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ANNO 1864

STORIA e POLITICA RELIGIONE e FILOSOFIA ARTE

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SCIENZE ECONOMIA LETTERE e TEATRO CINEMA

Papa Pio IX
(1846-78)

- segretario di Stato e responsabile del servizio di spionaggio papale: card. G. Antonelli;

1864
il ducato di Roma, l'unico restante al papa, viene protetto da Napoleone III;
re Vittorio Emanuele II si assume l'impegno di rispettare il patrimonio e il territorio sul quale si trova San Pietro;
Dicembre
8
, emana l'enciclica Quanta cura: vi si condannano i gravi errori del tempo e fa da introduzione al Sillabo;
[vedi Religione]

CRI
(Croce Rossa
Internazionale)

«segue da 1863»
1864, la prima convenzione stabilisce di aiutare concretamente le vittime delle guerre e promuove l'elaborazione di trattati internazionali miranti a proteggere i civili, i feriti, i malati, i naufraghi, i prigionieri di guerra;
1864, nasce a Milano la Croce rossa italiana, la cui sede viene trasferita a Roma dopo l'unità d'Italia.
«segue 1929»

questione dei ducati
(Holstein e Schleswig)

«segue da 1863»
1864, gennaio, Prussia e Austria dichiarano insieme guerra alla Danimarca mentre le truppe della Confederazione occupano lo Holstein;
i danesi si ritirano nello Schleswig settentrionale dove contrastano gli austro-prussiani
9 maggio, nonostante la Vittoria navale a Helgoland, i danesi sono costretti a chiedere l'armistizio;
giugno-luglio, la conferenza di Londra, già iniziata il 25 aprile, delude le speranze danesi e si ritorna così alla guerra che però conferma la superiorità prussiana;
 ottobre, col trattato di Vienna O. von Bismarck ottiene in comune con l'Austria l'amministrazione dello Schleswig e dello Holstein
«segue 1865»

AIT
(Associazione internazionale dei lavoratori)
"Prima internazionale Comunista"

1864
Settembre
28
, Londra, Saint-Martin's Hall, preceduta da incontri anglo-francesi, viene fondata questa associazione. 
Per iniziativa di organizzazioni proletarie inglesi, francesi e tedesche ottiene l'appoggio di rivoluzionari di tutta l'Europa, fra cui P.-J. Proudhon. Per l'Italia è presente A. Cipriani.
La riunione si conclude con l'elezione di un comitato provvisorio (formato da rappresentanti inglesi, tedeschi, francesi, polacchi, svizzeri e italiani) incaricato di dare un programma e uno statuto all'associazione.
I lavori del comitato, nei quali ha una parte di primo piano K.H. Marx (autore anche dell'Indirizzo inaugurale dell'Internazionale) portano a una serie di formulazioni programmatiche.
Intuisce soltanto il problema della questione coloniale.
- Prima fase (1864-67):
vengono costituite sezioni in Francia, Svizzera, Belgio, Germania.
«segue 1865»

 






1864
SVIZZERA

1864
Prima tappa dell'organizzazione del movimento operaio: fondazione dell'Internazionale.




[Jean Ziegler, Una Svizzera al di sopra di ogni sospetto, Arnoldo Mondadori Editore Milano 1976]



1864
Deutscher Bund*
(Confederazione Germanica)
1815 8 giugno - 23 agosto 1866
[Unione, con vincoli assai blandi,
di trentacinque stati sovrani.]
 
Impero d'Austria (escluse le regioni polacche o ungheresi)
Francesco Giuseppe I  (Vienna 1830-1916)
figlio dell'arciduca Francesco Carlo d'Absburgo-Lorena e di Sofia di Baviera;
1848-1916, imperatore d'Austria;
-Cancelliere e Ministro degli Esteri: J.B. von Rechberg(1859 set-?);
- Ministro degli Interni: Alexander von Bach [1813-1893] (1852-?);
dal 1852 è in atto il "sistema Bach";
1864
- "Vecchi cechi": F.L. Rieger, leader dell'autonomismo boemo contro il centralismo di Vienna  e capo del partito, nel 1863 si è dimesso da deputato al parlamento di Vienna e alla dieta di Boemia per guidare il boicottaggio dei lavori parlamentari;
- "Giovani cechi": costituitosi nel 1863, questo movimento non contesta la struttura generale della monarchia austro-ungarica ma avanza determinate richieste;
1867-1916, re d'Ungheria;
Albero genealogico
 
Regno di Prussia (escluse le terre polacche)
Guglielmo I (Berlino 1797-1888)
secondogenito di Federico Guglielmo III e di Luisa Augusta di Meclemburgo-Strelitz;
1861-88, re di Prussia;
1814-15, congresso di Vienna: la Prussia ha ottenuto cospicui ingrandimenti territoriali nelle regioni renane;
- Cancelliere e Ministro degli Esteri: O. von Bismarck (1862 ott-1890);
1864
-
1871-88, imperatore di Germania;

Albero genealogico
 
Regno di Baviera

Maximilian II Joseph (Monaco 1811-1864)
figlio del re Ludwig I e della p.ssa Therese von Sachsen-Altenburg;
1848-64, re di Baviera;
1864
di tendenze liberali, non avversa le esperienze costituzionali;
favorevole alla creazione di una confederazione di piccoli e medi stati tedeschi, che costituisca una terza forza di fronte ad Austria e Prussia, è però costretto dai sentimenti antriprussiani dei bavaresi all'alleanza con l'Austria.
Marzo
10
, dopo soli tre giorni di malattia, muore.

 

Ludwig II (Monaco 1845-Starnberger See 1886)
figlio del re Massimiliano II Joseph e della p.ssa Marie di Prussia;
1864-86, re di Baviera;
1864
Marzo
10
, succede alla morte del padre.
Appena salito al trono invia il suo capo di gabinetto, Fran von Pfistermeister a cercare W.R. Wagner, fuggiasco per l'Europa per sfuggire ai creditori;
Maqgio
5
, W.R. Wagner viene introdotto nel castello di Berg;

 
Regno di Hannover
George V [il re cieco] (Berlin 1819-Paris 1878)
figlio di Ernst August I e di Friederike di Mecklenburg-Strelitz;
1851-66, re di Hannover;
1864
-
Albero genealogico
 
Regno di Sassonia
Johann I (Dresden 1801-Pillnitz 1873)
figlio del principe Maximilian e di Carolina di Parma, e fratello di Friedrich August II;
1854-73, re di Sassonia;
1864
-
Albero genealogico
 
Regno di Württemberg 
Wilhelm I (Lübben 1781 - Schloß Rosenstein 1864)
figlio del re Friedrich I e della duchessa Auguste von Braunschweig-Wolfenbüttel;
1803-1805, principe elettore di Württemberg;
1816-1864, re di Württemberg;
1864
-
Albero genealogico
 
Karl (Stuttgart 1823 - Stuttgart 1891)
figlio del re Wilhelm I e della grand.ssa Olga di Russia;
1864-91, re di Württemberg;
1864
-
Albero genealogico
 
In tutto 35 stati sovrani compresi i seguenti:
Elettorato
Elettorato di Assia-Kassel
Friedrich Wilhelm (Philippsruhe 1802 - Prague 1875)
figlio del pr. elettore Wilhelm II e della p.ssa Auguste von Preussen;
1847-66, principe elettore di Hessen;
1864
-
Albero genealogico
 
Granducati
Granducato di Assia
Ludwig III (Darmstadt 1806 - Seeheim 1877)
figlio del granduca Ludwig II e della p.ssa Wilhelmine di Baden;
1848-77, granduca di Hessen und bei Rhein;
1864
-
Albero genealogico
 
Granducato di Baden
Friedrich I (Karlsruhe 1826 - Mainau 1907)
figlio del granduca Leopold e della p.ssa Sophie di Svezia;
1856-1907, granduca di Baden;
1864
-
Albero genealogico
 
Granducato di Lussemburgo
Willelm III (Brussels 1817 - Het Loo 1890)
figlio del re Willelm II e della grand.ssa Anna di Russia;
1849-90, re dei Paesi Bassi e granduca di Lussemburgo;
1864
-
Albero genealogico
 
Granducato di Meclemburgo-Schwerin
Friedrich Franz II (Ludwigslust 1823 - Schwerin 1883)
figlio del granduca Paul Friedrich e della p.ssa Alexandrine di Prussia;
1842-83, granduca di Mecklenburg-Schwerin;
1864
-
Albero genealogico
 
Granducato di Meclemburgo-Strelitz
Friedrich Wilhelm (Neustrelitz 1819 - Neustrelitz 1904)
figlio del granduca Georg e della p.ssa Marie von Hessen-Kassel;
1860-1904, granduca di Mecklenburg-Strelitz;
1864
-
Albero genealogico
 
Granducato di Oldenburg
Peter II (Oldenburg 1827 - Rastede 1900)
figlio del granduca August e della p.ssa Ida von Anhalt-Bernburg-Schaumburg-Hoym;
1853-1900, granduca di Oldenburg;
1864
-
Albero genealogico
 
Granducato di Sassonia-Weimar-Eisenach

Karl Alexander (Weimar 24.6.1818 - Weimar 5.1.1901)
figlio del granduca Karl Friedrich e della grand.ssa Maria Pavlovna di Russia;
1853-1901, granduca di Sassonia-Weimar-Eisenach;
1864
-

Albero genealogico
 
Ducati
Ducato di Anhalt (dal 1863)
Leopold IV (Dessau 1794 - Dessau 1871)
figlio del pr.ered. Friedrich di Anhalt-Dessau e della langr.na Amalie von Hessen-Homburg;
1863-1871, duca di Anhalt;
1864
-
Albero genealogico
 
Ducato di Braunschweig
Wilhelm (Braunschweig 1806 - Schloss Sibyllenort 1884)
figlio del duca Friedrich Wilhelm e della p.ssa Marie von Baden;
1830-84, duca di Braunschweig;
1864
-
Albero genealogico
 
Ducato di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg
Friedrich (Schleswig 1814 - Schleswig 1885)
figlio del duca Wilhelm e della langravina Luise von Hessen-Kassel, nonché fratello di Karl;
1863-66, duca di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg;
1864
-
Albero genealogico
 
Ducato di Lauenburg
Ducato di Limburgo
Ducato di Nassau
Adolf (castello di Biebrich in Wiesbaden 1817 - castello di Hohenburg vicino Lenggries 1905)
figlio del duca Wilhelm e della p.ssa Luise di Saxe-Altenburg;
1839-66, duca di Nassau;
1864
-
Albero genealogico
 
Ducato di Sassonia-Altenburg (dal 1826)
Ernst I (Hildburghausen 1826 - Altenburg 1908)
figlio del duca Georg e della d.ssa Maria von Mecklenburg-Schwerin;
1853-1908, duca di Sassonia-Altenburg;
1864
-
Albero genealogico
 
Ducato di Sassonia-Coburgo-Gotha

Ernst II (Coburgo 1818-castello di Reinhardsbrunn 1893)
figlio di Ernst I e della p.ssa Luise di Saxe-Gotha;
1844-93, duca di Sassonia-Coburgo-Gotha;
1864
-

Albero genealogico
 
Ducato di Sassonia-Meiningen
Bernhard II (Meiningen 1800 - Meiningen 1882)
figlio del duca Georg I e della p.ssa Luise Eleonore zu Hohenlohe-Langenburg;
1803-66, duca di Sassonia-Meiningen;
1864
-
Albero genealogico
 
Principati
Principato di Assia-Homburg
Ferdinand (Homburg 1783 - Homburg 1866)
figlio del principe Friedrich V e della langravina Karoline von Hessen-Darmstadt;
1848-66, principe di Assia-Homburg;
1864
-
Albero genealogico
 
