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STATO PONTIFICIO
Innocenzo XI
(1676-89)
Segreteria di stato
- direttore:
card. Alderano Cybo-Malaspina
[legato Pontificio ad Avignone (1677 -90), spia francese stipendiata da Louis XIV]
altri incarichi

segretario delle Lettere cifrate o della Cifra : Agostino Favoriti († 1682), sostituito dal cugino Lorenzo Casoni;

 
- segretario dei Memoriali:
. Giovan Battista de Luca
 
- segretario dei Brevi:
. Johan Walter Slusius
 
- sottodatario, datario:
. Francesco Liberati,
 
 

1682
Roma, per quanto riguarda la questione delle libertà di quartiere, la Spagna cede.

Marzo
nega l'istituzione canonica a tutti coloro che hanno presenziato alle riunioni convocate da Luigi XIV;

proibisce agli ebrei, sotto minaccia di gravi pene, l'esercizio dell'attività bancaria: proprio in questo campo eccelle la famiglia Odescalchi;
nello stesso tempo istituisce il Monte di pietà che, pur costituendo un'iniziativa meritoria e socialmente preziosa, sottrae ai banchieri ebrei risorse e clienti in quantità crescente decretando (fino all'inizio XIX secolo) il crollo dei loro introiti.
Nello stesso anno il banchiere ebreo Antonio Lopes Suasso concede a Willem III d'Orange un prestito di 200.000 guilders.

Gallicanesimo

«segue da 1663»
1682, al g. sono ispirati i "Quattro articoli del clero gallicano" o "Dichiarazione del clero gallicano" [Declaratio cleri gallicani] sul potere nella Chiesa, alla cui formulazione contribuisce J.B. Bossuet e che vengono resi obbligatori da Luigi XIV
«segue 1690»

Cappuccini
[ Frati Minori della vita eremitica]

«segue da 1679»
1682, il laico cappuccino Tommaso da Bergamo pubblica, per interessamento di Leopoldo I, Fuoco d'amore;
«segue 1683»

 

 

ANNO 1682





1682
Sacro Romano Impero
Leopoldo I
Albero genealogico

(Vienna 1640 - 1705)
figlio di Ferdinando III e di Maria Anna d'Absburgo-Spagna;
1655-1705, arciduca d'Austria;
1655-1705, re d'Ungheria;
1655-1705, re di Boemia;
1658-1705, imperatore del Sacro Romano Impero;





1682
-


AUSTRIA
 
BOEMIA
 
UNGHERIA
1682
il conte Tököly, trattando con la corte absburgica, mira tra l'altro ad ottenere dal re il consenso alle sue nozze con Elena Zrinyi, vedova di Ferenc Rákóczy; un'adesione al progetto fa sperare a Vienna di poter legare le vicende dell'Impero a quelle dell'Ungheria;
Aprile
, l'internunzio di Austria Alberto Caprara arriva a Costantinopoli e soggiorna nelle abitazioni di Giorgio Cantacuzeno a Kurucesme;
Maggio
3
, Alberto Caprara incontra per la prima volta il Gran Visir;
Giugno
nel castello di Munkacz vengono celebrate le fastose nozze del conte Tököly e di Elena Zrinyi; dieci giorni dopo il conte rinnega il trattato sottoscritto con Vienna e si porta a Buda ad incontrare Ibrahim Pascià, partendo poi in tutta fretta per Costantinopoli; Tommaso Talenti, segretario di Jan III Sobieski, informa di questo il protettore del regno Carlo Barberini, con la preghiera di portarlo a conoscenza del Papa:
[Averà Vostra Eminenza sentito come il Techeli, capo dei ribelli Ongheri, era stato a Buda a quel bassà con non ordinaria magnificenza col sbaro del cannone con regali soliti farsi ai principi grandi.]
per far fronte agli infedeli, agli imperiali non resta che legarsi alla Polonia, già pronta per una "lega offensiva che difensiva" ma che ora, davanti a tanto pericolo, non può che essere un'azione soltanto difensiva;
i ribelli ungheresi, con l'aiuto di un esercito ausiliare turco, conquistano grandi parti dell'Ungheria superiore; reparti vaganti avanzano in direzione della Slesia [ora austriaca];
12, hanno luogo le trattative sulle fortezze di Lopoltza e i villaggi di Ujvar (Slovacchia);
Ottobre
i legati imperiali cercano a Costantinopoli e Adrianopoli, dove si è recato ora il sultano, di far rinnovare la pace del 1664 che sta per scadere nel 1684;
intanto la Curia romana sotto Innocenzo XI, che già da lungo tempo sta mirando a una guerra santa contro la Mezzaluna, dinanzi all'imminenza del pericolo turco intensifica gli sforzi; soprattutto i nunzi a Varsavia e a Vienna, Obizzo Pallavicini (1632-1700) e Francesco Buonvisi (1626-1700), lavorano con successo a un avvicinamento fra la Polonia e l'Austria; il papa ottiene l'adesione di re Jan III Sobieski;

