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Roberto TREMELLONI

 

(Milano 30 ott 1900 – Brunico 8 set 1987)

uomo politico, membro dello PSDI;
[Nato in una famiglia di modeste condizioni economiche.]

1917
si diploma in ragioneria all'Istituto Cattaneo;
appassionato di giornalismo, inizia a collaborare alla «Gazzetta dello Sport» e successivamente alla redazione sportiva del quotidiano di Milano «La Sera», passando in seguito alla redazione della cronaca cittadina dello stesso giornale;
trascorre i primi momenti di vita politica nel gruppo giovanile del Partito Repubblicano a contatto con i deputati Cappa, Nenni, Rasini, Chiesa ed altri;

1918
nei primi mesi è chiamato alle armi: dapprima come soldato semplice di fanteria a Genova, poi viene mandato alla Scuola militare degli allievi ufficiali di Caserta;
rientrato a Milano, viene destinato in Alto Adige a presidiare quel territorio di confine abitato da una popolazione di lingua tedesca, che il trattato di pace assegna all'Italia dopo la vittoria;

1919
rientrato alla vita civile, torna a lavorare nella redazione de «La Sera» come cronista e come tale è presente all'adunata di piazza San Sepolcro, in occasione della fondazione dei fasci di combattimento;
[In questo periodo fonda con alcuni amici una cooperativa per la gestione di una libreria e collabora alla fondazione dell'ente Fiera di Milano, di cui dirige il giornale. Nel frattempo s'iscrive all'Università Bocconi e sostiene qualche esame di profitto. Nei primi anni del dopoguerra passa dal giornalismo pubblicistico a quello professionale. Infatti dopo esserne stato collaboratore, diviene redattore ed inviato speciale del quotidiano «La Sera».]

1922
ottobre, s'iscrive al PSU (Partito Socialista Unitario) cioè al partito costituito da Filippo Turati, Treves, Prampolini, D'Aragona.

1926
alal fine dell'anno, entra nell'ufficio studi della Confederazione generale del Lavoro e nello stesso tempo è chiamato a dirigere «Battaglie sindacali», la rivista dell'organizzazione, fino alla sua soppressione;

1930
riesce ad ottenere la libera docenza in Economia politica all'Università di Ginevra; [Numerosi articoli economici e monografie, scritte nel periodo dal 1927 al 1944, documentano l'attività di studio e di ricerca che sono alla base, da un lato, del titolo acquisito e, dall'altro, la conseguenza del suo impegno di studioso. Infatti, allontanatosi dalla politica attiva come molti altri antifascisti, si dedica prevalentemente agli studi economici.]

1941-45
ccontinua a dedicarsi agli studi e, in particolare, alla programmazione di un volume di storia economica italiana dal 1861 in poi;

[Negli ultimi tempi che precedono la Liberazione, torna a pensare alla possibilità di ricominciare l'attività giornalistica, la sua vera e grande passione che lo accompagnerà per tutta la vita. In particolare, pensò a creare un quotidiano tipo «Financial Times» interamente dedicato a notizie, idee e commenti di politica economica, e ad un settimanale tipo «The Economist», senza peraltro trascurare l'altra grande passione, la politica.
I progetti giornalistici culmineranno qualche tempo dopo nella collaborazione alla nascita del giornale economico «Il Sole 24 Ore» ed al periodico «Mondo Economico».]

1945
25 aprile, giorno della Liberazione, ritorna finalmente a Milano e assume la carica di Commissiario del Ministero della Produzione Industriale per l'Alta Italia;
luglio, è nominato vicepresidente del C.I.A.I. (Consiglio Industriale per l'Alta Italia) sino al 1946;

1946
conclusasi all'inizio dell'anno l'esperienza dei governi nati dalla Resistenza, riesce ad emergere diventando uno dei maggiori protagonisti della ricostruzione economica italiana: è chiamato ad occupare delicati ruoli di governo fin dalla seconda parte degli anni Quaranta;
aprile, Firenze, al primo Congresso nazionale del PSI (Partito socialista italiano), partecipaall'elaborazione con altri esperti del programma economico del partito;
lo stessoanno viene eletto dapprima consigliere comunale a Milano e in seguito fa parte dell'Assemblea costituente.