Principato di Liechtenstein
Johann II (Lednice (Eisgrub), Moravia 1840 - Feldsberg 1929)
figlio del principe Aloisio II e della c.ssa Franziska Kinsky von Wchinitz u.Tettau;
1858-1929, principe von und zu Liechtenstein;
1864
-
Albero genealogico
 
Principato di Lippe
Leopoldo III (Detmold 1821 - Detmold 1875)
figlio del principe Leopold II e della p.ssa Emilie von Schwarzburg-Sondershausen;
1851-75, principe di Lippe-Detmold;
1864
-
Albero genealogico
 
Principato di Reuss-Greiz
Heinrich XXII (Greiz 1846 - Greiz 1902)
figlio del principe Heinrich XX e della landgravine Karoline di Hesse-Homburg;
1859-1902, principe di Reuss-Greiz;
1864
-
Albero genealogico
 
Principato di Reuss-Schleiz
Heinrich LXVII (Schleiz 1789 - Gera 1867)
figlio del conte Heinrich XLII e della p.ssa Karoline Henriette zu Hohenlohe-Kirchberg;
1854-67, principe di Reuss-Schleiz;
1864
-
Albero genealogico
 
Principato Schaumburg-Lippe
Adolf I (Bückeburg 1817 - Bückeburg 1893)
figlio del principe Georg e della p.ssa Ida zu Waldeck u.Pyrmont;
1860-93, principe di Schaumburg-Lippe;
1864
-
Albero genealogico
 
Principato di Schwarzburg-Rudolstadt
Friedrich Günther I (Rudolstadt 1793 - Schloss Heidecksburg 1867)
figlio del principe Ludwig Friedrich II e della ldgvne Karoline di Hesse-Homburg;
1807-67, principe di Schwarzburg-Rudolstadt;
1864
-
Albero genealogico
 
Principato di Schwarzburg-Sondershausen
Günther Friedrich Karl II (Sondershausen 1801 - Sondershausen 1889)
figlio del principe Günther Friedrich Karl I e della p.ssa Karoline von Schwarzburg-Rudolstadt;
1835-80, principe di Schwarzburg-Sondershausen;
1864
-
Albero genealogico
 
Principato di Waldeck e Pyrmont
Georg Viktor (Arolsen 1831 - Mariánské Lázne (Marienbad), Bohemia 1893)
figlio del principe Georg Friedrich Heinrich e della p.ssa Emma von Anhalt-Bernburg-Schaumburg-Hoym;
1845-93, principe di Waldeck e Pyrmont;
1864
-
Albero genealogico
 
Città libere e anseatiche
Francoforte sul Meno
Brema
Amburgo
Lubecca
*Bund in tedesco significa tanto confederazione quanto federazione.
[Fino al 1847 ha costituito poco più di una cassa di risonanza, in Germania, della politica del cancelliere austriaco principe di Metternich-Winneburg.]
Dopo la sconfitta dell'Austria nella guerra del 1859, in Germania si alimentano le agitazioni per una genuina struttura federale.





 


1864
REGNO di POLONIA
(Regno del Congresso)
[capitale Varsavia]
- dal 1861 la Galizia ha ottenuto una larga autonomia divenendo la parte più libera del paese smembrato, rifugio per quanti, nelle zone soggette alla Prussia e alla Russia, non cessano di lottare per la rinascita della Polonia;
 
1864 
Aprile
l'insurrezione scoppiata nel gennaio dello scorso anno e proclamata dal "partito dei rossi " di ispirazione radicale viene definitivamente domata;
il governo russo abolisce il polacco come lingua ufficiale, sopprime ogni forma di governo locale e promulga una riforma agraria molto più radicale di quella russa del 1861, per danneggiare la turbolenta nobiltà; anche la chiesa cattolica viene perseguitata;





1864
[Da marzo 1849, la nuova costituzione riconosce il regno di Croazia indipendente dall'Ungheria, una disposizione tuttavia di valore meramente simbolico.
Dal 1852 è in atto il "sistema Bach".]
1864
-

DALMAZIA
-
Il problema dalmata ha ripercussioni anche sulla situazione interna della Croazia.

[Joze Pirjevec, Serbi, Croati, Sloveni - Storia di tre nazioni, Universale Paperbacks, Il Mulino, Bologna 1995]
BOSNIA
1864
-

1864
Principato di Serbia
[Indipendente dal 1861]
Mihailo III Obrenovic
Albero genealogico
(Kragujevac 1823 -Kosutnjak, Belgrado 1868)
figlio secondogenito di Miloš Obrenovic;
1839-42, 1860-68, principe di Serbia;
1864
-
1864
il principe continua a lavorare con gli altri popoli balcanici in funzione antiturca;

Principato del Montenegro
Nicola I Petrovich Njegosh
Albero genealogico

(Njegoš, Principato del Montenegro 1841 - Antibes, Francia 1921)
1860-1909, principe del Montenegro;
1864
-

1910-18, re del Montenegro (Nicola I);

1864
-





1864
Regno degli Elleni
Giorgio I
Albero genealogico

(Copenaghen 1845 - Salonicco 1913)
figlio di Cristiano IX re di Danimarca e di Luisa di Assia-Kassel nonché cognato di Edward VII re d'Inghilterra;
1863-1913, re degli Elleni;


 
1864
accorda al paese una costituzione democratica (che tuttavia non ha immediata applicazione) che introduce il suffragio universale maschile;
riesce ad ottenere dall'Inghilterra la restituzione delle isole Ionie (da essa possedute fin dal congresso di Vienna);

[Il popolo greco non considera ancora completa la sua unità e aspira ad annettersi molti altri territori ancora in possesso della Turchia – la Tessaglia, l'Epiro, Creta, le Sporadi, la Tracia, l'Anatolia occidentale – mentre il sogno più ambizioso è la "megali idea" ossia la ricostituzione dell'Impero bizantino.
Quest'ultima aspirazone è causa di ostilità per parte della Russia che vuole essa stessa occupare gli Stretti e della Gran Bretagna che non vuole vedere indebolito l'Impero ottomano, baluardo contro l'eccessiva espansione russa.
Comunque la Grecia è troppo piccola e debole per poter pensare alla realizzazione di un così vasto e ambizioso programma, e per di più essa è sempre dilaniata da accanite lotte intestine di partito e di personalità.]


1864
IMPERO OTTOMANO
Abdül Aziz o 'Abd al-'Aziz
Albero genealogico
(Istanbul, 9 febbraio 1830 – Istanbul, 4 giugno 1876)
figlio di Mahmud II;
1861-76, XXXII sultano;



1864
-


 




1864
RUSSIA
 
Alessandro II Romanov
Albero genealogico

(Mosca 1818 - Pietroburgo 1881)
figlio di Nicola I e di Carlotta di Prussia;
1855-81, zar di Russia;

 
Ministro degli Esteri
A.M. Gorcacov
(1856 - 1866)
1864
-


-
1864
si cominciano a liberare i contadini dalla servitù della gleba;
 
Granducato di Finlandia
[relativamente autonomo]
- dal 1809, in seguito alla pace di Tilsit e al trattato di Fredrikshamn;
- dal 1863 la dieta viene convocata ufficialmente ogni cinque anni e
la lingua ufficiale è diventata il finlandese; la religione è luterana già dal XVI sec..
1864
-


1864
Principato di ROMANIA
[dal 9 novembre 1859 con l'unione di Moldavia e Valacchia]
Alessandro Couza

 

(? - ?)
colonnello, figlio di ;
1859-66, principe di Romania;
allo stesso tempo demagogo e dispotico, confisca le proprietà dei monasteri, abolisce i privilegi feudali della nobiltà;
1864
con un colpo di stato sopprime l'assemblea nazionale, sostituendoVI un senato eletto a suffragio universale; ma l'istituzione del monopolio dei tabacchi gli toglie le simpatie popolari, mentre la sua eccessiva aVIdità di denaro e la sua vita privata poco edificante gli suscitano ostilità generali;
malgrado alcune utili riforme da lui introdotte, finisce per avere tutti contro di sé: la nobiltà, il clero e le masse popolari;




1864
-
 

a






1864
FRANCIA
II IMPERO
[Costituzione del 1852]
(1852-1870)
[Autoritario]
Napoleone III
Albero genealogico
(Parigi 1808-Chislehurst, Kent 1873)
figlio terzogenito (Carlo Luigi Napoleone Bonaparte) di Luigi Bonaparte re d'Olanda (1806-10) e di Hortense Beauharnais;
1852-70, imperatore dei francesi;
Senato
Raymond-Théodore Troplong
(1852 30 dic - 1° mar 1869)
Corpo legislativo
Consiglio di Stato
 
Presidente del Consiglio di Stato

Napoleone III
(1852 2 dic - 17 lug 1869)
III

Ministro della Maison de l'Empereur
mar.llo conte J.-B.- Ph. Vaillant
(1860 4 dic - 2 gen 1870)

Ministre présidant le Conseil d'État : Adolphe Vuitry
(29 set - ?)

Affari Esteri
É. Drouyn de Lhuys
(1862 15 ott - 1° set 1866)
Interno
Paul Boudet
(23 giu - 28 mar 1865)
Polizia generale  
Belle Arti
mar.llo conte
J.-B.- Ph. Vaillant
(1863 23 giu - 2 gen 1870)
Istruzione pubblica  
Giustizia e Culti
P.-J. Baroche
(1863 23 giu - 17 lug 1869)
Finanze
A.-M. Fould
(14 nov - 20 gen 1867)
Agricoltura,
Commercio
e Lavori pubblici
-
Guerra
mar.llo conte
J.-L.-C.-A. Randon
(1859 5 mag - 20 gen 1867)
Marina e Colonie
conte
J.N.S.P. de Chasseloup-Laubat
(1860 24 nov - 20 gen 1867)

1864
1859-69, apertura del canale di Suez;
1862-67, spedizione in Messico volta a creare in quel paese una monarchia dipendente da Parigi;
Maggio

riconoscimento del diritto di sciopero;

Napoleone III abolisce con un decreto il traffico degli schiavi che però continuerà, in realtà, sino al 1880.

Legione straniera

«segue da 1835»
Il suo impiego:
1864-67, in Messico a sostegno dell'effimero impero di Massimiliano d'Asburgo;




1864
REGNO dei PAESI BASSI
Guglielmo III

Albero genealogico

(† 1890)
figlio di Guglielmo II e di Anna di Russia;
1849-90, re dei Paesi Bassi e granduca di Lussemburgo;


Primo ministro
J.R. Thorbeke
(1862 - 1866)
[governo liberale]
1864
-
 

a



1864
REGNO del BELGIO

Leopoldo I

Albero genealogico

(1790 - 1865)
figlio di Francesco Federico duca di Sassonia-Coburgo-Saalfeld e di Carl. di Reuss d'Ebersd;
[dal 1830 il Belgio è indipendente e dal 1939, con il "trattato dei ventiquattro articoli" che, tra l'altro, gli ha imposto uno statuto di neutralità assoluta, è riconosciuto definitivamente come paese indipendente dall'Olanda e dalle potenze.
dal 1850 è stata istituita per legge la scuola statale.]
1831-65, re dei belgi;



 
Primo ministro
Charles Latour Rogler
(1857 - 1868)
liberale

1864
il governo attua nuove misure anticlericali mentre dal 1863 i cattolici, forti soprattutto tra i fiamminghi, si sono organizzati in partito;
Febbraio
9
, per quanto riguarda la questione dei cimiteri, il consiglo comunale di Malines adotta un regolamento che annulla l'art. 15 del decreto 22 pratile;
mentre il primo ministro appoggia la deliberazione del comune di Malines, i senatori cattolici D'Anethan, Della Faille, Malou chiedono al governo di far rispettare l'art. 15 del decreto stesso e di riconoscere la divisione dei cimiteri per culti; almeno, essi dicono, se si vuol negare alla Chiesa cattolica l'esclusiva potestà delle tombe, le si consenta la divisione dei cimiteri per culti, non avvertendo però che se il cimitero dipende dalla comune, questa divisione VIola il principio della separazione dei culti dallo Stato e diventa illegale.
L'ordine del giorno presentato da D'Anethan viene respinto e l'esempio di Malines viene seguito da molte altre comuni, fra le quali Gand, che adottano la promiscuità dei culti nei cimiteri.
Dicembre
19
, la legge sulle borse di studio presentata nel 1862 e passata alla Camera con 61 voti contro 36, passa ora al Senato con soli due voti di maggioranza;
28, i liberali costituiscono una lega dell'insegnamento che si propone di propagare l'educazione nel Belgio e di combattere le influenze clericali;




a



 