1682
Brandeburgo
Federico Guglielmo [il Grande Elettore]
Albero genealogico

(Berlino 1620 - Potsdam 1688)
figlio dell'elettore Giorgio Guglielmo e di Elisabetta Carlotta del Palatinato, fu educato nei Paesi Bassi presso Federico Enrico d'Orange;
1640-88, elettore di Brandeburgo;
nel 1641 ha ottenuto lo sgombero dei suoi territori da parte degli svedesi in cambio della rinuncia alla Pomerania occidentale;
nel 1648 la pace di Vestfalia gli ha assegnato i vescovati di Minden, Cammin e Halberstadt e la successione all'arcivescovato di Magdeburgo [poi unito ai suoi domini nel 1680];
1654-60, prima guerra del nord;
1660-88, duca indipendente di Prussia;
nel 1661, con la pace di Oliva, ha ottenuto la piena sovranità sulla Prussia, già feudo polacco;
1672-88, guerra d'Olanda: si schiera con le Province Unite contro la Francia e la Svezia;
nel 1679 le clausole del trattato di Saint-Germain-en-Laye non gli hanno permesso di recuperare la Pomerania occidentale ceduta a suo tempo agli svedesi;
nel 1680 ha unito ai suoi domini l'arcivescovato di Magdeburgo (in seguito al diritto di successione assegnatogli dalla pace di Vestfalia);
1682
crea la Compagnia d'Africa;




1682
Sassonia
Albero genealogico

(Dresda 1647 - Tubinga 1691)
figlio di Giovanni Giorgio II e di Maddalena di Brandeburgo-Bareith;
1680-91, principe elettore di Sassonia;
nel 1680 ha abbandonato l'alleanza con la Francia per quella con l'imperatore; riorganizza militarmente la Sassonia costituendo un esercito permanente;

1682
ducato di Sassonia-Gotha
Albero genealogico

-

1682
Baviera
Albero genealogico

(1662 - 1726)
figlio di Ferdinando Maria e di Enrichetta di Savoia († 1675);
1679-1706, principe elettore di Baviera;
[dal 1648 la Baviera ha incorporato l'Alto Palatinato]



1714-26, principe elettore di Baviera;


 

1682
REGNO di POLONIA
Jan III Sobieski
Albero genealogico

(Olesko, Leopoli 1624 - Wilanów 1696)

1674-96, re di Polonia;
nel 1681, con la pace di Karlowitz, ha ottenuto l'Ucraina e la Podolia;

 

1682
-

 

 



1682
IMPERO OTTOMANO

Mehmet IV [Avci-il cacciatore]

Albero genealogico

(1642 - 1692)
figlio di Ibrahim e di Tarhan;
1648-87, sultano;
[Con la cessione del potere esecutivo al Gran Visir (1656), si inaugura l'era in cui i Gran Visir diventano il vero potere dietro il trono di Istanbul.]
dal 1667 è alleato con i Cosacchi di Petro Doroshenko;
nel 1669 ha tolto Candia ai veneziani;
nel 1676 ha tolyo la Galizia e la Podolia ai polacchi;



Gran Visir
Mehmet Köprülü;
(1648 ago - ?)

