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Papi

309 o 310, Eusebio [santo];

311-314, Milziade o Melchiade [santo]


Dopo la legittimazione del cristianesimo (313) si fa più incisiva l'autorità romana che può ora agire liberamente.

314-335, Silvestro I [santo];

310-319 d.C.

EUROPA

GALLIA

310,

SPAGNA

310,

 

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BRITANNIA

 

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CINA

Huai-Ti [Dinastia Ts'in]
Nel 265 il regno del Wei è riuscito ad annettersi il regno del Shu Han e nel 280 ha assorbito il regno di Wu riunificando così l'impero.
La parte a nord (Shan si) del Wei è tuttavia sempre occupata dalle diciannove tribù degli Hiung-nu [Unni] alleati del sovrano.
?-313, imperatore della Cina;

304-311, rivolta dello Shan si (la parte nord del Wei) guidata dal principe generale Liu-Yuan, fondatore della "dinastia unna degli Han", che ha fissato anche la sua capitale a P'ing Cheng, nel sud dello Shan si.
Alla sua morte, il figlio Liu-Song tenta ancora di dare l'assalto alla capitale Lo yang

310, Che-Lo mette la Cina a ferro e fuoco con una scorreria spaventosa come quelle che i suoi avi usavano in passato. Sorprende una cinquantina di principi della dinastia Ts'in, riunitisi per i funerali di uno di loro, e li passa tutti a fil di spada.
Liu-Yuan
, ne rimane sconvolto

311, dopo un terzo assalto, la capitale Lo yang cade e l'imperatore Huai-Ti viene fatto prigioniero

313, l'imperatore Huai-Ti viene giustiziato;

316, il successore di Huai-Ti, ritiratosi nell'antica capitale di Ch'ang-an, è costretto, a sua volta, alla resa.
Tutto il nord del Cina è in mano a un re barbaro. Avviene allora il triste esodo dei principi, dei generali, di tutte le classi dirigenti dell'impero verso il sud.
I Ts'in si ritirano poi a Nanchino: da ora saranno noti come "Ts'in orientali" (fino al 420);

Liu-Song [Dinastia unna degli Han]
316-319, imperatore della Cina;
319, gli succede Liu-Yao

Liu-Yao [Dinastia dei Chao anteriori]
319-329, imperatore della Cina;
319, succede a Liu-Song; disconosce la "dinastia unna degli Han" per chiamarla "dinastia dei Chao" (che la storia designerà come «anteriori»);

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EGITTO
30 a.C.-641 d.C. Epoca romana e bizantina.
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Apollinare di Laodicea [il Giovane] (310 ca-390 d.C.) teologo siriano, formatosi alla scuola di Antiochia, distintosi con Atanasio e i padri cappadoci nella lotta contro l'arianesimo; vescovo di Laodicea, iniziò l'eresia cristologica, l' "apollinarismo", poi denominata "monofisismo" con Eutiche.
[Cristo, in quanto perfetto Dio non può essere anche perfetto uomo; la sua umana natura è soltanto "un corpo simulato" e ha dunque un'unica natura [in greco mia physis]: quella divina.]
Condannato da vari sinodi (Roma 377, Alessandria 378, Antiochia 379, Costaninopoli 381) il "monofisismo" viene represso dall'imperatore Teodosio (decreti del 383, 384, 388).
Combattuto sul piano dottrinale soprattutto da Gregorio di Nissa e Gregorio di Nazianzo, scompare attorno al 420.

Ausonio, Decimo Magno (Burdigala, odierna Bordeaux 310 ca-395 ca) poeta latino, figlio di un medico, compì gli studi a Tolosa e insegnò per trent'anni grammatica e retorica nella città natale;
367, è chiamato dall'imperatore Valentiniano I a Treviri per educare il figlio Graziano;
379, dopo benefici e cariche, ottiene il consolato;
in tarda età si converte al cristianesimo;
Ephemeris (poemetto in vari metri)
Mosella (483 esametri)
Epigrammata (soprattutto erotici)
oltre a vari carmi in onore di Bissula, una schiava germanica;
ci restano anche 25 lettere in versi, alcune delle quali indirizzate al suo discepolo Paolino di Nola

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Roma e Costantinopoli

 

- Galerio (già dal 305 al 311)
- Massenzio (306-312)
- Licinio (308 al 324)
- Massimino Daia (310 al 313);
310, Massimiano, assediato da Costantino a Marsiglia, si suicida; Massimino Daia nominato augusto (310-313);
311, Galerio revoca gli editti di persecuzione contro i cristiani con l'Editto di tolleranza; morte di Galerio;
312, Costantino batte Massenzio al Ponte Milvio; alleanza con Licinio;
313, nella battaglia di Adrianopoli (Edirne) Massimino Daia, l'ultimo persecutore dei cristiani, è eliminato da Licinio che diventa padrone dell'Asia romana;
incontro tra Costantino e Licinio a Milano; proclamazione della libertà di culto per i cristiani (editto di Milano);
[È il primo imperatore romano a vietare più volte, per mezzo di editti, l'impiego di vaticinatori etruschi per investigare il futuro, anche se in segreto si comporta ben diversamente… Per esempio interroga gli arùspici quando un fulmine cade sul suo palazzo.]

314, primo conflitto tra Costantino e Licinio;

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