1864
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Vittoria
Albero genealogico

(Londra 1819-Osborne, isola di Wight 1901)
figlia di Edoardo duca di Kent e di Vittoria Maria Luisa di Sassonia-Coburgo-Gotha;
1820, alla morte del padre è posta sotto la tutela dello zio materno Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Saalfeld (futuro Leopoldo I del Belgio);
1837-1901, regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda;
succeduta alla morte dello zio Guglielmo IV morto senza eredi legittimi;
- 1840, febbraio, sposa l'amatissimo cugino Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha;
- dal 14 febbraio 1861 è vedova;
1864
-

1877-1901, imperatrice delle Indie;



Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
H.J. Temple liberale
visconte Palmerston
(1859 18 giu - 18 ott 1865)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
W.E. Gladstone
(1859 18 giu - 26 giu 1866)
Segretari di Stato
 
Affari Esteri e
Commonwealth
J. Russell
(1859 18 giu - ott 1865)
Affari Interni
-
-
Giustizia
-
-
Colonie
-
-
1864
-
1864
-



1864
REGNO di DANIMARCA

Cristiano IX

Albero genealogico

(Gottorp, Schleswig-Holstein 1818 - Copenaghen 1906)
figlio di Federico Guglielmo e di Luisa di Assia-Kassel;
1852, trattato di Londra: le potenze europee danno il beneplacito alla sua designazione di erede da parte di Federico VII;
1863-1906, re di Danimarca;


1864
perde lo Schleswig, lo Holstein e il Lauenburg;
di orientamento conservatore, sosterrà a lungo il gabinetto J.B. Estrup seppur privo della maggioranza parlamentare;

ISLANDA

1864
-

a


1864
SVEZIA e NORVEGIA
Carlo XV
Albero genealogico

(Stoccolma 1826 - Malmö 1872)
figlio di Oscar I e di Giuseppina di Leuchtenberg;
1859-72, re di Svezia e Norvegia;
1864
guerra dei ducati: pur caldo sostenitore dell'unità scandinava, preferisce rimanere neutrale;

REGNO di SVEZIA

1864
-

REGNO di NORVEGIA

1864
-

a





1864
REGNO di PORTOGALLO
Luiz I
Albero genealogico
(? - 1889)
secondogenito di Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Gotha e di Maria II regina di Portogallo;
1861-89, re di Portogallo;
[succeduto al fratello Pietro V]
1862, sposa Maria Pia di Savoia-Carignano (1847-lug 1911);

-

?
(?-?)

1864
-


a


1864
REGNO di SPAGNA
Isabella II
Albero genealogico

(1830 - 1904)
figlia di Ferdinando VII e di Maria Cristina di Napoli;
1833-68, regina di Spagna;
[maggiorenne dal 1843]


 
Primo Ministro
-
R.M. Narváez
(1864 -?)
Interni
-
1864
ridiventa primo ministro R.M. Narváez;










1864
REGNO D'ITALIA
Vittorio Emanuele II
Albero genealogico

(Torino 1820 - Roma 1878)
figlio di Carlo Alberto e di Maria Teresa d'Absburgo-Lorena di Toscana;
1831-49, principe di Piemonte;
1849-59, duca di Savoia;
1849-61, re di Sardegna;
dal 1855 è vedovo;
1861-78, re d'Italia;

PARLAMENTO
VIII Legislatura
[1861 18 feb - 7 set 1865]
Presidente del Senato F. Sclopis di Salerano
piemontese
[2ª Sessione]
(1863 25 mag - 13 ott 1864)
G. Manno
sardo
[2ª Sessione]
(1864 13 ott - 7 set 1865)
Presidente della Camera G.B. Cassinis
piemontese
(1863 21 mag - 7 set 1865)
 
Presidenti
del Consiglio
M. Minghetti I
romagnolo
(1863 24 mar - 28 set 1864)
(+ Finanze)
Alfonso Ferrero II
conte di La Marmora
piemontese
(1864 28 set - 31 dic 1865)
(+ Esteri)
Interno
U. Peruzzi
toscano
(1862 8 dic - 28 set 1864)
G. Lanza
piemontese
(1864 28 set - 31 ago 1865)
Affari Esteri
E. Visconti Venosta
lombardo
(1863 24 mar - 28 set 1864)
Guerra
A. della Rovere
piemontese
(1862 8 dic - 28 set 1864)
A. Petitti-Bagliani
conte di Roreto
piemontese
(1864 28 set - 31 dic 1865)
Marina
E. Cugia Di Sant'Orsola
sardo
(1863 21 apr - 28 set 1864)
Alfonso Ferrero
conte di La Marmora
piemontese
(28 set - 24 dic)
[ad interim]
D. Angioletti
toscano
(1864 25 dic - 20 giu 1866)
Finanze
M. Minghetti
romagnolo
(1862 8 dic - 28 set 1864)
Q. Sella
piemontese
(1864 28 set - 31 dic 1865)
Agricoltura, Industria e Commercio
G. Manna
campano
(1862 8 dic - 28 set 1864)
L. Torelli
lombardo
(1864 28 set 64 - 31 dic 1865)
Lavori Pubblici
L.F. Menabrea
savoiardo
(1862 8 dic - 28 set 1864)
S. Jacini
lombardo
(1864 28 set - 16 feb 1867)
Grazia e Giustizia, e Culti
G. Pisanelli
pugliese
(1862 8 dic - 28 set 1864)
G. Vacca
campano
(1864 28 set - 9 ago 1865)
Istruzione Pubblica
M. Amari
siciliano
(1862 8 dic - 28 set 1864)
G. Natoli
barone di Scaliti
siciliano
(1864 28 set 1° set 1865)
 

1864
Gennaio

Febbraio 

Marzo

Aprile
viene prorogata la Legge Pica sul brigantaggio;

Maggio 

Giugno 
Gioacchino Pepoli incontra a Parigi Napoleone III per trattare la "questione romana";

Luglio

Agosto
l'Italia sottoscrive a Ginevra l'atto costituzionale per la Croce Rossa Internazionale;

Settembre
15
, in seguito agli accordi di giugno, tra Italia e Francia viene firmata la "convenzione di settembre" che prevede il ritiro dei soldati francesi dal territorio pontificio entro due anni; il governo italiano si impegna dal canto suo a non attaccare Roma e a far rispettare l'integrità del territorio pontificio;

una commissione di guerra francese decide intanto che Firenze è la città strategicamente più idonea a diventare capitale d'Italia;

21, Torino, all'annuncio del trasferimento della capitale esplodono le manifestazioni di protesta: la città si trasforma in un campo di battaglia; caricata dalla cavalleria e presa a cannonate, la folla lascia sul terreno più di cinquanta morti;
24, Silvio Spaventa, segretario generale al Ministero dell'Interno, che aveva concordato con il prefetto conte Giuseppe Pasolini di far arrivare da fuori Torino truppe e polizia, si dimette;

28, alla notizia della firma della convenzione, si dimette M. Minghetti;
[Per alcuni si tratta invece di dimissioni richieste dal re dopo la dura repressione dei moti di piazza dei giorni precedenti.]



Ottobre 

Novembre 

Dicembre 

 

MEZZOGIORNO E ISOLE

È un anno terribile per le bande di briganti.
viene sgominata la banda di Angelantonio Masini;

Luglio
28
, il capobanda lucano Carmine Crocco, tradito l'anno precedente dal compagno "pentito" Giuseppe Caruso, tenta di trovare scampo nello Stato pontificio ma viene incarcerato nelle carceri nuove di Roma fino al gennaio 1867. Condotto prima in Francia (dove non è gradito) e poi a Roma, sarà trovato nel carcere di Paliano (Frosinone) dalle truppe italiane nel 1870.
Processato per trentasei reati, viene condannato all'ergastolo e morirà nel carcere di Santo Stefano di Portoferraio dopo trent'anni di detenzione.

Tra le "brigantesse", almeno un centinaio, vanno ricordate:
. Maria Rosa Marinelli, donna di Angelantonio Masini,
[accusata di 39 omicidi, il 6 maggio 1865 sarà assolta grazie alla difesa appassionata dell'avv. Antonio Polistina, sottotenente del 21° rgt di fanteria; processata nuovamente dal tribunale penale di Potenza, viene poi condannata, in appello, a quattro anni di reclusione e sei di vigilanza speciale; uscita dal carcere nel 1889, si sposerà e ritornerà a vive re nel suo paese natale.]
. Filomena Cianciarulo,
. Michelina De Cesare,
[uccisa, dopo essere stata stuprata]
. ecc.
ma sono circa un migliaio le fiancheggiarici presenti negli atti dei processi, come:
. Serafina Ciminelli, donna di Giuseppe Antonio Franco,
[† nel carcere di Potenza per setticemia],
. Giuseppina vitale, donna dell'ex caporale borbonico Agostino Sacchetiello,
[condannata a vent'anni di lavori forzati]
. Maria Oliverio [Ciccilla], moglie dell'ex sergente borbonico Pietro Monaco;
[condannata alla fucilazione alla schiena per brigantaggio, grassazione e assassinio della sorella Teresa, la pena gli è poi commutata nei lavori forzati a vita nel carcere di Fenestrelle; la loro storia è scritta da A. Dumas],
. ecc.,
tutte fedeli ai loro uomini e ai loro ideali.





BRITISH NORTH AMERICA
[Nord America Britannico]
Governatore generale
Charles S. Monck
visconte Monck
(1861 - 1868)
-
-

1864
Nel periodo 1850-60 ha preso piede anche nel Nord America Britannico un violento sentimento anticattolico che utilizza le stesse motivazioni di fondo adottate nell'intero mondo anglosassone e di cui si fanno portavoce soprattutto i protestanti di origine irlandese.
I loro conterranei cattolici sono accusati di portare con loro povertà e arretratezza, epidemie e ubriachezza, indolenza e crimine, corruzione morale e inaffidabilità politica.
Sarebbe in corso una congiura mondiale orchestrata dal papa, il quale utilizza il suo clero (straniero) e i suoi fedeli per guadagnare il potere politico tanto nelle province marittime (dove il numero dei cattolici irlandesi e scozzesi aumenta a vista d'occhio), quanto nel Canda Ovest (tramite le istituzioni della Provincia del Canada) spesso addirittura con la forza delle armi (le incursioni feniane).
La religone cattolica si baserebbe su pratiche superstiziose e oscurantiste, quale il culto dei santi e della Madonna, la comunione e la confessione, le quali impedisocno al fedele la lettura diretta della Bibbia sostituendola con testi ecclesiastici apocrifi prodotti a vantaggio del clero.
L'enciclica di Pio IX Quanta cura e le ottantanta proposizioni che, in appendice, sono raccolte sotto il titolo Syllabus errorum non possono che rafforzare le convinzioni del partito anticattolico.


