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– Pierluigi BERSANI

(Bettola, Piacenza 29 settembre 1951)

uomo politico italiano, esponente del PCI (Partito Comunista Italiano) (fino al 1991), del PDS (Partito della sinistra) (1991-98), dei DS (Democratici di Sinistra) (1998-2007) e del PD (Partito Democratico) (dal 2007);

laureato in filosofia;


Partito Democratici di Sinistra - l'Ulivo,
Partito Democratico
Legislatura XIV (fino al 19/07/2004), XV, XVI, XVII
Gruppo Partito Democratico
Coalizione L'Ulivo (XIV), L'Unione (XV),
PD-IdV (XVI)
Circoscrizione XI Emilia-Romagna

PCI (fino al 1991)
PDS (1991-1998)
DS (1998-2007)

[Figlio di Giuseppe, artigiano, meccanico e benzinaio.
Sua madre, sconvolta dalla scelta del figlio di fondare una sezione di Avanguardia operaia nel 1970 e poi militare nel PCI e per convincerlo a cambiare idea richiama a casa suo fratello, sacerdote missionario, affinché parli al figlio.
Ha dichiarato di essere ateo.]

1966
partecipa assieme ai tanti "angeli del fango" al salvataggio delle opere d'arte di Firenze dopo l'alluvione del 4 novembre;

1974
si laurea con lode in filosofia all'Università di Bologna;
[Con una tesi sulla Storia del Cristianesimo, centrata sulla figura di papa Gregorio Magno.]

svolge il servizio militare di leva, come soldato semplice, a Macomer;

1980
sposa la concittadina Daniela Ferrari, farmacista;
[La coppia avrà due figlie: Elisa e Margherita.]

dopo una breve esperienza da insegnante, si dedica completamente all'attività amministrativa e politica;

vice presidente della Comunità Montana piacentina, sin da giovane, diventa vice presidente del Comitato Comprensoriale piacentino;

1985
consigliere comunale (1985-90) di Bettola, eletto tra le fila del PCI (Partito Comunista Italiano);

eletto consigliere regionale dell'Emilia-Romagna per la circoscrizione di Piacenza nelle file del PCI, assume incarichi di assessore in giunta regionale dal 1980 fino al 1990 quando ne diventa vice presidente.

1990
eletto consigliere regionale dell'Emilia-Romagna per la circoscrizione di Piacenza nelle file del PCI, assume incarichi di assessore (1990-93) in giunta regionale;

1992
23 aprile, elezioni politiche (XI Legislatura – 1992 23 apr-14 apr 1994);
giugno-aprile 1993 (I "governo Amato");

1993
aprile-aprile 1994 ("governo Ciampi");
6 luglio, eletto presidente (1993 6 lug-17 mag 1996) della Regione Emilia-Romagna;

1994
15 aprile, eletto deputato (XII Legislatura – 1994 15 aprile-8 mag 1996);
10 maggio-17 gennaio 1995 (I "governo Berlusconi");

1995
gennaio-gennaio 1996 ("governo Dini");
presidente di turno (gennaio luglio) della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome;

aprile, nelle elezioni regionali, le prime con l'indicazione diretta del presidente, egli viene eletto dal 54% dei cittadini che hanno votato la lista di centrosinistra “Progetto Democratico”;

1996
9 maggio, elezioni politiche (XIII Legislatura – 1996 9 mag-29 mag 2001);
17 maggio-21 ottobre 1998, ministro dell'Industria, Commercio e Artigianato con delega per il Turismo (17 mag 1996) (I "governo Prodi");

1998
con il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 contribuisce a varare la nuova normativa sul commercio;
[Riforma alcune norme della precedente legge del 1971 inclusa l'abolizione delle tabelle merceologiche e anche, per la maggioranza degli esercizi, dell'iscrizione al REC (Registro Esercenti il Commercio).
Il testo viene da lui difeso come una riforma necessaria dopo venti anni di silenzio sul tema a livello nazionale, ma criticato dalle opposizioni per essere un testo sbilanciato verso la grande distribuzione organizzata.]