1682
-


 




1682
RUSSIA
Fëdor III Alekseevic

(1661 - 1682)
figlio di Alessio Michajlovic e di ?;
1676-82, zar di Russia;



Ivan V [il Semplice]
Albero genealogico

(Mosca 1666 - 1696)
figlio dello zar Alessio;
1682-89, zar di Russia;
la sua successione alla morte del fratello Fëdor III viene contrastata dalla consorteria occidentalizzata dei Naryškin che gli antepone il fratellastro Pietro I; incoronato zar assieme a questi, grazie a una soluzione di compromesso provocata dall'intervento dell'energica sorella Sofia e della guardia pretoriana degli strel'cy, non avrà tuttavia alcuna parte nel governo retto fino al 1689 dalla sorella;



Pietro I [il Grande]
Albero genealogico

(Kolomenskoe, Mosca 1672 - Pietroburgo 1725)
quartogenito dello zar Alessio Michajlovic e di Natalia Kirillovna Naryškina;
1676, ha poche probabilità di salire al trono, preceduto com'è nella successione dai fratellastri Fëdor III e Ivan e dalla sorella Sofia, che ha la reggenza;
la lotta per il potere fra le due famiglie dei Naryškin e dei Miloslavskij [a cui appartiene Maria, la prima moglie di Alessio e che gode dell'appoggio di Sofia] lo costringe a ritirarsi, assieme alla madre, nel villaggio natio;
1682-1725, zar di Russia;
assieme al fratellastro Ivan V il Semplice (imposto in seguito alla sollevazione degli Strel'cy) sempre però sotto la reggenza della sorella Sofia
[ha pure tentato di escludere i fratelli maschi dalla successione per diventare zarina.];



 
-
1682
-


 

 




1682
Francia e Navarra
Luigi XIV [il Re Sole]

(Saint-Germain-en-Laye-1638-Versailles 1715)
figlio di Luigi XIII e di Anna d'Austria;
1643-1715, re di Francia e di Navarra;
a 5 anni sotto la reggenza della madre;
1653-61, la sua formazione politica è opera di G. Mazarino.
1672-78, guerra franco-olandese;


 

Primo ministro
-
Cancelliere
M. Le Tellier
(1677 29 ott - 30 ott 1685)
Sovrintendente delle Finanze
J.-B. Colbert
(1661 set - 1683)
Segretario di stato agli Affari Esteri
J.-B. Colbert
marchese di Torcy
(1679 26 lug - 23 set 1715)
 

1682
Marzo
19
, la corte si trasferisce al palazzo di Versailles;
egli approva i "quattro articoli" della dichiarazione redatta da J.B. Bossuet (forse la versione definitiva non è sua!) [Declaratio cleri gallicani de ecclesiastica potestate] in cui si sostiene:
- l'assoluta indipendenza del re di Francia nelle questioni temporali;
- la superiorità del Concilio di Costanza sul papa;
- la subordinazione dell'infallibilità del pontefice al consenso dell'episcopato;
- l'inviolabilità degli antichi costumi della chiesa gallicana.
Ordina l'insegnamento dei "quattro articoli" in tutte le scuole del paese.

Aprile
gli articoli approvati vengono diffusi tra il clero francese;

Affaire des Poisons (1672-82): «segue da 1680»
Durante l'affare, che raggiunge il suo culmine tra il 1679 e il 1682, la "Camera Ardente" sentenzia sul destino di 442 persone, di cui:
- 367 arrestati,
- 218 tenuti in cella.
Dopo esser state praticate le torture ordinarie e straordinarie, ci sono:
- 36 condanne a morte,
- 23 esiliati,
- 5 condannati alle "galere" (equivalente al futuro ergastolo);
- altri sono ammoniti e destinati a continua sorveglianza. Assoluzione per tutti gli altri.
Molti condannati sono rinchiusi nella cittadella Vauban du Palais a Belle-Île-en-Mer.
La "Camera Ardente" viene sciolta nel 1682 per ordine del re.