PROVINCIA DEL CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).]
BASSO CANADA [o Canada Est]
Primo ministro
-
Étienne-Paschal Taché
(1864 30 mar - ?)
Vescovo di Montréal
Ignace Bourget
(1840 - 1876)

1864
Marzo
30
, si insedia il nuovo governo guidato in coppia dal conservatore John A. Macdonald (1815-1891) e dal medico bleu Étienne-Paschal Taché (1795-1865);

Giugno
14
, ha inizio il processo di unificazione della Provincia del Canada;
[Finirà il 29 marzo 1867 con l'assenso della regina Vittoria al British North America Act.]
Lo stesso giorno arrivano insieme tanto il voto di sfiducia al governo guidato in coppia da John A. Macdonald e Étienne-Paschal Taché, insediatosi pochi mesi prima, quanto la proposta della commissione per la riforma costituzionale, presieduta da Brown, di dare vita a una Grande Coalizione il cui principale compito sia quello di trovare una soluzione all'impasse politico-istituzionale.
Nella Grande Coalizione sono rappresentati tanto i conservatori di J.A. Macdonald e di George-Étienne Cartier quanto i riformisti di Brown, ma non i rouges di A.-A. Dorion.
La Grande Coalizione ha davanti a sé tre strade:
- (favorita da J.A. Macdonald) continuazione del vecchio sistema nella speranza di un suo migliore funzionamento;
- (favorita da Brown) unione, su basi formalmente federali, di Canada Est e Canada Ovest;
- (favorita da George-Étienne Cartier, J.A. Macdonald) unione della Provincia del Canada con le altre province del Nord America Britannico, una volta verificato l'interesse di queste ultime.
L'occasione di tale verifica si presenta immediatamente.
I delegati delle tre province marittime, Nova Scotia, New Brunswick e Isola del Principe Edoardo, sollecitati anche dal luogotenente-governatore della Nova Scotia, Richard Graves MacDonnell (1814-1881), che ben rappresenta la favorevole opinione di Londra in merito, prevedono di incontrarsi nel settembre successivo a Charlottetown, la capitale dell'Isola del Principe Edoardo, per discutere la possibilità di una loro unificazione.
La Provincia del Canada chiede dunque di partecipare con i propri delegati alla riunione di Charlottetown e di illustrare in tale occasione le sue proposte per una eventuale unione del Nord America Britannico.

Settembre
-9
, Grande Coalizione, la prima riunione avviene a Charlottetown, nell'Isola del Principe Edoardo;

Ottobre
Proprio mentre è in partenza per la riunione di Québec, al governatore generale Charles S. Monck giunge la notizia di un raid confederato su St. Albans, una cittadina del Vermont a poche miglia dalla frontiera canadese. [vedi U.S.A.]
L'opinione pubblica americana reagisce violentemente anche perché i confederati hanno usato il Canada come base di partenza e vi hanno poi cercato rifugio.
[Solo la moderazione di A. Lincoln e intensi scambi tra Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna eviteranno il peggio.
Ma Charles S. Monck e il governo di Londra saranno seriamente imbarazzati quando la magistratura di Montréal, dopo aver ordinato l'arresto dei razziatori, dichiarerà nullo il procedimento per motivi tecnici e ordinerà il rilascio di tutti gli imputati.]

10-27, Québec, Grande Coalizione: avviene la seconda riunione dei 33 delegati provinciali, tra i quali tutti coloro che si sono già incontrati a Charlottetown:
New Brunsvick
- 7 delegati:
. Charles Fisher (1808-1880),
. Peter Mitchell (1824-1899)
+ i 5 di Charlottestown già citati.
Isola del principe Edoardo
- 7 delegati:
. Thomas H. Haviland (1822-1895),
. Edward Whelan (1824-1867),
+ i 5 di Charlottestown già citati.
Nova Scotia
- 5 delegati di Charlottestown già citati.
Terranova
- 2 delegati:
. Frederic B.T. Carter (1819-1900),
. Ambrose Shea (1815-1905).
Provincia del Canada
12 delegati (governo al completo):
. Jean-Charles Chapais (1811-1885) - francocanadese,
. James Cockburn (1819-1883),
. Oliver Mowat (1820-1903),
. Étienne-Paschal Taché (1795-1865) - francocanadese,
+ gli 8 di Charlottestown già citati.

[La riunione non è stata preceduta da alcuna produzione teorica di rilievo, paragonabile, per esempio, ai saggi degli uomini politici statunitensi Alexander Hamilton (c.1755-1804), John Jay (1745-1829) e J. Madison (1751-1836) poi raccolti nel volume The Federalist (1788), i quali contribuirono notevolmente alla ratifica della nuova costituzione degli Stati Uniti del 1787 e alla successiva stesura del Bill of Right (1791).]
I delegati delle diverse province, questa volta con la presenza di Terranova, si accordano su 69 risoluzioni (altre tre saranno aggiunte poco più tardi) sulle quali verrà modellato l'assetto della nuova "Unione delle Province".
Le Settantadue Risoluzioni si occupano anche di problemi di carattere economico e finanziario quali il completamento della Intercolonial Railway e la gestione del debito pubblico.
Lo scoglio più spinoso riguarda i rapporti tra il governo centrale e i governi locali: fino a che punto questi manterranno la loro sovranità!
Alla fine prevale la soluzione del delegato del New Brunsvick, Charles Fisher (1808-1880) che ha proposto di modellare la nuova struttura, tanto a livello locale quanto a livello centrale, su quella britannica, vale a dire con una camera bassa e una camera alta (quest'ultima pure diversa dalla Camera dei Lord) a entrambi i livelli.
Per quanto riguarda la questione della rappresentanza delle parti,
l'accordo finale è un compromesso che soddisfa tutti i delegati, a eccezione di quello dell'Isola del Principe Edoardo, Andrew A. MAcdonald (1829-1912) che ha provato senza successo a proporre una soluzione di tipo statunitense (un senatore per provincia), scontrandosi anche con gli altri delegati delle province marittime che invece riconoscono al Canada centrale un ruolo di preminenza.
Per la Camera dei Comuni si opta per un principio vagamente proporzionale, assegnando così i seggi:
- 89 al Canada Ovest,
- 65 al Canada Est,
- 19 alla Nova Scotia,
- 15 al New Brunsvick,
- 7 a Terranova,
- 5 all'Isola del Principe Edoardo.
Il Senato funzionerà invece per sezioni (e non per province), compensando parzialmente le province più deboli e assegnando così i senatori:
- 24 a Canada Ovest,
- 24 a Canada Est,
- 10 a Nova Scotia,
- 10 a New Brunsvick,
- 4 a Terranova,
- 4 all'Isola del Principe Edoardo (questi ultimi giustificati, dal punto di vista sezionale, dall'eventualità di un allargamento futuro dell'unione alle province dell'ovest.
Per quanto riguarda la "questione francocanadese" le Settantadue Risoluzioni affermano che sarà consentito sia l'uso della lingua francese nel parlamento e nei tribunali federali, sia il mantenimento nella provincia dell'ex Canada Est dei diritti acquisiti dalle scuole cattoliche e (implicitamente) delle peculiarità del suo sistema giudiziario.

I delegati presenti a Québec rappresentano le istanze di una élite numericamente minoritaria, caratterizzata dalla comune:
- origine britannica,
- lingua inglese,
- religione protestante,
- ideologia vittoriana.
Tra loro non vi sono né indiani, né residenti di origine africana o asiatica, né rappresentanti delle classi inferiori della società di origine europea, né donne.
[Non sono stati invitati al tavolo delle trattative nemmeno i rappresentanti della British Columbia e dell'Isola di Vancouver perché inizialmente si è trattato di un'iniziativa tra la Provincia del Canada e le province marittime o atlantiche, e la successiva rapidità del processo non ha reso materialmente possibile una loro partecipazione. Le Settantadue Risoluzioni prevedono comunque in dovuta considerazione la possibilità di una loro adesione futura.
Più complessa è la questione della presenza francocanadese.
Innanzitutto va notata l'assenza della minoranza acadiana, segno del suo scarso peso politico nelle province marittime e del disinteresse del Canada Est nei loro confronti. Per quanto riguarda i francocanadesi propriamente detti, poiché i delegati votano per provincia, ma alla Provincia del Canada sono stati concessi due voti, i residenti del Canada Est hanno un peso formalmente identico a quello degli altri delegati provinciali.
Non è inoltre privo d iimportanza il fatto che la presidenza dei lavori della riunione di Quèbec sia ricaduta su un autorevole e rispettato francocanadese, il 69enne Étienne-Paschal Taché (in questo momento a capo del governo della Provincia del Canada insieme al 49enne J.A. Macdonald) il quale figura infatti in modo prominente nell'iconografia del periodo.
Nei fatti però i francocanadesi sono soltanto 4 dei 33 delegati, e certamente la loro presenza è politicamente e socialmente minoritaria.]

L'accordo iniziale, quello uscito dalla riunione operativa di Québec, coinvolgerà però soltanto tre province:
- Provincia del Canada,
- New Brunswick,
- Nova Scotia.
[Mentre i delegati dell'Isola del Principe Edoardo si sono dichiarati insoddisfatti, quelli di Terranova sono stati presenti solo in qualità di osservatori.
Le Settantadue Risoluzioni non sono altro in realtà che una sorta di accordo tra gentiluomini che i delegati si sono impegnati a fare approvare dalle rispettive assemblee provinciali.
Nei mesi che seguono, l'unica provincia in cui l'approvazione dell'accordo non incontrerà grande opposizione sarà la Provincia del Canada. Non che non ci siano i contrari.
Niente affatto scontata è invece l'approvazione dell'accordo federale da parte delle province atlantiche.

 

 

ALTO CANADA [o Canada Ovest]
Primo ministro
John A. Macdonald
(1864 30 mar - ?)

1864
-

 

 

 

 

 

TERRANOVA
Primo Ministro
Hugh Hoyles
(1861 - 1865)

1864
-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
Governatore della provincia
George Dundas
(1859 - 1868)

1864
Settembre
-9
, Charlottetown, Grande Coalizione: si riuniscono 23 delegati:
- 15 delle province marittime (5 ciascuna),
New Brunsvick
. Edward B. Chandler (1800-1880),
. John H. Gray (1814-1889),
. John M. Johnson (1818-1868),
. William H. Steeves (1814-1873),
. Samuel I. Tilley (1818-1896).
Nova Scotia
. Adams G. Archibald (1814-1892),
. Robert B. Dickey (1811-1903),
. William A. Henry (1816-1888),
. Jonathan McCully (1809-1877),
- Charles Tupper (1821-1915).
Isola del Principe Edoardo
. George Coles (1818-1875),
. John H. Gray (1812-1887),
. Andrew A. Macdonald (1829-1912)
. Edward Palmer (1809-1889),
. William H. Pope (1825-1879).
Provincia del Canada
. Brown,
. Alexander Campbell (1822-1892),
. George-Étienne Cartier (1814-1873) - francocanadese,
. Alexander T. Galt (1817-1893),
. Hector-Louis Langevin (1826-1906) - francocanadese,
. John A. Macdonald (1815-1891),
. William McDougall (1822-1905),
. Thomas D. McGee (1822-1868).

Mentre l'idea di un'unione tra le province marittime viene immediatamente accantonata, ai delegati della Provincia del Canada viene data la possibilità di rassicurare i convenuti sul fatto che nella nuova unione ogni provincia conserverebbe la propria identità locale (incluso il parlamento) e che l'enorme debito pubblico della Provincia del Canada non sarebbe consolidato in un unico debito federale a danno delle altre province.
Si registra una tale unanimità di vedute circa la fattibilità di un progetto di unificazione che l'unica decisione presa è quella di convocare una seconda riunione in tempi rapidissimi. A tale riunione parteciperà anche Terranova, l'unica provincia non presente alla prima riunione soprattutto a causa del reciproco disinteresse dell'isola e dei delegati presenti a Charlottestown.