Tremelloni condivideva con Saragat le linee politiche strategiche che mantenne per tutta la sua militanza nel Partito ed individuava come punto di riferimento costante l'esperienza del socialismo democratico dei paesi europei, anche a livello di governo, rappresentati in genere dai partiti socialdemocratici e dal Labour Party inglese. Il suo maestro restò sempre Filippo Turati, il principale esponente della tradizione riformista del socialismo democratico in Italia.
luglio, assume anche l'incarico di sottosegretario di Stato per l'Industria e Commercio e primo collaboratore del ministro Rodolfo Morandi, nel "II governo De Gasperi", durante il quale conduce la difficile opera di rilancio dell'industria italiana;
nella prima legislatura repubblicana, vienee eletto deputato nelle liste socialdemocratiche a Milano con 9818 voti di preferenza;

1948
aprile, con la conferma (dopo il 18 aprile) del governo di centro guidato da Alcide De Gasperi, è nominato ministro delegato alla presidenza del CIR (Comitato Interministeriale per la Ricostruzione);

1951 ott-27 giu 1962
è nominato Presidente dell'AEM (Azienda Elettrica Municipale) di Milano;

diviene professore incaricato di Economia ed organizzazione aziendale presso il Politecnico di Milano;

 

1952 giu-giu 1953
si impegna nell'Inchiesta parlamentare sulla disoccupazione, da lui presieduta e personalmente diretta, che si affianca all'Inchiesta sulla miseria in Italia.
[Il fondamentale rapporto (18 volumi) da lui curato, viene definito da Einaudi come "una delle cose migliori" compiute dal Parlamento italiano nella prima legislatura, ed entra in tutte le biblioteche universitarie del mondo.]

1953
7 giugno, alle elezioni non viene rieletto deputato;

1954
viene nominato ministro delle Finanze nel "I governo Scelba";

1955
luglio, con il nuovo governo presieduto da A. Segni, viene sostituito al ministero delle Finanze da G. Andreotti;

[Durante il primo piano quadriennale 1952-55, l'AEM ha realizzato in Valtellina la nuova centrale idroelettrica di Premadio, la diga di Cancano e una nuova linea di trasporto dell'energia elettrica lunga 175 km.]

1956
21 febbraio, è tra i fondatori del CIRIEC (Centro Italiano di Ricerche e di Informazione sull'Economia delle Imprese Pubbliche e di Pubblico Interesse) a Milano dove si costituisce la sezione italiana;
[Ricoprirà la carica di presidente di questo centro studi fino al 1978.]

 

1959

[Nel secondo quadriennio 1956-59, l'AEM ha realizzato l'impianto di Grosio sempre in Valtellina e costruito un nuovo elettrodotto da 220.000 Volt da Grosio a Milano.]

1962
27 giugno, si dimette dalla presidenza dell'AEM e torna dopo sette anni al governo come ministro del Tesoro del "IV gabinetto Fanfani";
[Nel terzo quadriennio 1960-63 l'AEM costruisce la centrale termoelettrica di Cassano d'Adda.]

1963
aprile, alle elezioni viene rieletto deputato nella circoscrizione Milano-Pavia con 10.976 voti di preferenza;
dicembre-giugno 1964, ministro delle Finanze nel "I governo Moro";

1964
22 lug-21 gen 1966, ministro delle Finanze nel "II governo Moro";

1966
feb-giu 1968, ministro della Difesa nel "III governo Moro";
[Il primo ministro socialista della Difesa nella storia d'Italia.
È nota la sua azione correttrice nei confronti dell'ex SIFAR (nella bufera, con lui ministro della Difesa, per le vicende riguardanti il cosiddetto "colpo di Stato" organizzato dal gen. G. De Lorenzo, nel luglio 1964, durante la crisi del governo Moro-Nenni, con la connivenza – si disse – del Presidente della Repubblica, Antonio Segni), trasformato poi in SID, per riportarlo rigorosamente nell'ambito dei suoi confini istituzionali.]

1969
nell'ultimo scorcio della V Legislatura è dapprima membro della Commissione Finanza e Tesoro e successivamente presidente dalla Commissione Bilancio e Programmazione della Camera dei deputati (1969);

1987
8 settembre, muore a Brunico (Bz).

 

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