22 ottobre-22 dicembre 1999, ministro dell'Industria, Commercio e Artigianato con delega per il Turismo (22 ott 1998) (I "governo D'Alema");

1999
22 dicembre-25 aprile 2000, ministro dei Trasporti e della navigazione (II "governo D'Alema");

2000
25 aprile-10 giugno 2001, ministro dei Trasporti e della navigazione (II "governo Amato");



2001
30 maggio, eletto per la prima volta deputato (XIV Legislatura – 2001 30 mag-27 apr 2006) coalizione L'Ulivo, nel collegio 30, Fidenza-Salsomaggiore;
[Componente della X Commissione Attività Produttive della Camera.]
giugno-aprile 2006 (II "governo Berlusconi");

estate, fonda NENS (Nuova Economia Nuova Società) insieme a Vincenzo Visco;

presidente dell'associazione "Nuova Romea";


2003
al Meeting di Rimini di "Comunione e Liberazione", egli dichiara, come responsabile economico dei Ds: «Se vuole rifondarsi, la sinistra deve partire dal retroterra di Cl. Solo l’ideale lanciato da Cl negli anni Settanta è rimasto vivo, perché è quello più vicino alla base popolare».]

2004
19 luglio, alle elezioni europee viene eletto parlamentare europeo nella circoscrizione nord-ovest;
[In tale veste è componente di:
- Commissione per i problemi economici e monetari;
- Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori;
- Delegazione alle commissioni di cooperazione parlamentare UE-Kazakistan, UE-Kirghizistan, UE-Uzbekistan e per le relazioni con il Tagikistan, il Turkmenistan e la Mongolia;
- Delegazione per le relazioni con la Bielorussia
- Delegazione all'Assemblea parlamentare Euromediterranea.]


membro della Presidenza del comitato politico e del Comitato nazionale dei DS (Democratici di Sinistra);

Viaggio nell'economia italiana (2004, con Enrico Letta; a cura di Lelio Alfonso, Donzelli, 2004, ISBN 88-7989-890-6)

2006
28 aprile, rieletto deputato (XV Legislatura – 2006 28 apr-28 apr 2008) per la lista ULIVO, coalizione L'Unione, nelle circoscrizioni di Veneto 2 e Emilia-Romagna;
17 maggio-7 maggio 2008, ministro dello Sviluppo Economico (II "governo Prodi");
[Fino al 18 maggio si chiama ancora ministro delle Attività produttive.]

maggio, si dimette dall'Europarlamento;

4 luglio, dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, viene emanato il "I decreto Bersani", poi convertito definitivamente nella legge il 6 luglio 2006;
[Le tematiche del decreto, detto anche "decreto sulle liberalizzazioni" toccano molti settori, da quello del mercato, alla tutela dei consumatori e anche quello dell'evasione fiscale.]

 

II Governo Prodi
Ministro delle Attività produttive (17.05.2006-18.05.2006)
Ministro dello Sviluppo economico (18.05.2006-07.05.2008)

2007
31 gennaio, viene emanato il "II decreto Bersani", poi convertito definitivamente nella legge 2 aprile 2007, che amplia le liberalizzazioni e le tutele dei consumatori;
[Introduce una norma dall'art. 1 del D.L 7 del 2007 « (…) è vietata, da parte degli operatori di telefonia mobile l'applicazione di costi fissi e di contributi per la ricarica di carte prepagate, anche via bancomat o in forma telematica, aggiuntivi rispetto al costo del traffico telefonico richiesto, nonché la previsione di termini temporali massimi di utilizzo del traffico acquistato (…)».
Le compagnie di telefonia mobile entro il 4 marzo 2007 – si apprende dal comma 1 – dovranno adeguare le proprie offerte commerciali, in modo da eliminare i costi fissi e i contributi sulle carte prepagate. Così facendo, il costo per l'utente sarà pari al traffico effettuato in relazione al proprio piano telefonico. Elimina pure la scadenza delle ricariche telefoniche.]