 

NEW BRUNSWICK
Governatore della provincia
Arthur Hamilton Gordon
(1861 - 1866)

1864
-

 

 

NOVA SCOTIA
Luogotenente-governatore
Richard G. MacDonnell
(1863 - 1865)

1864
Viene approvato il Free Educational Act.

 

ISOLA DI VANCOUVER [dal 1849]
Governatore della provincia
Arthur E. Kennedy
(1863 - 1866)

1864
-

 

BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
Governatore della provincia
James Douglas
(1858 - 1864)
Frederick Seymour
(1864 - 1869)

1864
Corsa all'oro (1858-66).

 


UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
A. Lincoln [16°]
(1861 4 mar - 15 apr 1865)
[Pr]
Vicepresidente
-
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
William H. Seward
(1861 4 mar - ?)
[Pr]
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
R.B. Taney
(1836 15 mar - 12 ott 1864)
S.P. Chase
(1864 6 dic - 7 mag 1873)
È in atto la guerra di secessione (o guerra civile)  americana.
(1861-65)

1864
Gennaio
-

Marzo
9
, Washington, nominato comandante supremo dell'esercito dell'Unione, il ten.gen. U.S. Grant si accinge a spezzare la resistenza sudista attraverso una "guerra totale"; il suo piano strategico prevede due azioni simultanee e coordinate:
- egli guiderà personalmente l'armata del Potomac del gen. George Gordon Meade contro il gen. R.E. Lee in VIRGINIA,
- il suo ex luogotenente, gen. William T. Sherman, attaccherà l'esercito del gen. Joseph E. Johnston che difende la regione di Atlanta, in GEORGIA.

Maggio
3
, inizia l'offensiva del ten.gen. U.S. Grant in VIRGINIA.
5-6, battaglia di Wilderness (foresta che si estende ditro il basso corso del Rapidan, tra Chencellorsville e Orange, in VIRGINIA):
Forze in campo:
- nordisti: armata del Potomac (in particolare il II, V e VI C.d'a, con le Div.ni di cavalleria Wilson e Gregg);
Il comandante ten.gen. U.S. Grant ha ai suoi ordini:
. gen. Hancock,
. gen. Warren,
. gen. Sedgwick.
- sudisti: armata della Virginia (I, II e III C.d'a), più un corpo di cavalleria.
Il comandante gen. R.E. Lee ha ai suoi ordini:
. gen. Ewell;
. gen. A.P. Hill,
. gen. Longstreet,
. gen. John Stuart.

Dopo aver "tenuto" durante tutta la giornata del giorno 5, il giorno successivo ai sudisti arrivano i rinforzi rappresentati dal C.d'a. del gen. Longstreet.
Essendo stato segnalato loro una sorta di "corridoio" attraverso la foresta, formato dal terrapieno d'una ferrovia in costruzione non sorvegliato dal nemico, i sudisti si servono di esso per piombare con 4 brigate scelte alle spalle degli avversari cogliendoli alla sprovvista, mentre nel contempo iel gen. Longstreet con le sue truppe fresche scatena un poderoso attacco frontale.
Anche la leggendaria cavalleria del gen. John Stuart compie prodigi di valore annientando i cavalleggeri nordisti.
Solo la calma del ten.gen. U.S. Grant, che prende personalmente in mano la situazione, e l'energia del suo subordinato gen. Sedgwick, salvano la giornata dal disastro; e nonostante che le ali del gruppo d'armate unioniste siano pericolosamente ripiegate all'indietro, la linea nel complesso resiste.
All fine della giornata del 6 maggio la superiorità sia pur lieve è dalla parte sudista.
Nella notte il ten.gen. U.S. Grant decide di sganciarsi: invece di rimanere a fronteggiare il nemico, riprende l'iniziaiva e l'offensiva, avviando le sue truppe verso sud nel tentativo d'interporsi tra la capitale dei confederati meridionali, Richmond, e l'armata della Virginia settentrionale che deve difenderla. Prosegue così l'audace marcia dei nordisti verso il cuore del paese nemico.

Perdite:
- nordisti: 14.823 tra morti e feriti, oltre a 3.383 prigionieri e dispersi.
- sudisti: ca 8.000 tra morti e feriti, e un numero imprecisato di prigionieri e dispersi.

[In un mese di combattimenti selvaggi (Wilderness, Spotsylvania, Cold Harbor) c'è stata una tremenda carneficina:
- il ten.ten.gen. U.S. Grant lascia sul campo 60.000 uomini, il gen. R.E. Lee 20.000 (una perdita proporzionalmente più grave vista l'inferiorità numerica).

L'insuccesso della strategia del ten.ten.gen. U.S. Grant impone un mutamento dei suoi piani.

Lo stesso mese inizia la campagna di Atlanta (GEORGIA) (cinque mesi).
Intanto diversi repubblicani sono insoddisfatti della conduzione bellica di A. Lincoln e pensano che i suoi progetti per la ricostruzione postbellica siano troppo benevoli nei confronti degli stati secessionisti; di conseguenza un gruppo di radicali dissidenti organizza in maggio una convenzione separata che propone come candiato il gen. John C. Frémont.

Giugno
il ten.gen. U.S. Grant avanza verso sud oltre il fiume James minacciando Petersburg, un centro di comunicazioni di vitale importanza a una trentina di km da Richmond. La guarnigione della città però resiste abbastanza a lungo da consenitire l'arrivo del gen. R.E. Lee e, dopo aver attaccato inutilmente per tre volte le difese confederate, il ten.gen. U.S. Grant organizza un assedio destinato a durare nove mesi.
Nel frattempo nel West, anche gen. William T. Sherman fa scarsi progressi: i suoi sforzi per intrappolare il gen. Joseph E. Johnston o costringerlo a una battaglia campale sono resi vani da una magistrale tattica dilatoria.

Le gravi perdite subite dal ten.gen. U.S. Grant e la sensazione che la Confederazione sia invincibile provocano al Nord una certa stanchezza nei riguardi della guerra, che in estate tocca il culmine.
Ci sono trattative di pace ufficiose, in particoalre quella condotta dal vivace editore di New York Horace Greeley.
Tutto finisce nel nulla.

Lo stesso mese i repubblicani, come loro candidato alle elezioni presidenziali, nominano per la seconda volta A. Lincoln.
Nel tentativo di sottolineare il loro carattere nazionale assumono il nome di Unione Nazionale e designano Andrew Johnson, un progressista del TENNESSEE che si è opposto alla secessione del proprio stato, candidato alla vicepresidenza.
La piattaforma elettorale invita a uno sforzo unitario per porre fine alla ribellione e promette l'eliminazione della schiavitù.


Luglio
mentre il gen. sudista Joseph E. Johnston, indietreggia, evitando scontri frontali, con l'obiettivo di logorare l'avversario e aspettando un errore per colpire, il gen. nordista William T. Sherman, che pure non cerca lo scontro frontale preferendo manovre di aggiramento, intende premere con la potenza di fuoco, demoralizzare il nemico, spingerlo su Atlanta e, aggirandolo, spezzare le sue linee di comunicazione. Impegnando anche due divisioni per tenere lontana la cavalleria sudista del gen. Nathan Bedford Forrest dalla ferrovia dei rifornimenti, a nord della città;
17, con gli unionisti sempre più vicini ad Atlanta, il presidente confederato Jefferson Davis solleva dal comando il gen. Joseph E. Johnston sostituendolo con il gen. John B. Hood a capo delle forze della Confederazione nel West;
20, il nuovo generale sudista compie una sortita dalla città assediata e bombardata ma viene sconfitto a Peachtree, appena a nord di Atlanta;
22, battaglia di Atlanta; il gen. sudista John B. Hood compie una seconda sortita, ancora più vicina all'abitato, a sud ovest, ma senza esito; dopo una terza sortita lo scontro viene risolto alla fine da 20 pezzi di artiglieria che William T. Sherman ha disposto attorno al suo quartier generale e che spezzano l'avanzata dei confederati;

I repubblicani di tendenze radicali, dopo aver reso inapplicabile il "piano di Lincoln", mettono a punto un'ipotesi alternativa, il Wade-Davis Bill, approvato dal Congresso lo stesso mese.
Questo progetto di legge pone condizioni più restrittive per la riammissione degli stati sudisti all'interno dell'Unione:
soltanto dopo che la maggioranza degli elettori di uno stato secessionista si dichiari a favore dell'Unione si potrà costituire un nuovo governo; alla stesura di una nuova costituzione statale non potrà contribuire nessuno che abbia preso volontariamente le armi contro gli Stati Uniti, inoltre i governi dovranno proibire la schiavitù, escludere i capi confederati dal diritto di voto e dalle cariche pubbliche e impegnarsi a non onorare i debiti di guerra confederati.
A. Lincoln impedisce che Wade-Davis Bill diventi legge ricorrendo al veto, ed è accusato dai sostenitori del provvedimento di voler usurpare le preprogative del Congresso.
[Il contrasto tra potere esecutivo e potere legislativo assume toni così accesi che non si farà nulla per la ricostruzione prima della fine della guerra.]

Agosto
5
, con la vittoria navale alla baia di Mobile i nordisti guidati dall'amm. David G. Farragut bloccano qualsiasi rifornimento via mare diretto ai sudisti.

I democratici nominano George B. McClellan, già comandante dell'armata del Potomac, loro candidato alla presidenza con una piattaforma che denuncia la guerra come un fallimento e chiede un armistizio seguito da una convenzione nazionale destinata a ricostituire l'unità degli Stati Uniti mediante negoziati.
La "piattaforma di pace" è confusa e irreale e lo stesso George B. McClellan non la condivide.
Ma l'idea di una pace negoziata, per quanto utopistica, ha un fascino considerevole per una popolazione depressa dalle rovine e stanca di versare sangue fraterno.

Anche dopo l'assegnazione a A. Lincoln della "nomination" repubblicana, ci sono tentativi segreti all'interno del partito per sostituirlo.
Alla fine del mese l'opposizone dell'apparato repubblicano è talmente forte che egli stesso si è quasi convinto che non sarà rieletto.
All'improvviso però la situazione militare muta e, di conseguenza, cambia anche la scena politica.


Settembre
, Jonesboro, a sud di Atlanta, gli unionisti riescono a conquistare un tratto della ferrovia Atlanta-Macon e a interrompere i rifornimenti alla città;
2
, il sindaco di Atlanta, James Calhoun, consegna la città a un capitano nordista; il gen. William T. Sherman vi stabilisce il suo comando e ordina l'evacuazione dei civili;
[Da maggio, nella serie di nove scontri maggiori perdono la vita 4.400 unionisti e 3.000 confederati.
Fondamentali, anzi indispensabili per la campagna di Atlanta sono state le ferrovie:
- 185 miglia: Louisville Kentucky-Nashville , Tennessee;
- 150 miglia: Nashville-Chattanooga, Atlanta;
- 137 miglia: Chattanooga-Atlanta.]

L'effetto di tale impresa sul morale dei nordisti è straordinario. Le discussioni e le polemiche sulla pace cessano di colpo.
Il gen. John C. Frémont rinuncia alla candidatura e i repubblicani, di nuovo compatti nell'appoggiare A. Lincoln, hanno buon gioco nel mettere in evidenza le ambiguità della piattaforma elettorale democratica.

Ottobre
St. Albans (Vermont), alcuni confederati compiono un raid sulla cittadina a poche miglia dalla frontiera canadese.
I razziatori, prima di rifugiarsi oltre frontiera, hanno messo St. Albans a ferro e fuoco rapinando tre banche, portando con sé 200.000 dollari e lasciando un morto sulle strade.
L'opinione pubblica americana reagisce violentemente anche perché i confederati hanno usato il Canada come base di partenza e vi hanno poi cercato rifugio.
Solo la moderazione di A. Lincoln e intensi scambi tra Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna evitano il peggio.
[Il caso del raid non è isolato e si iscrive nel quadro di una tensione sempre più grave tra Unione e Gran Bretagna nel corso della Guerra Civile.]