 

Nord America
ACADIA
Governatore      

1682
Port Royal, l'unica regione del Nord America in cui francesi e inglesi (questi ultimi rappresentati dai newenglanders) sono vissuti a stretto contatto lungo il corso dell'intero secolo è l'Acadia.
Anche in questo caso però essi sono ben consci del fatto che la regione è saldamente in mano agli indiani e che sono questi ultimi, in ultima analisi, a decidere dei modi della presenza europea.]

 

CANADA
[Il nome deriva dalla parola huron kanata – villaggio o insediamento – che venne utilizzata in riferimento agli indiani di Stadaconé dal navigatore bretone Jacques Cartier (1491-1557). Essa viene quindi applicata dai francesi anche al territorio di Micmac e Montagnais.]
Governatore generale della Nuova Francia
Louis de Buade
conte di Frontenac e di Palluau
(1672 - 1682)
I
Joseph-Antoine Le Febvre de la Barre
(1682 - 1685)
Intendente
Jacques Duchesneau de La Doussinière et d'Ambault
(1675 - 1682)
Jacques de Meulles
(1682 - 1686)

1682
-
Joseph-Antoine Le Febvre de la Barre (1622-1688) sostituisce il governatore Louis de Buade.

Per la prima volta francesi e inglesi, nonché provinciali americani e canadesi, si vengono a scontrare sul suolo nordamericano.
[Certo, scontri sono già avvenuti, soprattutto nei primi trent'anni del secolo, ma si è trattato di iniziative individuali, di avventurieri quali Samuel Argall in Acadia, o i fratelli Lewis Kirke e Thomas Kirke a Tadoussac e Québec, o Raymond de La Ralde nelle pescherie di Terranova.
In realtà. l'unica regione del Nord America in cui francesi e inglesi (questi ultimi rappresentati dai newenglanders) sono vissuti a stretto contatto lungo il corso dell'intero secolo è l'Acadia.
Anche in questo caso però essi sono ben consci del fatto che la regione è saldamente in mano agli indiani e che sono questi ultimi, in ultima analisi, a decidere dei modi della presenza europea.]

Lo stesso anno l'esploratore René-Robert Cavelier de La Salle, accompagnato dall'ex ufficiale di marina francese di origine napoletana Enrico Tonti (Henry de Tonty, 1649/50-1704) è riuscito a seguire le acque del Mississippi fino alla loro foce nel Golfo del Messico.
[Con l'ex ufficiale era un altro militare francese di origine napoletana, Pietro Carlo Di Lietto, o Pierre-Charles de Liette (vive 1687-1721).]

 


1682
Province Unite e dei Paesi Bassi
WILLEM III
[Willem III Hendrik van Oranje]
(L'Aia 1650 - Londra 1702)
figlio di Willem II d'Orange e della p.ssa Mary Stuart, primogenita di Charles I d'Inghilterra;
1672-1702, statolder delle Province Unite e dei Paesi Bassi;
[nel novembre 1677 ha sposato sua cugina Mary, figlia dell'erede al trono inglese James Stuart.]
1682
-
1689-1702, re di Gran Bretagna e Irlanda;

 

 



 

1682
Inghilterra e Scozia
Charles II

(Londra, St.James's Palace 1630 - Whitehall 1685)
figlio di Charles I e di Enrichetta Maria di Borbone;
1660-85, re d'Inghilterra e Scozia;
1662, il suo matrimonio con Caterina di Braganza si rivela un fallimento;
1669, si ascrive segretamente alla religione cattolica che professerà palesemente in punto di morte;


[dal 1679, con la promulgazione dell'Habeas corpus Act, sono state ripristinate le garanzie costituzionali.]