non si candida alle primarie del PD (Partito Democratico), affermando che una sua candidatura contro Walter Veltroni disorienterebbe una parte dell'elettorato;
13 novembre, il Governo Italiano rinnova un accordo bilaterale di partnership con gli Stati Uniti – firmatario, è il segretario all'Energia Samuel Wright Bodman – per "lo scambio di informazioni sulla tecnologia energetica relative ai vari settori quali l'energia da carbone pulito, idrogeno, energia nucleare, la bioenergia e altre scienze energetiche fondamentali", della durata di cinque anni.
[Sembra che per l'occasione, come riportano fonti non verificate, egli abbia affermato che il risultato del Referendum italiano sul nucleare (del 1987) non avrebbe escluso l'Italia dalla ricerca sulla generazione di energia nucleare, "l'ha solo sospesa". L'allora Ministro per lo sviluppo economico, con gesto "diplomatico" avrebbe così inteso consentire all'Italia di rimanere agganciata ai programmi di ricerca internazionali sul nucleare, sul carbone pulito o altre forme di energie alterative.
Da segnalare che la posizione sua e del partito di cui diventerà segretario (PD) , durante il referendum del 2011 si esprimerà contro il ritorno al nucleare.]

è nominato Responsabile nazionale Economia nella Segreteria nazionale del segretario Walter Veltroni;


2008
29 aprile, rieletto deputato (XVI Legislatura – 2008 29 apr-14 mar 2013) per la lista PD, coalizione PD-IdV (Italia dei Valori), circoscrizione Emilia-Romagna;
9 maggio, è nominato ministro dell'Economia e delle Finanze (2008 9 mag-21 feb 2009) nel "governo ombra" del PD (Partito Democratico);
[A lui si devono le liberalizzazioni che consentono la stipula di un'assicurazione RCA per la prima volta utilizzando la classe di merito di uno dei componenti del nucleo familiare residente allo stesso indirizzo e l'istituzione della CARD.
Tale procedura consente al danneggiato che ha subito un sinistro in un incidente di ricevere, sotto determinate condizioni, il risarcimento dalla propria compagnia, consentendo pertanto di snellire i tempi di liquidazione.
Non di minore impatto sociale il Decreto sulla Surroga dei mutui, il quale consente ai titolari di mutui ipotecari di fare la portabilità del finanziamento, sovente a condizioni e tassi migliori o l'abolizione dei costi di estinzione anticipata e di ricarica del credito dei telefoni cellulari.]

12 maggio-16 novembre 2011 (IV "governo Berlusconi");

2009
24 febbraio, dal segretario del PD, Dario Franceschini (già vicesegretario di Walter Veltroni, nominato leader del PD dopo le sue dimissioni dalla Segreteria nazionale) è nominato presidente nazionale del Forum Economico del PD;

decide di candidarsi a segretario del PD;
[Incentra la sua candidatura sull'esigenza di unire i valori cattolico-popolari con quelli del socialismo democratico e della socialdemocrazia. Dichiara inoltre il suo impegno per far sì che ogni cittadino possa votare non solo il segretario di partito, bensì anche ciascun parlamentare.]
25 ottobre, vince le elezioni primarie, battendo il segretario uscente Dario Franceschini e il senatore Ignazio Marino;
viene così eletto segretario (2009 25 ott–20 apr 2013) del PD (Partito Democratico);
[Tra i sostenitori della sua candidatura vi sono:
. Massimo D'Alema,
. Rosy Bindi,
. Enrico Letta,
. Livia Turco,
. Rosa Russo Iervolino,
. Antonio Bassolino,
. Marco Follini.

A seguito della sua elezione, inaugura una serie di incontri con i leader dei partiti dell'opposizione:
. Antonio Di Pietro (IDV),
. Nichi Vendola (SEL),
. Pier Ferdinando Casini e Lorenzo Cesa (UDC),
. Emma Bonino e Marco Pannella (Radicali Italiani),
. Paolo Ferrero e Oliviero Diliberto (PRC-PDCI) ,
per cercare un'intesa comune sulla conduzione dell'opposizione al governo del Popolo della Libertà-Lega Nord e cercando disponibilità per un'alleanza per le prossime regionali del 2010 escludendo però un'alleanza per il governo nazionale con la Federazione della Sinistra con la quale rimane però in piedi l'ipotesi di un accordo tecnico-elettorale.]


