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Il Viandante - Militari - Georg Betz
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Georg BETZ

(Kolbermoor, vicino a Rosenheim, Baviera 15 giugno 1903 – Berlino 2 maggio 1945)

militare tedesco;

frequenta la facoltà di ingegneria meccanica dell'università di Monaco e successivamente segue l'addestramento da pilota;

 

 

1931
entra nel NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei - Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori);

1932
diviene capitano e vola per l'Europa per conto di Lufthansa;

si arruola nelle SS (numero 625.419) e viene trasferito nello staff del SS-Reichsführer H. Himmler;

viene nominato capitano della riserva dell'aeronautica del Fliegerstaffel des Führers dove serve come copilota di A. Hitler e sostituto di Hans Baur;

 

1933
30 gennaio, A. Hitler è nominato cancelliere dal presidente del Reich P.L. von Hindenburg;
27 febbraio, incendio del Reichstag;
[I nazisti accusano immediatamente il partito comunista di aver preparato e commesso il crimine. L'incendio è l'inizio della rivoluzione… nasce una nuova era nella storia della Germania.]

1934
30 giugno, "notte dei lunghi coltelli";

2 agosto, il presidente del Reich P.L. von Hindenburg muore a Neudeck (futura Podzameck);

1936

1937
5 novembre, Berchtesgaden, nel corso di una riunione A. Hitler comunica che la Germania deve conquistarsi il Lebensraum [spazio vitale] in Europa orientale facendo uso della forza militare;
[Sono presenti anche W. von Fritsch, E. Raeder, W. von Blomberg e il ministro degli esteri K. von Neurath.]

1938
gennaio, scoppia lo "scandalo Blomberg-Fritsch";
marzo, A. Hitler procede all'annessione al Reich dell'Austria; "Anschluss"

maggio, in un discorso tenuto a Jüteborg, A. Hitler dice chiaro e netto davanti ai generali che la Germania "incorporerà la Cecoslovacchia;

29 settembre, viene firmato il patto di Monaco;

9-10 novembre, Kristallnacht "notte dei cristalli", progrom antisemita;
[Si dice che questa improvvisa violenza contro le proprietà degli ebrei sia stata causata dall'assassinio di E.E. vom Rath, terzo segretario presso l'Ambasciata tedesca a Parigi (ferito gravemente il giorno 7 novembre e morto due giorni dopo).]

1939

1939 settembre - aprile 1945II Guerra Mondiale

1° settembre, A. Hitler attacca la Polonia;

1940

10 maggio - 25 giugno, campagna di Francia

 

1941

invasione dell'Unione Sovietica

22 giugno, inizia la campagna di Russia;

1942

 

1943

 

1944
30 gennaio, viene promosso SS-Obersturmbannfuhrer;
[In seguito manterrà il grado di Oberstleutnant der Reserve nella Luftwaffe.]

6 giugno, D-Day, inizio dell'invasione finale ad ovest;
20 luglio, Rastenburg, fallisce il colpo di stato tentato contro A. Hitler;

1945
aprile, si trova a Berlino ed è stato posto a capo di una piccola flotta di aerei all'aeroporto di Tempelhof, dove egli si assicura che siano sempre nelle condizioni di poter volare;
[In aggiunta, gli viene affidato l'incarico di compilare una lista del personale che dovrà volare da Berlino sino a Obersalzberg, dopo che A. Hitler ne avrà dato l'ordine.]

20 aprile, A. Hitler ordina ad Albert Bormann, all'ammiraglio Karl-Jesko von Puttkamer, al Dr. Theodor Morell, al Dr. Hugo Blaschke, alle segretarie Johanna Wolf, Emilie Christine [Christa] Schroeder, e a diversi altri di lasciare Berlino con gli aerei per Obersalzberg;
nei tre giorni successivi, il gruppo vola fuori da Berlino su diversi aeroplani del Fliegerstaffel des Führers;

successivamente viene incaricato di supervisionare la costruzione di una pista di emergenza vicino alla Porta di Brandeburgo ad uso esclusivo del personale del Führerbunker;

29 aprile, l'Armata Rossa lancia un massiccio attacco verso il centro di Berlino;
l'artiglieria sovietica apre il fuoco verso ed attorno alla Cancelleria del Reich;
alla sera egli è presente nel complesso del bunker, quando A. Hitler dà il suo addio ai propri piloti;
Hans Baur
supplica A. Hitler affinché lasci Berlino, offrendosi volontario di portarlo fuori dalla Germania con un Ju 390; è del tutto invano, dal momento che A. Hitler rifiuta, dicendo che deve rimanere a Berlino;

In uno degli ultimi ordini di A. Hitler, questi dà il permesso alle forze di Berlino di cercare di scappare dall'accerchiamento sovietico dopo la sua morte.

30 aprile, l'Armata Rossa è a meno di 500 metri dal Führerbunker;
nel pomeriggio, mentre egli si trova ancora nel bunker, A. Hitler si toglie la vita insieme alla sua amante Eva Braun (ufficialmente sposata il giorno precedente);

Il General der Artillerie H. Weidling, comandante della difesa di Berlino, e l'SS-Brigadeführer Wilhelm Mohnke, il Kommandant del distretto governativo, mettono a punto un piano per scappare da Berlino e raggiungere gli Alleati sulla sponda occidentale dell'Elba o l'esercito tedesco a nord.
Wilhelm Mohnke divise i soldati ed il personale in servizio presso la Cancelleria ed il Führerbunker in dieci gruppi.
Egli lascia la Cancelleria del Reich all'interno di uno di questi gruppi.

2 maggio, nelle prime ore del mattino, egli cerca assieme a molti civili e soldati di attraversare il Weidendammer Brücke, sotto il fuoco dell'Armata Rossa; durante l'attraversamento rimane ferito;
[Secondo le dichiarazioni di Erich Kempka, questi si imbatte in lui, gravemente ferito, lasciandolo alle cure di Kaethe Hausermann, un dentista parte dello staff di A. Hitler, che lavorò con il dr. Hugo Blaschke. Erich Kempka saprà in seguito che lui è morto poco dopo a causa delle ferite riportate.]

 

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