 

 

 
Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
-
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
-
Segretari di Stato
 
Affari Esteri e Commonwealth
-
 
Affari Interni    
Giustizia    
 
1682
-
SCOZIA
-
-
-
-
1682
-
 
IRLANDA
Lord Luogotenente d'Irlanda
James Butler
(duca d'Ormond)
(1677 - 1684)
-
-

1682
-

 
Nord America
-
-
-
-

1682
Nella South Carolina la guerra contro i Westo (1680-83) segue esattamente lo stesso schema percorso in precedenza dalla vicina Virginia.

VIRGINIA
Governatore
-
-

1682
Jamestown, sul fiume James;






MARYLAND [Dal nome della regina Enrichetta Maria]
Governatore
-
-

1682
-






NEW ENGLAND [Confederazione dal 1643]
Governatore
-
-

1682
-

MASSACHUSETTS
Governatore
-
-

1682
-

PLYMOUTH
Governatore
-
-

1682
-

NEW HAVEN
Governatore
-
-

1682
-

CONNECTICUT
Governatore
-
-

1682
-

RHODE ISLAND
[Considerato dai vicini vergognosamente liberale, viene lasciato fuori dalla Confederazione del NEW ENGLAND.]
Governatore
-
-

1682
-

CAROLINA
[Vasto tratto di terre immediatamente a sud della Virginia.
[La concessione è geograficamente distinta in:
- parte settentrionale: attorno allo stretto di Albemarle;
- parte meridionale.]
Governatore
-
-

1682
-

NEW YORK
Governatore
-
-

1682
-

 

NEW JERSEY
Governatore
-
-

1682
I congregazionalisti e battisti usciti dalla NUOVA INGHILTERRA, attirati dalla promessa di libertà religiosa e di un parlamento elettivo si trovano sempre più in contrasto con i proprietari quaccheri inglesi che occupano la parte occidentale della colonia, per quanto riguarda titoli di proprietà e affitti delle terre.
Hanno ora ulteriori motivi di malcontento in quanto un'associazione di ricchi quaccheri capeggiata da William Penn ha acquistato la parte orientale dagli eredi di sir George Carteret.
[William Penn, figlio di un ammiraglio che era stato uno dei più accesi sostenitori di Charles II, è divenuto quacchero nel 1667 ma ha mantenuto i suo legami con la Corte.
Nel 1681, come pagamento di un debito contratto col defunto ammiraglio, Charles II concede a William Penn un vasto tratto di terra al di là del Delaware [diventerà la Pennsylvania].

 

PENNSYLVANIA
Governatore
-
-

1682
Ora William Penn acquista da Charles II gli ex stanziamenti svedesi lungo il Delaware.
[Queste "tre contee basse" otterranno la loro assemblea rappresentativa nel 1703 e diventeranno la colonia separata del DELAWARE.]
[Nel 1702 le due parti del NEW JERSEY saranno riunificate in una colonia reale, ma le vertenze sulla terra continueranno per buona parte del XVIII secolo.]

Per quanto il "santo esperimento" di William Penn sia idealistico e generoso, egli vuole che la PENNSYLVANIA fornisca un profitto economico sotto forma di vendite di terreni e di rendite fondiarie. Vende perciò molte terre a ricchi quaccheri inglesi, gallesi e irlandesi e incoraggia l'emigrazione dall'Europa continentale con articoli in varie lingue.
Lo stesso William Penn arriva nella colonia per redigere gli accurati progetti di una capitale che avrà il nome appropriato di Philadelphia (in greco "amore fraterno").

Nella costituzione (The Trame of Government) che William Penn pubblica per la sua colonia di quaccheri, la libertà religiosa si può ben dire sia il concetto fondamentale.
[Né le cose muteranno nella nuova costituzione da lui compiuta nel 1701.]