7 novembre, tramite l'istituto dell'Assemblea Nazionale, è ufficialmente il Segretario del PD;

2010
-

2011
-

Per una buona ragione (2011, Laterza, ISBN 978-88-420-9689-4)

2012
luglio, si candida alle Elezioni primarie di Italia. Bene Comune, indette per scegliere il candidato premier del centrosinistra alle prossime elezioni politiche italiane del 2013.
25 novembre, si svolge il primo turno delle Elezioni primarie di Italia. Bene Comune;

[Con una affluenza di oltre 3 milioni di votanti, egli si posiziona primo tra i cinque candidati con 1.395.096 voti complessivi pari al 44.9% contro: 1.104.958 voti pari al 35,5% di Matteo Renzi, 485689 voti Nichi Vendola 15,6%, 80628 voti per Laura Puppato 2,6% e 43840 voti per Bruno Tabacci 1,4%[27].Tra i suoi sfidanti:
. Matteo Renzi (Pd), sindaco di Firenze – (1.104.958 voti - 35,5%),
. Nichi Vendola (SEL), presidente della regione Puglia e presidente di SEL, – (485.689 voti - 15,6%),
. Laura Puppato (Pd), consigliere della regione Veneto, – (80.628 voti - 2,6%),
. Bruno Tabacci (Api), assessore al Bilancio del comune di Milano, – (43.840 voti - 1,4%).]


per il turno di ballottaggio egli riceve il sostegno di tutti i candidati eliminati al primo turno delle primarie: Nichi Vendola, Laura Puppato e Bruno Tabacci;
2 dicembre, al secondo turno, egli vince le elezioni primarie ;
[Con 1.706.457 voti, pari al 60,9%, mentre Matteo Renzi ottiene 1.095.925 voti, il 39,1%.
Vince in tutte le regioni italiane ad eccezione della Toscana; registra ottimi risultati al sud dove supera in diverse regioni il 70% di voti.]


È lui dunque il candidato ufficiale della coalizione di centrosinistra Italia. Bene Comune alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per le prossime elezioni politiche del 2013;

Il segretario Bersani alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013 è candidato alla Camera dei Deputati come capolista del PD nelle circoscrizioni Lombardia 1, Lazio 1, Sicilia 1; viene eletto in tutte e tre le circoscrizioni ma opta per il seggio in Lombardia 1. Le elezioni tenutesi il 24 e 25 febbraio 2013, hanno avuto come risultato una vittoria di stretta misura della coalizione di centro-sinistra sul centro-destra (vittoria che però ha garantito la maggioranza al centrosinistra solo alla Camera, e non al Senato), e una affermazione del Movimento 5 Stelle, guidato da Beppe Grillo.

2013
25 febbraio, eletto deputato (XVII Legislatura – 2013 25 feb-…), come capolista del PD e leader della coalizione di centro-sinistra Italia. Bene Comune, in tutte e tre le circoscrizioni in cui si è candidato, Lombardia 1, Lazio 1, Sicilia 1, opta per il seggio in Lombardia;
22 marzo, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli affida un mandato esplorativo per trovare la fiducia al Parlamento necessaria per formare un nuovo Governo;
28 marzo, in conferenza stampa al Palazzo del Quirinale comunica che il mandato esplorativo ha avuto esiti non risolutivi rimettendo lo stesso mandato nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano;
19 aprile, dopo l'esito fallimentare delle candidature a Presidente della Repubblica di Franco Marini e Romano Prodi, sentitosi tradito da un quarto della sua coalizione, annuncia l'intenzione di dimettersi da segretario del PD (Partito Democratico), immediatamente dopo l'elezione avvenuta del Capo dello Stato;
20 aprile, dopo la rielezione a Presidente della Repubblica Italiana in secondo mandato di Giorgio Napolitano, si dimette;

 

2014
5 gennaio, viene ricoverato d'urgenza all'Ospedale di Parma per una emorragia subaracnoidea e viene successivamente operato;
25 febbraio, torna alla Camera dei Deputati per votare la fiducia al nuovo "governo Renzi" e per salutare il premier uscente Enrico Letta;




 

Fonti
- Altre

 

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