Novembre
ordinato di bruciare e distruggere tutti gli edifici non di abitazione privata, il gen. William T. Sherman parte per la sua marcia verso Savannah e il mare;

Elezioni presidenziali
 
voto popolare
voto elettorale
. A. Lincoln (Repubblicano)
2.213.655
212
. George B. McClellan (Democratico)
1.805.237
21

A. Lincoln viene rieletto senza problemi alla presidenza ottenendo la maggioranza in tutti gli stati dell'Unione eccetto tre.
Ma il divario di voti rispetto al suo concorrente, 400.000 su un totale di oltre 4 milioni di elettori, è relativamente ridotto.
Viene nominato vicepresidente il democratico A. Johnson.

 



COLORADO, il desiderio di vendetta dei bianchi sfocia nel massacro del Sand Creek: i cheyenne stavano depredando e assassinando da oltre tre anni quando, ignorando il fatto che il capo Black Kettle ha chiesto la pace e gli è stata promessa protezione, un corpo di spedizione agli ordini del col. John M. Chivington assale una banda di qualche centinaio di indiani, uomini, donne e bambini, e li stermina, scotennando i guerrieri, sventrando le donne incinte, calpestando a morte i bambini. Simili atti di barbarie continuano e la guerra contro gli indiani nelle regioni sudoccidentali diviene ancora più selvaggia.
[Solo nel 1868 cheyenne e arapaho saranno definitivamente sconfitti.]

Dicembre
il gen. William T. Sherman occupa quindi gran parte della GEORGIA, tagliando in due il territorio sudista;
in VIRGINIA il gen. R.E. Lee deve limitarsi a difendere Richmond dal pressante assedio nemico;
il gen. John B. Hood tenta di costringere il gen. nordista William T. Sherman a tornare sui suoi passi invadendo il TENNESSEE;
13, il gen. William T. Sherman raggiunge la costa;
15-16, battaglia di Nashville: il gen. nordista Thomas annienta l'esercito del gen. John B. Hood;
21, il gen. William T. Sherman, conquista Savannah (GEORGIA);
ciò che rimane della Confederazione è stato spezzato in due tronconi e l'esercito del gen. R.E. Lee è stato privato delle sue riserve di cibo.
A questo punto il gen. William T. Sherman, lasciatosi alle spalle un corridoio di sistematica distruzione, lungo 500 km e largo quasi cento, avanza da sud attraverso le Caroline;

gli Stati Uniti annettono lo stato del Nevada;




 

Mentre il progetto della nuova ferrovia transcontinentale (1862) languisce per mancana di capitali, il Congresso decide di raddoppiare le assegnazioni di terreno demaniale e trasforma i prestiti in ipoteche di secondo grado. Il denaro degli investitori comincia ad affluire e così viene dato il via ai lavori.
Gli azionisti delle due società ferroviarie che si sono aggiudicate i lavori, la Union Pacific Railroad e la Central Pacific Railroad of California adottano uno stratagemma ingegnoso per far soldi. Anzichè organizzare gare d'appalto tra vari concorrenti, creano società-fantoccio a cui affidano la realizzazione dei lavori:
- il Crédit Mobilier per l'Union Pacific Railroad,
- la Contract and Finance Company per la Central Pacific Railroad of California.
Ciò consente loro di far figurare a bilancio spese esorbitanti.
Ad esempio, il Crédit Mobilier riceve 73 Mni di dollari per lavori costati in realtà 50 Mni, la Contract and Finance Company riesce a farsi versare 120 Mni di dollari per lavori costati in effetti 58 Mni.
A causa di questo trucco, peraltro tipico del mondo finanziario del tempo, le due società ferroviarie si trovano ben presto sommerse dai debiti.
A causa del sistema degli incentivi governativi, congegnato in modo da avvantaggiare più la rapidità di esecuzione dei lavori che la qualità, il progetto della ferrovia transcontinentale diventa di fatto una gara di velocità tra le due compagnie:
- Union Pacific Railroad, impiega soprattutto lavoratori immigrati irlndesi e veterani dell'esercito dell'Unione smobilitati che devono spesso deporre il piccone per respingere gli assalti degli indiani;
- Central Pacific Railroad of California, utilizza soprattutto manodopera cinese.
[Le due linee si incontreranno nello UTAH nella primavera del 1869]

Attento al problema provocato dalla devastazione del sistema boschivo per ricavarne legname, George Perkins Marsh, filologo e diplomatico del VERMONT, nel suo libro L'uomo e la natura (1864) invita gli americani a riflettere sull'esperienza di alcune zone del Vicino Oriente, dove secoli di negligenza e di dissennato sfruttamento hanno trasformato in uno sterile deserto regioni un tempo fertili.

Lo stesso anno entra in funzione il primo altoforno che usa il "processo Bessemer".
[La produzione di acciaio su vasta scala si giova di nuove tecniche a basso costo e di grande rendimento per liberare la ghisa da carbone, fosforo e altre impurità.
Dopo il 1850 l'inglese Henry Bessemer e l'americano William Kelly hanno scoperto quasi contemporaneamente quello che poi diverrà il "processo Bessemer" appunto.]

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1864
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1864
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1864
-

 

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1864
-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1864
-



[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1864
-

 



 






[09] NEW HAMPSHIRE [dal 21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1864
-

 





[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1864
-

 

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1864
-


[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1864
-


[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1864
-



[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1864
-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-

1864
-

 


[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1864
-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1864
-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1864
-


[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1864
-


[-] Territorio del NEW MEXICO [dal 1846]
Governatore
-
-

1864
-

 


[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1864
-

 


[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1864
-

 


[-] Territorio dell'UTAH [dal 1850]
[Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1864
-

 


[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1864
-

 


[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1864
-



[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1864
-



[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1864
-

 


[-] Territorio del COLORADO [dal 28 febbraio 1861]
Governatore
-
-

1864
-

 


[-] Territorio dell'IDAHO [dal 24 marzo 1863] - cap. Lewiston
Governatore
-
-

1864
Dicembre
7
, la capitale viene insediata a Boise (che nel frattempo è stata trasformata da "fortino" in moderna città, grazie ad un'imponente opera urbanistica ed architettonica).

 


[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1864
-


[-] Territorio del MONTANA [1864-89]
Prima della creazione del Territorio del Montana, diverse parti erano parte di:
- Territorio dell'Oregon (1848—1859),
- Territorio di Washington (1853—1863),
- Territorio dell'Idaho (1863—1864),
- Territorio del Dakota (1861—1864).
Governatore territoriale
Sidney Edgerton
(1864 - ?)

1864
Maggio
26
, il Montana diviene un Territorio degli Stati Uniti (Territorio del Montana), con capitale del Territorio Bannack;


[-] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[L'area dello Stato si è evoluta prima come parte del Territorio dello Utah, poi come Territorio del Nevada (2 marzo 1861, dal nome della Sierra Nevada).]
Governatore
-

1864
Ottobre
31
, entra a far parte dell'Unione.


"Confederazione degli Stati d'America"
[01] - [08] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1864
-


[02] - [22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
Governatore
-
-

1864
-




[03] - [?] FLORIDA
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Governatore
-
-

1864
-


[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.]
Governatore
-
-

1864
-




[05] - [18] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1864
-

 


[06] - [20] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
Governatore
-
-

1864


[07] - [28] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1864
-


[08] - [10] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788] - cap. Richmond
Governatore
-
-

1864
-

 





[09] - [12] NORTH CAROLINA [dal 29 maggio 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1864
-

[10] - [16] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
Governatore
-
-

1864
-

 


[11] - [25] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1864
-

 


a





1864
STATI UNITI del MESSICO
(repubblica federale)
- Presidente della repubblica federale
B.P. Juárez Garcia
(1861 - 1864)
1864
Giugno
l'intervento militare di Gran Bretagna, Francia e Spagna che hanno occupato Veracruz nel 1862 e che si è tramutato in una vera e propria guerra di conquista, culmina ora, sempre per opera della Francia di Napoleone III, nell'insediamento a Città del Messico dell'arciduca Massimiliano d'Absburgo con il titolo di imperatore [Ferdinando Massimiliano]; l'imperatore è accompagnato dall'ex presidente M. Miramón fuggito in Europa nel 1860, ed ora nominato gran maresciallo;
B.P. Juárez Garcia è costretto ancora una volta a fuggire nel nord del paese anche se sempre sostenuto dagli Stati Uniti;


1864
Impero del Messico
Ferdinando Massimiliano
Albero genealogico

(1832 - 1867)
figlio dell'arciduca Francesco Carlo d'Absburgo-Lorena e di Sofia di Baviera;
1864-1867, imperatore del Messico;





 
1864
B.P. Juárez Garcia, costretto ancora una volta a fuggire nel nord del paese, sostenuto dagli Stati Uniti anima contro i francesi e gli "imperiali" una resistenza a oltranza;



1864
GUATEMALA
[formalmente indipendente dal 1847]
- Capo del governo
Rafael Carrera
(1839 - 1865)
1864
-


1864
HONDURAS
-
?
(?-?)
1864
cresce la dipendenza dagli Stati Uniti, interessati a mantenere sotto proprio controllo le ricche piantagioni di banane, unica risorsa economica del paese;


1864
NICARAGUA
[protettorato della Gran Bretagna sulla Costa de Mosquitos: (1848-60)]
- Dittatore
-
1864
lotte tra liberali e conservatori (clericali) agitano la vita interna del paese per tutto il secolo XIX;
gli interessi nordamericani sono rafforzati dal progetto di costruire un canale interoceanico attraverso il Nicaragua;



1864
COSTA RICA
[il paese è indipendente dal 1821]
-
?
(?-?)
1864
l'economia è basata in netta prevalenza sulla coltura del caffè e nel corso del secolo XIX, mentre si assiste ad una sistematica penetrazione di capitali inglesi e nordamericani, si forma pure una ristretta élite, socialmente e politicamente dominante, legata all'esportazione di questo prodotto;

 






1864
- Presidente  
1864
-


1864
VENEZUELA
[Repubblica indipendente dal 1830]
-
-
1864
la guerra civile sfocia nella trasformazione del paese in repubblica federale sul modello nordamericano: Stati Uniti del Venezuela;

1864
República del Ecuador
Presidente della repubblica
-
 
1864
conflitti di frontiera con la Colombia;
le gravi amputazioni territoriali portano a un quadro politico instabile contrassegnato fino agli inizi del Novecento da un alternarsi di dittature conservatrici (J.J. Flores, G. García Moreno) e di dittature liberali (V. Rocafuerte, E. Alfaro) e da crescenti ingerenze dell'esercito formato all'origine da elementi venezuelani;



1864
BOLIVIA
Presidente della repubblica
?
(1825-?)
 
1864
l'evoluzione storica della regione è caratterizzata dall'instabilità politica, sociale ed economica, conseguenza della lotta tra le contrapposte oligarchie dell'altopiano minerario e del Chaco agricolo e delle tensioni sociali che percorrono il paese (agitazioni contadine e scioperi dei minatori);


1864
PERU'
[Repubblica indipendente dal 1827]
- Presidente della repubblica
-
[epoca della "rivoluzione conservatrice"]
1864
-



1864
CILE
Presidente della repubblica
M. Montt
(1851 - 1861)
 
1864
sotto questa presidenza la crescente influenza britannica è culminata nella creazione di una rete ferroviaria nazionale e nell'istituzione di un moderno sistema creditizio ma ha imposto al modo di sviluppo, attraverso la manovra dei profitti e delle leve finanziarie, un orientamento marcatamente monoproduttivo, che alla lunga ha reso l'economia facilmente vulnerabile dalle fluttuazioni del mercato internazionale;


1864
GUYANE
[dal 1816 divise nelle tre colonie]
 dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica (inglese)
1864
-
Suriname (olandese)
1864
-
Guyane Française (francese)
1864
già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852, di un bagno penale (fino al 1945);


1864
Pedro II
Albero genealogico
(Rio de Janeiro 1825 - Parigi 1891)
figlio di Pietro I;
1831-89, imperatore del Brasile;
a soli sei anni dopo l'abdicazione del padre;
[incoronato imperatore nel 1841, regnerà di fatto solo dal 1847]
nel 1847, rientrata la secessione del Rio Grande do Sul, istituisce un gabinetto responsabile dinanzi al parlamento, nel quale vengono immessi in posti chiave ex dirigenti separatisti;