La firma del trattato di pace fra William Penn e gli indiani delaware segna l'inizio di mezzo secolo di armonia.

 

a

1682
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano V
Albero genealogico
(Flensburg, Schleswig-Holstein 1646 - Copenaghen 1699)
figlio di Federico III e di Sofia di Brunswick-Lüneburg;
1670-99, re di Danimarca e di Norvegia;
continua la politica assolutistica del padre favorendo l'ascesa di una nuova nobiltà composta in gran parte di stranieri, in particolare tedeschi;
1672-78, guerra franco-olandese;
nel 1679, con la pace, ha dovuto cedere i territori conquistati in Scania;





Primo ministro
Peter Griffenfeld
(1670 - ?)
1682
-
NORVEGIA
1682
-
ISLANDA
1682
-

 

1682
REGNO di SVEZIA
Cristina
Albero genealogico
(Stoccolma 1625 - Roma 1689)
figlia di Gustavo II Adolfo e di Maria di Brandeburgo;
1632-54, regina di Svezia;
sotto la reggenza di un consiglio di aristocratici presieduto da Axel Oxenstierna; direttamente al potere dal 1644;
1618-48, guerra dei trent'anni (1635-48, periodo franco-svedese);
dal 1655 si è stabilita a Roma non rinunciando alle sue ambizioni politiche;
1656-57, intrigo con il cardinale Mazarino per ottenere la corona di Napoli;
nel 1660, alla morte del cugino Carlo X Gustavo ha tentato di riacquistare il trono svedese;
nel 1667, ha posto la sua candidatura al trono di Polonia;
1669-71, avventuroso progetto di una spedizione in aiuto dei veneziani assediati dai turchi a Candia;
le sue stravaganze, i suoi amori (tra cui il lungo sodalizio con il cardinale Decio Azzolino) e i suoi rapporti con potenti e artisti fanno di lei una delle figure più note del tardo Seicento;



Carlo XI
Albero genealogico
(Stoccolma 1655 - 1697)
figlio di Carlo X;
1660-97, re di Svezia;
1660-72, regna sotto la tutela di un consiglio di sicurezza che stipula con la Polonia la pace di Oliva;




1682
dopo aver avocato alla corona molti feudi nobiliari con la cosiddetta "riduzione", colpisce l'aristocrazia con pesanti ammende e tributi;
nelle varie diete (1680-99) si impone il potere assoluto della monarchia;

 







1682
REGNO di PORTOGALLO
AFFONSO VI
Albero genealogico

(Lisbon 21 ago 1643 - Sintra 12 set 1683)
principe di Brasile (1653-56)
1656-83, re di Portogallo;
[1656-62, sotto la reggenza della madre Luisa de Guzman † 1666]
dal 23 novembre 1667 è stato detronizzato e imprigionato;
reggente è il fratello Pedro, duca di Beja;


1682
-

a

1682
REGNI DI SPAGNA, NAPOLI e SICILIA
Carlo II
Albero genealogico

(Madrid 1661 - 1700)
figlio di Filippo IV e di Marianna d'Austria;
1665-1700, re di Spagna;
1665-1700, re di Napoli (Carlo V);
1665-1700, re di Sicilia (Carlo III);
succede al padre a soli quattro anni sotto la reggenza della madre;
nel 1668, con la pace di Aquisgrana, ha dovuto cedere a Luigi XIV una parte delle Fiandre;
debole di carattere e di salute malferma, dopo la sua emancipazione governa appoggiandosi a favoriti: per primo il fratellastro don Juan;



Primo ministro
Luis Méndez de Haro
(1643 - ?)
1682
[si sta compiendo il processo di progressiva decadenza della potenza spagnola]
governa appoggiandosi al duca di Medinaceli;





NAPOLI
Viceré
duca d'Arcos
(? - ?)
Nunzio apostolico
-

1682
-


SICILIA
Viceré
-
1682
-
a

 



 

