acosta, Uriel o Gabriel Acosta o Da Costa (Oporto 1585 ca-Amsterdam 1640) filosofo ebreo-portoghese, scomunicato nel 1618 dai rabbini di Amburgo, Venezia e Amsterdam; scomunicato nuovamente nel 1633, morì suicida
Exemplar humanae vitae (autobiografia).

Arundel, Thomas Howard (1585-Padova 1646) nobile inglese, primo grande collezionista inglese di opere d'arte e di manoscritti, fra cui quelli leonardeschi.

Bissari, Pietro Paolo (Vicenza 1585-1663) poeta marinista;
Le stille d'Ippocrene
I coturni d'Euterpe
Bradamante
Angelica in India
Erinto
Fedra innamorata
.

Bredero, Gerbrand Adriaenszoon (Amsterdam 1585-1618) scrittore olandese, figlio di un calzolaio;
Rodrigo e Alfonso (1611)
Griane (1612)
La farsa della mucca (1612)
La farsa del mugnaio (1613)
La moretta (1615)
Il brabantino spagnolo (1618)
Il cavaliere muto (1618)
Grande canzoniere burlesco, amoroso, edificante (1622).

Cesi, Federico (Roma 1585-Acquasparta 1630) scienziato italiano
Theatrum totius naturae (1630-51, compose solo una parte: Tabulae philosophicae).

Cornelis, Jansen o Jansenius o Giansenio Cornelio (Ackoy, Olanda 1585-Ypres 1638) ecclesiastico e teologo olandese; giansenismo
Mars gallicus
(1635)
Augustinus
(opera apparsa postuma nel 1640; fu condannata nel 1642 e nel 1653).

Lorenzo da Bergamo (1595-1674) frate cappuccino, padre, della famiglia Olmo;
1631, viene eletto Definitore;
1666, dopo essere stato eletto per cinque volte Ministro Provinciale (sempre confermato in carica per tre anni, sebbene in questo periodo si tenga il capitolo ogni anno) nel capitolo provinciale di Bergamo viene rieletto;
1674, 25 aprile, muore a Bergamo.

Plessis, Armand-Jean du – duca di Richelieu (castello di Richelieu, Poitou 1585-Parigi 1642) ecclesiastico e politico francese.

Vanini, Giulio Cesare (Taurisiano, Lecce 1585-Tolosa 1619, arso sul rogo) filosofo italiano, studiò legge a Napoli e teologia a Padova (forse entrò nell'ordine dei carmelitani);
1606, si laurea in legge a Napoli;
[Forse è già fra Gabriele dell'ordine dei carmelitani.]
1608, non prima, prosegue i suoi studi a Padova;
[Qui fraternizza presto con un confratello, fra Bonaventura (al secolo Giovanni Battista Ginocchi, discendente di una nobile famiglia ligure di Chiavari) fino a romperla insieme non solo con la vita claustrale ma anche con la fede cattolica. Dopo alcune peripezie in patria, i due fraticelli si giovano delle commendatizie dell'ambasciatore inglese a Venezia per raggiungere Londra.]
1612, 28 giugno, a Londra, dopo aver viaggiato attraverso l'Italia e la Germania, abbandona, assieme al suo compagno di viaggio, il cattolicesimo; testimone è lo stesso sir Francis Bacon;
[Il ministro della Chiesa Italiana di Londra, tra parentesi, è un altro frate sfratato meridionale: Ascanio Boliano, da Palermo.]
1613, sin d'ora i due amici non hanno scrupolo a manovrare i cappellani delle ambasciate veneta e spagnola a Londra per venire a patti con Roma: rientreranno nella Chiesa, purché la loro fuga non sia punita e siano liberati dagli obblighi monastici (rimanendo, s'intende, preti secolari);
l'arcivescovo di Canterbury viene a conoscenza delle trattative e giunge in tempo a farlo arrestare;
1614, marzo, riesce a fuggire e a raggiungere nelle Fiandre l'amico;
a Bruxelles il nunzio Guido Bentivoglio ne riceve la contro-abiura e si affretta a inviare in patria i due irrequieti ex carmelitani;
[Giovanni Battista Ginocchi [fra Bonaventura] obbedisce e vivrà per sempre poi ritirato a Chiavari.]
egli si ferma a tentar la fortuna a Parigi finché il Santo Uffizio non si fa vivo; lo accontenta, facendo capolino in Italia, ma poi riguadagna subito la Francia (Lione);
Amphiteatrum Aeternae Providentiae, divino-magicum, christiano-physicum, necnon astrologo-catholicum; adversus veteres philosophos, atheos, epicureos, peripateticos et stoicos (1615, un'abile presa in giro della Controriforma)
De admirandis Naturae reginae deaeque mortalium arcanis (1616, presentato a Parigi; trattasi di dialoghi di cui ottiene effettivamente l'approvazione, ma che stampa solo dopo averli completamente rimaneggiati inzuppandoli di eresie)
a Parigi, naturalmente, non è più aria per lui e si rifugia a Tolosa dove ben presto il Parlamento della città ne decreta l'arresto e lo fa processare come bestemmiatore e ateo;
1618, viene quindi processato dall'inquisizione e condannato per eresia e ateismo;
1619, 9 febbraio, dopo aver avuto mozzata la lingua, viene mandato sul rogo.

Vaugelas, Claude Favre de Pérouges de (Meximieux, Bresse 1585-Parigi 1650) letterato francese, figlio di un giurista di modeste condizioni; trasferitosi assai presto a Parigi, si legò alla casa di Gaston d'Orléans, fu protetto da Richelieu, frequentò assiduamente l'Hôtel de Rambouillet; membro dell'Académie Française, tradusse Quinto Curzio;
Considerazioni sulla lingua francese, utili a coloro che vogliono parlare e scrivere correttamente (1647).
[vedi Tallemant des Réaux].

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«segue da 1584»
1585
Inghilterra
nasce la stamperia dell'università di Oxford (complicata comunque la storia di questa istituzione);
del popolare ABC and Little Catechism vengono vendute diecimila copie in otto mesi;
«segue 1586»

Ugonotti

«segue dal 1584»
1585, nel quadro delle guerre di religione francesi, scoppia la "guerra dei tre Enrichi" (1585-89) tra:
- Enrico III re di Francia,
- Enrico di Navarra (futuro Enrico IV), capo degli Ugonotti,
- Enrico di Guisa, capo della lega cattolica;
questa guerra produce un mutamento nei caratteri della "lega cattolica", da nobiliare-politica a popolare-religiosa;
nella Parigi presidiata dagli spagnoli di Alessandro Farnese e fanatizzata da monaci predicanti insieme il Vangelo e il diritto di sollevazione contro i sovrani eretici, il consiglio dei Sedici (con rappresentanti borghesi oltre che ecclesiastici e aristocratici) assume la direzione della guerra;
«segue»

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