1864
questione dei vescovi (1855-73): le istanze autonomistiche in seno alla chiesa, che sono all'origine di una lunga controversia con l'imperatore sul problema della massoneria, trovano un ostacolo sempre più intollerabile nell'ancor vigente regalismo della corona;
guerra grande (1864-70): assieme all'Argentina e l'Uruguay contro il Paraguay;




1864
PARAGUAY
Presidente della repubblica
Francisco Solano López
(1862 - 1870)
 
1864
guerra del Paraguay (1864-70): il primo conflitto internazionale latino-americano, che vede impegnati il Brasile, l'Argentina e l'Uruguay contro il Paraguay;



1864
- Presidente della repubblica
B. Mitre
(1862 - 1868)
 
1864
Buenos Aires,






1864
Presidente della repubblica
gen. F. Rivera
(1830-35) (1838-?)
[del partito liberale o colorado]
 
1864
l'eccidio di alcuni ufficiali colorados a Quinteros, nel 1858, ha segnato il declino del partito blanco e l'affermazione di quello colorado;





1864
CINA
Tz'u-Hsi

(Dinastia Manciù)

ex concubina Jehonala;
1861-1908, imperatrice della Cina;

1864
Pechino,

 

T'ai-p'ing
T'ai-p'ing T'ien-Kuo
(Regno celeste della grande pace)

«segue da 1853»
1864, luglio, la rivolta termina con il suicidio di Hung Hsiu-ch'üan e con la capitolazione della città; 
nella storiografia cinese questa rivolta è considerata come prima tappa della lotta per l'emancipazione della Cina dal feudalesimo e dal colonialismo.
«segue 1865»



a







1864
Giappone

 


1864
-

a


 



1864
Marocco
-
-
1864
-


1864
Algeria
-
-
1864
anche se i francesi hanno conquistato nel 1957 la Grande Cabilia, non l'hanno ancora sottomessa definitivamente;



1864
EGITTO
[parte dell'Impero Ottomano]
Isma'il
(Il Cairo 1830 - Costantinopoli 1895)
figlio di Ibrahim Pascià
1863-67, viceré d'Egitto;
succeduto allo zio Sa'id, è il vero continuatore della politica del padre;

1867-79, khedivè d'Egitto;

1864
cinque anni dopo la concessione della costruzione del canale di Suez, Isma'il prende a prestito oltre 25 milioni di sterline a tassi d'interesse che variano in teoria tra il 7 e il 12%, ma in pratica raggiungono tassi compresi tra il 12 e il 26%.
Un problema è costituito dal fatto che, in quanto viceré nominato dal sultano, e non sovrano indipendente, egli non possiede alcun potere legale per impegnare le entrate dello Stato, sicché i termini del prestito si rivelano proporzionalmente più dispendiosi.



1864
Sudan
[capitale Khartum]
Il chedivè d'Egitto Muhammad Alì e suo figlio Ismail, tra il 1820 e il 1822, conquistano l'Alta Nubia, il Kordofan e il Sennar, realizzando la prima unificazione politica del paese.
Nel 1840 la dominazione egiziana viene consolidata a est con l'annessione di Kassala e nel 1846 con l'annessione di Suakin sul mar Rosso.]
   

1864
-

 




1864
Senegal
[sotto controllo francese dal 1817]
- Governatore
gen. L.-L.-C. Faidherbe
(1854 - 1865)
1864
continua la sottomissione del paese anche come risposta alla ripresa dell'espansionismo tacruro sotto la guida di al-Hagg 'Umar (1850-64);

1856-86, i senegalesi sotto la guida del damel di Cayor, Lat-Dior, un capo uolof (ucciso nel 1886), oppongono un'accanita resistenza ai conquistatori bianchi;
partecipa alla lotta anche Mamadou Lamine, vincitore dei francesi a Casamence.


Al-Hadj Omar muore combattendo contro il regime di terrore imposto di francesi nell'Africa occidentale.

La zona intorno a Saint-Louis, Dakar e Rufisque è l'altra patria (dopo Monrovia) del socialismo africano

1864
Mauritania
[protettorato francese su su Trarza dal 1858.]
-
-
1864
-




1864
Niger
1864
-


1864
Guinea
 
-  

1864
-


1864
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808;
nel 1858 il governo britannico ha annesso al governatorato della Sierra Leone i possedimenti della Costa d'Oro
(Ghana) dove è già presente dal 1821.]
- Governatore
?
(?-?)
1864
nuova rivolta degli ashanti che bloccano dall'anno precedente tutte le rotte commerciali dell'interno;
le rivolte scoppiate nella Costa d'Oro e nel Lagos inducono a proporre il ritiro degli inglesi dalle due colonie;
i lavoratori britannici protestano contro qualsiasi riduzione dell' "Impero";

Dal 1807 - anno di abolizione della schiavitù - ad oggi le navi inglesi hanno sbarcato in questo territorio qualcosa come 70.000 ex schiavi e "coloni negri", perché funzionassero da cassa mediatrice tra lo stato e i piantatori inglesi, da un lato, e gli indigeni, dall'altro.
È in gran parte da questa casta "superiore" oppressa che escono i nazionalisti e i socialisti della Sierra Leone.
[Hosea Jaffe, AFRICA, Movimenti e lotte di liberazione, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1978.]

1864
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
- Presidente
Stephen Allen Benson
(1856-64)

1864
Analogamente a quanto successo in Sierra Leone, qui in Liberia i liberali americani si sono serviti di circa 15.000 ex schiavi socialmente corrotti per fondare l'insediamento colonico di Monrovia, contro la volontà e la resistenza della popolazione locale.
Da quelli si è sviluppata una casta superiore che governa gli indigeni con un generale atteggiamento di arroganza o paternalismo, ricalcato da quello degli euroamericani "bianchi". Inoltre essa dà vita ad una delle poche "borghesie" africane, ma una borghesia profondamente servile nei confronti dei suoi "padri" colonialisti: i liberali "bianchi" degli Stati Uniti.

Gli americani (come gli inglesi in Sierra Leone) si servono dei coloni cristiani ex schiavi come di una casta dominante al di sopra della popolazione locale, ricostruendo così in un certo modo il dominio di clan della società precoloniale.
La casta-"clan" superiore liberiana è più americana che africana e si comporta con gli indigeni come l'America "bianca" si è comportata con gli "Afro-Americani", prima e dopo Lincoln.
Di religione cristiana, per metà "ortodossa", per metà "etiope", ha un atteggiamento di superiorità nei confronti dei nativi "pagani" ed è venuta dall'America con l'idea di "civilizzare" l'Africa, in ottemperanza alle mire espansionistiche del colonialismo USA.

D'altro canto, da questa classe superiore appollaiata sulla schiena della popolazione indigena sono usciti anche i pionieri del socialismo africano.
[Hosea Jaffe, AFRICA, Movimenti e lotte di liberazione, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1978.]



1864
- Governatore
-
 
1864
-


1864
Lagos
[dal 1861 colonia della Corona britannica.]
-
-
1864
le rivolte scoppiate nella Costa d'Oro e nel Lagos inducono a proporre il ritiro delgi inglesi dalle due colonie;


1864
Dahomey
-
-

1864
la Francia dal 1863 ha chiuso gli sbocchi marittimi del paese;


1864
Nigeria
-
-

1864
dopo la spedizione nel 1830 dei fratelli Lander, la zona ibo (nota col nome di Oil Rivers per le foreste di palma olearia) viene posta sotto l'autorità di un console britannico;




1864
Africa Centrale
-
-
1864
-

1864
Malawi
-
-
1864
terminata la sua seconda lunga "esplorazione" (1859-64) nell'Africa centrale, D. Livingstone torna in Gran Bretagna;





1864
Camerun
-
1864
-

1864
Gabon
-
-

1864
-





1864
Zaire
-
-
1864
-


1864
Katanga
-
-

1864
-

 


1864
Basso Congo
-
1864
-


1864
Etiopia
Teodoro II
(? - 1868)
Ligg Kasa, un condottiero del nord, si fa incoronare imperatore;
1855-68, imperatore di Etiopia;
riesce a realizzare l'unità politico-territoriale dell'impero con l'uso della forza e con metodi di governo assolutistici, senza tuttavia giungere a ridimensionare il peso della chiesa né a sopprimere l'apparato nobiliare di origine feudale;
1864
-



1864
Somalia
[nel 1840 la costa settentrionale del territorio è diventata possedimento egiziano;
nel 1862 la Francia ha acquistato Obock, all'imbocco del Mar Rosso, da alcuni capi dancali.]
-
-
1864
-

1864
Uganda
-
-
1864
-

1864
Africa Orientale
-
-
1864
sir John Kirk dirige la politica coloniale britannica nelle regioni costiere dell'Africa orientale, valendosi della Marina britannica e servendosi del sultano Said come vassallo contro i commercianti tippu tip e swahili e contro i pastori ribelli.

La Francia dirotta il traffico degli schiavi dall'Atlantico – dove il commercio è entrato in crisi in seguito alla guerra civile americana — verso le proprie isole dell'Oceano Indiano, Riunione e Comore, che vengono rifornite dai porti portoghesi di Ibo, Delgado e Quelimane.
Napoleone III abolisce con un decreto il traffico degli schiavi che però continua, in realtà, sino al 1880.




1864
Zanzibar
Isola dell'oceano Indiano, situata presso il continente africano, nel 1503 venne conquistata dai portoghesi che instaurarono il loro dominio anche sulla fascia costiera continentale antistante, ove la città più importante era Mombasa, creandovi basi per il commercio con l'Asia e un certo numero di piantagioni.
All'inizio del XVII sec. l'isola e la fascia costiera vennero raggiunte da commercianti indiani e conquistate dagli imam di Mascate per poi finire, nella prima metà dell'800 sotto il dominio di Sa'id ibn Sultan imam dell'Oman il quale estese la propria autorità sulla costa orientale africana di Mogadiscio, a Nord, e sino a capo Delgado, a Sud.
-
-

1864
-

 


1864
Angola
-

1864
Gennaio
i tedeschi, aiutati dalla missione di Reheboth, impegnano Maharero contro Jan Afrikaner e si impadroniscono di tremila capi dai bestiame dei Nama. Questi si ribellano e distruggono la missione tedesca.
I cercatori di rame Kleinschmidt, tedesco, e Andersson, svedese, muoiono nel tentativo di sfuggire ai ribelli.

 

 

 




1864
Moselekatse [o Mzilikazi]
-
figlio di
? - 1868, re dei maTabele di Zimbabwe;
[clan guerriero nguni (zulu)]
1864
-


1864
Mozambico
-
-
1864
-




1864
Regno del Madagascar
(Imérina)
 
Raharo
(1863 - 1883)
1864
è al potere l'ex primo ministro malgascio Raharo (1863-83) che tenta tardivamente di salvare l'indipendenza del regno riavvicina ndosi alla Gran Bretagna e completando l'occidentalizzazione interna (emanazione di un codice, coscrizione obbligatoria, emancipazione degli schiavi, cristianesimo come religione ufficiale);


1864
Repubblica del Transvaal
[dal 1856]
[territorio dal Vaal al Limpopo - capitale: Pretoria]
Presidente
M. Pretorius
(1856 - 1872)
1860
Pretoria,

1864
Natal
[dominio inglese dal 1844]
[nel 1838 la regione è stata conquistata e colonizzata da coloni olandesi (boeri) e nel 1840 trasformata in repubblica indipendente;
1842-44, gli inglesi vi affermano nuovamente il loro dominio, dopo aver costretto i boeri a trasferirsi nell'interno, nello stato libero dell'Orange.]
Governatore
?
(? - ?)
1860
-

1864
Stato Libero d'Orange
[territorio dall'Orange al Vaal - capitale: Bloemfontein]
[stato indipendente creato nel 1836 da coloni olandesi provenienti da Città del Capo;
dal 1848 è occupato dalle truppe britanniche che hanno spostato il centro amministrativo a Bloemfontein;
nel 1854, vista l'impossibilità di controllare militarmente l'immenso territorio, gli inglesi si sono ritirati.]
Presidente
M. Pretorius
(1859 - ?)
1864
-

1864
[L'insediamento degli inglesi, divenuto definitivo dal 1814, ha formato un'oligarchia amministrativo-commerciale anglosassone nel Sud;
1834-39, grande trek (spostamento di massa dei coloni boeri verso le regioni dell'interno: Orange e Transvaal.]
Governatore
?
(? - ?)
1864
-

 





1864
Persia
Nasir al-Din Scià
(1831-1896)
figlio di Muhammad Scià, della dinastia Qagiar;
1848-96, scià di Persia;


1864
-



 



Albricci, Alberico (Gallarate, Milano - in seguito Varese - 6 dicembre 1864 – Roma 2 aprile 1936) militare e politico italiano.