1682
SAVOIA
Vittorio Amedeo II
Albero genealogico

(Torino 1666 - Rivoli, Torino 1732)
figlio di Carlo Emanuele II e di Maria Giovanna Battista di Nemours;
1675-1713, principe di Piemonte
conte di Aosta, Maurienne, Nizza e Asti
marchese di Saluzzo
duca di Savoia
;
1675-1713, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);

1708-13, marchese del Monferrato;
1713-18, re di Sicilia;
1718-30, re di Sardegna;

 

 

1682
-

 


1682
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Luca Maria Invrea
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1681 13 ago - 13 ago 1683, doge di Genova;


1682
-

 

1682
ducato di Mantova e del Monferrato
Ferdinando Carlo I
Albero genealogico

(1652 - 1708)
figlio di Carlo II e di Isabella Klara d'Habsburg († 1685);
1665-1708, duca di Mantova e del Monferrato [Carlo III];
1665-1708, duca di Nevers e di Rethel [Carlo IV];
1678-92 e 1702-04, duca di Guastalla;



1682
-


 

1682
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Alvise Contarini
Albero genealogico

(Venezia il 24 ott 1601 - 15 gen 1684)
figlio di Nicolò e di Elena Michiel;
1676-84, doge di Venezia; [106°]

- nunzio pontificio: ? (1666-?);
- ambasciatore di Spagna: marchese de la Fuente (1642 - ?)
- ambasciatore di Francia: Bernard Du Plessis-Besançon (1655-?)

1682

 

 

1682
ducato di Parma e Piacenza
Ranuccio II Farnese

(Casalmaggiore 1630 - Parma 1694)
figlio di Odoardo I e di Margherita de' Medici (1612-79);
1646-94, duca di Parma e Piacenza;
[nel 1660 ha sposato [procura] Violante Margherita di Savoia (1635-1663); nel 1664 ha sposato Isabella d'Este (1635-1666); dal 1668 è sposato con Maria d'Este (1644-84), sorella di Isabella.]


 

 

1682
-

 

1682
ducato di Modena e Reggio
Francesco II d'Este
Albero genealogico

(Modena 1660 - Sassuolo 1694)
figlio di Alfonso IV e di Laura Martinozzi, nipote di Mazarino;
1662-94, duca di Modena e Reggio;
succeduto a soli due anni sotto la reggenza della madre, ma poi dominato dalla personalità del cugino Cesare Ignazio;

 

 

1682
-


 

 

1682
Granducato di Toscana
Cosimo III de' Medici
Albero genealogico
(Firenze 1639 - 1723)
figlio del granduca Ferdinando II e di Vittoria della Rovere;
1670-1723, granduca di Toscana;
profondamente influenzato dalla personalità intensamente devota della madre, manifesta un'inclinazione bigotta, espressasi tra l'altro in atteggiamenti di singolare protezione verso il clero e in un intransigente quanto esteriore moralismo;

 
1682
-

 

 



Benavides y Aragón, José Manuel – conte di Santisteban (n. 1682-m. 1738 ca) politico spagnolo;
[Figlio del viceré di Napoli Francisco.]
fu precettore di Carlo di Borbone, il futuro re di Napoli
1730-35, membro più importante del seguito di Carlo di Borbone in Italia, è colui che dirige in pratica la politica del Regno di Napoli, ritornato dopo due secoli all'indipendenza
1735-38, nei primi anni del regno di Carlo la sua influenza si fa sentire maggiormente; designa i consiglieri di stato, crea una "giunta d'inconfidenza" incaricata di vigilare sui sudditi napoletani sospetti di nutrite nostalgie filo-austriache ed ha la preminenza nel consiglio privato del re; a poco a poco però invidie e gelosie fanno sì che anche il re possa fare a meno della sua presenza
1738, deve rassegnare le dimissioni da tutti gli incarichi che ricopre e ritirarsi in Spagna.