Birnbaum, Nathan (1864-1937) scrittore a cui si deve il nome "sionismo" [prima formulazione della parola nel 1893] , movimento di rinascita politica ebraica sorto alla fine del sec. XIX, che ne definì lo scopo come il ritorno degli ebrei a Sion tramite "la creazione di un partito sionista al di sopra dei partiti politici esistenti" e non più in virtù del credo religioso; per l'inizio pratico ed effettivo bisogna riferirsi al primo congresso sionistico a Basilea nel 1897 convocato da parte di Th. Herzl.

Bratianu, Ion (Florica, presso Bucarest 1864-Bucarest 1927) politico romeno;
1909, capo del partito nazional-liberale;
1909-1911, presidente del consiglio;
1914, nuovamente presidente del consiglio, accetta di entrare in guerra a fianco dell'Intesa;
1918, febbraio, si dimette dopo l'occupazione della Romania da parte degli imperi centrali; ancora presidente del consiglio (nov. 1918-nov. 1919) rappresenta il suo paese alla conferenza di pace di Parigi;
1922-26, ritorna al potere;
1927, diviene reggente alla morte del re Ferdinando e osteggia il ritorno del principe Carol.

Cascino, Calogero (Piazza Armerina, Enna 25 novembre 1864 – Caltanissetta 7 settembre 1932) politico italiano.

Casement, Roger David – baronetto (Sandycove, Dublino 1° settembre 1864 – prigione di Pentonville, Londra 3 agosto 1916) diplomatico e nazionalista irlandese.

Chimienti, Pietro (Brindisi, 28 gennaio 1864 – Roma, 26 novembre 1938) politico italiano.

Cornelissen, Cristian (1864-1943) sindacalista danese, uno dei principali esponenti dell'anarcosindacalismo.

Domowski, Roman (Varsavia 1864-Drozdovo 1939) politico polacco; 
1897, fonda il Partito nazionale-democratico che si oppone sia ai socialisti sia ai conservatori, lealisti nei confronti della Russia;
1907-12, deputato per la Polonia alla seconda e alla terza duma di Pietroburgo;
1915, estate, dopo l'occupazione della Polonia russa da parte degli austro-tedeschi si trasferisce con parte del CNP (Comitato Nazionale polacco di Varsavia, istituito dallo zar Nicola II per assicurarsi la fedeltà dei polacchi in cambio dell'autonomia) di cui è presidente a Parigi con l'intento di restaurare lo stato nazionale polacco a opera degli alleati occidentali;
1919-21, deputato alla dieta polacca;
1923, oppositore di J. Pilsudski da posizioni ancor più reazionarie, ministro degli esteri nel secondo gabinetto W. Witos, rimane successivamente ai margini della vita politica.

Gallino, Natale (Genova 1864 – Genova 19 febbraio 1912) politico italiano.

Giardino, Gaetano (Montemagno, Alessandria 24 gennaio 1864 – Torino, 21 novembre 1935) militare e politico italiano.

Hintze, Paul von (Schwedt sull'Oder, Brandeburgo 13 febbraio 1864 – Merano 19 agosto 1941) militare e politico tedesco.

Lerroux Garcia, Alejandro (La Rambla, Córdoba 1864-Madrid 1949) politico spagnolo;
1890, giornalista, poi membro del Partito repubblicano progressista di M. Ruiz Zorrilla, acquista una certa notorietà alla fine del secolo con le sue campagne di stampa a favore degli anarchici e contro la guerra di Cuba;
1908, fonda il Partito radicale;
1909, dopo la "settimana tragica" partecipa alla campagna contro il governo Maura, perdendo però negli anni successivi popolarità e prestigio;
1923-30, dopo la dittatura di Mario Primo de Rivera è membro del comitato di agitazione repubblicana;
1931, 12 aprile, caduta la monarchia, è ministro di stato nel governo provvisorio di Alcalá Zamora;
1933, incaricato di formare il governo, si appoggia ai partiti di destra;
1934, ottobre, l'insurrezione nelle Asturie e in Catalogna è una delle reazioni immediate alla sua politica ambigua e conservatrice;
1935, indebolito da una scissione del partito radicale e screditato dagli scandali amministrativi, deve abbandonare il governo; 
1936, febbraio, alle elezioni, subisce una dura sconfitta.

Ludendorff, Erich Friedrich Wilhelm (Kuszewnia, Posnania 1864-Tutzing, Baviera 1937) militare tedesco.

Mayr, Michael (Adlwang, Alta Austria 10 aprile 1864 - Waldneukirchen 21 maggio 1922) politico austriaco,
membro del partito cristiano-sociale è deputato alla Dieta del Tirolo e al Reichsrat;
1919, sottosegretario per la riforma della costituzione nel "governo Renner";
a seguito della crisi del "governo Renner", diviene capo della cancelleria di stato e il suo esecutivo prepara la bozza di costituzione e la porta in Parlamento;
1920, il suo partito vince le elezioni ed egli diventa cancelliere federale (1920-21);
1921, si dimette;
1922, 21 maggio, muore.

Oppenheimer, Franz (Berlino 1864-Los Angeles 1943) sociologo tedesco, la cui concezione sociologica dipende da quella di L. Gumplowicz;
1904, abbandonò a quarant'anni la professione di medico per dedicarsi agli studi sociologici;
Lo stato (1906)
Teoria dell'economia pura e politica (1910)
Capitalismo, comunismo, socialismo scientifico (1919)
1919-29, insegna sociologia nella facoltà di scienze economiche e sociali dell'università di Francoforte; emigra poi in Francia, Palestina, e Stati Uniti
Sistema della sociologia (1922-35, in 4 voll.).

Pettinati, Luigi (Cavatore, Alessandria, 1864 – ospedale di Caporetto 19 giugno 1915) militare italiano.

Pieraccini, Gaetano (Poggibonsi 23 dicembre 1864 – Firenze 13 aprile 1957) medico e politico italiano.

Sanarelli, Giuseppe (Monte San Savino, Arezzo 1864-Roma 1940) medico e politico italiano, allievo di C. Golgi, di M.J. Pettenkofer e di L. Pasteur; tra i primi a introdurre in microbiologia la tecnica dell'ultrafiltrazione; fondò e diresse per il governo uruguayano l'istituto di igiene sperimentale dell'università di Montevideo;
1895, professore di igiene a Siena;
1898, professore di igiene a Bologna;
1906, deputato al parlamento è sottosegretario di stato per l'agricoltura, l'industria e il commercio;
1915, professore di igiene a Roma;
1920, senatore.

Triangi di Maderno e Laces, Arturo (Fiesole, Firenze 18 febbraio 1864 – Firenze 3 marzo 1935) militare e politico italiano.

Venizelos Krevvatas, Eleutherios o Eleutherios Venizelos (La Canea, Creta 1864-Parigi 1936) politico greco;
1881, si laurea in legge ad Atene;
1887, torna a Creta; 
1896-97, è uno dei protagonisti dell'insurrezione dei cretesi contro i turchi;
1898, grazie a questa, Creta ottiene un'autonomia effettiva; egli entra nell'assemblea dell'isola ed è a capo del partito liberale, battendosi per l'unione dell'isola alla Grecia anche contro la volontà della corona e del governo di quel paese;
1910, è chiamato ad Atene dagli ufficiali rivoluzionari della lega militare, alla testa dei quali impone al re Giorgio I una nuova costituzione più democratica; ottobre, si fa nominare primo ministro, avviando un intenso programma di riforme finanziarie e militari; in politica estera segue una linea espansionistica diretta ad ottenere i territori che la Grecia rivendica per ragioni etniche, culturali e storiche e che sono ancora sottoposti al dominio ottomano;
1912, a questo scopo è promotore della lega balcanica tra Grecia, Serbia, Bulgaria e Principato del Montenegro; l'esito delle guerre balcaniche si dimostra favorevole alla Grecia che quasi raddoppia il suo territorio;
1914, sostiene l'alleanza con le potenze dell'Intesa e per questo entra in aspro dissidio con re Costantino I, favorevole alla Germania;
1915, marzo, è costretto alle dimissioni;
1916, settembre, promuove una rivolta contro il sovrano a Creta e a Salonicco; ottobre, qui forma un  governo dissidente;
1917, giugno, dopo l'abdicazione di Costantino, trasferisce il suo governo provvisorio ad Atene, dichiara guerra agli imperi centrali ed è quindi riconosciuto dagli alleati come uno dei principali rappresentanti dei popoli balcanici nell'ultima fase del conflitto e alla conferenza per la pace di Versailles (dove la Grecia ottiene la Tracia, Smirne e una gran parte delle isole dell'Egeo);
1920, agosto, per assicurare ala Grecia alcune zone dell'Anatolia scende in guerra contro la Turchia kemalista, ma il conflitto ha risultati negativi per la Grecia; novembre, questo contribuisce alla sua sconfitta elettorale e al successivo ritorno di Costantino sul trono;
1924, gennaio-febbraio, rientrato in Grecia, dopo qualche anno di esilio, diventa presidente del consiglio ma lascia poi il potere a A. Papanastasiu; marzo, quest'ultimo proclama la repubblica;
1928-32, dopo essere passato a condurre una dura opposizione, diventa di nuovo primo ministro;
1933, gennaio, per poco tempo è ancora primo ministro;
1935, marzo, i suoi seguaci temendo l'insorgere di tendenze fasciste all'interno dell'esercito, organizzano una rivolta a Creta, presto stroncata dai governativi; egli deve quindi riparare in Francia dove, mentre è in esilio, viene condannato a morte in contumacia.

Weber, Max (Erfurt 1864-Monaco 1920) sociologo tedesco.

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"Società del Progresso"

1864, Imola, nasce questa società con un programma di «solidarietà reciproca degli uomini, di moralità, e d'istruzione del popolo, di educazione alla tolleranza di qualsiasi opinone politica ecc. ecc.» che raccoglie, in realtà, tutti i repubblicani di idee più avanzate.
«segue 1866»

«Gazzetta del Popolo»

«segue da 1848»
1864, settembre, diretto da Giovan Battista Bottero [in corso Valdocco c'è la sua statua che schiaccia un cappello da prete], prende posizione contro il trasferimento della capitale a Firenze e, avvicina ndosi alla sinistra costituzionale, appoggia sia pur con riserve critiche i vari governi Depretis, per accostarsi quindi a Crispi di cui condivide la politica repressiva e di espansione coloniale; 
«segue 1902»

«L'Osservatore Cattolico»

1864, gennaio, a Milano il vicario C. Caccia Dominioni fonda questo quotidiano, allo scopo di difendere i diritti della Santa Sede e combattere la tendenze filoliberali presenti nel clero milanese; primi direttori:
- G. Marinoni
- don F. Vittadini;
«segue 1869»

 

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