Desmarets, Jean-Baptiste-François – marchese di Maillebois (Parigi 1682-1762) militare francese;
[Figlio di Nicolas Desmarets, controllore generale delle finanze.]
1708, partecipa, dopo la campagna di Fiandra, all'assedio di Lilla;
1713, diventa luogotenente generale della provincia dell'alta Linguadoca;
1739, ottiene il comando delle truppe francesi chiamate in Corsica dalla Repubblica di Genova al cui dominio i corsi si sono ribellati;
1741, per aver avuto ragione dei ribelli viene nominato maresciallo di Francia; combatte poi in Italia contro gli austriaci a fianco di Filippo di Borbone che rivendica il ducato di Parma e Piacenza;
1746, dopo alcuni successi in Piemonte e in Savoia viene schiacciato dalla superiorità numerica dell'esercito austriaco e viene sconfitto a Piacenza.

Enschedé, Izaak (1682-1762) stampatore olandese;
[Padre di Johannes [il Vecchio].]
1703, apre una stamperia ad Haarlem;
1713, stampa il libro dei Salmi della Chiesa riformata olandese;
1719, entra in affari anche suo figlio,il quale affianca all'attività paterna anche una libreria al minuto e il commercio della carta;
1737, stampa lo «Haarlemsche Courant», il giornale presso il quale aveva appreso l'arte.
[Giornale fondato nel 1656 e diretto fino al 1869 da membri della famiglia.]
1743, con l'acquisto della fonderia di caratteri di Hendrik Floris Wetstein (Amsterdam) essi estendono i loro affari a quella che diventerà la principale attività della futura (1771) Johann Enschedé & Zonen;
[Fra i caratteri acquistati ci sono anche varie serie di tondo e di corsivo incise da J.M. Fleischmann tra le più popolari e "commerciabili" sul mercato internazionale.].

Gibbs, James (Footdeesmire, Aberdeen 1682-Londra 1754) architetto, scultore e trattatista inglese
Book of Architecture (1728).

– Morgagni, Giambattista (Forlì 1682-Padova 1771) medico, anatomista e anatomo-patologo italiano
1701, si laurea in medicina e filosofia a Bologna, dove è stato allievo di A. Valsavia, ed è poi lettore di anatomia a Parma
Adversaria anatomica (1706, il I di sei voll.; gli altri, tra il 1717 e il 1719)
1711, professore di medicina teorica a Parma
Nova institutionum medicarum idea... (1712)
1715, professore di anatomia a Padova
De sedibus et causis morborum per anatomen indagatis (Venezia, 1761, introduce definitivamente il pensiero anatomico in patologia, gettando le basi dell'anatomia patologica).

Sabatier, Pierre (Poitiers 1682-Reims 1742) biblista francese, monaco dei "maurini"
Annales Benédectines
Versione latina pregeronimiana della Bibbia (opera perduta) che egli cercò di ricostruire per mezzo delle citazioni di antichi scrittori ecclesiastici; compose quindi:
Bibliorum Sacrorum latinae versiones antiquae, seu Vetus Italica (1743-49, pubblicazione continuata da C. Clémencet).
Secondo gli studiosi si ritiene oggi esistessero due versioni del Vetus Italica, secondo un'espressione agostiniana. È in corso una nuova edizione curata dall'abbazia di Beuron.
Vita di san Francesco d'Assisi (all'Indice nel 1894).

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«segue da 1681»
1682
Germania
Francoforte
Il Catalogus universalis [Mess Katalog] della Fiera del Libro, è pubblicato sin dal 1608 da Latomus.
Leida
esce il catalogo di vendita della biblioteca privata del latinista e diplomatico Nicolaus Heinsius (Bibliotheca Heinsiana) [Stampato da Johannem de Vivil, in-dodicesimo; di grande importanza bibliografica, viene subito ristampato come testo di riferimento, senza più accenni alla vendita nel titolo e nel frontespizio.]

L'economista e scienziato Johann Joachim Becher inventa la macchina per comporre.
«segue 1683»

 

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